Fiera Letteraria - Anno VII - n. 51 - 21 dicembre 1952

LA FIERA LETTERARIA Anno VII • N. 51 SETTIMANA LE DELLE LETTERE DELLE A R 1 I E D F, /, I, E SCI EN Z E Domenica, 21 dicembre 1952 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 - Telefoni: AmmlnUitrazlone 684097 - Redazione 684098 - Pubblicità: Amm.ne ~ LA FIERA LE'ITERARIA > - via d'Aracocll, n. 3 - Roma·- Tariffe: Commerciali lire 60 - EdltoriaU L. 40 al mm. ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.4:00- Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 - Abbonamento speciale (lnsegnanli e studenti,: rata mensile L. 225 - Copia arrelrata L. 100 - Spedizione in c.c.p. (Gruppo Il) - Conto corrente post.Aie num. 1/31426 RESTITUITE ALPASSATO LEPRO~IESSE DELL'AVVENIRE * A pagg. 3 e 4 VINCENZO St,11 JMAIYA DA CARL<J BO UN LIBRO ALLA PRt,S1!,N1 ATO NATA~,Ea,~!~E !!!!ONTA rOBBRTI La caaa è situata su un ter- (ce n'è un certo numero) gira uno dei pastori è senza testa. , re.no ugill060 non lontano da pesantemente su enorml car- Ma quel che ma-.nca è &Obtitulto w1a piccola spiaggia. E' lonta- dinl di ferro, si trova un ve- dall'lrnmaginazione. Una st.ella * Il nostro t 1 mpo e la speranza di Corrado Alv11ro { ..;DIZIONE 1301".IPIANI) na dalla città e nessWl.o ha co- 5tlbolo, non molto largo ma che scinUUante pende dall'alto del Il lettore ricorderà l'attenz:io- alla liberazio11e. Invece ALVaro nasce il ragionanumto e tl giuo- struito net suoi paraggi. Le ru- si est.ende per tut.t.a.la lunghez- presepio. Oscurita dagli anni, ne deua antica per il dfario del- è il ttpico scrittore senza passi- co deUe con.,ider02(oni. Infatti stiche casette che si trovano a za della casa. Anche 11soffitto, è molto import.ante per l'insle- l'Alvaro, Wfll con questo nuovo bflitiL di sfogo, cli qui l'wpparen- quale deve ~sere il com.porta- piiJ di seicento metri sono an- sconnesso e scuro come quello me. Ll davanti l bambini - dei ~~~~ li~cr~tt~;,~a~~:,u;:g~u:n: ;ft,;; 0 ;~; 0 :iaooi~ i~~rft:~~; ~e~~o d!c~t~;~r~ll,5~~~1:::r~~~ tlohe malgrado 1 recenti rilacl- della cappella, sl allarga in mo- qutt.11alcuni sono cattolici e al- quct di.scorso di natura mterio- irritare, di qfti quell'impressione che non voglia dim03trare o fare menti. La chiesa della parroc- do che si possa vedere dal suo- tiri protcstantl - cantano i lo- re. Voglio dire che i saggi rac- nel lettore di rinuncia finale. opera d.l ,ptetd? Anzitutto deve chla (naturalmente abbando- lo (fatto df grosse e pesanti In.- ro Inni; quello che se.nno me- colti allargano tn un certo .se 11- Ora la forza dello scrittore, che mvitare il ltttore a un modo df nata tre secoll e mezzo fa, sot- stre di pietra) l'orditurn del glio incomincia con le parole: a cura di so l'indagine e la trasferi3cono <J.'altronderiflette a,.,sai bene la collaborazione, a un dialogo o to n regno di Elisabetta) è del tetto. In questo vestibolo c'è un , La prima gioia di Maria !u in u1ta ragione pubblica. Del re- 1)(1$!/onedeterminante del mo~ almeno all'tdea di un dlscorso tempo delle Crociate. risale .11 enorme caminetto dove si bru- la gioia del Verbo». I bambiui Luigi Quattrocchi :,~n~:f rl:,~~:;fdbu~r:u~rJie:::: rall$ta. -~ 1 a proprio qr:t. nella ~~!tt:!Zi;:'~ ~~e~~~P!~i t!