Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 5 - 1 febbraio 1953
_P_ag_._4 _ . ---------------------,----:===-~~L_A==F.,,l=-E_R_A_L_E_T_T_E_R_A_R_I_A _________ ~~-------------=D:..:o::.m:;.cn::.::.ica=:_,_:2::::_5 gennaio 195, Alfredo Or1anl nel 1892 LOTI A POLITICA e FINOA DOGALI 'f.. Lo storico del Risorgimento ,}f. Anchecomestorico l'Orlani è un originale o un solitario • Solitariosopratuttoquando si rilletta che non è tanto facile trovare insiemeuniti in ùno scrittore,tanto ingegno, tanta onestà e tanto coraggio }f. dl PIERO. ZA,H,1 n meto10 storico seguito da Alfredo Orlanl in • Lotta politica•• In , Fino a Dogali• e negli altri scritti di mi– nor mole. può lndubb!amerne. Sollevare. obbiezioni da par– te di chi oggi cons!dem - e non a torto - Ja scienza &tO• rlca ancorata rigidamente olla documenuz!one, rlruiova– t3 ed ognora rJnno\'a...'lttsl col prece<iere de-ll'esplorazlone a?"ChlvLstlca.e llbera.t!l. contemporaneamente !!a test pre– cc-ncette e da declamazlonl ta~e o superflue. Quando si pensl la mole documentarla su cui or3: ist consolida la storl!\ del Rlsorglme-nto, si è !.ndotLI a rile– ,are che la fonte da oul att.iooe rortan1 è p!ccola, ossia che- è nelle proporzioni dl uno zampillo rispe~to arl una evrrente. fluviale. E tale dlfferonza rimane anche se rl• cc.rdlamo che Io storico faentino conobbe tutte le maggiori opere sul Risorgimento pubblicate al suoJ tempi, alcune delle Qual! tanno ancora testlmonla.nza tra !e reliquie e.ella &ua deva.stata llbrcria, mentre altre gli vennero prestate da 1.mlcl ed ln particolare eia alcuni della città natale. La Jet.terua di ta.ll ol)(:re (si tenga present.e che l'Or!anl aveva una memoria sbalorditiva) non tu pe-r lui motivo per rical<:are le orme degli altri. ma fu ma.t-erlache. scelta. e giudicata oon prod.lglll'>oIntuito. lo condusse a dett.are una sintesi t.utta sua s~lla vlcenla pollt.lca ltallana del sooolo scorso. Quale nes.suno - per bellezza costruttiva. e per potenza drammatica - ha J)06Clasuperato. Aft'ermando questo, non nego l'esistenza di moderne &ir.t.e61 !tor!che p!ù POnderate. più serene e, In un certo ~ n.so. più chiare. Chè se po1 rossi Cl\duto In esage:-atlone, si lndul(l:a • chi ebbe Jn, Al!ttdo Orlanl uno de' suoi primi mkeiit.rl . • Se t.a,Junl particolari d! quella lmponenle costruzione l!il può ed anzi al deve. dtssentlre, e alcuni gluC:tzlpossono e&ere rlflut.atl; ma è lrnposslblle ed !nammlsslbUe li ten– tativo cU demolire tont.a opera. SI rlnnoveretlbe l'errore che fu 11&deplorato da Giuseppe Cea:-e Abba quando nel lfUO 3ffl'isae: ... • Il s!lf'ntlo che si fece sulla sua • Lot• ~ol~~rc;Ji. m~1:::i1;5'~i::ree c':it: 0 v~~,~a e::'c~~~1~e pl~ pe tria nO&tTa •· POM!amo aeiiun.-:ere che anche c0me stor'.co del Ri– sorgimento. l'Orlanl è"-un originale o - se \'Oilla.mo ri– t,ttere una parola che già iU tu C.et.tae che eill non ri– fiutò - u;, aolltarlo. Sc-lltario ,opratutto quando si ri– fletta che non era e non C tanto feelle e frequente trovare inslrme uniti In uno 15Cr!ttore.tanto Interno. tanta one• stà e t.anto cora,eio. CO$\ • Lot..ta politica• (e vi comprendlamo e Fino a Dogali•> è la meno dooumentata e Ja plù oria:inale 1tO• rl1. del Risorgimento lta,Jlano. anzi è la storia dtllo spi– rito comb.atte..ntedi quella secolare battaglia che ebbe. pe.r ftne l'unità e l'indipender.r.a della ;,at.rla. E tale stori:1 C, sotto Questo a.spetto, Intuizione potente ed Insieme 00tr.:-. d'11.:-te che sp!ega «I illustra 11dramma. v1,·o C:el noe:tro popolo. coalcchè dopo aver letto quelle p&Jine sentiamo rorlJ'Ol'llo di· un·ereàltà nob!liM!ma ed U do,•ere di rappresen,t.arla d~namente. Quindi noi crediamo che sia tom:1.to Il momento del– l'Orlanl atorl<:0, Il momento ri<>e per rivlvert accanto a lui, con amore, la nostra st.or !a recente, polchC, risorte e.ra– mai dalle ro,tfne le n011te case e le n<>!Stre st.rade. enche rantma nostra deve pur rlsorsere. Gioverà a questo ftne ascoltare gl! lmegnamentl che vengono da Questo mael§t-to !!I lt.al! :mltà, Il quale e~ tn– ,ita, !ra l'a.l:tro, a comprendere la fat.allt.à di ma;i}orl legami con più \'&.sto..Jnondo,quei lti;aml che tgl! ma,;– zintane.mente lntae. ammonendo che per divenire etiro· pel è necrMarlo ae.nt.lrsl prima ltallanl. PrERO ZAM\ Alfredo Orlanl, poco prima dell.1, morte "PERCHE' DUNQUE VI E' ANCORA CHI SCRIVE LIBRI?,, * Unaprofezia dell'Oriani }f. "L'Impero russo perirà, e dai suoi frammenti, come da quelli dell'Impero romano, na&ceranno tante nazioni: esse avranno il loro nemico al centro,, }f. ,t:ndoiua,~1!·~~to 11 pl~~~~iii~i1 J>I LU Jl G ][ JP A\ S <f}) U Il :N" l. ~~cf~n~1ffm~~Jr~a~:ne. de• nanco alruca dO\'t Alfredo Q. « Si,:-rllzlato come tutti I CO· rlanl rlpOlia, ai ha Vlmpresaio• che articolo f?Cr I (ilornAli. A IA_ penna. Allora I(! scritto f1• 1com~ lA vJ_ta. ne h11 la ,tu.sa loul e sem:A virilità di 11dole• ne della remota 11,tatloltadelle Questo esercizio egli dcdlcav11, lnwa _dentro n cestu~o. . unila mult1I01Tnt. ed è la forza ~ce.n,;acome tnttl I mostri. es• cose. e non si può tue a meno soltanto partlcolArl momenti. Ei::h. che race\'a 11mestiere p1u JlrRnde del ucolo •· 50, è p 1111 sato dall'infanzia 11 1a dl pe.n&Areche. Ja QUtsto pog- l\1omentl &tlllccatl, R sè. scppu- di pcima. non Rmme,tC\'& che I Ui;o ml conduce nella. camc• 1 1 JrlUtA. dRlln. crudeltA dcll11. ~iè. 50 :~~taf~e~::'ndr~i~i~~ ~t1/~ 1 :!Ri~ta~id~~Ì~t0~~: ~la:.nrsi~~~1e~•~ l~t~ ~r 1 s!~~;: ~e;t: a~~,~-S~~ ~aJ:eto~;II 1 ::: ~~ì'~~chf~o n~r ~~:;;to~: 11 : Urlsmo e scrllte 1 ,alf,ne di 000 . durRnte li quale a\'el'R magari bi&sse per ricettacolo di rnat• co 11 let.tucelo di !erro. Rddo~- quindi di Jdealt. le SUAuniti\ solazione a \'Olle. 11 \'Olte di stabilito di pc.,rt11reInnanzi Il t(!ni Jrnpa~tall di squall!dR eru, i::ato alle pareli: c. sul comodi- e URl'IagglqmerazJonc. Ja sua rlbelllonc. altre \'Olte di malln• rapitolo dl tm libro f! cui da dizione. I uno: e per semplice. no. JR fialetta con la. medicina vlta un Istinto. IR sua torta conia grande. ma «in tale Cm• plu me.si la,·ora,•A SpeS&Oera. attlvita dlalet•lcR pctenzJale. per Il mRI di cuore. Del suo un embrione, la -su& potenza plto e calor d·nn!ma e una in• no momenti ortglnRtl da un prl\'R di motd1•nte e d1 chlarez-1cuore. llnA massa. la sua dl!esa la nocente e rlvelatr!ce e potente compruso t.umulto Interiore za. l'altro. Il tempo dl un·ora. Passando nella stanza accRu. nl\t-ura. La ricchezza ,:Il ,•lene ~~~~:;it:in~:netl~~:~umenle sa- ~~,.~:::oc:i~ 1 •aù.suo:iru;:,t1e~":n~ ~~1,-~~o."~to~~~n~~a R~N~~~ !~e d~;·:re~dò si~~:h1~c:',,lt~1:: ?:l~a d:~:1:~ia~ldr~~Tb~: Sono ospite del HgllolOdello Ungenti. oome un colpe di fu. !'IUPcrare. do\·,.va corrispondere Rivolta ideali!. Tra~crlvo: « Og- aogno. A volt.a " volta nomade scrittore. Ugo. Ei::11ml conduce elle nella vnlle. una Yt.nlRla RI dieci minuti di cui pote\'R I ii-1 rombra del!t \'ecchle clAMi e oontRdlno come l'arabo. 