Fiera Letteraria - Anno VII - n. 8 - 24 febbraio 1952

.! Pag. 4 ANTOXh CLAVE' Jncls!one BELLE LETTERE E BELLE ARTI .... )(,. Come non si.può parlare più di una società chiusa e antisÌorica in un tempo di conflitti e di dibattiti traforze e concezioni mondiali: così non si può parlare di ritorno alla sana provincia, mentre la nostra curiosità e inte• ressi sono rivolti alla "provincia europea,, )(,. ,Il GIVSEPI•E ltlilllCIIIOIU L A pfttura. quando non 1trvt: alla pra– tica, qlla poltmaca, alla po itica (premi m ani/utl, ecc-, lottuie ,-,aoncheJ e in , ;i.a.no d'lrruponsabill in co:cc,a di ordina– z ioni, ecc. o d1 vecchi risu,cir.atorl di acea– ckmte o di Janta,rmi. E pure t da notare cht: mal come oggi, le wrt1 f.Ull'artt J1guratnu1 ionO ltgate a quelle tUUe ldtue. E' l't:DOC:'I dt:l plttor1..giornall1tl; degli art11tl-ldtuat1. Il Jenomeno del neocub11mo (o neorcalitmo, ecc.) t indtcallvo di qut:1to .rniarrnnento, ,u que.sta malafede, O cittadini perche non vi o.ccorge1te del cubi.rmo qutrndo era Il tempo !efa"cq"u~u~sa(l 1j:::,~a:i~ej'~c~1~:1~nct a , it lc.nufJ ,. e 1~g!~C:., ~~~Vien~~i:crrszJ:R:/1:i::d!,a~! gravi, anche ,e inserite In 1m dl1cor10 che tocca più partlcOlarmentc le e btllt lettere., e la. loro dccadenw. li qtiadro. tracciato da Ralmondl, della ,ituazlone dtlla cultura Ha. ltona. dal dopoguerra a ogg·, è addirittura ,confortante; e tra le cousc di 1/JJatto de– cadimento ,on da mettere le in/luenz.e ac– ctUatt ,e,.za ,celta dalle letterature tira– niere (nel'r u;i•u.~•od pfil tfpfcl1e di ma– nlerilmo ltttera:r·o1. la ,cono moralli4 e la 1}tc!ucla d1 chi vu,~I':" /or ,trada 1tn.za JaUca, l 'fnten.co: to della po~.!.c.J neJ/e mani/ei tozlo– nl Intelle ttuali e ,pfrltuali. Tutt, mali da. c,ttrlbuiril al df1lntereue dl una e 1ocfi!td: > ~r le orli o .al mal co- 1tume Mtra cltu,e lttlcr,;ina., Le ragioni ,ono compfe11e e f tortf vo.nno equamente 4utrlbult1, polcht I e puri ., non sono mru tutti do una parte, btn distinti, Individuali, Immacolati. Non boato Il rl1~tlo delle tradizioni· pro– v!ncfoll. non ba:da nemmeno fl po,seno d' quell'arte, cht no n può t1Jtre il monopolio di chi t ven11.to prhn<i di not, ~ meHrr.d dalla par te della r aglo,1e t 1ul banco degli accu.taton. E' /acile condannare un eco- 1tume > gro,10lano. VOigare, infantile, cre– &eft:ro 1ulla rlnunçfa ai valori pfit am c!t-1- l'fnt,llel'o e dello tplrlto. e pago 1oll11nto di e dfl)ffflmentf., mediocri. della cultur11. vl- 1tva e auditiva (del Jttl/manall wu,trntl e delle traamlulonl radio). In una sodet4 rom. p01ta, come t q11ella del no,tro tempo. cl sono guJtl e abitudini lroppo appari1ce11tl. sproporzfonale e oJJc,11ive. e tait da 11111cl– tare /orti reazioni moralistiche. Ma questo e CO.!tume • t davvero l'etichetta che dl!tin– gue la ,octetd attualt7 O 110n tmogna in– t:tce cercare altri in dizi, altri tintomi, ma– gari ancora lndecl.tl e Indistinti, di un. ,n,c. tamento e P o.t!Uoo., di quefta soetetd? E se lndlrl e 1lnlom1 non coincidono cn; e ricordo,. con la. n.ostalgia. di