Fiera Letteraria - Anno VI - n. 45 - 25 novembre 1951

nomcn ica 25 Novembre 1951 LA FIERA LETTERARIA "LA TERRA E' STATA RIJ.11OSSAE SCONVOLTA, ESSA SARA' FECONDATA,, L '?ii~t diro~:n~~-:1tÌ 1 °n~i forte femperame.nto 11...."ti• suco dell'autore il cui st·dc sontuQSo e -colortt.o mette un suggello su ogni suo scrltt-0. Ma, nfl~ d'una peroonallt.à assai comple&a, e&Sa compor- HENRY de MONTHERLANT aggiunge come un'accusa dl– reua a.I Padre de Pradt.s: e Nous sa\'0m, que vous étcs pa&e mRitre dans l'Art d'cn• venimer Ies chose.J >. A que.sto l'Abate, riassu– mendo la realtà della vita di collefdo, può rl$pondere: cNo- tre but. est de donncr des ta a.speUI vart, quasi conLrad– d!ttorl, almeno In apparenza.. Nè deve stupire se lettori frettolosi o oomment.at0:1·1su– perf:cla.J.I si vedono a volte Indotti ad emettere del dubbi suUa sua sincerità. SOie un lungo ed approfondito com– mercio colle opere permette di rlsoh--ere le contra.dizioni e di penetra.me le intenzioni. Le Songe e LC3 Cél1bata1res, L« Je1rne3 Filles e le Maitre de. Santiago. Malatesta e Fils de Personne, la. distanza è lunga, pure ognuna porta sul plano dell'a.rte l'eco d'una pre– occupazione. d"wi tormento, d'un'a.splrulone di codesto sp!rlto Jnquleto. D'uno scriuore che ha saputo trattare con tanta serietà e sicure:.:;a,di. gusto argomenti quanto mai delicati, va sottolineala l'iill,ima, inquietudine, l'inc?,l• zanle per quanto inconfessato bisogno di una fecle non clel Lutto conqiiistotci sentlments déllcat.s à dt'S jeu– nes irens de l'cnselgnement gecondalre. Cela ne va pas sans d'assez noblcs conmt.s. qui sont. tout compte !Rlt, ce qu'II y a de plus important dnns cette l\falson. La terre a eté rcmouce, bouleversée: elle en serR féconde •· Fred– do e ca}colato di fronte al do· chrlstlanlsme. Il sent ave.e!or– ce le premier mouvement du chrtstlanlsme. la renonciatlon, le Nada •· di GIACOMO ANTONtN[ !,itaqud1si S:c:~oe~~a,roc<ll~nf~ !ore del glo-.•ane André Scr– - non gl può abbastanza In- b:~ ~ "i!ra":l~es~!t!Off~·~: A più clprese parlando tn interviste del suo! scritti od ag-glungendovl In articoli qual– che commento. egli ha lnsl– !tlto sull'esistenza cti un ver– sante cattolico dell'opera con- ~~t~ ~~r~~ 1 l~~~o s~ov:tl; La Releve du Mat/11, pubbli– cato nel 1920, ma scr1uo In . parte parecehl anni prima come riflE'-5:)o d'i pen.sJeri ed esperienze risalenti al 1912, il \'er ~o.nt- e cattolico si lascia ~corgere per ora soltanto In alcuni recenti lavori teatrali. Ben è vero però che dopo la Fu!~ 1 rl:z1ien,e J::~e~u:uts ~~i ~!;~ :~~t~~~~~ ~~~u:a ?!g: di narrativa. mentre l'annun– ziato romanzo l'Hiltoire d'A– mour de fa Rose de Sable r1. sa.!e come stesura al 1932. Da dodJcl anni quindi soltanto opere di teatro cl hanno dato la _J)OS!lbllltàdi seguire l'el'O· luz.one artistica e spirituale dello scrittore. Per quanto al– cuni di codesti lavori teatrali ~~,!~fu !~~~nsufit!~ni Don Alvaro Oabo. Gran Maestro dell'Ordine d1 San– tiago, appartiene ad una ge– nerazione di uomini che aven– do .spero la vita combattendo una guerra religiosa, non pos– sono più disfarsi da un rana– Usmo oramai parte Integrante del loro caratJere. A nemico ~:~~~o;! ~~~~i8t!p~! carlo altrove, magari contro se stessi. Per Don Al\'aro la lotta contro I Mori, la Ubera• z.;one della Spagna dal domi– nio delrlSlam sono state an– z.itutto tma necessaria &pres– sione d'un'lnUma aspirazione alla purezza, alla .sempllcltà assoluta In conforrrr.it.