11 in ca&&.Dalla ponA romanlcR rra I cipressi o nmprecn1,{cne dls1>0rre Il lettore di un i::lor- divide ancora gli uomini. [)o. cielo gli nelro ootrazzurro Ja ~~~~"~~ ~~~~rs1: 11 :~~,;: ~t u~ll~~~~e~tJ~~~t!~do!fa~t~:: ~~::n~r;;: ~~rnr ,~b6r~~e1?~1!!~aRnl~l~n ;lrr:~;~z:~A oCS:~:to: ~~~ d~,e~~;~=, 1 la 50 !!n~:i:=1~~ Don Larento Costa, amico e confe55ore dell'Orlant entriamo nello studiolo. 1·010. chiedeva al figliolo: e U• sua ~lornRta e nel pe-nal~rodel cratlco o plebeo•· Apro Il del pensiero: quindi 11 freddo - Tutti I libri di mio pa• iro. che ora è?•· E scrlve,•a di giorno seguente che Ufl'=e1·11. Quartetto. U ,·olume del quat• che restringe I peri. i;:11 rac• ~f1~te-;a.e\utit~~ ~Lia sua bi· ~~ 1 dOr!!~~:;!°R~~~-l~rt& atfe~! 6~! -~~;r;~"j~uJt~! 11 ~ ~~1!~~eo~~~: ~.:~l;~~~ri:: •-\~ ~~J~!~1~!.r e 7am~:~e. ~~~ 0 1!.,n:i~ pe~~ll~re p~~ceti 1 eco~Rn~~eRP~ ~~ !~:s::;hl~~. 0 r.:rtico 1 1~r!l: ~ocl:a~:n,c~ ~ri.cc :ir~: ~~~~;~: ~~,l~~~~b~~;~eMs~~f: l~c1!:: :6~1dòt~~tto~~gJ~U?1~j,!t 1~~: cappio. Altri libri sono 11.de • \·~ 1 'a. Se. \'ict"\ 1 er~a. dentro II slra SOJlllAta da Berllot.7.. hA sarebbe. uscltn 11 Quintetto. E. ancora: stra e a. ilnlatra del cU5cino, termine orario. l'Articolo non tutti gli strumenti e tutte. le Ma. la spiegazione di 111.!e man• 11 Come li Romano Impero. sull'ottomana. su cui sede\'I. er11 U5Cltocompiutamente. dal- voci; efflmem ed Immortale cnnr.a. eceo·a nel I Dl11pMon•· racchiude molti J)()po11, ma In Altri libri nncora - quelli non questo dh·erso: non ha detriti distrutti dall11 guen-R - sono dl cMltA, 11VanzJdi rcl!.glone accatastlltl sul tavolo. Qui. Il o macerie dl storte, con le qua- suo calamaio e Il lume a pe- Il covare una nuo\ 1 a èra mon• ~:~ :~1~~ 1: 8 a~iftd1 ;?1~!: f~a!.~rac~~~~ti ;:t~:°~~lt~~: Accosto Al muro. la bicicletta. do Unii.specie dl contrabbando Sotto la scrivania, un piccolo sulla frontiera. lmpadronlnl di *f"be.llo sul QUAieOrianl p(lg• qualche Idee, ma la sua ! una fr~~/ pledl durante le notti f 1 °~~~a,:~~l~:d~e-.n~t~~~j~t~~ Egli scriveva quaisl &c.mpre 5Ulla sua Immensa i;upe-rl'lcle. mentre rii aUrl dormh-11.no.Al dovranno pa.uart altri aeooll. lume ,,erde dtlla lampada. DI nè fon;e li sole ,,1 urà caldo quest11 l11mpad11. Sembra di \'e, Hbbl'IStRntA •. derlo. In questo stanzino. rie• :w•■► Pol. 111profezia: corRto a 1t.11mplglla al modo e L'Impero russo perirà, e delrOttocento. dopo tanto seri. dal suol frammenti. come da \'tre e dopo tnnto pensare, e.gli quem ::lell'lmpero romano, na. al chlede,·a: e Perchè. dunque. aceranno tante. nazionl Ma, a ~ ~o~ 00 :s"se.;;1/ :~~enJ~~~? :e f°~~l~t ~!1 1 !· 11 ~~~!e~~~ e!:v:Ì lo acrl\'ere libri slA e Il blso,::-no hR 111I centro. Quelll erano bar• -DOTTO,POETICO, PARADOSSALE-. }f. ANEDDOTIC • • or1an1ana ,.. Mentre Chamfort e La Rochefoucauld rac– chiudonopensieriin uncerchiovivo e preciso di "bons mots,, egli invece ha l'ironia ama– ra, il sarcasmo crudo, l'epigrammacaustico + di FERRUCCIO CARDELLI !::~·nrae~'j~•pf::t~~~'.· un poco, all'uomo. S'ingan- na a partito chi crede di ,coprirlo tufrlnrero e vtvo nel• di unn. egpAnslone individuale, bari e questi sono clvlll. I pri• o l'espressione di un bl!