una socfetil artl.!tka. e letterMia molto dft;ena da quella 41. oqgt, ~cht' condannarli ,ublto, ae-nza a.optllo. nel nome di un clanfcitmo tradito. d! una e probitd • diml'nt1cata. di un'art,. c,utodlra nd tempie soltanto dnt 10C#"rdot1 B11:-ch~lll. Alvaro, Moretti, Palaue,cht t. Ct.cehl? Lo ,,euo df,cor,() ! rivolto all'l pittura ma ti giudizio l anche plU grart. Allora. di,JJ"I Jlfor,r.ndf, De Pf,fla e Rosai, <;'t fl vuoto. l' dtierto7 .Ralmondl ouole prom-fo cOntrapporre tm ttmoo di "lrluo,1 , di on,-dl a tl" lt111pC1 dl Jallltt d'lr,e,pon~ablli e di canaolit? Le bottfpll,- dl .Morandf rapm-t'.rentano lo morollt4 a.uolutn: tutto Il re,to t e rlidac– quaturo ~. No. Non t co,I. lo amo e rl~tto Morandl (l'ho 1crftln e ripetuto non 1/0 quantt 1,olte. ,: lo rlof– Jtrmo a togliere df mtzzo c,t1nf po111fbfle qui. 'OOCO}, ma non credo eh, dooo di lui .1f .,,,. affogati nella palude neoeubt,ta o ncorta– lt.tta. so·no formule troppo /acili e che racchiu– dono - se llOldt - ,oltanto I /atti mlnorl. f rtJfc!11tdi ogni tendenza, le f,nltazlont on– portunf,tlche: vale a dire quanto noi sttnf condanniamo senza Il minimo dubbio. Ma se anche ci /out oggi un e neocubi– ,mo ,. J)l!rcllt dovremmo c0n.1iderarlo ingiu• 1tfflcato e indegno di tsistere? ta domanda che fl Rlmondi rlt•otge ai e C\ltad.inl ,, c~ non accor,ero dtL cubi· ,mo qua,ido Il cubf&mo era una co,a ,erta. t p!utto,to Inutile. Se I cmadfnf di allora non ,e "'- aecor,ero vuol dire eh.e erano e Jucrl dd:.a. ,toric •• e /o 1tu$0 accade t:.1 cittadini di Ofl'lll quando non ii accorgono che farle contemporanea è una co,a altrct– tt.nlo icria. E' $Crio e merita Il rt,pctto, anche se non 11e .sono usciti dei geni, ma degli uomini. soltanto degli uomini ,enza proporzioni divf11c. L'arte contemporanea è piena di rontrad– di;:loni. di complc.s11, di urti: cerca le vie f:~:::'t{!%'! ,ja V:i': 1 /:eJu:f~':111111 u;;:~~ n1atlcl, anche le ,ue prove, che tante volte colncldo110 con una c1a,pcra:l011e ddl'lntct• l1gcnza. sono qualche co,a di meglio della e mala/ed e• e dello e 11marrlmc11to • denim– cfati da Raimo,1d1. Sarcbl>c tntcrtuante sapere quali sono gli artisti (111lla11c1i. veneziani e ronumiJ, c11c, mc11I in.alcmc.a $Cultori, mu,lcl1tl, arclultW, critici, ,aggi.,t1, poeti. reu,,u, mentano ti d1sprcz::o hl ql(_e,to tCIIIJ)O di .tear,e e for– tune->, anzi di crisi prcoccur<mte. c·c un equivoco tra noi e chi ci ha pre– ceduto: u11 equivoco ba1ato sidl'i11comprcn- 1lone o. forse. 1ull'a11ttpatia preconcetta J>er il no,tro dichiarato europci11110.(Sl. lo 10, Ci con1idera110 del prov/11ciali 1bagl/aU, per• cht .soltanto nella ,·cm provincia t la $al– vezza, dkono mou:I cenJOriJ. U ironie sono Jacm 1ull"euro~l•mo, che t una parola i;lut. loito generica. Ma c0111tnon si pud parlare pftt di una piccola .socfetd chl1110 e anti,torlca in un tempo di con/llW e di dibattiti tra for:e e concezloni mondfall: co,t non si plW parlare di ritorno alla ,ana provincia, mentre la no.stra. curlo.rltà e Il n0&tro i,1tertJ1e 11ono ritolti a.Ila