Fiera Letteraria - Anno VII - n. 40 - 5 ottobre 1952

I rnanm1crittt. anchesç non pubbl1c11t1. 11011 ~, rr~t1l•J1't'n110 - 1;>ata hl. sovrnbbondanza d1 scntu che cl pervengono co:1 . l e:-.p1tc1ta richiesta d1 Kll1dm part11·01an, con111111chiamo agli !nteressat1 Chf' d1reuorf' e redaz1onf' dt>lla f'icr:1 110110 assolutamente lmposslhllitnt1 a dar riscontro a queste richieste. tA FIEHA tETTERt\HIA 1L FESTIVAL DEL TEATRO A VENtZIA * I Poesia di Corneille Molto giustamente ln un suo scritto Jean Schlumberges no– tava la capacità d1 60rt1so esi– stente nel teatro d1 Comellle, contra.pponendolo a quello d1 Racln e dove il sorriso ! lgno– ra.to. Tale osserva.tione che non v uole stablllre nulla ri– guardo al d!Yersl ,pesi e diver– si e,passorl espressivl, e non vuole perciò proporre poleml– ehe senza senso o paragoni, può servire Invece molto bene per Indagare eventualmente l'animo con il quale Cornellle &l avvicina a1 teatro e, in oon– ,rl,J)l)Ol!to, l'animo di chi si ap– presta ad a.ccosuere la sua pa– rola. Voa:Uo dire ehe la rappre– sentaz.tone di una traaedla di Comellle propone un MSOlu– to tesato alle motlva.ztone di un tempo Ideale e alle sue correzioni, mentre la rappre- 1ent.az.1onedi una tragedia di Racine propone un assoluto le– gato a un g1udlzlo al dl fuori del tempo nella perfezione raggiunta di ogni misura. Ra– cine ! un cristallo, e per Cor– nellle torna sempre vaUdi&sl• ma Ja tamos& immagine di Satnlc-Beuve de) tronco dl un albero robwtl.sslmo che s'in• verdlsce nella vertigine della sua sommlt.à. Lasciando Racine a.Ila sua grandè vita, diciamo che Cor– nellle si esprime accanto al fatti, al moti e agli avveni– menti della tragedia, ma che il tragico per lui non è mai una constatazione a.swluta o un punto d'arrivo, non ! con– clusione ma pluttost.o è un eplsodlo determinante di cer– te soJuzlonl che non sono tra• glche è Invece sono solenni e a:ravt, quando non addlrlùura atti Quotidiani come nel Cld che, bisogna dire, egli stesso ha chiamato tragicommedia, La sua capacità di penetra– zione psk:ologica accompagna I personaggi attraverso la loro lotta In difesa delle pa.sslonl nobili dove una volontà pre– cisa, ostinata, costante, a,ppa– re (si direbbe oggi) oome la conseguenza. di una e scelta , che indica un modo di vita lnsostltul'J!le. Nobiltà di vita, Il IV09:eek Nel e Woyzeck, di 0eorg !l'uomo tra\·olto dall'lngiu.stlzla :iC:C'/:~erm~!"er~i[: -~~ a~: 1 1~~orf~~hae ~lonsu~~~~t! l'Intelligente e mlsuratl.sslma miserabile. e Il.l&ie contlnua– regta at. Hans Schwe1kart, se- men\! d11vant1 ant' s!tua.:·onl oor,do spettacolo del !-~estiva!che: lo superano. Assai bravi Vcneilano, cfO che co)t>lscedi anche Marte Louls \Villi. Frte– plù è Il senso di predestina.zio- drlch Domin, Adolf Oondrell, ~te~~~ =\!a do~n!P~:::~~ :f Pi:r\~lb~in~:il :~~{t creando In lui l'orgasmo della Va.gel,magnifico Imbonitore da fuga .per sottrarsi a qualcosa Cle.ra, e Therese 0!ehse vera– che ha I! CCXDPlto di vincerlo. mente pertetta. e come tuo- La frammentarla tnged! a rl• rl del tempo e dello spazio. nel– sulta come un continuo in.se- la parte della veochla cne rac• gulmento del destino, e della conta la rtaba. Applausi a ace– realtà sensibile per reso, a na aperta e un'ovazione finale Woyzeck.che non ha armi per hanno dimostrato l'Interesse ~fei~~1~~u:.Xt~~~ 1( è c~pua~~ ~ifo.pubbUco per quest.o SJM:tta. l.stlntlvo e buono che si sente ---- ~! :te~ttde1d~Telp1P.°~bi!l~! L • • vlla è l'ubbidienza bunttlne- a guarn1g1one sca al regglmento, il t{more e · ~o~~~glre.r eu~F~:Od~= • ::~rr =:":."ui ·~.