~ Xll seoolo. Le parti antiche ciano del tronchi interi: Uni\ cantano una dozzina di canUcl Scritti di: denw. natllrale a portare fl di- !O m.ai ,u pericolo chiuso in tali della casa di cuJ parlavo sono scala molto larga ornata di una natalizi; le loro voci si unisco- G. . scor.so a responsabilità maooio- approssimazioni è un altro: per senz.a dubbio anteriori al XIV ringhiera. di querela conduce a non quelle del mugnaio - poi- lUseppe Sa1tta ri e di carattere ge1terale: un non inst.!tere, per non corrom- secolo, ma cl sono anche delle una. galle.ria coperta da cui si chè un grosso mulino dipende Lorenzo Giusso giorno st potrà studiare quello pere il lettore verso una test da nuove aggiunte. L'ala a mezzo- può vedere il vestibolo. Una dalla casa. Il mugnaio è cele- che è !lato l'intero atteggia- dimostrare\ in un senso unico giorno venne rifatta settanta statua 1n legno .scolpito raf!l- bre, perchè ha una poderosa Vittorio Orazi mento di AWaro di fronte al suo i:'è caso che lo !crUtore pre/e- anni !a e quella a nord non ha gurante la Vergine col Bambl- voce di basso ohe costituisce ~! Silvio Pasquazi ~t'~c:pt~ 0 ~,~~t~r~~ic~s~i;~;~tj ;~c;,,:~,af~ !~·:/1:s:°:~~:; vent'anni. La. tradizione è tut- no domina la galleria. Intorno, suo orgoglio. Finiti I canti, tutti L , . Q h ritorni, le riprest e l'improvviso per cui conta .soltanto il modo tavi& cosl !ort.e che si stentc- numerosi scaffali di biblioteca se ne vanno. I grandi però be- uigt uattrocc i scarto delle sue soluzioni. Non di sganciarsi, di liberarli dal- rebbe a distinguere l 'archlt.et • ricoprono I murJ. L'ingresso è vono ancora, a guisa di vlntlco. * sarà difficile 11,ettere insieme la preoccupazione apertamente tura d'epoca dagli elementi re- rtvestlto di legname più antico un bicchierino. un grosso libro di queste de/i- moralistico. centl. Benchè abbracci più di di quello delle altre camere Poi gli abitanti della. casa. A pag. 5 nizioni del tempo dettate dagli Prendo u.n Nempio dal capi- clnqueoento anni, la parte an- della casa. La porta principale dopo aver cenato col loro invi- avvenimenti (e quali avveni- tolo I ragazzi ci guardano: tlca si è a poco a poco svilup- si apre sulla strada ma~tra. tilt! e col sacerdote che dirà la Alcune pagiM ;~:t~~1a~ 0 ~': ,~o;~~st!~fbfo'~; Ì1 ~';,,"::/t~aét,':J! ~~~!idf~:~;! pa.t.a; le undici torrette della Questa casa celebra il Natale Messa per loro, vegliano Cino " inedite da pa.gine di Alvaro avranno utt elementare d'una scuola dei casa s'fldano il cielo ~e ;,e nel modo seguente. mezzanotte. Si porta. un grosso carattere inconfondibile e Il ri- sobborghi di Roma. 11 tenta era: appartenessero ad un'altra età, La vigllla di Natale. si racco- ceppo di quercia (siete certa- IL NANO tratto indiretto che ne saltera "La mamma piange". Lo !Voi• Il ve.no principale è una cap- glie nel glaTdino e nel podere mente stufi di sentir parlare J! di fuori servirà per l'appunto a glmen.to diceva: "Oggi il mio pella in cuJ si celebra la Messa. una gran quantità di agrilogU.:> queroia! ma la casa è proprio sottolineare la sua difficile e papà ha picchiato la mamma. e che, spoglia dl intonaci o iii e dl lauro (sono contigui alla In mezzo al bosco e tutto è fat- Par Lagerkvist ~m:~~~~a n~r~;:~to~i. ~e:/I·f~~ ~~ ~~~~~ f.a":r':fc~~~ ,;;e::h~,;: mattoni, rivela la struttura ori- proprietà un podere di cento to in querela quD. E' questo il ventore che i11tende risolvere pagina non comune, certo, e per ginale deJla casa, ratta di enor- acri - due acri e meu,0 fan- ceppo dl Nata.le e la regola con uno scritto tutto il giuoco nel puro ambito per questo cir.colava. A 1ne par- mi travature di querela. Anne- no un ettaro - e un bosco di vuole che un soJo uomo non di dell'arte - una zona poco fllu- ve uno àei primi .seg1ti di quan- ritJ. dagU anni, i sostegni prln• quercia di dieci acri). Prima del riesca a portarlo; e quindi vie- minata, una zona soNta per cut to accade di nuovo nel mondo ctpali e i travi trasversali gros- calar della notte si dispongono ne trasportato dal padrone di Clemente Giannini il critico è costretto a aeg,iare i1ifa.ntile. Noi abbia.mo ,en,pre solanamente levigati sono ~n tuttJ questi rami verdi nelle casa e da un servo. Essi lo get• ~ ;;n:i~e;fiti~~a 1 :::ian;:,'!:'\f;~;~ ;:e~~~~aY::i'!