<>gno ml portavano un !an1ue rio• colletth·o, r~pondeva a sè &tes- ~,!'ll'ft'l;'<••e!' , 1 Ane ad un cervello esausto. .so che. &e e belli. I libri. &ann 11.dnu cuore caduco. I llflcondl forse l'uno e l'altro bisogno: se lntonderanno Idee matw-e ad brutti. for€e ugualmente an• un cervello adoleacente, a.d un cora: ma. lnfennl, nati di unR cuore quaal •mimale•· malattia. sar11nno le più mise• 17 ottobre 1811. Tale ~ la. rablll creature fra I \ 1 lventl, data In cui que.at -eparole turo. non ananno nemmeno 111pie• no 1er1tte. Trentasei anni do- tA che conaacra i deboli, la pe. nel 1917, con la Rlvoluzlo, guerra che !norroa:llsce I ne d'Ottobre t la e spinta I te. tristi•· duca, Il crollo. La atorla con. Ugo ml racconta che suo pa. tlnua... • dre, oiJU tanto, &erl\'t.Vaqual: • li Cardello • fAcquÒrello df L.0101 PASQUL'II) LUIGI P.&8QUINJ I.'~ LVI CA.HP~ GGIA ITA.\lfl CIEl,l E Jl\'FEHL'~I * Un artis'ta dell'antitesi ~:i::r: ~ry;:n~:;·, 'b 1gi'o~i:~'t°d~l d!a}~tl~'!tn:U~t~,~e:~:: ft1c~. t~ :ad~,,:,:, r~::,t~'tb~1':':r~~~·a: 3~ :: :i; a coloro che ebbero .fflCO lui una qua/Che dlmfaticheua df vtta. Ed è l'Orianl più vero e indimenHcabile, dagli occhi /Olr,oranti e Il gc1to largo. c la cadcn:ata e un poco ,r,a,ctcata lentezza della parola. Di ideazione ,a. plda. di tmmaglnaa:tone eccitata dall'ardOTe del ,enti• nunto. eoll p~netratia l'euen:a dc/le cose. mettendone In ,utero lc attinente, le fnterJerenze, i rapporti. E, con oravltd. e compo1tcua di logico, vi guidava agevolmente ,u ~ dtnue alte c iJmpte di .rpeculotfonc. o ottrat· er.ro t Jrcddl ,1lentl de/fa storia: o per entro i casi palpitanti della ,,tta. cui 1ottoponeva al controllo di una 1empre alta Interpretazione Ideale. Nella dUputa, poi, egli piom– batia ,ull'avver&ario, come si legge net poemi e nei ,o. manzi di cavalleria, annientandolo. Non mai ddi alcuno re.tt ~fd:t!~:~~zi,~~n::e~~ at-rc.stl dovuto •virere ai' tem– ì),t srQlch1dla Grecia o dt-Vloma,· pa11cg17iantenegli orti d'Accadcrno fra forti dUcepo/i cui certa111cnte si 1arcb- :e,:,.~~1~1g/\la°nqtf:c!~t1~os:r1l~:1/c AJ,S~1~o ~: ~~a~~~ 7:z~:;c ae;Iitn:,1n~,i~';!ttl'l~~c~~~~:;::~e,~~i E ~r::rc:, dello ,•fa ca.90lana. Ma tiedl'ltef Mentre Chom/ort e 1A Rochefouehauld. La popolarità dei contrari essendo legge di vita, nessuna tesi potendo attesl,arsi senza la sua sinte.si , ne ~gf~u:~~ 0 ,::,:~er~~n1~:'oif:c!~a~~11 :~~~~~ ~~d~: I l . · }.,__ ,ji ~:~lff,~';:f~.cff'::'!c:'e11~·~i~'V:~~~b~o c~f~~:!~!al'~~:~~ conse,~ue e te arte, re igione, 1wso ,a sono as.soggetlale ad u1ta sorta di morte e di resurrezione perenni della fra,e. Bffl con-dlu.a come è di let• LO JR E N z O tr::!... I. lJ-.:, S ( t. sta rlurce della cont.raddlJlone, cbh/~~fi'e: D:sZ:rt;/r:e~io 1 ~ uu~~~':J,:~~7aza ,:ffu°l:ne«:: tere, 1forhl:.t:arw:art, documen• l>I "-.JII ~ li' effetto delle aue letture Jdta• appunto. allo teoria lombro1fanaJ il ~ign(Jr I.ombroso ti della crlt.ica. coeva, e d1 u- ra, nel ,uo Insieme, una at.mo • risuonano di rullanti dl-.ne e di Orlanl fu un artista dell'1.n- ilstlche te che fa. pm.ure •Ila i,uo ,tor certo di non nmmafaraene maf •· na rlcoetru:t.lone irnpeces.blle di &!trii. conJ'ortabll 0 e; ! piena di eccitanti fanfare. Una bramo- tlt.csl. Chi ha acrltto Olocau,to, nota litMt.cnu. di Renan: af/lr- Uno aera. al ca.t1tt.qualcuno gli mette sott'occhio tappe e di d!t.e, U volum! di stirt.