-~ ~~ mcatenata vere nella miseria correndo o- gni t.anto a vederl i inqu ieto, Succuso completo alla rl· come se ~O non gli fos.se per- presa della commedia d.l Al– messo o passasse I llmlU di berto Colantuonl e La guarnl qualche ortline incomprensibile. glone Incatenata». successo di La realtà procede p-adata- applausi e partecipazione di mente alla sua demolizione animi alle vtoende degli 110- morale. Il mondo attorno lo mini prlgtonlerl di guerra e Indica come colui che deve &<>t• olle esibizioni de.I sentlmentl tostare. La vita lo obbliga Imperituri prQllT~slvamente a darle una Detto che la commedia di ~~':!t~~:~orl~=J:~ia ~~j Colantuonl è costruita con destino è in atto e vana riaul. !1! 0 !;"pe~d'!,v'ff~~tio ~~ T:'!o~: ~ J~ 1 /1~~\~~u~i1:C, 0 ~! ven.zloni emotive più sicure. propria esistenza cercando Il confesscrè di essere un'anima susgertmento che non può ve- perduta e un cittadino colpe- nl're. La. sua donna lo tradlsce, \'Ole.Intatti quando sento par, 'Jl'EA'Jl'JRO A CE R'Jl'ALDO * pur attra.verso pianti e penti- lare dell'Italia In un ce.rio menti, oon u Tamburo manto- :ft1o~· d~n d!;~t!i°ona~~~ ~e~ ~o ~f 1 saÌ~~~~ène~;tJ>~;: rnggtungere o. peggio. oon la reclc: corre. si muove. si di.spe- esclusività o limitazione mo– ra. viene tirato di qua e di là raie che porta all"idollzzaz.!o– daell avvenimenti. vede ombre, ne di un valore falsificato nel• a.µplU'izJonl, ascolta ammoni~ la sua verità e nelle. sua strut, menti ma, SOJ)ratutto cede al- turA, lo non ml fido, ml gunr, la desolazione della propr1a do le spalle perchè ml sento Fedeltà alBoccaccio diBernari e Impotenza. E' un povero a cui tnlnaectato. • V'era un po' di nervoslsmn 11 mondo non permette neppu. • SI tratta di una delle tante la sera dello spetttcolo. n cielo re di aiutarsi. AJ!a fine la cac- minacce che Insidiano la no• minacciava d.J mandare a mon– cla del destino si oomple. la atra vita. e qui awavata dftl te le fatiche non lle\'l di una f.~~o~t'\1:~ee 1:n~~~~ :~I ~1bi1~!irl q=at~~~ ~~a~e ui~:J~1::t:a~t f1~~~J°s1u~~opJ1~~tn!~: ~ :!fi:C1:it~= ~m1~r: 00 j~=:!,~n!ur:1c~:attava più. scienza, dove ,peraltro la di- tutt'altro modo e in tutt'al- come l'anno scorso. di portare i:Ora=e sia 1 =~re n~"~~ fr:~~:o~~a:~~ se~~: ~l~hsc~~ape~a:r:ut ~= i 11 i/~ 1 ~~aiS~~~t::· la socle- per reJoquenza comiziale. nagglo eplsodlco di Calandrl- ~a~~f:5~c:e~r~ >de1 t[ 1:- d~~;~:~: èd~~tr':f~: ~~t~~:1!,° •~!P9t"j~~ ina~:'o~ !~~fJ1dt:a:~:\1te~l: c~J~ ~: fa~~ 1 ~c~. ~:t~abaC::d~~~r:i :~~1/ude1tra~~a~~~~!~O: t:St~ ~f'if~:/"~:!'~•~1fa~! ::t~ r:11atl~~lorJ,c!e~~:1:tt~~~ ~:::~ <;,::'it!er:ig:1i~~!ldaa"J!: !\° r~~lv~ 1 (D ~~it~~ ~~~ d! g:;:S: 1 d:1~:Ucc.!s:. 1 ie~: ~u~to~: 1 ·p~aru~n:ac!& ~a':r~5i1~vita~~~:r:~: :!,nm::~ar! :::i~~è :~ ::~~:f k~ep=~:i: nate ma spesso vtnce Ml ste$50 bambini. e allora chi a.scolta tro con li teatro. Pandolfi e si apre all'inevltabilltà di u- o legge sente chiamata In a\'e,·a do,•u~ perciò pr;epara– na cupa poesia dove perenne c&\1$& la propria onorabilltA o re una &pec.1e di regia a priori i~~ire:''àJza u~I& u~~:i~eu~~= ~:'~eg:e s!fi:'~!in!r:~~~ t:r~~ P~fe :o !'e~:llv;~ : ne eompleta. La verità del per- sorgi.mentale che. lfel caso del- man mano si presentava.no dv· 150naga:lo che subisce ogni cosa la commedia di Colantuont è rnnte Il\ stesura. Ma anche quast tosse suo compito &ubl- Il meglio della sua verbosità. cosl Il t-csto scritto, rlmAne\'jl• re, e ancora subisce n dolore sincera ma sempre verboslti\. no delle Incognite. spettacola. che non riesce ad Identificare Senonchè ciò che indispone rl, non solo, ma critiche. Una che come mostruosità o come In simili manifestazioni. di fedeltà verso Il Bocca.celo, in un avver.lmento di più dell'ln- cui « La gul\mlglone lncate• prltno luogo, che Pandolfi a,•~· ~;,1'J>;:e~~tt1!a~~àailhe6~~; ~=~jJ ~1~::Cm~~ ~~!f~ ~:nt1, 1 ·~ 1 i;:'ittgec~~a~~~ea~j. persuasiva per la sua forza di J pe.rgonaggLO. meglio. di non velavano .una loro particolare es,f'r~ ,. rtf>T' la sua lncapaclt.1 esibire que.1 valori che tanto adercnz.a &I temi prescelti c. a teorizzare. occupano 11 loro animo. Av- e \Voyzeck., non è una pole~ vertono. eloquenti, rettorici, mica ma Invece esiste e, dlre1, tengon ad, ogni istante picco• provoca, come Informe dolore li corsi accelerati di dignità e :r~.S.:· a1~~fo~e~~r: ~ T; 1!,:m~!!'t~~~r:a 10 m~~: vogliamo aggtun~ere quella verità molto intlriin rendendo• teorizzazione che II oersonaqlo la manifestazione esteriore. =~J;~~r:aadhii~"°inte';~i Bisogna constatare una. \'Ol· validi ciò che nell'espressione ta di più che alcune. verità è dà. completo. ~:~a~~~t~i'1~rar:~!~ f;j Il pet1colo di frammentarie- motivo forse per cui 11&egreto ~t~~~ 0 e.~\\f~~~~i.ù ~eenli e il 6iltndo valgono tnnto più Cin11le che ml è parso poco per- ~~am~~r~ fa~~~:~~ b.uaslvo senz.a la morte del pro- glone che J soldati in guerra ~J:~~ i;;a ~~ :nan ~~ !ol~lg~~~cf~o :~~~t::1°~ . ~!lz~rr:e d~'lf~~ ~eQ~~ 1 1 i II fanno apparire. e sono &tatl è ormai diventato), è stnta ml- più torli nel senso della re,1- rabllmente risolta. dal regista stenz.a alle violenze morali e Hans sch..,,•~ikart che ha unito fisiche. Sentivano l"orfgfne ne– l d1\·ers1quadri fondendoli con gll atti naturali, nelle poslzJo. luci e musiche e facendo rtsul- nl difese come uomini che lii tare, nel ritmo della recltazlo- trova,,ano nella condizione del ne. la CUJ>a vicenda di Woy- soldato. Era un continuare a zcck un avvenimento nitido, vivere secondo le nuove e i:trR• preciso.senza. sbavature espres- vl.sslme difficoltà da l'iupcrare. s!ve. tutto contenuto nella sua e non una rnppresentazlor:.e mll.lllfestazlone con un rigore e strnordlnarla di sentimenti e un'3gevolezz.a Insieme di stile di stati d'animo alla quale ~~e~~Po~f!a~ùes~ ~~~ ~~~::~- s~~o st 1n::!~~ Il Mllnchener Kammersp!ele. te su « La patria come valore una voce teatrale che si unisce lmpc)lJUco ,. Cioè come valo• ~nem~:ha ::~r:v6f:C,~ O ~: re che opera Sulla personallti\. ropee. Indic andole la strada del U- ~l~a d~~~teòo~ue 1 t~NiTe~l le rievocazioni e per ciò &tesso dagli .schemi tradizionali den– lro 1 ql1all si muove la critica boccaccesca. Per ottenere en– trambi questi scopi non ero bastata evidentemente la pur &lretta collaborazione fra re• t11Stae autori. Se per Bemarl, infatti, Il comp ito era sta to in un certo senso raclllt.a.to da un riferimento ie allst lco già ben chiaro nella novella (un'avven– turoel\ nottata dellft malavita. napoletana che si contende 1 fiorini che Andreueclo ha por– tato da Perugia per comprare cavalli e che se Il vede sfug– ltlre per un miracolo del quale è protl\gOnlsta lnconsape,·ole if~~ a1:;ra': 10 ~iaseabr:. atan.za facile inventare un cli. ma e d el personaggi che tra– ducessero quelll della novella senza negarsi, nello stesso tempo, al gioco oontlnuo dtlle llu.slonl che Bernarl sles$0 oon un occhio alla nostra lm– ma,rlne di Napoli, aveva in.sl– nuato con acume nella azione, per Pratollnl l'assunto reali– stico si present.ava part!colar– mente Impegnativo. Anoora oggi, per quanto riguarda una Interpretazione delle prove cn:dell cui 0ualUerl, marche- Hazl.!tKrlstlan Bleeh è stato bero esiste.re. un protaaon!,gta · lmpeocablle. --- e Gualtlerl e Grl.st.lda », di Vasco Pratolln,I, a Ctrtaldo 1bl1otecaGino Bianco OHAIUO DELLA JtEDA7.IONE ROMANA 11-13 18-20 Redulone milanese: Via della SPII'• 9 - MILANO 1 1 J\.fanotcrlltl, Colo e dlaernl non pubbllcatl non 11 re■Utulaeono .. v l,A RADIO * Il Premio Nazionale

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