Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 5 - 1 febbraio 1953

Domenica, 25 ~o 1953 LA FIERA LETTERARIA GALLERIA DEGLI SCRITTORI ITALIANI * ALFREDO ORIANI Immaginiamo questo orgoglioso, consapevole della forza del proprio ingegno, avido di gloria e risoluto a conquistarla con gli scritti, e, quando l'opportunità si presentasse, anche con l'azione, il q1Lale entra nella vita sociale... * cllnRz!one del suo spirito lo Inducono ad Interrompere la nurat!one con commenti. rl– flesslonl. l\for!sml: indizio QueJJtoche Il genio dell'Orìanl lncllnava piil alla fllosoflR ed 11lla &torla che alla narra:t.10- ne rcmanzcsca e perciò !orise la parte più ,•!tale tlell'opero dcll'Ori,ml è da cercare nel suoi scritti di argomento sto• rlco e di fllo.,ofla della storia, Pag. J Orlanl e la sua blclelelta nel 1906 Un acuto Of,Ml'Vatorcdella natura umana hl\ ,;crltto che gli uomtal 80no sempre tudJtl da ciò che vi è di r,trfìdo 1n loro, e lntendt\'A non della per– ndta fred dl\mtn te mcdlt'-lA a danno di alt.rl. ma di quella ln– \'Olont.r.rla perfldln che esercl– t.lamo a noi,tro danno quando pcrmctUamo alla p,ul&lone di offuacare Il llOlit.l'O :iplrlto e di IJtU.are la aua ombro sul no,. atto peraltro. Questo inconscio tndlme.nto che certi 0&euri moti dell'illUnto orcllac:oao nel– l'ombra ponlro l'lntclllgcnu e la ooeclelW\ tu. a mio giudtzlo. l& cau5A prima delle tewpe1te che turbarono la vlt.r. di Al· !redo Orlani e delrlncompren– aione che per inoltl anni dan– ne1ctò hl .sua opem di pensa– tore e di arttstK.. SI compren– de in tal CMO come mnt - mentre unn profondo. eslt,ecm:n del suo gp!rlto lO rlchlnmnvn al rispetto per !"ordine M>Clnlc e morale. egli. nelle sue prime opere, ctlebtMSC enrallc1t.men• te la rlbelUone. l'immontlLwo. la dlstrui.ione: perchè mal, pur r.mando profondamente In pi\• trlr. e proponendo.,! di chlede– rt r.lla sua storia le Idee ne– eeuar1e a rldarle un'alta co– solenu di ,~. ndoLtasse clecn• mente una filoso fin delln sto– ria che giudico.vi\ ch\U!O Il pe– riodo vitale del nostro popolo: come Infine. un cosi risoluto celebratore della Rh'oluzlone francese ed un cos1 strenuo ed lnln\nslgente indlvlduallstu Quale egli era. potesse dopo la morte CMere rappresentato come 11 precunore e ralfiere di una fadone politica che al dichiarò fieramente avvel"SR tanto all'lndlvldualWDO. che di ALFREDO GALLETTI e La storia ha rl\·c!Ato lo uomo All'Ori::ml• ha detto un suo critico ( 4), ed ha detto bene. Per l'egotismo romanti– co non "'è cura più ricostl• tuente della oon1emplazJonelr----------------------------, .1torica. Per poco che un uo– mo 61AcApace di partecipare coll'lmmagine.zione a quell'im• menso dramma che è la sto– ria umana. per poco che egli ,·olga il pensiero Alle morte (l:ene1117Jonl. al loro s!on.l. alle loro lotte, al monumenti che ~~~~~ !~~=~a ~:m~~ ,a 111. arande rivoluzione. Oli è che la torte intelllgen– t.a dell'Orlanl fu spes.,o tur– bata ~ olhm:ata d1d vapori ehe Mlgono della bile e dal ........ 1: PancluUo non amato, al– tiero, taciturno • tjll ha defi– nJto &e stes,o 1n un suo acrit,• to (1 ), e nelle /rlemOf'ie Inutili aotto Il nome di Ugo Olivieri. Il protagonista che racconta !n prlmA peraona. si pN:5Cnta li.I leUore come altlero di ca– rature, ombroao, dlO!dente e ouercatore $pittato degll uo– mini e delle cose. L'orgoglio. tànto più forte, quanto più chiuso e una diffidenza aggres– alva \'erso tutti coloro che a– nssero voluto !ar pesare su di lul la propria autorità, llO· :~ati~i 8 ~1~rl;:Oro"n~ 1 i id~I~: suA Indole morale. Chiuso dal pp,dre a dieci anni nel collegio bol(IJnese di S. Luigi acquisto I pre5to una 006Clenz.adelln su– perk>rltà del suo Ingegno e s~pe lmPorlo. non se:nz a lot– ta. airll auri collegiali. LU.se mollo, a,•idamente e dl so rdl• natamente ma con unf\ raiit Potenza di a.sslmllf\done e con 1 una decisa predllnkme per Plutarco. le cui Vite molto oontrlbulrono " stimolare In Jpl l'amblJ.lone di primegR"lare.: e Qup,rda,-o verao la gloria•· dlee nelle Memori!' inutllf. cco-1 me alla 'colonna di ruoco che do,-eu auldAnnl nel mondo, l'IOlo per essa oonceph-o la vltn., l'AtlMtA creatrice dell'[nge. gno... !:Mere a-rande, ecco! quanto Quanto ml pareva nn– ,urale. 