e prPVlncia europta •· SI tratta d1 una proolncfa. ormai, ma che rappruenta una cultura e una clvllt4 comuni, r,1t:,nu e non 11111mmi/lcate. te t Vb"o che .1"ta,ino nn– novandOII, .1la purt> In tnodo poco JX!lese. nella libera ricerca di una rtalt4 apirftuaJc. e morale. che .significhi ancora /fdu.cla. co– ,cienta. reo:ione alfongo~cia del vuoto e dcli, lnulilil4 del vivere. Guai a chi "011 si r,brlla all'attesa pu,iva deWt11tima rovina del mondo In cui crede: .t0rtanto dalla porte de' c. rln11nclatarl, no• &cono gli equivoci morali e Il bauo opr,or. t11nf1mo.Ma ll)no nrthtl coloro I q11ali i>cn– .1ano Joltanto n th1 tornaconto Immediato, all'clomo dt'i gerarchi? O è davvrro condannab 1 1t' la eo11/t1slone drl dllbhl. del/,. con'rtzddlz.lonl. der,ll trrorl. che ,e rl cl/0 1!1a"ln flnlla lllfma d,lla 11oclrtà e; a ,rorclr.an -, a q11n"'o prrme di piit: olla conqu ida dr lla no.~tr:1 1•cr1Ctl7 Vivo da oltre vcnt·annl tra gli crtl,tf drlla 9cncra::1one -oucrcd11tn al e No1itcento, t ro,•o dire (:se la mfa tt,ttmonian.:a vale 11,1.alco,n,eh, l'lmpt'qno non r ,rato minor,. di qi:ello drl e mae,trl ,. anche u le tipe– rienzc divergono, e portano lontano dal– l°hnJJ«cabfle 11fle rondfila lr. un cnmpo pi1i incerto e piri probiemotfco. Cre.!dutf tra guerre. fl(u1 e 1 ll ,. rlt:O!u..zfonl cl $0no mancati gU anni d.tl primo Novtct,,to. vh anni d.tlln tranquil lltd: e bOrgh.tie., pro• piria .alle arti. Ma noi amiamo qutdo trmpo am11ro n"' quale la ,orte et ha condanrinto n vlvuc; le amlamo malgrado tuu.o (e ben .tappiamo eh" ( 'O.SO afonl/lchl qu•,to e tutto,). e vorremmo che racconti quadri ,apgl o memorie ne /o,– s1:ro in qualche modo la te,tlmonlanza .1pie• tata. Quuto 1en10o e 11:ntlmento, dd tempo talora e'( 1:d è naturalmente lontano, comr reaJt4 artf1tfca. dalle buo"e tradizioni otlo• cente,che: e Il ,e"$0 dtll'ati~ntura. d,ilr ango1cfa. del ml1lcro. c. maqarl, della pre– ciaa coscfen:a dtl llmftc, tra le tentaz1011 c,trcme dello Janta,10 e la rl/lt11ione "": dati dell'anal••i autoc ritica. E' la dolentr 11manit4 (ma e d.il/lclle dir cerlt co,e, t df/• Jlclle per un gtiuto p udore) che si rlt,ela a11che quando pfil declso ,embra il TI/iulo della rtalttl. Non vorremmo elle, per ,m gludldo tr1glu– .1to, romani vene:lani e m1/ane11 d dec1dt11• $Croa mettere 111 ca11tfna lr bottiglie di Mo– randi. Sarebbe dauvero trt.tlt. Ma la tenta- b~~:to d:X,~:~t~:c~':~er; ~laun,,g,;d1; ~~j temp i. Se non altro per dlmodrore che qual– eh.e co.ta rt Ja.tto a.nchc dopa Morandi De PiJi.s e R osa.i. GIUSEPPE l\1ARCHIORI ib·ioteca Gino Bianèo LA FIERA LETTERARIA L' ARTF, TFNnE A DIVENTAREMETAFJSICA~ .... 01tre il romanticisino * Dopole allcrmaziouedi Gide,Kafka,Mora,,ia, Sarlre le islanze della nar- ralh'a contemporanealendonoa porlare l'arle sul piano della metalislca L ' ASPE'ITO meno studia. eta volta Hcnrl Brcmond non lo. meno apprOfonjlto ,,, llrnuceNco Br11,110 l!'fugge 111leseduzioni romant.t. de!l'Eslstentlal\smo è che) fra tulti rhmltertbbe Il quello che cl pone davanti al pht dlsl)Ollto R converSAre con problema dell'arte. G.