Fiera Letteraria - Anno VI - n. 47 - 9 dicembre 1951

Domenica 9 Dicembre 1951 LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 ux POlTA ~'EDELE Al, s~u STILE * Menioria -di Pezzani l'ls11e per quanto 911 fu po11,.lhlle lo po1-11lu, e lo 411JN 1u•e••e in te,•m.lnl. che •0110, del n #UII co11dl::rlfl11e umana, la plt\ diretta .,,,.enda di ANDHEA 'l'. DE UAHO N ELLA , cor.ta estate, dut Yd ~g :~~: ?O JlJvi~n7°D:? &Calto t Renzo Pci.:ani. li mio primo Incontro con Ptuani rfaale al &ettembre dd 1948 e propriamente a To– rino; ma ci cono.scevamomol– to tempo prima, attraverso le rfvt.ste. • Il Boccodoro • fu appunto lo •ua "t:nialità t la 1ua pas- ::~~~a m;,,~:,1~: '; 'j~itt1; oalore. Pe.uanl aveva attirato at– torno e 1l moltl.ulmt: ,lmpa. lit:. • La Flero ltHcraria • lo ebbe tra. i suoi prlmt1,1111i col– laborator1 e fl,n dal 1927, data della sua apparltiOnt. I suol articoli crflld apparsi ,111 ,tt– tfmanalt furono ricelatorl di accenti non di.tratti del suo ;::mr.- ~ 00 ;~:v: 11 ~fgi~e 7J~~~fi~ te,ttmonlanza dl una ,erenftà letteraria rara a trovar,/ in orovani della sua $t!n.,1bilita, pofchi, .topra ogni dire, allora {:c:v~u~fa' 1 ~n1:r1'~:o;~~ al dannuntfani, maniera della cr!tfca oiovanile. Il primo do. JX)Ouerraaveva creato quuto limite che dotieoo e.ture tu· perato e /u ,u~rato. Peuanf, non .ti diede alla critica vera e propr ia, per quanto ne cono, cc.ue il me– todo: non era la 1ua voca.tio– ne 1peclJ100; era un'altra: la poe:sla_ Vt.,.,e la poesia e la e.spreue In. termini eh.e .sono, della .sua condltfone umana, la piit di· retta tilcenda, Indice della rua voce /oUa. i\lu.sfca C0/11.8 mf,ura del ,uo canto? Certamente. DI/atti, quel primo 1agoto che l e La rondine !Otto l'arco> <Tori– no, 1028>, e un oluoco di in• ,uperabUe maeJtrla mualcale, tutto /re1c1teua 4t anonanie e d, movimentt Immediati. cLa Fitra letteraria• addit6 li volumetto pec quctta .1ua pre.,enta veramente lirica che ugnava il pas,aggio tra la forma cla.ulca e quella cre– p1LJcOlare;_ qualche co.sa, dun.– que, di rntumfflfo ma che Po/1.!Mt'VO legami con que.stc due let1der1:e. tipiche della µoc,ia fraltana. Neuuno ,; e mai cimentato a dejlnire la /or111utapoetica d1 Peuani: il .solito luogo co- 1111me è: c rnlstlcl,;mo dell11 poei:ln. • con tutto quello che co_mµorta tale dejtniiìone. Mi- 1t1cls1110della poe,ia ,uona ri9ide:::a e tale no11 è; oppure o; pa.~slvità contcmplA.tlva • e ~ 1 :Cft~;c, flpefi.,~1n~' 1/:T1~ 0 :o~: ,upinamcnle; oppure e lnde– termlnate7..ta > e ntanche, ?eT· chi ama la realtà. delle crue con un dlftacco veramente crbtfano, a11zicattolico. For,e ne.,,11,mo,come fui, ascolt6 le .sugge.,tlonl di un canto .spiegato, non ,emprt voluto e .saputo dominare; tn. canto del .suo travaglio df poeta. E tale restd onche net libro piu Impegnativo quale o; L'U$f. 9nolo nel clau.!tro > Olftano, 1931). Chi .tcorre quelle pa9l• df .,':g~~ ciu~n!uC,~~'"qC::/ 0 :,~ morchtvole tono di o; .tenti– mento • e di e capacità> de• ,crlttfoo 0.1.sal encomiabile, pitgato alle plit linde, eletcc 1/llmature che non .t0no dt– va9azlonl d.ilcttantl,tlche, nt rl/acimentf di imprt.ssionl pa- 1collone, come credette qual• cuna, ma elementi mediani della sua 11i1ione umana, co,t calda di verttà. po~,,gtJ:ct:z:g~} f.;ci,~ui 1 !::: da una preoccupatlone e diii• dico • che lo port6 ad uri tono elevato, ma c letterario• che ~ ..y ,. . ,.. . ' f . UN BUON ROMANZÒDl ROBERT NEuMANN * A MOSCA CIECA il ~ioco della tragedia oteca Gino Bianco l'lltSEIZ\~UGllE'l'ftl'.~ E HOllA\ZII, ,\ llOKE .UOKTE * DE LIBEIIO fra le pause di se stesso Jl 111011clo iuwriore di A11to11io e Assunta, pensieri, sentimenti, ~eusazioui, lrn il 1wso e lo spessore di nn gruriirlio oscuro iln cui si lilwrauo con fata IP lentezza 1 gesti e le reazioni dei (lue riusciti protagonisti di OLGA LOMBARU[ L'Italia fatale ai Laclo Questo progettodi fermarli a Roma per vedere l'indispensabileche poi si traduce in un fermarli per sempre non è senza grandezza di LIBEROSOLAROLl

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