&Clchle di !.nant.ltri come ala dell'eroico e del trionfale ed Vortice ed il Nemico non pu() matlon, contradfction), queat.a e L'Jllu1tratlone Italiana•· recante un bel ritratto df l'a• Nevio Matte_!m ( AlJffii.o Orianl. un ricevimento della pre!eu.ura, ancor più delle cawiurotl del R9Parire a&:11 ocohl di chi 1egce compiacenza de.I pe.rtre e di• !,i~a~~ /Jll:;f;. ~~~ne~~ <;'éf[J: 0 ~!'fnm'fi1!!l: :ean2f~n~ t.d. F. M~ml. Rimini, Hl62) •I piena di eealutonl arasse come ,rand! protaionisti della ,tori&, uno spldt.o att°"icato dall'u- ventate, dell'annullarti e del ,i. un /o.nate acce.ro/ •· può considerare la prima blo- una sala di bMchet.ti ed an~ lo spingeva a deltunu Malta- aenzlo della più nera dt1olazio• .sorsere delle forme ,toriche Ad Andrea Co.,ta. In Imola. fra un ,aiuto e un ob· aralia orrt,nlca e oondo:t,t.a ,u la lucMa e.st11eI coupf!.sdo\ 1 e zionl di uomini potenti In pa- ne; eppure a un tempo quello non era ~le da monetlr.urd 1~ braccio. dopo un oomido. grida: • Ah, 1•ecchloJaloo. ti documenti di Orlan!. Quelle lan1uono le camelie. Ed evlden- roJe ed ~e, di fondatori di 3~ .scrtt.tore può euert O ap- formole rtgor01e O ,u.cettlblll di dei:e aver tlnto un borbrcre monarchico/• Una ri.fata a.nwiort peccavano per un ec- temente Orlant. con la 5Ua bR.t·- !mperl: 01.&nell e Bl.6marck. pa.rlre assertore delle Istituzioni diventare popolari. La poJarlt& ~~7;1c:u 0er;:r:,:1 :~i .,~le!~~ '::,e~ :;gb,c!:~r~~n ~!fiitb oe&so di telo e di i,atho.s. Per ba da Nibelungo e la sua alte.- Gaorlb111ld!.Crltipl, G111mbet,ta, e del valort tngtcament..e fr&ln- del contrari eqendo lerce del- plutto.sto llnae di non udire. una teratlr.aazlone pre<:ipltou. tlca corpcratura da Pa!aatore, Mazz.!nl. Cavour, componevano teisl dal ir.otagonlatl refruurt la vita ne&Sun11. t.e&Ipotendo SI parla di ,epub0llca e di repubblicani. e,ce Juori ~e tendeva a rarne ad oanJ doveva apparire un pen;on-aggto nel1111 sua fa.ntula un 111lt11to al- Un certo d ·l11letllsmoaolleclta.to : attesta;sl isent& la ,ua •lnte.tl I/ nome di M... Un buontempone gli chiede: « E' vero che CO.\toun aollt.arlo e un profeta Ingombrante. L'episodio più an- torlll.evo di cui 11 urebbe de• re della contrad!done, pe,- poi I momenti dello Spirito dove.n: ronorerolc ho. un occhio rfi ·et,..,?• • v,-r•~•',-o. ed ~ !ncompre.so. Quella dl Mat.telnl !OSC106od('lla isua ca,:-,r!era !u, sidenlo almeno fig-urAnte. Lo poterle ri&Olvere era. conaenta• do lnverar11I e fonderai l'uno l'unica oo&afntelllgente che sia ,u quella JaccirJ •· ce lo m0&tn ne.Jl_e aue vt.re di• oale$J!~e,nte, Il tn~!~ della Lot- &te.Mopiglio ttolco-t-rlbunltio Jo le : :i.ll 'Orlanl: 11 può •~rlre che nell'aJtro. ne viene che arte, re• Interrogato fn/fne do un amico. all'epoca di e Ma. me!Uionl, un po meno Ca.pa- te i,ol1ttca In Italia, che gll co- stes.so gusto di fort!Mime e eqll ha travasato certe antlte• lltlone tllosotla sono uaorr,et.- ~rt~o"::t~°ut~ cg~f tt1tt~t l~r;~rd:;ll~nc:.,!~Cl~~l r=:~~ ~~r~:r:l~~i~: u}~v:~~f~; =~\r:~1~1~:dh!1~E~~ ~p~~·l~~ltl s~~t1:!i.~ 1 z/e~: :!r~n~~l~~~:~~ 0 :~:~::~..n: ~n:~r,:~n:~re.d~nfortt e Dum~ •. FERRUCOIO CARDELLI menti di ql.lflta lmmenaa toria familiare, nel 1891. Ma, con- fu~~t:;;;: ,~;·:~~!o :~ neill artteoU del r!ornalt. Qu•- LOJtESZO GIU58O "-------------------' ohe .st.uril)O a¼lamMiera di un venl111mone.quale lmp:-udrnza tripudio mentale para,::-onatt ti- fiume alll!vlonale e torrentitlo. donch!sclotte.sca quella di ap- 1 11 m 11 e,tna. rl-po.sa.taed alla ~– Cl &';'Ret!SCe le lmagint d~Ua padre, a.vrebbe detto Renan. con gettivltà Imperturbabile dl Ver– aua r10\'lnezu errabond• e PlUt• qur.