~~edis!~!~edynse1:ii1: incastrati gli uni neglt .altri per varie stanze della casa. Poi, si tano nel fuoco acceso nel ca- tem.po sente che il metro non mentt sani.• 1 secoli. Il tetto, sostenuto da colloca nel vestibolo un giova- mino e la superstizione dice A. pag. 8 serve , che lo scrittore t!: stato Si esamini bene la 3 uccessio- un ventaglio di travi di q~ercia ne abet.e, due volte più alto dt che, se brucia tutta Ja notte ,. paralizzato da altre ragioni, da ne degli 3cattf e intan.to !i cal- messe a raggera, si slancia co- un uomo, che servirà da albero lo si trova ancora caldo al ma.t- o un di più di passione che non è e.oli per un momento quello me una tenda sopraelevata. e è dt NaU!le. VI si appendono Uno, l'annata sarà prospera. rhucito a riconoscere o meglio che avrebbe Potuto tradurre sul- una sola finestra dietro l'alta- molte o.andeline e i regali per Poi si va in cappeJla., dove, ha preferito non Portare alla. la pagina un altro scrittore re. Tutto l'edi!lcio è in querela gll abitanti della cnsa, per gli vengono celebrate le tre Messe -: ~~':~'~l~o~soq:::~, 1;;~ 1 ~r:::~ :::;~~1:::::e i:~::li~~~le~a~n~ naturale del paese e le mura di Invitati e i bambini del villag- nt.uali. Tutti fanno la Comu- v t I tal t i d hi mattoni non sono che delle gio. Questi ultimi arrivano ver- nione. ~ ,:u,_c;~o·r,:J:~ifm~':te"~os1f[ui~ gena':re~~ a 8 ~11 ~;;=eaar;:~:[! tende tirate sull'ossatura di le- so le cinque. In questa stagio- n mattino successivo si dor- ~ ,ce la zona degli interessi cen- tamente le nostre colpe e quel gno di q\JE'Sta antichissima ne, alle cinque in Inghilterra è me Uno all'alba del tafani, e :l • • • -~ tra.li dell'Alvaro abbia maggior tanto di m.ale a.saoluto che vale ca..c.a. bWo da un pezzo: essi entrano mezzogiorno ha Juoqo 11 gran. , ,.. ri.~alto e maggiori passibflltà. di riconoscere nelle no.dre 3taoto· Sotto la cappella c'è la ca- allora nella caso tutta illumi- pranzo dl Natale. C'è un t.M· risorse nel saggi#a, nello scrit- C,nrado Alvaro nf. Alvaro dice e pagina comu• mera da pranzo in cui un ca- nata, in cui l'albero dt Natale chino e un pudding f1ortto d1 ~r: ct1,.7e:,~g;~• d:Jtg:,:~r:rc:~ rinu,icfa apparente e nella /e- :~:• f1i'!~n:vi!i4n:lir~~~~~ mtnetto, vecct11o @me tutto clb brllla come un ammasso dl •~lt~ilo; tutto è convenzto- A11..l-e/1rin1a di ( prourf Impulsi, la propria /or- deltd alla post2ione. d.e.t co,a- aperta ver!o la commozione che al trova qui, s'apre cosl stelle sorprese da un telescopio na!.e epoure clsscuno si sente LUCI DELLA J ta. E si bodf bene, se questo mento. Vèdet-clo c_om·e ti volte grossa. E ancora: « ...a me pa.r- larao da poter contenere del Agli abitanti del villaggio e felice. Si sparano del peta:at!. ?orut ootes.se trovare una !f_,,,,.,e parte risoluto. spinto da una ve uno dei primi segni...> e in tronchi enormi. Non vi si bru- al bambini (una ctnquantlna, si sJ'.)ftrgesul puddlnsr: dell'Rc- RIBALTA I definitiva 3i risolverebbe natu- noti::.ia, eta un fatto di cronaca, tal modo toglteva ogni veleno eia che legna, e legna di perchè quest'angolo isolato con- quav1te a cnl M di\ fuoco. Lo d. ralmente In un'opera unica, in da una trisf.4 ragione del no- alle probabili presuntioni di quercia. serva di gencrnzlone in gene- a,rrtrogllo crepita. s'abbrucin. SI ,f. 1 ,ma r,rotesta: lo scrittore po$- stro tempo. si direbbe che stia quell.a. dolorrua reaUà e con la Al centro, una lunghissima razione Jo stesso numero di abl• scost&<no le tendine per potA!r Gian Luigi Rondi serebbe senza tatlca. dolio com- per raggit1.11(1ere u11 momento dl correttone finale (!eppure pre- tavol11. 