Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 2 - 11 gennaio 1953
?,g. 6 Ctnto,·entl ltonl come- questo adorna,·ailo le puetl de.li• più bstosa 11tr.ada del mondo, la e ,la della procustone ~ rhe c::ondu0t:u al templo di Marduk a lbbllonla Noi auguriamo molli lettori al ltbro rocentL.uimo di C. W. Ceram, C1v,ltà Sepolte, pubblfcato or ora dall'Edi– tore Einaudi di Torino. Non e un ltbro per dotti. m~ i.n libro dJ dua.1lgo:fone, che .suvért\ a portare a cono- 1cen:a dell'uomo di media cultura quanto le ricerche archeologiche han /atto negli ultimi due 1ecoll Ptr la 11coperta dd pauato, quello almeno dei quattro millenni ~~! t"~i."'.b~ ~a:::e~1ct=t~~1/ 1:~:u J10 11 ~f::~hft~a~~~!1t~ nel.la prefa.:ione drl li!>ro. la gente comune poco sa dt Etml l, df Aulro-Babilone.11. di Ebrei, di Ittiti o anche d1 A4leclli o di Inca&. Ntlle nostre ~cuOle, sOlamcnte in quarta ginr.asiale, In una diecuuJ di pagine. poco piu poco m~no, i .-a9ai.;i unporano qualcosa - e non sempre tn modo esatto - su tutte queste grandi ciuilt'1 molte delle quali tremiùi e duemiùi anni ai;antl Crfito auvano raqglunto un 11:;elloa cui non giunsero sotto certi asµctll 11 l'mm.cno i Greci e I Romani nd loro più 1u,mnoso fiorire. Cosl con l'idea, non sempre vera e gfluto, che solo Greci e Romani furono , Il piri gran popolo dt!I ,nnndo. tutti 9ll altri re.stono un po' barbari e tncol'i e prandl faraoni come I tiar/ Seso$lrb, Amen6ohis, Thut– MN'ls. Ram,ète, Sdhos o rovranl grandissimi come Sargon. J{afflm:irabi, Nabucodonosor o Auurbanfpcil non sono etc nona d1//',crl1 a pronunciarsi che dicono poco o nulla aJla mente ddl"l.1omo di media cultura. Un po' meglio t:an le co~e per l'antica Grecia: pii scat1i avven– t&,Msl dello Schlfl'ma11n rulla collina di lilssadlk nel luogo de/l'antfca Troia 1ono noti anche al ragaul dr scuo!a e O"ltlf storta delta letteratura greca ha u,1 ce11no sul cotlddetto ~ sesto strntn .. doi-t" (O /orsr 01u vcro~1- 111ihnentenel VII, ver&o Il 1200a. C.J fu la Troia omer ca. o sugli .~caui dello stu&O Schltemann e del suoi succe.s– ~rl a Mkene. a Tlrlnto e Soprattutto a Creta. dove lo Eoon, S!'-,1-ò td n"' 1 r•i d"l ,\.'oz;refnfo nresso Cnosso Il ftfanrf ee ~;::g: 1 ai~J::"i!ag: ~f~i ~C,:~~~f f:O:::i! ~: hfon 75.(Y.JfJ litri di olio! Le co.se cominciano a dir:entare phi oscure pt'r l'E9tlto. Quasi tutti sanno che dallri !tef-: di Rructta lo Champolllon decifri> niù di un !ecolo /a :·,nnca &eritlura egf:lano. o ricordano aUa meglio le dfria!ffe dei tre Regni. Nel libro del Ccratn (qllCJfO t! u,10 p,scudc11lmo: ma u11 antico etru.,co abituato a le11- pere d11 rt,,tra a .,lnht"'a ne .sconrirebbe subito U nom,. ::r~~o 1 :i~et~';,1e~;;:r~~:ut~e ~ie '!ai;:;rr: 0 7::r::,~::~:e~ Alla ,n,.tà dello scor.so .secolo li .Uarfette potr 11com-ne a Saoqara Il grande viale delle &f1nqi e li grande Saapl'O di Men 'i. con le tombe del tori ,acri, 350 mcm di rorrtdolo! E' noio che - come fu font onehf:' ntll'J Gr,.ci'I antichhshna - gli d"i dell'anticn F.