&to , enorme paquet aur la 11:11., e perfino della. seno, del t.osto mondana, del auo home, téte •! La tra&edla era In lui. CapoMa, del Ma. re.hl O della delle aue relazioni flnanziarlt Era neUa sua. natura remanti- Drledda. con le sorella Enrichetta ()11le- Cl\, i1111.dat.ta comPt""imersle a I guol procedlmenU nuratl- ~~f/0~ ~ °'o/oc:'~~~ 1 ~~:; ~~~~:~;~ ~~l!el~~~:e ala;~: ~~1:lu •~~~~~~! ~~ 1 ~o~~!i~~o1~ aue imprese finanziarle-), delle mlnM"ee comprime-re le compo- no al 1880. Erano I tempi drlla aue sollec:Jtudlnl di proprietario nent.l di un te,mper11.mentoche. dooumentulone p.sico-!Lslo\°'"l– ,crlcolo. di ,erlt.tore e autore non convergevano, In un lln- ca. della enquite pe.troclnat.a teMrale alle ptt.&ccon un pub• ll\J&.~lo tn cui s! fondevano un da Zola. delle anamnesi dlven– bllco ohe era 4>iuttoato sconcer- poeta.. un trfuuno ed 11nche un tate racconti. La letteratura sl tato. eh~ renitcnt.e, di lfttéra- rom.11.nzleTede-1 suo tt'mpo: è aggira.va in ~lmltà delle a– teur ut1mé sempre alla \'lgilla qu11ntosi può dedurre dalla cc- le ,natom1C:e e delle-&lAtl.sll;he di una gloria che non venne. cellente bl_op:nfla critica dj Q'rndlztarle de-lai crlm!'1alltà. E– LA fortuna di Or!Anl scrlt.tore Mat.telnl. Cera In lui del man- rano ! tempi In cui Mat.alde se.– si può equi;,arace A que,lla. di ,trum; cioè c'era In lui de-I ml- rao qgh.lgnava di Domenico Luclnl. rrandl.\slmo aoto J)e'I' gli ncok>. Ed l tempi vol~evano Mo,r,elUdi cui reva lmmdlta Intimi, o anehe a quella di PI- all'en.qllt:te; alla pre-c!.slont do- l'aud11.eladi d~iUe del e- rtndello, prima. della clamoro- cumenuuia ed alla !dentlflcltà . .s.aggt paleet!nesl ae.nza 1 ~ ::no"~~:r~o~a~:1~~:7~11~1~: d'i~ 1 :r,r~:d~~tt:~~~~i~~e~!~ meMO piede In tetram~an\~ ~::; 5\:Ci:;a;;~~~~~/l~; ~:s~r:.:!i~n:rl~!l:r:~~R R%~~= ~~-~e ~::~~tà a;;:~~;:t~u:l~; contl:arletà. Era appre-zta.to . co• re la vivacità di un rJl~tto. di un na.rra.tore. ,che Su ba.se a m• Cl ra. ,·edere Mlltt.t:lnl. sen- rotruto dove, coraf:!'IOO&amente. de.Ueoronache pJu o meno fan- 1.a ~~tre,. m111i un fllYorit-lldel .sono \'t.l111tee m!meth::tate te taslose <l:I processi SI accingeva, ::,~~c 11o:ce~~I• ur7/Jtf;~~d~~~~ ':b:~n:t~c!è n~:f, 1 n/;•I~~ ~r!~':?•nic~fi~r:r~l ~'t,,ì~: JL SUO, UN DHAMMA .IYAFFETTU ·k RICORDI P.ERS01.'1ALI Sono pouatl ap11cnatre mc. ,t dalla mfa ult11na dJlto al DJ * LUIGC OR.SINJC Cardcllo e sento gia 1·ko Il ,o-nico _ a/tl.uimo &empre - Don Lorena, avere un dc– de&lderiodi ritornarrf. Gfd. le cf tenet·o ~aggiogati .fino o bOle: ,crivet:a certi dramrrn:Uf pfil rolte eh& ,x,,,o. ndle pau, mattina. Mo dot:~ lo mi t,o. in i:erJi che faceva poi recita• ,e del mio lai,oro rl1algo O t·at:o meglio con Lui. perche 1n rl! alle fanciulle df un pio fltf.. quell'eremo per una e.tlgenza piu fmmcdfato conjl'dcn&a col Iuta di Rio/o. 1plrltuo/c. per un richiamo fr. .tuo .rpfrito, ,1 era ad Imola. il Don Luigi ne auera un al• ruf1tlb(lc di co.t"ee di luoglrl mio pai:,e. tro: quello della caccia: deOo• che Jerbano, nel ricordo. qua. Scendeva 8'Pe&.Jo e lo g/f con• leua. non per la cacda In ,c. .rf fl ,egno di Lui e ·'' .JOrrl..!O /Ida o /e pene di quella mia ma per '1 modo che egli l'I te• della mia lo~tana g1ot:inc.:.za acc,0a glovineua intorno alla, nera. Cacclara df pfe fermo. TOTn~r~. /a,11, 1·uol _dfre. peri quale vedc1;0gfa cader qualche al «capanno•· ,,i,:, rnmcre con lo spinto qual- 11 onoa. Vii 1>ut,01,o ai mio 1Ja• 1 Il •capanno• C 10/ltamente che l1ta11tcv1"1nonuo !111'1 per- dre che languiva. della mie coatruito oon (re.teaml. in vi• b~~~h/::Ja;;g;i':;.~,,iu:;,u~:~:: r::: :t:ec :1a,~! 0 C:c~ 4 ·,.,::~,f';!'i_ 1;~~70:~~l ;;::;i::~/'?dbg~'tt!