Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 14 - 5 aprile 1953
Pag. 4 LA FIERA LETTERARIA Domenica, 5 aprile I953 "Io r10:i..'l.. polai.. ..e, vo' già. pi.. 1 eser1-ta:re r1elle n'l..ie cai.. 1 -te la poesia po= 1-r.i.a i popolari discorsi svolti nella 1.-r.i..ia poesia,, (li ~~~!b~~',11 )~'f!',:t 0ioC:Zct':i1::! :;r :t:!,~l aR~f:~'fl~ dl uno raccolta df poe1fe dtl Belli, do.te alle ,rami:>e do. EdiJardo Perfno, lo ,uno editore dtl popo lari.uimo JooUo. E il ctocM"fento vale per tuUmonfo:re di un'epoca e Pt-' misurare lo ,eon/lnato ardore btllfano di Zano:uo, primo t,a i .eruaci del ponde Ciuarppe Gioacchino. •Er mejo Mao der biion:o • Sonr!lli rt,r114nuclii de C. Bdli Giù er longo, 11n1ue de Giuda, rhe te r111rl, der p1p1 de li 1cri1tori in ,ern1('olo rom•~~co. Giù er fon10, chè 1v1n1i I Btlli nun c'è •tato mal ,:nhun po,·eu che j'1bhl1 petulo f1 d■ f1rcari11 e dor,po de lui 1ni1uno che, nun dico lo •upri, ma je ,·1d1 der puo. Lui è er Om1e de b povui1 rom■netc■ e ehi nun «:ono1tt Il eu· 1orw:11ieh.e le tocchen'<r còre ,i p,;,1rlt:no de I■ f1mij1 o che Pffl0H~no er uns;ue li •O 1>1lire che ~otteno. t'hi nun (ono,ce li •u· tonelli nun fl omo de s10 monno. l>e 't10 te,oro d,,- po,uie r urlim1t1 I■ pdm■ diaione de nove ,·olmni. e 'gni ,olun,e ftht rcHl1 l lin) rii gntnle demeno t'he 100 tol)('IIÌ e "n1 Mli, roper1in1 eronomiu ehe co~l11 10 centesimi pe' di!pt1bl, e ',:nl dhpenu f"Ontiè 16 1one11i. '..'Je '° Jiii u1t'ite 14. e que~ta e l'ediaione più com• prel■ e più I bbon n1eru10: e chi nun eurre nun nriu ■ ttempo. Dunque letti, reg,ui, mo' rhc cc•e da gode. Nun c'in1os11mo•· Testimonianze * GOGOL VI i ccpitato di udire la lingua di Mco Patacca, per Il quale Pinelli ha fatto I dl&egnt? Ma certamente a voi non e capitato di leggere I sonetti del Belli. odierno poeta romano: d'altronde bi.sogna sentirli allor che li legge lui steuo. Tenta arguzta vi è fn essi, e tanto umore - che giungono di rO!pr«a - e lo vita degli odierni t"ute,xrlnl vi è rlspea:h1ata cosi Jeddmente, che voi rfdflret'", e quella nuvola grave che SJtt.!S0 si adde nsa sop ra la l'OSlra t«ta, si dl.ssipcrè a.s.tfeme alla vo.stra nolo.so e fn.soppor– tabllfl emicrania. NTKOLAJ GOGOL (1838) (Lett.cra da RomA a MarlJa Petrovna Baia- bina - Traduz.lone di Leone Paelnl Savoj) * ~AINTE-BF.llVE M. Gogol me dlt aooir trouve d Rome un verltable ~::re~~::::;:é::,~:~«f :::;l,d~~j ::~~ete•,;t~~l~U,';u~ !~ /ormant J)Otme. /J m'en po.ria d /ond et de maniere d rne convalncre du talent originai et ,uJ)irfeur de ce Belli, qui est reste st par/aitement lrte0nnu ò to,u lu voyage11r,. AUGUSTIN DE SAINTE BEUVE 013:1) (Premler.s Lund.is, l.r dtc. 1845) * VEHDI Le ,ono ben grato d'avermi mandato tl suo libro ,u. Ferretti. Sono pa.ssatl molli anni ,no rammento sempre con commozione le ore panate In co..sa ,u.a, ove trovavo La ft;uta di Giuseppe Gioacchino Belli. da– ili attesslamentl vari. difformi e dlve.raa- ~ft! 1:r:l:lldr~h! l~~:i:,n~~~~~ presentato, di volta In volta, al blo«raft ed al critici, probleml di varia natura ed lm– portanz.a, avviati orma! In mantor parte alla loro rltoll1%Jone, se non pure definitivamente risolti. Ciò sopra1.tut,1,,0va atfermato In rl- 11uardo della critica storica. estetica. fllolo– {lca, llngubtlca, e anche aneddotica, che rl- 11uarda Il Bellt poet.a e Autore del 2279 so– netti romant6Chl. p~~~~~an~III~~:: ~~\1~!11':" eur, gr:if!