-,ftto non rra110 cnncent•t III form(I umona: la dea 11athnr ti veti t In un .sicomoro, il dio Nrlertrm ttuev" l'a11wllo di 1111 /1r,r d: 10 1 0. _il dio llor11, di 1111 fnlco, Thovt In Ult i',i,. .i.,•:"'ot di un CO('CO{frillo. Accanto a'III del in forma anlr:a 1• na (110•l"ltn l' artl'11 ,ll' ~,e,•o. nuando rra di~,111,r, ,:a se7nl parti"'l'11rl: CO.ti accnrl,va r,~r il toro di ,.),.nit .v:crt> (Il r'fo Ptnli _. ,r a c u!lodf'o nel tem,.io e atla sua l"'!Or', r•nira lml'la't"m11to e *""'°''o con rf'l ,01('11111. Le tombe' tff qvrstl arlm,.11. oul"lla rf,f Ct)CCO'}rillJa O"lbo", tll"i r-ottl a 9,,,-,.,th. d"i tori a MenlJ con ,a,rofa,rlu In l'i'ocrhJ ri.i ,rronito rouo r nt"ro rfi olt,,. ~•ttanta ton11el• late ciCUC'UIIO, erar.o ~cnoltne degne di rei Il lt!torc apprtnder(J co&I la storia del grande dtg11f. iblioteca Gtno Bianco LA FIERA LETTERARIA Ilromanzo dell'archeologia * Nelle scoperte che gli scienziati hanno fauo negli ulti- mi d1ie secoli rivivono le più antiche civiltà della terra * DI DINO PIERACCIONI tarlo e pauldcnte Ti, che vu.tl.sel .secoli prima di Crt.sto ar.:e1 a 01clno a Menfi la 111a ricchissima tomlM1. roll ~i;::;:;;;.{'~~l em':n'!f~"!~~ ~,~r~ 9,:,~e~:01:~$~/l~n~it: J1 ~/~~:~e g1:o;~1tt~1:f.!ie:sila~O $~:,~,:,a~~;: ,:~:;,'f:::~~I to a,ichc in tempi più recenti) pc11ttraua,10 nelle tombe rlcchiuime asportandone quanto .si poteua a&portar..:: e Quelli eh@ C06trulrono nel granito, che murn1·ono unn sala nella piramide, che compirono opere men1,•t– i,;hosc ... ic loro pietre !-lc,tncau son vuote come quelle de-;.i 111fatlcatl che trovano IP. morote sul molo aena lasciar Ols«ndenU ~- Tutto questo fece si che a Der-el•Barl uentue alln lticc alla fine del &ecolo pas.sato. una grande tomba comune 0011 fe .spoqlfe mortali di ben quaranta sovrani. ira eut Amò.si& I (m. nel 1555 a. C.) che aueva cacciato gl, H11q<», i e:re pa&torl., e Ram.stie Il rm. JZ25 a. C.I, alla cui corte fu probabilmente allevato Mo.sè. Gli a11ti– chl &accrdotl - come .si legs,e In una iscrizione - <ll>C• 1-ano &trappato dalle loro tombe i defunti faraoni per protts,ger/1 dalle pr0Ja11atlonl e dalle ruberie e li avevano r11ccolti a Der-el-Bari In nuovi ~arco/aqhl, l'uno accanto all'altro. Quando il U luglio 1187 la nat1t che tra,spor- 1ata verso il Cairo le quaranta spoglie mortali r!e1 faraoni. co11u•1c ò a rUallre Il Nilo, acco.dde una cc,1.1 malte.sa: centinaia e ccntfnala di rell11h con le loro w1o gl1 accorsero s1llle rive in una commoutnte proc:c.s• done a onorare e accomvagnare I loro pauafi ~ovrant. Mt1 Ul p11i gra11dc &coperta, quella che può ~-tare accanto alle scoperte dello Schllemann, fu fatta ,1cl nouembrc 1922 da Lord Carnaroon e uo,oard. Cortcr ,:ella Vo!lc dei Re: una J7rande scala di sedici ora.tin1 conduccca o una por!a &igllla.ta e da questa. dopo di.rei metri di corridoio. si gi un geva a una .sec on:fa parta. sempre, ancltç Questa volta. fra numero.se tracce del :!.s 0 !