~ e un rltr0t·arml come un tem• Ed Egli ml tenera le lunghe rfa d~I canori con rami fron– po 1eduto al JUO ftanoo, t•icfno nottf in giro o al cag,- per oon• do,I. e ,1 na.Jconde in attua al foeolare, per una cordiale. fortarml e dùtrarmi. Dtcei:a del pa1.raggfo. f!~;ir;:n:;e;ò;g~oj~~a poi?i ~e"~:n!!·u':.' :f~!'J~ 0 1!n,:~ toni;o L:~~;e c:~ft°q~~[6it no con cui ,atutnra quella rt• a barba nero con qualche fl,lodi non molto :ontano da .caaa. adole. ~cen.za tra.soorrentc tra argento e il &110aorriao fa• l'arttra col fucile a tracolla. •~ro.,-cfe nembi come un vento gllente. Ma quanto cuore $Otto la cartucciera ben fornita e d1 mar«:>.U.teire aut proto. da- quel/'a,petto be/Jardo! Un cuo• parecchie gabbie di « rich10. ~fa~%/~! 0 L~, !,t~":f o~~::~ ~ ,:~r~ 0 n':~~ 1 ~ 0 ~t:,~~n ~,::'n~l rl!:i1::Z:nf:'!1t~:.z~ 12 n;~!e~n;~i t!pre.~.rocht nella 0_11~tera IO· ma d'a.t1ett.o:Jone piu che di becco dt un froaone. lttudlne ~a,,-va !I .f!mbolo 1•e. t.•&ere compr'!.,o at·rtbbe avu• Come mai? No-n colpiva? gdale d1 quell an:ma _Itero. to bt,opno di tucre amato. So Ecco. Quando un uccello si !~r:.'':~in:. s;g~i:aJier:n,~oc;~ i~:,,m~/;~~ci,r:l~~loc:''i:r.r!e ~~ =f~a t~~ 11 ie Q~;:;:Jie t~~i ~: 10. dOt'c&f erge. SOL'ra un rial• aenflt•o 1•lcino al ,uo cuore ponno, puntora Il fucile c mf. .z:o. it grande. rud~ 1ercoJa110 ptrcht anch'Egli ao!Jriua. I raro. Ma. al momento di far che ~uttora ne rinchiude le Con Luf ml inoontrai:o. ,,ol. partire il colpo. oominclaua a .s-po~l,t.1fDnlftca p,:r mc ree- anche tn montagna. n·autun- Jliatir con &e1te1,o: ~g/f{,~! ~n7~1. ":!~t~j~m;~; 'Ì!~ei~J,'~~;,a~f ,%t 12 :Z,:;:• ~f. ,e:tfhfo/,fd~e 8 j~ 11 ~i,a:o~ ~~c~ a~coltarn,c la t:oce. m~ per atn• te per una qufndlclna df gior- creatura di Dio?•· t1re ne/I anfma la me, ypru.sc ni: e Va/unio .ti trova a due E allora rftirara l'armo. con eloquenza del Juo 1tlcn.zfo, r,a.s,t dal Corde/lo. grande JOddlljatfone del I a Don Lorenw ere un ,ace,. COlcien.ta. Lo avct'Ocono,c1uto. qua,1do io ero 1tud-ente uni1 1 er1ltano. a BOiogna. al CajJè dl S. Pie– tro. dov·eg/1 ,ccndera ogni tanfo dalln ~r,lftudfne di Val– ,.-nlo J)(r po&tcre qualc'rt ora nel monda. Intorno a Lui li dote di 1 1 ecchio ,tampo, te11a- Ma. nemmG110 a farlo appo. cemente ottlmilta, nonostante .rta, /'uccello uoultara a ,ter la dura ur,erlente degli uoml- Il, a ballo.rgll dat·antl, .i:owa nt. c Ingenuo e candido di un 11n ramo. come per dire: e ve. candore purfaa1mo. Viret 1 c in, di ,e .ron bello!•· aicme con un fratello. Don E Don Luigi: « Maledetta ,&to! Mpetta: ora ti concfo fo •· E rtpuntat·a il fucf/e. Ma 4. t'eta appeno. m.e,10 li dito ,ul grilletto. che lo acrupolo lo riprendei•a: « Ah noi lo non &arò co.,l abbietto. lo tf rUparmltr0, o porero Innocente. che nem.,nr– no M>$pettlqual raua di brtc. eone .,10 l'uomo. Sarebbe una infomla •· I Dfcero iue1te poro/e ad alte !:.=emge;~ l'u~~ii1i~ 1 ~e:c1r~i:: .rchcgglarc, non untfta. lo fa. ceca ,cappore 1parando in a,ta. Co,i tornat·a a caJo. con Il carniere ruoto. E allora rcnit•a Orlo.nt. Spunta1·a In Jondo alla t'la, con la pipa tn bocca, fn cootu– m.e da cicll&ta. Venft•a prima di cena e re1ta1,·a li con nof per quattro cJilacchiere. Ne Jo. euan le 1pe.te, naturolmente. don Luigi con f suoi uccel/I e don Lorenzo co· Juof ver.sf. Al pmno, per burlar.si delle .n.ie batterle che non .sapevano ~:~~a~~a::r:ld·u~ 11 ~tft 1 itia::; .rordomuti. E al secondo... non ricordo quel che dfcet·o al ,e . condo. For.sc lo ri.sparmfava, in gra:ia de/la injì11lta bonta del &uo1pfrft,,, pre&entendo In lui li /rate/lo che a poco o po. co. umilmente e dolcemente. 