~ grafico. Infatti una vera e PtODrla blO(l:fllfla di G. O. Belli, studiata dlrett.amente su do– eumentatolne Ineccepibile, vagliata nel suol rapporti di tempi e di ambienti, obiettiva– mente afrondat.a da tutt.a un·aneddotlca de– teriore, lntaa. a presentarci l'Uomo con tutte le sue earattertatclhe plU sicuramente vaslla– te e aerua tèsl preconcette. non è ancora ap– parsa e, ch'io sapp ia, non c"ènCAUn • bellla– no • In vista c.he Intenda affrontare queste lruoluto prob lema. Ma soprattutto non esiste, dopo tanto acri– vere ed Imperversare di carta stampata sul Belli, una • blblloi;rafla • del suol acrltU e di Quelli che lo riguardano. del quali è i;ene– rlcamente nota la aovrabbond1mza numerica, ma non certo li\ diretta conoscenza; una bl– bllocnfla che possa otfrlre asll studiosi del maulmo poeta dlalettAle Italiano (l'ombra di Carlo Porta. ml perdoni l'espressione) Il • cor– pus • complete. analltlco, atrument.ale di tutto ~llò ~1~i~e~s:~!:t in~~:r:vao11•~1t:f':!~~ scritti 1mlBelli: è un lavoro modesto. che lo st.es.soFumasalll chiamò • poveri appunti•• che andava conUnuato ed aniornato e che è rimasto Invece sulle modeste poalzlonl di C~uc.e:e ~~n:~;11~bld~~~~\ ~-n~: vet, In Le peMplede Rome, ecc. (Neuchatel o ~m\/~\ran-e4:;i~:j 3!r Aiw~~~heJia~~ 1~:r~:n!o'"::: rnlI~ ~aLS~;Ì~ 11 de'f · n'f; ~'Y 1 f~~r1,.~m(ii"~e!::· (~'ri,: 1 1~21~ i~. ~;:;~f tentativo, quest'ultimo, di qualche entità, ma. :ep1I:°!1viìat~~~~e~P~s:::~rio 1 :~J~: di daU, pfù selezionato. Anche I ragguaa:U bl– bll01raflcl aut Belli pubblicati da Ceccarlus In plu riprese, particolarmente nel Catalo,o della MO!tra Romana nell'Ottocento (Roma. 1932l e nel volumi annuali della Blbllogra/ia romana, pur rlaultando utili, non cost.ltu1.sc: o– no un aJ)DOrtoac.nalblle per le c omplesse ne- =~~ .J:.~~=i::i11~~ 1 : 1 ~:i'~~e slddetU! e bibliografie ea.senzlall • aocodato t~!r~~u:1f:!JriO:~:~: :-.~i~:if7fs;~t OPPORTUNJTÀ DI UN'ALTRA EDIZJONE PJÙ ACCESSJBILE * {;,~1.u;~C:;!~ileeBd~!~~/m,naglnl che convers,uioni ptace– OIUSEPPE VERDI <Da una lettera ad Albe.rto Camettl. &eritta M annl dOPol'incontro bclllano. avvenuto nel 184.0 ctamo pure, al non meno numer061 suol ap– pua,lonatl, ma spesso Inconcludenti, amatori. E' noto che la fortuna belllana è quanto di J')lù aparao e di più tra.mmentarlo eabte In fatto di critica letteraria. fortuna - se cosl può dirai - che con.siate particolarmente In la Storia della letteratura itaUana di F. Flora. (1&41)e Il recente Db:lonado storico della let– teratura italiana di U. ~nda e P. Opertl 0952). Più folte di Indicazioni bclllane, e quindi più utili. le note bibliografie di O. Prezzollnl 0931-1948), di N. D. Evola C1938l; utile pure, anche In funz.lone di consultat.lone bibliografica, Il Catalogo dtlla Mostra di G. G. BeJJI (Roma 1&41) redatto da Egle Co– lombi. visllatlaslma custode e moderatrleo del manoacrltU belllanl alla Biblioteca Nulo– nale di Roma. La conclusione, dopo questo rapido excur– sua. non può esaere che una sola: la coruita- :~1~belfi'.~': s~u;:n~,~~ JJ~l~h~I~ Impopolarità del Belli li-- Poeta nelle cose romane,che origlnali.,simo. fl pfu Jcdel pittore e rappresentante del no.stra i,o,tolo, lo più 1chletta Incarnazione di PtUqu.lno, credo eh.e la ,u.a Jo.mt1 debba crescere ancora. ~:n~r~ J!~~tipl~r~~ ~o~~i!~1:rpà! avariati ed Impensati. In fonti Ignorate o oc– ea5lonall, In enciclopedie e In storie lettera– rie, un e mare mqnum • di scritti non fa– cilmente 11.ccesslblll nel loro Insieme, e ancora più difficilmente reperibili singolarmente seni.a una guida che Il Indichi e ne attesti l'es!.stenr.a. u offrire Il rea:esto documentato, e&atto e ~g'~l~~e~ 1 ~:i!lt!