Fiera Letteraria - Anno VI - n. 16 - 22 aprile 1951

LA FIERA· LETTERARA AXXO VI • N. li · SETTIMANALE DELLE LET 1 ERE DELLE ARTI E DELLE SCI ENZE ROMA • U APRILE 1951 I !'il PlJ IIIII.I CA LA DO MEN ICA Direttore VINCENZO CARDAR ELLI QUESTO NUMERO L. 50 UIHt...llUNb., AMM l NlSTRAZH>NI:!. t< UM A. Vi A D'ARACOl:!.W a . I • Teletotil u. 684 097 e 684 O!IB·. Pt.l'bl1c1tà Ammm1 stra -i10ue • liA Flf. RA Ll!."TTERARIA » o PUBt..Jl'AL. vla della ConcUlazlone 15,. Roml'., TARIFFE: Comm.L. 60 - Edlt. L.40 al m/m ABBONAMEN TI: Anrn>0 L. 2200-Sfo m. L. l 150 - Trim . L. ~o. E.~U>ro: Ann 110 L. 4000 . AbbonamP.nto ~p,'-=1a1e fin s,~ r111nt.1 e itt11drn tt): rata mem:lle L. lAS . COp1a arr f'trata L. 80 - ~ped1z10 ne tn c.c.p. (Gruppo 111 - e.e. postale n. 1131426. SIGNIFICA' l'IVA 'J'ESTIAIONA~ZA DIIGNAZIO SILONE merose cong.etture, non è stato ancora rl- ,.-------------------------- --, Habeas · an ·imam! \'CIRto. E.~ e conservato più gelosamente del aegret\ per In dllilntegrazlone dell'Atomo. Ma di quella tecnica noi sappll\mo, per I .suol rlsult.Rtl, ch'eMn è perfezlon:ita abba– ftan1.a per db1lntcgrare anche le anime più pure e rt..!llstenU, quelle che 11el passato avevano affrontato con 11.SSOlura rermezza le torture urlate o naz.lste. Cos:I 1 processi ru..~I cl pongono del probltm\ che noi non u•,-vamo affatto previsto per la nostr a epoca. .Jf.. I pro cess i ru ssi stann o ri ve land o l'es istenza di u n'a ltr a in ve nzion e no n meno import ante della di sint egra zion e atomi ca: la tec nica pe r la d isint egr azion e de ll'ani ma Voi . tutti sapete quale a:,:rnde P,'l.sso ln avanti fu, ne.Ipl"O(t:re,.,_ot0 delle libertà europee, l'affcrm11.zione dell'//obea.1 corpus. Furono , queste le pRrole, rivolte a chiu nque avesse In custodia un dec.enuto, con le quali comln - clua Il rc..~ltto emAnRto sollo Carlo Il , nel 1811, a guare nU1ta delle llbertà personali: e Habea-1 corpu.s ad s11biciend1un>, ( e che tu l.'art<C'Olo Jt911t11lll I 1111011,a/clt, dtl tff- 1rono tff l11"11aifo $tfa"t "tll• mo"f/t .U• • : Orf' di thuuv,. dtll• Co"/trt"H di Brt1ztllf'•. dtl e .Woc;jme"to ptr I• Jfb.irJà dtll• c11H11r• •· EL paoat.o noi abbiamo pot.uto rlm- N provcrarc a un certo numero dl ln– tellettuRII, ,mchie di grande tAlento, una sorprendente e niente affatto dlslnterelll'ìRl& n1Ancanz.a di lmmag\nulo ne: ma ora, a me sembra. i venuto Il momento In cui Abbiamo Il diritto di grldRre ad e.~I: , Se Avttc llncora delle orecchie. 11.vcte li 11R– cro~1rnto dovere di ucoltare >. Come 51 può rlm11.neresordi o dlstratU d1wantl 11.IIA!: te$t1- monl'!uue d'un numero .sempre crcscent.e di profui;:h\ del campi del lavoro ron.ato dellA S.bf 'rla. alle teallmon!Rnze di uomini la cui buona r«te e $lncerlt1 sono al di sopra di og:nl se,5pctto? Ora, tutto ciò che questi testimoni lncon – fut11tl cl raccontano, sorpa.ua, per la lmmen– iit.à. delle ma.su uman e colnvolt.e In qud de– lltino di terrore, oanl fatto analogo che Ja storia umana cl aveva finora tramandato. E comt suonano deboll, palllde. banali, inade– guate, di ,fronte a questa mostruou. e dia– bolica rtaltà, anche le nostre parole più gravi. Bcnchè In. no.,tra termlnoloeia pc.r Indicare le sofferenu dell·uomo aotto la tlrannh si sia t-normtmentc accrt.sc :luta neg'IJultimi decen– ni, di pRrl pa550 con J"lnvenzlone di forme sempre più ciniche, di distn.Jdone e dl tor-– tura, noi cl rendia mo conto che essa resta tutlnvla lnadegul\ta e Impropria a qualificar e c16 che esattame nte s\gnlrjca, nella storia del (;enere umflno, Il martirio del dodici o quin– dici mlllonl di lavoratori rorzMI della Sibe– ria, e anche soltanto Il semplice e nudo ratto che