~ 1 ~c:::e/:d~~CC~ 01 ~1 ~~fnS, 0 .,~;;:u:fritf"dtcava ~~ preò.loil. circa .settecento peò.zl, Occorsero mesi e me.si p~r lo 1gombtro. Ma non erano finite le mcravlolfe: una i%~~tif:Z~tad,gr:,es;;~d1:t lg:o ":n~,cu,~r~~~1c .st!/cur~c:u~ capol J conduceva a una terò.o camera dove &tava Il grande cofano d'oro (metri 5.20 x 3.35 x 2,751 J conte11c11Le U &orcofaoo con la mummia del Jarao,ie. Tut-cnch-Am:tn (Tutànkamen). Il iarcoJago era di quarzo giallo rlco– rtrio df :mo io.stra dr granito: dentro. sotto un ritratto us CJro inlar1iato, una terza bara in oro maulccfo coule- 11cvala mummia del .,-e, morto attorno al lJSfJ; aveva op~ pena dfcjotto 11nm. E v'va accanto t-suprema gentilez~aJ fra tanta ricchezza lne,timablle e -1/olgorare dt ori, ancor{! una corona di fiori .secchi, l 'ultimo &aiuto Mlto gtouanc uedoua al marito , compor.so. Il lettore appre11dera lnjtne a nche della CMiddet1a e malcd kione dei Faraoni• clic va di pari pa.,.so con t / e.mo.si chlcch, di grano che la gente sente dire /o.sse me"o ,ielU, tombe t!li:1ane e ancora germogli: 0;1111 draçoma11110o cicerone che vi -porta a uedcre le tombe ce 11eo/lr ra quakhc chlCCO,un modo come un altro per avere una mancia dl.scrcta; poco importo poi se i' q,-0110 di un anno o due /al La maledizione, dunque, del Faraoni è 11ota: Lord Carnarvo11 (che aueva scavato io tomba dt Tut-ench-Amun) morto nel 1923 punto da una :anuzra: tl segretarlo df Cortcr morto di morte mt&terlosa, poi I altri suoi colla.boralorl, A. C. Macf:', l'egittologo Wclgall, la moglie di Cuniarvon. pm ln/lnc, nel 1930,Carter stcuo. Ma neuuno dtgli sciemiatf ha trovato finora nelle tombe dei re prc.senui di germi patogeni, di ualario11i n:c,rt1fue, ncuun egittologo ha potuto trouore /mora tma • maledizione del Faraoni• nelle !scridonl tomoah, ma solo fo rmule d i &congiuri contro iJ • nem ico del de/1rnto i11 qualsia.si formo egli po.s&a mostrar.si• · Una lcogenda di pili da sfatarci I.e scoperte archeologiche non sono ,tate di minor lmportan.:a per i na&tri stu di bibl ici, 011c M &e pochi r.e .sonoa conoscenza, dato lo . scar.so fnteres.se che purtroppo ha ancora per noi latini la let tura del la Bibbia. Mci ncll'lrak. l'antica Muopotamia, erano un tempo Il regno d'As,lria, 1111190 il cor&a del Tigri, e fra queJto e l'Eufrate il regno di Babilonia. Oggi ,ono Jtate .scavate le rovine della etti.