~ad1~ri~~ i1bW~~f\~ e strumentale• ho detto. quindi non sempli– cemente e pedestremente elencat.lva o cata– Ioeratloa a cui fa capo troppo Sl>CNO Il dllet– tant.iamo blblloaraflco e non 110ltantoper Il DC CECCA R Il us Del suoi ,crittt Italiani. poco o nulla rimarrà. Ma Il ,uo gran dramma acqutsterd ,empre maggiore Importanza, anche per la ,torio, quanto pii.I vo:dG sparendo quel popolo ch'egli h4 ritratto. Della sentita n.tcHSltà. di una blbllogn.fla belllana al è tatto pioniere, di recente. Llvlo tannauonl con la sua • Bibliografia del so– netti romaneschi• (Roma, Palombi, 1950). ~:~~;ntl~~vablb~t:if"Tifl~~~en~ pÌUn~;~'i,~ dlblle di tutto ciò che è stato scritto In ma– teria , resa poi e qualitativa• con un ben do– u.to corredo d i obbiettive lnformar.1onl e Vlll ut .azlonl.al fine di offrire un chiaro e se• reno orientame nt-o per gli studiosi. R~ord.1 lon tani. Oluano 1930. Uns tera ml t.."Ovalcon un numero.so IJTUPPo di tlporran de • Ls 'IT!buna - Idea Na zionale,. U qoo•id.lano ciJl allora collaboravo. Quul tutt! rocnanJ. Ad e6$.I a,·en,mo riservato - Il dlrei.tore :,r;:,~~•p,~~df~b~f~eUtfJ'i ~:~;n-;, ~: tilalmo per t.S&erestato per più nnnl rlconO!Cluto dal :~~ 1 ~~:: :r 1 p~~.,~~W! ·~1fi.,~1:, 1 ~b:~ec~~ da par suo qt;alche sonetto d! Oiu.sepp~ Gioacchino Bdll. offrendo c<XSl a QUI'!bravi 1a,•oratorl l'eccezionale sOdl– mento d'una dftca<:lulma dizione. Inoltre, - era Il tempc, nel quale un gruppo di studiosi del Poeta al dava da ~,~ ~u~ln1i'1!m~ 1 1n t•u~edirJ:::~:~~~~:I!~•~ons~ voleva tentare ant'he la prova di portarlo tra Il popolo per osaervare le reazioni che avrebbe prodotto. conna– tando se e t\ no a qual punto la sua QPCra rosse cono– acluta ed a.pp~ nuta. Dcwerr. mo ri conoscere et.e l'cspenmer,to non diede l'e.n– to desiderato e rispondente alla nostra aspettativa. ln- ~~~'tà 1:1m~f ~:~~fr~~!~u;g_~ea~':!e ca~ ~':.~~ 001 t!u~:•;~~"f Jt :O!~feta:~~ ~ 1 n P=e~ raccolte o Ji500.s.seroscanl applausi. evldent.emente DIU per 11dicitore Che per l'Autore. E' pur vtro che alcuni ,·ersJ salaci o qua)che audM:e parola ausclt:uono le risa; ma l sonetti sentimentali o profondi dl JM"Mierofurono aacoltat.1 con lndUterenza. Anz.l. dopo che O.panna al era a.bbondantemente prodigato, numerose voci si leva– rono pe:- Invitarlo " mut:&r Poeta. passando al versi del popolarissimo Trllu.qa Evidentemente quel bnvl amici, iente del popolo, non conos cevano e p erciò non pote\•ano ne saoevano apprtt· r.a.re 11 massimo no11.ro Cantort. Nat uralmente restai m ale p,er l'evidente lnsucce&.'ioe ruolto r1flet.tel s•lll'acoadul.O. Pote\'& esser giustincato un grado d'tncompren!lonc per I sonetll satlr!cl rlflei.tenU .,..,•enlmentJ stonct ormai lontani. conunsenu e ab:tu– dlnl tra.montate da tempo. peraonanl : .cc:mp anl senza )uci&re un nome. Pottva I.Spirare un c. ,nfu.so .sgomenl.O ~~u"o1:f:~!~ C~f~t1:~:n~1~f:'.~e~" \U: ~ 1 ri~v~ 1 ~ aplecannl la treddeua che ave\·a accolt-o rwr.an11 e com– movente dli.ione d1 Capanna qusndo aveva recitato 1 versi pervasi d'lnt..ma dolceu.a de • La bona famlja •. • La famija l)O\'erclla•• • La moJe der gioc atore•· ln CMI U Belli si t'leva oo..\ a:to come pochi alt.rl poeti m tut~a la nostn. letteratura non 50ltsnto dla let.t.a le, tra cui uon ha rlvall, ma lt&Uana. A tal proposlto U giudizio di D'An– nuh&lo è deflnlttvo Ciò dipondeva da.I.htto che 11Belli non era ancora - Oo è oggi?> - slunto In meuo al popolo. Lo a,eva t<!n– tato nd lW U Per1no con otto ,•ohnnettl a una Ura ca– dauno oontcneoU ce nto sonet ti romaneschi cla.scuno di– \ial per argomento, a.ilener.tl nella srana. 5provv1.1t1d1 note. PJU uno di po e$.l,e tn U nru•. EMdentemente curau da Olnl Zanauo che do,•tva Mtrne suncrlta la pub– bllCUione al popolare fdltort p.ffllont.eSe. Ma ptMO cM lo Zanau.o s'Illudeva quando riteneva (lnuoduz..one alla 11erle • Cose mua,•ljose •l che • 1 $(,Inetti di G1use1'1>C 01oaochlno Belli af ndatl a lla tradizione s'odono ancora a clnquant"ann! di <11.st.an: u sulle bocche d1 t.utto Il pop,.>lo roreano e 1ormano anche o n!, co.