1ubllme: ecco Il mio ~. Il mio Ideale. Il re.sto non curat'o. non amavo, non ereduo... AdOle,ccntc aenza amore rOlet·o regnare IOlo nel mio Impero, come Satana. co– mi Dio: non d• mani amiche e ri,•trentl ricevere l'f\Uoro. mn ~lrappArlo; l1t.f1)lrare più am– mirazione che a[ledone; ab– ba,t.tare ancora più gli altri che altare ~ 1tu,o: &00rgcre plù Il ghigno disperato deliri ~~ì',1~ 1 : J!fd·!: t~n 11 co!f"/~i-1 1 netlco de.,lderlo di gloria. a che 1copo? Per poter ragglWl·, irere la ,,eua e morire In un hll~re di apoteosi? No: ri-, sponde rrancamcnle Il sosl11 spirituale di Alfrtdo Orlanl: I • DellA aloria poatuma non so che !ftnnl. es&a dC\·e danni quaggiù tutto ciò che lf\ tUJ'f\ può o ffrirci per la jt:lola del ! e.ml» ; e perciò, conchludevA. blso« na procacciar&! f\d Olmi costo. anche una fam• flttl• z.!11, mf\ che cl dia modo di Appagare le ~tre brame e Il nostro org,QR!io: NOl'I la gran– deua reram,.nte appaga, ma U .-.c.:o rlcono.rdmento: onde bastA che \'I si attribui.sci\ del genio per goderne. Che lmpcr– ta. ,e la gloria tramonterà col– la vita. e. cada,·ere e nome. uranno scopo Al l!fl.rcasmfdel– la plebe e alle decl•m,.z!onl del dottl quando. so rpreso dal• lfl.putrd11zlone. Il ,· oet. ro '1!-se• re non avrà del p"8Mto. non• eh~ la conoscenza. neppure la fonn11?• (2). Brf\\'IUC ciniche di un glo– ,·tne che. come appunto l'Oria– nl. A\'ew, troppo Jetlo I rom11n- ~rf/ :~i~~n'!Jt'Ìe ri~~~ra~~ me Restlgnac. a conqult!Ar con tutti t meuJ la potenu. e la ricchl"'Zl.ll. nAta dal ciarlatani e MJrda al– le voci d1 chi non si pieghi a b!Andire I suol pregiudl%1e le sue manie. mentre 11 nuo,·o \'C.nuto non sa rauegnard m• ad adulare nt' a mentire. Ln ribellione san\ lmmedlAta, In Indignazione ncultn dnu·tne– sperlenut glovnnlle Slm\ \'lo• le.ntn e ranlmn si mncererà In un'f\rnl\rezw. che potrebbe, ln– tos.~lcnrgll tutta IB \'lta. E' una flri!I pf'rlcolosa che molti poeti ed nrlistl hnnno pntltn e che nella poesln della lettemturn moderni\ hn trovnto In 11un prima e più frunosn espressio– ne ln un celebre monologo di Amleto. Anche Il Carducci hn scrtuo nel ,·eni;iche tnnno da pro/opo RIIR raccolta del suol Giambi ed Epodi: Tutte Che qut:.tto mondo /al– .IO adora - col 1ier10 audace lo IChia[leggt:rd: - El ml tt:IC le /rodi in ni l'aurora, - A meuogforno io le calpe..tterò. Ma nel giambi del Carducci v'è sdegno. v•è Ironia, v'è sar• ca.smo. mn non v'è odJo: di quell"odio avido di ,angulnose rappre.roglie cM è U 1'0nto dei rlvolutfOJtarl autentici e 1'0· ~":1ded~\1~~rdt ~~ai!:,~ ta politica in Italia alln llricn civile del Carducci, lo rimpro– vera di t ale man cnnza: e Il poeta .soft' riva.mn non odla\'n; non comprendevA li popolo el dell'at-venire t-uole innan.rll e ricordando che Uao Olivieri re5tava dal popolo lnoompre- tutto annientare uomini, lt:g- nelle Memorie lnuUll dice che .so; peggio ancora: Il popolo gi, 1.1tituz.ioni della .tOci'eta li suo qno ~r" di l'h'ere una (ltRIIIH\O) odiava meno di cont.empcm:inea. "ita di grAnde p()elfl.e di gra.n– lut • Il). L'Ortanl tn,·ece. Il Un rancore cml cieco. un11 de c11,i.tort•. wisiamo pt:11- gfot,ane Orlanf, sapera odiare. passione cosi sfrenata cercano sa.re che l'Orlanl ~k),· fl.nl sem– e ,e ne I anta. L,.a sua rlt'olta, sfogo In un rerbalùnw roboan• bra. c on dlecl anni d l an tkl– - non ideale allora ma pa1- te che preciplta /atalment.t: po, una coplR '"'"ntl leuera sionale - contro le fngiu.ttuie ne/l'iperbolico e nel grotte.sco. dl OAbrlele D'Annuzu.lo. ,roc{all. a1.sumc net 1uot primi L'Orlt1nl. uomo di rorte imma- Non areva il /lauto magico. libri Il tono di una minaccia glnozlone. anmva Il colore. Il cioè la mu1/cale malia che in. ora in$Ultante ed ora beOarda, suono. l'enfasi dl Q~lla proso canta uomini e be.ttle, del Poe– di un tAgllone lmplAcablle che poe.tlcn della. Quale li romAn- ttl di Pescar!