Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 27 - 5 luglio 1953
Pag. 6 .N\.OSTR.lE R.O~~NE .. Un' !meri ca mmaginario Helena Rubinat.eln. con l'ln- ran;,e debbano ritenersi a.ppa• di Mosoa. e lllustrath'o Clcrlcl. \'lto rfrolto a venti glov,ml Ar• gai.e: anche se I caVlllllnl simili Un tentlltlvo di , veduta In ~~la~ dld!~ ~,~ ~~~ ~l ~W!1:<ll=fo~b1rnt~~ =~ t ne~~~~~~~:l ~fi~ zlone .pittorica dell America im- divertimento pupau.ettl5tlco cl volutamente Incoerente· for5e ~:11}:~~~- "~ir:it~A n 1 d ~t ]\lfr~~~at~~~ d :: : ~~~:~1 1 1\ ch~~~~i~ci: cda~ &ssl una. buona occasione di lntcllct.t.uallstlcl sono Ccoohl e ncndo 1'1tccento sul Hmac•,;ioso abbandonare ctrtl scrupoli e di Russo , pril"O di ogni • amcrtca- fiume, VI\ oltre l'r-sterlorlm,o &00rRU.11.1e Ubcnmcnt.e nel cieli nld.tà > è li gustoso gioco del della dccoratlone· ed e di una della pura lm•en'l.lonc. basc· bnll di Carrè. sgradevoli esemplare fol"'t.a C bellezza co• fu~~! ~utle di~h:t~in:~n~":! ~~E f~J";o~ ~~I ~ecb~: 5lJ'uttiva Il disegno di Fllu.lnl. no In mo.st.ra Rll'cObelbco, - cln. di Pag11accl, appena liimPa• CRrU80, nel dipingere oon non aernbta che le ll<X'!trc lip(!· t.ico 11 J).'leS.'\ggiocon fnrfnlle l~~~f <~:~aollch~~~~ t: · Linda CbrlJtlan e l', America • di V~ plrna. nl tempera.mento di artista) h11 creduto dJ poter , far Ameri• ca, col UtoJo lnQ:lefle Cream vendor: ma noi ci .sentiamo ir• re slstlb llmente port.all llt pen- 1;. 1.re :i . quel venditori ambuhmU di , f anfarrlochk>, ohe, con un carrettino laccato e un camice bianco, aclamano In questi glor• nl di caldo per le vie seeonda• ne di Palermo, gk,111. dei bimbi e dL!IPCrazionedelle mamme. La mostra e Il catalogo sono stati allesUtl, con ur.,pllf"-lal•· bile custo. da Irene Brln e Oa· spero Del Cof'!O. Al Circolo dell11.St.ampa Este• rn è attualmente: aperta. una collettiva che, oltre a bUont no· ml, allinei\ &itJntrlcatlve opere. L'lden è &ta.tft ottima e dovrei). be avere un SC1Ulto: gente dl cultura di tutto il mondo pa.,– sa per codeato Circolo: ed è ben fntto fflr Ad CMRconoscere un po' i nostrt pittori che al• trlmentl forse non a.vrebbe OC· castone di vedere. C'è, dunque, RenAto Outtuso con un pncsngglo meridionale dAJ phm1 mossi In Wla den&a ,------------------~1e ooe.rente g"mma cromatica: un Incanto prevalentemente LA COLLEZIONE DELSECOLO :Jf... Conla Rubinstein all'Obelisco Htlena Rublnitdn. con le sue ooporose toileltu, con U collo e le braccia appuantlte da perle • antichi gioielli ~~: ~~~o :::uo~~t: 1 .e,i':4ua:a;:~es~h:h~o:w;:~~~t&::~; maesto.to ed inoenuo allo desso tempo. 