Fiera Letteraria - Anno VII - n. 44 - 2 novembre 1952

RALETTERARIA P.NNO VI• N.44 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE DOMENICA 2 NOVEMBRE 1952 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direuore VINCE.NZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 - Telefoni n. 684.097 e 684.098 _ Pubblicità: Amministrazione e LA FIERA LETTERARIA> _ via d'Aracoell, n. 3 - Roma - Tarl!te: CommerclaJI lire 60 - Editoriali lire 40 al millimetro * ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 _ Semestre 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 _ Abbonamento speciale (Insegnanti e studenti>: rnta mensile L. 225 Copta arretrata L. 100 - Spedizione Ln c.c.p. <GrupPO II> _ Conto corrente POStale n. 1/31426 Parole inutili? "ABSALOM, AHSAI.OM !,, JH WILLIAM FAULKNER. •• In questo numero * )f IJn'epieo COfflURe A pag. 3 e 4 di GUGLIELMO PETRONI A dir la verità vi sono argomenti che sembra lascino sempre il tempo che trovano; PoSS1amo battere e ri– battere un argomento per un anno intero e poi trov,arcl a dover pensare che se si fosse stati zitti sarebbe stata la medesima cosa. In realtà non è proprio cosl: se uno si raccoglie un poco, si !n attento, prende in considera– zione le minime cose. flnlsce per accorgersi che nulla. passa senza lasciare traccia: si tratterà di tiracce quasi impercetUbll!, che si rlconoocono più attraverso una at– tenta e sell61blle intulz.ione mentre sfuggono ad una con- 5tatazJone che voglfa de!Jnirle. Insomma. cl sono argo– menti che producono una lenta lenttsstma reazione; mn se sono argomenti che he.nno <!fretta rlspondenz..'l. con la realtà, una loro traccia la lasciano. oll'o11tore e al • persono99ao GEORGE SANTAYANA Una delle conquiste sottili di questo romanzo è la spiritualizzazione del tempo, evi– dente nel rapporto costante fra i personaggi « narratori » e i personaggi « narrati » Addentrandomi nel curvo labirinto di <Absalom. Absa– lom!», il grande 1omanzo faul– kneriano pubblicato nel 1936 dalla Random House e oggi In procinto di essere prese!l· toto da Mondadrrl al pubbl,– co itallano nella mia tradu– zione, ho sentito subito di tro– varmi davanti l' un'opera rii statura eccezionale. un capo– lavoro quale In narrativa h· mericana non aveva più ava– to dopo «Moby D!ck» e «The Ambru;.~ndors». e tale da ~iu• stiflca1 e l'interesse estremo che gb si va de:ecnndo nelle università americane. Non ro fino a quale punto ml sin riu– scito di risolvere l'arduo pro– blema dell'aderenza testualt\ ritm.Jca. estetica. alla mate– rin paetica che arde cupa nel• le volute di quelle pagine. m:1. so di avervi riscontrato ca- di GLAUCO CUIBON Bibbia. E in pari temPO sl ar– riva CO& a scory.ere l'impo(– tanza sunbolica del personag– gio Sutpen, che urlla sua vio– lenza puritana l• non soltanto l'epitome persorullcata dello apogeo e decad~lZ8 di una r.1- vlltà agraria ;,,1rtlarcale, il Sud statuniteuse, ma più aa– oorn l'eroe primitivo dissoda– tore di terre (Ercole), fondn– tore di città dal niente (Cad mo e i denti do! drago). av– venturiero e vittima delle don ne (Oihsone), guerriero e fon– datore di s tirpi ( Teseo. Ag•– mennone). vlttl.na della sua stessa h11brls e era vnt.o da \.! na maledizione ancestrnle CO· me quella degli A trldl. Solo accorgendool di questo, dopo tante perple,;sltà, dopo aver superato qualche tnevttabllc scetticismo, può tornarci la voglia di dire e ridire un qualchecosa che cl sembri giust.o t.ornare a Tipetere. se non per altro, per quell'impercettibile eco ch'essa può avere. Se non vi fos– sero ragioni per una convinzione come Questa. a che prò ritornare a parlare della soJttudlne dello scrittore? della &Ua legittima necessità di rappresentare qualche cosa di importante nel suo pnese? Del suo più. o meno diretta– mente espresso bisogno di libertà? Del suo diritto ac essere. ed essere considerato un numero attivo della. soctet.