à con una fede rude e primitiva ma autentica. DI fronte alle se– duzioni della ricchezza, della civiltà, della rllfflnatezza de-J :-,,1:orl, una fede dura ed In– transigente era un"arma lndl– spensa.blle. Finito Il combat– timento. a cinquant'anni pas– sati codesti ca.valleri, ultl.ml ra.PPrt5entanU d'una Spagna che ha sofferto e lottato per secoli, non hanno potuto di– .sfa.rsenc. hanno lmpost.o ti loro fanatico rigore a dlscen– denrl e dipendenti contribuen– do a creare uno degli aspetti tuttora più salienti del carat– t-ere .spasnoto. Don Alvaro. :vve.rso alla nuova Spagna avida. dl poten– za e di riccheu.a, pronta alle conquiste d'oltre Oceano. sa– crifica Marianna, la giovane figlia, desiderando preservar– ne Intatta. la purezza, la n– glda concezione dellil fede CO· me do\·ere e come rinuncia. In questo, ad un secolo e mez– zo di dlstanza, .si apparenta al glansenl.stl di Port-RO)'al. e Y a-t-11 des sapes commu– nlcantes ent.re le jansénlsme et le catho~clsme castiUan du Xvtème slk!e? >, si chiede l\fantherlant. Opera breve. scarna. dura. Le Maitrc de Santiago, mal8rado U su<::ees~o ot.tenut.o sulla scena, può es– sere Inteso vname.nte ed In profondità forse soltant<> de un'attenta lettura. L'ossessio– ne della purezza., Il blsoirno di sa.crtrlclo sono I moventi del– l'animo di Don Alvaro Do.bo e.d li pemlo del dramma. Gli stessi motivi si rltrova-– no In Una. ben diversa veste ne La Ville dont le Prince e.ti un En/ant (GaÌl'lmard edlt., Parls). Il lavoro si ricollega direttamente come ambiente e come spirito a La Relève du Matin, Il primo libro del– l'Autore. Concepito qua.si con• temporaneamente, nel 1913, non venne ultimato. Ripreso nel 1929, rimru;e una se-conda volta In sospeso. SOltant<>ora, dopo trentotto anni, raggiun– ta la piena maturità, Mon– t.herlant è rlu&c!to a finirlo dandogli la forma deaslderata. Ciò non meraviglia leggendo nel terzo atto pagine fra le F-l~~ 11 :u!. P~f~~~fm~ 1 :~i! di codesto dramma scabro, 11- ne: t.re, 'ingrato anche, Mon– therla.nt ha dato una delle più alte prove del suo Ingegno d'artista . La Vìlle dont le Prince est un En/ant non è un la.varo di ambiente storico. L'azione è situata all'epoca nostra a Pa– r!gl. In un colleg:lo religioso di Auteull. L'argomento s', ap– parenta a quello di Le& Aml– tfh Particulière&. Il notevole romanzo di Roger Peyrefltt.e. M,>nthe-rlant lo ha tuttavia tr11.ttato In un modo comple– tamente diverso. Nel suo for– tunat<> romant.o Roger Pey– reflttc ha messo l'accento sul lato sentimentale, sensuale. umano della vicenda. Qul ln– vece il Iato splrltuale ha Il sopra.vvento. Peyre!ltte comu– nica. al lètt<>re \'emozione ri– sentita rievocando li triste episodio itovanlle, Monther• lant lo scoote e lo commuove profondamente al contatto d! un conn!tto d'indole religiosa e quasi sovrumana. Il parallel'.ismo fra le due ~g:r~ete~uW~Ji~~~~~~~;: sevraJ.s, richiamato a.D'ordine bruscamente dall'Abate de Pradt.s, prefetto d\ma divi– sione, per la sua nmblgua ~~l~~~:u~~~ :t'rue ~~~1r~1t giovane di lui, s'Inchina rico– noscendo una colpa e si ado– pera non soltanto a modifica– re I propri r~portl coi fan– ciullo, ma. ad esercitare a tln di bene l'influenza. dovuta al propi-io a.scendente. Le circo• stanze gli sono contrarle. SO· spettato ed accusato Ingiusta– mente da.!.l'ombrcsa e torbida sollecitudine dell'Abate de Pradts. non si ribella. Dopo un momento di sconfocto e di smarrimento, accetta il castl- fi~~m~tgfJio co;n: ~cr~j contribuire a salvare 11 ragaz– zino, v~o Il quale s1 sente attirato da un nobUe e genul• no sentimento d'amicizia. Il dramma non è tuttavia ~en;~~ ~sf":~if1~tl tr;at ~~ !'