Fiera Letteraria - Anno VI - n. 47 - 9 dicembre 1951

Ancht &e vicini a lei. anche se coltt dalla più comprensi– va. pl~t.à. noi non potevamo che planjl:ere con lei, che ac• celta.re la sun disperazione. perché IJ nostro dolore sl nu– triva e si conrei-mava ncg.h stessi scntlment.l. Anche 1101 consentivamo nel!' accettare quella sua felicità come uni– ca e mlrncolosa e per ilei ne nutrivamo la nost.ra trlstez– za, la nostra profonda cd lnc· llmlnabllc nost.'\lgi:t. La sciagura di Mathes di HANS ERJCH NOSSACK Tutti noi. come lei. :-tndla- mo cercR1ldo fa nostra sal- Il glowrne soldato Mathias o Mathes. duran~ una vez.za, e Ja crcdlruno posslbl- l!cenw. dal fronte, assist.e ad uno del bombardamenti le. e. ad un certo momento di Amburgo. Tutta la !nmlt?ha di Mathcs perisce, tra- della nostra vtt:i, ce ne rii.e- voltn nel crollo della casa colpita da una bomba. Il n!amo vicini, padroni ormnt, ~ldalo r!mrmc, J>C'run puro caso. Incolume. Ancora e Quindi, lonlamcnlc col tutto stordito dnlll\ l<'rl'lbllc scln~urn. e~II !ncont.ra tempo, 0 bru\..'lhnente nelln J)('r strndn un:i. donna slnlst.mta chr è rlma<;tn sola, delusione, cl ritroviamo d. l' con generoso !\l:-tncio IC'por(c:cnluto. tnccndole quanto essa privi. Cl mnncò 1:-tfor· i· accaduto n lui• · za di conoscorln. di coltlvl\r• ... Alle 111ie~,,alle si udi ad 11n tratto 11110 strido. la In noi, di cducnrln e di Uno strido 1'i11ttosto so1rw1euo, e poi. 1m vo· piil di· conformare i>Cl' essa I ·llO!trl ;~~~~~;~f'f:'~,~~'fa~ltro ... Era 1111a cloctta. Sgomtmla, ~!~~ i!a n~~~~r:o~::r~~: - Clic SIICCerle? - gridò l"11omo, Voleva forse dar- biamo rlcono~crcl cOll)C\'Oli. ::~/ 1 ~ 1 :r r}:;;,,C~t~,aar~~:1 ort:i s'I~!~:~~:gr,: 0 ·~::a~ non posslruno scnt.lrcl cece- Dall'rs1,ressio11c ciel ,,110 volto si capiva che voleva zlonc. ritenere Il nof:tl.ropcc• parlare. Si era cretto sul materasso. U11 fioco raggio cato pcg;:i:iore di quello che di ltrna pe11ctrò i11 c11ci11a. Oinl nost.1·Osimile Insidia <' /lfi i11ginocclliaf vici110 a lui e lo i11corapgiaf. e No11 tocca; I nost.rl nl,tl, Il nosLro ,i /orse mrglin che Lei mc 10 elica?> contegno rìpcl.0110quelli dc· Ma egli 11011 riu~ci11a a i,arlarc. i111pcdito d!!I pian- gli altri. n Quelli dccli nllrl to dirotto. A11cl1'io 11011 potevo far a 111e110 di piarz- sl leg-n.no , si intrecciano e r1crr..,pcrchi tutto era CO$i terribile, e perché vedevo noi dR qucst.o sviluppo non luf I)icwgcrc, Ma $01' cou che 110,t ii posso110assolu- sa,pplamo distrlcarcl, ncppu- tamc11tc racco11tarc. Ero 111 gra11dc appre11slo11e pc-, re per II nostro bene sappia· hlf. Tutta la notte te11tal di placarlo. mo ritrova.re e fermare In - No11 lo .sa davvero? - mi chiese dovo 1m p0' noi uruL coerenza, un'inl.Crcz· r!l .silcn::io. za che risponda a Quella.chr - Che cosa vuol dire? Clrc cosa dovrei sapere? - è 13, nostra più viva, più se- rc1,llcal - lla perso q1rnlchc parente In q11ell(i cir- nerosa esigenza. costanza? VIII - No, solo alcuni co11oscc11tl,ma neppur intimi• /11 realtà, cl11ra11teQuella 11ottc. tutti i suoi /ami- In quell!\ vecchia slgnorn, lfari era110periti, ma coli 110111c/ccc ce11110. Gli cra110 nella madre di Leo rlpet.uta- morti i geriitori, le $Orcllc, e, 111i sembra, ,ma delle mente colpita dalla disgrazia $Ile 1101111c,he abitava co11 loro. Egli .si era salvato ed ormai tanto avnm::ata d1..- per puro caso. l.'d ora era co11vi11to di essere scappato &11 anni da non poter troppo via e di averne la colpa. CO$i pc11.mva hli ed io 11011 fidare nella propria rona od rilucivo a togliergli rlalla testa q1,cll'idea. Ahitatxrno attendere da se e dagli al- tutti ad Amburqo, ,1011 /011ta110d.al punto dove trovò trl, lo riconoscevo una dlgnl· me. Jl reito mc lo aveva solo c1ccc1111ato per 11011 tra- tà quale avrei volul.O fosse dirsi. /l fatto della $Ua lice,~a era vero .. -1veva110ap- proprio. a me ed a Lutti noi. pena tolto dal /orno 1111a torta di vrug11c per /c$Leo- 1• Anch'Io avrei volul.O che Il oi11rc il s110 ultim.o giorno cli liecnw. ll suo di.scorso mio dolore avesse ad essere tornaoo sempre .su que$la torta, ta11to che 1w11 avevo trattenuto da quella sua slcu· Jliil vovlia di ascoltarlo. E 11eparlava come se quella rezza, da quella !!Ua fondn- fosse state, la cosa più grave. La torta era appena mentale ed indiscutibile !I· .,tornata. qu,rnclo ii:11011-0 1·,,uarme. L'aveva110 tolta ctal duci& nella vita, dR quel scn· /11oco cd appoggiata sovra il ,avolo della cucina per so del dovere. dt>lla propr\11 lMclarla ra/Jrcddarc• Poi era110 scesi t11tti i11ca11ti11a. pre.~enza. della propria par- Forse l'ultm1a cosa su cui l'occhio d{ Matlles si era t!clpazlonc che le facev11, posato 11rfma dl sc,;,rdcre, era statn la torta. Poi co- irBto un compito cd una fa· mincfo l'lnc11rsio11r. e Prima 11011 potevamo certo lm- tlca, che la faceva non repu- mar,hmrci cht! .,Mcbbc stata 1111acosa cosi terribile. ,nante, ma pronta nd ns.,u· Pr11savamo si trattasse delle solite incursiont, a cui mersl la rcsponsabllita di ci eravamo ormnf abituati do110 tanti an,lf. Qua e là caria e del suo l\\'Venlrc. q11alchc casa colpita che va 111 fiamme. SI, auche Ml racconsolava~ ml rifacc- ~::~lf1~~1t1r;:~ic::, 1 : $'::' ,;;;;i:,,o~f~its~ !a eo~~i ~~=· va sereno e fiducioso quella , t11ati: cosi .si spiega la cosa>. F. Matite$, ;,oi, era :iua. forza pacat..'