à ebbi. in nella vlf,a. com~ltu1v11 dtgll poeticità è sempre in. rt:lazlo- Dio. con 1 11 poe,la, oltre che que.-;t.ogiornale. ad oocuparm. uomini. Talchè I at.tlvlt.à. prQ- ne al111.mera posslbtht.i; di con la prcihlera cl renderem. delle t eorie estetiche da Abba,. prlanitnte esletlca, non sareb- modo che eua cl sosp!ngereb- mo M:ctttl aJ cielo. E' un po' gna.no ronnulate con rigore n. be 11ltro ohe d!li~b:lone II be ln un mondo di sogno, prl- raslgcnza del toml\nUcl, che t<X<O nco e coerenza critica, nel crcl\fe e R godere I frultl pro- ,andocl dcUa consapev0Je7.za r.tenevano l'artista un mcdli\• suo Intendere J'àrte come un dlgatl dalla bcllt'ZU\ In S'è, ,m- del nostri doveri ooncretl, del- tore autorlu.ato tra la terra e e ritomo alla nat.ura >· Ora, nel che senza uni\ concreta e~pll- la c«:cle nr..a del nostri conta!.ti l'al di là ,·olume dedicato all'Esl,tenzlali• cMJone artU,Uca. Sono me,1,51 pii! .ve.rt ed lmmedlaU. La con. · • • • 11110 con scr.tti di vari autori, da p11.rteI lo~orl f<:hemldi una dltl one p oetlca ct addotmcn~ A 6llperare ogni rt'Siduo dJ ~~ ;:~1:. : t~~lf ~~~e~ ~~~c:~~:~e f~~laa =~~~~~-~ ~~:!~e~r~~~i~ n~~~g~:~ =~la ~?'~t~ :Ct\l ~; Raniero Sciamannlnl e ad al- bu'1tta nomenclatura di un·ln- le asperità della vita e le lu- 1 trance.si· (in qu~to almeno ~/rc~~~tri~2c:it~ d~~n~•: ~~~:ne~! !n 7i;!:~,1~; sl';:~eiti:':~aard lii allontana ~~na~111'':r~ 11 ~:en!f:1~~ Luigi Stcfanlnf si lncarlca di che è creatività poetica. da Schopenhauer e sostiene Ja ate.o ed &slsttnzlallffl\o a ca.– sviluppare Il tema dell'Est-elica DoPO le affermazioni lct~ra- necessità di e oorveglla.rsl ~- Il rnt.tere 'rellgl050). e..~4tenzlall~t.lca, pervenendo rie d1 O!de. Kllfka, Moravia nulla de,•e t.nl.Sformarsi !ti al~ Ja.spcrs che non si diltac-:-a cosi Rd un esame perspicuo ed Sartre, le istanze della n11rra- reUglo~. Cessa lo stato di so- gran che· da Hekie gger tende accurnt!s$1mo Intorno 111pro- th•a contf'mpomnca tendono ft gno, nntsce lo stato poct.!co e a vedere ncU 'at.to ~tlco 11 blema. che oggi più lmpe;,'TI APortare !"art~ "Ili PIAno de.ila nelrftnlma fa irruzione II SO· tent.atlvo supre mo d i ooe:,;!one l11. letteratura europea con- met.an .\'lca. L nrtc do))o I ~on- prannatura.le . SI: ruomo deve e annonla deg li ncca di ment! temporanea. ~ d11gi::t di bostoJewskl, i;I pnleSI\ oa.1t..,.arc al.tra verso a fl:tse, ooe- !nnt.astlcl. Se l 'cs1st.en 7 ..a tut.to tm~ ~~!~t~c~e :~~: :::~ a d: ~~e I w:~:r~1~lf.C~tt!ri~~1~i ~:~~Za ~~lst1!~~'.Ri~u~CI~~: ~:v~ic, ~~f r:e:1~"~~m~~A Jdca\lstlca. tocca In questo mò. dell'essere ORPslcanaJlsl dlrcb- zlo~~-:f~J 1 ~~aq~gi:a c!",~ 1 Y:: b!llrc ~'ordine sperlment.and~ mento Il suo culmine c.,trcmo be d~I liUboo.~lcnte>: quel s cn- kcgn.ard, slamo oltre '11 Ronrnn- ogni aspetto, ogni forma di La dissoluzione del vcc~hl con- si, coli. quel mott segreti, cho tlclsmo e oltre Kant. Rlcordll.tC'bc.llcun, che miri A. J)romuove– cettl. che splegR\'ano I arte co- si sot tmggono nt sapere con- Schiller? Ei;II knntlanamcntc re la complutc,,,1,adell'essere In ~:ui~::;n:r:'\t~c~I~~ ~~~ ;c~~~;1~·bl~~=II C:~:i~:I. 1 '4:!