quello ste rminato mart irio sia stato le– galme nte Istituito come un .settore norma le d'un nuovo sistema economico e pollUcp. Se rlfletth,mo per un momento aJh, con– dlzlonie dell'uomo, In quelle vastissime e nuo,•e cltt.1 di schiavi della Siberia. popola.te oome naw.aonl,cl tornano allo spirito le lm– ma(:lnl pli1 semplici antiche e de.solate del dolOre umano, le 1mmt1i;lnlfondamentali. ar– chetipiche del profeti biblici. Cl torna a m,nte, senu che )'accostamento po,.,a svn– brare bc$tcmmla o sacrilegio, l'l.mmagtne 1n cui J~AIAraffigurò la vittima predestinata per la penlt.enu del nOlitr-Jpeccati: , TUtto ciò che In lui sart. umano, predlsse I.sala, ~ari oltraggiato e offe,,o t. Tutto ciò che In e.o;~ ~ umano. assolutamente Lutto, Il corpo, l'anima. lo spirito, è oltranlato e orteso. Cl torna R mente l'immagln,e dell' Agnello che dall'lnlz!o del 1eco11 p na:utna SÙIIRpietra del maecllalo. e che fotSf' continuerà a sangui – nare Uno alla con5uma.zlone dei JJccoll: Jo Aa:nello. I cui a,emttl non sono aacolui.tl da nessuno . 1 semiti di quel milioni di proleU,rl non sono ascoltati da. nessuno, Que.cta tragica degenerazione del rea:tme ruMO ripropone a tutti gli uomini liberi do– ,·.eri pRrtlcolRrmente penoel. che noi, resi Ingenui da un'ottimi stica concezione dellR storlR, ritenevamo gh\ a.ssoltl, una volta per H:mpre, dalle a:enerulonl pas.aflte. Noi spe– rRvamo di poterci Interamente dcdlcRre al problemi del benessere e dell'lnclvlllmento. - m una parola, al probleml del sociali– smo: - secondo l'esl,ienu ~I blso(l'nl delle grandi mas.,e umane e una supl)Ol'ltamatu – rità del tempi. Noi cl eravamo musi, 1n1JOm– mR, che alcu ne fondamentali conquiste del passato fo.\Sero Irrevocabili, e che la rlvo– Iu~ooe deJla no5tra eJ)OCR doveMC sempllce– ment.e completarle: ch"e.ssa doves&e, cioè. 11:stendere I comandame nti dell'etica cristiana dal riatrett.o ambito della viti.. privata e ra– mlllare a tulla la vita pubblica, e I principi della libe.rtJ. e d~lla democrazia dall~ 11.!era politica a quella econo:nlca. L'f'..sperlenu. russ, oonU,ene Invece questa tni..glca lezlone per , noi soclalbtl: I lea:aml d'lnterdlpent1cn~ tra Il sistema di prod.itione e Il tipo dl cultura d'una deteunlnata socaet.1 non M>noeviden– temente cosi M:mpllcl come ·noi credeva mo, ed è persino possibile che, In un paese a regime produttivo collettivist ico, M>r'1tano rapporti umani di 1enert oann\balesco, ma– rari di cannibalismo coneitlvltuto , Nessuno di noi l però dl.~posto a rea:alue. at can nibali e al Joro AO&tenltorl 11monopolio del a:nrnde \dole umano del M>ClaU,mo. Pen– so che ,come soclnllsta, lo vi debbR, 11.u questo punto . un leale chiarimento. lo non crecio che, nella nostra epocA, si po"a lottare per una ripetizione pun e semplice della rivolu– zione Uben1.le. 11 front.e della nostra lotta, COli com.e ora r.1amo C'O.!itrettlR concepirlo, present• dun– QUeuna vRStlt.AImprevista: esso è Il fronte di una democrazia lntegnle. Mentre ptJ sl– sU!:remo a batterci 1 per l'tmanclpazlone del !::~~~~ d~;!n~l~o ;~1n:~d;.;:i~~~~u~~ rare nei paesl totalitari, quelle conquiste po– Jltlrhe e spiritua li del secoli pusa.U che ne M>llOla premusa, e ~ n?.a le Quali nessun progresso economico e sodal e ha ifn qual– siasi senllC).11 numero del nostri doveri si e apptSAntlto; ma se dlmentlcu slmo quelli eh.e nno a lert con.•lderav11mo I compiti speclftcl della nostra generado ne, daremmo partita vinta al totalU .11.rl . Si sta svoli:endo In quutl a:lornl a PrnP un proce.s.,o politico contro un eruppe di prf'– tatt cattolici, di cui .sento li dOYere M,SOluto di parlarvi. AV11Cl Vera'OJnadi me stes.w, co– me socialista, i,e non evocA.531 quel proceaso lJN'AL1RA RIV.I!,lAZIOM• ; 1A /Wi VA MORTIMERSCRITTORE DOPO AVER VISSUTO ,lt1 c or11 t1t1a .,elta, In l e U e ralur~ , e l •' e e eupa cle l "'• a gfo e degli lneu•I cli unn .. .,,.