~ate de Pradt.s. s~ e tem– péte de l'esprit> che lo scon– volge e per un momento met- slstere su quest<>,specie dopo pria debolezza quando U Su- 1~0,~~liI:~a~i~~~~;o _a /~1 r:r1u~~s:~~1h~fodic:nJg;u ~i 'indole purlllmnte P"lcologlca r.on a torto: e Quant. à vous e splritua.Je. L"Abate de Pradts Jc \'0U~ conscllle de nxer vo– nutre per il quattordicenne 'tre medltatlon de ce solr sur Serge Sandrl~r un sentimen- ce \'Crset de I' Ecoléslaste: to ecce.sslvo. lnamm!sslb!!e. Malheur à la ville dont le nefasto per I due ragazzi, per Prince est un enlRntl •· ~~a~~~ ~=ail ec~~f;f,\~u~ c/:stt~nL~~]~ 1 !td:n~uli~%{':~ ad agire senza dlscernlmen- dramma del saor!flclo e del• ~ià~~:: reus~zlcaoies\~"7::enct~= ~~ ~n:ie~t'.!;. ~ru 0 u~fri! 0 ~; mento vi è un elemento tor- concez.lone glb1sen.1sta del bldo e colpevole l'Abate de cattolicesimo propria ad Hen– Pradts ne è Jnconsapevole. Le ry de Montherlant. Definirlo sue lntenzJon1 sono pure, Il uno scrittore cattolico non è ~~v~rgo L:~::1 àS:1~~/ir! ~f~~~~::~1i'ar~:.e!:a l~I p~~ ~~~~~fo1!nt~reQuèa~~~~1C1~ ~~~/u~~~~aopra:~nad~l t~~j disinteressata. si nt.rova l'eco In molti del Il conflitto raHiunge quln- llbri plù rappresentativi e di 'il punto culminante nella quella cristiana Ulustrata da grande scena finale rra l'Aba- codesti dramml. In ambo I te dc Pra(jt.s ed Il Superiore casi la sua sincerità è fuori del Colleg!o. Questi è chiaro- dls<:: u.ss! onc.Ma d'un autore veggente, caritatevole In fon- che ha saputo trattare con do come dev'esserlo un vero tanta sobrietà e sicurezza dl sacerdote, ma lnffesslbllc: gusto un argomento quanto e Tout.e cette a.ffalre est bien mal delicato r~lungendo le douloureuse. Pauvres enfants, vette del terzo atto de Le Vii~ nous 11.usslnous !es ballottons, le dont le Prince est un El'l– nous le.3 t!raU!ons de-cl. de- fo.nt ,,a sottollneab l'Intima là... Nous aussl nous Ies trou- Inquietudine, l'lncalunte per blons, pauvre.s en!ant.s, au quanto ancora Inconfessato forni ~J désarmés de\•ant bisogno di una fede. nous •. Ed un po' più tah11 GIACOMO ANTONINI Montherlant non è un autore il cui pensiero, mentre sta creando un'opera, sia rivolto ~ll d !et.tl della rappresen– tu:ione. Egli ~le la forma d"lalogat.a e drammatica pe-r- SAIIA' LO SClll'l.''l.'OIIE 1 11 1V' LETTO ~ 1 EL 2000 Sensibilità, dell'11omo chè glt sembra la più adatta. per daT'Csvlluppo artistico a e~~~:t.~,et~~tu~~al~~~ tato alla narratlva ed all'arte della prosa. è Indotto a tra– scurare certe es!genze della !cena. Ciò non è li caso coi dramml stotlc1. le CUI pas:sio-– nl nob!ll o violente trovano tlronanza nel suo animo u– setato di grandezza, ma col la.vorl d'ambiente moderno dove l'tt:ces.,lva tensione de-l dialogo e delle situazioni non sempre rtesce a rendere I personaga-i umanl e pe:r3uaslv:I Equilibrio dello spirito Un'eccezionale lucidità gli mostra ciò che accade in lui e negli altri ciò che normalmente si nasconde a se stessi e agli altri - Nessuna "parte oscura,, dell'anima- Nessu– na "confessione involontaria,, Moulherlnul, o l'auti-iucoscicute Moutherlau~, o l'auti-iuibito elassieo moderno • 1n nn Tre sono ~r ora gJI e aul.06 Mcrame.ntales •• come li ha definiti MontJlerlant ste&so: Le Maitre de Santiago che itlà conta rra t suol scrlttl co- me uno del m~orl: Pori Ro11al, dro.mma ampio e corn- plCffi) cui egli st~ dà par– ticolare Importanza. termina- Abbiamo importanti