1111 at•rcbbe fotto far pace eon Dio. A ora di cena lo accompa, gnat'o .tino o ca&a.I monti e, . gc~fei~ Jhe 'Z?~cg:~~~~a t;:. Giunti .)()t(O Il Clpru,o, ci SCI· lutaramo. E allora. contro quel cupo .splendore. pareua alla inia /anta.sia rha la &uaJrontc ,t coronaue d1itclle. cionado.s; er11una spe-:le di g!- fitclmo stgniflCAto della pt1,rola, tenUone polemica. è •~teaa: eante delle 51 "t.te leghe, ohe ,;p11- In Orlali!, come dimostra Orlan1 rfvendlcava a se una u– venta.va e tntl:ncr.h•a. col1111 mole Matt.t.lnl. campe-Fi'lavano elci. berti di lm':'a.gina~.one che la dtlla sua perFona ed ancor plù e Inferni, S.bba classici e S11b- cosclenz.a de tempJ clamorosa– con quella del 1uo lni:egno. M11 t,,. romantl::1, tt.nl ~te su,11 mente n~ava. Il auo mode.Ilo la con1tur-a del 1,\lt:ntaonon cl oceani e cavalcA .t.ed 'lnarresta- '- paradigma Ideale non è ln– fu: le 1ue e-cc4'1ltntl relationl b!li Mu.f"l)pa. c·tta In tiutto tat.ll ~ola. ma Baluc che. come con la Ser110, dlrtttrlce del Orla.nl. affetto de-Isuo dialetti- ,1 ~uo rll,...,·areda numerosi Il• Giorno. con BttsAminl del Gfor- smo, un non so che di lllffll· l~ 5 1onl t;:lorU'teat.rlcl. gr•n.deg– n.o.le d'Italia. con Il Rs.sto del $tellato e di tltanloo. C'era lr, il&va nella i.ua ammirazione. Ca-rlino, coc, la Stampa, I suol lui una &orta di dllataz!one In Orlanl Na OIL\lic..slvo e pre– carteg,rt con 111t,tort e capoco- permll?'lente della retina che al potente U senso detrantitut e miei di i::rldol\tanno li a d!mo- rtvf"l'S11va In tn1culente a~plra- &:b. esseri di San.I.e, checche si &trarlo: mA,d'l'lltra parte. come tionl 1111111 ~rande~. In ~degni, di.Ca,,fuggono alla fatalità blo– lmmAt:ln11rt:OrJ11nltriserlto nel- tn g-:-1:11 rivoltosi e patetici. A lc>1;fo• di tart o mala.ttle; !'aio– le edltionl mondane e saloU.Je• un certo momento - dopo la ne di ;:nndez.:z.ache rlc!.11-;e vie– re della Cronaca Bluntino. fca pubbliculone della Lotta poli- ne piuttoisto da un l)ToCf'SSO con– le Uttere a Lvd,a e /1olta Gul- tica in Italtd -. ~ ln qutlla t.raddit«!o, che op';)One conti· tadauro~ Poc_.sJamo lmm..-lnarlo occM!one a\'eva voluto cono- nuameot.e l'eçoiamo e l'avarltl.a colla ni• paC"ol• corTuac11 e scere CrtcpJ. Rv*"a gt>ttato ltll int.er !on alla più subllme Abne– rutllante, col suo par1dOMO oochl sulla politica. E qu111khegaz!one: alla cup!dlt;ia delle .sahlocoi,nte. con l volt.e.<:1fi del- m1umlflco dhcorso, come e1m• sue n,11e n.ltolocate fa equilibrio le ~e d!alet-llche antlt~I. col• dld111toliberale, pronunziò nel la dedizione lncondltionata di lAbora.«r.e della Lelturo o di teatro comunale dl Fatnza. Plì1 Papa Goriot, aubllme quanto NO{ e U mondo: aiterna.ndo t«.o:-rti. si offri 1d accompagna.re Re Lecr: alla !atale !MuKà. e Vortice ed Olocawto con le no- Al Pokl la &f\et!h:!ontdi Andr•e lndl-tterenza glovanUe di Fellx ,,el.Jedl ft.O\·•tu. o di Ntua. o, ed avev,1dolor061ment.e ~rfer- de Van~enl'6U riiponde U te– peft'!O di Z'JCOOII e di OJettl? to d... l rlfluto. Fuoch.ldi bivacco, ne-ro martJrio di Ma. da.me de •------------------~ La lt-tte':'11.tura. d•l tempo re!pl- Ombre di occe,10, l'un!e &ecd1e Moru.au!. ~~;::r/i[;g 1 ~aioJ6.J~~l~u~d t ~:;~iac~e fr~~';°dtd~!:r~ ~i ~ 't ~~1o;e;,:,i:,,:dt:ef1'0 ~11~·~ le ordine. tordo. Chllsà che buon arro- LUIGI ORSL~I lioteca G'no Bianc0
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