~~ credeva che 1,aperfCU01~ccon- ~ e per liè, . tlment 11 lco hà Lo terntura post-romantica e Post- si.stesse. per Iuomo. ncll eduoo- Con Jaspcrs, ohe ripristina l'avven~o (1~ u~a nuo::e~:~~a realL~lca si tsplra tutt .. ,. nelle zlonc ootetlca: medla.nte In w1 po' l'ldca classica dell·arte nlosoftca che manifesto cal- sue tonne più ropprcsent.Rtlve, conciulsta poetlca. poteu CS.SC • nel pnrndlgma delle rlchlNte a:en 7 ,e vl~e d ello spirito odlcr- nd un prlnclplo estetico. cht= à re nttinta la plu al~a vttt.a ldcallsUche, cl IU!ontanlamo no rivolto a 1ntegr3.rc e nl- anche principio mctnns1co. In- moniJe. dn Klerkcganrd, che i,briclola luppare t moduli te.Or ici · del fRttl l'arte d'oggi itl concentrR Per Klcrkegaard, rat.tltudlnc la vita In molt.cpllcl ltnrru1.gln! passato. In questo senso. noo lntemmcnte Intorno al segni est.etica è un prlmo passo verso liriche: e cl allontaniamo a.n- ~~-to~l'~~~anv~l:ec n~~~r~ ~~~~'":~·u:n~.n~!n~~rn:n~~ ~~rls~~;n~~S~:n~~I l~j ~~~/:c~e~~=:~l~~ I~~ su11.Storia della Fll~ona: e SI iina:osclato. tcdlRto e nondlme. tratta di una dl:llettk:a di mar- fre. In fatti, In spl~Jone t.eo – è ,•!sto tah-olta nell'Eslstenzln. no cerea nm11os.1mC'ntcuno c.1 Lutenma: e già aveva me:.• rlCR seco ndo CUI I ar'U'l te nde– llmio la crisi della nJosoflR cd condlzloot! di rapimento poeti- llO ln risalto che lo stato poe. rebbe a dlvcnt.o.re mctafts1ca aJUJ addirittura la mosonn co. Il solo che po ... ~a confcrlntll tlco, a oul ra'!:va rlcor~ Klcr- La ~un ~I è In seg uente. della crisi. In re:alt..11.. esso è una gioia lmmc,i~. sia pur<' k.eg: a:ard,cca d mtomuJone pan. L lmm:u;:lnnt!one agisce, a la cris! della n1ooona romnn- cfnmera e tran.,it.011n. tc.;s t.ica). suo modo. n somlgllanu deU• Ile&.11 1 cri.si dtci.slva e nn :i.lc ,. SI pens.'\ a Schope1lhauer. Alle trorlc di Klerkegm:i.rd si mosonm. che pcreolTe II proprio L'Est et Ic a csistenzlall stlc. 1 che oonceplva l'arte come M>• rlllllaccla, anch e senza vole r• cammino. Abb1Amo allora che (!egU() da vicino l'ltlnerarlo gno. oome momento rl~olutlvo lo, l'Abate Bremond. che consl- b metafts1ca si lml)()!l,Sena percorso d11llo St-efan.!nll non 111 del dolore, ovvero come :umlen. dera la vocnz.lonc artlstlc.'\ una della tnuotnden7..n. mA non tra.. preoccupa tanto dell'arte In sf L'lmcnto e nu1t1ncn7Jonc de!la felice dlsJ)OSWone alla divini• voJlea. I oonftn( ~onat.l dall'e• qu1into del risultatJ che l'al«g• vlt...'\. Soprn~glun~c Klt'rkc- tà, La preghlern &U"Cbbevlc1- ~tel\cltt\. E' questa ultima che glamento estetico comportCI Bllnrd, Il quale R~er1~ce che ta na alla poesln: e Il poeta (QUC•~:~ltgJu.'J:!~C::P,~;;,,d;;:,i\~h!!! POlSIE Dl GINO TIBALDUCCI I PRATI DELL'OLTRE mlamola pure metallsica), la quale è pensiero, che non In– terviene od occuparsi di arte. ma si csp!ICRcon I t.rovatl del– J'a.rte. c. Un pensiero nell'arte C'non suu·artc ,. Ecc.o la dltferen7..'