Fiera Letteraria - Anno VII - n. 5 - 3 febbraio 1952
LA FIERA LETTERARIA Pag. 3 LASUA "AVVENTURA VERSO L'ASSOLUTO" E'FINITA l . ~r~ ~p~e~nita~1~t~ e~~i~~ raggiungere l'albero della ()erità - Nel le sue pagine infatti si può sco- } prire come l'intelligenza prigioniera e sofferente, giunta al confine delle terre desolate, in()enla di nuom le forme del sentimento, i sol!ni e le illusioni PEDRO SALINAS Desiderio No, non ml bll.rta. no. Né l'azzurro 1n dellrlo sopra. di me. celeste, cuspide dell'azzurro. Né il ripetuto canto dell'onda, queste spume che affermano dl si, s). s1,sl senza fine. Né le multicolori bellezze delle nubi - opale bianco e rosa. - eosl stanche del cielo che dormono In conchla-llc. Non mi bastano, no. Colmo. teMlone estrema, clma della bellezza. è U mondo, solo questo. Ma. di più, io. Più azzurro che l'azrurro ln alto. Più affermare a more. e amare. che li s1.si senza fine. L a sera giunta al limite cieU'e5Sere e del dare, brucia le sue rl.5crve: gioie, tinte, trionfi. e scoprendomi Il !onclo del mari e delle glorie, si tende, vibra, trema. ma r.on può auro. So che s l romperà. se lo le grido qutsto che già le .sto gridando irrlmedlabllment.e, a. colpi: c·Tu, non più; lo a.ncora >. Far West Che vento a ottomila chUometri!I Vedi come tutto vola? Non vedi 1 cavalli liberi di Mabel la mandriana, che &OCChtude I eh.lari occhi, ella, vento, contro il vento? Non vedi la tendina che vacllla, questa carta. che rivola e l& &0llt.udine-strappata fra te e lei da queJto venk>? SI, lo ,·edo. Quello che faccio ! vederlo. Perchè 11vento d.a dall'altra parte, sta In una sera. dLstante dl terra. che non premetti. Agitando sta. quel rami senza luogo, baciando sta quelle labbra di nessuno. Non è Il vento, ma U rit.r&tto di un vento che morl senza che lo lo oonoscessl, e che è sepolk> nel grande t:imlt.ero deJ venti '.?echi. del ventl morti. '>"'nzasentirlo lo vedo. ;t,a Il, dentro quel suo mondo, questo vento, vento di clnema Possesso Po.sse550del tuo nome, li rolo che permetti. felicità, &n1ma. Eenr.& corpo. Dentro di me ti porto perché dico il tuo nome, felicità. nel pet.to. , Vieni >: e t.u giu ngi lenta e ,• a via >: e ra.plda. fuga:!. La t.ua presenza e u senza om bra s on una dell 'alt.ra . ombre ml danno e tolgon o. CE le mie braccia aperte!> Pero Il tuo corpo mal, però ma.I le ~e labbra. felicità, a.nlma senza corpo, ombra. pura. Di più Cosa ti metterò: a:alere di fa.ntula. falsa zagara. ombra falsa? Cosa tl metterò, sera del giorno quat.tordlcl, se t.u già. possiedi tutto: arancio sew.a flore né frutto, mire senza vela. luce d'aa-osto? Ferma Jn tant.a perfezione, cosi, lmmoblle, la.scia.rtl alva dal tuo tra.scorrere VQrrel. Eternità. ti darei. Domanda estrema Perché chiedo dove se.i ae non son cieco. se tu non set assente? Se tl vedo andare e venire. te, 11 tuo corpo alto che te1mlna In voce, come In fumo la fiamma., nell'aria. Impalpabile. E ti domando, al, ti chiedo di che .set, dl chi; e apri le bra.ccla e m'Indichi l'alta lmmac1ne di t.e, e ml dici che è mia. E ti domando, aempre. Non domandarti Non domandarti ml salva. Se poU°Mldomandare prlma. che tu dica nulla, che chiara sarebbe ogni cosa, tutto sa rebbe p erfetto! Sarebbe mut.ar le tue b raccia, le tue a urore, l ndecl.se verso chi and are, sarebbe cambiare Il dubbio in cui vivi e In cui vivo come ln un a:ran mondo cieco, per una moneta fredda e chiara: per ciò che è vero. Allora tu te ne andrtstl. Dove ade!SOsta ll tuo corpo, esitante, tutto tremulo se baciarmi o no. starebbe la. cert.eua: la tua aMCnz.a. senza labbra. E