1 suoi ritratti sono stat! t Jegufll da pi!torl di tutte le ,cuole e dì tutte le tendenu, TchelitcheO ne ho. }atto una fatidica pitonessa, Portinarf una marr,1orea belle::.::a. mediterranea, Ponti una misteriosa e rl.tervatissimo. donna di mondo, Dalhl una alrena orlentalfa:antc che, invece che dal mare, Ja capo– lino dalle rocce. L'altro giorno a qualcuno che lt parlava della grati– tudh1e dJ Tcht!WchcfJ che lei ha e lanciato, p rima ael lo. grand~ guerra, 1/tlcna Rubinstein rispondeva sorpre.to. - Io Tchclitche(f? Afa. non me ne ricordo. E' un p it– tore tanto geniale. E non ,e ne ricorda dòvvero forse perchè il presente comporta tante sorprese e tanti prooetti che non la,cia il tempo di pcn,arc a tempi cosi lontani. La mostra,alla Galleria dell'Ol>elbco delle venti Impressi oni di Ame rica è la realluazlone dJ uno appunto del suoi numero.ti pro– gettJ. L'Idea le venne qualcJ:ze mese Ja visitando con amici studi di giovani pittori Italiani. Il fcltce rbultato che JX»– siamo ammirare m<ntra il sucn.•uo di quell'idea. L·unlca cosa che 1/tlena Rubln.1tein rii ,provera ai venti pittori è di non aver rtso dell'America :' lato allel!TO e feUce, ma secondo lei i Inevitabile potcht dovuto al solito complesso dello malinconia mediterranea. Questa America cftta dagli italiani andrd a raggiun– gere I qvadrl di Matlue. di Picauo, di Toulo1Ue Lautrec e lici compianto Dou/11 nel canrlccioso e geniale museo aperto al pubblico pochi mesi Ja all'OC<'asionedi una iero.ta di beneJlcl'nza a jo.oore degli inoolidi. Co ntrario.mente o.tanti me-ceno.tiche comprano quadri che , vanno, o che hanno un determinato valore in dol– lari, Heltna Rubinstein ha sempre Unuto a scoprire nuovi talenti ed t certamente piMJlera di o.ocreavuto un e sesto senso, per f quadri che per le creme agli ormoni. - Amavo i quadri Jin da bambina. Appena i miei isU– tutf df belle ua dlt•ennero celebri. la prima soddis/azione fu di poterli compero.r e. La seconda, quella di aiutare I pittori che qualche per tlmldez::a e qualche volla per la avveI:1d~or::":ua 11 ~~11~1:::b::~r, ~:~1a:~mC:1~st~~etnte precedenti la grande guerra mondiale . .tublto dopo la grande esposizione del pittori post-impressionisti. Scopri a quell'epoca Il pittore Tchelltchtlf. lo scultore Nadelmann. Acqulst6 I suoi primi Bonnard. Mati.tse c molti Picauo. Cosi, mentre cl racconta degli ant!ddotl sull'avari.tia di un noto pittore francese, sf ricorda con entu.tla.tmo della bontd e della generO.fitd di Plca.,.to, che dlplngn'D. :~~~~t:"::! 1 tl:::~r;,.a~~~l.n'tt~b~I~~~ ~~e~o/~:rn~,!! cono::,u:noa "k'!: '~f ~~~;l;, '!:o!"~:O!i!!d:iid~~t~ttf.a~~: ~~~~ aut prt!Jerenu. 'E co.ri che dopo avere ammirato il Pica,.10 dd periodo blu e .tsa h a saputo appre::zare anche quello J)O,fterlore. Dice di non essere una cono.tcitrice, ma di a~re un certo fiuto per il vero tolort!. Cosi da lei enormi po.M– nelll di Dahll e df Douf11alternano con dei Bonnard, del Laurencln e delle pitture messicane. Vi sono dei quadri perfino nellt sale da bagno, nt'i corridoi. dappertutto. Helena non ha mal comperato un quadro ~r benefi– cenza. Ama troppo l'artt! per Incoraggiare quelli che non .te la meritano. Per lei un artista non t un povero, ma un ricco e la ,ua rlcchez::a pu6 quasf sempre essere rivelata agli altri ed a lui ,ttuo con un piccolo colpo di bacchetta magica. E chi, potendo, li rifiuterebbe a fare il miracolo? NAYERER MAGLIETTA A Lucia Sollazzo ,1ola detemrlnano I tre qu11.dr1 di Fanti:ul; sono di buon tm– pa&t,O le nature morte di Pa– aquarosa (specialmente quel!