1n quercia, annerita da- tanti, senza. crescere nè diml- vedere bene le flnmmc. Questa,~ __________ _,! ~:i!~ 0t:1f: :r:7~~~z;~~~d;7:;;;,~ f[,~!:ft 0 !~Lt:1:eo~i!n:Fc~l~:':rl: c:c;,~gg;i!e a p~~, 'au~~:~! 1~~ gli anni quasi quanto 1 trevi nutre) si ~erve allora un pran- festa di Natale, cosl bella che anche qui la sobria leggenda della cappella. Questa tavola zo comune, in cui essi mangi-l• se ne potrebbe pnrl11re per un , !'tell'AlVll.ro lo di!ipensa da un ha una stona, Proviene da uno no e bevono a volontà. I bam- _giorno Intero. è forse 1<Uardata UN ROMANZODJ PRJMO MAZZO LARI confronto troppo /acile COI ••· dei collegi dl Oxford depredati bini ritorne,no poi presso l'al- da alcuni con sufficienza. Per 91lO delle altre stagioni e non dal Puritani trecent'annl or so- bcro dt Natale. A ciascuno vie- conto mio, plaudo. * ~g'::tr~';: ,:"'c;:!~t:':nt:,~;~:; no. Non ha più fatto ritorno ne data una moneta d'argento Non bisogna' credere <:he fl- r.ategorie, tanto phi che insen- 1\Ua sua dimora originaria. e ciascuno riceve I suol doni. nl.s:cR cosl, la festa di Natale. slbilmente si fini!ce per rag- Passata di famiglia in fnmlglia, Essi poi ballano nel vestibolo, Quest'B. caga conserva la tradl • No N V V o L ESSERE ghmpere un limite non con/as- giunse ln(lne nelle mani del e cantano delle canzoni che si zfone del Dodici Giorni, affin- sato di cornpiacimento e qul.ndl suo attuale proµrietario, che la trasmettono da non so quanto chè 11 Doç.lcesimo Giorno, !!l df cini.!mo. e Tutti i tempi sono acquistò da giovane, per le sue tempo. Questi canti sono an• Epifania, abbl,a sempre u suo eguali• e fl male ha I.a $tt$So nozze. I competenti dicono che che dei giochi che mettono In vero significato di una volt.a, ~~~~e d~~!~i~Ì~~· 1 ;i:~:::~ risale al XVII secolo. Fu dun- scena uomini, cose e animati qutllo che avevaquandoSh.~ke- V N L E 1 \ TE R A 1 \ o cwpato di r.xz.uare .mbito da.l ca- que !atta quando ancora del vicinato. Invece la tradlzlo- speare scriveva le sue opere JO al quoi-1.ro generale, co11ieun Shakespeare viveva, quando 11 ne di Natale è qui quella che teatrali. Si ]asola al suo posto difetto, una coloa, prendano fede dell'Inghilterra non tace- dovrebbe essere dovunque, rl- tutta Ja verzura. e nemme,no subito un senso piiLalto e d.alla va più sentire JI suo peso sulla vest.itt\ del colore locale: tmm~• una foglia sarà toccata fino n1 VAI, ERI o ·vo ( _p IN ' r;=g~e 1!~:!a :u'1?i~~!,C:;,n: b!lanc!n. L'Inghilterra non per- ~!no che ! bambini, quando mai tino dell'EplfanlR: ma RIIR d Ì · _ concreta dtlla nostra ,toria, dette 11 suo cattoltceslmo che pen~ano a BeUemme, se la !l- sern dl questo Jnorno nemmeno Negli ultimi anni c'è capitato dopo Il primo quarto di quel gurino sperduta nel grigiore più una foglia rimarrà nellq di leggere molto ,peuo medita- secolo. Questa tavola, non per- dell'inverno inglese. E' cos\ che casa. I rami di verde Fono bru- Primo Mazzolarl ha sci·ltto un romanzo sto prete per quanto attuale (Ja vicenda st .zioni di que!to ge,.ere e, con- !ettamente intagliata, è cerata deve essere. clatl In un piccolo bosco ceduo f• La pieve !Ull'argine •: edl,z.lone l.P.L.1952) svolge nel due anni del dopoguerra: nel '18 /eJsione ancora più dura, c'é da quando so.c;tlene •il cibo de- Giochi e canti si protraggono riSE-rvato a quegli a 1 berl c-he e Ja cosa potrà meravigliare chi conosce le e '19) non ha riferimenti