testimonianze per pensare che Monthe1·lant sia uno degli scrittori più grandi, e sopratutto dei più impo1·tanti; da Georges Beruanos che vedeva in lui "forse il più grande tra i nostl"Ì scrittori viventi,, fino a Henri Clouard il quale, nella sua recente ''Storia della lettei·atura francese,; lo proclamava "il più g1·ande dei viventi,, * e HE COSA caratter!.rza fuomo Monthcrlant, alme– no In ciò che ha maggiore :11//uen::o. nella sua opera di scrfttore? to clrea dieci anni fa ma non ancora stampato nè rnppre– fCntato, e La Ville dont le f I Prince est un En/ant. ucelto 1n qu~to scorcio d<'l 1951. A quec<:tl tre dovrt"bbe aq'lun. verse.ne un quarto, Don Fa– drique, lnl:tlato net 1929 e per ora. abb:mdonato sen1.a ·esser ~:t~:,~a \~ 11 ~cc:e .colle opere di qu('C;tOscrittore fecondo, assiduo al IAVoro,ma scrupoloso cd C3f&ente verso se ,tesso. Assai dJvtrsl fra di loro come 1mp05tazJone ed argo-– mento, codesti e autos sacra• mentales • sono colloeatl in prorondltà da un'i.splraz.!one rellg!O!la rla$$Unta dnll'a1~1ore r.ella frase di Bossuet: e Doc– trlne de l'E\·an~le, que vou.11 ~tes sevère "· La sc::Nta di Port-Royal come R1'8"0mento, ambiente e fermento sPrri• tuale del mantore forse del drammi del verunte cattolico, lmU.ca la tendenza gfansenl– llta dell'autore. In atttta di conosoere lo sviluppo da lui d :t.to al tema di Port-<Royal, ~~::e 1~er~tia~,n!~ ~: le s'1 ritrova nel t<' at.ro di Montherlant è fortemente tinta di glamienl.smo. Fo~ perehè In opposlz.1one al suo lato paq:ano, alla pa651one per la Ore-eia e l'Antica Roma ea-11ha ricercato nel cattolt– c~lmo U lato ph) severo e r40rooo. Ne Le Afaltre de Santiago l'austerità e la. durezza del carattere spagnolo si sono ag– giunti alla sc-ven. dl.sclpllna rellglo,:a. Questo dramma del– la. Spagna cavallertSCa e guerriera del primo Cinque– cento ·s\ ispira anche cella !onna Rd un rigore degno del· l'Inqul..tjzlone. e La CastUle du },,""VUme slècle - sctlve l'au– tore In una nota - a fra~ le t.YPt"de ce-s gentllhomme.!I à la téte un peu étrolte, qui la clnquantalne p:i.Mée. 5e rt– ttra!ent du monde: avec leur !o! tranchante. leur méprls de JR n!&llte e,ct~rleure, leur i:ol'lt. de la rulne, leur fureur d11rlen. Je n'al pas fa-,t d'Al·, VIU'O un chrt't!en modèle. et 111 C$t par !n~tants une cont~ I !ac;on du chn!tlen: presque un pharl~en. Il reste en deça du HESU\' DI: "10STIILRLAiS1' di FELICIEN MARCEAU La rlcche:::a di sc11sibilità e df /arata.sia. I.a se111ibllltd", in. lui .scaturisce fondamentalmc11tc da ciò che t naturale, &empl!ce, vero (donde il Po!to che occupano I ragaui D UE ANNI FA un setti- una antica !nm'.lglla origina- cc,sJ>. e n 1024, - scrive ,1ella sua opera, vicini o. lui per la loro e autentfcftd. », manale parigino pensò tia della Catalogna e venuta ì\1ontherlant - ml J)Ortò la ed una certa qual Incoerenza .che deriva da questa au- di chiedere al suol let- a stabilirsi In Piccardla. E- notorietà e me ne tolse l'ap. tentlcHiJJ. SenslbiliÌà clic in lul è spesso controcorrente: tori quale, secondo loro, sa• ducato In un l&t.ltuto rel:aio- pctlto >. ciò che fa persi110 piangere I cuori di pietra, ciò che reb!