Fiera Letteraria - Anno VI - n. 8 - 25 febbraio 1951

Pag. 4 LA FIER A LETTERARI A Domenica 25 Febbraio 1951 UNA SUPERBAVVEN'l'UltA lìlTELLETUALE LETTERATURA I\ELLA TRADIZIONE D'EUROPA Gide, nen1ico indispensabile POESIAIGNOTA alle sog~]je d'Italia Wi slornni hanno già avuto un 11r:mo romanticismo }f. di MARIO ~1 EE'ANJLE ~ ~v1 ~fg~~e1nti~1atou 1 !~ :~~!' A~t~in ~ 1!~~ey:~ ~1! aIJ~~t><f t':fJie~ ~ ~t~ Q UESTO libro di quasi In particolare l'Austria di Met.- terla che da ogni parte traboc. O RA che la morte ha concluso più che U dest.ino terr eno di André Glde la sua SU– auperba avventura intelleu.ua – le, durata inlnterrottamente almeno sessanta degli oi.tan– tadue annt da Jul vissuti, non è soltanto la Franc ia ad aver perduto U suo maggiore scrlt • tore del secolo ma tutto li mondo a sentlnl privato di una luce che ba br1llato, uni– ca ed esemplare, fra le tene– bre di tuttl 1 confo rmlsml e di tutte le retoriche, non sol– tanto letterarie ma morall di questi cinquant'ann i noatrl. Pereh è veramente Glde è sta– to, pii) di ogn.l altro scrittore contemporaneo, l'ultlmo cam– pione dell'intelligenza europe a, 11 difensore appassiona to e coerente dl quella essenziale Ubertà umana senza la quale non è dato a nessuno dl poter Vincere nell'eterno conrutto con la società: e non tn una battaglia sterile e priva di l5efl50 ben.si tn una guerra coerente e feconda cU verità. Per questo, Glde ha sempre sgomenta to, angosciato a<tdl– rltt ura e lrritato perdno ogni volta che un suo libro poneva alte, terrlbUI domande; e per questo, anche, la sua 1n!luenza., Jctterarin e moro.le ~ stata cosl intensa e duratura , da ,gorprendere ln una epoca convulsa e fatua e volubUe come la nostra. Ma Oide pro- ru~e~o:fe':nU:~ \1:s1~e:- : ; &0lur.lone lrrlpetlbUe ed esem– plare lavorando secondo due ~:::! 1 se~s~~IT:m;-e ~ e;: quietlsslma splrltuallt.à - re– state come ft.Jonl d'oro in tutta la ~ua opera, dal prlmis.slmi e Cah.fer.t d'Andrl! Walter-» del 1811 ti.no alle ulUme nota – Zlonl del e Journal :t, di lerl, indicando perento riamente l'ambito e le ragioni profon– de del suo mesaaggto dal cuore della vecchia Fran cla cartealana. Nato a Parigi nel 1889. in un•agtata famlgl11 protestante nel cui sangue acorren no ancora linfe d'ante- naU uaonotU. Olde 11 trovò a Tent"annl nel pleno del movi– mento llmboUata: e fu nel sa– lotto di Stefano Mallarm 6 che ea:U, IUll'tncontro fra U auo naturale rlcorlsmo protestante e u rt,Qrt.smo at.WstJ.co cU Mal- =· :i =c1:U,t aufr: P~ amblllont d'Uomo e di leUe– nto, proprio sottraen dosi tn tempo al pericoloso fucin o del gioco d'aJ.luslonl, d'evoc:aztonl, d1 1elldl tntellettuallsml in cui molti Invece non seppero ri– ftut.anl. Proprio ascoltando Mallanné, Olde rluscl a Vin• cere, comlnclb a trovarsi pa– drone d1 preziose rtaone, ad accetta re pienamente la re– ,gponsabUlt.