Fiera Letteraria - Anno VI - n. 27 - 8 luglio 1951
D_om_cn_i_ca_S_L_ug=..I_io_I9_5_I _ __ __ _ ______________ --=.tA_F_I_E_R_A_L_E_T_T_E_R_A_R_I_A __ _ _ _____________________ P_a_g_._s .. ' DEFOH.MAV A 1V11 O, UOMINI E COSE,AL SEJOFUOlO BIZZARRO E ~ORRID/:!;N1 E LORENZO VlANl - « Ritratto di Perttuceo • (Continua do: pag. 4) appuntl,~lonl, che In luogo dt sparlre dall'opera. di poesia la precede. SI po– trebbe 11entlre. leggendo Inte– ro ll componimento, la misu– ra del tormentato !avono che, flm,lmente. si appunta sul ,•ero. Un difetto di chlatttz:a critica ha .scambiato la pre– messa con la poesia vera: c'è la parte svegliata imlla fine, ma c'è rimasta anche tutta la lunga parte dormlent.e e vRneggtante. I mille disegni tlrAtl giù In furia son grumi di Inchiostro, matasse a.rrur- hte di fili, ma anche nel paesaggio lndeclfrabl\e di nu– vole fosche ecco finalmente aprirsi U grovlglJo e lndlvt– duaral. per la Jaceratura aper– ta eome un grido di libera– zione. Inconfondibile Il cielo. Il PU&O che rlportl&mo dt\, forse. un ucmplo convincente di quanto abbiamo detto: 11 poeta è avviato ,-e.rso una contempluJone di natura, do– ve sarà finalmente capace di afferrare dentro un chlu!IO lll!!gno preclso un motivo dl canto, nitido: e Rmufln( rondfnt borul!'I ,itM J tu,ono lo iitr4t prlmoverc Sul do turOMJlC Dopo t.in liin"o commino Swl mor • di cobo:Uo, Ddl'■lto Scende iin cMoecl'lkMocli.e • fl v,fdo (~/11mo d( nf4o Lo 1polfmo cftU'omor1;DOrtf. co.ro A ritro.10 Dtl vento cllt ~17entr4 K (nttnero lo ten-o. Rondfnf, lettere col C\I.Ol'e Caldo com, 11nopoecio cU 10.npu,, Lettere oon l'oU , ,Sllllt tilt a.ttr■.H ' Dtl no~tro Sl"nore. l'rfmcu,er■ Vtrt1 Annunfl4nO /t lttttrt ,urreoolontt Al .otto,rantf Vomln( pel1tanti l'tr un ~ 11.Cquouone O un nuoolone Abbrli:icfltodf gto.UO. Al Jl,oAlo dtUo locomoNNNo Sf■ncfoto [41<:ito, Ntl cftlo duerto tutto dh:anrc Il ,11,chfo ri pardt Nef tnmorf dd cftlo; Un.Jlore df melo So1tlene un,. utrdone Smtroldo•. (tierde. -------------------~I (d• •Lettere-Sto:.mpc•) GIOASSE (Sincope di Cio, U 1ottocuoco, Cio■ue Pauui Sei1cquain1n11li Della cucina reale, Mani lcu11e nella baciun. Unghia inurnite, Dite interite, Secco come una luci, Giallo lume D'in1la1ioni d'untumr, Pena ntl luridume: Pi11ti. tcodclle, bicchieri, incoronJti a fuoco: e Puca reale>. TI cuoco, Tnrbante dJ lino, Iniettato di YÌno. Forcina e tridente alla m :'\'ovello Vulcano, S,·entola, ,fornclla, 111in1 Can ,•oct di 1tina, Arro,·cn1111 do.I fuoco, Contumelia il 1011ocuoco Gioaue (Sincope di Gio,·aue) Gfoaue: Non sio,-a: Cio,·aue 1bollent1r• kt mani, lnurnare l'u1n1 Ptr empire il 1be.bbio che 11u. Il mangime e Il be.,·ennio, Gio,·aue il ,ernuio. Non JioTa. La cucina reale tforna Gloaue: Dietro le 1palle umiliate Strepito di loriche utu(atte. Di lame affilate, Cohclla. pentoli, pl1n11te, I conto.dini inlorno: La grande