Fiera Letteraria - Anno VII - n. 42 - 19 ottobre 1952

Pag.2 l TRENT'ANNI DI UN CAPOLAVORO ... LA FIERA LETTERARIA Nas·cita delle "Elegieduinesi" R11in.er ,llari11 ltillte 1<èri81<e que11te bellus.me tra le ,nre liriche ,l.ura.nte lt 8110 sog9ior110 ol. castello di Il ui110, s11ll' Adrla1ieo iblioteca J Bianco. ✓ ✓ MAESTRO ANGELO (?) - « \'er1Lne Annunziata• (Ma.tra delle Bloeberne e della acult.W'a Ucnea NntH - ROma) L'l1ALJA LET1ERARIA '* DOMENICA 19OTTOBRE 1952 Domenica di giuino * di LlJIGI BER'l'l A Raffaele Carricri NeUa tua Atonia, io e te. Raffaele, la domenica di giugno e i c■,·alli ricciuti di De Chirico, i ruoi filoaofi erranti, le b.rche 1bb1ndon11,- nella luna. fra colonne e templi mentre g.li alberi vacillano nell'n1urro uadltore del çielo e lo !ltrile patrimonio d'erbe ,ulle torri: e,111a,•11 Yma Smnac. Che Je~he confme di domini v1rcavamo? C™' territori. Che 111erJ.n1e': .Antich,:: re1i,11mii.c1i lrangcnmo 1u un confuso albre, lune e rR,:ni, leopardi e 1n1cond1, ttneri, acque funebri, monti, g11leoni inugllali 1ulle 1cogli1ro dell'oblio e pa~•i e11untoriali fra rampi de•oh1rl, \ 1 i1ggia1ori arm1ti di ferro, letti 1l,handon11i, grapv<>li d'uye acce1e, bandiere di conilo e oro in un distinto p:tlrimonio di leoni e tielle. Ma poi, l"he cerirnonia di cenere 1orgel'■ nel va.lore dei Aogni? d1e un1id1 ,·oli all'aurora 1'acccnde-nno negli nret"chi e ancora mi Hpnv,•eni"■no negli occhi, mentro J,. tende bianche a':ipri\•ano fru1ciando e moa1uT1no ~tr:1ncve~ctnionl di piante e d'atmodcre diffidenti? )lilano ,aclllava ancora nel imdore e fra.Je dita: imperfeua fO!tanu cli-e neuuna 1,pada verde 1arebbe ,tata capace di dhiderc. Nel canto tuttnia 1'arrendl!,·1 b CÌIIÌ av1•oh1 di muuola acarl11111, i fiori parevon divorali d1 fauci rapaci cd una de,01111 atmodera 1'1prh••· Cantan la Morl,e ,·utita di l!rani uecelli colorali, la 1,011a,•~nochine ,·cle ri!uh1ntl da lm·crni esasperati, tuie d'lddil \'io!, come fos.}le d'autu11110tolto la pioggia vidno 11 m•re, piangendo 111 una riva porduta, ove il ,uono ~l enore cade,·■ n.ella malinconi::1 della notte ,mar■ com'& il ciclo pnpolato d'utrl naufraghi nel lo.mento delle rrime marglierit,e; e poi le erute cupe dell'Gnde che fumano di pianeti e d'One, di gu1ncl1U d'alghe e 1'11cquamord,ente cht, urla e 1uon1 romc un la"'ento, il cupo lameuto che circola nella mutica, l'ncqun feroce e nera 1u Jugnbri quadrali di poppa al filo nella ttmput11, con bouelli che 1cloccano, con acoue che crepitano, ApUmee quindi l'1ct1to d'Yma Su1nac e il n"1re tolo, ... ·-· Come potrà luffar,i lo 1mergo al malel·olo fiJChio? Come aull'isole 1ommene potrà alurt.i il ponte dell'arcobaleno? Uccelli di iolfo, odori di cantina, urli d'ubrlaehi, ,pecchi, ombre. fantumi d'erbe e di farfalle, leoni, &"'.,.rpc.ombrelli verdi, fili ,1,inati e gli zoccoli d,ei c2valli, poi rn tulle le latitudini 1'aecende,·ano i mirti e i tamuilchi. frt11cia1·11no le frecce, int,rmin,bili banchi d'•lga 1i ilf'ndenno airll amanti N>meu:cchi ali• luna e aull'11cquamoria rotavano I gabhi,nl Quali av..-enture ti diramnvano. Raffaele? Io non 1ono il e Sianor Apollo> e le mie c;irro:ue 1011 guid■te d.. pc.ci e da maree, 1un e carrette> e hrig11.n1i11i ncll'auurro e voao ,ulle 1uperfici dell'ac,11u11 ::inohequando le )■nce della piou:ia vorrf'bbero trafiirgenni, Son uomo d'acqu,, di vino e inchlc11ro che mi forni~ono 1ò1anl e 1eppie. So i segreti della 1puma, per qun) corda 1i 1ecnde nel fondale, tollo qu•li pic1rc barbute ombregiriano i crudeli 1oli dell'utate ,nuunioli, giudole e pCrrhic. Conok'ono ove 1'1llu11no le (ruolo delle atelie marine e la pnl:unilPr■ cogUe i 11iù11ranl ravnlll d'arqua, dove il bollellino inteue le aue Euni di uallon, e tlo,·e eullc i;o111111i1à del mare dann alla luna il pol110conllino. Non chiedermi ahrl 1e1retl, amico che non ,npe,•o ò'a,·erc. Nella tri!te 'roi1ubblic1 della clnà 1fo11, il vc11to intenninabil,e non ha ero, u~ide gli uccelli, trafi;iu, lt hocrhe tli 11ie1n, 1pcu:a l'ali e l'unlcbe onde /\On qudle dei ,noriluri !ull'oreano d'ufaho, 1ul cale-ndarl app,e~i nll'amnre circouante del no,·embre. F. che poui 6i M':tuno? Che \Cne ,i 1p,eiuno? E per ti cielo qu:ili melalli lnm:om.