Fiera Letteraria - Anno VI - n. 14 - 8 aprile 1951

• LA FIERA LETTERAR A1''NO VI • Jlf. H SE 1 T l MANAl , F, D F,f , L E L E 1 TERE D ELL E A RTl E D EL LE SC I E N ZE lt OMA • I AJlRil.E 1!151 , SI PUBBLIC A LA 0OME N IC A Uireuore VI NCEN ZO CARDARELLI (lUESTO NU ME RO L. 50 DlRJ:::ZlONI!;., AMMlNlS'l'RAZ.H)N I:. l{ OM A, VIA D'ARACOl:.Ll o. 3 • '!'elel uu l lL 6M4 097 e 684 OYij • l-'utllllcll!l. Am mu 11gtra z1one e l,,. Fll!RA LE'IT ERARl A .t O P UBLJrAL. via deua·co nclllazlone 15, . Roma, TARIFFE : Comm . L. 60 - Edlt. L.40 al m, m ABBONAMENTI : Annuo L. 2200 -Se m, L. 1.150 - Trtm . L. 600 - Ester o: Animo L. 4000 - Ahhonamr.nto spPClale fms~n antt e &tudf".ntl>: rata meD!'ite L. 185. Cop111 ar retrtt.ta L. 80 • Sped1z1one In c cp. tGrtrnpo lii - cc. posta le n. tt3142fi »- SFUGIREALLA "FOSSA 01BABELE,, * Oltre Croce / ""SALVATICO E' COLUI CHE Si SALVA" . ..... ~ ~ ~.d * i STRAPAESE STRACITTA' ~I Cerchia mo uu' es:e1ica che d ca allo scritt ore : tani o p iù surai arl i8ta qua • nl 1• più ri co rd er ai di esse r P. uum o e ARO FABBR I, ho Jcllo .tee il fono :arthti co, dato che non 1ull1 e Fie ra> una 1ped e .:1istono nè 1ntccedenti nè con• di bil1ncio 1ui ten1atil'i di icgucnti? Il fallo arti1tico è 1u1. e 1upeyamcn10> dell'E1tctica del 10 chiu10 e cuncluo nello ac11t• Croce, ma in neu uno degli tcrit- lo di un e io> che, cu endo in• ti n1i è accaduto di incontrarmi tuilivo, non ha cont1t10 alcuno nè con una qualche 1i1 pure I Jl- con rcahi che lo precedono, nè prou im11iv1 analisi di quel che con rcalti che -lo 1cguo110. Il è veran1cntc il punto-limite (il fallo arti.tico dovrebbe, quindi, tallone d'Achille) di quell'Ellc- ritultare un fallo capricci010 cd tic 1. Se non !i ohrepu u. quel arbitr ario, thc ignora le co.Jlonli ponto-limite il Croce non 1i IU· della vcriti um1n1, le quali non pera. E' perfettamente inutile mutano per mutar di d imi o illuJtut che ti poua 1nd1re .J latitudini: mut100 i li ,ccidenti, di li dcll'intuialone •e1preu ione non la aostanu. croci1n1, rimanendo, 1u per giù, Ecco perchè, u ro Fabbri, 1010 1ul 100 ,teu o terreno, d f11ic1n. un mut1menlo rodio,ile dcli• dosi I correggere, in qualche dottrina, cui ,'informa I, teoria o.1odo, 11 formuli, 1e non ,i ri• crociana, può ohrep1111re, 1nzi podia il punto di parte nza: il capo,·olgcre uni formula che 1ogge11ivi1mo e1prcsiivo, )1 con. non può eu erc correua nei p1r• ceziooe dell'io, che puoi chi, , ticolari ma ripodi 111 nei fon, 1m1rlo e teoretico > o e aurora• damcnti. E ciò ti può oucnerc le > o 1hro che ti pare, m1 t ritornando 1I duali1mo, pll'Eu ere .tempre riducibile a un'e.p1n1jo. nei 1uoi rapporti con tullo ci0 ne 1nlimet■fi1ic1, 11 pretto 10. che lo tru ccndc, all'Eu crc che lipsb.mo , d1 tui parie la tcorit è villo e concepito ob intra e :u ocian1. ab extra. E • coloro che oppo• , E questa ·concczionc,bue , i n.cu ~~o come un timile ri~or?o ,,upcra 1010 con on'•hn conct> ugmhchercbbc . un ~u ~o md1c• -~!o:e -~~•;,\c:::~ lte"~f ],~"i;;;;~: ~r:, 0 c 11:;;a:;:;~1, rJ:ihc~~u;~e eh: le cioè qucUa concezione, per coi frutto d1 pre_c~ncetto. o d1 11no_– l'c io> è Jeg110 alla concezione ranu: P_erche ti dualum o n.o? e 1 dcU'~ ,uc, L'io nco,bcgeliano frullo da una 6Joao6a 1pcc1f1ca. ~non b1 nulla I che fare con rua ·dell1 ,·crili, di cui l'uomo f D I C A .l\l\.JI.LLO P EL lL JI.Z Z ][ P REOCCUPAZ IONI.a