\ ed umanu a11cor ta11to giOV<rne; per di pi1ì era .soldato, e volc-Jt1 che' 11 dolore non rcsplngcra. /Or$e mostrare elle lui 11011 badava ,1 cosi poco. E' ima ,che non 1 8 Irrigidiva ma che cosa bt•11 comprc11sibde va mc. O /orsf! si mrnoiuva a anzi la permetteva tntcutn Marse11e rintanato i1t ca11tf11a /11.1/nne ai vecchi e alle ed affct.t.uosn sul propri l'i- d01111c. J,'atto sta che r11i,a11do Jc11ll dire clic la ca$a li cordl, e desidero&'\ di snpt'rr di Jro11tc t"ra stata colpita, ,uci di corJa dalla ca11th1a e rlcon03Cere 11 Suo rli;llolo prr dore u11a 1ncrno a sprynere l'i11cc11clio.Era gill.Jto nel suol ult.iml gesti, nel suol rhc $i comportas$e coJI. Glielo lto ripetuto continuo- a!fet~I. nella sua morte 'PCI'· mente. P11o►i che Ju. capi che $I trattavo di 1111000 di sino, certa di saper trarre li 1111 ora11de attacco aereo parauom1bile a Quello di due bene dal male. obbediente nd olonii prima. co1t la $Ola diJlcrc11za che l'uttucco si una legge che era drwvcro In era $/errato ,,u u,1 lo11ta110quartiere della clLUt e M$- lel e che la fa.ce \'a lmmorro.- s11110 pc11.Sa1X1 che potcisc ripetersi. Dicevano clic i le, che fnccvn immortnlc 1:-t 11cmici 11011. avevauo apJJ(1recclli, che 11011. poteva110 far sua speranz.'l. li $Uo \'lncolo ta11to. E iuvccc POtcva,10. e cvmc! con le cose e con gli uomini, Quando /11 presso le case dell'altro lato della stradr1 la sua partecipe soltdnrlcth e si accinse a prestare a11ellc lui la sua overa di salv,1- Per lei ora ancor più chiari taaoio. caddero bombe. Lo SP0$Lame11todell'aria lo e riJ>UinanU ml risultavo.no oettò a terra. In quel pu11to pc11sòche era Jh1ita a11- l'e<>ilsmo, la freddczu. Jn elle per lui e elle doveva morire. Qua11do potè ria1- me.sc.h1n1Là che cl COl'Conda- zarsl, la cctsa dove abitava110 i s11oi genitori. era no e dal Quali t,roppc volt.e crollata. At1chc molte altre case era110 scom1mrsr. e cl sentiamo soverchiati. e pci tutto Il re$tO brnclava. Non so $e $la rima$lO ancora I quali anche noi cl rit.rovla- li a 1111100 e abbia pc1w1to u votcvn /are n1worr1 q11al- mo da\'vero corrott.1 cd lm· che CO$a.Comu11q11e.clopo, si allontcrnò di ora1t corsa, meschlnlt,I, e per sprc.-.zo /i11cl1è arrivò acca11to a mc. Più tardi ci dlri9c!1nmo loutlll a noi stes.~lcd Rl{li al- ass~~nt~:fi,!~,,:: ~17,w:ie;:;cbbe cambiato. a11rhe $e ~%an~~!~t.c vwr;: ~t~~~~ eyli /°'se rimasto li. Solo elle sarebbe mcrto lui desso. ta\'a a conrcrma1ml. a rlt.1:O· !t~h:C~~~ 11 :~~r':,,:,::::11fut':~ 0 ~ 1 fcr 00 q~·:$7:er'f:::::. \•are In me la salvcua. mani tor116 i11. ('UIÙ a vedere co11ic $lava.no le cose. E nel dolore di Carla.. e Aveva tentato dt raggiu11gere la strnda in crd aveoa nell& nostra est.rema pa~io- o.bitato. e portar$i fino a casa sua. Ma non. era dato nallt.è. In quella. nost.ra PORlbilc. Tutto quel q11articre era aucora hl Jlarnme. astratta speranza che <"i con· La gente gli dicn,a.: e Atte11da che U calore diminulJca duce troppa spesso poi ad 1m pa', Ora 11011 è pOS$ibilc. E se non vic11e la pioggia, un'estrema dbpcrat.lonP. po- questa arsura puO durare ancora qualche giorno>. tevo lnfme \'edere non 50lO Poi era andato ht u,t sobborgo della città a trouare un nano del nostro dt'~tino. dei co110.,centi che avevano i1t c,utodfa la valigia di non 30Jo la ribellione cieca e $110. ,oreUa. Non 10 cl1e cooa abbia detto laog1it, ,na desola.La ad una nost.ra soli· la valigia. $e la rlpre.,c. parta11dola a mc. tudlne uma.na che non r!u- Df tutta QUe$ta ,torta lo 1101t .sapevo nulla. Si e sciamo a \•lncere. e compen· sentpre comportato. come $C Joue li $Ola per aiutare sare, ma anche Ia. prlma. J>OS,- me. Da parte mia. ero co11te11ta di lasciarlo fare. slblllt.à. Il nucleo orljim1rlo t' HA~S t:RICH NOSSACK LA FIERA LETTERARIA SCRITTORI TEDESCH.K DEL DOPOGUERRA L' irrealistno di llans E. Nossuek L'irrealismo del Nossack, lungi dall'essere agno– stico di f,·onte al ,nondo eff'etti1Jo,cerca di i nter– pretare fantasticamente la realtà che, anzi, §·li è sempre presente e incombente come un incubo l' ~litore \'i 0U1rnn;; Krii• ,er ili Aml.ur,:o riruh l,1i1•11. 110110tre 11nni dal, la prima .,11,nqrn. l'op,r.1 pii1 nolt\OI!' ,li H:111• Erirh ;\n~– !url... !'i lr,111:1 ,ii 111111 r1u-o:-oh:, ili no\rll,..., rhe l":rnt,,rc rl,iium, ~rm11lir("111e111r llrridllr I r,tJ. ,:nu,:li, 1o!'-u.-onti/. Il tilolo pri; mitivu tiri lit,ro, fotrru 11'11• ml/ ,/rm 1'1/flr, tlnt!'ni,tu rlln h, morti'), C ~1a10 111111:110iu ,pu-llo ,li /)oru1hrn \l>orott>:i}, uno ,lei rarro111i 1,iù l'.lr.,th•ri, }ti,•i ,lrl ì\n••nrl.., muore ,li 1111 altro ,olurn,• r1:1rr,1ti,n iu titobto i\'rh,·i11 l,11rriri,•i fnnl'• l•ri. 19171. ,li 111111 r:11'1."ohr1 ,li l'M.,ir (Ce1lirl,1r. PHi). 