& con libro, guanto, occhiali e boceale, t.rau.nta con un'lnsoli· Ul tecnica a tarsia). Mentre cl pare piuttosto nac– ca, senza un modo specifico, la pittura d1 Emilio Sobrero, 6QUII· lantl di colori sono 1 qUAdri di Om1ock>lle Vivaio ha un'auno– sCera primitiva ricci\ di grazia. La scultrk:e Zarlan Nwarth ha due figure aooov&cclate, .!iCOlpltesapientemente au pie– tra, In pieno rlu.,c.lte dal lato compoiJIU.vo: dolinita la musa, !'arti.stil hn dRto tiOIOun IIC· f:~~e~f~u':::1,aqu!V,.~~ rare nel mct.tere a· punto I& espressione suggerita dalla con• &11JXlYOll! costru1.!one e dal pla– ni resi con perfetto equilibrio. L.'\ scvern espre!',,Sl:mc della tesL'l scolpltn I n legn o, volen– doci ovvl.'\monte do.re uno ata.to d'animo. SM\lA l'ausilio dell'at• tceglnmento di tutto il corpo, è pl(1 doflnh.a. delle proc«1entl e testimonia - ove II qualcuno dovesse aembtare n«:essarlo - l'approfondimento acultoreo 111 quale e In 1nido di glun,ere la Nw&rth, che cl augurlamo di pott!r prClilO tncont.rare In una SCI\ nutrita m06tn peraonitle. aot>erto Mclii t'.61)0nealla Ve– trina di Chlurazz1 un buon nu– mero di quadri, che 110nquMI un curriculum In cui per buona parte r,ntn,no ti ritratto della ~Ue e l'autorltn:tto: ttgno di una ricerca <posscs..,o de!la luce e dello spazio oome v11lort plA atlcl) Che ferma l'artista alla ormai superata stagione di Ma- rio B~ho. • Roberto Mt-111,per chi non )O sappkl ha te ntato In u n pri– mo tempo la scull.u.ra e poi è passato alla p lt.tura. Nell& pit– tura, pur port..1.ndovl lil u.. n• denz,. al volume di chi è ab!• ~uakl n modellare la creta, ha comlnclato 1)01 ,·olcr contrap• porre del t.onl che poi M>tJoun umco tono; e questo , unltono, 1H ha consentito dJ SC'hemauz. ure, eludendo la perent.Orle!.à di dnre un timbro alla. propria. ....... Brutta pittura, in princlplo, senM un vivido accento, non oltre la copertina 1l1usLra.ta. Ont. lnveoe, ctue da a.lcunl anni a. qucst.a p&IU, MeHi m at.tln– sere esiti dccorattvt di una cer• ta piaccvolC12A: pur aenu giun– gere 1lla conqulsl1t. di un U.-n– bro, ha perfezionato I mezzi ~~lvi di CUI 61 giova. In principio rudimentali parec– cMo. E dl ciò la moet..ra da Chluranl i aenr.a du bbio una e:spllctta tastlmonla.nz: a. GIUSEPl'E SCIORTINO ca Gino Bianco LA 1.1.1..n.A Ll.1 .1 LhA1,1A ,,... ,- li I ' } • I I ~I_ I AL "CALIBANO. DI VICENZA .. Ce1•11n1ieo eon1eorte .. Ceramicad'arte, i cuivaloriessenzialisono già io uno stato di attesa, di movmento verso ulteriori e sempre più completeed umane raffigurazioni sarebbe com e un vo ler porta.re I fatn061 vul a. Sam.J l .e altreuanto famo.se e noU.OJe 1o ad Atene, Il pretendc.rt di ri conoscere W tauto nell'espre!'el.1ne ceramica moderna quel partlccl11.re crbma arti..