di- fede., pronto alla polemica, tl\ >, associando li 11d una lite rs. clY\lc e poli tica , legata a re la. veri tà , gtà non alla u.tlra . all'invetti va con - fra gente di lett ere. E' noto fatti 1:i sentimenti, ad ntt.eg – ne manc ano: ma que- tro tutto ciò che apparisse d'altro nde che l'irr itabile ge- glamem l della volontà, che, sta, che dirò, può se deviazio ne o degenerazione . nu.f, quando discende sul ter - anche se non troppo precisi . non altro distra rr e Il nost ro Purono gU strapa esani a de- reno polemico, Incenerisce porta vano In sè molto pre– pens lcro dalle più comuni e ftnlrc come e Stracitt.à. > qual • tutto quello che tocca : e cos1 stigi o di cultu ra antica e re– Immediate : che è pur qual- cosa che non anda va ton;. a nn1 presto In cen ere il dt- cente; e furono uomini che cosa . VogUo dunque. ripa.ria- genio, e che era tu,ttavta. mol - batt ito lettera rio Strapne se- con tr ibuirono a. dare Il suo re di quello che fu Strapae - to diffuso : 11 pro vincialismo, Stra cltt à. per far posto a tono e colore più vivace a un se: ri cordando , per prim a essi dicevano, di quel tnntt quello fra e Calllgraf\ > e certo periodo Cné si potra cosa, che eMO non fu essen- ita liani che nella collf uslone e e Contenut isti>, poi a quello dire che gli ann i seguenti. zialme nte un movim ento Jet~ nel risucchio psicologico e pro o con tr o gli e Erm etici >, nel quali queste voci pratl – terarlo. Quando Jl· fasc ismo morale del dopoguer ra aveva - che ha qualche strascico an - camente si tacqu ero. abbiano Inaugur ò una sua politica _ru- no perso la testa per le gran - cora semivivo oggidl. porta to, nello stesso ordine di raie, che a. dire il vero non di città , la gran, vita, l'esoti - Ma la polemica letterar ia affet ti e di espressioni, qu:-il– andò fino In fondo , alcu ni smo , e la e mod ernità >. La era sta ta un fuor d'opera, un cosa. di diverso e di meglio). giovani che avevano pr esen- polemica si tra.steri su ter - coro llario. un'appendic e per La premessa è sta ta. assai tlto e precontu.a to questo In- reno più stretta mente! lette - i li Strapa esani d'origine, che lunga e me ne scuso. Era ne– dlrlzzo det tero nato al poi- ra rlo quando se ne fece arai - erano. nel loro nucleo più au - cessarla per !a re li punto, moni. e Inneggiarono a un do Curzio Malaparte , li qua - tentlco e combat tivo. I e sel- come si dice: per fndlcare ritro vato sentimento ltl\ltan o le, tra. gU altr i meriti, ebbe vaggl > della tr ibù senese. con con qualc he esattezza qual e e paesano della vita <quindi quello di pubb licare uno o qualche accolito e triario sia il genere di e preoccupa – anche dell'arte; ma dell'arte due libri not.evoll In quest.x spano qua e là. nella Peni- zlone > che voglio !ar sorgere perch è della vita ). Mino Mac- vena, • di dare al dibat tito sola. Per costo ro e Strn pae- In chi ml )eGge. cari a Colle Val d'E!M già. ta le pubblicità da far sl che se> era un modo di sentir e Ho visto una comm e.11a capeggiava un gruppo di glo- quMl oa:nl Italia no, anche po- e volere la vita . e qui ndi una tempo fa (era, an zi, una In– vani che sl denominavan o e I veramente aggiorn ato. si fa- realtà morale e pollt ica . Mac- fllzata dl e quadri > o es ce– selvaggl >, e avevano per mot- mlllar lzzasse con i due nomi cari dava alle sta mpe, nel ne >); e non dirò l'autore . per– to una formula. leonardesca : di e Stra pa.ese > e e Stracit - '28, un volumetto che conte- chè è un uomo che ha di– e satvatlco è colu i che si sal• ,.