Fiera Letteraria - Anno VI - n. 10 - 11 marzo 1951

Domenica 1I Marzo 1951 _.,.., '... __..,-.: "f ~ .. .... .. • • ' l "' FAUSTO PIRANDELLO - e Conta.Uno piccolo> MOSTR E ROMANE * COLORI LA F I E R A LE T TE R A RI A ~ O S T I~ I.D lv.I: I I. A N E S (, * POMPE O BORRA i n cline alf'11eeaden1ia * Sia ch e s I ichia rni a Paolo Ucc ~ 111, s ia a una t cns·on e grufi cu, cioè as tratt a, la m edita , iun e di qu l"sl u p•t• t ur e oun d m euti cu m ai d esse re tr edclu e 1nill ura t a * iblioteca Gi, o Bianco Pag. 7 ' GJSBER TO CERACC BINI - e Vcsth:lone della Vu.-tne,. L'AR'l't: nNt'l'A rn,rn ~:AiìCHK )I.. SORPRESE ARTa~Tt ITALIANI * Gisberto Ceracchi N ELLA pit hmJ di Gi.sberto Ccracchi "i c'è lffl 1 osi– dacio sconosciuto ai più, in virtù ddla qw.ak gli sp11tto 1mposto tiell'orte d11l tempo, clie o dfr taco è sù1golore, e clie si dovrcbbt dire forse, ,mica. Clii cer– casse di dr.finire Ctra ccl,itli, potrebbe dfrlo pittore reli– gioso; chi no11 si accontentasse, invece, dt.Ua parola fa,– rilmenle scoperta, si lrover,bbe ,iel!a impossibilild di de• finirlo, e pref e,,irebbe cerca,,gli un /'CJ"ogo"e. Mo più che otJo SÌ$ione, tsso significh erebb, il rìlrovomenlo di MftG mu uro. Perchè Cerocchini . bisotno tiudico,,lo col metro dei mnestri dello pa,,ete, e si so che la parte non lo si avvicina facilmente . ltro1orare a 10 metri dal suolo, on• clie se le moderne impalcature in ferro assicurano o,,,no;; :~t!~~o~:: ;1/! p'/J;!':i.t;;o df l~~: 1 ~o;;e•,,t:: r:.e:tifjnp 0 ~f! o q1t,ll'olle:!~o, dimentico e isolato, o chiedere ,:i. se stesso uno sf or~o che se fallisce. precipitG in u'onsia assai di• verso e più profbndo di qutlla clic l'arti.Jlo provo comw– n~1nc11lt. Oro Cerocchini uni,ce allo serenild, la sic.ure.uQ del,. lo spi,,ito e lo (orso dd se11timento, e se vi soffermal e un ottimo di fr onte olla sua opera e superate il disagio, comprensibile, dell'insolito , il vos tro sguardo si orrende lentamente olio persuo,titJitd dello rapp,,esen tosione, e impa,,a a cogliere, oltre lo suggestione dell'assieme, i pa,,ti,olari. e gli aspetti a prima vi.sta meno evide ,cti. Allora voi scoprit, dietro lo solidità delle figure, il pGe• saggio, e ne avvertite la for=o e la f1m:=1onenel resto, e il penJiuo vi corre o queUe colliNe adorNe di verde cli, incont,,ol c da Firen: t sino o Pi.sB e Siena, SNllt q11alispu,ilono come rami di 1m candelabro i cipressi, • che il rado fogliame degli alberi velo- talvolta alto s~uar.– do. Infatti C1racrl1i11i ì toscano e campagnolo, figlio di campag11oli che avevano la 11,,ra e la lavor0tt0110. E lo fiducia se,,ena e 1111 po' asso,;,a che acco,npogna il CON· todino, sic11,,o t1ella robustt.ua delle s•e broccio e tut. tavia ansioso spt1so, di un'altra for::a che ne o.ssicuri la speransa, lo ritrovate intera nei due o/freschi la· terali della Cappella di VM importaN lissima Chiesa ro• mano di prossuno inaugu,,a,ion• . Pere/il in poco pii~ di 11n anno Crracchini ho p,wtalo a term i,r~ diver.u parca che ne ossic11rono o,,,,ioi de/i• mtivame11le la fama. M tritala per la sogoci1a dd la• voro, per la serietd drll"inlento, e ancora, per lo coere,u o ~~¼;a,,.;;: /: citr°e df;[i e:;~;~;:ii 1 :J:!},~is~}cf,i e'::;! ;!~ifa 1 :h~ :i:~-::,rc:!:nr;ù itfi ,f"'ac;.·,olad;:,~: ~• 1 ~h: 0 ;f manifesto poi in composi,1ioni di un rupiro largo e fron. co, clte assicurano di uno tranquilla coscil'n-:a. Del resto ancl1e lo partle /'er Ceracchini l stato una graduale e necessaria conq,osta. Egli lia (atto anche e q:uadri • , e rarto11i •, 1no l'ansia, l'urg•n•o della compas 1•iane ero queU,:iche premttJa . Ho accennato all'orig i11e toscano , cam,Og,wlo di Ccracchini, eJ ; bene rilornorci, per t10n perdere di r,j,.. sia lo su,:i NOluro più esun.iale. Il no mo11do di ricord i e di poesia l rimQ.Jto lo campagna: la ncemorio int:ON• tata di •ria poc, di lat1oro non turbato doll'offa11110 cit• ~:~~=~ia 1 iev;:;:e a;~:r:~d't:/i,~~ 0 'ia'':!obilif{r::::S: 0 d~t b,,aci, clic sembrano amorosamente chiamare nel ritmato illumina rsi e sJegJ1ersi. Sicchi no,s sembri ana rdato di • re che la ri tmicitd compositiv a delle strisc• laterali ddia Cappella dello Chiesa c•i ho accrn'14to, ma soptot.utto quello del mirabile e Malrimottio della Vergi111 •, sono forse frutto di quel dinamismo che ÙJ (a11ta.sio acquis ta nelle a.ssorte veglie domestiche. E in piu, un senso della famiglia ancoro incontaminato, del l.