>e stato lo scrittore fran- so (dove nello stesso anno gli Inizia allora per lui quella 110n tocca gli altri, glf fa venire le lacrime agli occhi. cest vivente più letto nell'an~ capitò di essere nominato che secondo una sua fra.se , Quanto alla rlcchcu.a della fa11tasla, glf viene dalla sua no 2000. Il oomc di Henry de presidente della Accade.mia si POLrebbe chiamare l'epoca ra11ldltà, dall'Imprevisto del suoi movimenti. E' uno tam- Montherlant si trovò In te- leU,erula e di essere boccia- del < Voyageurs Traqués •· p:l/o spontaneo del suo spirito, •come la sua scnslbiliti& è sta al referendum. to>. trascorse le Vl\Cnnze In MontherlAnL dt\ via l suol uno tamplllo sporttanto del suo cuore e d~I suol mci:I. Naturalmente risposte di Spagna. A quindici an:il uc- mobili e lascia la Francia U110.. e 1n/crnale" lucldi(à gli mo.1tra clQ che accade in questo aencre non sono altro clde Il suo primo toro. Amore con due vnllg:!e, le quali. seri- lui e ncglf altri. cl6 che norp1ahnente al nasconde a se che lndleazlonl generiche. I per lo sport, per Il pericolo, ve. e dovevano cost.ltulre per ,teisf e agli altri. Nessuna e parte o.scura• dc/l'anima, lettori di un solo ilornalc per la. nobiltà <Ja tauroma- più di dieci anni Il mio unico Nessuna e c.onfeulone lr.votontarlo.. •· MonOurlant. o rappresentano un settor~ chla è uno sport, ma anche baga.gllo >. Va In Italln, In l'antf-hu:osciente. Mo11thcrlant, o l'aratl-111lblto. piuttosto ristretto della pub- un·a.rte, un Insieme di riti), Spagna, e soprattut.to ncll'A- Una ceeetfonale iridipcndcnza nel confronti della so- bllca. opinione, e d'altronde. amore per la Spa'Jlla: ecoo !rlcn del Nord (Marocco, Al- c!età, delle opinioni, correnti, def preg1udltl, delle appa· se I critici più acuti sono 1n- dlglà alcuni del tratti esscn- gerla, Tunisia). In Spagna renze (eticheUa. onore, ecc.). Tale indfpende11ta che pro- ca.pacl di r~ndere a una ziall di Montherlant. Agglun- viene ferito da un toro. e cede di pari posso col coraggio, gli permetterO. - &en.:a domana simile, non si capi- glruno la !amitlarit-à con In poiché anche le ferite ripor- cercare, oo.ri /acendo. di d!spfacere più eh~ di piacere - sce perché dovrebbero poter- Chiesa. E la passione ;,u la tate in (l:UCl\rason peggiora- di rivelare molte cos~ tnon sf ha il coraggio di dir tutto/, lo fare del semplici lettori. letteratura: a diciott'anni te, è costretto a rinunciare di quanto la sua lucidità gli ha /atto vedere, tanto nella Tuttavla quelle risposte scJ'Jve un lavoro t.eat.ralc, a.Ilo soort.. ,ua rfcchcua, che nelle anime altrui. mootrano quale sia rtmpor- L'E:tll, Finalmt:nte Il giorno Flna.lmente, nel 1030, e rt- Tuttocl6 - siccome parliamo d'11no scrittore - coa- taru.a. di Montherlant e che della s.ua nascita, Il 21 aprUe, trovai l'equlllbrlo ... > scrisse. diuvato dalla pos3lbllltà di scrivere quel che vuole: ossia va.sto pubblico egli si sia anniversario della !ondazlo- e Dal 1930 In Poi sono stato di &crivere in uno stile qualunque qualco,o. che e adsri- creato ne di Roma, o.gglunae a que- molto felice> Da cosa pro- sca, a quel che egli vuole esprimere, con la Jivma pfu · st'lnsleme Il suo ricordo e U viene questa !cllclt.à? E' una chiara, precisa, forte, in una parola, el/icace. E' come pensano moitl, 11suo presagio dt grandeu.a questione un PO t.ropp0 am- MARGUERITE LAUZt: plu grande sccltitore francese Nel 1916 , a vent anni, pia. per un Brtlcolo. Citiamo <Traduzione di Mario Picchi) vivente? Slmlll classutcazlo- Monthcrlant parte per Il ancora Monthcrlant e Della '-------------------' nl sono tanto !utJll quanto fronte, e rimane gravem<'nt.c crisi mcta!lsloo. - perche vl- :11.zardate Fra un Mo11ther- rerlto Nel 1920 . due successi \'IBmo'> _ sarebbe meno glu- nuncla E' una lungi\ mcdl- lavoro è In gln.cchet.ta >, 11 lant, ad esempio, e una CO· del quali non