1• ,li un ,lrumm:1 IJil' Unllf1. l\f1iu (L'orda di C:1ino, 191?), mciii 11111i 1folln ~•r~•(l ,•dit<'lre \Voli· ,::mJ. 1'.riì,:l'r ,li Amlmr,:o. Si ,lirr rin• il r:,rnloiaml'nto ,Id 1i1olo ,ì11 ,lo, 1110 :, r:i,:io11i elii tori:,li, ,oli•mlo fo ~1um11atori• Il\ it:trc l.1 lui:ul,re ero 1lrll:1 r11• rol:t morte, ,lh•cnula ~ii:r:11li1:1 all'orctehiu di 1,n pul,hliro thl' ~rt:I lo .. 11,:n r il cli\trli• ment,.., e rUnir;l[c ,lnllc imin:1,:i ni M•\'Crt, !'e ro-ì fo,-e, <11ll'•HI lcn1lrn:111 :t torrrrr ron lrOJ•t•a fotililà il \i,,. tlnlle rOh: l'ht• :tn('ora l1u•rin1:u1n e 1!111111,uirrnno più d,e il ,1:1111r11J,. irn1111l,o a,/ C\adrrc 11• 111111 rl':,hi. tro1111u doloro•:1 rJ a.._.ill:11111',st1rcl1lu· il •,ii:110 di un11 frh ola s11c11,ic rate:um. SJl'f"l,I,,. 11nrhc in,:iu.-to e UO· lido ri11forri1m1 all'11ttuale Jet 1enturu 1ede,r:1 il tono mono ronle ilel('rmin:110 d11 tnrn , i– !iRnc up1,,1r,ntemcntr unilatl' nk, r,1rroh., come è •ltllr ro ,,ine e ~llllt:' ,li•tru1.in11i, ~ul ,!o– lore ,. ,ul lulto. L'anno IQ15 fu per l.1 Ccr111:ini11 l'""''" ="r" non •olo 11rrr11;, 1\i lì 1IO\(!\';l ini-.;iar(" il 1101 ,n ortlo, rna prr rh;, pro11rio 1•••a cr., :,llorn l'im, 111a,:i11,•11,•I rao•. llrl rao, d,r 1r,1imoni.l\:, 1111:1 ,oncl:,n11a: li •01m,1J11IIR parr,:, rl,r la rro, 1cni:1 nm:111:1,rlio ~i ,•r11•••rrri 1nt11 nell:, , iolcm::,, fo,-e ~mi:. punit:1 ,In 1m:1 pOl,.117.:1 ,npr riort•. lh rp,d 1110111!0 tli m:1c-r, rll' poNi e ltt1rr:11i lcrnrono l.1 ,•or, per ammonire ron11111.i(I 11,tli ,. •lrnnitri ,ull,• fo111li ro11- •rii:u1•n1,,c ,li <u:ni 1wn•it•ro e ir:c• "'"' ili •opri,ffo1.io11c. ~ella /rrltli1rrt1111r clrl ,10110 ii:111•rrn11111•,10 rr:, r,1 i: il r,un, pilo ~"11r.,1111110,)(,,:li ~rri1,ori n1•1•nr1l'11rnti al po11oln rhe ha in,lnlto (t•. :1hi111è, 1ut1Rr,1 in• ,lul!,t•. a 111rnntn p;irrl :1ll1• i,lrr ,li un inq•rri,,li•mn 01tr111110 1·(l11 I:, for,:1. l.1•11rr:1\nra uln 1:,rf', 1111db 1r1lr,r:i 1ld ,lopo 1rncrr;i, anl'l)o;• e for,c JlrRprio prr,•li~ r:irr,olt:1 ,opra molil i fonclan1l'nl:,li rl1I' ('•:tll:1110 J., ,1wr.m1:1 ,li 1111rl'.'mOlo mo1u!n mii:liorr, 111:1 in•i1tnnl) ~nlla pc-~imi,1ir:1 \ i.•ionc ili una fo. •rii r,ah1i 1•rl'•t'III(', E" •:1l111arr. :1111111n1 ... -e \ iril1• non tnrr,·re lo •,:u:utlo ,In 1p1t:•to mondo ,1,. 111in;1IR1111ll:1111ortc. E •e ,:li uomini 11oli1id, :, ..-ni \:I i:r:m JJal'te ,lr!ln rt•JlQ11•,1hili1à ,li– rrtla " inilirl'.'ll:1 ,lri m:ili ,,lu• trav1111lin1111 h ,orirlil, Jlf'T fuor, , i11rl' 1':1llf'111.ione ,lrl pul,lilirR ,l11l1r 1ri~li Hri1à, rirRrrono al l"op(liR ,li rra.,i 1livt'rtimt"1lli "''" \J11m11 ,bllo ~p11r1 11ll11 l,:1~– ,•11 prl),lu,:ionc rinrnm10,r:1rira. i:- hl'ne rhr I" irrÌl!Rre non ,lr• fl~n:, 1fai !IMrri iltl 1110 altn uffiti,. e rirhi11mi 111 ran111,i11 elci lrttori mllr amare Hriti. di GIOVANNI NECCO lrl'l,l,ero 1•0,1lierr 11r!IJ1belli!•i n1a lirir11: e Un11 f11nriulla 1111rl1t 11l!it morte>. in ,·ui !1t !illla 1lue i,uliriszi fond~mr111111i i11 cui 1i hiforr.J la recentluim:1 lr1t,r11\llr,1 h:<lu,:11, il rl'rrli.•mo e il ro!idrll'IIO irr~/i.m1n, 11ro 11rio il •rr,1111!0 •i ,limo•tri più cffi,·:i,·I', Il ,\o••,u•k. 1111 rom111crri.111\r :111111111,:h•e•,. di l,uoni •Indi (1111, d1c rl:i••iri. rom~ allr•11t110 lr •ne oprreJ hu ormai rir111111111l;1 :inni, 11m :,nrh'c,tli, an:,1011.u 111N!lr :, molli l,·ttrr,,ti 1r1lc•1•hi 111101 i rlt-t• 11:111110Hlrt',110 I., 1111;1r.1111in:,, ;. 111111 rivrln,:ion,• ilrl 1IRJ1oii:1u•rr11. I.o ~\ ilni,1,0 ,lcll:i •na ptr~o 1mliti1 arti~tir.1 ~eml,r.1, 11111.i .<1rr1t:1111e111r l("l[lltu :illc 11"1111'1'– rir 1ld 1r:iii:i1·1111rriodo fa rui p:1r:il,ohl i11ro111i11rii1nrl 193.-1 r11lmi11:i nrii:li anni ,lella ~rron, ,I~ i:urrr,1 111011,li:,lc I" dr1·lin:1 ,cr.-u il 1'"117 191:.:, ~i 1lir1• l.li· • :wti.. li C 1e1111mt prt!t>llle l' 1.iou,, 11,holn,:i,•11 ilcll:1 f.u,dul in,...omben1e rome un incubo, r '" t 11niilo,:M1111urll11 tlel 11or rie•ce, 1111indi, 1111110 1,ii1 \h·• Ili di Amor# ,. morii•, 1•errhi– rhe nl:'llr frt'dd~ nola,:inni dn 11111arula 'I ml i nwrtf') in 11 '1.IC • eumt111nrie ,lri ro•i1l1lr11i •••rii• ,co è nrn,rhile. IOri rl'11li•1i. ~dl'irn "alio.mo ,lrl Cli ••"••i ll'llli e111er1,ono So5 •i.rk il 1liarrum1ua rhr, ili :111.-lie ,hlle pa11i11e ili IJorolf'il, •la111i:1, 11111 aurlu: 11oterni11 l:i ,·\r,,•nnl'rf'IIIO 11uì Jolo :11 h111 rr:1hit, è l'aur:i font:1•tir:i rlt-t• i:o raeeonto rhc 11:'t il 1i1olo rir,.oml., fi,t1irr " ro•, ,li 1111 tiri ,•olutnr 111'1!:t1rro111la r1li alon" ili •OJlnO, l>i'nrhè il rifc 1-io11,., Lt \·ir,.1111" 50110 i1lealr rim1 •11111.ul """ .iu 1,r,.fi,o ,. iu modo tl,e in 1•rimo 11i:1nu p1111tm1IP,1':1n1'è \l'rll rl1e 1':111 1ra•11:1ii1 la tll',Obt:i Aml,ur1,o 1or1• rl,iam:i i •uoi r:irl'Ollti ,ldl'orriilo in\erno 19\6-19\7, e r.1,Jnt111.li>, Nrl.·,i,., r,.r "'"lii· ,. -utlo afon,lo .