-ne cmquan1.'annt fa la dellsla di Oll'.nl oonvenaz..ont •· I ,•o)umetti andart>no a ruba. per quanto tr.eSS&ntotto •nn: h nove lire avesst.rO uo note\"Ole valore; ma assai probabilmente ftnlrono in manl borghesi. mentre era attesa l'ed.zJone del Morandl dl~/1,~1:!1e Q1'i:i!\~ ~~t:o~.rronl lanc:ò nel 1912 ad ot.tant.a cent.eslml \!0I • prima f'dlz!one popola:e • di una acelta d1 Soneul romaneschi con ;ndaz.Jooe del Ca- 1tak10. Suoceuo edltor;ale evidente Dtrchè. al pa ri del– l'edwone Per!no, Il \'0lumetto 6 out lntroVablle e con.si - Acquerello di Pinelli jr. derato pretiosllà b'.bUo;raftca. Ma In quale cat.esoria di le~gf!~. era ed è dlff tclle che qualche ~!ano sappia a memoria un scnet.to bt:Ulano. mentre non è raro sen– tirli nelle oster !e reclw e I più 11ccesslblUvers.l del nostro &rande Trilussa. Belli. bisogna rlconO!cerlo, è. ancora soltanto per gli in!a:iatl e p!U tempo passe!'Ae plu orà di!ftclle f arlo com– prendere al PoP010, alla •plebe• come ama.va chiamarlo e CUIvollt er!&cre quel po' po' di • m onumenl .O •· Dift\– coltà. sempre m11sslore di comprensione UnguiStlca ed or– ~yi~.,:~a ser1r:~~~lor lsnnranr.a di eventi ,torici e Uao OJeff°I quando lease au e La Tribuna• un mio scritto dal tltolo • Il popolo non conosce Bclll •• nel quale ml 1foeavo per la patita dl•lllus.one. m"mdlrlzzò una letterA aperta sulla r,vl5ta • PeA:&M> • (poi compresa nel ,·olun,e : • Venti lettere• - Tre,~. 1931) nella quale con– fesu.va la pena che ah 1'\t VS su'C lt.ato IA lettura del m.o articolo . E anche r1mor;;o perc.hè r.on era stata da:.a al n06tro POt't.a la centesuna pa:-te d elle cu_redai m!lanui data al Porta o dal venetlanl al Ooldom. No n un ordl – n&to epl.s.tola.rlo; non una vita compo:!,t.acon chiaru.ta e n11T&ta con cor;Uallu\ .. Scc:>ndo l'OJetll, l a sfortuu,. del Belb dipendeva ~•I non ,,,er troVato m Roma ne da vl\'o ne da morlo un Manzon i o un Gros si che lo IU?Ula• uro stimassero e:YlULSbtroe conlortas.se! 'O; insomma - ru.ssumo - che gli f0$'sc ma ncato li l11 nc10 ... E nuu . .t.re 6Crittore, accenne.ndo all'lnluawva :-oman.stlca del • ·r ut– to Belli, const,l1a\'a di fnrla precedere dalla pubbl!c•• zlone delÌt leu.ere, ae1 dl».rl di vlsgg:10,da un"aglle bto– &r.,fta. Poi. rlpubb!icare tutti I soi1e1.Licon una sr,u~• meglio rispondente alla no:5tr.\ pronunclll d'on:1 e con le sole note r.-tcn.-.aroe. In ~i',llto l'edi2lone n,onumcntale. L'Ojet.U non aveva torto: belli a.scohato dt punte> 1:1 bl.,r:oo senza una prep1raz..one adelJ'U•!A. sem. una pre– bmman: co:aosc enu maa:an .1ommar.a. puo Jasclre sblSùt– tltl. forse att.er :-IU. Sta:n<\ del r~to. aell"unmortale oua (;randeu.a. Anch e la crudeua di t.al \ll'e ~prt!6lont llcen– zio6e saorsant.l audaci da.I sonetti , pu ò s,omentare puche forse la si consioc-ra tane a se Sl~a-. E per questo che. molli anni 11. Belll. pure se presen– tato dal plu eiftcace ln.erpre1e, venne accolto 1n un am– biente non preparate qua~i come un Ca~neade. Quando s cr:vevo n t>l 1930 nQn pe,ccavo d1 pe.:;.simlsm!:., pur sentendo 1.u1.to i l pe.,;odella dolorosa l;O)t.l.anteverli.., ·ra11to plu che da a nnl ree,amavamo p:!r ll popolo la p(ll!i,Mb1l1ta di 1ei3er e. c11 .plre,gmtare ed apprezzare Il 1uo Poeta. Ma quama fat.ca , quante bj)Cranze. quam.e du,1- ll'Sl.onl e quanto te mpo p rima di poter &r:lvare dopo ben venUtri anni aU'edl7.K>ntmondtdorlana curata mas~Lral– mtm e da G1or;:10 Viaok>. J:..atz.ooe mon umentale dav– H.ro ma non popolart; non aoltanto per 11prn.zo , ma auch e per I criteri rtdaz;onali. Puclo, ropportunllà di un'altra ed!z.ione Plù aoc~l– b!le: aUe,nenta nell'ortogrllfta. sobria.mente aMot.ata e alla po ,rt.3.ta dl tutte le t,or<.e Mi sJ è ob iettato: Belll non ha lnte5o scrivere I 1,0net.U per le classi wnlll. E' ~awr~lc:. dato l"lnftnio uvello cul– turale dJ esse al suol t.emDI,Ma o~I. almeno In via ae– nerale. la sltuazlonr dO\rt-bbe Cj,Stft muuu.a. QWndl w.n• che Wl classi hanno diritto di a:1ungere a gode.e le bel– lezze del rnenvtgllC60 J)O('ma. Pttò. - e mi rlcniamo al :iu;;i:ger!mentodi Uso OJe1.tJ. - occorre un'adt'j:uata • 11'\U ola • p repuat-orla. E questa potrebbe farli.