ba1ta1li1 del mcnosiomo: Ciou!e n'e1te come un ladro o un mendico. Sul far della Mite le foJ)le di un fico Zampino ntdi ,al cielo stimo di 1telle Sorelle Di tuul. Gio111e, enorme fico 11ovembrino Tullo tinlo di ciclo turchino, Tnntito .eecaricclo, Auriccio Dal gelo, Specula nel ciclo. Di poi 1'incapann1 in un 10 •; Una ,tella par cucbi • Dal paradito. Incendia il co,ile. F11illc, (niUe, atomi utr.' Cio■•ae 1u ali Di fuoco, SouocuO('o In idacclo, Scin1il11nel cielo. UNA \ 1 ACCA INCARNATA La ttranomarono la Vacca Pcrche ,i d11·1 alla .lttl\'ICCI Sull'erba dei prati, Teneri e dclicali. Le ,1clle. nlcerl 1ub1im1te del eielo turchino, PalpÌll\'ano con le lucciole 1i1llt lupiM, Gli innamorati nottambuli 1ehi1cci1,-1no (lucciole, fiuavano 1telte. FantumJ 1onn1mbull corre,·ano ai riebiami (delU Vacu: - Son qua, qua, ali~ lama delle r111nellc. - La ,ottani verde Si perde Col nrdore carhJntt De.Ilo ,iagno. Sulla 1onn1 Odia donna Perduta. Una muta Sinfonia di sulle palpitazlon. Trapunta Le co1ture. W mani impure Nei tremiti freddi dcIU ter1 Son dlHnlale di cera La te1t1 della \'acca 1'è lneoronata di uc.llc. Le ngancllt>, X<t?llo11.11no Jag.hioUollo·UDlasao. LORENZO \'lA!\"l iblioteca Il mondo poeticQ di .Lorenzo Viani nltà, sfuggita al più del letto– ri e del critici, che hanno mo– strato di tll!!legareI suol libri e I suol dipinti In un capitolo ormai chiuso dell11 11tor1a.li suo Impegno di lavoro era ed è, per lntrlnsecl valori. lo stesso del nostro. Se noi stac– chiamo nella ps gtna bianca una parola con l' est.a.s i d1 un• scoperta. con lo stupore di un nome da noi dato per la pri– ma volta alle cose, nome aug– ger1to da un primo ingreuo ne.I mondo merav1gUoso di una natura vergine, ovvero 11tendh1.moun grumo dl CO,• lore con la tormentosa eb– breu:a dl una divina rivela– zione, Lorenz.o Vlant è con noi, ~ U compagno dt lavoro che abbiamo pe.rduto lungo acidi. bianchi. grigi, verdi, ta "rfgfo glalllnl, con grumi di roS50 Procenfcme delle bombfne, aana:ue, l'Istintiva paura po• Scermfnoco t11oled'abetfne. :~dnot.n/e~l~1f~~\J111:~l!;ab; g~~!~";:!~11! 1 4f°!!:ft~wne motivo di un 11uccedt.rsldi v1- r,omblne ' ste naturali, brevemente rl• Ropuuttl, chiamate da 1LCCOstatlvalori pittorici di bianco. SuJ blan- Ntt tramci17II dtl iole cf'oro ~:l~~~l~~ed~~ ~i:tc::afagpt r:~nf::~ron4o un coro raga:1 lunari, la fantasia de.I Vtlt', poeta va llU di bianco in altro Suonate bianco: que11todi tela con lt. Dof tersaroll, olle m■.1 ,e, 4f 11ua tessitrice pazza d'amore ( bomprt.UI Ce li movimento del t.e.lalo si , Mrf cfprud ra quello di una barca che lsplodano; Ponerettt, ceri, pa.ssa e ripassa li mare.), que• uaufne, sto di 11olemattutino e que- Bambfn, e bambine ~r~t~e dàt lii~~ maestra ,o :::c::el:~f cfelo, [~htor:~:fe'i',t quella me dt.sima strada aulla e 1'1to11cicct4 qu,Jt noi 11tu.st, un g1omo, cl Df blartco, Ulc