si sa quale gli sto dire che s'era rlsoltR. che tatlone sul mondo di oasi. e dramma di un uomo deluso lette, si cerca Invano una abbia pili !alito piacere, pub- due che s'cia lntcgiatn. e plu particolarmente sulla dalla cattiveria dl suo figlio misura comune, che, perm~t- bllcl\ Il suo pr,mo romanzo. che vivevo con lei . Ieri la ::ondlzlone dell'amore ne_l E' un·e-ptra cruda. s-carnlta, ta di Paragonarli 1uno al- La Relève du .Matin e corre d<>mo.nda: a quale scopo? ml mondo moderno. Il tono plu priva dell'ausilio del costumi l'altra. Tuttavia abbiamo lm- 1 crnto metri In 11 SCcondl e a!fllggeva: oggi ml placa•· elevato. le notazioni più cru- storici Cè un lavoro e: In glac– POttantl t-estlmonlanze per 4 s. Dopo pubblica u songe, Nel frattempo, comunque, dcli e le 08:Setvazlonl più !t\- chetta •· come si dice), nella pensare che Monthc~lant. sla e In i;r!orla dello sport. Le, Monthcrla.nt continua a seri- miliari si mischiano con una quale l'azione è solo pslcolo– uno degli scrltton ptu grandi. OlJJmpiqucs. Fin da queste vere: Lcs Bestlaires, A1u Fo,~- straordlnar!A. llbe-rtà. QUt.'5LoglCl\. e In FIU fU Pcr&onne e soprattutto del PlU Impor- opere Montherl:1nt ha trova- tam!J ctu Dis!r, Le pctite /fa- libro ha fatto moUo chiasso. non ho cercato che la S('tl\– tantl: da Oeoraes Bcmanos to t.1 e tono regale> Che -lo fante dc Ca.stille. Scrive an- Cl al è volut<> vedere un at- pllcltà ... Nulla fra le manl ~~: g~~~vca t:~ i1~:es~/1°~~~-lt 1 ! ~!~ 1 ~a !~~~a ~;~~;~~\~~ ~~~e u~e ~=~~~ ~~m~~n~~ ~:c. ~!1:i!!1:J~~ t~~t ~ ~ ~~ 1 l~alcln m~~~~re~·oi:;~ i.ori viventi• rmo a Henrl è già celebre. Due spiriti tan- che II suo nntlcolonlA.!Lc;n10nel Dcu.rlème Scxe. Simone ouAndo l'Rz!one. ridotta alla ~loua rd 11 ~ualc, nella sun to diversi come Gabriele po~ e nuocere alla Fran• dc Beauvolr arriva rlno a massima semplicità, è un pre– ieccnte Storia della lettera- d'Annunzio e Romain Rol- eia• ha rlrtutato finora di parla.re dl e cafoneria>. Slgnt- test-O ptr l'esplorazione dcl– tu:a fran.ce &e lo procl~ma e li land sono d'accordo nel ve- pubblicarlo. I frammenti che nca avvilire molt.o la disputa. l'uomo; se l'autore di essa si è pm grande del vlven.l >. dere In lui, u primo e un ne ho visti pubbllcatl ml pa- Dlfft.ttl quel libro è prima prefisso Il complto non di fl- poeWLd! gran razza,. e il se- re che Indichino trattar~! di di tutto un'offensiva contro gurarsl e costruire meccanl– Henry dc :\tonthcrlant è condo e la forza più grande uno del vertici della sua I e valori. fommlnlll >, l'osai- camente un Intrigo, ma di nato a Ncullly nel 1896 da che vi sia nelle lettere !ran- opera. tazlone del quali, a detrl- esprimere con la mas.,lma N<'I 1934 pubbllca T...cs céli· mento del e: vRlorl virili,, ha verità, intensità e profondlt.à, IL i'.\'IALATESTA: PERSONAGGIO ALLA RICERCA OELL'IMPOSSIBILE · bafalre,. Fino ad allora. con tatto li mondo contcmpora- un certo numero di movl– tutta la sua disinvoltura e u neo com·è. E' un romanro. menti dell'anima umana•· 'iUOtono sicuro, Montherrant ma è anche l'opera di un Da allora Montherlant è non era uscito da un certo moralista. Le sue conclu.s!onl rimasto fedele al teatro. Ha llrlsmo. Non più di quanto sono discutibili, ma è lmpos- scritto Malatesta e Le Maltr~ rosse uscito dal suo e Io>. sibilo negarne l'ampiezza. el l. de SaN.tlago, che forse rap- MONTHERLANT E L'ITALIA ,,.N UN'OPERA tanto latina com'è quella J di Henr11 de Mo11therla11t, è curlo.!o con- .statare quanto poco po&to occupi