\ ad esempio li • R.ug- lntlno • sempre d!ffu- 6l44lmonel popolo c che nel i:l usto v a.nto dei suoi 61 anni di ,•Jta con ciru noH~mlla numeri, donebbe periodl~– mente ded!care qoak:he artlco!o dlvulsatJvo alla ftxt,lra e all'opera del Belli. r.prendendo del resto una tra.dizione che risale alle orl&lnl del fOC:IO. tn 6t'gu!to. al momento edltor1al:nente prop;zkl. al po– trtbbe lanciare unll nuo,·a ed1z.ionebeilt.ana con I crit.trl e..po.;tt nel 1931 dal!'OJettJ e ~empre au.ut ~CCARIUS La ,u.a riputadone era d'uomo che /acnx: ridere: ed egli, che lo sapeva, non ,1 Jacnx: prtrare a giocar ctf facezie, ora argute ore vroue e oolgarl, ma che non manca– iicno ma.i di prodwru fl loro e/letto: parte pu la precen– tfone che quando egli apriva bocca ,·aoeue da ridere; parte pe.l bilzatTo contrailo tra le /acetfe che dfcevc e Il modo serio del dirle. Ma qv.a.slmal non gli era perme,~o utcir d'una CIUasenza avtT" detto alcuno dt>l8UOi,onettl romane.tehl: ed egli (dico sempre dtg/1 ultimi a.nniJ solevc scegliere I pili innocenti tra quelli che aveva a memoria. In verità I suoi sonetti. recitati da lui, con voce alquanto &ornmessa,con esprusioo spianare e aggrottare di clglfa, col più puro accento trasteverino e cento gradazioni di voce e d'accento /ini.,sfme, pigliavano un colore che, recl• tatf o letti. non avranno mal più. DOMENICO GNOLI (1877) ~::;,~a:a c~i'ù ~:!i~~Z:.:~e ;~,~~~P~~t~ d~ un Importante settore blbll(liraflco belllano, quello , cioè. delle edizioni In rruppo del ao– net.tl, dalla prima del 1862. stampata alla mac– chia a quella edita nel 1949a cura di E. Ver– sara Caffarelll. Ora. la recente edlz.lone r nondadorl ana del •Sonetti•• ln tre volumi. a cur11.di Glora:lo Vl&olo,ripresenta, se ve ne fosse bl sosno, Il problema blbllOQ:rllflcobelllano, nel senso che, llccant.o ad una edizione finalmente conipleta e coordln11.tacon le fini. sobrie ed elaborate lntf'rpretarlonl del Vlsolo, è pll) che mal ne– CMSa.tla ed op'portuna una conoacenta varia, estHA e profonda di ciò che è st.Ato scritto Ho Il piacere di infom,are I lettori che questo lavoro ala divenendo ormai una rea– lluat.lone attuata dal aotto,crltto In amiche– vole collabor11z.lonecon Livio Iannattonl, en– trambi 11.ocµmunatlIn una rauca nè lieve. nè facile, per slunitere a t'Onseg-imte ln circa 1500 schede blbll01raflohe - e forse Il nu– mero potrebbe aumentare - tutt-o ciò che li Belli ha 110ritt-o.O Cht' è SL"\toscritto IIU dl lui. Fatica bua.t.a sulla repertazlonc met-o- :~I~ ~~~~tedleot~lz~~b~j ~ori'~;!~~ sul Belli e sulla sua opera.. che si traduce poi '-------------------'!nel meu.o più 1dcuro di avvlclnart Il Poeta con adt1uata preparazione e con preclu no– i.Ione di sltuaz.Jonl biografiche e crltlcht stret– tamente Indispensabili " ben cohlprendere lo Uomo e la sua opera, Ho detto che Il lavoro minuzlOIOe dlllnnte di ltmnattonl è. flnorft, l'unico contributo che abblft una de-cls!va Importanza al fini della rl110lu.tlonedel problema blblloar aflco bellllmo, nè vale obbiettare che ealatono alt.ti precedenU contributi, I quali, e slna:olarm ente. e nel loro Insieme, non dànno che un apporto quanto mal modesto per le esigenze multlole e complesse di una eaaurlente documentatlo– ne blbllotrranca belllana Ciò dicasi per la Bibliografia di G. G. Belli, compllata dft O. P'um~alll e pubblicata In t Vite di romtml Illustri• (Roma 1881, voi. IV, pp. 261-280 che comprende l'elenco di 60 acritU In llnJUa e In dialetto