\, 1nt1 era. non eR"ll \'orrebbc egereltare sulla tldsmo si dlletta,•a ed in cui meno di lui. sicuro di SC. fl. frode e sulln corruttela urua- prlme~glarono 1n F'rt1nclo Il dente nelle multlfonnl att!tu• nn. In molte pR.jt:lnèdi Memo- Chateaubrlanrl, In Italia Il dtnl dell'lngeano: rtroluto a rie inutlll. nel lussurlo6o ro- Ouer raul; perciò è facile ca.- conqulstt1re energicamente la mall7.o Al di Id, nelln pen•crsa pi.re come I temi scabrosi e jj:lorla e l'RmON:a dispetto dl novelln che s'lntltoln Sullo l'Imm oralismo insolente del tutti I morallstlcl dMetl cui scogf1Q, soprnttulw nella mo- primi scritti orlaneschl. pre- 5I oottom('ttono I deboli: in• stmosltA l[rottesca della. pro- ~ntati ai lettori .sotto gli or• trepido come lui e pronto f\d tagnn!l:ta del ron1an1.o: No, fi. pelli di quella /alta prtna poe. ntrrontare I• lotta e Il rl• gurn di donnfl nata dalla con- uco. 11011 p1acesuro alla 9ra11. sc.hlo: anche lui Incline a cer– ttunlnM-lone rantMtlc• mal de maggioranza del lettori fta- rare nell'amore un certo l!R· riusciti\ di una Mes.,allna ce- lfanf. pore dl proranu!one e di pec– rebrale e di unR mnes1rucoln Intorno al 1882 - l'Oriani calo. Ma 5e O'Annunr.lo, Al– pe.dante, sentlfl.n\O lo sfogo di R\'C\'Rtrent'uml - un critico clblade dell" terza Itt1II•. re– una pasalone Iracondi\ e cru- RVJ'f'bbepotuto scrlvtre d1 lui. stò sempre f~ele all'edonismo dcli' che ~ compiace nella ne- stnza inglu.stW11: Ecco un gio- della sut1 prima gio,•inezza. J(t11.IOne di tutti t principi mo- rfne ,crittore che con in.tO/en- •quando lnneggla,·a nel Canto rali. E l'odio prorompe aper- tt tnttntarione v uole , canda- noro alla gioia tamtnte e :ti esalta In una /f uarci na rrando ca.ri scabrori la gfmaJ la gtola! la gioia! - ,;oecle di llrlrt'I c,l'\C~mo ne1L"I.e percer.ri in uno s tile gladio- quuta magnifica donatrice 1..ettt:ra a Giuda llcarlota: t orlo che rlco,-da la peggior l'Orlanl dnlle lrigU \'lce.nde nella quale il traditore di Qe- manrera di ~nico Guer- della 11uavU11prl\'ala e dallt1 ri r inrocato dall'Oriani, co- rau:f. Peccato! perehè è Inne- tormento..~ amareua di &e.n• me uno $J)frlro /ratern.o ebbro gabllmenle un giovine dl mol- tlnl lncomp~M> come. art.list11. di un in1atlablle furore di an• 10 Ingegno. e come pensatore, /u condot– nientarn:ento e che incurante Noi leggendo ora QUel libri to a rlfleulonl che lnnaluzro• no Il .suo pen.rlero. invigoren– do la 1ua arte. E colui che era entrato nella vlt11.\'agheg– glanòo un·e,~ten:rt1 fastO&Ae sensuale, tìnl col ctlebr11re nel suo uUlmo libro. La Rivolta Ideale, la virtù purificatrice del dolore. Ed è Questa la pro- b~tf1~e~rt!,1:e/i,do~:.tli~or~~: glio oOeao. int·ece df avrde, narpll l'anfma COI rancore del, l'ambltfone dtlu,a. dl1.rip6 I /umacehl dt'l tuo giova ni/e e• 90tilmo romantico. IO fndu.ue a guardare pf!Ì virilmente in /accia Il pr011rla animo e la realtd della t.ita. Non dubitò ~i~c"r:r~~-e~~gecg:gu;;::, '":e~· una puerile aLildfld di ,ucce,• ,o; considerò con maggior ,tmp,atia ra,1hno td U dut,no degli altri uomini: lntul che l'opera arUtiUcAnon può. ~n– u dlmlnulrsl. essere soltanto un• confe,slonf' ed uno IIIORo, dell'II umori buoni o cattM, delrf\rtlsta, e che l'f'nfasl e 111. declAma:t.lone non flOnopoes.i.. ~~nl~ :e!1'':' i:i:fl''"~~e 1:: part111le e 1t,c11t1perspleacl:i. 11ulleoecure tragedie della nl\– tura umt1na P'auo pl(1 ricco di esperlema pslcologlea e di cosclenu artlstlct1. scrisse quel romt1nd: Gtlo#a 0890. La dli/atta f 189G). Vortice < 18~). Olocau.tto (1002) nel q11AIIla crtUca ha rloonO&Clulole plu gentili esprckclonl dell'Ingegno nal"J'Rtl\'Odell'Orl•nl. In CMI Il drammA Intimo delle nostre pas.,lonl è ,entlto oon torr.a ed es preSM>con uno ,tilt prr– cl.so. IObrlo, aderente a/l'atio• ne - con un reall,mo cht1 t.all-olta nello 1ua mlnuzitna nl)hf,.fflvitn. anrilllll!II ctl11n1ta crudele (come In orocauttol. ma non è mal, o di rado, re– torico. Una colpa, nn• folle r>M.