l'lta– lla. Uno solo dei suoi eroi è italiano: Si– gismondo Malate.sta. Invece gli spagnoli 3c,no molti. Indubbiamente i .sentimenti profondi di Mo11therla11t - che tuttavia è &taro chiamato e: un uomo del Rinasci– mento• - trovano maggior risona~a 11ella r;iolln.:a spagnola che nella buo11a gra.:!ia italiana. Il cielo d'Italia f' troppo puro, l'accento italiano troppo musicale, fl riso 1talia110 troppo spont,meo, la vita troppo felice perché passa110con/ani alla , S(ticr1tà e all'inquietudine degli eroi di Montherlant. E .s'egli appartiene al Rìna– scimr.nto, è più per le contradd!:ioni te– &tlmoniate dalla sua vita e dalle .sue opere. che per le sue steue opere. Difatti il Rina– scimento è contraddittorio nella &ua e~– scnza: vi:lo e grandez.:a, esu~ran.::a e re– gola, pagane.simo e religione. ralfi11atc::;a e bestialità vanno a Jianco a fianco age– volmc11tc; e lo &tesso pcrso,iaggio 1mò nel mcdc~,imo istante, strangolare il suo mar– .stra d'armc, e ammirar con le lacrime agli occhi una &tatua antt-A. Almeno qucsu,,, 4 il Malatesta che et ha rivelato Monthcr– la11t. E 110n C a ca&o ch'egli ha. sccltlJ. tra tuUi gli eroi ftaliani, proprio un uomo del Ri,uucimento. Fra l'autore e il suo eroe c'e una profonda simpatia, una specie di segreta e connivenza> che dd all'opera u11a contrnua vwacità, e se112a dubbio ne fa la più brlla di Monthe.rlant. finora. Di Molate.sta, come d1 tutti o!i altri per– sonaggi d! Montllerlant, si e detto che era un ritrattn dell'autore. Come .sempre è vero e fa.lso. Che Importa, dei resto? o,nt scrit– tore dà. maggiore o minor~ quantitd d,:ol suo sangue ai personaggi che t1,vc11ta o ricrea. FOr.se Mala.tuta. è p:ù dcglt altri ricino al .suo autor.e. c·c 111 lui una potenza drammatfra che basta a .se stessa. Jto11therlant lta preso il .suo eroe ne.ah ultuni cnni di vita. Rinchi'"o ,i.ella pia.::– :a/<rtc di Rimi111, egli è u11'aqrlila cl:.e sta iuvecchiando, stanco di gloria e d'avt·e,1- tiira. Non lascia 111travedere la sua stanche::za . . /.i/futa perfino di crmfcssarlo a sé stcs.so nel .scgrr-to del &uo c1rore. Ma qualco.,a .s·c ~pr:::ata in. lui. La guerra, la violenza delle ar.w.t l 'assa.sst.r.UJ. iJ ladrocinio, ti &acchcg- ib ·oteca Gino Bianl,o gio, git amori d'ogni &pecfc, gli onori, tutto Mlt ha co11oscwto fino a.Ila sa:fetà. Ha cffrontcto gli avtcrsari p11ipote11t1.Ce n·e ,mo .solo, il i;1ù ternbUe, che e.sita ad a/– frontare: .sé steno. F.cco che si -;,resc11ta 1m'occa.slone: il Papa gli fa chiedere di cedergli la sua t.illa di R1mb1i. Malatesta o.ccoolie la pro– P<»la coTM mt'moiuria. Si getta sul letto: la febbre lo fa tremare. Decide .subito. per vendicarsi. di uccidere Il Papa. SI na&cond,. un pugnale ,iella manica e va a Roma. Ii Sa11to Padre, lo riceve. circo11dato dai car– dinali. Presto i cardmali .sf allontami110. e i ciue uomini restano di fronte. E' la parte più bella del dramma. Penso che Monther– lant sia stato tentato da qu~t'inco,itro fra ù Papa e Malate.sta, dal dfalogo tra l'uomo bianco e l'uomo nero, tra il potere &PI· rituale e il potere temporale. I due 110- mint .sono prigionieri di loro ste.sst e della parte che debbono sostenere. Sono .stanchi dl tanta stupidftà, dt tanto odio. di ta,ite menzogne. Ecco l'ora dcll4 verità., co11t~ nelle corrids. E mentre d Papa mormora: e O Sigismondo, come .sarebbe bello che voi foste onesto!