dove adesso stanno l'am:;06Cla,il tormento, cieli neri, c~t.ellatl di può essere. di fo rse, non cl sarebbe che es.sa. La mia .sola amante sem pre, e io s.enza te, Al tuo fianco. Io solo con la verità. Trionfosuo Non lo si vede, ma sta dietro. sicuro. regale vc,Jto IMOffrlblle, .!linore della nne. Benchè ml lasci vincere un latant.e per a-loco, come sen to falsa la mia forza., che esso eont.ro se 3teMO mJ presti Lo so: Il mio non è mio. è suo. L'eterno, suo. Vcrrè. - si, lo sento - a cercarlo ~ \'edrò fP.ccla a faccia.: ché irtt. si va toRUendo, ilà comincia a gettare. I eletl, le gioie. I tempi. le f!nl.loni. e Il" parole maschere llevt ch e lo ponevo cont.ro - irreststtblle luce! - U suo v olto d'Irrime diabile eternità; Il ailenr.lo . La che pietra, intera La pl~tra. che lnt.era. cade! Nulla dbsenle In C.\Sa • dalla sua meta, la sua le.;ge: ll suolo. Non splegart.111tuo amore, non spiea-armd.,: basta ubbidirgli. Chiudi occhi e ~ande, sprofonda. nel tuo amare. anticipa la legge ,·olendo. cmpl di si, di bandiere, di gioie. quelrc\ltro ,proron.dare che cl atte-nde, la morte c!ccR. Meglio non amarsi cont.empland03I Jn :specchi complaclut.!, disfacendo questa g't'ande unJtà In ;:lochi vani; meglio non amarsi eon ali, In aria, come tarfaUe o nubi, fluttuando. Cerca pcs.l, l più profondi, In te, che 1J t.ra.sclnlno a quel ann centro d ove lo ti attendo A.more pieno, amar.si come .m~se. iblioteca G~inoBia . · Quantotempo ti ho o-uardata ~ Quanto tempo ti ho guardata atru:a guardare te, nella naura. esatt.a e tnacce.sslblle che ti consegna lo .specchio I , Baciami>, dici. TI bacio, 'e mentre ti bacio penso come saranno fredde le tue labbra nello specchio. e Tutta. l'anima per .te>, mormori, ma nel petto sento un vuoto che soltanto potrebbe riempirmi l'anima che non ml dal. L'anima che si cela con ma.scht-ra. di luce nella tua. torma specchlat.a. Riva Se non fO&Se per la rosa fraa-lle, d1 spunu, bianchissima, che e3SO, lontano, si Inventa, chi mal me lo avrebbe detto che li petto ili si muoveva a. ·respirare, che è vivo. che ha un grande Impeto dentro, che vuole la terra Intera, l'auurro mare di luglio? La mia fede Non ml fido della. ro.sa di carta. che tante volte ho fatta con le mie mani. Ne ml fido dell'altra, la. rosa. vera, fl.a'lla del sole e del tempo, sposa promes.sa del vento. Di te che non h o mal fatto, di t.e che non fecero mal, di te ml fido, pieno alcuroca.w. Checorpi lievi Che corpi lievi, .sottili, cl aono. senza colore. v1.1hl come le ombre. che non si posson baciare se non pQS9.ndole labbr& nell'aria, contro qualco3a. che passa e che appare! E che ombre acure cl sono, cosi dure che li loro oscuro marmo freddo non cl si arrenderà. mal di pa.s.s!onenelle braccia! E che faUca. venire e andare, a volo con l'amore. dal corpi al1e ombre, dall'Impossibile alle labbra, sen1.&fermarsi, senr.a sapere mal se è anima di carne e ombra di cor))O che baciamo. se è qualcosa! Tremando di amare li nulla! Le odi comechiedono Le odi come chledon realtà, esst, acomposte, fiere, e.ue , le ombre che noi due forila.mmo ln Q uesto Immenso letto di dlst.a.l\ze? Stanche ormai di lnllnlto. di ~m))O .senza.misura, di anonimo, ferite da un!l gran nostalgia di materia., chiedono limiti, chledon giorni, nomi. Non po3S()nO più vivere cosi: st.anno al confine del morire delle ombre, che ! ll nulla. Vieni, sta qui. con me. Tendi le mRni. tendi loro Il tuo corpo. Tut.tt e due cerehcremo per lo ro un colore, unR data, un pct.to , un sole, Riposino su te. sii loro carne . Tacerà quell'enorme ansia vagante, mentre