Fiera Letteraria - Anno VI - n. 30 - 29 luglio 1951

Domenica 29 Luglio 1951 Nel numero .icor&o abbiamo pubblicato lo prima partt 4i oue,to capitolo. a.pparttnt,dt alla pii, recente opero: dt Arth.ur Kautltr, cJu .sro otte nendo a l• l'utero un notevole .- ucce.uo df pubbUco t dl critica. .:onthiuai. dal 1\umcro vrect4,enttJ .,trlzzando ;Il occhi nclln vtva luce del •11teuorl, Pontleux esponeva la propria. personale posizione nella unh•crsale crlst delle valut1u:lont. Parlava caut.ament.e e con evidente 5!11ccrlt1\.Solt-0Uncavl\ le pa- 1'0le con quel tipici J:cstl spczznU che si tncontrnno spesso nclln ccnt.c Umida. In preda nd unn ro1·tc emozione 1nt.c1·lorc.La. masalmn pnrtc del suo discorso consist-e– va In constnt-nzlonl ncgallvc. Diceva di non appartenere, come già. s'crn preso la. liberti\ di rar notnrc, al ParUto. Nellt1. sul\ quA11tl\ di llmnnlstn - evidentemente era superfluo lo prccl.sassc - egli er• contrarlo a qualslul Umlt..ulon c della. li– berti. personale. Cll> perl> non st.a.va af– fatto & 11lgnlncarc che lo sviluppo rlvo– lu.tlonulo Il qunlc dava corpo nlla dlna– mlcA fAcolt.A di volere delle mMse do• vesse essere impcdltn dalla clccn nppll– culone del p.'\rngrnft dclln lc.iae. DWe non credere a.tratto che kl. Li bera Uni one del Po1>01Iamanti dello pace aves.se già risolto tutti I suol p roblemi e rcallu.nto 11 paradiso terrcsl.rc: mn chi mnl nvrc~be uputo ncg l\r e n qucstn grande Potenza tl mcrll-o di cosl-11.ulrcunn imponente pie– tra mlllarc nelln lnccrb ricerco dell'uma– nità di un nuo\'0 ordinamento soclnle? E pari.endo dn cll>,nuovamente. diMe, si ern autoriurtll a ritenere che tutti coloro I quali ,•olevano ostacolare o Impedire tale avlluPPo facc.s.,cro pnrte delle oscure !or– ze dcllA. reazione e concorres.,cro alla · crea2.lone dt conflitti e di guerre: dove– vano quindi, concluse, essere bollnU come complici del pht ntrocl crlmlnl... A questo Jlunlo Pontlcux. che nelle\ seconda. irucrra mondiale nvova perso 11 ftrllo unico, fu &oprattatto dalln commo– zione. Il suo mento tncomlncll> a trema– re. Parve per un al.lime, che perdesse Il ftto: Invece continuò a sfogliare li mn– noscritto e a tener cattcdrn battendo due purnl sul tnvolo e rovesciando ln tal mo– do li bicchiere dcll'ncqun: e L'uomo Inco– minci& ad essere degno delln propria m1.::1- 1tone .solamente quando rompe 1 limiti lmPostlgll d"lln nnturn >. Poi so.stl>. li presidente applaudl e si uvlclnl>, sempre applaudendo, al tavolo dell'oratore per rlmett.ere In pie di Il bic– chiere dell'acqua. Fra i deboll applau.sl della folla, Pontleux. riprese il d iscorso constatando che s olament e lt\ un'econo– mia. planlftcata era do.lo all'uomo dl .su– perue I propri li mit i In qu1uito nccet-– tava a cuor leAgcro e lieto In. llmltazJone deUa Ubert.l\_personnle. Non di rado, dls– ae, la .storll\ rcaUu.n I propri nn1 deftnl– tlvl mediante In negazione delle proprie neculonl. Perciò era pos.slbtle Il fenome– no ohe la democrazia .si mnntfe.st.nsse di tanto In tanto sotto le !orme esteriori della dittatura ment.-re d'altrn- parte la dtt.tatura si celava spesso sotto Il manto d!ll a de mocrAzln. Spiegò che blso1:rnavl\ 11 tos.se Jn ohlnro sul ratto che rlftutare U naz ionalismo non slAnlflcnva arratto ac– cettare 11 co.smopolltlsmo. SI deftnl per– sonalmente prope:riao Al governo mondlAle ma contrl\rlo allR limitazione delle so– \'fanJtà nazionali. Disse che condnnnava Qualsiasi Mbltrnrln messi\ ln arresto ed 1n prlalone previa la normale proce durn. rtudlzlula, ma che r!conoscc\14\ a.n e forze prorresslste 11 diritto di procedere ftlla dimlnulonc ~n:,n mercè degli c.sponenl.l dflle clAMI rcnzlonnrle. SpleKò di essere • personftlmente un dl.sce1>0lodell'Illumini– smo e di nutrire perci ò la convi nzione che la relllrlone rosse un perlcoto.so veleno ~r il 1>01>010. mR di st.Jmare e onorare allo stesso tempo altamente la Libera Unione del Popoli per l'incremento et.: dava alla libera espllcAzJonc delle usanze, di tutte te rnuc e di tutte le tendenze rell1lose. Disse di nppArtenerc al grUPPo del ptù. aMldul pionieri del disarmo ge– ner1\le, ma di rlftut.Are qunlslul lnterven– tlone nel Mero nUegglnmento di