>. Ma.latc&ta si lamenta.: e Son. .sazio dl essere &c1npre di ferro>. Pur– troppo la verfta è proibita. L'uccl.slonc non avviene. Il moudo, le leggi, le conve,izloni, tutto impedisce af due uomini di ritrovarsi, di capir&i. Il Papa ritrova i &uol doceri politici. Fa tmprigionare Malatesta. La vera grandezza dell'opera è nella ricerca quasi vaue.sca deU'impo&&iblle, dalla quale &ono tentati parallelame,tte Malatesta e Il Papa. ll dramma si conclude con la morte di Ma– lcttcsta, ucct.socon l'lnga1tno m ,m modo che mostra oruui comìca11in1te come la Jtta •ila sia .stata fonctaJa sulla me11:ogna. Malatesta no11 è d solo personaggio di Jlontherlant che abbia te11tato la ricerca dcll'impos&1bilc. La si ritrova nel Re Per– ra11te. nel e Maftre > di Santiago, 111 Geor– gc.sCarlo11, eroe del Fils dc Pcrsonne. Pcr– dò Malatesta, dramma italiano nei luoghi f! uci per.so11a9gi, non e. in.solito nell'opera cil .\fontherlant. E' sulla steua linea degli altri: .sviluppa, con diverse varia.::lonl, lo ste&&o tema. L'Italia e soltanto lo scl'nario. ll dra.mma ne riceve una particolare colo– ra:to,u:, ma ti tono rlma11e lo .ste.s10. J,\CQlJ::, TOl!R:'\ICR (tradu:ione d1 Mario Picchi) Con I Cillbatatre.,, Invece, cl M:~th!~~as~t ~u:~ic:e~•i!~~: ~;~n~al~r:l~~mJ~~e~el~r:c~ troviamo di fronte a un ro- no.xc dc Scptembre e Le Sols- nel suo Journal tcrh•e di e.s: manzo di forma-- classica Oa ticc tu Jul11, due raccolte d1 ~re st.ato e stordito• dn prima frase del libro potreb- testi dove, come Indica Il ti- ciucllo e strano capolavoro ... be essere di Balzac>. nel qua- tolo, parla del falso allarme di una bel.lezza Irritante ror– le Montherlant ha esteso la del sctt,e,mbre 1933 e dell'ar- se, anche esasperante; per– sua osservazione fino agli es- mlstlzlo del gluqno 1940. La ché r,rntore, con tut;to I! suo seri più diversi da lui. Cosi :::a.ratt.crlstlca di questi due Ingegno trntt.a di cose molto all'lng-rosso, si tratta de.ila ~~~~r! :~~r~a;r~t~:::t~~~ sc~lc con una certa qua:c in– storia di due vecchi scapoli, più dUfercntl gruppi politici ~a~~:: dceheSa~~la;~uè\r p~~ appartenenti alla nobiltà po- E tutt.wla, hwcce di contra.d- mo d I t 1 1 h ~ vera, timidi, schiacciati dalla dirsi, hanno una loro unità. herla~t c~~a;;o: d;a~;o~!: vita modec-na. Nel 1935 ecco ~terminat1l soprattutt-0 dal- cri>, ossia- d'Ispirazione cat. Servict hmtfle. una raccolta \altezza alla quale Monthcr- tollca. trll9&1a che ha ora di te.-.tl, tra l plù lmport.-intl ~r.1!g 1 f\i"~ 1 ~~ce~c d~/f:~:~~ compiuto con La ville d.ont le di tut.ta la sua opera. la morale dagli avvenlmcntt. prince c&t un c11Ja11t. OiungL'lmO al grande ro- Attraverso il teatro a di f"'El,ICIES MARCEAU manzo In quattro volumi, Les clot.t'annl, Montherla1;t o.ve : (tradus. di M11rloPlccht) Jeune.s Filles. Nel suo filone va affrontato la letteratura. __ _ principale la trama è sempll- Nel 1940 vi torna e lncomln- O) • SI tro,·• della pro!ondltà ce: un u<>mo è amato da una eia un dramma, Port-Ro11al. !~~ R::e"'~:;:~ _.:tt~~::/•in~ ragazza che eill non ama, e che sarà terminato più tardi te111.:~nm.e·• t.ltrett.ni. pro– deve rcsplngert~. scoraggiar- (ne è annunciata la rapPfe- ~fi:~a '- 1 ~~n"'"::!nc~! 1 /e n~!!'::~ la. Ne ama un altra. O, mc-. •cnta.zlone ne-Ila prossima h.. 1apu10 tronrveia. Perché 1101 ~Ilo, non è troppo sic-uro dl stQilonel. Nel 1942 fa rl\p• ~'=!~: ch 1 :'1::'n?J!;,' -r: 0 :on 'r.ce ~! amarla. La desidera. la per- presentru-e L4 Rcine Morte. l'-.mmlra~ont che la • dcm.na ., de, pensa di sPoSarta, vi rl- Nel 1943 Fifa de Personne, ~t,ii e lrritent~,, fHorttlltr•

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