•i 1n1't1bno ,re. pio, ;. e il r:•j1:ii:11:1,1lin 1li 1111 §O no: apor:,liui,·l,r c-:11m11e ,bi 111011\'i•-1110 >; r e •i .,·oljtl' nrl• l,omh,1rJ:1111l'11li ,!,.I luglio 1913, lo 111:n:io inteqm,to lr.1 111mor, Il 11urlco (!5111'm:ble ,Id r:1rro11 te e In \ i1:i, im11u:di11umr111c to è co~1itui10 1lallJ no•1al11ira 1lopo 1111:1 rala•trof,. l'•i~iale. 11 riC\ or,11.ione c-hr 1111:1 Jo1111,1f,1 t"lli •opra,,ilr, come m11Ur:i ,li un i;iOHl!lf' ioM:110, M11thit1,• umrwa. unic:11111"1111• il 1rnrr:tlO o M:,th,,. Si11i•tr:1la ,li ,tntrra C.11;1,11•,1f,, (0110 rlb -i lrO\:I liii ir:iorno 11il'll:I d'11n,o~c-i:t e •,to111e1110 iull:r ttr:1,lu, M:11hia~. ,li 11:1,•11uio ,l.1 ,\ml,ur,:o, ,orcnrrr, con eroirn gtnl'ru~iti. lu .i•o11o•ri11111. ,11 .. i, 111111:,11110 la 11rnpri:1 tda,:nr:i: l'l[li ha prr,11110 or on umi i ,uoi )'(11'\:llli in ,cir:ui10 :ul un ull:1rco :u•rro! l.<1 ,fnrio ,li ;lo min:1r•i ,lur:1 a l1111j1:t,1, 1111 :111:1 finr il ir:rulil•• ,:io\':1111' Jro1111i:1 l in 1111 pi:1n10 dirono, rl1ì- ohr,. :I IIIIIO, fll'•ll 111ll:1 ma ro•tÌl'll 1.:1, c-01111'1111:1 rnlp:1, il fallo di e1srrc l'unir,, •Ul>C'Ulite ,lrll:, proprln hmiir:li:,. T11110 il nr• ro,110 C !O!jW•O Ira iJ l'C'rO f' l':1rt:rn<1, lr:t 1'<1lti,1tili1ìr r1•ira e l'allu,ionl' lirir11, e 1111Nt'11.u ra ll'•ll è l<l't"Oml:11:r1h olr.lllt i11lf'r(nr1111• ,li un 111omlo nrl l':11,tro, 1lrl 11:u•JIO nrl 11rl',l'nl,. ,l,.ll'irr,.:11, n~I rr:ilr, " I'"'"'"' 7iOIIP Ì- itrrrl'•tintJ da ÌlllllrO\ \ i•r 1omitdiantr I' c-oinridl'll'l:I' tanto thl' :1U:1fin~ lr ro1e n:ir r:1\e fi in:rnrr.olsn,1 ,Il 1111 nim, l,o rhe I, h parrre &r. !ll'Ut ed :1hM, 1111r1uen,lo 111r.aloro f'Ol'tl'Ula i111triorr, e1 i1lenl( llll'llle ,li 11:rlura fanla•1ir.1 Qnt•IO è l'irrN,li,rnro J,.J No, .•J1•L. t 1r.:.~p:1re 1111iC'Olllt' .:.I, llr\Sr-. t:HJCK XOSSACK tro• I', ~i:,, rh.- rj!li rir1•orl1i .– rirrti, a mflllo ,uo. il milo 1II l::,~•(lr11lrn (K:i"(ln,lrn). ila rht rilraii:,:a (ln/l'rt'i~lu NIII /11 mor– tf') 1':1111liirnll' tunl1iir;uo in rui \i,,. un ca1t0 (rur•I' 1111 ![l't',Ur~ politiro) r :rrttnni al f11•ri-o ,,•H111le e-la<"l'•rrril:r 111u,un1 di\rr~Jllll'll1,. 11ml,igu:1 ili 1111:1 •orrlb ,li lui, rhe fn lii rorli i /,rit-r1111ffrt' 11,•I No~•:1rk, t> 0,:1111110 ,:, quuli Ji:ino ii:li :1v1•r, 11inte111i !loriri 1•hr r11,mo ,b ri,co111ro :1ll1• ~ue r.1Hi~ur: 11.io ni rorticl1I', Nt!lr e pot1,,ic ,. dodli :illr ll'jl:jl:i ml'lri,•hr tra,li1.ionali l'fl• 1•11r ,ilir:mli ,li :lrrrnli 11110\i. l':1111nrr ii:i1111ii:e a ~1lo1'(li:1re la i111111:1,-i11r lrlla morte, in,oran, ,1,.]n tRme tr(nlura 11m~t11 f' r111,ili111rirc nrll'or:t rh, ,:li ~1u:urra la ,•i111, No,c lncfnrmf 1010 In q11ul'oro rl1e ml n,01 /ro,uumare. Vcdl7 Ml ,o,c lrouo 11, d/Jpa,u I cht 1'09/10 a-tu ;::lUo e rfn1rnefnre 111/11·t>1t- ( d,1t11 Mo turlo Ciò elle vuol debllUarmf con un ,e,npHee no, ml ho pedinalo, Non /ucfor r/1'lo rpridf, o morlt:, ulllmo omori' 11 cui ro• f Plfo parlort. 111:):~: J~1(•À~,o~:n~ir!10~:~ 11 ~ 1 :I LMp1tnli.• ,ri:111:1, Domenica 9 Dicconbre I 951 · li oazzo del desert di ERITAl?T KASTNER T ACQUE. Nel sd~11.:to che Sllbcntrò si udi l'urlo del pa.:w. Nt/l'O$JH!dc1le c'era, h1Jattl, un pazzo. un 1>a.1:le11te la cui $Ch/zo/rc11fa, rimasta Jh10 allora late,1te. ve1111e ad tsplodere prr via ciel caldo o deU'ht– e11ria i11 ciii ero stato la&clato. A11cora non cran ve- 1111te i&tn1zio111111lla s11adcsth1azlone, e Intanto era .stato ricoverato 1>rov11isoriame11te Il. Mi rlcorcla110 che nel primi aiornl dopo il mio ar– rivo all'ospedale, percepivo q11esto 11rllo 1011tanocom.e 1111 rnmore co11/11so.No11 &o perché 11011 rlruch,o ad aberrarlo come 1m s110110 cli&tl11to.e lo ascoltavo senza chicclere che costi proprlome11te foHc. Quando ve- 11iamo a trovarci ili u11a slt11azio11ecompletamente diversa dalla solita. JH!T la Quale la nostra memoria 11011 possiede t.ermi11I di co11Jronto, un fenomeno biz– zarro si ide11ti/ica con quaWasl altro fenomeno biz:• zarro, a11clle $e eui clipe11do110 da cause del tutto diverse. Questo pa:le11te, dunque, occupava da solo una tenda a forma di d11do, la quale era stata eretta In dis1,arte, lo11tana 011a11topiù /O$SCvonibfle dalle altre temle, i11 1111 a11oolo libero ciel de$erto, a11cora entro, però, Il recrnto com1me. Per il pazzo pareva, co1111111r.,11e, 11a bazzecola var– rare co11 la voce quella lo11ta11a11:a.Era davvero una co.m $Orpre11de11re lle riuscisse a gridare tutta l'est11te a aquarciaoolal Dato fl calore, era 11crame11te un c11orme sciu11io di /orze q11ello a cui si aottoponeva U s110JWco r.,11as1 tutto il $a1ito giorno sotto l'impo– $izio11e del de-mone di cui era oue.sso. A sentirlo di lo11ta110,q11efl'11h1latofaceva pensare a strac,f cd ec– cicli. Q11a11do,però, $I anelava a visitare il pazicnt~. ci .ti accorgeoo subito che nel 1110contvortamento non c'erano cattive t11rem::io11i.Egli te11eoo solo dei di– scorsi irltermhiab/fi che si oo/c,eoo110 a imme,lJe mol– tit11dfhi immaguuirfe: 1m'impresa elle alle sue labbra di folle co11ve11ioc1110 meollo elle a. q11etle di colui che rc,li ma11ifesta111e11tc imitava, ri11sce11dovia perfezione fa11tn da suscitar te risa. Del resto ora lll'$SIWO poteva p,U ,:,e1r.,are che quelle fra.si erolcl1e. anche troppo familiari a tutti, /ouero qualcosa di più del vo1liloouto di un ~lCIUol L'11111oce11re plagiario 11011 era, comiwque. un soggetto cli/Jfcilc eia curare- F.yli rimam~va tutto Il tempo sdraiato s11ls110 letto e 11011davo 11ole e /a&tidf ·at- 