<Jvoro come ben«• di,1ione, negli aff reschi lale,,ali, espresso sf co,s classico efficacia dalle fig11re, mo anche dall, cose e dai mu,,i, usati nel loro più sempl ice valort di til u,ni, in u11modo cl1e suggerisce Giotto. Ceraccl1ini fancitdl.o, alunno assiduo dtUe strode di campagna, rott o alle (wghe ignare nei po ti di Toscatta, ha t:OnJervoto l'intimitd e il calore di vna not.uro sem. plice. Cosi, se il lavoro, t'asio,se l Jor•o • sere,sitd, il so,ino t 1nisuro. C'è in ogni dor1n1e11teuno st,,oniero, ciac non si tocco. E. l'Angelo, rimane a risfeUoso di• sta11::adall'uomo cl1e dorme, alt'omb,,fJ metafuica di "" albero essen1:iole. nel porticol-Orea sinis tro dell'aff resco centrale. A destra 11110 • Fuga in Egill o •, in cui, per la tnodulasion e circol-Oredelle ftieghe dell'abita deUa Ver• gine, il bambino pare anco,,a nel grembo materno, nel,. l"a~:;u,,ra foce di un'alba tem,e. Valori compositivi e di colore, maestria di artigiano pa::inde e poetico sempli– citd, sono le qualitd di questo offresc.o. E se badate al silen:io ddl 'npcra, cui 110nsf1,gg1rete, il clamore di to11li vi pa,,rà quello degli sfacccudcl i delle squallide pia:::;e di provin cia Ccroccliiui ha co11,tJrt1nto fofatt i in sì 11na scrit di valori c/ie il tempo 1•1eltt in dubbio o addirittura ha rinnetalo , t nwerte ndo int orno la pruo rietd di mio si• tua:i one, ha cercato rifi,gio ndlà sua pittura, nella quale ho q11indi cond, nsato 11,tto it swo sentimento etico delÙJ vila. Nello p11r,ua e nel rispetto stesso d,llo figura umana t do vede,,e que.sla offe rmaiione rigorosomenl , morale, queslo desiderio di cluareua , che quale/te vallo va ancltc più in Id, e addiritti,,,a semplifica in una. tJIOS• siccin stili1:ca::io11e. Pitt ura di equilibrio e di ordiue, it1ne.rtnlo nello maniua pi,, vitale nella tradiai one, so• prot11tto dti grattdi matstt't tosrani del '300 e dtl •400, e rawitJata do un .sentiment o ,,eligioso assai ra,,o nel no• stro ltmpo. Sopratutto t'affresco del Coro nella Chiesa dl"Uo Casa Gtneroli=ia dei Frati .Uinori, ; l'es,,ression e · di q11esto r~lig1ositd. Parrc~be . dj trovar.si di {"onte lfld "" onacromsrno o ad una ripe llston t. t 1nt.ect la nov11d dello slile compositi vo, lo sfru tto1ne11to dtl colore iii (un• :iont dina,nica, il sor,,iso q,msi da e a11tica lii.storia •• pu,,e ntlla pietà della ra/figura sione, cht: i11vesle i grandi San ti Francescani e più ancoro, Dante I Colombo, rive. Umo s11bito una novitd otiche formale , et disp,110 del,. l'uso d,l chiaro-scu,,o, o d,lla disposizione piromidal.r deU'aff rcsco Nell'atmosfera di m1'te rtligiosild di q11eslo silen::ioso Coro, Ctrocc liini lia , ,,eolo uHa delle S14e01e• re migliori e sc11:o dubbio, la più inipegttativa, per a,n-– pie::o di /m,,ete e difficoltà di ris olu::ione. Direi che oltre ad averc i doto 1111'operadi ro,,o pregio, egli ltG indicato imo strada. Ql4clla del ,,ilor110 alla partJte, c'ie t la sedt, foru unica, c,,,to la più vtra, di ogtti pittu. o, di fro nte alla quale fo,,tista davvero I cosfrelto o ccr. ca,,e una misura clte HOH sia più solto11to sua portico• lo,,e, mo di 11111:, e ritr ova,,, cast. quella ,,nligiositd ch4 Ceraccl1i11i, arguto rampagnolo toscano, pu si,a fortun , "°" ha mai perduto. IG_NAZIO DELOGU

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