in tanti altri sa- capitato di intervenire qualche gli uomini; la sua. superl!c!e a volontà, po!! bambini passano h•nno ratto da brnvl II Joro sue pubblicazioni che non si sono servite di cerdotl che la Jetteuturn conteml)OrnnM hn :~!!!!;~e!t~: 1 f:'~ , ::i~,t'~~~t~ brllla ora come \In i;nar~ a,ppe: In fila indiana davanti al ca- dovere per u Natale; orn. do- questo genere letterario per comunicare pro- fatto vivere. Eppure Mazzolari, eonosce tale e nostre non c'Inganna.no, va na appena Increspato. Di sera, mino acceso per recarsi in unA po taf\to volgere di ::1nnl,questo blcml e meditazioni. Che cosa l'ha spinto a letteratura e cnttolica" contemporanea co- detto che si arrivava ben pruto t candelabri dt ·rarhe "(petch! p!ccofa stanza 11 vtcino. dove ~l boschetto è qua~i dive-nt.ato una servirsi del roman1,0 per cont.inuare 11 suo me pochl; evidentemente ha voluto solo cà- a u,io stato di aconforto, a un questa casa non è 111umlna1Al è preparato 11 Presepio coJla selva. pcr'chè ~l nlbero ;. EO- lllscorso che ormai dura da decenni e che pire, un personaggio che restas.c;e nel suoi 11- blocco delle no,tre ragioni vi· ehe da candele Jn cui Juce è Madonna, San Giuseppe, Gesù prnvvl~uto. t.f>c"tlmonhndo co- certamente ha avuto una influenza pll1 con• mltl personall ed Infatti a chiusura de] 11- tali. La protesta era runico ar• più gradevo1e aitli occhD m. ri- Bambino. I pastori e quelU chf', .!:l la santa vltAUtA di un rito creta di quello che possiamo pensare? Ab- bro (per quanto anche li lettore ha potuto gine opposto al male e "el ml· flettono nella sua 3cqua nera P .se permettete, ohlamerel i sai~t! che si consPrv:1 P rtl una tradl- biamo la risposa se pensiamo alla vita che nvvertire l'assoluta singolarità del protago- :~o~~:t~~rc:~iui;a!:'t~e ~~f; tranquilla cosl comr i vssl di animali. La. tradizione vuole rlonP eh,. ~l trnsmette. egli ha condotta sin dalla sua giovinezza (ed nista) è dlchtara.to che • don- Stefano è un una parte di qllella re$JJOMa- cristallo. d'ar,ento. di sta~no e che questi personaggi stano Fra Nata1e e il Dodicesimo ora ha sessantadue anni) cd alle vicende prete comune tra uomini comuni di un co- bilitcl, una parte di quei mali. i boccali di vino. Nessuna to- contemporanei del prlJni bam- Giorno h'1 luogo la cerimonia recenti che lo hanno trovato sempre lmpe- mune no.ttro paese sul Po. Ma è un prete Posizione, que3eulttma, molto vai;lla e Itera ti suo venerando bini tnvllatl, che oggi sono pa- del Capodanno. ed ecco come gnato per In fedellà al crlstlanestmo, nelle italiano: un prete•· La dichiarazione, co- bella a prima vi!ta ma avvcle· splendore nè mal - speriamo drl e madri di Cerniglia. L'asino lo si fe..1::teq~ia: Situazioni più rischiose e spre~ludtcate. E' munque, non sarà lnutlle anche perchè no1 nata da un grosso pericolo: - lo nasconderà. ~a dunque perso un orecchio La vl~lila d! Capodanno, 8 stato scritto in una e pausa di .silen.zio » con possiamo attribuire a quelle poche parole un ?z!'.z~~~e e:~ :~ hJ~:r:s::~~ f~: All'egtremltà della casa. do,•c at geSS>, 11 bue, un temJX>tutto me 7 unotte meno un quarto, 11 lo scopo preciso di non perdere une lezione s!gnif\cato assai più ampio e quasi una pre- terrotta O arrestata l1t un alto la più larga àeJle porte esterne scuro, è ora tutt.o spelacchiato, nadrone dt casa e quelli che lo intereSSRnte e per non dimenUcare un fn- cisnzlone dopo che sulla figura del prete lta• di contrizione che ben pre,to .si SALUTO NA.rfA LIZIO :* accomprumano vanno di CJ1me- segnamento che un triste periodo della sto• llano è stato facile rlca.mare una caricatura corrompe in un 3emplice ge&to ra In oomern ad aprire tutte le ria del noslro paese ha dato. che se pure hn avuto fortuna di lettori non di umiliazione inutile. La 201,a• oortc e tut~ le finestre. Qua- bu~i°:~~a'n:r:~f°es~!t!