1'11/Jiciale medico elle l'aveva i11 cura: persi110 nel pe:– riocli di l11q11let1ulh1e11011 toccava cibo: non faceva altro. a11J)I01lO,che grlclare. Dritto sul bu$to, ec,ll ar– ri11{Jt1VC1 dal suo letto miglfc1fa di pcrso11eche scoraeva lì ai s1wl piecll, {$tigaudole co11 foga febbrile e con Ja1wtica elO(J11c11::a trib1111izfa. U11a volta clic il dottore c1,rar1te mf partò con .sè ùura11te la s11avWla, il pa:z:o. dopo una rapida oc– cldata elle a1>ve11aml sfiorò, credette di rico11011cere fil me 1111 medico di 1/ensburo. J11comi,1ci6 allora a /c1rc i miei eloc,i, a rh1grazfarml ancor tutto com– mouo dopo tanti anni. Rivolgendosi al medico prc– sc11tc, es11ltò la mia premura 11cll'auUterlo; poi, rl– pre11de11clobr11scame11tcil s110solito to110stridulo eh.e, a d11e pas$I come si era, le orecchie ,io11 riuscivano a tollerare, Cfl/i ml presentò all 'lmm.en.so suo pubblic:i come 1111aportentosa arca cli sclcn;:a medica Il che 1111 riempi di 1111 certo lrre11rimlblle orgoglio. ll medico vii aveva Invano chiesto ormai piU volte, come $I sentiue. lnttrr,cllat.o di nuovo come aveva ctor-mito e come stesse. con l'aria di chi si secca di essere tempestato di domande, a voce bassa ma rauca dal tanto vrldare, e con l'attegc,iameuto dell'attore eh.e d11ra11te la prova varia ai suol compagni fuori del rnolo che deve :rost~nere, rlsµose: - Bcue, bc11c, sl– g11or dottore/ te pro111mciò le due 11ri111cparole tutto d'1111 /lato come fosse 1111 111/co v<>caboloJ Bcncbenc! Tutto va a 0011/le vele ... tutto 111 modo cccellc11tc, tutto 111 ptr/rtla reoola ..slunor Direttore!> E alle domande che fl 11ucltco agg/mue solo pcrchè c 'r.ro io, se dC$f• derava q11alclle cosa, $e Dli mm1cava niente, eoU, nel ro11O di chi è ('O$trctto a ripetere ,,er /'c11nesima volta sempre la stes.ta cosa, re11lfc6, $lrascicando tutti i suo– ni: e No, 11011 ho 11le11tc ... pro11rlo niente da lamen– tarmi• .. 10110 arcfco11te11to. slo,1or Dottore ... Afa Lei lo sa be11e ... t.11tfo a po&to... t11tt-o a uo11Jlevele ... tut-,o l>cnebene!, Ciò dicemlo. lanciava ora al merllco ora a me sguardi che, per quanto i11dimc11tlcabilf, non :rf J)OS• sono descrivere: c'era, i,t QIIC{l/i sguardi, ancora. un po' dell'Impeto f11ribo11docon crd egli cercava di in– ct1tem1re le ~Ile /olle, ma .si avvertiva hl pari ternpo l'umore di 11110 che è stato• toccato da u11 bauo colpo, umore elle aveva qualcosa di capneico. Questo, d:m– Q11e, il caso del pa::zo. ll suo trac,lco 11l11lato.di cui si pcr~pi1){1110 111lo11ta11a11zasolta11to dei s110,1i ragoo– u11tolati l11sieme, scl.tolh1cava ogni giorno le nostre letture. I 110.,trl 1,e11sicrl, le nostre parole• Quondo stavo al ca11e::::aledi llaJJ11er e la 11ostra co11vcrsa– zio11e la11u11iva 1111 istante q11el silc11::lo era colmato dalle stricl11le sciocclleue ciac la11ciava di lo,ttano /'/11/cllce che Dio aveva abba11do11ato li in 111cuo alla rc11a del desertn, lo racco11tai la cosa a HaJJ11er cd eg/1 1,rcstù vhm atte11zio11ealle mie parole. Poi suu– ahuuc: e Da ta11to tcmvo .se11tocodesto urllo, e no1t so pcrchè 110,1 hv mal chirsto che cosa Jos.se. Povero Giobbe/ E' 1111 711t'CC(HliCO della marina? E giit, cl VO· leva proprio la nostra epoca per pigliare u,t mecca- 11fcodella marina e trasferirlo 11ell'immcnsa plana del cle$crtol Se Co$lul avesse vot1llo vivere a casa sua, tra le $11C occ11pazio111. acca11to al /Iuli e alla moglie, i probabile che sarebbe rimasto sano di mente per tutta la vita. lm;ece coli giace 11cl$110letto r.,ul nel deserto. e dl$corre dl!corre ... ,na cort chi? Eglr è doppiamente prfglo1liero: 11ell'amblto della prigionia è vtttfma dt una ,econda spaventoaa vriglo11la >. ERHART KASU~t:K ~tradu1.lone di Maria Necco) indlstrut.tlblle del rlsratto. ,nadu1,lone di Marl11,. Necco) ~:lc~~~t~e :::C~w~;a1~~~i~----- ____________________________________________________ , , _________________ _ tanta \'1olc1ua. In un si prc· potente lmpullto, - è In noi, cl i:o\·er11..'\ e domina In mo– menti che della nost.ra vita .di\'cngono fondamenlf'.11, - noi non si~o condannat, Rithi11mi 1:1 hnrn•in, il chr ~llude ■i meni C'\Oulh i drl l'~rte. Ciò ,11ie111 p(rrht rlri pcr-ino rhc l:t formuionr (1-cl, lo ,,· rìlt.or, · 1\0.< 0 :u·I.. 11<111 t c-011 re11il1ilt" foori ,h-ll':1rrl'!111,1to rii 111,1. D.1 t:11,· rlim:1 ;toriro lo ,rrinnr,• :1111lmrii:l1r.,• ,ori[(' (il rilir,o C in111or1:mtl') nnn 1~1 impul,,. 1H c-011-1•11•"•m:t pe1 un 111010 rc:,lliH,. 1:artr drl No,•,11'1.. ( rmnr •1nell:1 ,li Jiir- 1[''" Hnu,rh, ,li Rrn•I Krr111l,.r. Arno Srl,mi,h ,. ,li nhri ~rii, I Ori 11'n,:,n,:1rnr,lia ), ,ldi11il:1 ir rc,tli•la, ~i l'"tr,•1,1,c ,lirl' nnu tr:11h17.