Fiera Letteraria - Anno VI - n. 32 - 12 agosto 1951
Pag. 4 Scrivere per una realtà che salvi la fantasia ,ll LEfJ,\'E PICClfJi\ 1 1 E , o~:~~~nt!nd~~u:~~~~I cu~~,m~ll a ~j -' <guerra. llbtr11.1.lonc. lottll pollU– CR, e 11 nuovo le.s.~uto del rap– port.1 SOCIRII che Cl e SlRlO proposto) !lnn– no lnrlulto protond1Uncnte sul nostri gu5tl rmche lctlt'rarl, specie nel confronti della prosa In acncrc e della llllrrRth•a. Nuo\'I orlc1Hamcnti si sono arrcrmaU, nuo,·I scrittori sono \'tnut.l nlla rlbsllA; lmpostationl PRS.~atc, Rllrl scrittori che pure cl aiutarono nella prima gto,•lneua con pro,•e one:.tc e pullt..e, furono presto dlmenttcatl. In questo scnw la guerrA ha, purtroppo, 1unr.1011ato 1rnche nel conrronu della letteratura (C ora, pUrtroppo, fun– Zlonano questi ttmpl lnqulell. lnsta.bilL rlschlosl~lmll: una s~le di ,•aglio. Certi or!enlamentl. certe opere non ,ono pas– sate: altn ..crlttort h1mno Invece aplen– dldamente re~isuto 111cqulstando nuo\'a forza: del nuovi acmo stati rt\'CIRll o 50no giunti a maturità da feconde promesse. re~e aenerAle, che non per una maMa !enza nome e senza volto. Se l'Individuo non puo p\u contare su quHta protalone, su questa estrem11. comprensione, Ciii 1111,rà definitivamente perduto,. ... LA FIERA LETTERARI A G, B, Anrlolttll a rr.a:a (1932) con le ftJllt del Prtiildt.nte Muarlk e Il plttOt"t Zran1 Domenica 2 Settembre 1951 CUORE, INTELLIGE~ZA EmSURA DEDITI ALL' AR'fE Un • autentico letterato di ROMEO LUCCHESE Allre ,·olle et e ancnuto di arrermRre che O. B. Analoletll appartiene alla ge– conda schiera, e proprio ln quuti anni cl ha dato con la • Memoria • la sua prova mnRRlore, mentre attualmente Ja– \Ora, preparandoci la plu convincente conferma. ad un'operll di grande lmpor– tanu. • Giobbe :t. Ma l& prov11 plu conclush•a, e da\'ver? hnportante, dellll au11 rorte pr~en~ nel mondo e nel!& nllrrath•& contemporane&. Anglolet.tl ce IR dRr1' pre,-t o. Stll. l &V0fll.11- do al •Giobbe•• che sRril rlll.AA- unth•odel npportl trll l'individuo di O @kl e l a nostra socletll. L"~plru.lone viene d11. quell'tnc- 1,aurlblle libro del Vecchio Testamento che lacevR fremere. 11.d e5tmplo, Il Fo– scolo - un Ubro eterno. di lncrNllblle pote.nia e di lnq-u a1J111.blle drAmm11.Ucll.il, Partendo d11.quelle um11.ne p11.11lne.Ana:lo– tettt rifà la Moria dell'uomo di OHI. n111to anche lui, forse. felice, colpito dur11.men~e dalla sventur11,, ridotto •~o R tale da non saJM,re pm dove e " chi rlvola:ere I iuol e li>.menll•• lndllrcrente, alla fine. &Ila sui>. probabile sorte di rlsollcv&nil. • Una t e.stlmonla n1.11.dell'um&n11.solitudine e del– l' um11.na dlspeuzlone ,. Ne l!& già cltatR conlerenta. llorentln11. Anp:lolettl 11Ie luna11.mente dlrfuw sul par– tlcolarl e sugli scopi deJ suo lavoro. Meglio, qui. rlpo rtari, stl '1\lchmdole, le 11ue parole: CRONACA JCA.-".~AGJCNAlR:IA Che Angtolettl ala u5elto rarron:ato da una ebperleuza cosl viva e cocente, pot.t'R. forse pMere strano A chi si erA Abituato 11 considerare le ricorrenti accu5e rivolte contro di lui. accuse di e formalismo. cal– llarafli;mo, .lltlllsmo ccc.