del .Belll più un"altra ventina dJ nu mero d i rivi.Ile e di quotidiani, con csamo de vl.lu deftll acrlttl belllAnl. sia per tramo de scrizio ni blbllograftche Impeccabili e 1tret– tamente ligie Alle rl(l:orose norme di scheda– tura, sia per additarne In sintesi Il conte– nuto, l'entità. l'Import.anta a tlnl di atudlo e di documentulone OH autori son rifugilti dal corauetl e troppo comodi metodi delle repertulonl (vul11:oIIC01)1auature) di quarta man01 Jncontrollate ed lncont.tollAblll. senrra– trlcl di errori. Incongruenze, lnesattette. st or- BARTOLOMEO PINELLI - •Eremita• (1121) :~tjrio/:'x,~,~ ft~'f'ì1~~~nt 1 ~ 11~1!~i:' .t.ri : (l:ludlcheranno I lettori, QUAndol'Antiquariato Sanaonl Avrà pubblicato - si spera a non lun11ascadcnr.a - la Blbllografta di Gliueppe Gloccchlno Belli, nella collana• Blblloteca bl– bllO@:nflcaItalica•· co,I ben Ideata ed attuata da Marino ParenU. E non sembri ruor di luo«o l'affermaz.lone che, con tutta proba– bilità, a Roma. una alftatta bibliografi.•• bel– liana non avrebbe trovat.o un editore GlANNETI'O AVANZJ ALCV1~t GIIJDIZI CampelloDella Spina Le onoranu rese in quutl giorni alla memoria di Giu– seppe Gioacchino Belli ml fanno rammentare che egli si doleva ,p,esso di esser nato ,otto una cattiva stella. E lo diceva a torto perchè anzi, e per l'amore della sua buona famiglia e pu la ,ama e ramm1razione dct ,uol con– elltadlnl ed anche pc.r le con– dldonl finanziarle su//fcfentf al 1uol moduU bi.sogni pote– vd dlr1I fortunato. Se per6 :~f:~e lr,e:,i"J~':x, q:'nao':!:. •r!e; ~htar~ 0 ::n~ 1 o •~;::~t~r,,::~t~: facendo di lui U rifratto mo– rale che a loro più conve– nft"G, Fin dal 1864. poco tempo clot dopo la sua morte, i:i fu 1111 letterato romano. Tarmu- 11. che nel Pal.auo dd .Sabini fece la ,ua biografia lndfcon– dolo come un caldo pa.rtlpia– no del potere temporalt, un clerlCGle esagerato, cl6 che ~~tiaJ:~·ur~~~I u~ r:.rr;::1a'! prea, progressUta. La vcrftd t che egli senza essere alleno dal principi liberali e patrlot– tfct era un conservatore della più bell'ocqua, tlnceramente ~e~:l~~r;i:::;;~:t,r: 1 .7 vita, quale puO giudicarsi da molte ,ue poesie, ad e.templo L'età dell'oro che lo poutggo nel mio album ,crrtta tutta dl 1uo pugno con mirabile cal/fgrafta, e che /a parte della raccolta di mons. Tlua– nl, La Preshler11.a Dio etti• mo masalmo stampata In OC• casl'.one della prima Mena di Don Luciano Bonaparte nel 1857, t un componimento stu– pendo per sentimento cristia– no ed anche per pro/onda t!otrrina teologica. Ed a pro– t.'Ore la ,ua relfolositd bcut,. rebbe Il fatto che egli fu tra f primi In Roma tUcrlttl al!o Con/erenta di S. Vincenzo, fondata da Federico Ozanam. tlone atea.sa del Belli: fu un quadr o unive rsale. Francesco Flora. Baldini Il rito del Belli, come qut>l– lo del Segretarlo Florenllno, i un rtlo eh.e tante volte • non paua dentro•· Non per nul– la U poeta aveoo esordito nel– la lttttratura imitando Os– sian e Young, con un /umo– ,o poe,petto In ottave ln– tftOloto LAment.atlonl, dovo plang«va la morte d"una apo- 10.lmmar,lnarla, con due poe– mettt In terzine Intitolati ~ r.'n~~n':1 s~:tr~ ~~~~; MCCCXLVIII e La pestilen– za stata In Doma sii annJ della fruttifera lncarnatlone 589 e 590. Antonio Baldlnl 0944) ~loravia A•sal df//fclle è de/fnlre a quale 1pecfe di romanità, ol– tre che a '/:ella del tempo Salvo errore, nel. aoneul r<>· ER CUDICU GGN o i;no, liCOPJier crut!cusno• Can- ::':u~•~:..::~«B~~n!':~•:i: '' l. , , ~~"~,;~•';;:;.~: ;(~:.;.~••J:~; edtz,one del Vlsolo). la paro- sua apparente etlmolog!a, out.e, Bencht plu volte si pcrmct– tcue di pungere con la sua satfra Lttltuzloni o per.sone venerande. delle quali con ft– ne malizia raceDdrlsGltare cl6 eh.e o lui sembraoo: U lato de- ~1f~~aaz':Ja0nt~n l~~tl~~l~~ :r:· ;~ru::iu "s~,;e ~~!;';1; che tratta g,U dà subito quel ~~bi,! d~!1~~inJ!'