noi le stringiamo avida.mente tra I corpi nostri dove pa.sto e riposo troveranno. Infine dormiran nel nost1·O sonno abbracciato. Rbbracclat.e. E cosi dopo, al separarci. al nutrirci soltanto d'ombre, lontano. use avranno memoria, avran pa&Sa.to di carne e ossa. 11.vrannoU tempo che vissero In noi. E U loro ansioso sogno d'ombre. di nuovo. sarà. ritornare alla corporeità mortale e ro~a dove l'amore Inventa Il suo Infinito. Tutto dice Tutto è.Ice d1 si. Sl dal cielo l'azzurro, sl l'zzurro del mare. oceani e cieli, azzurri colmi di ipume e brezze, giubili monosillabi senza sosta ripetono. Un sl rispande a un altro di si. Grandi dlaloi;hl ripetuti si odono Al di.sopra del mare da mondo a mondo: si. SI legi:ono nell'aria luna-hl si, lnmpen:Jare di penne di cicogna, cosi di neve che cac!ono, fiocco a fiocco. coprendo la terrl'l di un enorme e bianco si. E' ti gran irtorno. P:>Mlamo avvlclnarel °'"' a clo che non pe.rl &: ~Ila roccia. all'amor e, L )ESEMPIO che Pedro Salma& ha co– &truito In qua,sl trenta anni. e quello di u11apoesia cli.e teme la rcaltd:. In fugge, e la dimenticherebbe se potesse cessare di at:vcrtlrmj il male e la lunga ml- 1taccia dietro la fragile rete di figure e di nomi intcS11utasul mondo. Una presc11za insidiosa appare &c,npre ai confini degli u11iversi belli e caghi che la pazienza. d1 quuto poeta in.nat:o; e mentre ci diamo perdendo con lui In un paesaggio liberato e forse /e/ice. è come ,e sob'lcuse un venlo o Ult gesto &e11f.uc a precipitare la favola; la voce di Sal l,uia di colpo appamuita e in– certa tradisce allora un'insospettata ln– fcllcltà. L'Cl8trazfo11c, nemica di og11i verftd:, .sc,n. brtt co,npromettere quella del suo di.scorso: i suoi temi, l'amore &oprattutto, /i.lrfsco110 per /are patti con c1sa; tra le sue imma– oini l'amore ,ara come Il riauunto della rcaltil l11ga1rnevole, o meglio i11gannata. Cosi la s-pera11za, la pas,fone, vengono al– lorita11ate: si Cl8petta che l loro corpi tor- 1lino fatti ricordo e /antam1a. SalinaJ ri– mane dui1que, appare11temellte. con imma– Oini scadtdc nelle mani; le delu..sfoni che egli csl9c accorrono verso la aua anima e la popo1a110di rifiuti. Tutta la sua poesia nega e &i sottrae: da uno specchio all'altro, da un labirh1to all'altro, le figure alluci– nate si ri/ra11go110senza più speranza di rfdCJ,fela prima da cui &ono,wte. Salirnts vuole redarc ,enza oggetti, soltanto coi loro nomi arbitrari e fllcertJ; con rappresenta– zioni cd e/ligi di ciò che 11svolge su una ,cena vera. Sembrerà strano che egli abbla deft11ito 1 avv e,ttura verso l'a3soluto > la .suaavven– tura co.sl miprigfo11ata. c:hc è quella tff u,1 d ialet tico. di 111t nomhuill.sta; ma attra – t :cr.so le apparenze accanitamente rt /lu.ta !e e d eh u:!. Salina, voleva raggiunger e l'a l– bero della verftil. Percfò dopo aver dicltla– rato il ,uo amore alle ombre h, un mondo di dubbJ, egli lamenta l'Immagine , impren– dibile> e flmsce per 11egarfede a11chealle ombre. vittime e,treme della sua do,nanda: e dop o ave r c.antato la bcllcua del rilcltio e del ca.so, ~eme per un•as,c,iza e per un addio che sono U retaggio di chi vaga In quel paradfal volo1ttarl e imProbabfli. Se dobbiamo dire qual'è la /orma che riveste la poesia, di Salhuis, POI.Slamodl– cliiarare che è quella dell'lnterroaazfone . .Lt domande riempiono U suo universo, lo at– travcr&ano e lo lacerano come enigmati.