•· Ma la verlt.A O che Angioletti ha sempre curato e perse– guito. a 11uo v11nto, una coerenza ed una perlez.lone di sUle e di formR, senza t.ut– t11\'la mal riporvi I lìUOIunici Interessi, o comunque I maggiori e \'Itali. e Se mal, il mio dlletlo era proprio l'opposto, era un eccbSO d1 "problemlsmo ", che lo stesso ml S!oruno di frenu-e atlraveno un& certa dls.clpllna formale•· E ancora: • ln ogni mio libro sono M>ttintese le dom1m– de: Che 51 ta al mondo? - Pcrche \ 1 lvere? - Perche sono lo e non un Altro? Inoltre, sono - ml i-embrA - facilmente rlntraccla– btll e talvoH..n.anche lroepo .scoperti, 1 mo– t\Vi dominanti del Bene e del Male, del Gnuro e dell'Ingiusto, del Peccato e della Redenrlone. Ad e!\SI si 1)05Sono anche ag– glungf're Il problema. della. po\•ertà e dell& rlccheua, della solitudine um11n11.delrln– sufflclente morale corrente, e cosi vltL. :t. • Ho pens11.to I\ un signore di l\nllca tr&dl7.lone, non chiuso nel meM:hlno com– piacimento del J)OSIICSS0. mR sottilmente e segretamente Infelice. come ogni uomo che tRppla lnterrorarl'II e IIRJ>pla rlSAllre dAIIII reRltà pratlCll alle e.11lgen1.edello spirito. Egli, come l'i>.ntlco Giobbe, perde tutti I suoi beni. Non si 11\menta. Non lmpreeA., non si sente annientato dli.Ila poverti. Plu tardi, come li suo prede<:es.\Orf', t toccato nel suol 1 1.ffet.U,nella SUA.~arne: e allora gli 11.pp& rel'lnglm1llzl11.; allou 11111.p~ 11,I lamento ... L'antico Giobbe rlc:nt' Il doppio di quel che avevA perduto e ,,1ve felice tino alla tarda età. Il n.iovo Olobbe, al qu11.lenessuno dà I& mlnim11. ,tant.nzl• per ti futuro, &nche quando le cA.t,uu-on h1m– no cessato di 11.bbAtlen,lsul suo capo. cosl come cessa la piena di un torrente, rimane 5Cmpre In allume... li nuovo Olobbe hn tutlflVla dlentro di st un esempio che l'an• Ileo non a.vev11..L'esempio di un supremo IIACrl!lclo. Al plu &IW Ira. ili uomini 111. Pro\'V1<1enta non hll ))O: to il AU0 l!OCC'0NIU. Dunque, Il dolore, Il sacrificio 50no neces– sari per andare oltre la. vice.uda umana, per raaglungcre 111.pei-tezldne. Quell'Uomo ha par!Rto: pc.r ln~nn.rcl che sollrirt lngiu!ltnmente é In ))hl alta alarla umRna. L'uomo glu11to. l'uomo libero. può Immo– larsi a llllll mollltudlne di schlnvl, di lgnl\rl, di peccatori: c0.'tl 11nn\ degno di portAre In sé un rUIC.'1..<i:O divino ... Quanto Al tono del rn.cconto. ritengo che nppnrlri\ Alquanto divenio dn. quello u.sato nel miri • libri i,recedenU. Slamo tÌlttl po1·t-aU dn unA SIC!SI\ mnrca, che è lnneitabllmen~e In riflusso . Il nostro saunrdo non 11e"uc plu. dn.ll' nllo drlle SCORllt're,Il volo dei;II n.lcionl d nnnun1.lrml. e ncn1111C'noquello del • milioni di uceelll d'oro• di mmtmud Scende Invece ven,;o le l'nbble 1rnmre. Mfl c'e c!hl SI dllNLa di frlljlRrc rm l ?"Clllll m~hlnl che l'onda hll 1'CO)>Crlo,IIC'IIII mc.Ima e Ira le t.ehlume, e chi prcrerl'-<:C, nnche dlii ba.c;.'