~;:1~~~~: ~e(~!na~t;t ::r t~fz~~to n~~~:m~~l=~a db:;al~~r~~~zl~~~ ~;f~e,f:r/1t~r;el:; ~~r,~az;~;! ~::~u\=~i ~~~:l~~::r~h!u~~ tagliati; risolti nelln più aperta senslb11it\ Stefano non è ancora smobilitato poichè de- :i~:::i:c:::fl:\~r?t~t i"f:,~a at; ~ffannt se ne \IRda via lRsc-l'1n- sociale) è certo una delle n.gure più sinto• ve ancora comuplere un triste dovere verso 1.tspensa dall'allargare la no!tra do libero 11 oo~to nlla i;rerar- mRtlche e carat.terl~Llche del nostro tempo coloro che hanno laaciato la vita e lassù>. fnda.gfne. Di fronte a.Ima.le non ~" P alla ll:ovlnen.a dell'srnn"' cristiano: è In prova dello spirito di concre• 0 Eh' e!n 1 ,qutrcns~o 1 caf11 1 mez•lo· ndelhr 8 1bedlla!otonescaner~l sa 1 rpte,trtel c"è che un modo giu-stlftcato e teZZAumana che P1-isteanche nell'apostolato .. - utile di reazione· intervenire nuovo. spirituale cd interiore, del1a libertà c.he nn- a coloro che sono rcst.atl. che il protagonista accettare la maschera. del male 1 Questa superst.wtone è una sce dal Vanjl'eio che non si~nlt\ca evasione Rffronta Il primo coJpo: la defezione di un correggere dal df dentro. Bro• delle migliori. Chi l'osserva di- ma fedeltà e consapevoleT.2.l\. !IUO carnpngno e confratello che lascia ln ciare col fuoco degli altri. senzc, chiara ohe essa è antica qunn- Non si può prescindere dalla figura del- Chiesa (ma niente di comune coll"apostatn p{r que~~ ~dere In u;,at pos:· :~ ~~~~~~~~oe nc~'t~~~repl~a~~c! l'autore nella lettura del romanzo polchè lo di Bernn.nos de e Il diario di un curato d.l !11~~1~e aAlvaroo~o~v~ m!I u[!: EMILY DICKINSON ·roESIE di EmilyDickinson * Una parte di notte da soffrire, Un.a parte di notte da ,offrire., Una parte d'aurora. Uno 1pazio di gioia da riempire., Uno 111azio di pc11a, Qui una stella, e là una atelia. Alcuni si perdono in cammino. Qui una nebbia, li. una nebbia, Ma oltre .... il mattino! Molta folli.a è il senso più divino Molta follia è il &emo più divino A un occhio acuto, Mollo buom,cnl(I la più opaca follia. 1n ogui cosa Come in questo, i più banno ra1ione. Conformati, e lu 1ei uno; Dubila - ti dicono pericolo,o, E addouo li gettano catene. Nessun'altra cosa chiedevo Ne:sun'nltra cos:1 chiede,o, Nicnl'ahro mi era nef:ato. Per Cll!D offrivo l'Esistenza: li ricco mercante ,arrise, e BRASILE? > Torc«wa un bottone, E senz:1 guardarmi negli occhi, e Ma Signora, null'o.hro le occone Che oggi pouiamo mosu,,rle? > Cose vi s1>110 che hanno ali Co--e ,,j t-ono, che hanno ali, - Gli uccel.li , Je ore, le ve1pe: Per ~se, nc!1un11 clcgi«. Co!'c vi sono, che !tanno, - Il dolore, le montagne, l'etemità1 Neppure di que,tc mi euro, Ve n'è che, rettando, a'innalr.ano. So fone di1lendere i cicli? Com'è fenno l'enigma! Per l'angu.sta gola del dolore Per l'angu!ta gola del dolore Pau.,rono i martiri sereni, Il piede sopra la tenlazione, li ,,iso rivolto v~no Dio, Corico mne&loso, benodello: lntQt"•10, i oom•uhi moti erano Jnnorui come slrisce di meteore Sui confini cli un pianeta, La loro fede, J'etcrn.1 ,·erità; Luminoso, il loro ipcrare; Similmente veno l!lelteotrione L'ago l!l•ina-rcn per l'aria polare, Poco m.i mr~ delle perle Poco mi curo delle perle lo che 1,osscno il mare; O dj s11ille. se l'Lmp~atore Di rul,ini mi co1,re; O di oro, l'rincipcua deU.e Miniere; O di diamanti, quando vedo Un diadcrno dei;no di un duomo Sempre nlz.110 su me come una corona. Cnme starr.no ferme le campane Come &t.mno forme le campane, Finchè", gonfir di ciclo, Balzano aui loro piedi d'argento, in fonenn11ta melodia! Non c'è carnvella come un libro Non c'è carnyclla come un libro, Per porturri di J)ae1e in paca.e; Nè de1triero simile alla pagina Di ~uelluntc 11oosin. La traver.!