perderemo · ru,uta al ttlare Vl~r ~:iJ~ti~~: '1.r1~'!ninc~ g:,ori::c:o~~I ::;, 1 ~~:~• dl dichiarare la sua poSiaione Tt:lo, vl4 mciutTo bioncao pttelsa, gli mancb Il e mani- Sul ctrde df ur1 ollnto, feato • pubblicato o se;reto; s111 vreto m11 t.bbe con minore pruden- f' ;; Jlume, !:1e::ramp!'v~tlv: ~l~:i~ of l~o tmu~o ol teloro. apertura del cuore che porta, Il cantore d.'una tu1011doro, uno Insieme con g:11 errori, molti [ra"ouc ~~!~ 1 tg~~~! ~l p~~O ~:t~~ i:{:° Ore, v• ordfto anche un insegnamento può · Cll•arsl dall'opera del Vlanl. Uno borclletta, i'1l.t'clbero, etio lnseanamento a. credtte che ce ttmmu:: !u°f"~~ ™!l ~~D~ ~hf~~~r! :~=•6 quuto more Cli occht, un mondo d'uomini ~!"!~o .11~:tlort e di cose che non si po&s0no '" amore•· Ignorare che. mmo ancon, si debbano fuggire per chiuder– cl In noi 11tessl a K-,.vare e .t1eavare In un terreno aenza ~ucchl e senu fatti. Che, com, un. JIUll'M df buono [umcnto, ,S"annfe11t4 Nef compi dtl n01tro S(pnore, Arot( do 1:0CClltrtlle Ap17fogote o un rfmon, df dcUe•· Non tlf può pretendere di dare in queste note la sen11a– zlone e.salta del valore di tutto tl manoscritto che con– tiene 75 poesie, parecchie delle quali raggiungono h1. atuur& di un poemetto, n! d'altra parte avrebbe senso per U lettore addltargll I can– ti In cuI trova tn!IDltl modi di piena espre.sslone li con– truto d'uomini tristi e di na– tura beli&, di decadenza uma– na e di primavera della terra. di prlglOni nostre e di Ubertà d'acque e di anlmall, 11enu riportare 1. l me n o quaJche framniento di quel canti. Se– reni finali di cielo ,e dt stra– de fan da scenario alla pove– ragll& affamata, nella cui folla ogni tanto alcuno si de– linea netto per un a:e..sto,per un color.e di capelli, per un ghigno. allo stesso modo che In un quadro una pennellata individua, da sola: una figu– ra per11uaalva. Quel fondi se– reni dl ciclo e di strade cl conducono alla seconda parte del manoscritto: al e \'àgert • ricoverati nell'ospizio che. ve– stiti di rigatino canarlo col caltlnl bianchi, st.mbrano uc– cetllnl volato!; al poveri ve.e– chi che la mor~ \'Oleva vivi, presi al nodo scorsoio o segati dall& lama del rasoio nella follia suicida, e sono Invece ro!IO della. pazzia sta solida, eterna, entro un disegno pro– spettico r1gorosarnente mate– matico e piena di inten!IO li– rismo: r1Yestlto dell'abito ne– ro. da. vent'anni tenuto nella canfora al rtparo dalle tarme, con le 11uedue macchie avo– rio della test&, mucher a di cera 11lglllata, ,e de.Ue ma.nl legate &I polsi dal rost.rlo, al lnaerlllce nell'e~a d e I1 e pazze borbottanti sconclusio– nate pneghlere con una calco– lata e commossa. spazialità. In tau valori plastici vien fat..– to di acorgere una 11eeolare. tradizione toscana. Fermo nella sua cubica mo– numentalità 11 e Cavatore df i,letra •• statua lmpletrda dall'artrite, è posto dentro le quinte prospettiche di una uatura 11convolta dall'uragano e pur Inchiodata anch'esu. In un clUSlco disegno: • S'1n"hfouo, rimbombo OfO: ,id botri U Co:.mcifo11.