-0, rlvol1::i're i:1 1 occhi nlla distesa mar1na. Io vorrei poter dli.re delln realtà un a.,pttto che ne ~alvi le Imma– gini lnntru;tlche. che tenga conto 1nche di QUAiche antico Incanto tm la dCM;'l:11!0- ne •· E non c·e che da aug:umr51 la p\J sollecita conclusione di questo tn,,oro: che Angioletti riesca a. trovare Il tempo e la quiete per condurre In porto Il auo tenl&– tlvo che cl 11.ppa&slon11.. Ad Auiioleiti Ed e una dlchlarRzlone la cui autenli– cllà cl sembra. Incontestabile, Ma poteva tanche se. come vedremo, recentbslma dlchlaraz.lone) rlferl~l ad una concC7\one, ad un modo di sentire il •problema• l• per me Il problema del problemi è sem– pre stato In •CO-\clenza di ~lstcre • - e sin lontllno ogni riferimento n. teorie eslStenz!Rllstlchc) di un pcr!Odo lo ntano, prima di queMe ultime cspcrlem:e naz.lo– nall e sOCII\U.che hanno lmpro ,•vlsam ente caricalo di anni e di ,•ccchl11la nit.re prove che pure ebbero una loro lmportam .. '\. ~tR sJ e ,•llito che, di rrontc n questo cntnll1- z.atore. Angioletti ha rc1u(llo con l'opero sua piu complut,1, e L.'\ Memoria~. E. si badi bt'ne, Angioletti dimostrava Che non a,e,a blaoi:;110di mutnrc bruscamente: i-c– aulta,·a ad Incidere sulla nuo,,a rcnlti\ muova, !on.e, per come a1>parlva n.d occhi tni;enut o lne~pcrtU scnui do\'er nbban– donare nulla di quanto gli app:\rleneva. D1mmtrava di non l\\'er conct':MO nulla, prima. n.lla cronaca di nltr1 templ. come non tra. dls~to a concedere nulla, ~gl, alla cronacR del nostri giorni. Perii ogni suo lato (sintomo quc.,to anche di matu– rità> 1we\'a. una carica maggiore. radici p1u toccanti cd umane. un plu svelato Impegno morRlc. Col cambiare del tem))I e delle mode, Infatti, ~l sa che la storia del sentimenti non muta, e per quc.<itoI cluslcl non sor– frono di c,·entu111t Vl\rla:rlonl... metereolo– glche. TuUa\·la giungono nt'lla storl& di ogni aenerazlone del momenti di pnrtlco– lare lntt'll.\ltl\ In cui si vive con mag– giore tensione e con pnrtcclp&zlone plu pro1ondn Cosi. Anche, nella vita dell'uu– mo: nei momenti )>Ili intensi di felicità o di dolore, le medie CO..'IC della quiete non Incidono plu M:ompnlono. Eguale la aotle di certe ei.1>erlem:e letterarie {per lo plu nate durnnle soste delle pRsslonl, In llmbl lndecu1. In climi a!lrontatl senza Impe– gno) In anm partlcol11.rmente scoperti e gettati allo sbar&gllo. Uno :i;crlllore. dun– que, per non mutart, do, 1 ev1', di neces– sità, u~er,1 ~empre r1rerlto a temi, a pu– s.ioni. a ~nlim<'ntl di per sé Immutabili, che non a,evnno a che fare con I& cro– naca, e che erano glà alati veduti con prolondo ,!',QUardo. Parhmdo di recente Il Firenze 5Ul suo U!OSE rrCCIOllil A NGIOLETT/ entra e ,i guarda intorno. E' vedi. to di .scuro e neuuno se ne meraviglia; da tre mesi ~– re alfezionato a qut:ll'4b1to grigio ferro dalle spalle rial– zate, Ha fJ volto del fanciullo. drl fancivllo nobile rhe coual– ca per due ore all'alba tra la ,aebbla del Parco, e il '°"''° di colui al quale tiitto i do– i:uto. Tra Il /umo di Bagulla Il sorrfao di A11gioleth si .schia. risce, tutto diventa 11emplice, naturale: la /i11ura, i capelli spdtinati. la mano•sinl.1tra In la$CO e l'altra che strmge il librettino e Il giorno del Giu– dizio~. Il labbro Inferiore, le11- 9ermente plU $porgente e cor– n0$0 del superiore, ha un ltl1- gtro tremito: sarà l'emodorie Ne•.,11110se ne accorgt, solo Tilla Ro.,a è 11td11to al mio flarico t ma.dica r,tmlcmnen– te. 1,o g1111rda ,. gli .,tr!.::a l'occhi o. Il 111110 veloce. 