\ lmp]lclt.A fra arte ç critica. L'arte quin– di 111oo~tltulsce come cat~o• N ELLA collana di e Portici• QU!Hlroche la~la nel lettore Qui l'Incantevole lntulzJonc ria n sè, distinta dn.lla critica !;; bc~~f~~!ta ~~;~fii ~tj~ 111 S:GJI~i~;~i~cb=J~~~~1/~j ~ 0 r\~;!t.~~~1~! 8 ~~,:~~~e ;i!: La gioia estetica è di natura · pubbl!oa in nitidissima veste ritmo è solenne. scandito: le lm preziosa, ma Tibaldueel si contemplativ a. L.ivcllc dice cht una raccolta di poesie di Gin o Jmmn.glnl sono frtsche e Inca!- r lllSClato trasportare d:i.Jronda e J>OMln.mo oonsidem.re l'open Tlbalducct: e I prati dell 'olt.tc >. zantl, e tutte st'fllbrano prep.'\• ritmica e l'Immagine resta pre• d'arte come un lnftnlto dnto., Olà u titolo denunzl a. un a rnre l'ultima che ntlhL sua In• ~11 nel ,:IO('() s0noro del suol Pcrehè 11 liegttt,o della be.Ueu 1 ~r~~~•lliuio~e~~~rcz: e~::a~ ~! 1 ~ii:.n:ar!~e po~i:!~ 1.m:r~:: ~ ca:i1::;~ l~e~ealttm~~t~f no~::ede p~rlnmt'n:e /~l ~:~e;~a ~~~~:~n:~i~ ~~= ~f"ri'riÌo~dre che si rlconglun1e ~~!n!_~rlo. Sentite quale rie- ~ppr~l:~.n:he n:i~~eo gl:I; ucamente far ritenere Ls. suo A dimostrare la 11p<mt.1tntltà Oloranf donllt dormono _ 1111111 lnoontcnlbile. poesia legata. a schemJ lntellel• di questa lirica bssterebba un umidi c«pt/lL. (M.att1nu•1 - so. Non st parla plil di arte come luallstlcl. Nulla di più )ontano senarlo)C;he fra I belllsslmi en• ono tht rornf. Libtrro. compaono serulblHtA conqulstat.a con lm ~~~~e to~1;f;t~flnc~°a. :-1!~("~- ~:aa.,ll:!~~u:r~/ ~~u~: ub(,1::ris,arla al mplro... (Ali• medllltcn:1. aurorale dello spi: daUè pre.occupazion 1 di carat: L'autore 1100 se ne preoccupa Ora ,•aprono lt rora9Hf!- dtl rito, ma di nrte oome contem– tere JctternrJo. Ne risulta che pre.c-,o com è dalla sua vena.. In- miti ,ogni. rulte l>ia!khe: - lt plazklne e godimento Jnes.aurl- cl sl trova di fronte ad un fatti, tornnndo, In unn. succcs- olornalt cht Jurono ,ranc11e- ml bile dcll'e.,;scre. . ~b.;3nd~on~~t!! è c:lop~~~ ~i~~ ~w•~:i: ~!~1c~ll~n~~= :~~r7,:~~::a~\~:r.~~!i 1 !! 0 ~1 Irina Anche più deciso è Marce) lrollato da un naturale gusto e ,.ltA di pen81Crle la stc!..\:l re- chiari nt11·0mt>ra, im1ta10r1d'ac- nel rlbndlrc il ~nC'Ctto della da unn consumata cspcricnzn. Beltà di lmmaR:lnl, ln. 8Ugge- qut _ 1 ~lrl rfiuctPC1no lf•ar- metnnslc1t.t\ dcli arte. Egli dl- O'autore ha già al suo attivo 11t!oncche ne risulta è diversa, c,cnio. (PINA ~r 1·uon10) viene addlrtt.tura esplicito dicci llbrl) che tutt.Avla non è forse Inferiore Ad una prima to luno nd dutrlo ,cluJ)(I quando scrive a proposito del d~t~el~~-,fi~~~cu!li1~ o~u~;ctiti~ ~%tà~fé :n;:es~~e a~lis~~ri Il .. ~1~1a;:oad~:'e e!~~icnt - ,1 bui- ~~tro:.c Io resw :enuuo che sopravvento sulla sua Ispira• uno spicco mai;Jtlorc. L.'