~lro, che è Invece antico qUl'Ji -1uanto Il moudo. a\'endo la ccr,1..mlcnc,mmlnato scmprt: a fta~ dell'uurno. Ma come tutte le lnwldonl e le ron– qulsu arUsUche dell'mtclhgcnz.1 e della Wll!lbllit.à u1111.– ne, anche la ccram!ca, quanto l'a.rchket.t.ura. la. plt.t.urt1, le lel«'re, la mu~lca. eccet(!rn, h:l !l"COntrato nel MIOcam– mino d~lc zone morLC, acl pt.rlodl, se non proprio di stancheu.a, cttto di decodenu, ~fa un plan.1 d'arte ad uno esclu~lm mcnt-e usuale ed utll.t.:;z-lo. Oggi In ltalla J'arU– glana.to ceramico. che tra l':lltto è un rtncre di Jtworo ricco di nobUtà. è quanto ma: svlluppatL-...uno. sopra.tc.utt.J In conseguenza delle numt.rose nchl~ di tali manufa!.U da pe.rU de-I me1ca11 ec.c.erl. Con quc.-,,to•non ~ a credere ~n~~topr:~~:1~1 dq~~!tr~r~e ad~~re~:ue~~ 11maggior numero di peu.l ~iblle. ~upandosl abba– &lanm poco del val::iri estetici d·una etatucua o di un qualsiasi altro soprnmmob1le. La. Sltuanout> è un po' genernle. polchè è plut.tosto dlf– nc11e st.ablllrc. tndlpemier.temente da caratteristiche &pe• clflche ttndlz!onl, delle rroll dlffere1uc tro la produzl.Jne SALVATOnE )IELI - e: Anfora, romana e quella t~ana.. tn. q1..ella.siciliana e qUell& faenlJna. e vene:.a. In modo paruoolare 5.1 bada &o!o a. pr~urre. anche là dove esl.ston.1 dellr ~uole litatall. con l~ntl appaS!:onatl e ~tbill. m quanto urie PP'r ~:~~~ ~~~~t'~1um:~~r:c::~1.s~~a ot!~~~r: più tacllmenu si tr.1Va da lavorare. Le necf'S!> ;tà l!CO nom!ohe.nel con«tti modem! dell'esl• strre. orain;al har.no la prevalenza su tulto e di que-,to ne r~ntono In m odo spec~ le &rtl ~lbenli e lo lt-e&SO artigianato. Cosi f!S.Sendo la sltu3zlonc gtner11le, non 5J può certo credere sia facile lncontnrsl con ceram!.stl dal tempera– mrnt.J arti.stico. ,:i~~p1f1~"t~~~\ 8 1~::!~W~· t~l~l~:t~v;t~,ced-~rrt:n~ tombon, dove eslN.ono una s«,t,antma di , bO~he • con oltre quattrocento forni. con una Scuola d'Arte cer-am:ca diretta da un'anima plen r. di ~la com·e quella di An• drea Parini non è tacile incont-rar.st con seno;\bllltà deci– samente rtvOne ad un mondo in cu! l'atm05fera lilAquella dell'ansia e del wrnient<1 per conqulste: d'nrLe. 1 n,,ml del ceramisti ln cui att!Vltà tende ad estrlno;eoore nelle (orme pla.sLlchc, nel volumi, nel di•egnl, nelln conctt!Olll, I\CICh smalti, Insomma nelle opare. i valori d'.11.~. sia pure tra– dizionali, vl.ssuU intimamente e prof.: mdamon.te, .sono p'.tr– t,roppo pochi. molto pochi. Volendo fare d el nomi si è costretti A ~sare cd a scrivere umpre I m~cslml: P&• rin!. Petuoc.,, Ta!ca. Ct:cchellto, PlanC?"