\ di Nlnlv~, uicino a Mouul. con un Rf!rlmetr~ di 12 <'hllometrl di /ortl/lcazlon,. df&trutta dai Babllonc1f nel 612 a. C dopo oltre trentasei secoli di vita. Oggi 1101 cono.sciamo la .scrittura cu11ei/ormc, grazie alla quale la gra,1de biblioteca del gronde re Aasurbanlpal (m. 626 a. C.J con le sue 30JJOO tavolette non è pili un mUtero per noi. E su quute taoolette pouiamo leggere fra rattro Il racconto epico di Gilgame.sh, la &ua lotta con tl gigante Chumbaba fn.ffeme aU'amico Enkldu. la sua vfllto agli inferi a ritrooore l'anima di Enkfdu morto, il ,uo collo• qvlo con Il suo antenato Utnapishti, che .s'era anrhe lui ~looto dal dlluoio universale, come NOC del racconto biblico, In confronto al quale tut.tavia 11 tesfo oro ,co– µcrto era di seroli e .secoli più antico. Ma chi ricordi Il racconti) dt Noè no11 1>0trd non rirpanere stunUo dc;lla .somi7/iattui del due testi anche nei particolari Rac– conta du11que. fro l'altro, Ut11opbhtl: e ...tutto elò che aveva lo caric ai, Introd ussi nella barca tuua la mia ramli;l!a e I 1>11rentl.le bestie dc.I campi, gli antmaU del puooU e gli uomini da 111,·oro, tutti li lmtarcaL Quando U nuo,·o giorno apparve. una. ncn1; n11~ s'alzò daJ lontAno orizzonte ... Sei 1tlornl e notti si ~nnflò li vento e Il diluvio. l'Uragano sterminò lR r,.dane. Quanda giunse Il settimo giorno. 111. tempesta si phu:ò, si calmò la marea che aveva lnrurlato c;omc ct;crclto !n iuerra: le onde 1tl calmarono, tacque la tempe<itR, I flutti non Sal!rono più. Guardai Il tem"lO: s'era fAttn calmo. Tot.ti iJll uomini cnmo divenuti r11n~ol Ln mot11 arrivava all'alte7.7.a del tetti! Aprii la f1n,..s 1 r11 e JA lu~ CAddc sul mio viso: ml piegai glnocchlonl. ml o,s!ai piangendo: lunio le mie guance scorsero lacrime. OuardA I ve~ la terra, veno I confini del mare: lon• tA\no ! onta.no arrlorua un'laoJ11. Sul monte Nlulr :mnrodò la ba rca: Il monte la Lrat.tenne e restò come ancor"ta ... Quando spuntò Il settimo giorno. liberal una colomba e la mandnl lontano. la mia colomba volO via e p ol r itornò: non ~"endovi luogo ove oo•u11rst. .c,,rnò lnàl,. t.to. Feci uscire una rQndlne. la rllasclftl, la mia :V~dl:.a::~ ~i:nòe 1 ~~~t~~o~~\ ~~,Z:~~d:irv~~of~ }Ac:clalvolare e n corvo volò, vide Il orosclU11:araldelle PNJUf',111nulrl, svol11nb attorno, Jrtcchlò e non tornò nlu Indietro, Feci uscir lutto 111quartro ,,,.ntl, offrii un Jt11niflclo. oreDarftl 11n'obl11.loneIn cima. alla montu:ia: vrte e ~tte slmholl lo p,-l"paral, Vf'rsRIcannella. cedro, mu1ro, frll del fintarono l'ole:rw SOAVe ~- Il diluvio della Blbhf,r nM è drmque lcgpenda: non è leggenda la torre di Babele le cui rovine furono sco• Domenica, 11 gennaio 1953 Caua rinnnuta nel l!t!? nella tomba di Tul-cnch-Amun {morto attorno al 1350): lo sciacallo In lcrno acconcclalo ,u1 coperchio è una lmmarlne del dio .