\ rai;lo- Quest'ulllma Jmmaglne è o.n- dnunma e Un.veno ti zl~1~·c P!llnu.cschl nella breve ~ 1 ~1lc 1~te~:;; e~i~t~l~~~ ~ern1.. ~i':: ~n~1c 1~: 1 cglt1vgu1 d~~~vn~~tu~ C::u~c~11~!.sren~iertg,r~er~:~ prefazione al libro: e ... il senti- viene SJ.IA 'f:l:Crlta d llo sto.lo di principio e che spesso tolgono crcto >. mento è chlnro. schietto•· cd anim o pii!. che da un a prc fc- al c:1nto quell'andamento che Il è la sintesi del suo procedere rcn 7 .a le~tcrarla. Sentite: poet.n rngglunge nelle sue cose Non è dltncllc ora tirare le i~ 1 1~sc~~l~~~~{rg ~~ccfi cr1°':,~~,e~ 0 d~!t~e ~!1 ~~t:~!~ = ~~\~ 0 ~~- p~~ g~:i~cr::et\Q\:~~ ~mmc. innamorato dcll 'endecasllln.bo , ,ouo la 101ntni 1 - ... clllomal •ul not .o. cl sem br:a. di ravvisarla L'E.,lstcnzlallsmo è concorde qunsi escluslvnme nl<! con esso 1110 volto Il ,011110: - come quon. nel gludl1.lo di Marino Moretti: nel determinare una formula ~~~nto U suo trnvagllo dl ~::rn,:;~~:l~~ !;~; o::i::1 ~~~~rucf! ~~,,;~~~~nrrcoclf~: ~r;:.'\Ot~'\:in:~~ ~~~:~ Ecco un esempio felici.Mimo oneoro wia colto _ con fl C'tnor tttlzlone e per la r.:ipldltà della phllo,ophle come ~!ero me- ~,~~orma e per sentimento dtL'\'":i~if:~a è In ,teMO. l'ln i~:~ì~~~lf· ::m~ndg~~~~~ t.1tlsioo. In 'un termine che era 1•a!:i~e~d:o~u:;:: c':: 0 :0 C: :f~ ;f1~1 ;:rc m:~G!°~rg~~nO:,C~~~ ta J:r!lodn:~q~::: ;:t~;i1e ~r:~:U~I n~N~r~tl~I i;::1~~ le montoonc - hanno thiu.w l chè la musica sJ è fatta più torri d'rworlo per comunicare gel), I quali ln'4stcvano ne.I pO· .•rnkri. Il mio ,orruo - ,•i ptr• 1'11l)rtl. con gll uomini pcrchè p.1rla Il stularc unn tantnsta all.Uldla- !~f,~o,-:(~~11~11':r!;,,!~ ... the tor-no - al~~o~~~I~~~ a~b.~~to,ri: :: :!~u~~~~L!~~~ :e~ t.'\ dalla ragione. un'arte. come do~:n,:i;i:;r::l:!' 0m~~~~o~r: = conduttore è soprattutto '!'tO• PreJ:10 Taonnlnn 1951 (co.,tl- ~:~~~g::: l~d,ke~~~!~ ;,j"~,;:~1:.0 _ - :oo:;~d~ •~u~ a:,:r ~~A ~e ~r esempio In e• !~~tòt;i 1 ~a~~~pe~tai..o~~~~ tesa neUo sforzo di em&ncl• g~~ 1 coc~i n'!t::it ~! 0 ,a· ,;,;a ~~anto ,t:aau":_/ 1 i~:•c:.,!' ::1::r 1:~· ::,: ~~~~1. l\~1l:~1~S~!in1!,a1~~ ~ 00 :: 1 d:~~::: :o~~~; E con questa soluzione sur- 1nt1,,11110 - ou(l111di ,opro rld( gli ha aMCgnato un premio. lnt.ellct.tu& le. ~r:1~, P.p;>gjd~~l.u~I ~t1~dlu1i :.,!· 0 ::,~o 1 d~oÌ,~;i/ 0 U'cur:uo col LUCIANO LUISI FRANCESCO BRUSO JL GRANDE GATSBY "BRUCJATO,, NEL CINEMA * VNO SCRJC1 1 TORE IN ASCESA lf 'IIOl•1•a • Domenica 24 fcbbr, 1952 POESIE ·* ACCROCCA I poveri sui marciapiedi I J)(merf 111.i marciapfedf cre,cono come l'erJca olJa ftne di mano. Un po' df iole raccor,lle t cenci della loro e,1,tema come l'equfnozio l'ultimo ostinato freddo dtll'a.nno. Scm'anogli uomini a Salvatore Lochi Scavano gli uomini in que,ta pianura l• caJe di tu/o colorate Jf biacca come minareti. All'ombra nana delle vftf rnucono l ftglf che del SaUnto avranno l'ar,ura negli occh.J. Non coli Ja: mia terra anttca di rovine e di com dove r,li alberi accolgono nidi auper,tftf e f ftumi bagnano case di cemento a.ltl.u1me. Qui le montagne Il sognano. GU uomfnl portano dentro il orfdo della terra. Sonoattaccato Sono aUaccato a questo mla maceria. che un po' di vento balta. a trtuchiare a gelidi ailenzi, a.d abbandoni d'incontenibm an.tie. Il mio ,evreto lo porto chiuso in me come la luna ti porta. appre.uo la 