-atu ai pili miseri è conce"" Scl17,a l'incubo del pedaggio; di:Atoo· PALAZZESCHl Sapendomi solo molti amici, Oitni 1111110, si prendono cur-1 e premura d'in\'Ìlarmi 1>reSeo di loro il giorno di Natale. partecipandomi fr:nernnmenl-e il caldo e la gioia del loro focolare. O altri d1e ,·i,•endo soli come me ti riuniscouv in quella. o quell'altra trnttoria per tra.licorrervi in qunl– tro o cinque d~II@ ore liete. moti. spunlo biografico ne è l'occasione e l'anima campaana ,., col quale ha un dramma.tlco e craaltio,tda"•oqn11oesdtecll".hd••1P,,•:,01nu,.1,,m,aor~ Mentre si procede a quest:1 ed evidentemente 11 protn~onlS t a, don Sle• Ec~t~1t~~ll:~~f- del rom~nzo conducono in glnali; i1 suo ca;atleré, come si · r;ocrazione. le campnne delle iano 80111 • è 10 st e s c:o Mn 7.1,0Jarl che cercR una parrocchia sperduta sull'arJrine e poi è detto, lo porta a preferire u11a l\todcilo è il t·arronino Che µor111 un'animu umana, Dico n tu11i 1 -1enza indugio, t·he ~ono im11cgnato già e rin,razio dal profondo• dei cuore, Mi chiudo, in• ca~a, •iÌ:tf:chè l'impegno è 1,reci~1mcn– te con me. Non vado da nei:suno e so con certezza clv• quel giorno nessuno ,·erri.. La ciuà a llOCO n poco si trasforma in un deserto. se ne re~pira il rnoto siderale. Nell'angolino de.Ila hl\Oltt do"c si ,,,olg:e b mi.i frugaliH:imn men ..a nulla di :1ggiun• to o di cambinto per In grand,e ~olennitil; e se la mia òonn.i che mi ronoscc hene ma non del tutto, \'i la..ciu sci, olare qunlcosa Ji cnrn11ere ,;tr:-ionlinurio non lo mt'I• te in rilif'\'O e fo come ~ nulla fo .. !,e; e io fot·cio fìnla di non nccorgemene. E fo di tulio J>er 11011 pensare . .St" i pen .. ieri 1':1Haccinno nll:1 mente, come già per l'i1wi10 degli amid li rc,ping:o. Vi\"O al centro di Roma frn le chiese più famo~c e più fon'idnmente 0Hìcin1e, le chic••· sono nna accanto nll'nhrn c-ome gli :ill>eri nelle foreste. e dalla mnllina fino R notte è tullo un suonar di campane d'ogni 1imbro e d'ogni calibro. In mm sonnolenr.a dol,·e mi abbandono, mi lucio tr:tsportare, ho l'impre~sione di a,~r messo ali e di volare: tono in Paradi.rn. Un ac• conto iolamente, ALDO PALAZZESCHI "bliote a chiesa cantano lR partenza del• 1~t;:~: 1 ~;~ 0 ra:;~~~n~~rc~!! s!~~~c~: i~n~~ nella casa di don SLefnno, resta.to senzn po• te~ione ec »tan.te. ad accettare ,·anno decor$O. Quando oorte ~ sentito gli spiriti più avvertiti e lucidi nel dre, con In necessità dl dover contlnuare un I~ c.ons~guenze dit u7:i.j}~ge 1,· flne!tre sono spal.:incate. turt! mondo contemporaneo. Vl~iliuto fra le due lavoro nel quale hanno la vita famiglie dJ :1./ÌfcgftJe;~:t~L;at~ per eQue~ vanno fuori oer nspett.are la !1- ruerre mondlnll (fu cnppellnno In quella del povera jZente. , st.o sulla fragilità. degli altri ne dello scampanio, che ha ter- HHS) ha potuto essere testimone. come quel- Ln storia è sempre quella. semplice di un commentatori elle si regolano mine propno prima eh'! arri\·I II della ~ua 1?enerazlone, di vicende e di av- sacer<lote: l'o.!'lo aperto, irragionevole. l'o~tl- sulla 11ota dello ~degno e della l'anno nuovo. S! fa uno strano ,•rnlmentt che hnnno analo~le e riferimenti lltl\ sorda di coloro che vedono in lui non un passione che brrtcia troppo pre. sllenzio d! alcuni minuti: si con q\1Plll degli anni presenti e- che nppunto comc.llr.e de11a toro retorica. e prepot.en7a. E' sto. La moralit.ii di A.loaro 11n consulta l'orol~lo per verlfl- cercn di non f:lr dimenticare. La sua oppo- Il momento delle lotte pollt\('he: 11'1 n!'lsctt;i. ~n ~~~r;tr,,.s~~~~rl.itu;::o;;r.