----------. lneva inni e Incitazio ni. Il tut~ mostrato ingegno e valore m va> , Pub blica vano In modo to di mano sua . e si lnt lto - molte altre cose sue. La com- scru polosamente irr egolare un ... lava e n tras tullo di Str apne- media. variav a e svariava In- giorna le intlto lato appunto se> . E diceva : e li nome della torno al sel)S(),talora con cru - c Il selvaa:g:lo>, organo utn- 1 sua torre - delle cose e del dezza, sempre con molto di- ciate della. e tribù> del sel- · ~ secoli nostri - Il toscano pel sordine , di concez ione, di pen- vagg l di St rapaese . St-rapaese mondo corre - ad abbat - siero e di sviluppo . Non ho era l'an tica ter ra. cittadlna ter cogllomber l e mostr i - niente da eccepir e In via di e rus ticana lnslcme , dc.ila ....... Alla torr e del bel Cer- massimo. del tema : poco, e provi ncia di Siena , di Mon - ta ldo - ritornando vò rac - con riserv e, alla crude zza del- terlggl onJ e di San Olmlana • conta re _ come un senese la presentazion e. Ma ho da no dalle Belle Torri , di Cer- spava ldo _ fece Ja stor ia eccep ire, In sede artis tica. taldo e di Colle Val d'Elsa, svoltar '!>. Letteratu ra . certa- CAMILLO PELLIZZ I eretta a. simbolo di un de• mente a,r.che let-ter at ura ; ma termi nato modo di sentir e la senza alcun dubbio let teracu - (Contin ua a pagina. 2) Sabato 14 LAFIERA LETTERARI al mi cro fono Sulle st:nlonl di ln qucn- u. di Bolog-na, 1-~ircnz.c, Oc.– nova, '.\lllano, Sa poli, n o– ma, Torino e Vc.ncxla; sulle nnde corte di m. 47,92; 48,0S; 50,17; e metri 16,14. Sabato, H aprile, a.Ile ore 21, si aprir-i la rubrica Lt: RIVISTE CULTURALI 1=-– ITALIA con un numero unico ra.dloronlco della H E– UA LETTEJtARIA. I nostri lettori e lutti i;:11 ascoltatori potranno ren– dersi conto, ascollandn quc– llla nostra tr~ mlssione, ùcl 11,tnlrlcato del la,•oro ,-vol– to In questi ann i dal no– tro selllmana le. In esso 11111 udranno le ,·oel di inolU nostri scrittor i e, la lclle– m.lura ita Uana, la plu sl– cnllicatlva cultu ra unh•er– aale, saranno accennale In alcune delle loro pun te piu vive secondo l'appassionata dedillo ne sem11re d\Jnostr.l– la dalla FIERA . Le nostre rubriche, tra– sformat e per l'occablonc nel llng-u:ir,:lo radiofonico atl raverserann o l'etere c. a:lun,:erann o al nostri ascol– lntorl in una forma nuo• va e orig-lnalc, Diamo dunqu e appunta.– mento al nostri lettori J)ct pbalo pro!>51mo alle ore lH ,, ! l'usa- e: quc1to è il punto ]imi• !'e!•o .è e1p.rcu ione: verit~ di 1c, che coinvolge il modo 1tcuo 1 ~r1, d1 oggi ~ di d?man1. E. ,di concepire la rc■hi. A che aer• d al~r• pu le, il , dualum_o non 1ve, ad es,: 11 teoria dcll'c amor l?ghc nulla all 1_u1onom11 del• idi 1è > del Tilgbcr, .e que11'1mor ! arte, che non e Itala •~h.U<t di 1è non è che un'e1pan1ione 1n,·ent11a dii Croce. E11 111 trn• del 1011cUo, conclu10 denlro il ,·~ gii chi■ramcnle fonn~lala e circolo dell'io? E tanto meno thru a da S. Tommu'l , hi do,,,. icn·ono il panlogiemo del Cellli• a 1 Hcrma eh.e !l 111~ etico del• le, tra1ferito in arte, o j aoli• I arte v1 g1ud1c~to m 1cde mo• ,mi peu imi!tlci della e 1cep1i> raie e non e1tet1c1: della 1cau a del Renai moralità di un'opera è ru pon11• vita Ce l'a rte): modo antico e Italiano. prud ente ma spre– giudicato , realistico ma an – che fantasl0$0 e bizzarro, sal– do Intorno a pochi card ini antichi di sentimento e di UNA LETTERA UA LONUHA l'I ERO MARTINA - e La !