111111 intt.ta formidabile C$/&teriJ fra I ,tue. Entra ima $l17nora t 11a dritta n ,tedrr!I at"Ccinto nl ta- 110!0 delta giuria. E' sola. Nt.,_ iiuno la co,1osce e tutti la g11arda110. Mu anche quttto per un a/limo. AnyioJttti rar– coglie a11rora lo .,r,11ardo citi Wf'M'nti. di d11ern1to 1>ruonr accal1late dal Valpolict'/la e r1nt1oro11I attorno ad un la. birrnro di ta1:oll. Comt 111una glo.dra di c11i Il trrntu11rnnr scrittort r il ptrno rnotantr e mu.siea/t, t gli altri, /r.,to· ,, ,. ubriacati, la folla a110- nlma dagli ocrh1 eur,od ,. /N– t'jdi, una /olla di bnmbhll. Sard ,ma ,nata mtmorabilr ptr qutilo scr,11orr "''" r 10· Zito mrtlt1'!i al laroro con le mani p11l1tr, do1,anti ,Jlla /l('rfranra dt~t"rla. Uno &erìt– lort" di pa11lne limpide, con– trollate. sen.::a storture, ad'· date ad una non comunt bpiradone. E ade&&o, ritto fra ~u:!~7:::o . .,,~ri;:~no Il de½~:::~~ Mo, Il tfnnlre dei bicchieri, I c ro.,tin l, Il vino biancorouo, il ,: oc.io di dieci e dieci t dfec, lr lter ati, arthti. ,nutfciJ1t1, lo occhio blu delle .tlgnore. lt fruscio dei camerieri, t11tta IJar,uUa in.,omma e a11chr /11orf, Il ro11zfo di macc/1/nr, 1/t~;;;~ 1~~1cfz'tt~11e 8 ~:'1:auf:e•. far cadere le parole, dlsper· dtr/c. re11dere vani i miti dt, ne. dtll'amlco all'o.tterla, dtl leone /1117glto dal circo, del Nlla<'ll5ma e drl Gruditfo. An– {liolttti di/t!nde il biancore delle .,ue mani, I! Tltta Ro.sa gli $lrlua l'occhio. • la\'0ro lii CO~.. AnaloletU, per QUC.SIO lato, CMI cont'lude\·a: e L'artista. ha l'ob– bligo della pietà e dell'Indulgenza, hR l'o~– bllgo di ,011r1re per tutti, e lorst plO. per 1'1nd.lvlduo I.Solato, sacrificato a un lnte- G, B. Ana:loltlll, ltntnle d'ull irllerla da monta1na In ,\li,.nla ll9tl) La .rfg,aora non vuole an· notarsi, I reredititra .rpir,tua. le df Madame Rtnal. In mez– zo alla M'Jla c'è il .1uo Giulia– no Sorel. milane.,e, vu,,to di grigio /erro, t:incitore del prf. mo premio letterario nt'ltn bcttola-rl$torante. Muove I ,-uol profondi occhi a:.i:urn dal taralo della grurJ.a alla ft– guro ritta dd giot:ane 1C1"1tlo– re. Co.si po3$0 la noia. E poi Noti:io Q UANDO ntl 1#{1 l'td'ltort ?'11111.mlnt!lt di .Romis 9h 1t.r111J)ò ntl/11 btllG ceol– lisna • dl Arna/dò 8oul/1 • L'/rGha /tlltf' •• G. R Anglaltt U prtttnlO ntlla ru IU• e L'fta/111 eltt 1rr1u• • tJ tohm1r eon qvr•I~ PHOlt .• St QlltJtO lfbro l'oltL'I rurrr vn pvr 1nlnfmo omo9g10 a:/;i bel/tua dtl ,1110 P1tJt. ptr qu11lr r1g,one dot rtf rlpudl.,lot St IPt! dtb&o ,~11,art. t /Otlt' di i.n tono iroppo t/r91a• o, di uni norla/91a iroppo 1t"Opcrt1, di vno ,u:r 101rabbm1d11nu. tono, no-- 1ro:Q1• t Hli( tlit /.la to/1110 IUI• t.i Il 4GIC1Ur QIU l'IIUII, pt:tC'hè /IS~tiano po~te t11tno d1 vn'fn, r,11~1011, ;,u,11111• eht di VII r'!odo nao,,.1, di r,pr,111rr•1 Q1;c•!t pa,n,r ,,a,oo lt inlt lrllt• rr d'■111orr ,11·11art■, r ,1 .,, eh, •::r eo,1 , ptrl<mt 111111•lc: non p.a,, 111•1dt dltf 11bbt11ran:1; "'· de.; 1111p11ho t'tt ml 1p1n1t • 1crl- 1t•,t non trtdo di tarrr"'1 prnHr• • I. i,n /•tir> rlir Il 00,110. 1·111ura JIO"lit'G, I■ dlJC•t:r(lnl'. v"a ....,,_ t1:, "'11Mf•'"'14 di ''""'•g1'11. ,o. 1'10 ,r,wpr, >C•C1 nt!