• care l'ora Cquest.n casa detest.::i c:~1ione Al fascismo. In sun comprensione dr1 , rlcl fR~cismo che non può tollerar<' 1ndloen- tanto aiut.are: la meditazione si 1a radio ed è persino senza te- fermenti oorralstlcl. lR resistenza. le neces.c;I- df 'n7.fl e contradc117.ionl nella suo. ~tolta azione tra.sfor'm.anaturalmente in una lefono) A mez1.anotte In puu- tà sociali di questo do))O("uern1.che hR sem• di scffo('Rmcnto sociale. DI pn!lina In pnd• offerta df partecipazione non to si sent.e un col.oo di fucilt PM raccolto nella manlern meno riservarn, nn le fl[rnre. tipiche e schiette nclln loro umn• assoluta. Alvaro non ci dà .~olu- sparnto in una città lontana. con lR ,zcnf'l"O"ltà e mnj?flrl l'imrPnHltà !lit) nllà. della provincia italiana acquistano i1 iioni cosi come non avanza A questo segnale, le c..1mpan!' nmnln., 1Zlungono STWS.'-O n sconcertnre o ad profilo e don Stefano è al centro con U suo delle -1:[opo.s~f• f{ limita ha /er- della chlern comlncl:rno A suo- Pc:r-er,.cen1ro cii ._nrrerte nolemlche erl nnchf' crlstlnncslmo, con tuttn la co.c.:clen7ache non ~ia.r~~ ava~i a e 1r,kac.. e c.re- nare ·' dlSlesa, 11 padrone di cU sottile sneculn1ione politica. Anche quan- si piega e non si compromett.e th e supera aeindi~;;cele. ~m!olt.e ,'/ 0 ~~or~ casa raccatta una p!etrn. si do II suo modo d'n~lre ha ootuto provocare nrlla carità osrnl contrasto. Quando si vuol da troppo di essere uno scrit- chiudono tutte le porte e l'ln- qun)('he rotturn di vetri Mazzolarl non hl\ p!e~are 11r-acerdot.c - con un meschino prr- tore e in questi casi la voce oc- ~~u;!~~\~f :)f:~~~~i:n~~~ :ii::IBr~,:1~: 1 :~ ,l~i òe~~ fi~t2~: 1 d_e~f.m~~ }!~;;; Ii:~::~~:F;:~;:;}; ~~sc.1 ::. i :~,?0JA:}Slti:; ~t!!tli trnlta da un roma1wo o da unq 11 oroiaeonlsla. don StcfRno. (è orm;:i,I C'è ben altro. O{Jgi,sul f1!0CO, che questi vec• df~l~:i~ ,,~! ~g'~t 'f:'~s,!1;;:,~ pagina di teatro, ma fa parte tempo di enlrnre più specificatamente nel r11i r,oc;ci. D'altronde, 11oi non sfamo venuti ,ta definitiva e liberatrice la delle abitudini normali di oer- libro) ha. 11 dono della comnrrm;lonc e della 1Jf"T di~C'ulcrc: non è nelle nostrP. ahitudini >. troviamo oncora nel 5110 carat- sone che veramente esistono. ~enero~llà e tutto qu~nto nella vfta è tr1- Ma non sarà. queslq a sconflJ?c:ere l'uomo di te.re e itr tal modo ricompania- HILAIRE BELLOC stezza erl lm?lustizia. dolore e povertà. non .,..,,_,,,.--'-'_A_L_E_RIOVOLPINI ;~oo~~elmente l'immagine del- (Continu~) può non colpirlo sino alla sof!erenz.a. Que- (Continua a pag. 2) CARLO BO Chi non ha trovaT.o il cielo sulla terra Chi non hn trovato il ciclo 1ttll« teria Non lo troverà lauù. La c.n..a di Dio è accanto alla mia Arredata d'amore. Ho un re che non parla Ho un re !he non JXlrla. Co,i, nssortu, per le dolci ore Trnicino a fotira il giorno, Q113bi lieta quundo fn •H>lle e dormo Se, caso felice, in sogni m'insinui Nei vc.,tìboli di giorno 1iempre ehiu,i. E 1ie mi è d:1to, <1u:rndo ,·tene il mattino E' come fe renio t:unburi ' Rullino intorno al mio guanci::ale, I:: gridi colmino il mio ("ielo fanciulle&co E c11mp,me ijquillino e \'illorio! > Dai c111n1J:inilidella mia unima. Se non mi è d:110,l'Uccellino Dentro l'Orto non s'ode, E io non 1•rt·~o « Padre, sia folla la tua volontà) oggi, Perchè la mia volontà corre ,u un'altra ,trada E a.1rehhe ~11ergiuro. EMILY DICKINSON (Tradu:ione di Alfredo Ri::ardi)

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