\loie Anlonell11n1 • * Perciò ;._i pare troppo 1 piccio bile l'uomo, non l'arti111 in il Si1illino qu1rulo li ditintt> quant~ tal~. S'iote.ntle . ch_e la rcu 1 dei ncq-1col11tici. Il dut· perfezione e nella 11ntu 1 d, !>cl: liimo - 1'in1ende - non è ICI• lo, vuo ~ b!'')no, m• .q:.ie .. 11._,:: 11nto teori1 1omi&1iu (1i r o- la •~•la d_iCiacob~. d1 ~u1 non I ~~1:~:~, ,eit :~ 1 •:~;•~•~i1 C~~:1~~ :tl~: :'f ;u~:o 0 r~! ;~;~:,'i;:; ~f; netimo tbc ht thiarilo j rap- au!onoru1a e n1egl10 d1feu , per• porli e le dhtin ,;ieni fra bene clic .m!ntrc_n,cl ,Cr~ce non 1otio e male, 1ioia e dolore, Creatore pou 1b1II dut1n~1on1 tra ar_te c. e creatura, ,on eUo ed onc lto) morale, po1t~ I ouol•~rc;:::a m ac m, i tomini , almeno, hanno il pcrre113 dcli o~~• • .m S: Tom• merho di l\·er c.1crcitato un con- nia10 qucsla du tm11one ·e nena UN L IBRO A U:,A ~E11fM ANA PRM EN TA '/0 DA CA HLV BO :.t pag: ì; 1 é 5 , Jean A.Il abolltEv e I :~::;m r~:~;b~: : •~ht :;1 ar::. ~~= :,:;i: c!~c~epci~ ~~io i•:;~; ~a ~::. Le • IDie * • • sta~IOOI Paulhan * l.m premio Oscar 1950 ha me,sr, in cris, il ci11enu, i11glese - I film, americani gi.u,i~ono a Lo,i Lrci appena un mese t.lopo la l1ro u5eita in An ierica : co11c,,rre1za inso~te11.1bile per g lt ''"!f•esi al riduce all'io, )1 re1lli è fil. 1cin~cndo _da ~atcgoric moral_;, l•lnicnte rnutil11a, pcrchè quel• IHc1andogli piena 1utonom11 l'io non iccetla nulla ohrc di ma, al 1en1po 11e110, 11n-er1endo. 1è; non 1ccctl1 non 1010 ciò I~. t~e ,Più aa:i artista quanto che è mett lit ico. mi neppure p1u 11 r1cordcr1 di euere uomo. ciò che è 11 1ot1 nza 1tc11 dcll• EDOARDO FENU natura, che risulta ,olo una prole1ione di quc.ll 'io mede1imo, di qaell'io dimidi110. Ora, è mi i pouib ilc irum1gi• ntre la grande 1r1dizionc 1rti– tlic1 i11li1n1 ricalcala 1ulla for, mula dell'intuizione pur■? Ncs, auno riutcircbbc a up ire pi\l un Danle e un M1n1oni: a capirli, diciamo, non 1010 come 1 011i– bili1i di crcu ione di opere 1i, mili, ma neppure come pou ibl• liti critica. Tant'è che, come Lillli 11nno, la e Divina Comme, dia >, nelle mani del Croce, è dil·cnt111 un in1Uho mo11ico di br■ni lirici, del lutto avuhi dul– l'■rchitellurt 11cu 1 del Poemi, E quctta è la conlroprova dell'ari- I diti dell'in1uizioni1mo crocl1no, i). quale, chiu10 nell'c turon > dell'io, è co11rc110 1 tllre al di quà, non al di lir, come deve ae- cadere in ogni vero artisti, della ,li GlflV tlI\ 1 ,\ll CfUIISSO * ( E di z i o ni di abbandono, dl continua. /td u.– cia nella trita.: la e felicità > dl Comluo è qui una cate – gor ia che li rit rova. pu,c.tual- 111e11te confermato . E imme– diatamente dall 'altro la(o, abbiamo lei prova. della sua mancanza centrale: st vedrt\ al PTOJ>OStto Ull a pagina dd lib ro verQ.mcnte pre.dosa da: questo punto dt vl.tta in ctd lo scritto re rfcono.fce la Jtne di Questa &ua libertà, df que– sta .tu.a spfnta. t,ti ntfva. e d rit rova alla neccuità inte– riore del ricupero t della tra• $formazione. E' in/att i U ,mo doppio regi1tr o che int ervie• ne apertamen te -nella co,t ru . zio11e dei .ruot lfbr ( e dell e Tradu.zioni e saggidi: LUCIANO ANCESOHI G. B. ANGIO LET TJ GIACOM O ANTO NI NI MAURICE BLANCHOT EMILIO CECCHI .