/<1 tU)C'Cllll'G prrna d1 A>1cr1mnu Il p11r1ta df GPP090IQ dtlra .,,.. moro,IIG ,t dr, ,vo ~r11urnrrzto tom, ddla n1• "'ah1•UII tJprtUll'O Potrht a 1101 non fntfrtJ•a dfinourci,c– M., qu11tta C1/lt1ttlOl'lt obbla1no lrtta r ,rouua la Jua oprra it, ,c-nrrorr ·11, altri rrulcl '" qut• 110 Jltuo /U9'to l11r,1 pn.,..., '" ,~1tfn1u t• Al'IOIOlttlf •a ll•ur qt<11l'll1Somr'llra:1011, t dn·o~lt.lllt 11:1 dobh111mo1, nft'll"IIO vlfft , prt,idr,r /r Jl/o dr/la crUIC'II rf· ('t'l•tfrrntfo alt1rn1 J•a. ourllf oJ,r rt1r'11a,no I ll'll,dlu ph.1 111/ldf pt, la • u:r,pt•I•. dtWi.o"'o t dtl· I -~11,111 e,• Ot'll) ,oll'l'Hfl'tl ,0 , ·I/IO lh Bt>it 1f'!:o v111:1"', :n • liHu, , ,t1,:a, .., /ti dof'09 .."'" ·,1:t ruJo • Ro"1a. Optt,na nn, pp :s • 11111 J tlt.• /V tro I pNMt o p1Srlor di An9iolrttl, u,illamtntt • O. Tllta Ro1a. (• L11 l',era Ltt– ltrorlo •, JS t 11 gtnnolo JUIJ, cid tnrico Plctni f• L• b•l'ICClttll• dtllt noMl4 •• 1. 1trit. M'1lcino. Albu, utt. pp. JJ ,,,.,. a c. Ptl• /fuf f• La Ltllt.rt 1tall11nt dtl no•fro ,reolo •• .Vfl•,io, L,brtr" d'tt•h•. Jf2', pp. ,0,.4101 t a G. De No!,,trln (crcga,o•, I 1,2, : fo p,rtfoofu, JU Rltr11llo dtl mio pGHtl pof /,t t. Strlitof', dtl Nortt:tltlO. (f'frtn:r, LtlPIO'I• nltr, ,,,,. PP- Ms-:0,1. E •«•1t– lo 1d uri rtcordfuno l'arlfrolc, di G. Jh1t111011d1 f• lt■II• Lrlf,. ,.,i••. J ago11o l'30J t il ••cref,, 1f1 Al/rt!l M'orhtr le l'INdl"t U,– l'r1111r.r•. P•riJ, .Veur111. 1'JfJ. Jl'Ol/111 dallG •ota (:tltit'<I di L To1:1t.111fcJl.,~oeeo~ :. l'll} ,. dlii 8.\luto ad An•IOltUI .u-rlttoff' d Buropt. di ,:11,tro 1'<1lq11I (e li•• Ila L,u,.,.,1, •. 1~. 1n1,. E ua oli •trHU n1111f11 ,n "°'""'' n B.A o Il plac:rr, dr•1•1nttl:I• i,:enra. di G 11:GrfV"GIII (e I ('(lft• tt"'p,.1,.n,1 •· Bologna, r,,ra l»fl, pp. 1'5·111: •· I• JOltrtlt• u dtll'A, non t ltUttarl•, t11• ,,.,. e proprio l"fPft,.lon, ,una• na di vomo "'' 11ml roppo•II ron 11 ronoor:fo umano. T.d f l'Qdttto 1110 •/or:o. di co"rill.,, la th'Otil "'odtr11a l"Olt 1, ,oll– tudl"t mrdlfalir• di c-vf 09111 artf•lc •I 1111trr. cllr obblitr« IO •ttl •foti", prr non pmnprr• alla nr911t10l'lt a•1olufa, !11 al/rrmlor• fl mm1,to, tbbro t armllto lf'111- lrllfor"z" St c·t 1alrolla 1/ i,,s. fallt'O, 1·ono r /ramrn•nl,rlo, dt' poeto tll /lbrraut11t; più 1pr.•10 r·t q11r!lo rii • nprtnrltrr ,:,on– tGtfO l'OII l'11ma11a rr1/ld f. CCII'! o1frr p<1rti!r. pur l)dfci11do111o ptr lo mt'IO .001rr11dol111, An9lolt1tl /'lgho di wna cUrò ro1mopollt<1 o,, r11omo ti on11ul•o 11110 •ltr, CIFIOltllllO, ,,ntt df doltr IC<'tl• tare lo rltlllc, qual1fr09'f1 11111 1u. , ,1 lo•"'tf'IIIS pn poltrla CO'I.Ctptrt pc,etì(O~enrt,_, •. /n,pQrtantr, dt/la ,ru•o a11no, Rlglarrltl. • i prlmci df 1vuo v11 Il lu1190 1ag910 rii a,on/ra11ell tribUIO, 1111r,ndllll(fllO di gr•– co,u1111, etorla ldtfl.lf' di O.B.A, Ztt, VII alto d'cmOf't, .. GBA t 111 • E"rClll d t /rU 1ua ,opra 1crHrorr f cuf r,trf, gli vmorf, ■UfOf'I l'Ol'lltll'lpl)l'al'ltl• fl' 1ren:t 1, /1111tule e 11 cara.tlt.rt umbtG• Pattnf1, UJf, pp Jd -1.SJ: 1, (li, no Jattf cippo.ti• p, r "lhuruJf tO"lfdtr• /'o~,. di A 11glolttll eon la dl,Oicllt rt a/là di un pcr•t. /lrlO al JUf, t., purt dtl 'Jt, oc- /t.t11/td tompo,fta. Ntlla qu,lc tn• corrtrl. c-lt■rt la lt,n911 rt.ttn- f1'110 tltmtnfl di ll■lura Cd tlt• Jlrnit. /ra lt 1•111t. di G11gllrl,nn mc11tf .,o,i,11, trad1:iont popola• rrrront •PP•rn nrl 11v111. J d1 rt e tradi:ron, !tlftr■rlo, cipper– • Ltlttratuni • (tv Il i;encral• h lc9gc'ld•n e rhuUaN .rlor,M. In ul!lo), rr•lt• inOOlfllfta eht p11ò rurrr SI pvò dlrr ehr dG ,I/orci gli dtn,nt• IOIO d•lla l'Ol'llpl"tllUOnt ,erull ,.., no,1,o .,.ntt()le II di ('t"lo /tnomrnf db1flf11U /ra 11uo p1111l11<1hn•ff In larghe di- !~}or::,,: 11 !:~~:o':t~';,Jf!f'~ ~~ :!'t:,"t 1 , '.."ifJ;!"'~tr~~:= irr~!:!~ h1dh1u,onr. Ora A1tg1oltlh snr lo d11btlt /tdtllfi •I .1110 ,pp,■•,10-- •ppunlo t 1tm1fft pcira() 111 quan– "altt Ntdl'I d'uo"'o n,maril!to , :o .so1Uorr dr;'lntt>,rt r rfl"O'IO• d'utht• "'odr,110 •· S, 1t<f.,1,o t Jnb1lr Pf"Oprto d•lla 111' l"G1'Clclld ttl" arlieo.'l dl 1'<1/qvj 1,i • l'Tù• di tt:1lrlrr il 1110 ltMptr.,ntnlo .•attiri • n,rr.ror1 drl .Vol'tttnt,. t 1tv<•co "°" vn• tOlttfttc.ui t •t•l••no t fTOf'lnQ. l,'l111111d1,1,so l'tlrdtcilU. di l11trrru1 c-M 10110 pp ZU•l7Si, ,w Daru,h,, L'Ha·1.a l•nto pfìt cvtcnuc-t qv,'lfO pii, rt:irt, LII rnrmorl4l, pul'lbllCGII 1ttlt'uo1110 •P.P■IOrll) K"htrni.r, d• ;:~~:!· ;e},;~;c t 11:~:. ·,:~a• ;·;t~!; Ìn~•t 1 :r"f1W::dtt~~a diu: 1 g:!'.!o.~ "'~•-,•·~ non ,•t /ue1a1o ,nir• ph1 dhpo,to ad ucvtrcirc rllc • 1!1re e ,opr•l•rr d•I 1tnllmtn p■rlart lo, "''· doml'la ndG/\ , r 911ldan•1 Conri"u•ndo in qu,ifa ra,lt• dolo, lt n·t 1• 1.ro (0111t dt UII• 9"a llf'tt•fClriomtnti Flpid•, eo– rzi,or• /or:• di P,1'tio,1011r • •JrrUI rontr 1fa1110 a dot:er ~,– (fil Dnnata}. t La r,1pondc11~• Qlftrt nrflo oo•ta. blbllo,ro;lo 1vl– dl Motfrl t di acunt( 1ap11ro lo 1crltl0Tt 01.rlll rhe ti '""• raq911m0trt. 1bbandt1n11f11mcnlr brano 911 ,crltft pfl.i r•lldf pt, (prr 111p1t1tr:~a, rppvrr 1/Udla una C'OII0'1'r":a app,o/01td1/o dtl– tuntlllt /ptr lei Jlnr·uij gli 1 10 /11 1u« 11,1,. rl«>rrf11S1110c1tcorr "°"1tn1uo dt darti "°" '1.11 nit• lo r,c-r1ttfonr di Rohr,to R•bor• morh .,,. ro111■n1~ 111, scnt.ria, a LII m,mon• ,n • Ra,uor1a tf'I· d'orr /a rlpci,t11!onr In t11pUOI tolta• lt'lrf'rnbr, 1'411 fpp, ,SJ. pol,,bbt ancl1t r•utt rlg11.,d•to ISSJ. t •u//o ,tr•1t1 lfbrn l'ortlro• • uhilal• 11/a ,1,,91,11 dr1 c:•nll lo di Arnoldo lfoc-t/11 ntl • Mon– di un pocm• •. SI 1,rl11no a11- dO•, l'I 10 dtl Jff9; di G. Dt /t.O• tlte tOI t-ol11mc di lf ll'tbott. btrth fn e Tr,npo,, n. 1f dtllo An·,lOjtlll (Pad0.111, Ctdam, 19HJ 11,uo ,pnnn; di G Dr/ 1'1:.:0, 1tt 11 ic9c,lo di A Strani /,i • lto- • L'Elr/anlt > dtl JO giugl'lo-1 /11- 9/0111c-rlHl'ht • (Fltt'l~t V,lltc• g!lo •'ltllt drl d; di (o Rtllr111- '"*· 1,.ffl, r qvrllo patllMlat• n f ... c I.a .rua pr040 no,i Ila f'O• "ltlltr lmpOrtantt, «nc:ht Ju t«'Jolt di crvdt.:.u ,. t !"'rn:11 U• L·ltalll ftllc:" d1 t R!plGrttfl rfJllta nt poro/r org091io10111t-,. ntll'c lflho t"t tcrht • d1! 9111- tt l,flt.r!n'tt t 1loç91alt ~~e pno lH1. QUtlf0 /lbro. ,crkt ,: coruglisn, t/..14 p111a.l1 1"odUft, fftblioteca Gino Bianco cl 1aranno l giudici a df.strar– la; verganl dalla parittnlhro facile, Baccllelll 11randuca ~ttoruto, Franei tutto mor· morii, e gli altri: MonelJf: Vt.llanl Marchi, Ste6eninl Vrrettl. Vergoni dice: • Il primo premio Bagutta 1'Z7 I stato cinto da Gio1•an Baltl– sta Anu1olelli ron il libro e /I 11ior,10 del Giudi:fo ~. s,unore t .,11711orl. il vmcftort i' mi– lant.