à della strada pre– scelta. Mentre U secolo, anche a Par lg1 - anzi , s oprattutto a : ,i1.oo= : : mv:i!ra~ 1n morbldl tnttml sml e s'an – nunzia.va U deell(Jentlsmo li– berty cl)e sarebbe dura to poi ftno alla guerra eUJOpea, fu ~~chi eri:ri 1 ~!u:1 ~ :;~ nerle contemporane1:1un gwito più forte e più acre: quell dell'lntelllaenze. fecooda di scoperte immediate e s:iroron– de, della letteratura inte come atto di vi ta, in un sen– so cosl completo e totale che fu subito chiaro, anche a quel– li più retrivi che ftn d'alloro comlncla.rono ad avverse,rlo, come rosse lui destinato a im– personare, al di là dell'epoca che lo vide giovane e appeDa nato alla letteratura, 11nqule. tudine di un temperamento che si taceva inquietudine dJ coscienza. n e Traiti! du Narcfu e > del 18H, la e Tentatlv e amourau- due simboli della vita non mal distrutta nè sradica- certo, da~ la &erletA e Ja pre• eroica e della vita domestlcn tn dagli Impeti nazionali del paraz.lone del Salvlnl, con te– del popolo sloveno (e Senwre - Quarantotto; un'Austria che deità scrupolo.sa , e conservanti verde e Rosmarino :t Poeti slo- era, sl, tedesca, ma cU un suo tutte un profumo che si sareb– venl moderni. Ed: Carlo Co- germaneslmo diluito nelle ac- be probabilmente disperso se U lombo, Roma 1951) e nel quale que del Danubio, ed anche era trad uttore non avesse, pur .scr. rtAo~: r:i~ltolll~ct::~u~~rc~ t~~!~e° il'~r:c 1l!~az~:~i: ~~= ~:~ a~J~t: ~~~ ~v:.lmente rl• soprattutto la e S11mphcni el renza svagato su temi diversi. pa.1torale », e Lu /av.z-nu:m- Ricordiamo la sua adesione nalleur1 >, e SI le oratn. ne al comun1smo e la rltr atta – ml'urt... :t e le innumere voli z!one che ne segul subito dopo pagine del e Journal :t. il e Vollaoe en URSS ». Anche E tuttavi a I 'prlmi anni fu- qui, In questa posizione che rono durl, non soltanto c·era non era affatto politica nel l'ostilità di molti che vedevano senso lnftmo ma Interamente ln lul un pericolo ma c'era Intellettuale , Glde ripropone• l'lndlfrerenza. del pubblico va a sè stesso, eaempla.ndo in troppo viziato dalle morbldez- termini d'estrema.responsabllt. ze di una letteratura e ame- tà, U problema della libertà na »: ftno a quando con la umana come Intelligenza: ed fondazione della e Nouvelle era naturalmente aua i lmpro. Revue Françatse > e con la bablle che egll potesse r1sol– pubbllcazione nel 1914, qualche verlo al dl fuori del proprio mese prima della guerra eu- ambito, in un cerchio allar. ropea, delle e Cave., du Vati- gato al di là del propri tnte – can » li suo nome non .s'1mpo- ressi. Perchè U segreto capl- LUIGI MONTANAJI.IN I - e Dlaep o di aoma :t slovena., è udite ! - il prtmo trita di lntln1tà e dl petrarchl- Queste liriche .sono ntente– vero omngglo reso, net iecoll, smo, nè mal aveva dimentica. meno che centosettantasett.e , ae dalla ftlologla e dalla critica to U tempo felice nel quale bene le abbiamo coni.ate, e por- 1tallana alla poesia e alla cui- l'Italiano era la lingua della t.ano I nomi di tren tadue poe. tura di quest.a gente con noi Corte di Vienna. tl, tutU del secolo passato e conftnante. Sembra incredibile. L'Italia, del resto, aveva nu- del n06tro, e molU tut.tora vi• ed è cosi, Proprio accosto a trito gli aplrltl migliori e le venti e promettenti. E tn que– nol di là dall"Uonr.oe, In parte, menti più ape, '.e di Slovenia al nomi, accanto a quello del anche sul suolo che è ben no- non .soltan to attrav erso l'inftl- Preseren, cl .sono quelll gros – stro, a portata dt voce, noi trazione della sua cultura in s1 di Anton Astere e di Oton abbiamo I componenti di que- qllella