à? Noi non dobbiamo soffermarci alla superfice, spe– cialmente nel mondo intellettuale delle lettere: le ap– parenze. 1n questo campo sono le più ingannevoli che si conoocano: infatU, se sappiamo guardare più a fondo con una senslbilltà che è un po' tutta da fare nel nostro paese, et accorgeremo che lo scrittore, basta che sia degno di tal nome. lavora per la libertà. Tutti sappiamo quanto vago e traditore sia divenut.o oggi questo ter– mine dinnanzi ai dllemm.1 del nostro tempo, ma la poe– sia. la ra.ppresentazlone della realtà, <!elle verità. o la ri– cerca di un segreto umano. quando sono espressi nell'in– tento d'un risultato artistico agiscono con urla Indipen– denza propria, segreta e profonda, svincolata da. ogni pregiudizio, da ogni freno che non sia d'ordine spirituale ed esprimono e suggerlscono quel segreto senso dello. vita nel quale Ja libertà è reale e non ha. più nessun b!3ogno è! tergiversazioni dialettiche. E' appunto per questa ragione che l'arte scompare sempre più totalmente là dove l'ordine politico più totalmente elimina la li– bertà individuale. Questa sola coootatazlone dovrebbe già bastare ad indurre a credere che lo scrittore non è un essere deco– rativo, che l'opera letteraria, Ja poesia, non è semplice esercitazione dei sensi anche là dove si fa più métafi– slca e lndetinlblle. Ma non basta, l'uomo di lettere non è solo scrittore, ma è anche cittadino, è anche tndlvicuo in mezzo agli altri. coinvolto negli lnteress! di tutti e, come tale, egli parla nella vita. dlrettnmente con le sue azioni, un contributo singolarmente significativo, anche quando sembri svincolato dal legami dlrettl con la pra– Uca. E' infatti per quest'ultima ragione che, In tempi come i nostri, abbiamo visto lo scrittore, in tutto Il mondo llbcro, non solo all'o pera al pr oprio lo.voro, ma presente là dove al lavora per edifica.re un mondo libero dal pre- ff~:!~Se d: 11 :01~ 0 ~ ~r 1 :rro~:. 11~ s:p:t1~ 6 ~i,in~n:~~ne~:wà che sembra dimentichi certe realtà; constatiamo che lo scrittore si fa sempre più. vivo m mezzo alla società, ed anche di QUI traiamo la conclusione ch'egli è vivo e necess:ulo nella società. Solo credendo in questo cl si può spiegare come, in certi paesi 10 scrittore, attraverso m11Ie manlfestaziont, viene non. solo tncorparato nella mncch.ina. operante ma anzi. spesso quasi adoprato come uol!1o di punta. come segnale sensibile di quelle che sono le necessità e le in– quietudini d"un POPOioo di un governo. E proprio solo creèendo in questo si può nuovamente affermare che, in Italia, vi è nella vita ufficiale qualche cosa di sordo, qualche cosa che non Uene conto di tutto ciò che rap– presenta 11 paese, perchè l"orgnnlsm'o responsabile, quello che dovrebbe rappresentare ciò che è Ja realtà delle esigenze e delle aspirazioni popolari, non sl sogna nem: meno lontanamente d'esser sensibile da questa parte, d'essere insomma all'altezza di altri paesi i quali consi– derano l'attivJtà intellettuale uno del mezzi necessari a esprimersi, a farsi conoscere. a tnsertrst nel consesso uni– versale senza complessi d'inferiorità, senza manchevo- GUGLIELMO PETRONI (C_o_n_t~fn_u_a_a_p_ag-,~n-a 2) WILLIAM FAULKNER ratterlsliche tematiche e nr– chJtettoniche tali dn provoca– re un"intensissimn esperienza che forse in parte l'analisi critica qui condensata potrà comw1icare. A differenza at oltre opere sla pure notevolissime del grande romanzirre. per esem– pio il vi\'ldo racconto «Llght in August» eh~ un tllu.stre critioo statunitense definisce «una successione di esperien– ze indipendenti» anzichè unn