•, lnt ombo Il iitn.to eh., rombo D o17h e orrftH• tetri, Cof trhtl metri Del temperai•. Cfpr,uf, nere ola Ntl 1>Cn.to Con110lcno o.I pieno Lontano...•· NIJ meno forti e vivi I ti• trat ti, con templati dall'ana:o– lo vllua.le dt un'aperta Ironia po pola na: non caricature, ma caratteri veri, ma pe.rsone vi– ve. Eeco una coppia di balle– rini, evocati dalla musica sin– copata tra.smessa per radlo: • Lo /emmln.ettc, Tlommttta, L<:ibbro df m(n(o, Ccps/U d' olfum!n(o, Occhioni cerchfotf, Dtlotall d■ll'utod tarlanl piatti: auuefattl e:Uno •uppdU110, a1 loro Str~ , m■.tttn. o, _ Senu pone e un.ta brod.o, t/n IIOtlG lodo, Due ,~ruu, df rodfec:h.to, Cli.e b■.Jttrabbero o un J)k :eMo, Vno ~ch.tno, z un.o ,rlUl'lcMn.o, Dl /rutto couo. Appr• uno tu.u di tf"ICo Z un. mfplfo .- e.dine . pedln..ci, f' on.to lo uro clt• Jo mottfM, .-e, 11 /ruco, Vn. 11n/ruco D'ocqu■. cltolo a Umcme. - Creda mf unto u,i l•cm•, Un. 170110, Solfa a cot10 IJ.o, Al coUont l"( ntm.de, K ch.f • broi ,o m f s ,r.n.41, Z kllo e ca nto Cli.• • 1111. ( n.eon.to ... •· (da • .-t1111 1on e per i, e9ct4,Unl •l Sono t ritratti del mtefb– mane che amerebbe la cuerra e Ma aenia li /<Utidfo dd morti - l'Edate s enza f ,or– leoni - L'Inverno , en.us. gelo• nf - la Primavera ftnz a: pru– rito df ,angue bollente•; del t Signor Miu,hì •• morto dal~ la vita In a:lù, che truclna le sambe per mat france.se e plalluua le strade, con le su o– la, come U falerna.me U le– mo con la ra.slera; del bl&es– suale unto d'oUo di cocco: del gkn-anotto alla mbda dallo schle.nale avv1ncato dalle rl– vertnrie, che trnora Il tarlo del pensiero che dllanta (oh. I pensleril: e Glf d4n.n.o ,ol– tanto un. leggero prurito - Una grattata e lj)(lrfto •J; del banchliere domenlcaJe: ,coppe/lo p!opp-fn.o, c.•vomodt.,cuto, Alto U tollno, Ve,Hto df nero, Sc■rpe con to ,croeoo, n::.. \!trO, . g;!t:1:❖::~. f1'10CCO, (da e conttnentt •) _ Crt.!G u,io' tiera bata.t•, V1 si ritrova l'antica •reo· ft n!%'~. u Jl'l'UfffO, u """"oi,o zia to!Cana dl un ft.Ino.so per- cz noi::o". •· Nlnagrto boccacoesco, pulito come una mot.Ca, Immagine anch'eva che pare un frizzo popolano ed ~ sempre un gra– do più su del motteggio \'Ol• gare. Sarebbe facUe accostare ta– li move.nu della poeala via– n e.11 ca.a quell,e della poesia pa.luu.t1ebJana, se non lo11se che la posl.ltone del Palu:ze- La pittura di Lorcn~o Vlanl ru dlllcontlnua, :. ,•olle plullo!I io plltorlc:. In Af'n$Obuono e 11econdo I mlg-llorl lntcndlmcn ti che. cran polemica pittorica drl 1•li1 provveduti di Yen li anni fa; a volte era, addlrlt t11r11, de.I tutto contenutistica, Il l111tratlvadi un mondo 1,lccolo di fatiche e di &Tiflo dolore di ponrtà: ml\ dir e lllu1 tratln non è