..zola.della scu.1la Cfllta«lronese n prlmo, con I suol amell mui.lcanU. I !.UOI !iCacchl gru mosi e le sue , cuoche• fanta<t.lar;e; di qucllll novese. ma me.no legati alla tr&.d!done. gli altri, Cl voleva la rt"Cente moslJ"t\ l'llln Galleria del Ca.llb~no di \licenza. JJN' P<"ters1ablllre una pJUconçre-ta rtaltà del- !:::e t~~~a~i:o~~~l~eld~tte'~U~3t d~Ja~1~!': tott degne di .segnalaz.!one. ma 5P"Clalmente la c:-nrermll nella con\'inzlone che un 1rt.lst.1,,quand'è tale. dalla c~ta. può t.rarre forme inwlta~ e r~e d'un pathO" dal slgnl– flcatl e sogcrettivl ed un!VttSall \n<tlcme. Unit ~on.,le ~ramlca. può co<,tilulre un compl~so di e padnc ~ M: riu.e che nnl~ per dare contenuto ~ru:.lale a 1, ut.ta una storia umana e d'anima. Otello de Maria già come pittore, ave,•a la.scla.to in(-l!n• dtte Jt sue magnU\che posslbUitA potenziali. fon. e a volte l~ate anCQt"a ad una densità pluU~ . se.mu& lc dell11. pennellata. pur eomprenden<io che cerU 5uot quadri ten– devano ad una chlartncazlone al 05Sellit.8, per deflnlre un H11guaggio di natura reahot.!ca e lirica. ~n1.a adaglars, 5 1 1 formule d'espres.s!onl.smo ,od lmpre,.slonli.rno che per la. sua mano nervosa. ma preclto, :-arebbtto state racilt. Un3 5en5!bllUA cd un moneto. quelll del de ?-.1:arll\, per cu1 i valori nrt-1!.t.lcldevono f.:mdeni. potenzlanl, C<ln quelli um&nl dello spir!t.o. tendmtl nd esprimere, non la rea1tà comune. bensì quella u-~gurata dalla mt.ulv,looe, dal\11, fant.asla e dalla magia del colore. trattalo con una del\• catezza ed un tlm::.re. che sa JI carezza. Il dc Maria però. durante I suol studi di p.ltwra, un tt-mpo voli'! guardare anche nel s"l(TCI.Idella ceramica e per ak:unl mesi trequentò la scuola di FaenZA. Da allor& pu~rono molU anni. ml\ foN.e nc.1suo cuore egli cont!• nuò a cust.1Cll.re.segretamente un Amorevole desiderio per quel mondo di fuoco. di smalti e di forme. Qui. forst ... ta la matrice del successh·o lndlrluio ~ram!co. Olà i manu• fatti commen:tall. usclt! dalll\ sua , bottega,. til son::, su~ blto presentati C<lnuna chlan e distmUva impronta di d4:nità. Le formt" cd I colort esubmo ancor ogal da tutta. l'altra. pr.xluz.'one per diversi ed evoluU concet.L! Infor- ma~ b, f;-:;~v~t~ allesUta e TIOCA di ben oltre cln• quanta. peul tra l\gure. franuner.U. formelle e piatti. spl ~a a nche a chi non con<x'ICC !J sUo mondo d'o.rte. I rU. ulra.tl J>O!litvtdella concezL--ne oommerdale. . Effetth·amente si po.rebbti dire che <>e:l.l pez:r.o ha una raalone, e nato. cioè. non da pretesti. ma da un lmpul!!iO a fare. da un bisogno urgente di tr;,vare le forme per una Idea. a volt e p-..r u n sogno, alttt. meno chiare. per un caprlcclo ma qua. si sempre controllato dal mordente di un humo~ ~nteuutG entro la m~ d'un linguaggio mondccn1e cor. intenzione. C'è un ponte di cont!nult.A tra. Il p!.U.ore ed Il ceramista, ed U n~arlo 51\t'ebbefuori luo«.1, ma ncll'e:.<"p!'CS!k>ne c ra.mica. ~I p\at.c.l, nNle formelle, nel frammenti. dlSegnl e ('()lori a.cquist&no una maggiore evlden7.a, qu&..<t.l una lc3Slkità olù m3rcat.11,ottenuto con l'auslll.1 di smalti ed ombre, :ift\dall al mistero del fuoco del forni che spesso dànno del rlsult.Rt.1 lmprevlst-l cd lmprevedlblll. Cl sono degli anqell che hanno una lovltA ,,ez-an1ent.e aerea. 