solo. esperienza unit:briamente articolata, o «The Hnn:ùet». dove pure nena densità cre– puscolare del cltmn naturali• stico-simbolico t~erge la for– za di certe pagine lancinanti come quelle ove si parla del- POETI D STATO E POETI CLANDESTINI NELLA GERMANIA ORIENTALE )f Nonpiacerebbero a Goethe Pe1•ehè i tedeschi Breelat e Beeher quando si oeC1&fJO• 1•0110 di poer,ia, 11~11 eo11sultarò110 il lo,•o IIHl#Simo 11oeta Col titolo Im Schatte1t der Il •Ingoio può e,,er di&trutto, grosse1t Spi1me (che. a senso, di GIOVANNI [CCO ma II partito non può f,f:Uti~- si potrebbe tradurre All'oni- che é l'avanguardia delle nuusé bra del vampiro/ 1'ultlmo nu- li ad ogni costrizione che In- è condirettore della rivista ecc.. ecc. mero della bella rivista Neue franga le sue intrinseche leg- Sin1t und Form <Senso e for- • literarische Welt <Darmstadt, gl. Cominciamo da quella or- ma), edita dalla Acccrdemla Da questi. versf non risulta 25 settembre 1952) pul>bllca tooossa. Premettiamo il cu- tedesca. per le arti, sezione che neppui e U J)()eta dl stato alcuni sa.ggt della POesla te- rloso monito d'uno di codesti poesia e lfn,gua, ed ha rlp0r- numero due abbla prestato desca ufficiale e della p0esla poeti di stato. • Difendete, 0 tato, per ben due volte, u una difesa molto strenua al- tedesca della resistenza nella ti I p0esia difendetela • premio nazionale di prima la p0esia. . zona d'oltre Elba. La prima ~~•aini:lto della' PoeSla e di- classe• Per la sua • partecl- Forse un 0 plu valido ausilio reca I 5egnl di un piatto con- r d te! f i d I ambi- µazione alfa creazione di una alle muse I avrà d.ato Armm formismo agli arti~ll dl un e::~ I~ s ~r;ili aveer!:u'convin- Urica nuova>. MUller, p~r quanto sia solo credo imPOSto dall autorità to h Pbi 1 d 11 Vediamo dunque un sag- detentor d un premio di e ter– p01itlca che concede ad essa, c, e sogna use re a a gto di codesto ... paladino del- za classe> e non possa com– oltre all'imprimatur, tutte le prop1la pelle, per difendere la la PoeSla (li brano è desunto petere per fama col due sul- agevolazioni perchè si diffon- propria pelle. Difendete la da un'ode ai poeti). lodati suoi colleghi. Diamo da. La seconda circola anoni- vostra pelle, difendete la POe- · qui, fedelmente tradotta, una ma e circospetta. e la stessa sla >. Le parole, piuttosto ba- La motocicletta sua lirica. Neue literarisclte Welt non nalucce, sono del noto Uri- :tt,~~!~~t~, poesia Patria dalla ve.ste ,olfva, &e stampa il nome degli autori co, narratore, drammaturgo e nei 00$tTf canti un'abbietta mano ti minaccia - delle liriche eterodosse che saggista Johannes Robert Be- uon ha ancora' trovato il suo avvolgftt nella veste d'acciaio e presenta, perchè al di là del- cher. Questo scrlbtore, oriun- [posto. te,,ltf 11n abito metallico. l'Elba pende sopra di esse do di Monaco, si rifugiò du– l'anatema. rante il per!Odo hitleriano In RiPOrtlamo qui alcuni sag- Russia, e vive ora a Berl!– gi delle due p0esie, senza u1- no dove occupa la carica di tendimenti Politici. al solo e Presidente dell'alleanza cui– scopo dl documentare ancora turale per il rinnovamento una volta come l'arte si rlbel- democratico della Germania>, NOMI NUOVI NELLELETTEREBRITANNICHE )f ·ntJE NARRATORI • -mirano all'oper-a d'arte Non 01edlamo dJ sbagllaro mtra7VEÒCDd0 nei glovani,;,sl– ml. cioè nelle ultime reclute rn aga r 1 quarantenni. della Jetterutura inglese il desiderio di una reazione nd una ten– denza nll'nllegorloo ed al cere– brale &$al accentuata nel lo– ro inunediatl predecessori. Co· destf\ rearJone 61 manilestn 1n due dJrezlone: da un lnto un ritorno alla satiro di un am– biente, una società. al realt– smo temperato e corretto dn un Jtumor che gli conierlsce sa})Ore speciale e lo