ilusto; perché la ,•oluta ponrtà del mea.d. l'lmmedlate&f.A espresaln 1pe.uo niilunrenno effetti ecculonall. Ptttofe. dell'altro dop(IJ"uerra nr conteneva I fermenti p opolari, le pole.mlche attl1tkhe e, 1peuo. I buoni pre.cetll pittorici ranlutl da una fantula tutta partleolM.re. a:11 morti ~a morte, lavati, sbarbati. ,~stltt della dlvllia.. angeli dl fogna che agognano la gloria del cielo ; alle D'llr– tl;I del casino col ve.lo uzur– zo In capo come dl spose de.I Signore: alle e vacche• che &I (1ànno 11ulleprode del fos– st e &cui la notte pura mette sul 011.po una corona dl 11tel– le; al ml1Jerabll! respinti dalla vita, maltrattati, verso cul si Inchina un cielo pietoso e 11.1 Jtringe, amorosa. una tern natale puntega:lata di luccio– le: alle bastarde partorite nella 11talla: creature odorose di !lor di farina e di pastura: ., ]l\'Oratorl povert: lmblan– ehlnl. ciabattini, cul la porta dell'osteria spalanca un pa– radiso di oblio. Fortissime.. nella .seconda parte del manoxritto. le rap– pre.se.nta.tiont de 11 a morte, dense •di una solennità mo– numen tale: In e Morte 11a– vte.ua •• che è riportata. alla fine d l queste note. la salma de.I matto nel cui occhi di ve– tro al è 11pento Il lampo pau- TI gruppo delLe e Pen.slonl, è talmente rkco di que.sta ra– pld!Mlma potenza dl disegno, che è Impossibile tentare di fame un cenno ad,eguato: so– no dle.clne di colli Inghiottiti dal colletto d1 celluloide, di cr11.vattlni neri, di zlgomt 11· neatl da una. ciocca di capelli, t11 t11.volega:)anu lindi, met.à ~ne~~r::~~s~ 1. ~!~l~ !1 :r:n~ chi, scarni al nodello, di don– ne COI c. baciami subito• 11ul parrucchino e lo sguardo a 45. sul e Oauettlno • aperto, di malmaritate che sospirano la famla:lla perduta nella e pen11ionedi famiglia•: don– ne dagli occhi morelli aggu– fltl, dli.I, lacrtmall artdl, dal n,ul sparafumo come Ja ca– valla• Rablcaaa: di Inglesi dl- 1,ua11te,che coltivano un fto- ~t~to srerse~~~~to, rlf~~r1~tb~: \'ento di aprile che lntenera e • opre contando la terra•; di ce..llblche non vogliono en– trare ne.I pe.nsatolo di una ca– sa e di una famlgUa, di -vege- &ehi è $0Stanzialmente. diver– ga da quella del Vlanl: è la J)Ollidone del fiorentino scan– ionato che prende a. a:abbo 11 proulmo, garbatamènte, le.g– germente. per un umorlllmo allegro Insito nella sua stes– sa natura d'UOmo deHa 1tra– da, a cui la strada è 1peìta.– oolo; è la po11lzlonedello 11va– gato arguto che rima insletM le lnte41azlonl dei negozi col nomi de.I loro propri.e.tari e fa lt. lit.rada tutta. a quel modo: un occhio alle bottegh.e e uno al pa.s&antl, un occhio partl– colarlalmo, anzi una J1nte che de.forma tutto. uomini e.. cose, a1 1uo fuooo bizzarro e aorridente. Al Vianl l'umorismo appa– re un moto troppo aupertl– clale dell'animo, che susst!ta e si ,volga come rabelCO dl– alntereuato o fumisteria; l'uo– mo è sempre pne.sente al Vla– nl con tutte le gue respon– aabllltl di vtta: nll la pover- ;!