ÌRm• 11•df'<t'l1 ,lrl 1'urr-e;,. li~rno rr.u1,•r•"· in 1111111ll•J 1111c •li ~rrillori ,li Ccrnmni:1 e\ol \0110 ,eno forme 11iì1 t"Ocrrnti e ,:-Rn1•rf'IC ,1m:ii:li ,rl1c111i ~pc•· ,,. ill1►,:iri r :irhitr:,ri. I.i, dr•i ii:n:n:ionc irrrali•mo C •l:il:1 ,11lo11n1a.romc ~ 11010, 1,cr ron tri11>porli1 :11 11ia110 rrnli,mo 111, J"ameri,•11"11 ai mRhi ~rrilto• ri npp:1rl,nl'nli nl ro•i11rl,110 Gr111•1•0 4i, r.11,c,1ir:iuto ,lrt Hn,,• \Ycrnl'r Rirhtrr. L'irreali•mo tiri Not•nrl.., lun,:i rl:ill't•f(rt n1uu,•1ico di fronte •I mondo t'ffetth o, rernt di inlnpretare fant11!tic11nt-t!ntt h ruhi rhc, E c'è anl'lll' lì lo §llllnlo ma ral.rn : l,1 mOrh• di una hir11h., i11\1•~1i1(1 ,la 1111ramion. Il 11ro 1:1,:onl<1.1 drl rarro1110 r:1rc-o ,-lie la 11:,ll:1 ◄lrlln 111or1il'i1rn ,. ft' la ritro,(I il ,-iorno 1l0110 in t:1sra ,!ti p.:.;tnno, e La l,111• 1:ti ,111 11a,•im,.nto - 11111101::r l':1111orr nrll:1 h:illnl:,, fo1:ile - I.a ,e1111i in aria r la ri11l'rhia11• pai >. L:1 fit1l,1 np:11in ron rui HIIIO ,:rllall' li 1111,~1 .. fr:tsi ,, .. ~lann un , h·o 1t1rlo"111r1110 thl' ~tmhr~ U:tturirl' ,l:t 1111,1hi~110 ii:rnllr•l'o. E 1111:1,;prr ,onoli ""llTI' il •o•tr:tlfl ili \'l'ritit d:i rni mun,,. 1111,.•to irrl'lllismo, nl'lla rhi11•:t ,lrl lil,ro ipirc■ il 11111,-0r111,u11~/io 111II• ,li~lru• iionl' di Amlmrir:o d,.J 1911 (IJrr u,.,,.,,m,,, il tr:111101110). (:on ,:rpicnll' :1rlificio il rllf' l'Onto t r11nii:rniato in modo l'ht> la trrrihile 11r.:.nilio,i1a ,Il 41urll'11\'\tnin1l'nlo rimhi d11I 111 rro•1H"llh11 rl,,. 111 flln111•i11 ii c-ru 11n1,n,:i11mlo i linJRli er,i•R.-ti nduli nt>I nmpo del· l'c,pcr"'n•11 dell'11111ore. GIOVANNI NECCO I'--------------------.....: E ,cn!i dfinl 111111cllidf'J no• 11ro Jnndt> por111, pur nl'lla ili\·eul1i ilel!J imn111,inl, ,i po, ~~~n~~:,·::t;~1a.":~ :.w~~ rletà ,alla fiducia. Non cl re– sta. che p.'\rtlre da. quen·e:sl– i.enza e su di essa fondare I nostri at.tl ed U nost.ro com– Portamento. ed educarci dav· ve.1'0 In quella fiducia ed 1n quell'attesa; non iloearc la nostra. \'li.a su qualcosa di esterno, qaasi di estraneo a noi. ma ci.conosce.i;e che iu noi. nella. nost-ra Quot!dinna esisten:u. nel nostr1 ntU. e nel nostro contegno con gh altri. pos.si. 'lmo educare e crescere e confermare quella felicità. Cosl non potremo esclu· dercl dal dolore. ma esso non sarà disperazione, non lo sentiremo plù come une scacco, una nostra sconfiua che cl umilia di front.e Agli altri. ma anzi su di es."o s1 pro\'er&nno la nosLrn fona e la nostn. fiducia. e di fronu– aili alt.rl stnUremo ~umen· t.at.a la nost.ra respcmMbillUI. perché per noi agli f'.ltrl tJ indie.berà e &Iconrermera Il nlore del loro gesti e del lo· ro destino. Cosi, ln quettta autentica solidarietà. che noi anemo oonlinbuito a fondare. Udolo· re sarà. un legame. di cui tut· ti saranno partecipi. dh'ent~· rà un'esperienza. ncgath·a. ma &oloe..-,,e:rlenu. momento pusee-s:ero e non dtfmltìvo. e per a:lt a.lt.rl e con gli altri nai sapremo superarlo In noi rl.scoprendo ancora una voi· ta. la font.e e la ccrt.czza della vita. di una lntstlngulblle vi· tMltà. umana. SILVIO GUARNIEJ.l Il realis1Do poetieo di Erhart ffiistner [ UUE indiri:ni che 1esn1· no i mitrgini e•tremi della l[Jffintl in (tli oaria I■ let· 1cn11un 1...de..ai.·a.-tel dopo. ,rurru, ~,m ,1i11i ile1ir;n11i. con ,11rnld1c imµro1irie1a ,li linJU■J!• ~io, rt'fdi.•1110 -e irrr1,li,mo. La pri11rn ,lr, iii:na7.ifll1 e C rironm:., .. •li, t'• i,lentl'ment,, :ill'in1J•t1l•o rl,c :,nima 1:,li ~rinori a ripru 1l1trri• il 111011,lo rr:tll' ron lw •n•t•imii reddta JIO••ihik•: ):i •eron1l.1 ~ lt>,:111:1111'ide:1rh, i lctitmli ,lrll'oppo•h, trn,lrmta ll•Joio,111)• •011rar-i ,ruanlo 11iù 110••01111allr ,11,,i;e•lioni irnmt diJtl' r di•1H11i.-hc 1ldl:i reahìr. .\rt·rllam\o tllll'Plll ,:oii::a l(r– minolo,1i:1, lo M·ritlore 11ua.l'ltn• 1.,-rnennc frh11r1 (,l.1 non t'On «mdtr~i l'(ln l:"rirhl hii<111rr. :rul•lrf!' ili uknni prrJt' (llj tli:ui ,li F""rra, merilrrehhc il nomr ,li irr('l1/1<111 ,~r l:t ,lili,:rnu rhe e,:li 110111'a ,._,nr\o1r l'e-tro ,rr•O la tt~nJ '''°"' drll'imm:t iinaiion .., liherandolo 11.:.1 f.1•,·i– llO•O inii:a1111t1d!'lla lrll•rti:tionr 11bietti\!1 r J,11..ralc ,lellr rose rhl' ,hono fuori e ck-ntr(l di noi lrre:1li~t11 t, i,cri,, 1111 tl'nni• nr - !'f' \ i-10 - i1111)ro11riu. Erlrnrt "-ii,lner non J1rc•eind,• 1tff11110 d■Jla rrahìr, m.1 I• con 1em11b t'On l'or,hio di t>hi n.– •dt,rnJ le fon•~ m■l,.ri■li pii, ~,,,.do~,. ,. >facd.iie, fl i,11!rnd" Alla fonir d,llt oUJlJ!.C,tioni i,fr.,. li, 10110 rui op,r• la f11111MiJ ,li q11e•to •rrillorr, ,i 1ro1-t'rd~ rn'ro le rarno•e 11ro11o•i1,ioni con coi Johann llrinrkh .\l'°rrL lli41-l:90 drfinh• il ,ri1, rio uli,ti,"G •etruito d11f 11iounl" Co,.the: e L'indiriu" ,fa rni 111 non li lau.i 10:.i fra•lornare i 1ueilo di d:1~ forma poeti.ca al real,: Jli altri ttrcano di ltll durre il cotiddeuo elenie:n10 portico e iu1111111innho r,c_llJ Deserto si~nifica es.;;ere esposti, essrre sperduti, essere senza ·speranza nelJ'ultimo stadio d, languore - JI deserto è rintinito, Ja desolazione piena rulli, 1111dò di luogo • ,cioe– ehene >, 1'-l'r lrufip1r11rc l.r ruh.:. t ,,,.....ic In fo•ra re.:.ha derli uJ, limi :inni I in pot~ia OCCOrTt uR'nllitudine •pirituale rh, f' 111or:ale ril t•l!'lira nrllo ~ll'HU k'ml'°• A1I eleuui ,tali.. nu~e rin vre,cnt,:, J:,I mJldii:io du: turL• I• no~lr~ r1JOra 11111111, in falli. ,:io,11 11ii1 ,li 1111 di-111ero ini1.i:ilc: rl1t i. 111uit111to. ili 1111 111r,1rtir.:., ~-1,illl'r ha o.