-\NDRE' DH OTEL i AJlIO LUSIGNOLJ MARIO LUZI GIOVAN NI MACCHIA ,;!ANNA MANZIN I MAURI CE T OESCA GIUSEPPE UN°GARETTI e alcutt;i inedit i di. JEAN PAULHAN A L lettore sembrerà 5trn• no che lo non trovi miglior argomento a Londra che un ftlm american o. Purtr oppo l'lndU– strla britan nica att raversa un r~ 0 p~ 1 rof!l\~~ ;rc~~· ;.~si modernissimo. Chiude. la boe . ca a tut ti, e Invita alla pi– grizia. Crisi del pensiero, cn – sl dell'editor ia, crisi dell'Indu– stria aut.omobilbtl ca. crbl del costume, crisi dell'Industria clncma togranc a, La crisi è di_ \'ICOUta un segno di a:rande utllltà. come quc.111 che dlstln– riuono la sterlina Il dollaro e la lira, è una cosa che per milioni di uomlnl noD s.ign1- nca niente, ma è e.ssenzlalc. come la pc.n~ stllografJca, la ll"Jcgrana senza f\11, la telt . vlslone, e la posta pneuma – tica. Crisi è una parola co– niata dall:i. pigrizia del mon– do moderno . Ora quC.51.o i.c- 11:no • crisi > precede acmpre le parole e cinema Inglese >. In realtà le cri.si sono più d'una : una crisi c.conomlca dovuta. al eostt altl.sslml di produzione e alla forte con– ccrrenza degli americani; una cr isi d'artlstl ovvcros.sla r~– &tl e sceneggiatori che non sono. a parer mio, tanti da poter soste.nere una clnemato- 11ra na con le sue esigenze. ar– t.lstlct. e commerciai!; una erbi di produttori che. sap – pia.no dirigere le loro Indu– strie e i loro litud los come I ,._ _ _____ _ __ ,, •business men> dirigono le do- ro banche. FAtto sta che ora, nel pieno dl!lla stagione , 1 ci– nema del We.,t End h1mno soltan!.o due fllms Inglesi: Hi11l1lv Dangcrou.t che rlcor. da State .tecret. e The elusive pf111per11el che è un rifacimen– to dc La primula rou a. D"al– tra parte la concorrenza americana è natura lmeni.c fortissima. L o ndra è un merca to dl lingua Inglese. ed è un mercato di otLo l}ll– llonl di abitanti. Mentr e sul contin ente l'Industria amerl. :~:r::~,l a~~ I -~~i t.lnr: sono lontani mille mlglll'l dal temperamento rrancew tede• sco o . ltl 'llhi.no, Londra :IS– sorbe quelle che commer– cialmientc vengono definite e B features >, l docl.\men– tarl. I disegni anlmat.l, I fllms di mezz'ora o tre quarti d'o– ra, In cui una caratt eristica dal vi.so ben not.o al pubbli– co diventa estar• di prima grandpzza. li mms glunlJo• no a Londra un mese dopo li\ prcmtère arTU!rlcana. Per questo vorrei parlarvi d'un mm rc.cc.ntlsslmo che potrcb_ be divenire con Stm.tct bou– ltv ard di Bllly Wllder Il ml– gUor film amerlct1.no della sta1,t\onc: All about Eve di Jo.~eph Manklew le1., Slamo In un club teatral e nmerlcano. SI direbbe che ftgure di prima gumdczza si siano da.le convegno . C'è Margot, gra.ndl~ lma. nttrl– oe. un poco snorlta dagli cu ltu ra col to L'uofll,O di tièa d'esser e qua•1d,t fa tiella politica dime11• nascostofllente, si disprezza J reai!:~ lent-ico (1110 d'arte è, IP· pun10, 1 rÌ!ultante di quc&I0 p:maggio dc.lJ'io alla reahi, in quanto anche l 'euc.re cru th•o O'tt! cre, non l'io) è pro1 rio I• 1inte1I, 1c co1ì pu0 dirsi, consu- 1tan,;i1le fn l'io e la real1ii che lo lruc cnde: cd è qui, contra• ri1men1e a d0 che ne penaa il Croce, ehc 1i in1cri1ec quella elnbora;::ione, tui ogni ar1ii11 rc- 1pon11bile e tbc ohre ad cue re ar1i111non din1cntichi di cucr e nn uomo, de\·e ,opprimere nella 1ua opera creativa, ,e non ,•noie cadere nel vaniloquio, o, peggio, in quelle 