quelle nazioni proirresslst.e che trasrormavnno se stesse In Potenti nrscnall allo .scopo di ulvaruardnre In pRce. Dopo alcune VA– rlazlonl ~u t.nle temn. Inneggiò alla. vit– torie.sa avnn,.nta. delle nrmat.e delln pace nelle v arie pnrU del mondo: .Poi rlngrn• i:ll> I presenti per la J1n1,len1.a. e l'atten• ztone con c\11 nvevano seguito l'lntem egposlzlone cd nugurl> loro ogni bene per U lavoro nell'Interesse delln pnce, dell11.. llbtrtt e del progrel\50. Staul uno scrosciante npplnu.so; parec– chi membri del Comltnto strinsero la ma– no a. Pontleux. che modestamente Incur– va.va le SPAile dlchlnrnndo come le pro• pr1e parole altro non !OMero se non l'ap– pUculone della teoria neo-nihlll.sta. A questo punto .si fece innnnzt Il pre– tldente, dicendo che prtmn di dnre la parola all'oratore seguente doveva comu– nicare agli lnt.ervcnutl tul.U una noUzla importante. Oli era stato comunicato 1n quel momento che gli addetti nf trt\SJ)OrU parlJ1nl, per dimostrare li\ toro ao lldR– rlttà 11.llaLibera Unione del Popolf, co.sl seriamente mlmtcclnt.o. dnUe provocnzlont del notorio e Stnto Coniglio>, avevano proclRmnto lo sciopero a:encrnle. Esprcs.stl la speranza che I pf\rteclpantl nlln mn• nlfest.Azlonc fossero pronti tutti n 1>0rt.arc un piccolo sacrificio alln causa In un·ora di una tale Aravlt~. tormmdo cl~ I\ casa a. piedi, e che rlmnncsscro perciò tuttl presenti per nscoltnrc anche RII nllrl ora– tori. Aveva ora Il plncere, disse. di dnrc h\ parola. a Mndemolselle Tls.sler, membro· dell'Esecutivo dell1Unlone degli Inscgnnntt p1•og1·esslsll,autrice dclln clnsslcn opc1·n In tre volumi e Ln llbcrn e pnclncn Unio– ne df!.IPo1>0U >, Mndemolscllc Tlssler, ng– glunse, crn reduce da un breve vln1nrlo nel PP.cse delln pncc e della liberti\. L'appia.uso suscitato dalle ultime pnrole non rhacl I\ supcrnre completamente il bacuno della arnnde qunntltà dl gente che st accalcnvn arrretUltomcnte verso l'U5Clla. Circa un tcrm del presenti 11.b– bandonl> Il cam1>0 trn l'lndlgnnto mor– morio della magglora1u.n dLsclpllnata. Mademolaelle Tl.sslcr cm unn delicata pe:ncncln:1 dal grandi occhi glovanlll In un vfso tutto rn1;urrlnrJto: Hydlc non potè a meno di pcn.sRrc che nvrcbbe fatto un·ottlmA ftp:ura come monaca nella scuo– la. del convento. 11 suo sorriso erA cor– diale e dls,.rm:mtc. Vedendo che I r&!ch! e 8'.11 zlt.tll non accennavano a terminare, solle,•l> la mnno e arldl> con voce chiara. penetrante: e Cnlmn, compa1:ml! Chi par– te ora h P. certam ente molta .strada dn fare per torna.re I\ CASI\>. e Finalmente u na pc.rsonn ragionevole>, csclamb H)'dlc. SI fece Il sllcn1;lo e Madcmolselle Tls– ~ler lncomlncll> a parlare In suo modo semplice e modesto. Spiegò come Il viag– gio da cui 1ornava fosse Il Quinto che le Cl'!\Sll\to dato di fare nel p11escdella. LI- , bere. Unione del Po1>0ll.e come fosse gta– to, purtropJ)O, un breve vlai:A'.IO non solo. ma 1rnche Il primo che 1wes.selntraprc50 da sola ... La foll11.tratt~nne Il respiro. Vi tu un mormorio d1 simpatia. O'!nuno 1&– peva. che cosa sltnlftcasse quell'acceMo: Mademolsell,e Tt&aler avev& compiuto t teca C LA FIERA LETTERARIA UN CAPITOLO DI '' AGE OF JLOt\GING" ILSABATO DELLE STREG H E "Le il grandi strade carovaniere lungo le quali l'umanità ha Lrasr·inarto sono coperte delle ossa di color9 che avevano loro fede li ha inrfotti a manl,!iar sabbia erl a bere nell'illusione che stessero consumando l'ultima cena,, pt·oprio calvario sete di una fede. La acqua salata, suol precedenti viaggi con Il compagno del– la sua vllll, Plerre Ch&rbon, Il quale con lei avevi\ collaborato ad una Importante operi\ storico. ed era morto pochi me.s.lIn– nanzi. Charbon, unA tro.nqull la natu ra di 50tenzlnto, ern stato un uomo qua.si altret-– tanto minuto e delicato come Mlldemol• selle Tlsslcr. I due crnno stati sempre tan– to lnscpRrnblll e dediti u no all'altro ~11. far s1 che In loro unione dlvenls.se una. lcggendn della rivoluzione, non In ultimo Grazie nl fatto che si erano per principio rlftutal.l di spos a.rsl cd nvevano per la durata di qua.si mezzo secolo timidamen– te vissuto unn rcJaztonc cxlra-conluiale. La loro paclflcn con,·lvem.n !lervlvn di raa– slcurnntc contrasto con I mtngulnnrl eroi Dnnton. Blnnqul e Chtl.rlotte Corday. SI, diceva Mndcmolsclle Tl.salcr, ln .sua visita era stato molto pili breve di quanto •avesse previsto e d'nltronde non provavi\ dl!flcott.A alcuna a splei:nrne 11 motivo. Gli abitanti della Libera Unione del Po– Poli erano consci, cosl disse, del ATande pericolo di cui ernno minacciati. Sl\peVA– no degli uomini potenti e cattivi i quall aH'estcro nvcvano mlzJato unR conilura per provocnre gli orrori di una nuov& ca– tastrofe mondiale. Snpcvnno pure che giorno per giorno .spie e provocn torl at• traversavano In Crontlern, spes.so sot.t.o le sPoBllc di amici della buoni\ causa: era. dunque perfettnmente comprensibile se nutr!vano verso oirnt straniero un& san~ d!Cftdenm. Incurantemente dal untlmen– tl da esso proclaml\tl. Disse di Avere av– vertito ciò nn dall'nrrlvo: e di avere com– preso che Il suo viaggio non era con.slde– rata co.sn grnta In quel partlcolAre mo– mento. Solo un nemico della Li bera Unio– ne del Popoli avrebbe Potuto ndont.ar.sl delle misure di precauzione c he Il 0 0· verno era stato costretto n prendere per la dl~csa del popolo. Cosi, do1>0un franco cd amichevole col– loquio Avuto con le autorità, ella Aveva, pertctt.amente d'nccordo con esse. deciso di rlnunclara ad un viaggio attraverso Il paese e di llmlt.nrc la vlalta Ad un breve soggiorno nella capitale. Lo .si era. pre– sentata ciononostante 1rocoa.,lone di visi– tare la :,uovn of8clnn per I trattori e parecchi asili e scuole. Eri\ In RU,do d! a.s.slcurare I suol n..scoltntorl che In nes– sun pncsc del mondo AVCVA veduto mal opernl più at.-tlvl e bambini pi~ aentlll e curati. Poteva. Inoltre dichiarare sulla propria parola d'onore - e un sorriso glovnnllc, dtsarmante comparve sulle aue labbra - che non aveva mal. malRrado quanto I glornnll 5trnnlerl ne dlcc.!18ero, assistito n scene di arresto dn parte del truci boia del servizio SCArcto, mal scorto gruppi di galeotti marcianti nelle strMte fra uno sl.rldore di CA.tenee can– tanti trl11tcmente la canzone del bfttl-cl· llerl della Voli:i:a ... 5oi!ghlgnando di soddl.s!n1jone Made• molsellc Ttsslcr atU?se che le rlule nel• l'uditorio .si calmaiscro. Poi proscAul nel racconto. Dls.sc che mAI Arado l a deluslor ne dell'Interrotto viaggio ave.va a.vuto mo– do di vivere un'Avventura della QUAie per nulla al mondo avrebbe voluto !Are A me– no. Che si volesse o meno presurle fede: era stata tratti\ in arresto e 503pettatA di es.sere una spin ... Qui si Interruppe, rldAC• chlando fra sé e sé, mentre Ali ascoltato· rl urlavnno dnlle risate. Sl sl, disse, eri\ la P\Jrn. \'crltà ... Ecco come si CfRno svol– te le cose: dll!trntta. e confusa com'èra, R.Vevasmarrito, al momrnto dellA parten– za, nella folla accnlcatn alla star.Ione. 11 sua guida, Interprete e anaelo cu.stode che le autorità avevano avuto cura di met• terle gentilmente a disposizione. Cosl s'era trovata improvvisamente &Olacome una pccorelln smarrita, compres.,a nellA folla e spinta lnnan,,I ed Indietro e urt.Al-A- che folla! dl,sc. I clt.-lndlnl delta Libera Unione del Popoli non si com1>0rtavano atratto come I compa.,satl bonrhesl fran– cesi, bcnsl co me bam bini turbolenti I Quali urlano, si urti.no . .splnfono e calpe– stano - un esempio unico e lampante della vitalità di una nazione SAna. Cosl aVC\'fl perduto dAJ)prlml\ lA Vl\llAlll, poi 11cappello: Infine e senza che lei avesse pol.uto comprendere In qunlc mnnlerll fos– sero riuscili ad lndlvldmtrla. s'era trova– ta di rronte n •due gunrdle gigantesche, serie e scrupotosnmentc linde. Aveva ten– tato nnlurnlmcnte di chlnrlre Il malin– teso; nessuno però rlusclvn a capire le .sue pnrole: quanto nl pnssa1>0rto, non sor– tlvn Il minimo effetto. A questo punto Madcmol.selle TIM!er osservò In tono mu– t,ato, molto srnvc e scrio. che In tuU,a frnnchezzn, se fOll-SC spettatn a lei In gran– de !ortunn di essere clt.tndlnn della LI-· bcra Unione del Popoli non si sarebbe sen– Utn per nulla tcntat..'\ di p1·e.starc 50ver– chln fiducia ad un Individuo munito del pusaporlo frnnccsc. L'os.,erva1.lone fu nccolta da uno .scrosciante applauso. Dopo di che Mademolselle Tlssler ritornò al tono ln!nntllc e divertito. Narrò come ros– se stata condotta nl più. vicino posto di Polizia, Poi ad un altro. e conscgnAta ln– tlne nellft glp: antesca, modcrnlsslm11. pri– gione centro.le dove n tutta. prima. per ben tre giorni, nessuno .s·em curato delle sue timide proteste. Intlne però l'avevano port.11.taIn UM st.nnza pulita. dall'aspetto I\Ccogllente. munita dl ,•cntllatort elettri– ci, dove un lmplcgnto cstremRmente cor– retto. vestilo d'un·unl!orme Impeccabile e parlAnte In perfetto· francese, l'AV e\'3 accolla dichiarandole che avrebbe ht.. t.to meglio a confessare subito OAnlcosa, dato che le autorlt! erano Al corrente del suo caso e J\ VCVn noA dlsl)Ofii1ioneun Intero dos.sler di at.tl comprovAntl la suft Quali– tà di spin! DI nuovo gli spettatori urlnrono dalle risa. Mademolselle Tlssler pro!!egul di– cendo dl come avesse tentato di sple;are che avev11.dovuto es.servi st..,to uno sca.m– blo di pcrsonA. e di come Il almpatfoo Jmplegato fo"~ dh·entMo addirittura fu– ribondo per Il modo confu&a che ella aveva dl cavarsi d'impaccio. Infine, dopo ) Bianco * di AHTHVR. HOESTLEH tre ore d.1 lnterroaa.torlo, era st.&ta.rldot• t-1 In un tale stato di ultu!one da non oomprendere u.solut.ment.e plll nulla. t di\ Incominciare quasi a dubitare di es– sere erfettlvamente unA spia. l!::dora. proclamò MAdemolsclle Tl&.slcr. giungeva Il punto motore del suo ra.e– conlo. punto per 11 qunlc aveva. ritenuto op1>01·tunoappunto farlo. Il gentile lm• pleAato aveva preso molto sul serio li proprio dovere, cosa più che comprensi– bile dato 11 momento. e non le aveva la• .sciato requie con le domande flncbè ellr. era statA sopraC!Attn dalla stanche1.U\ e nvevP. dovuto essere ripetutamente sve– J:rllat.a. Cosi\ d.!lla quale si vergo1nava profondamente. Infine. avendo negAto costantemente di essere una spia, er11. ~tatA rlaccompa1mat.a nellA cella - chi" del resto era una celln cnrlna. h:rlenlrr f<,f(l''' ... ~, i-t ,:· i • .., clavicola. n pr.e.sldenr.t aMunclò l'oratore 1e1uente: Leo Nlkolo.Jewic teontjev, 1J celebre scrittore della libera Unione del Popoli, Jnslrnito d1 vari premi accademi– ci. ceroe della cultura,, al quale recen– ten1ente ern stato conferito Il titolo ono– rifico di camlco del popolo>. In segno di arntltudlne per !A.sua opera l'Intera nazione gli P.veva fatt0 dono di una pl– .clna prlvatA. Lcontle\' erft un uomo pesante e tar– ~hlato, dal plctl!o militaresco. Aveva h, fronte busa . .sopracclall~ folte e rriae. Il ,•lso tagliato dR profonde rurhe. Mentre si dlrlaeva \'erso Il tAvolo. accettando l'applauso della !olla con viso grave e ae– vero, 05muno Poté rendersi conto che ave– va a.che !Are effettivamente con un e eroe dcllR cultura» Il quale. per glunt,a. pro– ••,.ntvn dA un pnc11eln cui l& cultura t'ra x1:-;o CAFFE' - Se.e-reti :uclda e pulita. rt.servat.a a lei sola.. Ed ora, che cosa. pensavano I suol cari oom– parnt tosse accaduto? Eu torse st.ata tor– turata, battuta a sanaue, Incatenata per• eh~ non llVeva con!es.sato? Ebbene. ella era co.strt:tta a deludere l'aspetltltlva del . aiornalisU a caccia. dl serufl.1.ionl qualora tossero .stati presenti In qucll'a.ssemblea - ta !olla I\ questo punto scoppiò in un pandemonio di flschl e di urh e molti del presenti vols~ro Il capo qua.si pensassero di 50orgerc li nemico nccanto n sè. Le rlncre.sceva davvero molto. cosi rlpct.è Ma– demolsclle Tls.'-ler, ma IA storia si conclu– deva nel meno lmprc.sslonnnte del modi. Non era stal,a maltrattntn a morte nelle terribili celle della tortura dellR Polizia sc11:reta- e con un dito prot.e.50Made• ~eo15;; 1 1~td1~.~~l~~{7,~g11~cl~rl~c~ s::;: pllcemcnte. Il giorno np prcs,;o, rllnsclRta cd nccompngnnta senzn nit.re complica• 7.lonl e formnllUi. nlln stnzlonc. Con t.An• tn naturalcna e semplicità s·crano svol– te le cose. E la morale della storlA? An– tltutlo questa: che i clU.adlnl delll\ Ll– bcrA Unione del popoli facevnno ftl Pro• prlo pncsc una tale guardln che Lutti I mali tntrlpantl e sabotatori I Ql'lnh Avreb– bero voluto portare Il disordine nell'In– terno non potevano se non cadere nella rete e prendersi una solenne lezione! Se– condnrlnmente. ella ern ln grado ora, che A\'eva veduto dall'Interno l'apparl\to poliziesco della LibcrA Umone del Po1> 0h. di smascherare la mcnzo1ma delle bas .st– chlacchlere - 111. sua stridula voce. men– tre cosi diceva. fremevi\ di autentico fu– rore - a proposito di arresti, lmprhrto– nAmcntl. torture e deportazioni e chissà che altro ancora. Il terzo luo11:o.Il suo ca,o personale costltulvR un esempio lam• pante del fat.-lo che la1t1Clù la iz:ente. per• tino Quando fo&e stati\ Imprigionata pe1 errore. non do,·c,·a temere nulli\ fintanto che fosse statA effctth·amente Innocente:: do,•eva solamente usare PI\Zlenu !lncht lA verità Rvcso:eavuto modo di farsi st.-rl\– da. Se d'Allm partt quRlcuno avesse con– fessill0 di essere colpevole. lo avrebl>e fatto proprio solo percht del proprio ru– to era rffcttlvamcnt.e responsl\blle e per– cM pronto ad accett.Rre Il cnstlsro. L'applauso che sei;ml ora fu un poco più. Incerto e rR.dodi p1·lma. Mademoistllc Tlssler modettamente tornò al proprio ilOSlo accanto a Lord Ed"'ards Il quale le abbattt con tale vigore la mano .su lla sp3,1Jada far penure che le rompei.se la uno. co.sa &erla.e spoiilla di o~ frtvolez.z&, di oent velleità estranea alla realtà: d& un paese dove le torri d'avorio erano stu.e ridotte In macerie e polverlz.z.ate come 1 cutelll medioevali che cadevano nelle mani del rnndl brlrantl delle stra.de. Poeti e scrittori erano diventati veri e propri araldi della cultura. disciplinati dalla grande pureua splrlt.-uale e pronti In quatslul momento a convergere I lampi d! aenlo della proprlA Ispirazione sopra un oagetto prestabilito secondo la parola. d'ordine. e Eroe della Cultura> e e Amico del Po• polo>, Leo Nlkolajewlc Leontlev si po– tevA dire detenesse in quel momento Il plll Importante posto di comftndo sul fron– te letterRrlo. I suol e ordini del ;rlorno :t erano ogni vcnerdl pubbllcatl ncllA prima paa:lna della rlvlst.n e Libertà e Cultura>. Eri\ In sua paro!,\ a decidere quale del meno celebri combnttentt del pcn.slero do– vesse essm·e esnllnto e quale dea:radato. le opere di chi r!Lrns!ormnte In carta strM– cla o ristampati\ su velina ex.t.ra! me. Oli spcttRva Inoltre la prt'.sldcnu del le cont– mlulonl apposite che si riunivano perio– dicamente e da\'ant.J alle quftll d ovevan o ~ustlflc11.rsl o ncccttare Il giusto ca.st! Q;O coloro I Quali si erano resi colpevoli di formall.smo. ncokantlsmo. tlto-trotr.klsmo. ouettlvlgmo e quA.ntl mal Altri e lsml ,. Non faceva dunQue meraviglia che egli fos.se llmAto e rispettato non solamente dai:1 1 Altri scrittori dtl proprio paese ma l\nche di\ tutti coloro che, oltre le Cron– tlrrc, slmpfttlu.Avano con il movimento. P'rA questi ultimi. uno o l'altro di tanto In 1.anto sub!va una Qualche condanna fn ab.•entfa: ma polcht tale condanna non poteva portare con sè conseguen1.e prati– che. pcccP.torl del Etcncre se la cavavano con un occhio blù, e si 101ierav11. che tor– nassero. doPO un Avvenuto simbolico meft• culpa, In stAto di llTRZla. Dopa aver P.nnunclAlo Al microfono Il dl~corso di l.contle\'. !1 presidente Emlle Navarln rimase accanto al ta,·010 per at• tendervi Il alor!O&O05plt.f e stflnitergll la mano. Come obbedendo ad un comando balenarono 11ubllo le luci al ma$.:neslodel fotoirr11.fl.Ritti la mano nella mano sul podio. Il poct.n fr11.ncese e l'Eroe dell11. Cultura della L1bC'ra Unione del Popoli faccvllno un qundrrtto commovente. Il fnnc,.se 50rrldeva sen1.a posa col suo av– ,,1ulto sorriso di irlovlnetto. Leont.Jev ln– vrct t! MP.va con un palese rlbreu.o la mano del collf"C:A. eh,. non nbb"ndonò la sua finchè I l11mpidi ma~neslo non eb- bcro sfavillato una seconda volta. Quelle foto,ra!ie avrebbero avuto un effetto ,en• aaztonale: Ja posizione di Navarin era. co.sl up.tvano cli Iniziar.I, oltremodo critica In Quel momento. Solo pochi 1lornl Innanzi Leontlev AvevA,dalle colonne dell'ultimo numero di \'l!ncrdl della rivl.sta e Cultura e LlbertA ,. rimprnvrrato dolctm!nte li porla rrancese def!n~ndolo un "microbo delll\ decadenr,a » Il Q~~nle s·i:=re. tAt.t,.1 strnd.t. nel parLlto mediante un :iu:.:n\11:.,codop• pio-gioco e tl'lsll rlM:onl. Ora pel'o. QUl:t• do Je !OtoA'rA!leSRrcbbero sarebùero ,.Late pubblicate, o(lnuno avrebbe av•.t-0 modo di constAtare con I propri occhi come Il tempo della d~i;::razJn, per Nn-..Krln, fOS!e orn1al passato. Perfino se Leonl.lev avesse protestato contro unll pubb!ICAZICl\t' dell, fotoa:ra!le, la sua protMta non nvrcbbe giovalo a nullA nel rta:uar,dl della st.t.mpJ. corrott.& di un paes6 In cui reA"naval'anA.r• ch!a, e non sArebbe st.nt.a presa In con– slderazlon". Infine Nnvarln cedette Il po.sto al col– leca. Questi si tolse dalla tasca Interna della glftCCI\un manoscritto che spiegò sul tavolo. M& proprio Qua.ndo stava per Incominciare a par11U'e.(tll si avvicinò un usciere per conscgnarall un blalletto. Leon– ttev lo lesse sollevando un poco le folte sopracciglia; poi &Cambiò Il manoscritto che già a. veva dlnmmzl a sè con un &ltro che tol.se dalla ta&ea interAA destra del:a ai:l cca e Jncontlnclb 1,ublto A parlare. Se H_vdie aveva considerato Leontlev come una flrura alquanto comica In 1e1ulto slle osservazioni sarcastiche di Jullen. cambiò opinione fl.n dP.llc sue prime frul. L6 11ua ,•oce prorondA, straordlnArlamente morb!dR, le cui modulazioni le rloorda– vano IR lingua di FedJa. !acevA presa Im– mediata 11ulpubblico. Dapprima non pre– stò ·orecchio che a quella voce: quando perl> dopo un momento fece Attenzione P.nche alle pnrole che pronunclAva, tu an– cora più gradevolmente sorpresa. Il di• .scorso di Leontlcv non solamente al dl– stlnguevA nel più vantaggioso del modi da quelli che lo n"evnno preceduto, ma. 1,1 contrR,ddlccyn nnche In vnrl punti. Non conteneva alcun Accenno of!cn.slvo all'ln• dlrlzzo del Aovcrnl reazlonnrl, alcuna pa– rola contro l'Idra. dei fautori di guerra e ·degli l!J>CCUlntorls\tll.U,lol: nemmeno h\ 1501llastoria del e sopport.atorl tlmoratl ». Motl•o c entrl\h: :, del discorso era l'lndl– .struttlblle pa.tr! monlo ctllturale dell'lnt.cra umnnlt.à. Il ma Anlttco percorsr, dello 11vl– l11pJ)OInteriore ed esteriore dell'uomo. le cul pietre miliari erano MO&é e cr,sto. Spl– n07.A.e Onllleo. Tolstoi e SIAm\md Freud! Mentre l'oratore riusciva a i,tablllre un Eempre plfi Intimo; contatto con gli aacol– t-atorl. I tratti del l!UOviso si rllaM&rono e persero l'cspreMlòne l!evera e marziale: nel auol occhi, ,:otto le folte soprAcolglla. luceva un barlume di malinconia. Na"nrln lmpnllldlva n viaLad'occhio. Nel discorso d'Apertura nvevt- chleato che l'lnsesnamento della storia nelle scuole avesse Inizio a. parti re dall'anno 191'1, af– fermando come t.ut. -to Il resto fosge r.avorra e andasse ellmlnato: e benchè pochi frr.. 1111 ascoltAtorl ricordassero probabilmente quel suo po11tulntoo ne notassero comun– que la contuddlzlonc con quanto dlcevA Leont.-lev,egli sapeva molto bene che pèr mesi gli sRrebbo ormnl toccRto fnre pcnl– ténza e cospar~rnral di cenere 11 CRP0,ml\1• grado Il\ precauzione della foto'Jrllfla. Lord Edwuds annuiva gra.vemcnte fra 11èe sè: come In virtù di una divini\ !llumlnu!one dinnanzi Rll:'11 occhi dtlla !tu& mente si rlsolvr.vano con facllttA compli– cati calcoli I Quali acmbmno provare come, malgrado tutto , l'un iverso non sl espan• d!va affatto. ben.si riposava In una sua. tmmodl!lcablle grande1J.A..n ne5rro era. as– sorto: I\ lui l'llvve:mto cambl&ment.o di rotta non si flrn ptr nulla manifestato: 11,ltronon riusciva ad lnter,cMArlo se non Il problema della sua raua oppressa. D pro!cSliOr Ponlleux appariva lcsraennente sconvolto. Dlsperftto\mente tenltlva di ri– capitolare il proprio discorso per control– lare se Il punto di vlst.., 1n esso contenuto fosse compallblle con le parolfl di Leon• t!ev. Comt!\tò lnflnr con sollievo che una slmllt- provR erR nell'nmblto del Possibile - benchè. ~I dltse, nvrebb! !Atto meglio A.dAl.tribuire un l)OC0più pr"° ull a.spetti di cui orR PRrlllVI\Leontlev. Ptrfettamentt toddlsfAttP. ftpparlva solamente Mademoi– gelle Tlsslcr. Con un'Affnnnosa Att.cnzlone I\SC0ltavl\ le parole dcli'< Eroe dtlla Cul– turl\ >: esrll dnvn lll provn •Inconfutabile - posto chr di simile prova vi fosse bi– sogno - che la t.lbcra Unione del Po– Poli. lncurAnte delle clllunnlf' della. 1tei,.– tai;lla. reazionaria. (\onse(tulva un& p oll– t!ca. llberAle, cosmopollu, e pl\clrtst.ft. LeonUev concluse Il dl5Corso con uno\ severa condaMa di qual.stasi tendenza & carau.e-re aagre&SIVo sia sul terreno po– litico che su Quello oult.urAle. e A che &erve se uno ~crlttore o un uomo politico co– prono di insulti l'eredll.A spirituale. il ao– ,·crno e le Istituzioni delln loro pal-rlA? Chi credeMe di servire. coo;I facendo, Ja causa della pace e del proi:rrcs,o. è vit– tima di un madornale errore. Pub darsi che egli person&lmente si comllderl un au– tentico rlvoluzlonarlo: In reRltA però non ~ altro che un tradtt.ore del proprio paese - e la LlhHa Unir I riel PoPOIInon prov:1 che dlssrusto ,.d orrore p,r I trl\dltorl. al– l'Interno e all'esterno delle proorle fron– tiere. E~A rf'splni:e Qualsla,111te.ntatlvo di Intromissione nelle proprie questioni. e non si lntromrt~ per principio nellt> quesllonl Altrui. Il m ondo è :trAnde abba– ~tanza Ptr oaplta.rt nazioni e ~\sterni di oc-nl colore e vllrletl\ In una p11clflc11 con– vh•cnzR. Comolto dNrll Rrtlstl è di m&n– renere viva. l'eredltA. spirituale che uni• llcA l'um11.nlt~ tutt'lntcrf\ >. Terminò con un'es1>oslzlone di Quello che ern. cosi disse, il suo sogno personale· la cos1.ruzlone di un pantheon lni.ernazlo– nalc In onore di tutti gli artisti vtvenli e defiintl - un luo~o sacro della poesia. dells musico, della pittura .e dell a filoso ., fla - sopra l'entrllta del quale Il \ 1 lsltat.or. Pag. 5 avnbbt dovuto poter tenere la seC"Uent. sc~I~~: uomo eh'- entri ln que.sto templo, che il tuo cuore sfa colmato dalla &DC• Leontlev fu freneticamente appa.ludlto n prc.sldente chiuse la seduta con una certa qual prcctrHa.zlone. La folla cuitb un Inno rlvoluzlonar1o e, Jn ottime dls'OO• siiionl dl spirito, si disperse . e Clb sl1mlfica , disse Jullcn ment.re la. folla li porta.va. calmamente rlve uand~ 111 .ngo te strA.d~ In direzione della Senna. ciò sl~mrlca dunque che, ancora. una volt& u cielo si è rasserenato. Per Il momento l'esecuzione del- verd.etto di morte all'ln– dlrlzzo dello Stato Conlrllo è sospeu; la tf!rulone lnternazloMle è diminuita, b pace m&ntcnut.a. - perlomeno per Ì pi"O.t• slml sei mesi>. Po.riava con un'amare'ZZ3- posslbl.lmente ancora più a-rande del solltot perfino lt. sigaretta Incollata al suo lab– bro superiore sta v& tmmobllt~ e come mal può saPtre una cosa sl- m~eJ;n ha visto che gli hanno conua:nato la "parola d·ordlne" In serulto alla qualt11 ha soatltulto 11 manoscritto che già st.ava. ~[ro ~'~:::~ ::;:~::e;:e e~r-~:a una cosa che In tempi di crisi fanno sem– pr• - e la buonA notizia lo n.11.lunse ap– pe~ In tempo. Dunque domani clt auto– bus circoleranno nuo,•amente, omuno U• rerà un ioaplro di aomevo, pre11'a poco comr fanno l malati di cuore aenu .SP•– rAnr.a fra un atto.eco e l'alt-ro >. e Comunque non capisco la rulone di t.antA amRreu.a.. disse HYdle. Chtcchè lei ne dlCA,questo Leontlev è un uomo onesto. Ha tenuto un discorso mode.sto e moltn buono. e oitnl parola vi corrispondeva ad una intima convinzione~. SI sedettero alla terrazza affollat-a di un caffè. Il suolo era co.sparM>di cortan– doll t di coprlc.,pl di carta strappati. Sulla strada alcune coppie ballAvano ancora, benchti fossero certamente mezze mort.e per la st.ancher.r.a. La toro RCcanit.nvolontà di trarre dA.lla alornata di festa fino al• l'ultima onCla di divertimento era una cosa Impressionante. e Sl capisce che era onesto. dl.s5eJullen Eill !a pl\rte AncorA del1P.vecchia 1JU,ar• dia •tà I\I tcmPo della rlvoluzlont ml;. no rii di per&0necanta vano I suol in'nl. Ogi{ è stato tanto convincente perchè per una. \'Olta tanto la linea politica coincideva, del tutto casualmente. con le sue vere Impressioni personali. Se però Il foclletto non 211 fosse .stato recapitato, avrebbe tenu– to 5~nu batttr clctllo un discorso di fuoco e fÌamme. Se lA parola liberatrice lo a,\•ts• u rag11:lunto nel meuo di una sequela di Insulti. P.vrcbbe tra.nqulllamente !attn se1Ulrt ali& prima metA del primo testo ta st"COndametà del ucondo l.t'sto. E' riu– scito a sopravvivere al .suol vecchi com– pagni di lot.-t.a solamente perchè non a ve\ a la mlnlmR dtt!1coltà e. prostlt-ulrsl moral– mente e splrlt.-ualmente. Quel che tet chta• ma onNtà non e, In lui. se non la no– gt,alala di una vecchia prostituta per la. perdutA verirlnltà >: •• Hydle a.vrebbe dealderato di euere in compal(1lla. di PedJa Invece che di Jullen. !'ed)'& cri\ un selvanlo; ma ohe rlnlreM!o l\vtebbe portato la su& presenza nell'lrre– splrablle atmosfera di que.s.tl decadenlt nlhlllatl 1 Improvvt.same.nte &I ric ordò del– l'appuntamento con Fed.Ja per andare al– l'opera Il Alorno seauente. ed arr06Sl di ~~a~~~ s~:f 1~ ~r!!::r! 0 ~'? J~~e~~ 1:8~ aopmcct,rlla 111 contraC\•ano di nuovo ner– vosamente; sempre più Il Condo si ren– deva conto dell'ln!lnlt-n sen.slbllltà e vul– nerllblllt.i\ nnM:oata dlct.-ro Il .suo sarcasmo e la sun Ironia. e Penso 150lamente.disse, che al dovrebbe comunque acoredltare alla vecchia prosti– tuta li\ sun n~talRla. Flncht ha quella.. non e del tutto perduta - a modo suo la risente seriamente: pe.rcll> le.I ha torto di ellmlnarla cosl del tut.t.o>. • Lei parla di cose di cui non caplsce nullA. dlMe Jullcn con Impazienza: er~ la prima. volta che lnfrnngevR con lei lt regole della oort.csla. e Il fatto è ohe le! non ha avuto mal a che fare con la proatl• tuz.lonfi - né con Qutlla v era e p roJ)rla., ne con Quella. poUtlc&. La nost.al; :la che lei timi.o ""preu.a non e altr o che un puro e Sfmpllce sentlmentalt.smo • buon mercato, sPntlmentallsmo Il quale non lmpedt1ce AffaLto alla dett.A prostituta dJ vuotare le ta&che di un uomo o di tri.– .1'imettersrlluna malattia venerea - e che non Impedisce RI nostro "eroe della. oul– tùra" di fornire alla polizia dello Stato I nomi del suol colleghi e concorrenti>. e Cll>non ha nulla. a che fa re con quanta voglio dire, rlePOSe Hydle. Ml limito al.S a!!ermare quanto s•a:uc: \'OI- I suoi amici e lei - I\Vete Indubbiamente Il dll'ltto dJ odiare que.st.Q.aente: ma, l'odio non con– duce a nulla. Questa ... no&taltrla di Leon– tlv è qualcosa ohe lei non vuole capire o ohe nel ml;:llore del c&al si Umlt.a.a sof– fiare lungi da sè come Il fumo della sua sl1arett.a. Invece. accondo me. un simile sentimento ha un sfanltlcato ben più grande. Il poeta francese che pretledeva la manlle st,ulone era n aturalmente un ciarlata.no: ma i:i:1 1 alt.ri - quella. cen~Ue z!tel 111un po' matta. l'Ertol ; lnrlese e perfino Il !11050fo- part.an~ t.-Ul.tl n U QUest.-.nost.Alftl!\.E 31 tratta di una cosa 11lncera.Voi;tllodire: eul t.-uttl. perlomeno, credono In qu&Icosa - si Lrat.-t.a.sse anche di uni\ fede cento volte 11bacllatA. Può dar,! che. molto semplicemente, ftbblano .fede In un'Illusione - ma non è.for&epre– feribile ullll tal A morp:Ana al nulla?> Jullen li\ 5runn:!l> freddamente. QUMIcon Inimicizia: < Cert.ftmcnte no. Le fnntMmagorle conducono ltll Individui por strade· sba– gUatc. E' quesl.4\111 rai;rlonc por la quale il dee;ert.o è cospnrso di scheletri. Perchè n'>n studlA un po' IA storia? Le arP.ndl atrade · carovaniere lung:o le Quali l'umanH,à. ha trascinato Il proprio calvario &OnoCOiJOrte delle ossa di coloro che ave,•ano Kte di una fede. LI\ loro tedt li ha Indotti a mangiar sabbia ed a bere acqua salata., nell'tlluslone che ste.s&ero consumando l'ult!ma cena ...>. e Perchè lltl1Jare, disse Hydle. Andla• moctne >. In macchina rlmue seduta, muta e tm• mobile nel suo angolo mentre le uliva a!b a-ola la ben conosciuta contrazione. Avrebbe voluto ancora chiedere come A-tes– sero le cose per I più 1>0ver1 fra i po\'erl, coloro che non rlu~lvano nemmeno più ad es.sere as.setatl. Essi non correvano pe– ricolo di sbagliar .stradtl; erano .solo dan• n&tl ad errare eternamente net de.serto senz.a mal scorgervi una palma o una. sor– ienle. Non potevano u pett.ar.sl nemmeno la fata Morgana di un verde palma o di una rontana seducente. . Jullen ed I suol amici 1tvevanoconosciuto la seU: divorante. Per calmarla. era stata dnl.a loro a bere dell'acqua salata - e non riuscivano più. ormai, a disfar&! di Quel sapore Amaro. Tutti I fiumi, tutti l laghi della madre terrR ernno contamt- •nntl per lor o. Il t.as.sl svoltò nel boulevard Salnt– Oermaln. Sembrava disanimato. Il alorno che commemonva la presa della Buu. gUa era. definitivamente paasato. ARTHU& K.Ot.:STLER

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