•-Cr\.tlt.1 rhc :11 hdf,., l,e11c fr11il1ile ~,,lu ml'dianlc la 1•rdn:io111" 11.-1 i:u, -10. rioC col ,upidio ,ldl11 t'nl, tnrJ, noi ri 11r1•o•li:1mo •tll71 ~uhir.- l'im i,li11 " I:, i:clo--in ile ,rii :rhri, ll'<:ro·ht tnlli h.111110{"0 -tirnu Ji 1:otlcre 111 romunr, in nome di una 11111.ilnilii.n t'Ui i1 ,in,:olo ,i rironl'ili:, con l:o e11e de. Pu rr,rr idt'ali mrml1ri ,11 11nr--to ,11110 lch-· :"1:"hiller rhi;i, m:,,,11. 11111111111<1. W"lil:"u), lii•O ,1m1 ,rntire un ori,:im1rio im pul,o ili ri1111,:11nnu al male d,,. a••nmr .,,t' .. 'I '" forma n,, e voi.rare - l't•riri:"••fonr C di Goet~ - rhe mlii ri •o,::,:io ii:u >. In altre parole, i:'è 111111 i•tinth11 tleHe:i1r1.u di •rn1irr .-l1e non tollrra •lii di liolcnn e ~ •Jpr:1H.11.ionr, J•rrrhè , •• j of r,11Jnno a.111;i1ut10il buon ,:u 110. \1111111cl~il 1111011 jl:U•IOprl'• •upi1onl', a !lii ,0lt11,, un \:ri:o ,, ptr co•i dlrr. inron•ar,t:,olr •,n10 n1or.:.lr rhe C in l"('tlo qu.ill moilo • ..1d euo rorrclali\O, L:i \ iolen,..., ,11nJ11inaria e l1 b;rrbnie bcllicitta 1<1110bruta• lilìr incon1piHibili con la ,zen• 1iluia d'animo e 111,cmihiliti ,,ottica. ~u tJnt•II prrtup110~1i ,11iri :~i:~ ,J:.?~~l111~~r z;;:b~:;h r :; Tu111ò/11d ( Il lil,ro .dtll'Jllrml:t, mrnto di Tumil•Jl d1e E:rl1,1r1 J,,..i.•ln('r. i:ì~ ;mlore ili Grecia 1191:?1 e Crrt11 tl916!. h:, rl'• ti:"nll'IIICIIII:" pul,l,lil:,110 11re••O l'lntr.l I rrfofl., T\ i,•h:idl'n. Al -no .1lltJ.11i111111."1110 •1•iri11u1lr -l"l!'li 11llud,. c,pliri1,,m!'nte (Jllun do r.:111ft••lt: e Con m, h,11i, i:110 è ,11tto il ridu durunte 111 ,1utrr,1: io ho htn mo1il•o di i:e1t11r111iin ,:inotrhio e rini;;ra 1.i.1rlo. 111 men.o n J'111t. rh" rommrllt\ll omiridio. a me fu ri•p11rmialJ la nrct,,ilà di uc, d,lrrl' >. In G,•rm.rni,1, 11,i,ionc h111lr 1•he 1,rr I"" ,lu, \ ohr in un AOlo 1rrn1rnniu •i è l,,,tinl,, •rilurrr il.1lle blh1ci in11n11,:ini •nii:~rrill'le ila 1111.1 m:ilintc•11 e, 0111111'1 ,li pnlrn:i:, >. c:'t :in rh .. oro1, 11111·lr"l'IJO,111111 rr, i\ i •f'tn7,.1 di •11iri1r. 11dli111.ri- 1a , ht>lli,•o•o. Chi 1•rn°,1 ,j qur-1:1 rin:0~11111:t:oJJr0\;1 un ~rro Jliit– rt're a. lri:Jrr", nel lil,ro di un ,:1: ,olda10 lf'<lruo. [,. frJti ~ur• rirrritc. ,\nd~ lllln- t:liro,•J ntl 1110 lJi,,rio r11111e110,f'•1iri mt\11 la • .,,lili•f•1ionr di 11\Cr r,otnllJ, ,11111lr mriliro, rart,.,+ 1,arf' •11:r priln,, ,:utrrn mnnilis le non prr ìnfli,:~-Ne mli prr o• n;or(" rni1t. E a 11url r;11ro,ei11noDitirin d1 ruerro è li.ilo giu!l11mcnte p1 r"'go11Mlo il rrccnte libro d, E. Kl•tncr. Que!lo fine " roho •rrittore ha 11111101110 con \ j, • um11nitìr cd e•t1oplitrJ •thiu• IU:tll ,:li r11irndi olirnli dei ir, o q1rn1tro ■nni U••c:oni i11 un ,:-.111111._, rii 1,riir:ionini te1le• •t·l,ì 1•0~10 ,0110 111 ,,,r\i:"Jli,11,11 in11lc,e. L1 °i111rnl11rilll tld lil,r1, <ltrh;1. i11 p,orle, ,falli. ,in,;(lJ,,. rii;, drll'artMllll,1ml'nl.-.: un \Ìl l~;:,:io ili trrnlr nnrl,iu•o d:rl filo di ferro .;pln:tto in nn p1t• rolo ri1J1mtlr1, dcll"immr11,o 11,. !'('rio rii:i1.iano , Cu11,1 monotoni,1 di nn'e•i,ltn7n rlrmcntnre e ('fi, mith,t 'rhc •i -,olir:e in 1111 hrc 1e len1ho tli l!'rn uhhio•J, rt"· rinlo ili r,tirolali ~ \ i,:ilato d.– •cntmcllc: ru1,,1 monot<Jni:: - :,Imeno :1111•Jn•n1.,- ili un:i r,1 •lrni.i 11111:in.,,,·lie -eml,r:, 11tJe Jm.,r-i :1111., 11,111ro.-auniforn1ili del !,rullo 11.,e~:1,t,:io cin·o,1~11 te, t:cro alrul'k! imprr, 0 io11i ,.,J o.••l'rHHioni ilri Kill•tner: , llf'• •trio -i1nirir11. c•-er, ,.•pMt1, r--,re ,prnluti, l'•ri--rc •e111,;, •J1fr:tt11..1 ntll'ultirno •t:ulio ili 11111,111,.re. Il dr,rr10 è J'infinuo 1•ir110 di ,lr•ol11r:10,1e, t IJ co,• ,li cui !i •1•rr11 1mr ~rmJlre rh, Jl,bia. finr, hl'ncht •i 1appia. rhr t;1lr finr è rt"mnla, 1\,lb no-lr, •it11111.lonr ri 111:inr,1,l>11 11rìrn,1 condiidon, dr! il,,trto: IJ vu• •il1ili1~ ,li ll-!"rrorrtte \1t•le 11i- 11r,t. Qu,,10 ri m1111r.n11,e11p11 re •i puii .-tirr rhe noi 11,ci am" e•1"rimcnt:110 riò ,h .. J>rO(ln• ml'nte t il dc-erto: noi rhr l'rll• ,·amo inthiodui 1!1~ 1111 de10 l:1tione, noi ,he non er11\.11110 IM 1010 di pu•11,iio quui 11er pro• \'11r, il ,,.n,o !prur.11nte rhr h~ il ilu,r10 J)f!'r ruomo, m11 ci 1uv1mo Jl(r 1111 tcrup" rhe 1'1 1eml1r11\'I non 11,.,,.,,. finìro· 11ii1, l'l'r mc•i e pl'r :inni nm , h cmmo i11 un minu!rolo lem• l,o 1lrl/11 terr:1 t11lillio,a 1·l1e 11 •\t'11,lc,11 11 11crili1..111'0,:1•hio. I.o :1•;unlo, ,li ('1ii il ,locr10 ét,,,., C unn 1ipie11 imrn:,,:ine, l'r,, pu 1c1u;i:1l1J ,bll'allra 11,•nnli1i rhr noi 01"r1111a\:tmo là dentro 1111 min11•,·01u ,:rl'mi1iuimo 1111~ rlr:ito. l..a !llbl,ia rlh·ennc 11rc, •IO il IIO•lro eleml'nto. Il mou ,lo non IIVC'•'M linlc. la l(rn non a,·c•t1 o,lori. i\ulla li 1i aett'C• ,•11: nun 111111 pi11nl■, non 11110 jlclR, Non r'er11 rhe t,1hhi11, ,:.i,. 