••l•r•"• Ha .lforrln, er non ~ n ~ (;11ln n~ .St1rrr e , ~ un ln9l e • e 'blioteca Gino Bianco da.vantJ a \'OI, trattandosi 11.ppunto cii preti cattolici. Io credo che voi tuttl siate lnrattl d'ACCOrdO con me nell'atrer mar e che noi non l)OMl11.mo decen temente Invocare la a:lustl– r.la . liOltanto Quando ven;ono ortesi I diritti no.stri o di uomini della nostra pRrte, L'attua le processo di ,Praga, come voi tutti 111\Ptte, è l'ultimo episodio di una lunga serie di atti terroristici contro la libertà di uno del J>epollpiù noblll d'EuropR. &1 è un pro– ce4S9 tipicamente e originalmente rus.iO,uno del tal\tl processi In cui gli Imputati accu- 1111 .no se stessi, rinnegano li proprio onestis– simo pasaato, Inventano contro di sè colpe mal commCMC,lnvocanR Il proprio disonore, Implorano la propria condanna, quella di Al– tri Innocenti. Forse noi contempara.nel non possiamo ancora renderci conto di tutto Il a-ravlsalmo e min accioso slgntrlcato di que– sti procu sl russi. Molti pretendono che la n01,tra epoca .a – ri. d,efinlt.a nella ,;torla tome Quella dell"tn– venzlone della dlsinte,rru lone dell'atomo : ma I proccsal J"UMI stanno rlvelA.ndo l'esi– stenza di un'altra 1nven2:lone. non m~no Im– portante: la tecnica per la dlslnt.egMWone dell'anima. Forse noi non slamo in gr1tdo di giudicare quale di que.ste due lnYenz,onl ala la più perlcoiOU. L'una minaccia la stabili• tà dell'ordine fisico, l'altra dell'ordine splrl– tua.le . Entrambe mettono In pericolo la So– pravvivenza. del geoere umano sulla terra. Il diabolico se;Nto della t~nlca rus.,a per la dl.sinteg-ruio ne dell'anima, malgrado nu- abbia Il corpo soltanto per produr lo davanti alla corte> ) quel dlrlUo co:;l rond11ment:1le Ml trova ora, di ratto e per le;ve , $0ppres.w nel regimi totallt.arl. La rlvendlcn~one del- · dell'Habecu corpu, è di nuovo, In Russia r ntl suol paesi satelliti. una rivendlcaitlone rlvc>JuzlonRrla. Ml\ Il cammino a ritroso, com– piuto dallR Ru&'III\ e dal paesi sate llltl, nel– l'ordine delle gu11rentlgle glurtdlche delle Ubert{ personali, va assili al di là. dell'epo– ca .de l liberalismo. E tor.se , 8C si tien e un dovuto conto della tecnica ruS!!a per la dt– slntegrar.kme delle anime, è perfino lm l)Oli– slblle stabllh'e a quale tappa dtl t.rascorso gvlluppo umano un ci rlcOnduca: come pure può darsi che questa ricerca sia lnte– ramf'nte oziosa e sbaallata, partendo dal tal– IO concctc.o 'che ogni forma di opprusMlne debba esscr,e la ripetizione d'una forma del pa'31to . Comunque sia, l'umanità si trova di fronte ad un pericolo cosi erave da riu– sttrlcare l'Incontro e l'Intesa. dl uomini cO• me noi, altrimenti RMAI distanti sulle que– stioni pollUche e sociali ordinarLe. In altri termini. è un nuovo appello alla. reslstenZA che noi lanciamo. Data la natura della mi– naccia alla quale dobbiamo far fronte, la nostra parola d'ordi ne dev'essere la· pii1 unlvcrHle, la più scmpllce. e nello steMO tempo 111 più rRdlcale: 111rlvendlculone del carattere sacro e Inalienabile dell'anlm11 umana. Habeaa anhnam . Che ognl creatura, chiunque sia, 11.bbla diri tto a.Ila propria anima. IGNAZIO SILONF. UN L lBIW A LL A St. T 1! MANA PRE:it. N 1'A 1'0 D A CAH.LU BO La terra non· sarà distruUa .. • Il • , ,Jl DAVID !H. TVHOl~DO (Edl z lon. e Gar~ent l) Questo num ero è ded icato a Giuseppe V rdi Saggi e u1·1ico li alf e p agg. 2 3 4--5 6-7 Lo le:lone ·dilffeile di ·Giuseppe ller•dl *

RkJQdWJsaXNoZXIy