~he èu 18~f! li travò Il terTeno preparato dalla fedeltà ancestrale e dal– romano. Il Belli è qutllo eh,: t; ma non sarebbe /orse trop– po arrischiato trovargli degU atc•ndt:ntl, oltre che negU eplgra,nml, nelle p(Uqulnate e In cuta produzione locale del tipo dd Mt:a Patacea, fra una tradtdone che risale a Giovenale e agli altri &atlrlcf e reatutt romani della tarda latlnitd. Con questi 1crlttorl Il Belli ha In comune l'a.spru.– za, la robusta e rotonda con– creteua. Il morall.smo. Il sen– so drammatico e na.rratloo 1 ,. • cudleu,n:no • rk:orre quat- pelle. Ma li Belli l'adopera tro volte. La prima i;olta tso- lit: sempre nel auo senso primario, netto 136), aoprannome, quu.i 'T lecltt.lmo, grosu. vt:Me:di po- eosnome, di un popolano; due J')Olano,oome nel !-Onctto i81. "°"'· ,pl,.atadalB•lU Inno• di EVHl,11,0 lii~' ,tll('IIEl,IS magari conrann""•ld,a di ta: •vestito, caonetto 210. un ~trto &h!.g?lO anche del ~ro- • abito• (!!Oll,etto 481); un'UI- g-ugno.- ma no starlo ad lm- eacluiutJd., uscendo), lnftnc, camera, g-i:JbbeUO,60;)r1b;tol, pt.e..arlo nei confronti dcli in– tima volta (500etto 4041. sen· pe.anar - per tuto quel che come reca Il • D!.rlonar.o • darebbe raz.one del s-uo ra,>!do dumento ohe ili serve povera– ZAnota alcuna. Per parte sua, ;,òl capitar,. Vedo ora melle Battt.stl-Alesslo. un (tUbbetto dlffonderal, e na::t:10 scornpa.r1- mente per cerimonia; ghlsno 11V!solo al sonetto 214. aplesa an1un;e del Ro:andl al e Voca- da campa.gnuoll. diciamo in re, come aooade 111 nomi di ve• che tanto plu si s~pre nel so– la parola col Tonunuèo, • DI- bolarlo Romane~co • del Chlap- 11:enertda ba!.sa gente dtl po- nl che talora sJ eh amano dal- netti 214, e ep ec.almen te nel tlonarlo della llneua, Italiana•· pini; 1H5> che lo stesso pro- polo Ced e problbtlmente Il la stoffa di cu! sono fatte, e 404 . Quando la st.cs.sa pa.rola ur.buendole I due &t'nal di verblo esiste (o esistenl an- a-enso In cui va Intesa nel &O• sparlscono anche I nomi con la serve a Indicar e Il so prabito ! soì,rablto, e di e ve.ste da che a Roma; ram ~o 03zzi ml netto 4.81 del Belln. moda o.'ie le pcrtò, L'&rshmta addlr!Uura di un'Eminenza. casa•· con l'aniunta citazione dice di aver:o &entii.OIn Abrur.- L'orlalne della parola è lnc:er- Idea di • oute •. anzi sorride- Parola, Insomma. non ftgu– da GIO\'an Sa.,.1U~enti. ,01. zo: e nel e Dtz!onarlo etlmo!O- ta: e annotando la sua vanan- volmente •cotica• come nella rata, propria, e non soherzo,-a n p. 104. delle Rime (e.dli. Jico • d! BaU.LStl-Aletslo lo a! te calabrese <•cataa.:.no •l Il nota del Vi.J:o;oal sonetto 404 per uno scherzo che le &laag- 1808,, do,·e ha ti atCQndo si• c.ta aenz·attro come pro\·crblolBa:.:LsU-Alt!Slo avanza dubbia-' del Be.IH,sart'.bbe una. di quelle slunto dal di fuori, ma di !m– a:nU:oato. Al sonetto 404 anno- Itali ano, mt-nt:e d! • cutlcu- mente I Ipotesi dl una denva- false etlmoloT.e che favorl..tco- pllclto (e amaro) ~herzo per la !nvece: e Il $0?r&~to: voce sno • (forma ital:.ana della pa- z.one, nitntemeno. biUintlna no Ja durata d. parola str anle• le dL5~•nze sociali che Indica; ,che~•. da cotwa, cotenna•: rola> si dànno le va.rtant.t!da un tkatofÙn(nllon, ind;- ra <e starebbe ben• c; >eci.al - come tutte le parole del Belll. e al 481, ancora: tTumlne aeno,,ese. lucches e. calabrefie'. 