austriaca. Gli Sloveni Zupanclc e di AloJa Orandnlk sto popolo slavo la cui storia colti lessero sempre e .studia- e quelli dJ giovani come Vla.. è stata t.alora una cosa sola rono direttamente e di propo. dlmlr Pavalc (Mat.ej Bor) e con quella delle nostre provin- sito e Dante e o Petra.rea e u come Karel Destovnlk-Kajl ch Conoscenza di Dio Consolatore! menlrt m'occiNgn,o od oflondor, nello nolt, il volto t er sp,g,ur mi con lo mio rono, uno mùsica mi di stò: tra il vento : 1 ~l~ ~~~tfé~to::_ie::~: !ti1fu 4/n o~~=s~ 'cf~ o ~~t:; che nelle mit' osso ca"t ava, - o fo rs, lo lerro tolta dol forno o penttr oto dal sere"o cht scr, pola il color dtl sMolo. Cosl i stc oli cec~fle~!f 11 rflsto ha da vicino ~ ~ ua.:1~ ~!.11~~ : ~u a~J ;! ~ ~~toi n;ti1 19 :to :a ~fn~:~ra~; . Rlvlère aveva puntato tutto cose, che gli appartengono In– su lul, glà Fcmandez l'aveva teramente, anche se non dure. Indicato come Il maggiore del volmente, e nel coraggio di nuovt scrlttorl, già Paulhan dlchlararle sue. SI veda ap– decldeva di lanciarlo. Senza punto li coraggio d'obbedire e mal tracllrsl, Olde letterato si di sottrarsi alla ramlgllo., U suo aottr aeva alla caccia al perso - strano matri monio con la cu– nagglo, al tipo umano da ca• gtna, 11 suo viaggio nell'Africa talogare domani negli aridi settent rionale, il suo decisivo schemi di una ca.s15tJca psL incontro con Oscar Wtlde, I cologlca, al rtftutava alla rl- primi tentatM letterari, Il cerca dell'Inedito, dJ sltuazio- duello epl.stolare con Claudel nl acabrose per vWo orlgt- (che aveva tentato dl tirarlo nale (nemmeno scrivendo fuori dalla e tmmoralitd >) I e Patts dlver, :t o e Souvenlra viaggi al Congo e In Russia, I de la Cour d'As.tt1e1 > egli tentativi teat rali, l'assidua di– vuol maJ truerlre Il ifoco ml- vulgu.lone attraverso la Nou– si lamen tano quando sono sforna ti doUt tomb, , covate dai deserti di un'A sia ardentt, conosciuto gli Sloveni, e anche di libertario borghese (guai motivi sociali e cantan o d.1 lot– ne ha visitate le case, linde però a chi glielo avesse detto te parti giane. i vasi dei morti imperi. S, io appnuJo :~ 0 1.: :;,,r;,ar~idi~t:~:: '~1~o::~~ , quando il Libro ordinai.e e comode, e per qual- In facclal) si accostava assai Or qui troppo facile sarebbe che tempo ha potuto seguire li agli Impeti nazionalisti slove- spigolare e citare; ma più O!lfl. ritmo della loro vita, ne ha rl- nt, che erano temperati sem- sto ml pare - rimandando cer cavato una impressione non pre dalla castigatezza. un po' I rimanen ti al libro, che ben dlmentlcablle; la Impressione burocratica. Imposta dalla edu- .merita di trovare nume:osl Jet. s'apre ai ComaNdomt Nti del vento, .,( CO glm1 r1 Geren,io su Boab com, uK fld uto. N esnm a ~to ~d~~ toap!