>no, e ii:rappoll e c■mp■ne? .... ....• Solo in vento e il mare, Il fulmine, le 1tell,e, ]a luna, il 10le, le g■mme del colori, poi i vini fetforeiecntl, i copelll del poeta, le li•nc delle farfalle che ci 1tringono come 1p1de, e lmmcnae nl\i dei vini dell'hola, o piancla di p■role ,utenale. LUIGI BEB.Tl lJ.O O O.O O O DI AMERJCA1''1 ADERISCONO Al BOOKCLUBS AMICI DEL LIBRO l out aderent.l l(>dono del 1ea-uentl bendlel: a) ♦ Veniono tenuti al corrente del Ubrt d1 manlor succuao at.traverao l'invio 1Tatult.o del notillarlo m,n~ slle edito dagU « Amici del libro>; b) ♦ Ricevono a domicilio, a meuo posta, l Libri dc1 mese da loro rlchJeatl; e) ♦ Rloevono »i premio un e libro al me.e> a IONI IOelta. del valore mccllo detll aequhU, per orni due e libri dtl ml!Ml > da loro acqu.i.tatl i d) ♦ Usu!rulscono del aervii!o gratuito d1 consulenza librarla orrerto da.a:U Amici del libro; e) ♦ Frulacono di uno .conto •ull'lmport.o delt'abbona.mecito a rlYiste e a1omalt di oar&1otereletterario. L'adealone al Book Club Italiano I libera • rrawtta e si effeU,ua eon l'acqullto di un Libro del Me1e. GU aderenti che presentano tre nuoYI u1oclatl hanno diritto a 1ccclltre cntullamente un Ubro del mese. Rlcltledere Hn&a: 1mpegM ~ttagllato progr11m.m4• 1c1ted.a di c.dN!one ogU Amici del Libro - Via. Pompeo Magrio, l • Romo NOVITÀ GIOVA~ 1 Nl itll'EZZE PER UNA FEDE Nelle brevi parine di Prote1tonie1imo e 1pfrltua:Utmo (Torre Pellice, Claudtan•, 1941) l'A. :avf'va Po,5to li problfr.na dl una fede nf razionale n6 miltlea, come dedalone ln pre- 1en.u del puro evento della rlvelulone. Nelle linee della t t.eml prlneipall della fede criaU:in•: l'e.tetenza. e l'idea. ateaaa problematica si 1vol;:e ti 11rgio pre&ente, nel ouale di Dio, l'idea della rh•elulone, n slifl1f'lcat.o della 1ncama– zlon1 di Crht.o come centro prmpcttico della vialone cr1- 1tl1na della &tor1a, la crearlone e l'ademplnunto del ReiJnc, di Dio wno trai.tau con lndlpenden1a dalle fonnulaa:iont dogmatiche tradizionali e In continuo riferimento alle po– slElon1 della e&CQ:eot e dell1 atorlcsrat1a protettant. mo– derna, ln particolare alla elaboraz::lone doem■tica di Karl Bart.h. Per ll suo carattere introduttivo e per un certo calore apolorettco che lo anima, p1,16conalderaraJ come una &Orta d! e Diseorto di rellrtone • agli uominl del noatzo t.empo. Pp. 245 - L. 1250 * Sl,110,~E WElf; La condizione operaia Questa OJ)f!t& che raccO(lle tutti ill &erltti dettati alla penu.trlce francege dalla 11ua tsptrlenu di mlltt.ante 1ln– daole t di operata, è un doc:urnento fone unico nel n06tro secolo, la relutone applM!onata e sconvoliente, condotta con una Intera probità. Intellettuale, dl un vtauto nelle regioni della condllione operala. Nelle lettere •Rh amicl, nel dlar1o di fabbrica, ne,11 ar– tlcolt ICJ"iitl durant.e gli anni che vanno dalla i'Jerra. di Spa51:naa quella mondiale. le contraddlz::lonl di queste pa– rtne sono quelle &teMC,non risolte, della, .nostra cMltà !n– du.strl■lc. Pp, 340 - L. 1100 IN TUTTE LE MIGLIORI LIBRERIE E PRESSO LE RDIZIOXI lll 001\IUNITÀ

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