1illabazioni mi!ICrÌO!e e 1rcani,1iche, che il Croce ri- u /ebbra /o 1951 la.mente notevolissimi. Quan- mini di cultura disp rezzano la più 1Jgnlflcatlvo. Poi l'h anno parte ptù vltf le e produ cente ; la politica bisogna portar !A. I letter ati e gli artisti cl dl- pudia m1 che nelle 1ue teorie do agiscono In politica la lo- esperl enr,a politica proprio per abbandonato , sta cca ndosene II fatto . Infin e. che l'evolu- sino al proletariato, anzi è Il sprezzano : ma non sanno, o 1 tro,.. no, ìn,·ece, un conforto più u NO del fatti che ml ro cultura scompar e, essi non questo, per chè si manlf estn In In silenzio, sc.nz.a. un accento zlone cultura le era. più lenta proletariato che (sia pure , a non vogliono sapere, che Ja l con1i,1cnte di quel che egli ,·or- han no sempre maii- ne derivano Inspir azione o una sorta di gretta e tr iste di condanna. od una par oll\ e che per ta nto era più agevole ,·olte, attr averso manif esta- colpa è di loro. dell'essersi rln- i-:1:!: ni~•; oc:e! eur:i1·~;! :'i'l.r:: .e~ r. 1 ~:~ee~ 1:~~ 1 ~n r.! =~:::: !m:~! \-1~~ 0 n~~-Id~; ~ :::; ~:l a ::i~~fn~ : ~~~ p!~ : ~~~'!1:!n~i°i.a~~~ r~: ~ ~.ii:~ =~ ; !~ \1::,~~~ ~::S1~: : ~~u~~~n~~tas~~ei!1~l~~~n~~ ~:rs 0 u~~ ~ ~~{~;-ade)~ :,:. ~:. ;suardar bene, annult ono ogni Jt'?" tra la politi ca e la cultura . proc edere al riarmo . Parlava dalle conqui ste del pen siero. t.à. > di"Torino, del resto un men te sopravanzare o riman e- fidando al suol esponenti l'ln- IAnch'Io una volta pensav o rici1à (ogni ~Hcrimcn10 m.c1 :iif 1• Non nel senso che non vi sin- come capo del suo partito : Però essi debbon o ricon oscere bellissimo ar ticolo; ma c'era re del tutto isolati e di.stan ti. carlc o di reall,..zarla. Questo che e non si pote va > far t una :: c: ; 0 r:·~ 1 d!~e: ~~ 1:c~! 1 :~ 1~, : ~~u:t m:~ 1 ~~~~a: :n!o po~:~ fe a;:~:~1e d 0 ;t~ ac1!1d~~l: u: : 1~: een~ 1 ~ 0 1:~ ~ 1 t q~~ ~~;::~ i ~a v~:Z:e r! 1 u~ir:~ :~1 :~ e!~ ar:'1~:e ro:a ~~~ ~~~ - ~: r:~ 1 :~rl:t;>ta~fa" ~~~i:~~= ~~~ 8 c:e° ~ 1 t~ !~e 0 ,r~a:f a.~; in~uizioni~t•, te non abolire 11r 0 : quasi un 'lnHazlone di univer- ritie ne siano cara.t.terlstlche unil atera le e che essi si sot- munismo o per li terrore ~I è l'obbi etti vo llmita t• della te nu lla della c~ltur a, spechi.I- non so ben e _ lo contes.,o _ !; ::go~~: 1 ~~; p~: ::1nc:? 01 "'. =~~;:1~:n;:.ro~~~: > r!'ti~r: e:~ co~~~~~~~-e a~re~ ~e~ :~r:::°ci~~~:r! 01t1~~0~1~ : ~ 0 e~t;:~~:es~ l~n~~:i~i l ~~ : ~!~~t- d~ a:~or:~a la ~ ~:c!~ :::~o d;tr~~ ~::ta 1!°~ aè i!t ~ ~l~hce s~~~~d~d:~ 0 n~~ . Il Croce • e preoccupito di cl. Anche qui con le ecce- logico, sentimen tale ed uma- ma socia le. Non per nulla Il perch.è era s~ to trav olto dal• volOntà di raggi ungere 11pro- zlone pur a di pensiero o di tizie di P. L.• si st.a prc pa– ·,nlrodurf~ un cerio v, lore dc.Ila z.lonl che confermano la re- no per li qual e 1 comunl.:;\o1 fascis mo diede 811erm etici; e b. plu tc.rrlb1Je crisi. la crisi leta riato, l'esse re mso mm a sentimento : e la cult ura , bi- rando un e centro nazio nal e pc.raonahia col iuo peio uma~~ gola) : ma In quello. più pe• si sentono sollecitati a rlflu- fu un'otti ma cosa, perchè de- c!ella speranza . un a politica e dl proposta> , .sogna dirlo , non ha mal Ja- <lella cultura e dell'ar t.e> e cl ! mora!