&e, d'atpetto ab$b1vgico, e ha combattuto la guerra del 'l5·'11 col 11rado di 1otto!e- iu~~::;,:Ò lf 0 ~f.t 0 rb1,~1a::; Sorel, 1,iel/0 e bellluimo, fa da ,corta al corteo di Ver– rit'rt$ h1 oriore df'l Ue di... - primo caralltr r d tlla no- 11a fila. Tilla U0.ta fllf df<-e cl1r 110n c·t11tra, la u11nra rion c't11lrt1 con la prosa di A11g/olcttl. Parla 1Jaccl1t'I/I e ~ 1 :1~ 1 ~~ 11 :r{~ }',: 1 ~:,~;~~::· J:{ii I giudici, a11che Vtretrl, m11- siciSta. Ad 091111110 1111 /ncl1i– no. J'ol u11a IIOCt' dlii /0111to drlla ,tfl/11, ,ma 1-oc11 11e11tra, u1111ttorr, ,m dicitori', 1111 J}Ot– ,a cl1 r trgg r bl'11r gli scritti drgll t11t.rl r 111ahulmo I vro. prlf, ammorb,ditcr gli am1/au- 1I: e Nni;cNt rr fu una lrlMf" forluni:1. CS<mo lr pr1111r pc1ro. lt' cld libro) Un IHWt'rO /1•111- bo q1ml1mqur. l'f'ltNIO al tnoll· do COlllt' IOI rfr/om/110 di llo– ,co, lr,11o~ato. modt~ro, s0911a la IID$C1ta cl'11n Ili' ('()Irti' / aP– fMrirr dtl solr. C'hl! ·llur,rna d 11:ntrarlo la tt'rra, al wluto 1l,i C'hlnrl mott11tl11I. PcrC"hr sog11I co.11 Il bambi110, ; un (ilOt'UO di fNIU C/Mf'Ip,orno cli,:_ 111a111la la hlCt O 110/ l!t,' 'Pt'rc/1/ 1111/la ~appf,1 d,•l... • E giolettf, e rfd.e com.piaciuto. • E' Il mto secondo libro; vor– rd ,crioerne un altro, sugH ,crtttorf d'Europa>. e Vuot che lo faccia annrm– ciare da Verpani? • chiede TIila Rrua. e No, ti ringra::io. Ml /areb– ~ro c:0mpiere ancora 1111 11i- r::e~~ lfa .r;~!st':~:n ri:u:~;~ la letteratura. Non le pare?• e Certo> rispondo. Il /umo ci annebbta 11li occhi; pa$sa- 110 i camerieri, equl/lbrfall dalla eiacca bla1100, 1 loro 110- miti cz ,1J'lorano le ,palle. Tut– ta Bagutta non dorme, da 1•la ddla Spiga a San Babila, clor- 1110110 i 1•tll1tr,nl hllltCf', t I po,~r, addO.t$Olf ai 11111rf, In· crrctibflmrntt $Or/ora pa!!~a ru//e sale dtlla btltola-risto. rantr la flOCII' che lf'gge: • ... Ma 11110squillo frru11pf' ;~;:i. ::~~~1gi31°"~~1/ ll,:r;~: mar1do, S'atltnud e ,tJ1bllo ri– JJrt$e i11 10111ltrnghf, accora– ti, ,1 dilati) uibrando , hl/!– "( 110lse hl C'<mto umano wr tutta In tt0/ta tff'I rfrlo; raddf' .ti s11r,1se ... >. Chi dti prnn111 a.1M1/lt'r(1 la lrt111r11? O.urn,o attnltn111n11, la dq11ora dagli OCC'hi airnrrl, .trd11ta acca11to al tal'Olo drlla !JiUria. e La mia bambina !la poco bl'11t dicr An111olrrtl, e /101rr1 la.,C'iar" tutto t' andar111t"11t? 1't'rno che Vergoni.,, ol/tnda; la Jrda ;. l>t'r "'" ... e IO credo che tu poua att– dartt'ril' • dice Tilla Ro.1a, ,. porta pile labbra 1m blcchitr, colpo Jfno all'orlo. Poi a1111i,m– ge: e Il premio ormai ce l'hai a1:-antl, di ,)Qvlna fn paqlna, "°' la "°'lan:a di uno ,nac· e 't' china perfetta In ogni suo in11ranag11lo, La gente ourr- tta come .tu uno .rcherino An. gloleltl rlngraii~r• e lo .,egut r I ICO per tutto il giro lento che compie intorno alla .,ala. L,o parziale o r i diritti dello stile 1corgt appena adeuo: il fumo he una dlfTcrem:a tra Il ha .s/oooto l'orlo della 1ua e critico di proftMlone e il ft11ura. r.r1tlco d'occruilone aussl- • Verri\ da 1101 • dlct Tilla l'lA non suà difficile ammct.