contrad– distingue da identici tentativi fatti sul continente. in Ger– mania, in Francia, in ItaUn ,tessa: dall'altro il ricorso od un intreccio altamente dram– mnt tco. magari melodramms– tlco con elementi della crona– ca nern In ambo I casi i mlgliori. i più promettenti. gli unici che ci passon Interessare. mirano all'opera d'arte, alla letteratu– ra. sorreggendo le loro nmbt– zioni con un ingegno a volt<! note\·ole. L'influenza diretta o indiretta di Oraham Oreene nppar~ evidente nel secondo caso. L'abbiamo .notata qual– che tempo fa in Howard Cle– wes. la passiamo ritrovare in Hugh Wheeler e più forte \n Edward Orierson . due noml nuovi nelle lettere britanni– che. Il successo strepitoso di oraham Oreene durante gli ul1imi rum! è dovuto 1n gran parte all'arte consumnt.n con cuJ ha saputo trarre profitto dagli elementi caratterlstlcl òel romanzo giallo oggl in vo– ga per innestarti in una nar– rativa con alte amblzlonl ps1- cotogiche, morali e letterarie. oraham Oreene ha fatto e fa o modo suo quanto al loro temp: fecero Balzac, Dtckens e Dostojevsky. Come loro - 'Jastl pensare a. e I Demoni >, o e I Fratelli Karamazov > di Dostojevsky, a e Sptendeurs et Misères des Courtlsanes • di Dtckens - Cf!II bada ad eccita– re e sostenere l'attenzione del lettore costruendo un Intreccio fortemente drammat lco t cul e1ement1 passono indi servire lioteca di GIACO~IO ANTONINI per dare vita e colore a quan– to intende esprimere. Edward Orierson di cui «Re– putatlon !or a Song» (Chat– to e Windus edlt. London) è il µrime romanzo. ha avuto ana– loghi intenti. L'influenza dl Ornhom Oreene si risente in mode, meno diretto di quanto avviene In e The LOng Memo– ry» di Hownrd CJewes. Edwnrd Orlerson si rivela più abile. più indipendente ma anche egli non riesce a domi– nare completamente la mate- ria .. n rlcorso ad un Intreccio a forti tinte, a elementi poli– zieschi e di cronaca nera si avvera come in parecchi altri casi - basti pensare a «Il Conformista» di Alberto Mo– ra vin - motto meno faclle di qmmto a prima vista può &em– brare. SOio narratori assai e– sperti e di grande Ingegno, naturalmente Portati ad ap– profondire ed ampliare rico– st.ruendoll cnsl dt cronaca ne– ra - DostoJevsky In «Delitto e Castigo>, Stendhal in cLe Rou- 10 1a 1" 1dlotae della JnUCCB O quel– le flnr.ll ove si ;m'!sènta con da nte sca cupezza la pazzia de– gli scavatori di un irrangiun– giblle tesoro, o «The Sound and the ury». cnr.,:itolodi spie– tata introspeziolle, questo ro– manzo ha, mi se-mbra. H pre– gio di una superiore unità strutturale nella. intrecciata molteplicità dei suol motivi. Altra prerogativa di uAbsa– lom, Absnlom!» è che 11 ca• rattere di brutallt ll p iù o me– no presente 1n ; ut.te le ope:-e !nulknerlane, e t.u lvolta spia– to all'~ccesso oer non dire al– la volgarità OOme in «Sanc– tuary» (dl cui l'nut.ore lnt.en– éeva per sua dlchlaraziOne fare w, «bestselleu d! effetto), è qui assunto in un cllmn epico genuino che lo rt.."Ume.La bru– talità di Thomas Sutpe11, an– che net suol momenti irrazio– nali, come qua11d1Jinsulta Ro• sie Coldfleld o la nipote di Wash Jones doPo il parto, è il riboccare di un'energia. vi– tale slanciata sul mondo, è ll rapporto dl prL'llordiale vio– lenza anche in «To the Un, •know Ood> di Stelnbeck. Per questo uno del r,iù autorevoli critici americnut. Cleantn Brooks, metteva in rtsalto in un suo recento &rtlcolo pub– blicato dalla <'Sewanee Re– view» 11 carattere dl tnnocenzo dell'eroe di quo,;to romanzo. sviluppando gli nccennt che In merito cl !or:ùsce l'autore stesso per bocca del padre di Quentin Compson.. Nella sua violenza c"è UD.li recondita ne– cessità, e o om e Enea il Fllto e il destino dJ Roma futura, cosi sospinge Sutpen il ouo «disegno» di