•lnne.una tUl'J)f ~Le ordl· ta dAlla mlterla e dAlla cor– ruzione Intorno ad una crea– tu r 11, lnnorente Aft"errtmo. l'lrlntonr r11-.1rll'u:-ono plu o meno rapidamente ogni resi• sten1.a mor•le nell'anlmo del protAgonlatl t la c11tutrore ,... ,. J! tr11,•1"1I ..,. -.embrA flrl!Rl,. !.'Antico Orfani 1,,,f apparùct. ancora. qu" e Id, oon oualche .wuulto dt./la .rua vioconlle ml.ta11tropia. m• nell'ln.,lrme l'lmp11,rr.!AlltÀdella fBntHIA artistica pre"ale. ìfrtdo Orianl col Hrllo U.(o, In una rara !otornna ~erulb, aouo l'antico cipresso del • Card.elio, da Mada.mc C. Lefe,·re - Mlnardl, nipote di Vlctor Huro I RomAnrl r'!l"chl.nitre che di forzA dr11mmlltlca anche di I dee. pe:rch t Il\ ,·astA cultura. l' amplei.za d~!l'orlzzonte entro c ui s t muo,·e Il pensiero del• l'Orlanl ed un• naturale In- ~;!ed~;l~nie,~,ci!1'i~ s;::N:e ';~;I ne MJnOrimaste, &eparagont1 la meschlnlth delle sue pas– sioni all'Immane tragedia del 1 pA~ato, non può non \'ergo-1 ~~=~I tf' c~~rt~-/~efl~~~rs~ j tnoomlncla al10111 a com-I prendere che cosa SIR IA soll– dArletà umana. In che consi– sta Il ,•lnrolo soclt1le e sente lA neceul.tA di alllnearsl ccgll ~!%'m~~~I ~~b~~~J111~1~~ I me contro !'Ignoranza e I• baZtari:ltrarre l'Orianl ,·crao[ la Storia concorsero potente• mente anche la aua pMSlone politica ed Il suo bl.-.ogno di ,w,ooe.. Per un'Indole CO& im-1 perlo.<!11, e do:nlnatrice come la su• la ment letteratura non era cibo sufficiente ad appa- 1 '!Are Il suo desiderio di po– le.n7,8 ed li dolore più ooocnte. dell'Orlanl negli ultimi anni fu di non a,·er potuto parlare ed a1lre 1ulla .scena polltJca, I La sola vita istrenua era per lui la vita Politica: la lotta I per Il potere. Ma proprio perchè egli stu– d!1t.,·A la storiR come una pro- r:::!lc~;t~~n!to'A~ ~~ ,en~ erodoteo e trlldltJonale f::~a s~~Ì~iia~~ edun oi!:t~f:~ I di ciò che realmente è ava– nuto ed avviene . G li spiriti' della 11uasptcle r.on si ras.se• gnano •Ila semplice ricerca e \'erlflca7\one dt"I fatti, \'<>gllo• no domlnarll dall'ano. con va– ste elnte,I. che sono. t1d un 1 temPo, unn Interpretazione teologica. del passato ed una Intuizione proff'tiCR dell'f\vve– nlre. Nef !lCC'Olodecimonono come nel noatro secolo il grt1n– de modello nl quale sl Ispira- ::,~i~~!\ f 1 h1~~cae~& p!~t ria per i quali gli el'entl sono dA gludlcarf' come opera t1I Dio. o della R.agtone del mon• do. aono le r..ezumi 111/la /llo– .t0f/a della Storia di Giorgio Hegel ed è noto che J'Orianl fu. aln d&I primi anni. uno svl.sct:.ra,t o ammirato re della fHosona hegella.na. proprio pe.rthè Hegei sta di fronte al– la Storlt1 come II Dio biblico di fronte t1! mondo. Dice: lo soJo PoSSO comprenderla, per– chi\ io l'ho creata. Citando un giudizio del Heael <nel libro ~:r,;.ao~ojeJ,iri~~i~~atode~~~: j sce: • arrerma~lonc dlsJ)Otica : ,,u~d~P~~tod~n~~o':!ns:~: I cellente.. Hegel concepisce la Storia come lo ~\'Olglmento progressh·o di un'Id ea dh'lna In mArcla \'erso la uall:r.za. zlonc di un ordine politico e llOClaleche Il fi!060fo - gran, sacerdote dell'Idea - ha prc-1 stablllto cd l tatti storici dcb- 00110oicgnr<-1docilmente t1dl– mo.,;trare che la Storia cam-1 mlnt1 "erso la mèta da lui SCJm&tRcome I Re Magi ver• so la stella di Betlemme. Per Hl"o;:cl!Ql'"IIA mC•• ' l'antlcA scienza dello spirito umano proclamato da Ltitero e la ben ordln•ta filera:-chla militaresca dello Stato prussiano. Per al– tri storici potn\ essere Il trlon, ro finale del cattollclsmo ro– mano. o