-\nubls perte alla /ine del &cco l,p&corso dal teduco KOldt:.i;t'!J." era cO!trulta aulle ba .si di una torre plu antica. audata dl&trutta. Alta no u anta metri con cinque ripiani l':mo sopra l'altro, OUCV<l .sull'ultimo ripiano Il tempio det grande dio Marduk ricoperto di oro lucente, la cut statua, dice Erodoto che vide Il .santuario attorno alla metà del V secolo a. C., era d'oro puro. pe.saoo800 tale11tl, o.U.re230 quintali' E proprio .sulrEu(ratc rennero alla luce le ro1 ine di Ur, la leggendaria patria d.i Abramo: le roi:ir.e dell'l tomba degli antichi .sovrani di Ur recavano ancora I I 11cheletrl di , 1umero.si altri cadacerl, i servi uccùt come oloca11•to in.siemc ai loro •ovranl, segno dell'e&trcma antichità df queste tombe. E sot!o lti to,nbt: uno .-trato di due melrl e meuo di argilla port6 la prov'.1del qrand.e diluvio che invase la te"a, di cdl cl parla li raccouto f~:~co p~t~"tzel!~cf' J:f::fois~!:m!r~~ik;~engeic~:ti~ 1 a,! 0 b~j migliaia di anni-1 Non meno Intere.santi gli ultimi c-::p!tl''f sulla c111flta delJ'Amerl.ca· gli Aztechi, i loro tesori, le loro rlechc:~e. fino alla scomparsa uiolenta sotto i colof di Corlez. t:n progredito lfvcllo df r,ita, splendidi edifici sacri e pro/:1111. un perfetto sistema di tr(Uf)Ortt e di acquedotti a cui faceva contra&to una religione orrenda con sacrifici IITl1411i.J primi Spaqnoll, $CCndendo dal tempio del ttlO deqU Aztechi. avrebbero contato in una costru:ic111e apposita lJG.000 crani di vittime Immolate dai .sacerdotlf spaino~a~'rrirc!'it~ ~!Td:':n"a~/',leG::te1:i~'ta ~n,'!~~,!? dura.r; 111tO cfvlltà fra le pili 1plendide dell'A merka prC't'Olombiana: popolo cklliuimo, 11cui calendario ua il più perfetto che finora &I conosca e quello che plu st arroicina all'anno a.stronomico! Le nostre &coperte sono fn1 1 ece ancoro .scarse P"r pltre regioni e per altri popoli come f pre•Ittltl, r,IJ Indiani prc-arli e gl: Incas. t pr ml regnarono al temoo del loro apoqt'O su tutta l'Asia Minore, e pochi anni or !CHIO, nel 1917, fu &coperta la tomba di vn re di o/Ire f()OOanni fa. Co.ti .si sta ora scat'ando nt'l Panjab, alla. ricerca delle clr,lltà pre.arla delrlndla fili e IV mli• lennlo a. C.) e nelle montaqnc peruviane dl"lll' Ande sulle tracce degli Inca&. Non è mancato, Mm(' alle orlme fmprue dello Sc11liemann a Troia o ali(' ar..'t·enturoie scoorrte egfzianr, Il lato romantico· tutti abb 1 11-nl"lfn o ammirato nl ct,11•ml!IOC1Tafo lt tlfli:-enture 'tf,/ nln,·anJ norvege,sf che '11lla loro zultrra dal nome tkl iffo dtn11 lncas e Kon-,lki • .sono andati In rrnto e un pforno tt'I novtnttzlone dnl por(I) di Calino nell'Amrrlca Merldlo11Crlr– sul Paclllco fino all~ Isole Tuamoto. ner dlmo.11rnrl" Il rappMto fra la clr,l/là delfli l{lca, e quella di quelle hftlt'. lin libro lntcre.ssant sslmo questo del Ceram: no11 i uno speclaUsta, ma le ,ue ln/orma.:fonf so,io esatt1u1111e • il racoonto pieno d'interesse. Il romanzo dell'archrolog,a, dunque. Gli ultimi capitoli &ono ancora da 1crlvere, e gl! autori. rhe sono poi gli a""Cheologi, lavorano oi:unque di buona lena. Ma anche loro, come si cont'fene o uomini di t;era ictcuza, non hanno fretta. DINO PlEtt.\CCIOXI BIBLIOTECA l
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