– /losn. e ordina 1111 altro blc· tere, Rnche se le acque facll– ellfere. Col bfcchltre gl111111e mente 51 lntorbldnno quando A1117loletll. Hn 11n le11gera $I var.i,o n cercare dllsllnzlonl sorrlJ10, Il vincitore, e s11f.f11r- ntlat!ve a slnp:oll e.'-Cmpl, a ra: e Ml vare d'user Arma i::ul concreti: In ogni CRt,0se i 011 :1~i'a !~~~ta 1" ,:n~:,,:~~~~~ ~!r1trc! 1 ~::re~~~1~r1~:cpur:~~ e Comincia la ltla corriera• costll.iito da un certo sche- 1111 dice Tltta RoJla. mn.lismo prcconcclt-o e dfl un • Pare di ti: comlncla Il mio metodol0ti:IM110 chlur.o (ollre :li Impegno con gli Mornlni. E k>gorar!>Idella cordlnl\tà e del credo sfa confortante pren: mordente per Il fa.<;tldlo di derla cod alla leggera, tra 1/ Innumerevoli e spe."-."O svoglia– vino e l'arro,to •· Ha già VIW- te letture) la tcnta,Jone plu rato il bfcehfere. 1ro~• per li er111eo d"occa- Tilta Rrua, rit'Olgtndo&l n ,Ione con!tlste neffintendert' me: e Sono ,rato lo a prono- una lettura come un dlverU– dicargff ta ,,uroria. ferf ,era, meni.O 1Cv11.g:at-o l!UI testo, una all'angolo d.l vla Tomma.ao ,·ululone dellR f11.nta.•la. su un Gronf • ,•11.,:,011Chem11. Interpretativo. e Ofd:· appena mt l'l'lal del- Che dire poi di quell& punta to ha,;no accuo lt lud a di oomp\11.clmentoche In molti Piaua Cordusfo .., dice Att- t'ritlcl o p!!eudo-crntcl al an- mo propri,, rii buono H11g1111111- llana p,r bl10,11t1 rii c/ilarrua ~111111.!ca!~: 1i'n,.~~rp;:•/n~la'l1~Gd tn,, ton 1/ tono. /oru n·ocalll'O La Pf19lna Il• /1 paeal1 aptl"Q• /tuo drf tloolrl. ma 1111('flf la m1gl• drl po,rt modtr1tl,tlml , •I lii • Glorn<1lt d'Ila/la •• !l ph1• ol'lo un. Noll"rt>lr l'arllt'Olo di Gu"llrl• fflO Pfl•Onl IU quoto olom■lt (Il giugno 1'ff e ,..I• ptOHI d• Anglolttll "011 rlm•l'lt 111,I tolrll• nu al lruort nt"'mrno ntll• mrN'<lnfc:o dr/ 1110 /fnp11•op10 rhe 1t01t I ""' ,rmplltt 111r:zo, ma conllt1tt 11n■ 1111d,nlr NI• dtn:• tl1r rqMfnlr 1//a 1nrr111f– r• dr1 ,rnffmrnh rllt n,olr tfprl– l'lltlr ,. di /TONI... , qua.li ,. p■r• fUtp■.:.1011, d" 1rn, J p( Jllfllltl'• po• 11:-1011, del lttfOl't. -•I• I'. 111/1nr IU qut•lo '""O /j!)tl) r•I•• •d orfrnl•rr 11 /ttlOf't Il fludlt10 a clllVlll,_ di 1in flittOl'I di•t<WtO di A1t9t:o .v,,,. 111 , Corr,rrr dr' olorno, t:!5 norrmbr, 1'01: • L, hfa1ut mr,r■li dtl dr11m111<11111a• no rllr AnQloll'UI •II09trio ,. 11,·. lt p■plnt JI dhrrndOflo 1111 )CIO di un11 t"1oco:font. 1'1tmorlalf1II• ;• 11:~:::./ .. ':':,:;;;r~flcl~ ~!~~ rr r/rq1al"O, •ne-I,, ,r ,,.p,inl• di un, rt"a df m<1/Uf11• df 110,ii, Il mrnfO d,lln •C't'IIIOI",. •I• ""' pl,ntt nlrnuml'NIO , p(J11.•rotodi UII rrmpo ('lii' la 111•1t10flll dr/· /'vo1110 mot1,ro rn"/lnt1 l'I i.,.11 Jt/lt:, liii dr/ ttl'llfntrnlo t dtl!o tnnOt:C'IIH; , Il rOmll'lll'I •nfolt O• gro/lt:a a••11m,. anch, ptr q11t1Jo, fl eo/orr drJ/a Jarol• vtu11ra • Anc-1,r per • Ncireho • /11 .iam• 1kt llflllllfffl f" 1f•f• l'(lnJordt 11t/ c,111d'lf'••lo romr il mio/lor libro di ,t11g1olrlrl, qu,llo lltl qual• an.1. r9l1 Ila rcigg1vnlo la 1uc ptt'IO molurltn np,tuua V11 vl– reno,i e!r11co d1 11r1teo/1 rrndt· r,l)l)e anca1c pl(I lrld:J QUCJIIS ,li All,e,•to 1•1•11tti11l
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