Fiera Letteraria - Anno VI - n. 27 - 8 luglio 1951
Domenica 8 Luglio 1951 LA FIERA LETTERARIA -----'------------------------------ Pag. 7 STORllA Dll UN"' llNNAMOIRATA,, * ,101:CE CARl' E LA Clt0,\ 1 ACA ,HODEHA 1 cl UN AMORE DIPEGUY Una ''rol11ana,, per~liin~lesi J.' fu sto,•iu di 1u1 uou,.o cl,e voleva co,n• IIU!,t.tere un 91•ot&de pect•fdfl, ,,,,. ' ,.,.,,a 1101& 9Ueh, per111.iNe1•0 di ACHILLE FIOCCO F ORSE, nel timore dt de Co11/idc11ce, I sonetti L'E- sere meno· osservato. Non l'a– smmulre il preslii,lo pave e L'Urne, La Prière rte vesse mal !att.o! Tutti I san– dell'uomo e dello seri\.- report e gU lneftablll Qi.a- ti del paesini, del vlll.i1u::I tore, amici, biografi cd trabis. francesi. I santi cont.adlnl. i esegeti di Char!es Péguy han- E' la storia dell'amore. santi legnaioli, i sant._l ml– no sempre get.l.ato più di un sgranata su un rosario poe- natori, rozzi e ooncretl, ..:osi velo sul sen~lmeut.o che ml- tlco bivalente lamor sacro, gelosi della loro Quiete, si rl– nacc!ò di scom 1 olgerc, con In amor profano>. Trop e1111em1bellarono, 6Capparono fuori vita Intima del poet.a. Quella du 1our, - anu111t 110ct1trne, dal gangheri. Ne a casa pro– del suol cari, e che rngglun- _ 0 clieval de retour, _ 0 prla, nè fuori, nè In c1t~. nè se Il suo aplce tra U· lugllo e taciturne. Torna 11 pensiero In campagna, 11 brav U<Jm!? l'ott.obre del 1910, ma si per- dell'amore prorano, torna II non avevi\ pace: non po1c petuò, si può dire, lrnsumn- ricordo dei segreti p!ant.i e commettere II suo pecca~. nato. fin Quasi al termine del- della cenere. Coeur qui as ~ Vedete, - oo~mentJva la. sua. vita. Primi, dopo I ta,it crevé _ Dc plcurs se- Péguy,. - tutto ciò che ho ~:;!ued reet.ic ~; 1 t~~~en~~v~~'. crct,, - Buvcur inabauvé fii~t 1~11 eb:i~;, 1 ;:;trg;!,'e s,i;,~ J OYCE CAR Y narrato– re sessantenne d'origine anglo-lrh1ndese non è venuto d'un colpo e fa– cilmente alla fama d'oggi. La sua ascesa è stRLR luna:a e lenta. Allo scoppio della guerra nel 1939 egll alle so– glie della clnquanUnR ave– va già sette romanzi ed al· cunl saggi Ri suo at.tlvo ed era ancor" un Ignoto. Venut.o tardi Rlle lettere dopo una vita avvenwro.,a In cui lo studio della pittura a Parlst alt4gf1R colla parteclpaz1ont alle ~uerre balci\nlche cd à viaggi e lung:11 soggiorni 1n Arr!ca, egli dovette sottomet– tersi ad un lungo Uroclnlo prima di ragglun(tcre una forma per5onale d'~pre&;IO• ne. I primi romanzi In gran parte d'Ambiente africano ri– mangono malgrado l 'ent.us! A• smo del crlt.lct ed ammira– tori d'oggi anche a loro r1- guardo, opere piuttosto pal– lide ed Incerto art.lst.lcamen– te. Più rlu.,cltl seno forse I due romanzi dell'lnhmzla e A House or Chlldren • e e Ch11rley ls my Oarllng • do– ve malgrado Il t.raiçlco ri- ~:~o. ele~t~;1vlacom;f1 'J t~~~ L'eroina che ~arebbe piaciuta a lleloe, e che ricorùa il persona~gio moraviano, alla resa ùei coliti 11011 è che un pretesto, per dare un largo affresco dei soliti ultirui ses~ant'anni di vita inglese .. di GIACfUUI .cli'1'1'0NINI mente :,a servito di protot!– po. E poichè Joyce Cary h<> voluto ricreare In un quadro contemporaneo un'eroina ct1e ricordasse Quella celebre 01 Oanlel Defoe per noi è !m– pos.slbile non pensare anch<' ad Alberto MorAvlR ed all3 sua e Romana•· Non tanto per trovare d~lle analogie quant.o per notare le dlf· fercnz.e. Joyce Cary cont.rarlament.e ad Albert.o Moravi& ha avuto l'accorte1.zAdi non far parla• ~ 8 1ai:~!rf'a':o~~o~~tah~n /r{; che determinano poi Il corso di tutta. l'ealstenza n~ mal trO• vano una valida glusUnca– ilone, Verso Il 1890 Tabltha, orfa– na a dlclassett.e anni, vivendo .col fratello medico In un &0b• borgo di Londra e colla co– gnat.a fugge di casa e si la• scia sedurre da un bel glovA– ne scapestrato, Dlck Bonser. Essendo Innamorata e creden- ~at~~~Ìo n~:leofci~m't~it~~ Romaln Rolland e n Dela- - Ce11dre et regrets. E sl ri- c't sulla terra u11 luogo che . porte vi hanno recabo un co. Percorre la strada nella luce. 11011 sia l'incrocio di 1rna loll– raggloso contribui.O, messo a e si rlenumC'rano per conve1·. git11di11ee dì 1rna latitudil.e, frut.t.o e Integra.lo recente- so le cadute, e .si anticipa Il cosi 11011 c't ,iella cristiat1itii mente di nuove lnt.ulzlonl àa momenoo della fine e della 1111 solo p1111to dello spazio, un André Rousseaux nel suo vo- pa~e !\Imeno terrena. Coeur sofa minuto del tempo c4c lume su Le propllète PéguJJ qu1 sera$ co11cl1é- Dcsso1u 11 ou sia oggetto. da parte dei del '46 e più particolf\rmente la lam.e, - f-,Or! tu .seras .sa11ti. d'1t11a protezione !pe- Charlc.11 PCg-uy . nel ~1ff dn Renf 1ohJ'~fet. i~ :::~."~~o;;r :::;i~e;1:~nf'b:~: ci~~:~to unn tale convlnl7.0• ti_ t(Omi dt sa11ti ~i sono a Pa– ~~nsn ~teo ect~, 1 ~rr d: ;é:,~v. ttt, - D'amour. d'espoir, - ne fosse radicata In Péguy, ~~O/_,_s~~~a,!~i::~.:c~:rl~!~~ sempre d'opera di secondo plano In cut le Influenze e le derivazioni sono tut.tora vlslb!ll ed Invano si cerca l'espressione d'una forte per– son:il!tà di scrlt.t.ore com~ t:int.o per f$lre Il nome di 11lcunl suol contemporanei 1 primi libri di Evelyn WAugh. GrahRm Greene, c:irlst.opher J,11herwood ed Henry Gret:n l'hanno subito rivelata. Ma di libro In libro. di tentativo In terl.t.atlvo. variando l mo• di, I soggetti e l'amblente era chiaro che Joyce Cary sta.Va cercando con tenacia IR sua strada. be· • Pilartm > e e T'.le Hor– ses Mouth • pur essendo del tutto Indipendenti come In– treccio, ambiente e perso– naggi formano una &pecle dl trilogia In cui !'aut.ore ha tentat.o di rlspecchlare la storhi. Inglese degli ultimi scssant·annt vlst.a dall 'lnt.er– no cogli occhi cioè del cltta· dlno prl\'at.o le cui vlcend'! vengono lnvolontarlamenle ma nccessarlRmente condi– zionate dagli lmportRntl mu• tamentl nella vita della na• :,lone. Codcst.1 tre roman71 rimangono a t.ut.t'oggi nello Insieme l'opera più slgntrl– catlva di Joyce Cary, quel• la che glust.lflca, almeno In gran parte, Il po.-.to lmpo:-- 1.Rnte fatt.ogll In questi ulti– mi 11.nn1nella narrativa In• glese. Già In loro come nel !~~c:-r~lvochÌa~ 1 e 1t 0 d~/~~;!; la poulbllltà di allargare Il quadro e di rendere meglio 1r mut.ar dei tempi ed Il trasfor• marsl della società In cui l'e– roina vive. In questo senso, come specchio cioè d'un am• blent.e e d'un'epoca, <A Fear• fui Joy • è di più va.sta por– tata. Ma quant.o al caratt.e~ cd alla personalità della pro– tagonista Alberto Moravia 111 accetta le strane ed equivoche peripezie del primi sei mesi. Ma ad un certo momento e&– sa ~opre l'Impostura dell'a– more di Dlck lnteressat.o uni– camente a trovare una ricca dote, cd è urtata dalla sur~ volgarità ed aMOluta disone– stà. Dlck è un lest.ofante sen– za arte nè parte, vive d'Im– brogli e fll'llsce prest.o In pr1- glone. TablthR non è più In– namorata, non lo ama più, lo gfudlca com'è e si limita a rl- gradevole e minuziosa som- O coe11r trouveras-tu - La lo dimostra Johannet rlfe- sono Ql«irtlerl dove ,ic;,, c'è ma di ricerche pegulste, oltre pai:t dll ,oir. Ma mentre è rendo ancora un aneddoto. ,nodo di fare lift peccato itt ~~~evt~~~~o~:tt~e~ti~~~1~e ;~: ~~:~ d?~?::0)~ 0 ::c:t~e 0 d~ i1~~= :~:m,i/e!l~o g~~~ft~~o~~.~~!! :ru 0;;: Jet:;, c}'bec,~~~~~ la s~~ ~!!!!n/!~~~i~sePU~~~li es~\t~:~: ;t~~nt.a~~O~~o:e.Pf.~il~6~~~~ ~~~~!~ ~o~f: 1 ~\ !;~::n d~ f.i~~:~io S~l~llM~ca~~i~t: $~;; dell'autore di rlallacclarst alla tradizione del roman• io Inglese del Sett.ecento e specialmente A Dante.I oeroo. La scelta di Dcfoe come maestro trova una conferm11 nel recente e A Fearful Joy • (Michae.l Joseph edlt. Lon– don1, Il romanu- di più va– ste proponlonl e più. amb1- ~oso negli lntent.; 11.ffront.ato finora da ·Joyce Cary. Se– goendo passo passo Tablt.hR Ba.skett nelle varie e tumul• tuose fll.';Idella sua esistenza è d!fflcllfl non pensue a Moli Fhmdera che Indubbia- richiami a. quella crisi aveva re lo dl ~ua.de , lo morde In Gomorra, per mezzo degli Giacomo ..'. Quei santi cl /er– fatto raut.ore nella sua ope- lussuria, lo perde nel male 7,eppellns. Péguy andò su tut.- mano quando vooliamo fare ra e non era po.ssjbile non Ingiurioso. E' una dura bnt.- te _le furl_e: <Come se i no- del .,,;ale e ci gridallo: "At– riportarvlsl, per chiunQue vo- taglio., che si trascina per In $lri Sa11ti,_~anta GenoveJ/a. temione. Ci siamo noi qui. ~~! ~e~i~~a~·v 1~ :i~~~~n: ~~~:t~!~a~tl:Chh:;ieal P::,;. ~~:: f~~~: 1 ~~. ~tes~~~tl~~ 0 : :~,i> veglfamo; vr.oliamo s11 ti meritato successo e la not.orletà sono venuU nel 1942 dopo la pubbllcazloM di e Hersclf Surprised•. Que– at.o ed I due succe~lvl e To ~;~~or:~e~n a~g~~~èb~~~~ :~~~~ 11.:~:b:g~~l~u=~l::~: i~!:~e ia,t~o:ocr:~~u,se;~ifm1f~ Su· lui veiillarono, i,1faUI. di chiarimenti, ma. unlcn- dalle Tre virtù. Con Queste loro. Non ttvete cot1tato quan. ACHILLE FIOCCO mente perchè supponeva la armi In mano, l'angoscia ter- -------~------------------------ condizione tel'rena dello rena avrà poco da scherzare. e\·ento. O peiue aux lonos cheveuz - Non si tratta di un pet.te - Coucllée au lit - De l'hom– golezzo. Al lume delle ultl- me que t11 veux - E1t&evcli. me acqulslzlonl. la passione Tnnte volt.e scopert.o, me• che avvinse Charles PégUl', splorat.o cielo; grigio ciclo di l'Indomani del suo rii.Orno nl- noia, sempre coperto, - Tu ~d.o1'~a.sefu 11 °unna~:~rt\~~~ ~i~:$ ~ rg~~~!f fa E;u!~~~ per lui. oltre che di sagglo1·c e.st Jaitc, - Bo1t debarra!. - la propria lealtà, di porsi al L'uomo trionfa alla fine. nel– centro di miseria, di appesa;1- l'appello alla Orazia. - Et tlre la. croce della sua per- pardo1111t! soi!-t11 - Notrt sonale < lmlt.aztone >. Si sa coeur vil. - ~ A.u nom dcs · in quali çlrcostanze era av- Trols vcrtu!, - Aitl.$i &oit-il. venuto U suo matrimonio con DI questa vittoria, mal M.lle Baudouln, sorella del• completa, definitiva, Il Poel:l l'amatissimo Marcello, cosi sarà grato alla Vergine e le presto rapitogli da un assur- dedicherà. le quartine. dr do destino. In quale amblen- alessandrini questa volta, te era cresciuto. dopo gli an- della Prière de Co1i/ide1tce, nl della semplice !:1nclullc-z- nelle quali sple(lherà a ~e za orleanese. a quale tipo d; stesso li vero perchf! della rl– soclallsmo laico s'era vot.alo. nuncla, Il disinteresse che negll assidui contatti con unn l'ha guidato. attraverso Il ba– fam_lglla che da mezzo secolc crlficlo, a ribadire la voca– e PIU non entrava In chiesa. zlone. !P~~~~o~~~;~~ d:f~ J~! 1 ~~~~t~ Et 11011po!"t par vertu, ... del borghese che predica ia - Et 11011 pomt par det.lolr,... nvolu~one: famiglie 6lmill - Mal! ... - Par besoi11 de oggi sono comuniste e tanno nou! mettre att centre de mi– vot.i per la pollt!cn del CO- sère, - Et pour bien nou.1 mln!orm. Péguy aveva cele- placer da,i.s l 'a.re de detre$– brat.o Il suo matrimonio sol- se, - Et par ce be$oi1i ,ou.rd .tanto nelle forme civili: t d'ètre phl! malhereltX, - Et bambini che ne ernno nut.l d'aller au plus d11r et de non avevano ricevuto li bat- soul/rir phl! creu.x, - Et de t-esimo (l'intera famiglia si prendre le mal dans sa plci– convertlrà, com'è noto, p(>("O ne ;usteue. dopo la morte gloriosa dello Non c'è poslblllt.à. di equl– scrltt.ore). Tanto. non per voci. Péguy ha rinunciato per glust.1!1care la passione, ma non mancare alla sua. voca– per mostrare, al contrarlo zlone, che era quella di rl– quanto sarebbe stato facile H sentire In sè Il male del mon– pretesto e la via d'una scls- do, di rlsoffrlre la sotrercn– slone, qualora non Rvcsse za di tut.U, a Imitazione del operato nell'uomo In rltro- Cristo. Sarebbe bast.ata un:1 vata remora rellglosa. lettera per decidere J'< lnno- Peguy ave\·a conosciuto la minata>, per distruggere e lnnomlnat.a >, come li\ chla- tutto. Questa lettera non ru ma JohRnnct. negli anni uni- scrlt.t.a e Il poeta fu snlvo. versltarl e aveva seguitato a Ancora nel '12, rlcorda11do frequentarla.. dopo la fonda- la lott.a sostcnut.a. Péguy con– zlone del Cahiers. Anzi, pare fidava a Johaiu1ct. Il pro– s!a stata lei a frequentarlo, geUo d'un suo racoont.c,, Il con ripetute visite In redtt- racconto dell'< uomo che vo– zlone, dove rec~va nnche 1 leva commettere 11n graii suol scrltt.l. Ev1d,nt.cmente, peccato>. li rnccont.o. pieno' la ragazza aveva lnlelllgenza di letizia. e di candore, unn e cult.ura da. Interessare lo lellzln dn Fioretti e un can– acrittore e forse anche unn dorc da Lcuuc 11da aurea ce sensibilità più vicina a lui lo rlfrrlsce lo Jolmnnet' nel SI sa come maturano que.,,tc dettagli, con un piglio gentl– <:ose. Da u?a rlfle:-51one al- le che i:::11 detta alcuile trn le ~~t~:al~~au:r!lla~~~':>o~f~~ ph'1,belle sue pagine. domani una romnntlcn pas.- C er~ una volta ~m uomo 5 egglata, sott.o gli occhi che s nnnolava; s annotavn preoccupntl del suol Santi, nl punto che per uscir di n_otn lentamente n giovane _scrlt- pensò di commettere un g1~– tore {avevn allora trentacin- so peccai.O. un peccato eno,– Que trentasei anni) comin- me. gigantesco. Sarebbe ba– ciò 3 nut.rlre e coltivare sem- stato scrivere una lettei-n p2r pre più fittamente un trn• commetterlo. ,sporto per l'nmlcn. Non lnr- E un 1,1lorno che II b1:a\'O dò 11d accorgersi delln veri\ uomo non ne poteva piu si natura del suo senllment.o. mise n ttwollno, Intinse Ja Ma sulle prlme non fece nul- pennu nell 'lnchlost.ro e si di– la per reagirvi. Sok> quando rpose n scrJve,:e. Ma qu<,sto 11 fuoco divampava furjoso uomo aveva un vizio, una cu– e già lambiva Il fortilizio del- rlosa mania. Non pote'ln le sue convinzioni, già si _par- guardare II cnlendarlo, per lava di divorzio, Péguy si segnare In dato., senza guar– aprl con In fida M.me 1-"'nvre dare che santo era. Quel e decise di opporvisi !lern- 1eiomo era San Luigi. Dli' numte. SI buttò a un lavoro San Luigi e dire! Re di Fl'nll'– dlsperato e In cnpo n Quattro eia, evocal'e l'nnt.lca Francia, mesi Il fuoco era domato. se era tut.t.'uno: un santo cosi non spento Jn tutto. La JoUn va.loroso, dal gigli_sul manto era stata asperrima e Jo nzzurro e la glustlzia nella. de• scrltt.o1·e vi a\'eva lasclo.to stra. bl/lOgnavn essere pn;,.zl qu:bche penna mn l'anlmo per :1Hront.arlo; San Luigi ne usciva rafforzato e con- non avrebbe avuto che da fermata la. fede ... <Je tra- gunrdare Il brav·uom~ µer vaille à. bloc scriveva egli il 4 sgominarlo. E li brav uon10 settembre! dei '10 allo. sua non cl pensò su, deslstè da!– confidente, pour me meUre l'Impresa p1·.tnn di comm– à la. rai.to11. J'en ai été 1111 clnrc. peu m.aladc, mal! i'aime Ma Il giorno dopo tornò al– mieu.::r: étre u,i pe11 malade de l'assolto. Snn Zefirino. uu travail que de ma,u.111er 111a sani.o da niente, chi ne ave– vocation 11ar 1111 dtrCglemc11t va mai sentito parlare? Riti· du coe11r ... La vraic résio,ia- rò fuori penna, carta, cnla– tlon chrétic1t11e 11'c&t 1>0111t malo e riprese a scrivere. Ma u11e rUio11atlo11 d'émo11sse- neanche quest.a vo!Lo µotc me11t, c·est 1111e résiu11atio11 andare avanli. Chè San Zt· Qé11eraleme11t di:chiraiite >. flrlno, offesissimo, saltò su Straordinariamente reeon- a protestare, a. redarwuirlo da di beni spirituali. con tnnta !ogn e accorate1.1.a, Per togliersi ogni possibilità flnchè la ca1·t.a non fu rlpt:)· dl rlcadute s'adoprò a favo- si.a nel cassett.o. E cosl Oi,lll rlre le nozze dell'amata. cl\e, giorno. Snn Dnmlnno e S1m a Quanto pare fu ben felice Cosma, Sant'Elena, I santi den·occas!one. L..'\ giovane guerrieri. Giorgio, Martino, donna. forse spnvcnt.nta dal Cnrlomngn:>: con Carlonm– drammn acce90 nel cuo1·c i;no fu un problema: Invase dell'uomo. R\ 1 eva lasciato a In stanza e mandò tutto al– Péguy la. decisione di t.ut.t,c. l'aria. sem.a complimenti. Risultato della crisi: la Allora, Il bra\•'uomo. sempre terza prea-hlera nella Catte- più ostinato a peccare. si recò drale dl Chartres, La Pritre In campagna sperando di e,- LE LETTURE SI lNHUENZANO FHA LORO? Un classico delterrore spirituale L -,; PICCOLE impreviste ri– velaz,oni che ins=ontr1a– mo nelle letturt sono .1peuo ricche di Jrum ina!-pettati. Tali ,oro sptcial– mente quelle che hanno origi– ne dal co11/ronto che può for– tuitamente stabilir.1i in noi fra letture recenti che siano di commento le une alle altre. A prtsci11dere dalle nuove intuizioni che sgorgano da que– .1ti. momenti di scoperta, eul ,peno ci rlvtlano molte cose non 1olo intorno al nostro mc.– do di pen,are ma u11chcintor– no alla mentalitd de! no!tro tempo. Eni cioè /ornl,cono tie- 111e,1ti di chiarime,1to circa le $enslbilità tmergenti, le pii; acute conoscente, I cambi11- 111entidi valore che fili r:nnì - e con gli anni intcndl!lmo naturalmente il lavoro degli artisti in quegli anni - ci hanno arrecato. Tutti .tfa.mo pa!.1atì per l'e– sperienza, che è non solo nor– male ma essenziale per il cri– tico, di rileggere !ln'opero d'ar– te che ci era da lungo tt11ipo Jamlfiare e di tornare a ve– dtrla con 1111a Jrtscheua -pun– oente e rivelatrice, trovandovi 1tu-pe/acenti -prove o rtvisioni di vecchie impressioni e giu– dizi: la .10/uzione ad e,empio di antichi dubbi e in,oddisfa– zioni circa le limitazioni, Ji110 allora appena intraviste, del se11so di vita e di forma o di ambedue le cose di qualche e classico>, - lettura favorita di generazio11i di lettori. Forse il lettore ordinarlo tende trop. po speno ad accooliere tah doni di percezio,1i e u,ia piu viva sensibilità per reco110111ia della forma. Polchè è una ve– ritll che le creazioni di trn ar– tista producano in,ieme ta11to l'oogetlo da c01llemplare qua11- to /'occliio elle lo discerne. Tale tipo di esperienza co– stituisce l'ap-plicazio11e di u110 verltd cJ1eIl lettore comune fa senza pe11sarci e sen::a melo• do, già esposta da T. S. Eliot nel sµo Jo11dame11tale saggio critico e La Tradi::io11ee il Ta– le11to hidividuale >,' il princi• ,,io cioè che Jor111a11do le opere esistenti u11ordine ideale, /'ap– -p!lrire di trna nuova opera ri– chiede la riorr,anf.:.:ozione dei rapvorti, proporzioni e valori nell'ordine stesso. In tale mo– do: e cl1iu11que sia d'accordo co11 il co,icctto di u11 ordine nella forma della letteratura europea o h1g/ese non trovcrO a$surdo che il pa.uato subisca un'alterazione per opera del prese11te 11ello.1teuo sen!o i,1 cui il presente è indirizzato dal pas$ato >- Le fonti ultime della critica !ono le rivela:/0111 meue in luce dalle esplorcniom creative deoli artisti e Il com- 111e11to che le loro scoperte fanno le u11ealle altre. Ne con– segue che le lnt11izfoni del let– tore medio, astrazlon fatta darla esperle11za o da speciali attit11di11i, SOiio dello ste$.10 tipo di quelle del critico. Per tole lettore queste in– tui~lo11i possono !orgere - e sorgono in/alti speno lucldis– s11ne e profittevoli - dalla let– tura di u11'opera molto al di $Oltu del capolavoro. Cosi ad esempio rect11tementt un mio amico, a corto di letture, h1 u,m piccola pe11sione italiana, trovò per caso 1ma vecchia edizione del: c. Tolcs o/ My– iter11 a11d Jmagi.11at1011 > di Poe e rilesse al e Barilozzo di A111011- tillado •• -piccolo classico delle no.1tre antolauie americane e dei nostri ilueg11a11ti.Gli par– ve•auora d1 $COrgere co11.1icu– re.:2a le rauio11i della sua 111an– chet•Oleua 11011 .solo di i11lui– zione poetica ma a;iche di for– ma. In quel tempo il mio ami– co si trovava ad avere letto o riletto pareccllie co$e, /ra cui: e La Lettera SCGrlatta • e il e Fau110 di Marmo• del con– tempora11eo di Poe: llawthor– ne; .. Il Giro di Vite• di Il. Ja– mes: alc,1111 poemi e iri special modo e Gerontio11 > di Eliot t non di mi11or importan::a agli effetti del &110 momento di sco– p~L4 .. Brighton Rock •• .. The .Eliot dice: ,le opere esistenti for– mano un orùine ideale, l'apparire ùi una nuova opera rkhiede la rior– gu111zzazione di rapporti, prol)ot·· e la &ua sodctis/azfone di arti– sta col sottoporre la sua ope– ra od un esperto. Occorre pe– rò, come è naturale, che ciò avvenga In modo chl'l 1111 sia garantito a silenzio per .se'!'• pre. e Devo punire, ma pumre con lmpunitti. Un torto non è vendicato quando la giusti::io raggiunge il venq'icatore • (da– to Il carattere dell'uomo pos– .1lamo Immaginare il peso del zioui e valol'i nell'ordine s~so torto di cui era colpevolt il povero Fortunato1. * di J0HN Wi\LDRON Ma 1,, .sconcia allegria della narra.elone Indica sicuramente Power and the Glor" •• .. The Heart o/ the Matter • di Gra• ham Greene. )nevitabllmente egli fu portato a contemplare il celebre piccolo grottt,co d1 Poe con occhio ed immagina– zione sensibilizzate da queste letture co,I adatte. Il mio ami– co mi parlO delle letture so– praccen11ate soltanto dopo avermi suggerito quanto segue: il racco11tino di Poe, piccolo conden,1ato di orrore, che or- 1110! non appare più che un melt>dramma in costume fab– bricato con artificio, un pez– zo da Orand Gulgnol, capace di provocare tutt'al più un bri– vido, a,,r~bbe potuto con /aci– Wil, egli pc11sava,divenfre i11- vece il claufco del terrore sp/– rit11nlc.solo che avuse assunto la /orma - ed t ponibile che Poe andasse cerca11do a tasto• l'amor d( Dio, Montressor, Poe mette le p!!role In corsivo e Mo11trenor risponde e SI per l'amor di Dio•· Poe non t scrittore che adoperi i detta• gli $enza ragione. Ciò nonostante la narrazione dell'odio30 delitto procede Il, una .1pecie di vuoto morale e religio.10. Geront/011 porla, mo ciò che egli dice e sente 11011 porta i11se nulla della pro/011- che l'amico che a.scolta 11011 può es.sere psicologicamente e $Plritualmente che l'anima ge- mella del chioccia11te protago- nista, I.a conver$o.:lone ha il to110 di una chiacchierata - cf è /orse data una sola porte del dittico? - /ra due senili pervertiti - di u11 gioco di vanteria. Sia che il vecchio sfo ::r1:n, 0 :!r~ar~ 11 i~UcUa u,::%g;; t JOYCE CARY dimostra superiore a Joyce Cary. Questi non possiede l'Ingegno . pia.stico dell'aut.or11 de < La Romana• che,-5&ren– dere evidenti ftno al (astld!o la ment.alltà primitiva, l'inna– ta sensualità, la carnalità di Adriana. Tabltha rimane ac- ~nl~ ;a~t 1~:o~t~~~srti!I~~a ni qualche cosa del genere - di 11na co11/essio11esacrilega Soltanto in tale forma quel corrnuo, virtuoso dei. subdolo. Mo11tressor, avrebbe potuto· met'ere in mostra ii ,uo delit– to-capolauoro, tanto lunr,a- • me11te accarezzato. Che se lo • leggiamo come tale aggl1111gen- il\µ", dovi I lievi comblame,1ti neces- ·l · sarl nel dettaglio, nel locco e t , • i11dicare che ha ancora q11.al– che tempo da vivere - la sita rivelazione non gli dà di certo quella completa slcureua che la sua gelida e calcolata fur– beria richiederebbe: l'in,ieme I. psicolooicomente sbagliato. Henr11 Jame.s avrebbe i11teso dlversame11te ciò che quella particolare p.sfcologla richiede– va lmp/lcltame11te. Graham Gree11e nel .. Brighton Rock• d auicura che il suo Kid non sia colpevole di una !imi/e tra– .1curate2za. In quanto a ciò lo Insieme 11011 è riu.1cito proprio percJ1e la malvagitll non è ab– bastomm malvagia, I più pro– /011di abissi dell'orrore spiri– tuale sembrerebbero enere sta– ti preclusi a: un poeta che pur li ricercava cosi diligentemen– . te. Una !Pecie di insensibllitil co11ge11ito alle 20ne centrali della e1perie11za umana sem– bra aver costretto Poe a fab– bricare delle superfici di vita &ottili e tese. meri schermi per le molle .1cattonti delle sue ma– rionette. Pi1i dannosa agll e/– . /etti della $ua arte dell'asse11- za del male 11ellasua espres– sione i11ttllegiblle e umano t 1'asse11zadel be11e. Jl Greene h1 11110 del suoi saggi: .. Henrv James: Tl1e Private U,1iver,e • h1dica il carattere di questa 111,p,canza agli effeLti precl– sament.e del fine artistico cui Poe mirava; i Perchè per met– tere In evidenza la corruzione Voi (l'artista) dovete conser– vare il senso dell'in,1ocen::a, Mentre la bellezza nalca e l'ardente sensualità di Adria• na la spingono naturalmente a dare e ricercare Il placerP fra le braccia degli uomini, di Tablt.ha si può Affermare che e~a ha condott.o per mol ~~1~~~!n!u~e~:!f{:t~·!-.1~~~ za Irregolare al margini d'una ~~~iu c~~ 1 or!lrt~~m~elqu~~f~ dere ascoltando I complicati imbrogli delle sue truffe..Mal– grado questo cont.lnua a su– birlo ed ti dlspreu.o subent.ra – to Quando, apprendendo 111. sua futura mAternlt.à Dlck la schiaffeggia e la abbandona senza un .soldosapendo di non poterla più sfruttare, npn mu– terà essenzialmente la situa– zione. Es.sa continuerà a sop– portarlo per t.ut.ta la vita. Perchè? Non per amore. nè per sen– sualità - Tabltha cl è pre– sentata come una donna che susciti\ colla sul\ bellezza le passioni maschili ma le subi– sce senza reagtre - nè per paura o per senso del dovere. ma per un misto di pietà e di dlvertlment.o. Dlck Bonser Ja distrae colle sue assurde !n– venr.lonl e la fa ridere. Ciò spiega Il titolo del romanzo e A Fearrut Joy • ma non ba• sta per motivare la condotta d'una vita alQuanto acclden- ~!ii'ratg~'':~o~ttl: ~1~: /or~,~~ fu~~ · f' ;~ vitabile e prende 1111a sua vita -' • veramente terrificante. vltt.orlana e cosl dura per I trasgres.,;orl come Quella ed• v.·ardlana che le fece seguito. SI Insiste su Quest.o punto. cioè sulla scelt.a non abbastan– r.a motivata d'una e vlt.a pcc• cn.mlnosa • da parte di Tabl– tha perchè è li Jat.o debole di <A Fearful Joy >, reso più evidente ancora dn.ll 'accosta• mento col romanzo dl Albert-o Moravia- sa:vo la melodram matlca fine le vicende della vita di Adriana sono ·Joglca– mente condizlon~te dAI suo temperamento sensuale. dal carAttere e dall'amblente. Non cosi quelle della vlt.a di Tabl– t.ha la cui giovinezza compor– t.A t.roppi elementi arblt.rarl, ~::. tfni~r~jg~!e d~ra cr:z~: Sembra· euervl nella stesura del racconto qualche prova clii Poe, poeta -provinciale, crede!– se proprio df raggiungere u,1a .sce,ia del gc11eref La clalavc più importante di u,i 111011010- go drnmmatico - od esempio , fi';nif;~i,~ar:e,l: ~{fi 1 :i:~:io~: f zltutt.o quella dell'arbitrio del– l'aut.ore, troppo scqperto e gra– t.ulto per essere convincente. VI è poi anche 11sospctt.o del– la scarsa lntelllgenr.a di Ta• bit.ha . ma è almeno parzial– mente contraddett.o in una successiva ! a.se dalla condotta di Tabitha a nanco di Sturp:e del Bro1tmi110 - è l'ide11tl/fca- f t~i~~ ::::;r,:gfc::,~ 10 :d· e~::r;~~; r i dettagli della situazio11e. l'a– -imos/era e Il 10110. Al princi– pio del racco11to 1m indizio 011- vio pare esserci messo sotto occhiò nelle par!>lerivqlte da Montressor al suo a.1coltatore: e Tu che co11osc! la mi!l anima cosi bene• no11 .. I miei modi> oppure e la mia mente•· mo proprio e la mia a11imacosi be• ne•· CiO&embra sugperlrt chia– ramente che l'ascoltatore sia AbbRndonata nel plù vile del modi e nella plll drRm~K.– tlca situazione In un Alber- ';;~:1~en2:ve~n/i~u: 01 d!f~.S:St:~ ------------------ ptrso110 che abbia avuto occa- T. S, Ellol 1 nd '26,con la clas!llca sfo11e di co1103cere ili altri bon1betta, e la canna di bambi.i tradimento di qualche cosa di eluse in ciò le sue poten%ial/tà\ fuoco I dati di carattere e di valore•· Il Greene 11ota che di terrore - si di!pone da sè, $ltuaz1oni chiudendo/I in una James aveva sempre cura di come /anno le cose vivMtl h1 spirale di slgnt/tcato. Montres– conscrvore cdei centri di in- 11atura 1 nella !ua forma inetrl- .1or come creatura sacrileoa noccnza• punti di purezza nel- tabi/e. La furba e corrotta voi- avrebbe avuto magofor signi– l'oscuritd del quadro. Lo scrlt- pe che ci si è rivelata, 11011/icato umano e drammatico tore americano Hawthorne co- avrebbe certo esitato ad ado- del maligno Mu,1tcla offertoci nasceva questa verltd artisti- perare il sigillo dd sacrame,ito dal Poe. 11 suo abominevole ca; il lettore italiano ricordt- al fine di mettere in mo.1tra monologo sarebbe stata una rd particolarmente la Hllda e Insieme nascondere la sua piccola gemma sen::a macchia tempi i pi11 intimi segreti del -protagonista, in altre parole 1m sacerdote confessore. Anche le ultime parole del racconto rac– chiudono la 111ede.1lma rivela– zione 11elrin!o11a2io11e. religiosa e 11ella·/rase tolta dalla litur– gia del de/ur1ti con una legge– ~~ie~~~~a:_ione: cJn pace re- La frase che precede questo malvagio adatta111e11to del /in• g11aggio dello Chiesa, ci dice - e certo appare dal racconto che Monlresqr ero sulla tren– tina al tempo del delitto - che la mostruosa narralfone t fatta do 1111 uomo vecchiuimo sul letto di morte. Nel cor!o deil'l11tero racconto 10110 In– seriti in prrnli calcolati accu– ratamente piccoli indizf di ,1i– gni/icato rellg!Oso al /ine d1 evocare l'atmosfera c11e Poe .sentiva essere 1'1111ica giusta Ad esempio la parola immola– zìo11e, della quale apprendiamo quale sarll la /ine di Fortuna– to. E ancora l'jronia bu//011e– sca del gesto e delle parole 11el tratto ili cuf la vittima e da lui associata con la masso– neria a11ticlericale. c·e In/me il momento orrtn– do In cui Fortunato,, orma, paz'° di paura implora e Per da tragedia che vive invece nei del < Fauno di Marmo> e lo opera d'arte per ragoiungere di corruzione $plrituale, ed un ricordi del prola'Qonista di sua strana confess.lone di stra- Il supremo delitto del ,acrile- esempio di forma -perfetta an– Elfot, Qui la narrazione è al- niero in San Pietro. Forse pe- 9/0 alla $ua vita di bassa cri- zicht un tenuto 5ii circo !lan.ze l'incirca quella che potrebbe rò il rilevare questo errore d1 mi11al/tà.I tocchi di orrore V":- messe Insieme con arte, del /art una Jait14 nell'atto di rac• Intuizione equivale in SO$lan:a cologico. andati perduti per lo genere chiamato e i,nmaoino• contare. magari con q11alcht a ripetere quanto già detto da .1celta fatta da Poe - dovuta .10• dal Coleridge e dai crftfci intonazione ecclesia!tico, un più antichi critici della men- forse alla ,ua mancanza di succeuivi del XIX iecolo. Noi suo eccidio di topi. talitil e dell'immaginazione d1 conoscenze -precise - so,io poi !aremmo In po.s!euo di un L'amico che mi esponeva lt Poe. che qu~ste erano cl~ molti e chiari. Con quale ostu- miniucolo e clMsico • per men– sue imprtssio11i può avere ra- $lrana111e,1telimitate 11ella lo- zia /'uomo che aveva an11i in- ti mature a11lfchè di u11 $Clii· glone nel pen!ore che ciò cht ro reazione alla 11/tae che in- nanzl compiuto il delitto, astu- plice « oiallo • per lettori im– e//ettivamente abbiamo e uno tere zo11edì esperienza erano zia pirl infetta e abominevole maturi e facilmente emoziona– scena mancata di COn/e!siona- per 1111 come ine&i$tenti. Que- per gli an11I in cui era stata bili. le, o per essere piil esatti l'idea sta monoanza pere} 11e implica amoro.samc11tecovata in cuore, Il punto di v1$ta del mio che Poe .11 faceva di come av- in Poe un'altra che eglf stesso avrebbe saputo mani-polare i amico. pieno di vari significati, ~~ 11 raa,~:eled;rl: 1 ~:::i1:!,~i~~~ ~= ~;~e,?!! :::::::c1iX':e rfdtr::~; ·=er:.:b1:~,'~/ii,';!/';~rw;/:,~la~r ~~11/i!itu~~lg:: 1 ci7 1 :~~~~=:b vece c/6 che il lettore afferra t potenzialftil del suo contenuto essere l'unico a dividere il se• occ,ipato. I.a 1ua intuido,ie semplicemente il racconto com- alla forma. i11evltabile, in altre oreto. Costretto a1 silenzio M· avrà poca influenza sul oiudi– p/aciuto, presumlbilme11te ad parole un fallimento 11ella /or- !Oluto più ancora dell'arte/ice zio che egli potrd dare di Poe. un anuco clericale - il teito ma. Come sarebbe stato irri- dell'orribile capolavoro. in compenso lo illumineril di di Poe permette l'aggetlioo lato l'irascibile filosofo d1 Ma qual1ivoglia .1iastata la certo (ntorno alle Jo_ntl e I senza autorizzare nulla di più e Composizione> di ,1apere che perdita in fatto di teatro/ila, -procedimenti della critica. 7;:gt:,,;;nf} ~:1'a~~:1:e d~ori1;/ ~l~~a,,,:;;r/~:e g~~l;~o~cn~id ~~rr:_rdga J~i/:t~~lt <atlfr~p~~ JOHN WALDRON per un'intera vita si è 11utrita ed ec011omia di Jornia df cui Vite• avrebbe Vl$tO e realiz– la memoria di un vecchiaccio eoli .d inorgogliva co.11 o-ppa$- zato ogni ultima im.plicazione Cosi appre,1diamo che co,1 sio11atome,ite. 11011 .solo 11ellomente del delin– astllta e tortuosa i11geo11osltd S11ppon.ete per 11n mome11to q11ente ma del suo carattere. è riuscita ad e//ett11ore un ~e- che il co11/ide,1te di Mo11tre.1• Avrebbe compreso l'inevitabi– litto teatralme11te complicato\ .,or - un confidente nolente, lita della confessione religio.1a m.a perfetto. il 11arratore po( attristato, pieno di orrore - non solo come veicolo mecca• roma,1tico dtl/h più romantica sia u11 sacerdote confessore, ed nicamentc ada.tto alla narra– delle scuole. sente di dove, ecco eh.e tutto quanto il con- zione, ma anche come forma completare il· .1uo capolavoro tenuto "liiPoe rìchiedeoo - in• capace di riunire e mdtere a John W1,ldron. proftMort a\l'Unl•enltà di Oeorilttown, WMhln;:ton, Il tro•.11Mtua\. mente In Jtr,llt.. Egli ata preparando un gruppo d! brevi llUdl IUlle Optr1 di ShlkUPH.U, con pUUcolue r!;U!lfdO111p(\l,.!lCht tocca• no l• liturgia canoUca. Re• centtmentt ha 1crltto un w.a:;;tau WasceLand df !!tot. iblioteca o Bianco G"het.t.o d'una plccola cltca bai• neare lngle5e, dopo molt.e e prolungate reticenze non es• &endo &enaualc. nè depravata ne cupida di denaro, nè am– biziosa, Tabltha nnlsce col cu– venlr~ la· mantenut.a di St.ur– ge. Questi è un mecenate desi– deroso di proteirgere le arti t le lettere. uno degli e ~teti dl– let.tantl • che nell'ultimo de– cennio del secolo scorro con– trlbulrono a demolire Il seve– ro edlnclo della morale e del gusto vlt.t.orlano. Sturge fonda, fe~te~!l~~l.a Jgg1r~~~~~:~v~~ che al movimento pollt\co ra– dica.le ed egli r1ceve amici, co– noscenti, collaOOrat.orl ed am– miratori nell'appartamento da ~~ a~::-o~rarJ:b:!~Or~u:d lnt.elllgenza l'opera di Stnrge e pur considerata una cort1- i1~r3.. d~=~~r~~~1r~v~1~: 1:i tera.ria londinese all'epoca del movimento e decadente•. La pan.ec1pazlone di Tabi· tha rimane però eaterlore. L'u– nica sua vera preoccupazione è In realtà l1 ftgllo John e h,, pret.esa corttglana 111 rivela es– sere am:ltult.o una madre, La rovina ftnale di questa secon– da fase della sua esistenza verrà provocata Indirettamen– te: da Dlck Bonser. che di tan– t.o ln tanto Interviene come e deus ex machlna > ed t senza. dubbio l'elemento più fasti– dioso del romanzo. Joyce C.iry lo ha certamente volut.o cosi mirando più alla commedia abilmente costruita che non ad una rappresentazione reii.– Jistlca degli eventi. Pur rico– noscendolo s1 può deplorarlo– Senu le perlocilche apparlzlo– nt dl Dlcli:Bonser, quul sem• pre grat.ulte e poco att.endlbl– ll nei loro sviluppi, Il roman– zo raggiungerebbe una mag– giore coesione perdendo quel ~~~~nudi~ro~r !r;~l~c~~: n: l'Impegno. Il ~~:~~!° m~t~~:let 'f~glth~ dopo un nuovo breve Mlggior– no In cua del fratello - an– che questi rlt.oml alla sem– plicità della vita famigliare si rlpetono periodicamente e formano quasi un cont.rap• punt.o alle apparizioni di Dlck Bonser - 41hvlene l'amica e poi la moglie di Jamu Gol– Jan, un ricchissimo lndustr!a- ~ellz1~~oe atà 1:1~urgl~nÌe~~t.o le\~ l'aviazione e nef. corso della ~:~M~!u~~~r: ~~~:~~ 1 1~0.a d!ill armamenti. Durante dieci anni ~:1t:e~ie 0 ~r~~l1~~rraii della vita sociale inglese. Ma tlopo la morte di Lord Oollan viene. un nuovo tracollo: T11- bltha si ritira ln una città di r;o~~; 1 ~t~~~ra \~ffe~~~: sua vita di donna è nnlta; essa si sente vecchia e vuol essere ~~~u:,;;:~~:·. ~ ~i1 i1tf'~ bassi continueranno nella aua esistenza con Bonser ed li rra• t.ello Ha.rry come soli perso– naggi il cui ritorno e lnevlt.a– blle In ogni nuova fa.se e la cui pute è sempre la ates5a. Verso la nne del lungo ro• mnnzo Tablt.ha vedrà la nlpo– Una scegliere una strada aotto ;a~·1=i~ sl;~~~IÌei~~~a ~e~ due destini slgnlftcherà la chlu.:mra del ciclo di Tabltha . Sopravvivendo ai coetanei Ta– bltha morrà durante uno di quei violenti accessi di riso tn altri tempi provocati In lei dalle strane e compllcat.e t.ruf- fe di Dlclr. Bonser. Caratt.erl- 6tlco di Tabltha e fin dalla giovinezza ed attraverso tante per1pezle Il buon umore con r.ul ha arrront.at.o le avversità. ed ha .sopportat.e le blz.zt , 1 capricci, le gelosie e le tiran– niche manie degli uomini cui ha appartenut.o senza averli mal veramente amati. La sem– plice primordiale gioia di vi– vere è forse l'elemento più cost-Rnte e genuino della 11ua ne.tura. A lettura compiuta, Tabitha r:~:ree, erf~pr~i1~. e~:~~: r;e:u~ 1 t~tt~t.\~ Ip~af~~I~~: è In un cert.o senso fnarrerra- :~~en~ai~~s~ ~a::1~: f~~tt~ del libro. Accant.o a lei gli al- i~~;>'r~i~!~~I ~~:non:1~n~:iJ; più netta. Ma a loro sl può muovere l'appunto di essere del tipi fts.,;atl una voltA per sempre in un determinato at- ~~rii~mBe~:e/ ~f~~~ ~t.~~a 0 e~ Gollan, John, e minori come Il poeta decadente Boole, Il glornaJl.st.a Manklow ed altri non sono uomini vivi ma rap- r:~el~~~f0u&11u~~~~o d:Ar:iu d11.ll' autorecon vivacità.. a vol– t.e con genialità, ma os.servatl esteriormente. Tablt.ha è st.ata per Joycfl Cary forse solo un pretesto. Il suo vero lnt.ent.o sembra essere IA plt.tura d'un la.rgo affresco di ,toria Inglese du– rante gli ul,tml settant'anni; unA rapida sintesi come una ecAvalcade • cinematograftca. A questo fa pensare anche lo stile. Il romanzo è scritto nel presente storico ed è suddlvl.so In cent.otrenta paragrafi. E' la t.ecnlca d'altri libri di Joyce Cary non dlsslmlle a Quella clnemat.ograf'lca dove la vlsio– nt è creata dal rapido susse– guirsi delle sequenze. L'Insie– me è di una grande \•lvacltà, !\ì'aclen~:C1:r1~:n!a~~P0~a~ scorre rapida senza lnt.oppl ed è di una piacevole lettura. Nella seconda metà del libro stancA un po' Il ripetersi delle situazioni. Il lat.o meccanico. cioè prestablllto ed lnaltera– blle, della vicenda diventa fa.stldloso, Il gioco è troppo scopert.o. La personahtà di sctltt.ore di JOyce Car)' si è rlat'!ermata ~~a~:O ~:ibW!n~IJ defi~~~ opere da portarsi all'aUlvo. Il meritato successo. ora ra(;'gluht.o, glustlftca la sua clas.,;lnca fra I ml~llori rap– presentanti d'una tradizione narrativa Inglese gloriosamen– te continuata dat tempi d1 Defoe, come a testimoniare la perennità: d'una particolare disposizione All'arte del ro– manzo. Ma non pare egli sJa da considerarsi come alcuni vorrebbero, fra gli scrlttor1 plQ originali ed important.\ d'oggi. GIACOMO ANTONINl
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