1,i:,, ,1-lil,i:,! >. In ,,u, 0 10 :1m!.ic111c 11,r l,,.n 11uattro 11 .. nni ,rorr,, ir:iorno 1-.e1 ~iorno, 111 \ ila 11r,111111 e 1111111 r,ntrm,ntr m01101nna ,li r,n1i. 11:1i,1 ,I uomini :immo• a.ti •otth le trnrl, r1111tulli i lnro i.1in1, ,: 1lr•i1ltri, rhe di r:,do 1ro\ll,m, 11no !foii:o 11d,iu11,,., Com-I" 1111• 1ar, I■ 1>arlr mi~lio" ili ,r ••t••i in ,p1r,111 tnervanlc n, ihiuo~iti e in (lllf'IU fontth, ritorni") ,,Il,. ~111,li" ,lrll11 ti\•il, ht irwirirnt,'.' Kiii•t1~r l.11 I,. ri,•or•e dl'll'arti~tll, l'nirl,C 1'11r- 1i•1:i lll'll('lra ....1 fil/I intuitt, ntll11 ,rr11 l'"t'nu dell,- ro•,. ~: $:ll~r:';~:"1'a~~,.ri:r rh:'~j~ , htrl rhia.n11 I■ 1ccondn I i,Uff. Nel umpo di Tumlbd h \"ÌII è 11111rnrcntr111cnte mo11oton11, 1,rrrhè inrl1iod111■ .1111 nett111. li rlemrnt11ri ili 11,1111oci,1a rond11nn1111111 w•,:r111re, M11 fo tjlirilR 11011 è m•i ltJIIIO 1llr 1·u111li,:iu11i111'1mnn,lo r•tcrno. L'uomo, ,11l11mlR i11 o.r •""•0, lro, 11 un mo mio ,1,iri111:tll' th,• i- piÌI ,11,lu ,ltl mondo fi•irn, Cii, è ro~•il1ill' ,01,r:11111110 11 l'arli-ta jll'r,•hi- tii:li 1111 il ~r:111, ,le 111,~ilindl'lb f:111111,ia.Il l,rr• \'r ri11u:11fro .-i111:110 ,1,-J ,lt>1rr10 r,ti1.i:i110 non nrrl',l:1 lt" imma ~ini ,. i pl'l1•il'ri. 11011paralii., ,.~ l,1 ,it:, d("IJ':irti,111. Si u, ,lri "<tu, rh, b rr:tllit •11'••:I ri, 1•f'\'" il m:i••imn inl'rl'nl,.ntu pro11riR 1bll'11r1i•1:1. llafrnrr, un mn.,iri.•la rlil' \ il•r llf'I r.1111 110 ili Tumil:,ul, O"C'f\a in 1iro• 1,o•ito: e Cli :rrli-1i, 1,rr 1111 110, no ,li 11a111ri., l,:111110 il ,·eru •"ll'-0 J,.11:r rrahit. Si ,liti' rl,t t••i ,uno l'~tr:.nl'i .ili~ rr:ih:i. ma. 1111ll11 ;. piì1 •lmii:ha10 ,li ,,,,...•10. l'.-rd1i- ,lo\r,.1,1,,.ro tro \:lr•i :i 1li•11,:io lll'lla rl'ahà, .,. !11 rf'ahi rirr\r 11li111l'nh1 fll"• 1irio 1111loro'.' l'rnwio u•i 1, 1!à11nn ini·rl'lllClllll, Le O (lt.rf' 1,rli.tirhc ,uno t·o~ 1,iil 1tul111i ,lcgli nrl'oplu11i e 1lelle 1111, i ila ,:u,rra! • 1"\"ll'11ngn•lo lf'mho tli 1nn ,li Tumil:i,I "-ii•lner ha la for• 1un11 ,li \i,t,re ,·on uomini do !liii di \i\o ,en•n ■rti,tiro: ra11I - ,oll'""li.,nilta ifi ou,ni d'artr - rh, ric•ct: , rl(f!OJllt re e trucin,re ron !i: una b,11, qn1n1i1; di riproduiionl rii 111111lri IAmo&i; e lhHner, I hpiruo mu;id,111 c-ht orii:11• nl,.u e dlriir:e mir11hill ron..-er li ,I ro•11f'1t1>dl'lle \o1~te e ti• J,.n,:io•r ,olilutlini fii ~:1bl,ia, nrl rni rrmo\n ,fnmlu 1t•nrrr il r.:.11.:.le di 1'ur'11il111I. TNn1ierJ• llltlllo irrl'1111ic10. p:.r:r1lo~1t1II', 11olrmiro, l':rul; 1r11•il,ill'. rae c-0110, mr1li1.11i,o, ,lrlir~li>1i111u, il 111u~iri,t:1, Sulle 1,1,1,r:1 ,li lui J':rntorr pont ·11r:n i ~11ll'11z,: e Qua,11\11 ti ~ inrrliri, ri ,om, dn,. mrz,;i ,,,.r t:11nl1i:1r, IJ pro pria aitnuionl': o 1i migliorii. IJ ~i111uio1111 o 1i rorr,.,1,:e li 110,1ro 1110,lodi c-0111itltrul:r. 1.J 11rim:1 l'0,:1 non C •tu111r, po,,i, l,ill", I■ trronib 1li11,mlc, Ìll\'e r,, Jt'llll]re 1!11noi. t-: nllorn d1" ,lol,l,i~1110 fort? Et('o: 11011 ,o. apirarl' lullu il 6JUIO Jiorno: oh, non fo,ti1110 pri11io11irri, 1111i in lllf'UO al 1lriierln e alla r11• lur:i! >, l'roprio l'i111rn,itit di 11ur,1:1 \ iltr intrriOrl" - 11,I 1'11111110, ohfl' t1i ronrtr1i, si or ,::tnitlltml rapJITl'Jtn111.r.io11i 1,,, tra/i. 1"1.ioni. rnnfnrni,, di• f1•11uiR11i, l'l't, - 11r4•i1lr11111oi11 ,. r:1une1111 lo 1ririto. Vi!ioni ,li un mondo miiliRre ti pro •1>l'llt1no ntl 10,:no di un pro .. i, mo 11,\•'tnire in t'lli l'11m11nilÌI rin•llliHll, e I.o •11iri10 ;. 11rRnto, 11111 la r,1ro,. t inf.-rnu >. llitffn!'r, m■IJn,lo o foni 1iro11rio per l'"ccc,<i\•a tolrnia il,.! UIO CUO• rt. e rl<1ll1 ma mentt, 1ll1 fin~ 1i amm•l• e ,-ient rleo,ver.ato od luur..ito d•I campo, dO\'t. ,i lrO\'I 1nd1c un 1old11to im– pui:ilo, La demenza dello td•· gunlo ti n111nire•la nella ma, nia di tenere •il 1h11 ,·occ di· "orli tconnu•i dinn11111.i• fol. le i11111111iin11rìe. lhffll>('r tenie l'urlo ilei 110Yrro for11eticante, e ,1111111,lo ,·irne 11 ,apere d1e il rli•,-ri17.i1110 er11 un metunico 1ildr110 oll:1 mttrin11, ouer\'a: e E ,:iit, e-i \'olr,•:1 pro(lrio J'epo, r11 no~tra per 11i,11i11rl'un mcc oniro 1lrll11 m:1rina t:' tra.dcrir• lo n,.ll"im111tn°n 1,i:11111 del de, ll'r10 ! $e t'OJIUi 1\C;•jC potulo 1•i\'tr~ Il r1111 •11:1,tra le 1ue O('"' ru1rn,.ioni, 11rc•n10 ,i riirli e a.J, la mogli,, è prol,11hile c:he u, rclil,r rima,i,. ,ano di menle ~'f:ce 11:!;1 ~:~n r!~~~ !1:~ c~~l 'J;! ,rrto r 1li~,:orrc, 1li~orrc .., ma ron rld'.' Egli i tlne ,ohe pri– ,-inniero: 11cll'1u11lii10 della 11ri,-ionln è •ittim11 di uni ,. con1l11 111:1\entO.•ll pri11ioni• >, Kii~111rr o••l'rvn e 1let<:riYe il 11ireolo moudo 1lel umpo ili prÌJÌonil'ri. A11rarentemen1e n1ono10110, u•o è, in rult;, va· rii11i1110, wrrhè 11nche lì ti ri– flrt10110, tome in u110 111tcimen., lnlli gli i 0 1i11ti, i 1cntimen1i • i gliirihiu.i tlella multiform■ n:rlur:1 umana, l.':unore, nrl titr;rrre I■ pic– col:r for·ula ,0111011ità del re· cinlo ,li T11mila.1I, ha l'occhio l"n,.,olo e c.ircnevolc di chi 11111al'uomo e ancora tonfld, in lui ntll'11110 atr•to in rul lo vr,lr ioflrir,., proprio per,hè irrrtilo nel fallare 11i11oro ch11 oli l'rcit l"Ml,ndo 11111m1111n be, ,rin/itit. Qut1lo nlle•si1meMo di 1imp•tia 11m1n11.che lndote •Il• il"l,e,:u p1c1111 e 1omme1• u, predhpoae h, mo,do propi• tio 1nch1 11 hntui• O. NW. iblioteca Gi.no Bianco

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