~rùll 1:al~:1!!:• ~: I~~ vecchiata, nè l'aspetto d.eca- PERSONAGGI DEI VAGERI dente di clò che un tempo fu bello, sono mal per lut mo– tivi da prendersi alla lene– ra., da rbolv-ere nell'elea:anz.a di un motto dl aplrlto o da contemplare con occhio mall– tlOliO.Tutto è per luI intima– mente 1mpe.anat1vo; dietro ognuno. dl quel moUTI, \'Orrel di~, •I commuove osnt volta una pl(l vuta porzione di umanità, si r1bella un princi– pio, st agita un se.ntlmento aoctale. L'umort.smo diventa Ironia, U rt&lblle diventa g:rot– tesco; Ja. cre.atur& umana col 11uoambiente 6 Inchiodata nel dl.t1eiflo con l'accompagna– mento di un'indagine critica che l 1empre plù severa del– la beffa.. più dolorosa e pl(1 ria;!S:t :r:/ :, c~~~:!: n piccolo mondo uma.no con– tenuto In questa terza parte del mt.noacrltto è svlacerato di continuo dal punto di vi• ,t.a di un uomo che ne .aotto– Unea le lnlufflclenu, l'ln– oompletena per la quale quel mondo, per un verso o per l'altro, à restato al mafl'l,nl diella ealat.enza vera. Il man~ oo di umanlt.l determina na– turalmente ID un artista co– me li Vlanl, pre.t10 tutto da c&po a piedi nei problema uomo, I mott caustici della poe1la che. dove sono meno contenuti, st aentono prossi– mi all'aperto disprezzo o al– l'Invettiva. Oloverl, quando sia ma.I ppbbllcato Intero U mano– acrttto, la Jettun d l questo gruppo atncolarust.mo .d1 poe- 11.e a tn ttndere anch e mea:Uo un atterrtamento del Vlant che t eottinteso del resto da tutta quanta la sua opera, scritta, dl11eanata e dipinta.. attecrtamento d1 aoe.rba cn– tlca della superflclallt.à, della. lea:gernza, della falsità, ben noi. a quanti furono amici 11uole l'han veduto luorare e ucoltato parlare delle co– se d1 aatura e degli uomini con un assiduo impepo, cc.n un'onnU,ruent.e ,rravltà; quel– la ara•ltà e quell'impegno ap– punto per cui I ,uol dlse;nl, Atrlnatlll fino allt. PUN!?:ZI di una tremula linea .tlOla, con– chluu, non si 11tanca.:ono di rlfar11! al ,oggetti plil noti, agli uomini e alle bes~le, che avrebbero potuto venir ripro– dotti a memoria con la plQ consumata perter.lone acca– demica ed erano Invece 01nl volta atrrqntatl dal vero e dal nuovo con la commovente lnceruu.a di un llnguaa:glo nato pur allora. Quella me– dieslma gravità, quel medes.1- mo Impegno con eui sono cer– cate d11.IVlant scrtltore le pa– role col massimo di potenza evocatrice, le parole corpose ch,e ad :ma ad una. su.vano In profondità A soggett.l, lo rtaccanc ltal fondo, ne 6ùL– tollneano 111 elementi vivi con una tnappa,ablle ln11illtenta operosa. Ultime vengono nel mano– acrltto le ,randt viste aatu• r&ll. D motivo cosmico t pre– eente nelle frequenti fulcura– donJ che lmprovvlae traspor– tano la poesia In alteu.e &I• d.erall: l'alone .terminato del– la luna t che fl mondo J)O• trebbe e.uerof centrato•• t palpiti del firmamento: era– ,nf di ,te..lleIn. ccmmlno •• la gran ben del mare rabbioso che oorrode le ossa della te.r– ra, I brividi de.gli specchi d1 acquR M!rll.11 con le barehe si– lcn,;lo.