011.cnuta con toni p!ut.tosto tenui, mentre alcune formelle ~no rlmlfl'chevoll J)E'rl'crlglnaJltà dell'idea e del dlstgnl. ed I frammenti, per un mOdo di dlpln11:ere che ha dell'affre<"-00, anche :-ella puN'?:tl\ aelle linee e del fondi. Nelle real,r.ro.tlonl plll,;t!che -, una ventina di n– lt\ lre -. Il p ittore dl\'lcne scullorc Immediato ed lnUn'iO di significa.ti. di storie d1ren11no.d! quel vesc.1vt l' cardi· • na ll . ch'egil h:l lnt.erpretato i;eco ndo un mo modn a volte tragico. 00 a \.'olte t\.'ndcntc ad 1.mo svlhlPJ).1 di llbtra– .tlone in a<ccsa.. Ogni ntJUra pare ft-rmAIII nell'attlmo plù o meno scoperto. ma cht" rlo;ulta n plU slpllflc&th·o nella manlfe-.t".t!one •d·un de1t.nnlnaLo llnfttlllCll:lo. nel qul\le amla e tonnrnt.o. sere-nUà e pena, dolcezza e compren• ..,!one. st11nchezza e \-·olontà. s1 presentano in un blocco 'l)pure ~latamente. in virtù d'una &V\lt'.nuta p,u1.eclp11• -r:ooe tota.!e e costante dell'artista con lo spl.t1l0 delle \Ue cre:iture. CCTI\.mlcad'arte. I cui ,·alori M.-knziell ~no già In uno <.talO di atA:esa. di movlment, ven,o ulteriori e 6ffllpre più complete cd umane ra!ftgur.ukml. Ed ~ appun'o sulla ,tnda dell'arte. l cui \'ti.lori essenzlal! sono gtà In uno 11t.atodi a.~. di movlmrnto \·en., ulte-rlorl e sm,pre più cmiplete cd umane ra!fl'lUrazkml. &:I ~ appunto sulla .strad& dcll'II.J'te.qut-lla ~ffcrta. che la cernmlca rltro\'erl &Il antichi e plù validi o;plendorL BfNO BIGARELl~A SAL\'ATORE MELI - e: Anfora• LETTERA D'ARTE DA ZuRIGO ?f: U11 italiano alla l(irchgasse ZURIGO, giugno nellart! comparto r largo, e col Zurigo è &tata sempre O.fPI dare forma precisa, ma non ~"~! P,i,';J~I ~::/'cf/:'~~7 1 ~ia- ~7eJ;:1: : ,,::~,~~~~- al t·o• dlVonall gallerie rengono ac• Le ma.tse. dlatribulte co.,I C<ln colte 1110strcperaonall e collet- molto equtllbrlo li rarnlt-ano ~l~ cd'bfi;;g°,;~~i~~u~g;t !~~i~ :;;,u~~~d:':;gc;:ar1f~;~':;1J:1 :~: ospita/Ud è .tlata sempre ben tlcolare, Ja tfbrare tutta la ricambiata con la prescntazio. com po.tl;done in un mot:lment,o ne di opere di pregevole fat- unitar io. tura. U 1trade assolate del Sud. Il pr.tbbllco di Zvrigo è un d·1ta/ia, le colline de.tcrte, op– pubblico particolarmente serio pure oontadinl o pqcatorf .rono ma non per quuto meno C01": i temi pre/erfti dall'arti.sta., diole: ne-~ l' /orse ecusdt'O ne- cht. nella e&empllflcationr del– gli appreuamentl, ma quanto la realtd al dl Id della ,empU- ~~m~d~7a91!d~~ 1 ':nl:ur~::; ~~:rr;ifmr:u:J/~~~fr:u~ le parole, &a anche entiuia- rata. aeua realta &tc.ssa &mars-1. Il rilultato é l'immer,foni, Un arti.rta italiano in St"fzze. dei corpi e degli oggetti in un ra e ~mpre ben aecolt.o: ma a cltma ,filUi.sitamente poetfoa ore maggior ragione i frequentatori tutto e .solitudine e contempla~ di gallerie dfrengono allora pfu done, ore un aen,o di abban• l• t .:il; ... -=:- : : ◄ :
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy