Fiera Letteraria - Anno VI - n. 28 - 15 luglio 1951

Domenica 15 Luglio 1951 e . . orr11er11 (Continua da '1J(J.g. 1) Ah.e,• ahi • cr~~·CII"; • 411.f, ohi! Ptrchè noll ho venduto commtlU a( Colro t cntt o GtrUJ,,Umm,P Ahf, ohi crepocuor1t ohi, ohi crtpocuore. (D l11ment.o di!! pbellltte) I chiodi ml /anno molt E lo mi mttco a. ba/lor• E lo ml metto o. bcùlort Por dore ,ollie110 0lf111 f!OCc E placare latralo di eone, Lo cenere divent11 neo. H cielo pietra nera E lo mi metto o bollore E io mi metto o ballart. (1.4 Cl\'ttt.11.) Questa non è e mu:dc& dA camera ,.: e non è nemmeno la melica del &et.tecento: Il madrtgaleggl&rc vocalico del Rolli. del Chlabrertt., del Fl– llcala. UI. loro Arcadia vo– leva. eM&e la Grecia di Ana– creonte e dl Mele.agro, ied era. Invece una Grecia e pa– tita.>, una Grecia di zuc– chero e dl lat.temlele. Sto.va– no i suol poeti-pastori al– l'ombra del faggi suonando come p!Heral, 11mmanlcrat1 E lez\Ofii quanto le loro par• rucche da vegl!one, vezzi, ci– \•etterle. 11mguort - aggra– ziati forse e forse gentili - ma. dov'era li\ e grazia ,. gre• ca. la dolce.sorridente Sutra o Il miele di Archiloco? Tut• to al più, codesta Grecia, luccicava al riflettori deJ palcoscenico come una gioiel– leria. di vetro. In Carr!erl, invece, la On• eia è fuori dalla letterato• ra: e(l:11 la possleck! come una seconda natura, legata Alla carne, Infusa nel &angue, glolA che scorre a.,-sieme al i;:lobull rossi. c~,e re,plra en· tro il respiro. Dove lii& dl preciso, In questa o In quella parola, In questa o in quella Immagine. In questa o In quella moven7.a di ritmo. noa si puO dire: sta entro Ja poesia come un &r0ma, oo– me un lume velato, come ,una. vibrazione più leggera che il finto dell'alba. E' co– me se li tempo si fosse fer– mato a un'ora mitologica quando bastMo una 801a squisita ps,ola (ma dico squJslteZ7A per purità} o un solo balenante ag~ttivo por risuscitare tutto il profumo dell'lnfanzia di un mondo già giudicato. E per dimo– strarlo ml valgo di qualche esempio. L'uoo ri l"O op,:1011endo ; Ne91( 1puar1U o Cftaredo. '1r A ttara t l'ape d( mfe/1!!. · Creicono o.ttutf f /aricfulH. E 1'1uaurro nori t ,:,fii oumT'O Nel "fOTrio d'amore. (L,, Clutta) Chi devo citare? Saffo? Con 9lf occ111 au-urrf come fl i more -.i:turro /'amorOJa A,clepio aprt li!! vele al mari!! dtll"1un0Te. Oppure: St quale/le paco di lutl!! Da loritono ml 1nene E" da tt Jonlo 9eritflg Che le mu.tl !! riconduci Ai lidi d1!!9U Del. Fra l'wVG Il! 1'11/lva Eroi ancora ver.ta Vino agile e ruina, (t. Cl•eHa) Chi devo clt.A.re? Alceo? E RllCOra: JI potntone dl-,.fn'o'-lna!Jla cht pld dll/ rena.tf Slr!o; 9reve t l'ora: ,tma tra li!! fronde. roUo l'alf, Il canto Urinulo la giocondo t't· ' calo ln/atlcato, quando pii.e brucio ,ullo terra Il rap9lo dli ,ole, .. Biblioteca Gino Bianto LA FIERA LETTERARIA Pag. 7 e costume: a·Venezia

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