l'RVl'ento del vero Messia. atteso dagli Ebrei. o Il prlmt1IO di un papolo o di una raT.ZRdestlnatt1 ad orga– nittAre li mondo. o 1mche la eJrnHllanaz polltieA ed econo– mica di tutte le. elusi sociali I e di Luttl I popoli della terra. La Storia. coS concepita. SO· AL~LL}iTTI (Contln.ua a pagina S) e ANCHE ALLORA GLI VOLEVO BENE> * RICORDO. IMIO PADRE I nostri rapporti non erano loquaci: io mi accostavo a lui con confi. <lenza, ma si restava insicrpe per lunghe ore in un silenzio, nel quale l'anima del bimbo triste, che ero, avvenh•a l'immensità dell'altra anima * di trGo ORl1INI Non ero ancora decenne, ed avevo ;:là letto mlnente, un cane randa;fo entrò dalla porta Verne e Saliari: U mio piccolo mondo In- aperta, e fece 11 giro della tavola, annuun– terlore era pleno di ardori e di fulgori, di ao; fu come un co lpo di f ulmine: lo non t.ntu.sla&ml e di Impeti: vivere in un alone vtd.1 il cane, vidi un moat.ro, entrato in casa di eroismo che ml ero creato fant.asioaa- con propositi d1 at ra ge e d btruz.!on e; m! mente. sentii solo contro di lui, col dove.re di bat- Mlo Padre a\'tva per mc molta tenereua, terrnl per la salvezza. di tutti e con la vo– che la malinconica se\'erità del suo aspetto, lontà di vincerlo! Ed e,t,r&Mt la pistola dalla non riU6CIYa a naacondere. e l'lnfantblle tasca del pantalonJ, montandola, dedso a 1'tlnto del fanciullo ml acoprlva in lui ad tutto . ogni tatante. Ma non a quanto aveva. lnvece deciso 11 I nostri rapJ>Ortl non erano loquaci: lo cane, niente a.tratto moetro, U Quale, com– ml a.ccost.avoA lui con oonfldenu, ma si re- pluto l'inutile ;:lro della tavola, infilò l'u6clo stava Insieme per lunghe ore In un allcnz!o, e. isparl! nel quale l'anima del bimbo triste, che ero, Delusione e, nel contempo. eaa.lt.lllone in- avvertiva l'Immensità dell'altra anima. terlore del mio a:esto, che ml confermava la Anche allora gli volevo bene. certezza .1ulla facilità dell'eroismo. A volte ml parlava: era sempre un inse- Ma poi... Il dramma. cnamento, adattato con meravlgllou. misura Ancora emoi.lonato per l'avventura vluu• alla piccola mente cui era diretto, per la ta, rimisi, dimenticando di smontarla, la pi– piccola coscienza In preparazione: discorsi stola nella tasca d'onde l'avevo tratta: Poi plani, semplici, che con.servavano di lui In- feci qualche passo: un colpetto improvviso, tere la forza e la potenza. Lo gUa.rdavo par- una sensazione di calore lungo la g&mba, lare, potrei dire che lo 11enUvo cogU occhi. \L"'IO ismarrimento, un freddo sudore sul pal- MI raccontò coal del suo duello, l'unico che !ore del viso. gli 111A capitato. ed è lltrfl.noper la frequenza, Il grilletto, premuto dal movimento della nel suo t.cmPo, di tal genere di cimento, e per gamba, era scattato, e Il proletUle era par– l'lmpetuosltà, qualche volta violenta, del suo tlto, perforandola. Ml misi a urlare: accorge '"arattere. Il vecchio servo. che senza porre tempo In Fu durante la campagna elettorale nell;l mezzo. ml pre&c In braccio e ml portò nella QU&leei;II e.rA candidato per li collegio di 1tarua del babbo, a letto per un lieve ma– Faenz.a: un ·g1omalucolo degli avversari lo le.s.sett, con parole concitRto, mio Padre, an– a\'e\'a attaccato brut•lmcnte: Il direttore, che lui Impallidito. baltò dal letto, ml 11bot.– eerl0 Perrarl, 1l0rnalista ,·enuto di fuori e tonò e guardò la piccola fcrit.a, dalla quale spadaccino emerito, rorae Incaricato di pro- colava abbondante Il aangue. vocarlo per &U5Cltareuno scandalo. &empre Butò un attimo per far;:11capire la levità utile In certe elrcoatanze, cl riusci In pieno. del colpo, senza conseguenze: fu chiamato Mio Padre cadde ne.HArete, rispose con tuttavia Il medico, Il quale t.rovò Il proiettile vlolcnut Inaudita e fu .1fldato dal gloma- conllccato nella carne e ai pronunciò per la lista: arma aeelta. 