~ e renne e le motte del pe8cl luna, I tremiti gravi dt.lle montagne battute dal• l'uragano, prossime a sgravi• dare 11ublu1 di plet..re, quelli più dolci del prati col canto t1e..lgrtlll lmme050 come un respiro della terra. . g:il a cqw– trinl faUI pro!ondl abl .ul dal– la notte dove le r-ne ca nta– no e 111 1pecchlano fra t giun– chi, lnRhlMatl, itll astri, i ni– tidi profili del fiori, de.gli uc– celli, de.sii Insetti. entro cui Aentl l'Amore di natura di un dl.t1eA"nAtore Incisivo. attento. I 110m del vento, e fortt .!Ospl– ro di Dfo •· che pe.rcuote le corde alluttate ~I fili tele– grafici e re.sUtulscc al pa.lo 11eheletr1toun'eco di gelva 1b– brlvldll11.dal fulmine. Antok,Jlzure la p()e.llla del Vhml significherebbe certo, in un dato senao. purtftcarla. ehll ntppur uno del J)Ol!!tl non fUAda.merebbe da un'antolo– gia. Ma a parte ti fatto che a noi, compagni del Vlllnl. non ba,terebbe li cuore di farlo. antolorlnare &limlflcherebbe per altro diminuire. la p()!sl11 ln ciò che ha di valevole per noi tuttl: un richiamo alla r1cchet:ta del contenuti, al– l'apertura dell'anlmo che. n.el– la •ua prudenziale clausura.. •· pe.ccatore di troppo orgogllo. Ne.Ila V1are.a:glo vecchia., tra la Torre carcerarla sulla cui muraclla Il Volto Santo di Lucca lll)alanca le braccia alle donne del pe5Cator1 ve– atltf: d1 etemo lutto, u Molo e la Darsena, dove tra a:11 .t1chdetrl rtalll delle barche ln co,trutlone siedono qua e lt. creature taciturne, quale a ri– parare reti dlste111e quale tn &è romlta a dire all'aperto li 11\lorosario, In Tl11tade] ma– re, pusammo lndlmentlcablll ore In compagnia del caro Lorenzo. or,e di non molte pa– role e di concentrata atten– i:1one delle pupllle a un brll– lare di bianchi marmi apua– ni sullo scafo di un veJltro, alla e,eometrlca forma di una. flaura Immobile tra quinte l\i albe.rt di nav1cllo. tagliata dQ una r11a verde di mare. Il rlcordo dell'amico e.stinto e la lettura della 11uaopera, tutta assl,eme. scritta e dipin– ta, c1 lnduoono a fare nostre. per lui e per noi. que.ste pa– role dtl compianto Bertonl: e La ricchezza. del conte.nu– tl 11 rlaolve nella ri cchezza de.Ila forma, quando s1amo davvero nell'arte. E. allora, quanto più sarà prernant.e u contenuto, tanto più alta san. la forma ,e non 11!potrà più dire che, dal punto di VUta. eatetlco, una b reve espressio– ne, un sone.tt.o, n.le o può va– ler.e come u n11 càntlc a o ad– dirittura un poe.ma •· (1941). FORTUNATO BELLONZI (QUUtG ,a"9'o. ltGt(I ,ent– ro n.i 1Hz; td ,t quindi 111'10 de( pl1ml 1tu4( iullo per,o,. nollt4 df vtut ,critroraJ.
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