~l~ al~ori : : f~~~: l~e~~r :r~~v;~: l:r!!::Z ~~;qu~ U~r:~ gtf~t!tiCf!:; ;~: :~ g~odlrs~rrtfuaro~rg~ ;; A~ rl~=il'urgere pg llardo, e ~ ir ~~ vc;o:e Jl ~~: . d~ fr.:nt,e r,;g~ r;:r;~~ o e::ttlld~~llPY~mt.tsa d'animo, e che un gior no verroNno uomini in ispirito fondo ti sullo sicurissimo a.ssise dtl linguagiio , chi', sen.:a nascondersi per "timore dil'lro il cappello, prl'ghtranno a testa alta. Ma u il verbo che, s'Intende, più pieno e ge- vittorioso, di una lingua e di quale trovò una lingua giunta nulno s'Incontra nella classe una cultura alava ben degna di appena alle soslle della crea– dea:ll Impiegati o del posslden. autonomia. contro le pareti, t.lone arti stica e la la.sciò già velle Revue Fl' ançal.se: tutto un lungo, coerente. decisivo coragQ1o dl gesti e di pensieri. di parole e d1 sentim enti sen– za mal un rimpianto, senza mal chieder o o!frlre pietà. I oscuro, e la vou dtl profeta arrocola I perchi gli uomini di pts o orgiUo noN so,so florosi d1e per ferite, , non (>resi do egual, fiamma : . ~ln~:. c; ~r pr:a tr;i ~:!~: ~~~ ang, ~s~::~ ~~~in~; ~!~~ ~~ q~as:;~ ~ ;i°co~: I delle balze di Chlapovano o mondo austriaco. naoque que• quist.ò la storta alovena. prlma della conca di Longattco. afftO- sta letterMura e. In part icola- di lui prN50Ch~ nulla, nazlo. ra come tendenza e tome aspi- re. questa poesia slovena Ja nalmen t.e att.ravereo Il e Batte – razione. E questo spirito lo rl- quale trovò tn Fran« Preseren almo aulla Savtzza » e cultural- tutti parla no, ma ben pochi sa,sno contare. Ha nno l'onim o ~r::ii!o~:rt!O'lleS;~o:~ao&;~g~~nl:r:ss:.·j mMrÌ; conoscete tosto nel culto della 11 suo rappre sentante plO. po• mente attrav erso U e Serto det Anche quando s'è accorto di aver errato e corregge prece– denti postzlonJ non c'è nè do– lore In lui, nè presuruJone, nè orgoglio: c'è Il reglst.ro fedele e atncero In cut Olde prote– stante ha 1n ognt momenta blsoQtl0 di prove per tentare U btlanclo progressivo (mal deftnlt1vo> della propria esi– stenza . Questo regbtro è U e Journal » che resterà certo fra le sue opere capitali Le pietre sole ha il poeto per eco. Mo essi respirano qu11slo voc, se nOK l'intendono , uK qualche xio rno polmoni di uomini so(>roNno che la Parola ero il loro soffio, comMn1 quanto l'aria o il sol• sullo pelle nuda. Q-.d giorno v1dr/J la ll'rro ferma rsi come la ruota casa, nella saletta dove vi rl - dero.so e plil geniale. Sonetti>. cevono, che ha I gerani al bal- Lo sviluppo lento, incerto Questo poeta ~. anche, un eone o alle ftnestre, e le ten- a[l'lt Inizi e pol sempre più rl- petrarchista perchè ha voluto dine di plu.o lieve alle vetr ate, .soluto e consa.pcvole, della li • nssare saldamente le ba.s1 del e I boccali Istoriati presso la rlca slovçna è mirabilmente suo canto entro una trad.lz.lo -– grande stura a quadrelll veml- tracciato nelle sessanta pagine ne di purezza e d1 compcm.e&. clatl di terr acotta. Austria! voi Introdut tive del Salvlnl, le qua- u di sWe, ma, vivendo tra le pensate, e non v'Inganna te. li , peraltro, sono cosl dense di memorie ancora recenti della dd vasaio quando il wso ho ov 1do formo. E TM Consolatore! cogli"a i net Tu o braci1r1 di Pentecoste l'onimo di questo mondo Certo, l'Au,trla ha Impresso dati e ricche di osservazioni. disperata lotta slava contro t U suo segno Indelebile; ha. ste- spesso acute, de. valere da sole turchi e Il tumulto de\ riffe • gli uomini tull i iN wn solo verbo uniti un solo tempio votivo, un solo sepolcro vuoto 1111'J11/oro solo ove libtrd lo spirito. so un po' di patina asburgica quanto un buon Ubro; e rt- gUonUlon allsta dell'Ottocento , su questo ramo più rafftnato nunclamo a riassumerle, per- ha saputo poi 1.splraratalle vtr– della trlade Jup:oslava; ma chè. là dove Il fllologo già tan- tù e alla pus.Ione del suo po– quella che avvertite In quelle to ha condensato. non è pos.al- polo, e, non lnsentlble al rl • ca.se e tra quella gente è poi bile e03tringere oltN una ma- chiamo vlvo del romantlelsmo, MA.