~, eh,c • 000 correi~~" rlcoloso e nefasto. del di• tar e la guerra. Invece Longo notav a una rivolta Implici ta Nond imeno nel secolo scor- anzlcbè, come oggi, una po - vora to per lui. si preoccupa di divulgazio ne 111rod0 U• tali ~!!CTno e che stacc o tra Il punto In cui non ha fatt o niente di tutto e la tenace difesa di 8:icun l so politica e cultu ra. procede- lll lca e dl scelta >. Quan do U Allora avviene che nepp ur€! oltre che di proselitis mo; ma c-~ggono a . .": 1nimo urto_. ~ 0 !~ l'esperienza politica è giunta questo: si è perduto nelle ci- \'alorl perso nali e segreti . Ma vano di pari passo . Quali le liberalismo non aveva nessun I pollUcl vogJ\ono correre li il problema. non è di fare Il 11? 1~Pc~•b~! 11 tt' r ioh~m La cci il Uvello al quale la cui- tre , ha fat to un lnslg ntncan- ora che I nostr i romanzieri si rag ioni di ciò? Molte spiega • impulso democrati co, c. non rischio, ora che la politica non popolo amico della cultura e -on,:,nario_ . 1 qud a 0 Jm •· tura è riuscita a porta r;;1, te paragone di bilanci, non sono dati al realismo. essi so- zlonl possono e.ssere messe cessava per questo di essere può Ignorare 11 pro letarlat.o. dell'a rte _ 11 che dc noi è <l?~le,_po,, miro ne.e 1 ~e 11:,ur, L'ho notato Ieri. ascolta ndo ha Insomma per nulla cer- no riusciti sl a superare gli avanti : Il fa tto che non vi eia libera lismo ne.I senso speci- dl par lare un llnguaggtq as- estre mamente sempllc(' ra p– di;a di qd~' t0 g_encrc: • 1• .as• u discorso di Longo; e dico cato di interp retare il mondu nmerlcnnl mn non sono stati politica democrati ca nel sen- fico del termine . i suoi orlz- solutame nte incomprensibile presen ta ndo questi elèmeutl :f ~!':;: 0 ar!i~f:. "~f e:.; :•~ 1 : 0 ~ di Longo come esempio dl comun ista e la sua disposi - affa tto caÌ,acl di Inter preta re so completo del term ine. che zontl non an davan o al di là alle masse, di sot topo rre del uno delle più agevoli form e 10 ed efficienza è l pc.r/: 110 un a perso nalità politica In slzlone alla pace. la e condizione> degli Itali ani, Il suffr agio uni versale è un ri del terzo sta to, era. qui ch e temi per cui esse non senton'? di esibizionis mo provlnc l~llstl - in ,e itcu o. Quindi n~n ,oltonto vista , senza specular e sul fat - D'altra par te è estrema.me n- d1 dare insomma al polit ici U sulta to recen te e che, per con- ~sso doveva ope rare c. pro- nè Interesse, nè timore, ne co -, slbbenc dl dar vita ad non è pou ibilc l'elaborazione di to che egli e soltanto uomo Le arduo il riuscire a portare sussidio della loro lmm,aglne seguenza, i politici er~no cuJ- durre; cosl che li suo amblen- trasporto. Allora ha ragio ni! un·arte e di esprimere una rui •'■cccnnava, ma neppure ai d'a zione e, assai proba bll- nel comporta mento politico la e della loro soffcreru..a.. C è an - tur alme.nte selezionati , ll fat- tc di effettua,Jone corrlspo n- Longo, ha ragione PaJetta, ha cultura che, pur rlmanen(!o uò ,t:ibilire neuunu din inzione mente, del tutto privo di stu- propria testi monianza cultu - corn un'osservazio ne lnteres- to, Inoltre, c~e questa nostra deva alle sue genera zioni Ideo- raGlone X, che quando parlo. tnli, slnno amiche del popolo, ~i genere e di n,iaur,. fra le di. Ma si possono prendere ra ie, l'essere capaci di valorlz- snntc da fare : molLI di questi valutazio ne e e a posteriori> logiche, aru.I questo stesso am - alla Camera non sup era Il lo- gli rechi no un'offerta di bene opere. C'è