c:ti la grandiosa casa e la enorme piantagione non erano che una prima ma– nifestazione visibile, e di cui la pl'Oi(ressiva rovina della sun stirpe rivela un nitro aspettù avvolto dall'ombra "deJJ"lnde– termtnazione. li «disegno• è la fondazione di una stirpe nuova iu un mondo magnifi– co e redento, è la grandezza incompiuta di Sutpen, è la sua shda al destino che le pa. gine del romanzo riecheggiano come un COIPO di timpano bee– thoveniano. Per Nietzsche, In grnndc-aa dell"uomo era mi– surata appunto dalla gra:1- dezza ciel suol «dlsegnJ»; e al– lora Sutpen è Cm l'altro il su– peruomo nietzschiano. Ma tutte queste considerazioni : fl°~t~~ n,1!~~~e d:n~-- ra, che si nutre d1 due e hu– mus»: la tragedia greca e la Scritti di: AUGUSTO GUZZO ,: CAMILLO PELLIZZI e LUIGI QUATTROCCH,I * e pagine inedite di GEORGE SANTAYANA Come tale egli è dunque lo inizio della storill umana, il patriarca vichiano, oltre che la storia della oolonizznzlot:t (Jngtosassone coi ,uoi peccnu di h11brl• e le sue eroiche ge– sta pioniere. Ed è poi l'uomo che ha raccolto !a sfida dJ Dlo. Giacobbe in lotta con Jel10- vah, Edipa; naturalmente "' la fine perde, nm penle da e– roe nella sua glgnnte~a audn– cla. Basti pensare alle. scena della sua uccisione, 1n cui 11 factotum Wash Jones che lo abbatte a colpi d! !alce per rivendleare l'insulto alla nipo• te puerpera è ))resentato dallo scrittore come un'immagine del TemPO, e s., poi si legg• con attenz.ione si vede che è stato Sutpen stesso a volere e provocare la propria morte '------------' quale estremo atto di sfida al destino che gll aveva rlcusa.to un dIBcendente maschio im– mune da tare e condanne. Comprendiamo ellora con1c siffatta indomabile energia, lnoontrrenslbile nelle sue mB.. nitestaztoni alla mente comu– ne. dovesse apparire all'esa– cerbata zitella Roste Coldfleld quale fonna demon1nca: per le~ parlare di Sutpen è par– lare del tdemonlN>. Ecco dunque chiarirsi nella sua essenzialità 11 motivo di padre e tlg!Jo, t.0mo e donna, fratello e sore1l9.. germano e germana, sempre In lotta: Il rapporto fra le ,,re"ture 1n ta– le clima non può essere trnn– qulllo o sereno, ma è una for– ma di quel Fato stesso che tutti 11 trnvuglta nella sua opera <11 creazione e dlst.ruzione. La ri– volta di Assalonne. l'amore dapprima inconsapevolmente incestuoso di Cbnrles Bon per la sorella Judlth, la recipro– ca distruzione òolla stirpe di Sutpen; qui i)OSSiamoricono– scere In mnno d.i questo Fato, la neinesl della sfida o tr<ICO– tanza o violenza seppur ne• oessarla, della hybris: i denti lei drago. Ma, come nella visione al– lucinata del Joyciano Finne– gans Wake, genealogie e con– rutti ci! !amlgJi;i equivalgono alla parabola dell'umamta nei suol clcll; l'apogeo e l~ degenerazione :lel Sutpen son la vicenda ciclica della civiltà umana. Questa ferrea ctcllcl~a della storia ci dà la chiave della struttura di «Abaalom, Absalcml>, che è appunto u– na struttura clcllca. Si gvol~ infatti a spirale dalla memo– ria che dlpkna 1 fatU rl!acen– lo a 1ltroso il toro peroon, temporale. Emerge coal com~ valore fondam.mtale la spa• zlalltll del temp<J: la memoria col suo gioco di presente-pn•– sato, morti-vivi, eroi-opettri,. Oiaccbè una della oonqulste sottill di questo romanzo, at– traverso la sua puradossale in– dagine ps!oolog!ca, è la spiri– tua!Jzzazione del t.emPO,che si evidenzia nel rapport.o fra prr– sonaggi narratori e personaggi narrati: a un ee1to punto ta– le rapporto dlvccta di qttorf (i vivi) reincamatl peramtaçgf d'un dramma rie.vocato, tre- GLAUCO CAMBON (Continua a Plll/fna 2) UN LIBRO ALLA SETTIMANA PRESENTATO DA CARLO BO * La storiadi Fortunato dl Antonio Guerra (&DIZIONE EINAUDI)

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