1 c&nte u."l vestito oon orlo di mente COI. stn.!O cU s~lan o Intinta nello ate560 colore d! !Gher1J060 che vale goprab1to ,. Molti anni pr.ma del Saocentl pell!ccla Il Tommas!eo dice ;lubbeUol, ven■n cSo CO Mad a.s- /antaal.a dove ba.gna li centro te, è vtro, ma che pur ti ono• rava di esser ftgllo e non av– versarlo. Tra quanti parlarono dd BelU In quutf ultimi tempi non tutti peri, portarono di lui giudizi erronei o par'tlgla– nl, cht il senatore Morandl. con- competenza letteraria; ed tqllanlmftd dl tpirlto, df,se df lui belle veritd, (ra le quali vna lmportanti.s.sima. dhno– strando che Il nostro poeta non era e non poteva estere nt Imitatore nè .seguace del Glraud. come era .stato trop– Po leggermente af/ermato. Paolo Campello Dtlla Spina (1913) Fioru Alberto Moravia UHO ~lomigliano Come p..-ova del r~to ru.i.o e del Belli, nel: 11 52. la sortveva • fors e da cuti.\. cuoio,; ma s!mlla:-S a un ak.ra parola .itl centri dtlla sua mwa. del Saccentl, e ra.ccoaUmemo In ,·enez:ano !I Goldoni nelle tut.to sommato. p!ace retlbe ore - burlevole, e outlc a1na • · Perciò abbiamo creduto non nel • Dizionario• del Tomma• Donne pelose. atto I, ~a dere p iù calzan.:e la derivar.lo - Quando Il Goldoni &er.,eva lnut.le stendere QUtsta nota di aèo la parola non è specif;ca- Vtl, prce..sando In nota'. e Ve- ne propo~ta. nel cD ionarlo• Le don11egt!ose, la parola do· non pe rearlna t\lologla: paren– me~te rcmanesca. nè tanto s i.e d.& uomo In ftgura di mezza del Trariuter (edlz. 1841>, dal• veva euere nuova, se etll se.n- docl ohe anche da qut a'Ulu– :neno d! iUI0. Io per me, l'ho \ -e.i.te di csmera •· Talchè In le due forme tn,:es:J, • cot.e• t:va blgozno di oh!arlrla In mini. non tanto la v1t.adi una rloonosicut.a nel Belli, perchè d eftnlt lva ta parola non ha (nel senso di e lana zaccherosa, nota: &là veo:::nla al ttmpo del parola nella Roma del tempo, la oon06Ce-.·o In un pro,·erblo 5010 due s!gntftcatl ccrne resi- lana .1udk1a•· per cut cfr. Il Belll. !e l'annota anch'egli a ma dl quella pot(ntls.slma fan– venet:Iano; ohe dopo l'usuale· stra U Tomma.sèo. ma forse • D:zlonsrl o • !n glese - Italiano sua volta. Più rad!Calment.e ~la che le afferrava tanto . _ oons~Uo. e a\'Tll, no te aco- , tre: ,·este da e.a.mera cSa.ccen- del Bar~ti. ed.iz 1832e •So•·n• perduta deve essers.l In aeruito. plu ,ue, quanto p!u si calava • ~ '" vr1r•. e e magio. val ada. .c.to •.;tn, sop:-abit0 ceosl ce.rummte ,heat.el E' runica cl part. che se Il p.:-overbloche ne e ~ma- tS&.a s.enu res~ul nel proprio In più di duemila &ontttl, con un verso serrato e pur fluido, come la forma peren– ne del raggio zampillante In una fontana, pa.,sò nello schermo del popolo la com– media delle umane pa.ufar1f tra I polt dtl dolore e del pia– ce.re, della na.sclta e della mort e, ~Ila plebe e del so– vrani, della rellglorte e della supcrsti.tlont:, del bene e del male. dtl giorno e della notte, del ru,nore e del sUcndo. Non fu &oltanto .- la morale, la ci– ti/e e la rellgiOJa clta • del pGpolo df Roma. un e quadro di genere• ,econdo la IUJ\nf- Non fu un poeta patriotti– co, co me non l o aa s tato Il Porta· ben.al un poc.ta di for– te temr >ramo ral e. VerU ta co– me Il Porta, e con intenti plu minuti e oueroo:tionl pfu me– todiche, lavorava come: lavoro poi, per esempio, lo Zola, rac– cogliendo un'Immensa quan– tltd: di documt:ntf umani. Su qutstl scrtue qlil di duemila sonetti, fra cui la ulta della Roma contemporanea t ve– duta sotto tllttl i suol a1pettl e In tutte le condidonl 1ocla– ll, con una precl.sl.ulma vio– lenza di ossen"Gdone e di Qfltdtdo. anrunge per oo·mo di pru dt'n-1 nei ~nett! 21• e 404. del Beli! . ccm portando I vari !eNI ac- •to a R()ma Unforma Il Rolan- mendo. .\Cll.J.LLE PINELLI - S. Salnl<Jre de' C~:::!~ 1 :-11:c~~;,~rlna za: e g11JGOO, cà,·ete el code- d(ne o.llude a un indumento di qulM.at.1dalla puola lV~tf. da dli comporta. la ,•arlant.t, e 1lu• EVRlALO DE ?ill<;IIELIS Attillo :loioml&llano ,,.. iblioteca ,.. o Bianco
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