1ua di .tperata biar.chcua. E chi lo pUD capire U tuo tormento, ,e non l'ombra dell'uomo che tra.JCina. la sua ml..teria come una condanna? Nonsappiamonascere Noi 1101& sappiamo 11a.,-ccrea ogni iole come il {fore del campo che racchlucte tutta la propria. t.ita in un sospiro. Ad 00111 Jole che muore chlud1amo h1 abbandono U magico tormento della noJtra giornata: Jorae tonari che fl sole d'oggi e quello df domani. O /or.1e et illudiamo, e ntl ,orrflo d'un sogno umano è bello chiuder gU ocdlL La terra che racchiude La terra che racchiudo sotto f pcu1f reclama una Jpera.nia. Si fa r,forno ognf attimo alla vita che ritorna. Ma l4 mia fronle non ,a plit pregare ,e non la terra nuda e~ calputo. ELIO FILll"PO ACCBOCCA * COSTABILE Neltuo grano Nel te,o grano ebbi ,.tf140: e tu ve14ivi. pie,co di lusi"tht co" UH soluto in mu.siea: di passere spaventate. Alfiume chitarre Al fi,m,e cl1itarre i" puombra: son fi11ite nel gelo dei chiorori. Bucai sulla piaua aggancia110 fuo,-i le teste dei capretti e un C04tt lento ne beve le sllUc. Si sHglia nei vicoli il dialetto, dalle stalle comincia la no1uc-a del fieno. Ed il giorno ribussa al mio corpo: stanche di. tencrn,i risuonano le ossa. Ed anche i cieli azzur .. Ed anche i cieli auur,-i tramontano e dentro il mio cuore se ritorno ai senti.4ri dove più noH sei. Fununo i11.ri.tme fra. i ciliegi e le torlore di aprile a guardare U onde dei com !on.toni. ove dolce finiva lo patria del soJ,e. Tu volevi una casa, bambini e fiori ed ancl,e i fiori 111oriro110, l..inti ML SOl"O· Oggi il mio mondo ì '" quella terra di silen:, adddlorati ~ io vivo col sai..4!del tuo pianto, FRA.~CO COSTAll!JZ )(,. GARROSI Ora son gialle Ora son gialle le /ciel nella polvere dei toni. Sul greti asciutti le selci harino biancori dt os,t. Seccano i fucilati nudi tra sole e ghiaia. La luce crolla 1ut pratt come la mazza sull'aia. L'estate crudele L'estate crudele e sopra f ccmpf come un Juoco bla.nco. Di te ml parla ancora l'inutile ciarla delle cicale, iul gelat che arvamz,ano - ma gid Jo11dsolo come Il ramarro, all'ombra delle 1mmobUt /09lle a cuore, su cui si raccoglie la polvere lunga di un carro. E già forse l'autur rno è nel fumo della legna bagnata, u.el gioco dei ragazzi cauti fra le canne, nel g rido delle gazze lontanùsime, nel canto del ft11me pili alto - 1fel tuo cuore trepido, se un pa,so si &morza so/ftce d'umidc JoglJe e la nebbia tacita accoglie il /anciullo che ha lanciato il sano. E quando,Signore E qua11do, Signore, cadrd la. sera. e aa.rd . l'ora c!'a.l– [3ar,f In piedi e d'andare (110,i ao dove ma. che Importa.i' dove van CtutW - fa' ch'io ila $0lo, fa' ch'io no1t amt nc1.1uno. Con oc– lchl a&ctutti voallo ridarti, in 1ilenzlo, questa vita che mi concedi, Prenderò cot& mano pacata. la. mia leggera bisaccia. - a chi non ha rimpianti non /011110pc10 I ricordi - e me ne andrò, solitario come un ladro, a pani ,ordi sulla. strada 1cono1ciuta., 1enza.uolgere indietro la. /accia. MAJUO GARROSl

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