di pcu io: te l'io è anche gli altri, persino c a - zar la, senza venire meno. nel t nco-rcallsU > Italiani hanno e eh~ noi Giudichiamo di quel hlente In ta nto esisteva in ro Jlvcllo. si dimentica della ed una gara nzia di conforto. t.uuo comprcuo néll'auo dcll'i n, Jamandrel O Marc hesi che, medesimo tempo, appunto a¾- abbraccia to 11 comunismo e che e rimasto di una Politica quanto la. rlvo lu~o ne lo aveva sua cultura e della sua ln– tuizione-eiprcu ione, da dove n•· tr a ili unive rs ita ri, sono cer - la qualità di politici. Gli uo- Vlttorlnl ne e stato l'esemp io prece dente, quin di della _sua cre ato e protet to. On. invece t.elllgcnza. I filosofi, I poeti , , 'blioteca G'ino Bianéo DINO DEL no anni. e un po' amare ggll'lta dl'll futuro . c'è Bill 5uo mll– rlto, uno del mlgllorl regi– stri del momento. c'è Loyd l'autore. pili applaudito di Broadway. Un signore anzlo• no, un vecchio attore , sta. parlando con quell'aria di f 0~~~ 1 r a~ror;,::1\C: ;:i~ le grandi òccaslonl. Sta per consegnare una st.atuetta ,l'o. ro, un premio alla ml11:llore attrice dell'anno : Eve Har – rlngton. Eve si alza commos– so. lmpacclata - è molto i;lo– vane - si l'l\'Vll'l con molt& grazia e molt.a. mOdestla ver_ so l'oratore. Mentre tende le braccia per ricever e il pre– mio Il film s'flrrcstn. os.<1la quell'immagine si tl s.~ dJ· nanzl agli occl1I di coloro che la conoscono e che rlcordl'lllO chi è Eve, che cosa è Evc, Eve H arrln g ton venn e per mo!Le sere a vedere Mar – got In una delle sue com– medie più belle. 011 ami ci di Mar got non pot.crono non net.are qu.clln ragazza trist e, avvolta In un Imperme abile, ~~I ~l:~vÌ n al~J rt ~j~?~ l'ultima flla di poltrone. La portarono da Margot. Eve raccontò una stori a molto triste , commosse tutt.l, diven– ne In segretari a di Mnrgot. Margot, c.ra Innamorat a di Bill, e Evc prese a curara l di Margot e Bill come una sonella minore. Le sue cure lndl.spettlrono Margot. ma la. povera Margot. l'lttra ver~avn. un periodo dl!n cllc - aveva appena raggiunto I quaran – t'anni - e Eve era troppo dolce per lnsospct.tlre Bill , Loyd, o la mog:Ue di Loyd. Un giorno Eve chiese una parte. chiese di poter recl– t.l'lre al po~to di Margot ml"n. tre Margot ern ammalata, La provarono, entusiasmò tut – ti. Evc contl'trnava a orote – st.are con molta modestia, la sua Ignoranza. del te11tro. Mnrgot lnvlperlt.a non lo permise. Il fati.o sembrò co– si lnglusto alla mog:Jle di Loyd che con un piccolo &tratagemma Eve potè salire sulla scena. Fu un grande sucOCMo. Eve persuase un ii:torn Allstn ad attnccnre Mar _ 11:ot, troppo vecchia per qurl – la. parte e per le nitre che ancora 11vrebbe recitato. Poi C01'$l da Loyd a scu.o:arsl. a nrot~t.are la !iUa lnnocen7.A. Finalmente ottenne la pflr.., te che aveva. spcr(\to: la ot– i.enne ricattando la ìnoglle dl Loyd e circue ndo l'lmprC$a• rio. Cercò di rubare Loyd a sua moglie, ma Il 11:lornallsta che l'aveva aiutata sembrava sapere del suo passato - di come R\'ICVamentito par– lando con Margot. la pri– ma sera , di come era. stata cacciata per adulterio da una cli.tadina del Wiscon– sin - più di quan!.o Eve non credesse., Eve non sposò Loyd, spo.W Il g!0rnl'lll~t.a. Qi~"~to è tutto quello che gli ami – cl potevano ricordare di Evc: ali about Evc. Eve prese Il ri~~o lfa P::!~1a~ 1 Rf1~;~i1g

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