èhe comete. Tuttavia, in tanta astrazlo11e. ci accorgiamo che tutto in SalfnCJ8 rfpo,11 su un Jondo di sentime11to. Questo h1tellet– tuale, come ,uole accadere. i!: un emotivo mcucherato e un Jolso a.3tratto. Nelle ,ue pagine &I p1tò scoprire come l'httclllgcnza prigioniera e sof/crcntc, giunta al confine delle terre desolate. inventa di uuovo le /orme del senttmcnto. l sog1tl e le llhulo,lt. FRANCESCO TEN'(ORI Borgese,Moretti, Tojfanin all 'os.so oltre la. fronte: so no 5C hlavl del si. E' la r.ola parola che li mondo o~gl conCflde loro. Anima, presto. chiediamo, prof1tt1amo della grande follia. di questo I.stante, domandiamo le cose impc).S.Siblll. chleat.e. taciute t.ant.e volte, per tanto tempo: ont chiedlamole arldando. Sicuri per un giorno - out. aolt.ant o ocai - che 1 no era.no falsi, aru>arenz c. rlt.ar dl, Innoce nti oort ecce. E che dlet.ro attendeva, matW' andosl l enta RI ritmo di quest'ansi.a. che la chiedeva. Invano, la aran delizia: 11sl. Chepesi grandi Che J)t!SIrra.ndi, tmmen&l. o=-blt.e cele.stJall, ))Oi'Jlano - mera vfalla, prod~o - in aria, &0Pr& as.stnze. su fogli, In nulla I Roccia po.,a su roccia, corpi a-lacclono ln oulle, ln tombe: né le Isole cl Ingannano, flriure di falsi paradl.51, oscmantl ,un'acqua.. Ma te, te, memoria di un Ieri che fu carne dolce. materia. viva, e che meMO non è se non pc.so Infinito. gravitazi one, ana:o.seia .. dLmml, chi ti sos.tteoe se non è la sperata. nouurna aolltudlne? Te. ansla di rltorpo, de,lderlo che tornJno tmmuta1,~. Identiche a se st.e.sse, le azioni più recenti che chiamiamo futuro. te. chi è & 3Mt.enertJ? I segni e slmulaerl t~cclatl sopra fotll azzurri. bianchi, verdi, ,·orrebbuo eMe.re Il isuale su cui pogA:l In eterno, la tua terra. promessa. M a in .sea-ult o,pi ù t.ard .L si frantuma.no - ma.nl - e sI dl!!fRnno, in t empo, polvert. non lasclRndo che va~he onne fuliact, ricordi. nelle anlme. SI, le anlme, estreme! I.;e ultime, le sempre prescelte, cosi deboli, pu et.Erno &OSt.erno del pesi più aravosll Le anlme. come all eh~ si t,engono solo a forza di aa!t.aral disperato, a forza di non fel"rtlarsl mal., volando, portatrici .sopra l'ula. nell'aria, di quello che 51salva. Se tu sapessi Se tu sapcs.,I che quel Jt'an slna:hlozzo che st.rlnai nelle tue braccia. che quella. lai'T1m& che t.u uclu1hl baciandola. venion da Le. son te, dolore di Le fatto lairlme mie. s.lnahtou.1 miei. Allora oon chlederc-,tl più al passato, al cieli, alla. front.e, alle carte, e.o.s'abbia. perché soffra.. E t.utt.a silenziosa, col gran silenzio della luce e del sa.pen, .ml bacereatl ancora. e desolatamente. Con la desolazione di chi non h& vicino un altro es.sere, un dolore altrui, di chi 5t.a solo con la sua pen&. Volendo consolare In w1 altro chlnterlc o ll 1Tan dolore che è t.uo . rEDR O SALINAS (tk .. Pau'4 /uni•• • cer,fo11i r, r,1110,IJ _)(-_ Bibliografia Pedro Salina.,, morto ln que.stl i'lOm! ln America, era nato a Madrid Il 27 novem– bre del 1392. I suol libri sono: Prcsaaios, 1923: Seguro azar, 1929: Fd:bula II siano, 1931; Amor crl vilo, 1933: La voz a ti dt• bida, 1934.: Poesfa Ju11ta. del 1944,contiene tutta la sua opera. Era amico dl Juan Ra– _m6n Jlmér.ez: e di Jorge GulllCn, e come es.sidalla fine della euerra civile .spagnola viveva ln America. SQf:gctto a un dC3tino di emigrante che lo foccva errare per quella terra. Egli è un'Immagine pcrfet.La di poeta Intellettuale e sensibile; la sua U– rica. fragile e malinconica, che canta la rosa. la pietra, l'onda, l'aria, l'uccello, ed t: dominata .dal sentimento del tempo, rap– presenLa forse la più felice fusione che U nostro secolo abbia vlst. .a.di una costante menta.le con la. realtà .seoslbUe. r. T.
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