111 aclabola. estra.z:lone. Il candidato Orianl non aveva la plil lon- Io... lo avevo vLssuto tuttJ quei momenU tana COCl,,'izlone della scherma, ma nemmeno nel terrore più pau.o: l'erol.smo era sparito del!JI.paura. E al trattava di duello a dure e davanti I\I miei occhJ sbarrati c'era solo Il condizioni. Fu dunQue deciso lo scontro e I fantasma della morte, della rlnel Non erano padrini andarono Il mattino prescelto a de- bastate. a vincerlo le parole acamblate tra stulo mentre dormiva saporitamente. mio Padre, l1 servo e il dottore, più che raa• Sul terreno. alla corretta mesaa In guardia slcuranU. dell'avversarlo, Orlanl non seppe opporre che Avevo paura, la più. tremenda paura. la propria Irruenza: al slanciò a sciabola al- E il tracollo fl.VvennequAndo Il dottore ac– uta aul malcapitato, menando botte da orbo cennò ali& necessiti. di una piccola Incisione come con un bastone, e lasciando scoperto per estrarre Il proiettile: muto tino allora, tutto Il corpo alla mercè dello spadaccino, trovai la [orza di gridare rivolto al Babbo: il QUAie.aorpre&0. e certo non voglioso di - Aiutami, Papà, dimmi che non è nulla! carlcaral di un delitto, si limitò t1duna strctl."1 Egli, !orse, non ave\la avvertito il travaillO dlresA; ma poiché mio Padre seguita\'!\ al- sp&vent.oso del mio casere o non lo credeva. l'lmpau.ata ed era ilà riuscito a toccare lo coal pat.ZCSCO: al volse a me. con uno sguar– RV\'eru.rlo rlgandO(l:11 Il petto con una plat- do dapprima sorprego, Poi carico di una ae– tonRtR, l'altro decise di porre termine nl verità che, nel miei confronti. non gli avevo gioco pericoloso e, con un bel .seatato colpo, mal conosciuta. recise Il pollice destro di Orlanl b. cui scia- - Sei, dunQue, un vigliacco! bol• cadde aul terreno. li duello ebbe cosi Bisogna sape.re Il valore che Questa parola nne e non cl fu riconciliazione. assumeva allora tn Romas:na. per con06Ce.re n !Atto. In R, non cr11Importante. cd egli la durezza. della sterzata. me lo ncconta,•a senia darvi Alcun peso: ma Il ungue, che ml si era quaal ghiacciato, appunto per questo la mia rantasla si ac- ribolll ad un tratto: ml r11ddrlzzal. alzai la ce.ndeva ed lo ml persuadevo sempre più che t.esta. strinsi I denti. e non dWI più parola l miei socnl di cimenti e di eroismi, enmo flnchè Il medico non ebbe finito. ffl.cllmente realluablll. Poi ce.real lo sguardo di mio padre., e lo in- Avvenne co.s\ che '!!unsi, eludendo l" aor- contrai dolce. come al aollto. come prima. vtRllanu de.I f11mllhnl. ad acquistare una La dura lezione ml duole Ancora come un" plgtola f1obert, piccola e debole ann•. tut- punta di freccia entro la carne e. nel turbl– tAvta Insidiosa. con IAQuale ml ripromettevo n0&0 corso della vtta. ogni volta che mi è di correre le più lmpe.n.sate e merulgllose occorso di avvertire la paura. gemprc mJ avventure. sono ricordato IA terribile afenata: ho al- E unA sera. mentre ero solo In cucina, zata la tc.,ta e stretti t denti. con lt1 tavol• apparecchiata per la cenfl. lm- UOO ORIANI PARABOJ..,.,A E FORME DELI ..... A RIBELLIONE DI OWIANI ~: La nascita del Superuomo Un fermento di quella rl• ~fi!!,~n~e,~~c~1 =~rn~:; * i:.iegi:~1tl\'adlc:~~tl l~ f~g~i~ no~ 1 ~ 0 u~~ p~i:·n::~~~~e ~~'ii~ ~:~a ~'!E~: .. preparati alla DI 6 o ]F F R E DO JR IE lL Lo Ne J[ f:u::!~~a 1~efto~lodl d~~ ~t 1 s~ ~~~ ~-~ rz- t.ae: :~ dairlt annJ del oolltjlo e s,-n. flloaofo ne uno storico che trat.- OrUml prosegue con I tre prl- n m li m 1 ' pe r tl11mo. o m·tru:-anno. l'eco di ti con rigore temi n1osonc1 , ml romantt la lotta della au• piacere, speranza l'oblio, ucer- test delle creature che al &en- tcmJ)O. A vincerla gli furono &eri,•ere Ubrl 1torlcl. con l'uso ::af~ ~a e: J~a =r~ ~-::':" :nJ>•~~ fral&e, un rloordo personale ln quelln ,torici; scri\'e per polemica. r!- vltfl.che fu, nell'lnfanz.!a e nel- do~a la poesia, dogma la li- tono di eccezìone e del mondo necessarie due cose, prima un e t'abuso del equindi• e del I E blsoine bbt e ' e u– pagln• nella QUAI~un padre prendendo sempre da capo !a l'adolescenza. deaolatlsslrn11; la bertà, mistero Il uerlftclo .. ~ n- con le sue inglwtitle rltrove- plu approfondito studio del e perclò • cl manifesta que,u, :~~ ~eme questore ,.,.1 ~i'!~.• edf"~ved~--~uoU bam11.blta del collegio di S. discussione di certi problemi battaalla contro la società che ne.- h'I perpetuazione dell'umfl.- remo nei due rom11ntl che &e· pensiero romantico. della tllo- aua spavalda ce.rteu.a di poterci e 6 ' .... ,. .. a, ce an e,~ 1;,~,~~!c1n:!ilf:"!lù~~~s.:,~ ~~ ~~: ~:r I~~ =~~~erb~u:~: ~~n":1? rt:~:~~~.m~re dir~~~ ~hJ~~:.e 1 bt~ ·e;: ~~~r- / ~= ~~~~~~f~~;;_e.:epea!~~Jr 1 c:~: :°~~d~i 1 ~ie~l'.8 ~~~~r~~- ~ 1 i:::r~e:,te~1~1t''n"<>°n 1 :Anr~b~ ~~~rt~uo;1ns:r1;uQ~~1::t~11!:~: ~rodeldo;~~ pe~~èof~li rete uno .rttotturato e un JH!r• no un contrasto praticò fra Il dl cittadinanza conquistato con nrl. ricchi per i quali e la mi- t.r0 tutti i dMctl, o rlnchlu- Gli fu gUlda a quello studio possibile tracciare nemmeno mo. sul Mach.lavell!, Era allo- acrtttorl del glomale edovran- :,e~:;·t~~~~~/,~~=n::z;r;:\~nu~ ~OO~d:n~.!'f,~!:t\fe 1~1~~~ 0 p~~ ~vev:u~~cn:~~ode:1aett!· 1 ~~,::: r.~,a ~ ~n~t~ ~~~~e/~:~~= ~~~: 1 ~nc:~da~~:ii,~ om:~~ ~g: 10 l~~~!~e dea,ri~v~:i~• ~~;~:h> d::,11a :!:l!\ir; ,~\~~ f:ur~~ ~ne :»~ede~~= ~~!.:;~ :,,~~a~ ~=:":,;: 1~ep1~ 1 ron1: ~:~ :,,~:e:,~e ...~: 1 nii~~ ~u~ ~ 0n1:!p~~a·seu~fe~ 1 ~n~• ~ ~~~~e:::~~~l~~o1:~~J~1 : ~ :ie~:ii'd!n 1 :;!m:er': 11 ~il~~ ~~,.:o;~nci~~ 1 t~ ~~~ ~:i~ ~~l~o 01 d~~d~~~n 1 dtn~1i!:. 0 r:e,:1:r.ifa':i': -~elà;e 0 ': ~ =r!1a°a°'J"a =L ~Ualmfflte more non ti cA~ Al !ra- altra coscienza di pensatore. In cletà che A\'eva Intorno; e In eSM;e da migliaia di anni In- a:l la unza esclusione di armi e hegellana. E appunto Hegel di gluslltla. e 10vrattut1o di un& terat.ura italiana fORi~ onnal • • • te ~rto pAreva' d"I intuire Questi primi libri Interrompe lUIU I prottr.gonlstl 1rovlamo sorgono per conquistarsela mfl.di colpi. Qui abbiamo ;:là li lesse l'OriAnl e di lui certo la libertà che non fosse salo del- pr 05trata, senza e nè lorgogllo Lo storlco ha dato n\10\'0 '1- i n. Qlltl l'adole,c;cente l'orgoglio spcSllo u racconto per assalire qualche co~ di lui, apecle In non se ne lmpa.dron!.,cono superuomo, dieci "enti anni ftlosona della' storta e forse la l'Idea nel suo perenne svolgi- del pe&ato nè la dignilà del gore all'artista ohe ha mutato , pleta.to e l'lmpAt.lcm.Adi 02nl con Impeto oratorio di pubbll- Ugo di e Memorie Inutili•· che giammai•· La ,•lta è dunQue prima che Incominci a scrlvett Enciclopedia. S'Incendiò di en- mento, ma del singolo uomo. presente• , Imitando gll st.ra- I nessi e I storici In &lnt.a.a– pio lro ch e a,·e,·nno perduto Lu- co accusatore la società neml- potremmo dire un suo pseu- un tNldlmen10 e sarebbe r1nu- li d'Annunz!o: ma Il senllmen- tuslasmo, come provano I giu- nella responsabllltA Jelle oro- nlerl al rappresentativa dalla qua– clfero. ca: e sembra cercare nella donlmo &e ciii non ft\'esse tra.- t.11111. se e s'Interrogassero I bam- to e la morAle superumanc si dlzt che dava allora sul gran- prle atlonl. Ma on vede plut- Negli scap.lgliatl lombardi, e le hanno ma;ifore rlsAlto gll Or• Immaginiamo Questo or- realtà, fuori di ogni logici\, gli sn1rnrnto con lmm11,glnazlone bini nelle \'Lscere m&1eme per personlftcano non solo In un d!Mlmo n1osofo comparandolo a tosto la neceaaltà che coctr!ni;i:e nel p<>ett del secondo e ten,o avvenlmentt I personaal e per– gccllOM>. cons11,pevoledella !or• episodi più crudi, p!il osceni, troppo \'Cnd!ca1rlce e peulml- offrire loro di entrare nel mon- uomo. Il marche5C Giorgio dA Dante e Napoleone pernno a uomini e Popolo a recitare la romanticismo scopre U peocato s!no i 1UO(l'h1 che tiri! rievoca? 711,dl"I proprio lnjj:egno. a\'ldo più mostruosi per g!ust!ftcare la srn le. proprie \'lcrnde. La fa- do•· come ha. detto Seneca. La Vlncl. ma anche In una donna. Dto gli par"e di a55lstere alla loro parte nel q:nnde dramma che era stato anche suo. e è un Orianl saggl6te. che ra di ~lorla e risolulo a conqul- sua ribellione. ]I vero, nelle liUe ml1tlla Stil itmbra unR malnttla morte è Il nulla polchè e l'uo- Ida di e No•· creatlone del mondo e allo svol- dello spirito, che 1! conclude- Solo II Carduoci gli sembra la sua prima straordinaria pro. 111arlAcogli M:rlUI. e. quRndo torme estreme e ripugnanti non socl".Je,la donna ora Rniitlo ora mo si scioglie lnlero nel seno!- • • • glmento dell'Idea d!vlnft per ri. quando tutti s;iranno liberi degno del grandi scrlt.torl del"3. va In uno scritto pubblicato !.n l'opnortunltA 11I pre&enlru-s" è os.servato ma ln\'entato con dcmonlo. lncnn1evole nella bel- ero• e l'Immortalità è un'!llu- D'lmprov\'150 sente la ncce~- aucce!!lfve tesi e antitesi, In unR e non plil Alcuni come ncl mon. prima metA di quel secolo. E, e Fino a Dogali•: la \'Il\ Emi· 11nt"he con 1'a1lone. Il quale immaglnA7Jooe romantica. E Il leZZRdellR glo\·entti e rcpugnan. slone che dovrebbe almeno c~n- altA. di 1'\nnegRre quel mondo. conUnua dialettica: svolglmen- do greco-romano o uno solo co- parlando della narrativa, mo· lla, E' un sngalo che dovreb– en1ra n ella vl111 5()("111\e "l dialogo che i narnrallstl usaro- tc nella decadenza della \'CC· fortarcl slnchè viviamo. E D10? di combauere II superuomo In 10 che è storia. Senza dubbio me nell'antico oriente. Sente stra nt:J suo\ termini precls:1 il be tl'i6Cre meclto COOO&Cluto e t 11 ouell' esperie.nu che Il 1.-N>·no per meglio rendere IR real- chlt1IA. crcaturR liensuale mc- Olò eirll ripeter/I. con Voltaire. ae &teMoper meglio compren- egli cadendo nell'errore dl'I piuttosto - uomo - li do,•ere probltma che bisogna risolve- cl mostrR C'OlnCun giudtzlo pArdl ha cosi ben r11ppruen- tà quotidiana è sempre Intona. gllo che splrltu11le. che e ado- è st•to creato dagli uomini a dere l'tlomo. L'antitesi che egli maestro dl \'Oler scoprire e mo- sino al sacrlftclo. che non Il re: quello della linsua. e Dove morale e fl)o.,oflco po«a. rt– ,..,., .,..I lll'Oi ,,,.11,~,,.., ,. nclle to al diapason, spesso con lm- r!Amo prima di ottenerla e ca- proprl11 lmmai;i:\nc. aflcrmerà poi tra sè e Il d'An• strare la d!Alettlca. non aolo dlr!Ho sino 111lalicenza, rlven- è - dlce - la lingua ,·ero? solveM!dsenza residui in rap· ?i~'~ rfn'"ta;~o \'~~1:!,i:~il: ~[:vcv~!eS:~t~~~::~~~i-l[e 15 :i :~~ 1 :n~r/~: :t"~ur~;:: as!~rd: ~!~d~u 1 ~r:rc:t1! 1 ~~e~ 1~~~~1 Q~n~~f1'!'r~ nd 1~~oag~ :te:"~~\~~- ~!r1~c}~;!Jurdt ~= ~=' :~ 0 iu~~;.~n~~lmç;lt~: ~~~e~ ~as~l~;·o~ e;zi ~l\u!tit~ ~:~;ta1~t~dletf!~ Til:· n~! la medJocrltll ovunque trlon- copione di una comemdla: un nlosl e si ~etla Indispettiti do- morie Inutili,. m;o vuole A!- !altro. non manifesta, come segno preordinato, e che fosse dice. un suo comDllo: clo svi- la t.radlzlone o la vita? Certo tura al fluire della stoni, rlc- ~~11n:e;f1~fS ~1t!"~t':'~ ~ "e10 ~:c1~~~alra dbr~~~!f~ ~-iihlrd~n~~r~~o ~-u~:~~recu' ~~~~~:: ;a ,.r;:~:i~a ~~p~e~a~\~ ~~~~,o~ 0 ~~ '~:O:r~to~~: =~: ~~nlq~:orr:~Jes~~~~:nri~:: lu~~i~ :J:~~1!"!~1~a°i~ ~ 1 p~::'!~tC:e~t:~~a n~ vocanig;~~~~~:.1~: trebbero NruscarlA e umiliar- uundo t pronomi come apo- snno credenti I s:lov11nl,templo belllone. tondando un e Club crW 1plrltuale che era o do\'e• lQilz.undo. Il suo ,teuo Un- ll'llerauira. Ual!Jlnfl. contcmoo- Unguanlo della piazza è al· ---- la: !'opinione pubblica domi• ,tron, parla.ndo con accento di l'alco-ra, mUJJca I baci, fede Il degli lmmora.U•· E que&taantl- va CMtre anche la crl&1del ,uo .uagglo, quando cominclerà a ranea con uno ~rlto orltioo; t.rettanto certo che i:on &l & (Colt.tfnua a pagina JJ iblioteca

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