&JO STEF ANJLE (Versione di Romeo Lucchese). PIE RRE EMMANUEL ha cantato d'amore con 81.nce• rltà d'accenU e con ricchezza d'lmm&llnl, non dlmenUche mal della elqama e della sra– zta che I plO.lmpetuoat roman .. tic! affettarono speaso di necll- Afllore di · Gide olle lettere italiane N EGLI ultimi tempi del e appreuova r,U orUcolf o I mto ,oggtorno o Partoi, 1Gr,ol pubblicaU nell4 rivista e precfsanunte dal 1937 e Art.r et fcUes :t. Lleriderava al 1«tembre del 1939, perc!O vederci pii spedftt nel :~~ee ;fn~ç!f§éffl ·1CM/ ~J !~~o ll!~o,'!i':àerlo tuitJ.' • ~c11°.n 1 : euo :C4:: .. ~ · q~l progreutoo "'"'" 'tello- ola, non 1'éntda ufr 'lu o ·d1~ 1 ~ stesso): ma sempre invece =~ t~~~'trl c~~tdA:i?~i~ ~=~~::'eenteiol~tm~~ ~u:~ è stato accanttd a scoprire di r,razfe oU4 corte,14 di Lucien .rp1mt1 ' 0 /rlUI che ci tnfon– sè non elò che basta solo a Combelle, .tu0 segretarlo, df- devano corar,oto e allom la un ritratto approssim ativo ma vennero più frequenti. Fu ap- dtl<.-ui.rione ii animava . Cl la· ciò che invece è alla rad.tee punto fn quel periodo, cori /lo- iciava J}Orlare, enunciare cri– d'ogni auo penatero , d'Ogni suo rido t4 euforico per le lettere tielle ed anali.si su scrtttort geat,o,d'oant suo senUmento. /rancul, e .soprattutto pro- poeti e ,:ensatort francen é DI qui - ma solo per I Jet- mettente per la otooone gene- itranfl'ri senza contraddirci; tori più fe.cW _ u suo im- razione degli scrittori e def anzi, qutUt sempre, egU a,sen – moralb mo, Ja sua rivolta a1 poe U, che A n dr t G I et e tlva, completando f1 nodro conformismo del farbe l, la suo. 01p1tt,, tn uno itudlo anne sso 1enso C'rltlco con o.sservazfonf compiacente voluttà d'esser oz ,uo appartam ento, Lucten acute che dirno1travano quan– nudo ma. in Yerltt.. sl tra tta di Combelle e la .rva str,nora. to fosse opportuno U suo gar– beo altro, In Olde conflut.soono Ofdt wleva factutare , in tal bo nel cor1eooercl e nel com- le esigenze ptti acri e dlfftelll =:c ;e:r!'ta~o ~h~~t~~:: ~~ ~.et;, ~ t~~~ J::,/'nor::'' ,:;: ::~eost~ i:ir::.!:re la 1~~:l~ oeeupar.ri di una copio.sa cor- po clua.,o, manchevole dt prc- nuova mllura dell'un iverso ~'1:f,'~J 9 :V:u~~e ;,:i.,";~ :~1az~o, ~'?:t:; e,; ~ 1 ~ !:: morale ed estetico per poterlo letteraria. a e ArU et fdée.t». umamtà 11 faceva allora ien– ~: :' ~ ri~~~~~ :::. cU cui to ero allora redattore tlre ottraverio uno coitont e le. E l'Uomo di Olde - dlcla- ~~ ,: fu'°'~ 0 1:;t:a:;. Com• : ~:zn:::,en~I epocr:::~i:~~e ,i mo l"uomo Olde, perc b~ di ch1 l:)eJlee fn quelle occa1tont, so- torno all'opera o alla vita di altri parla egU mal se non prattutto nelle ore pomerldia- uno icrtttore o nel commen– eempre di aè stesso, pur svln• ne, Gfde bu.uava allo studio tare r,ll avvenimenti politici colando dal suol llmlU vW del mto amico che, In quel tempo, fntere.s– l'autobtogra!la? - ricerca ap- Gli argomenti di dfscu,.riont savar.o molto Il .suo 1plrito. punto questa nuova misura: erano perct.) vari, mo , o.rte- Er,pure ,n quel momenti di che sarà tntelllgenza come 11- nutf, sopratutto da parte no- cordiale dialogo, egl non ,em– bertà, letteratur a come 1nteUI- .stra, con un tono modato . brava al/ atto inquieto; era genza, la vita dunque come pieno cU cauteld e di rk ervt.. tnvece umanamente mobilitato Ubertà e intelligenza. Qui A volte, però, la nostro tltu- alla ricerca dt una iltuodo ne consiste la novità del suo di- bonzo pare.ve che lo b1/a,tf . pitcologlca /atta di equllfbrlo scorso. ec.cezlonalmlfnte lucido df.ue . Bglt cl cono1cetH1poicht e di luminosa s09r,ezz.a. Glt e coerente, anche se in appa- di noi leggeva a1.riduamente tntt re1.sova tl grado di ,e.m- plkt t.4 a di itncerltd a C1ll ve– nloano ridotti t /attt e le crea• ~~ ~ d~~e ~t:~::; u si ,u,a ,o.rtonza pensante . e !!rr-Jt!::· ,1: :' ,kS:utlot A'ffl co11tributvano p renderlo se• rt no, olimpico, attento alle @Jlntztonl e alle conclu.riont ,emp, e aottUI, ancM qvaMo ti d1scor10 sernbraoa con.nde - ~:;:,e 0 ;=' •o, r~:n~~ o.r,erootors di outo 'corf" r,u– sto tn/ondeve la perno.rione tutt'altro cM parodos,ald o amorale. In rw 14 e. •loen.ta umana, tl ritorno all'equllf. brio , la J)Qssfone per la ehla– rtt::t.a a oolte lrltrea e ,pe.sso accaldato da u• sotterran eo e aobrfo trsmore, ,rano 1entft1 e vfHu U con ed remo tntellt – oenza. Sf ore.entava In.somma come un uutenttco fnte.Uettua- 1e, preoccupato df dldfllare., /fno olla uasperatlone, quei µroce,so di cttrllt4 morale e letterott(l che •I ventve for– mando sfa fn se.no alla cultu– ra /rom:ese che nell'ambito della .tplrltualltA ew-opea. Fu ::::!~r::_ever=T g:•t; J)Orlò df letteratu ra italiana. Della no, tro •toria ldtterorta egli COn<MceVG poco, non per– Cllt egli la sUma,se leUerarta– nun te prive df lntereue, ma percht tl .tuo r,iuto, e oncM ti tempc,, gli conce,sero .sem– plicemente la /acolt(J. di .sce– gliere e df 1eletlonare quasi 1ere. per t.stlnto. A me .,embra chl nosco pfll Il teatro che le no- unte dt,peratam ente IOlo. Il un~t ~: ted,::!re d~~~ "3 i!lf~p~;;;!'~ '~ !ttt !~i:nB~, :~~ 1,~i::11ei~la e100'!::;::a :, ~ te':!I'ao• ::iic!:fit~e: 0 ~ ~~1:im~~te f!:~:~::h:-= : :1:· 1 :t ~~re :: z:;8 ':d~i;~~ri ~; ~:~s~:;c:~l~~t!~ · e Non criit;arr 'mo" Lr •ua /ed.e ' ra,e che mal al accoata. nep. al ~uo genio che l'uomo pu• s'e rtilo di"lina 're.Uvto,sltd tu~ ~,e. 0 Tt t~ ~{au.r i ~"'i;'d:~ f~ s:~: :it= ::!i~"!: tid1.tar.si df ooimt una. paf t n• ta torre,ua e patetica. Se d .suo talen(o litterarlo. Vive t pro tlamo 8 alla sfera comunque ~!~~,c~ot: ~~ it~;,:~Ule:'1~ ~ :~ ~:~o :;' 0 d:~:f:• J1 S:: :':~~'. : ~o~ ~:11t.[1,tc ':/!:Je;'3, ~t~~ del meno nobili &ppetltl. Ca~ il ptù pi.ro fenomeno d1 u11a seppe creare e rimptonger• dare in lui un vero proccuo st1gata e casta. Urica & la sua. ~!'"::io ~;:~: :~:::~nt~el!~~: ~Z' labe:!~ng ~~ "a·m:~~ t 1/,o"J:,~"ciza:fone sto poetica chr. ~:~~ ~~elln~p1:f:U!'~ na. Glt uomini non potran- l'Italiano ptù puro e pi ù io• Gide conoicet.ia ben J)OCO la a quelle di cui si compiaceva no cM rimptangerlo, sempre». !enne. Anche quando li suo ~~!!~at~~~.:!a1~~1: ~ii:~~ ~~:~;: \1e p~~~~a eq':~ ! ~ece; ttg"ft~:,t~:r:q :;; fu~n~e 0 ::;!: ::! ~~fa è ~;:J'° ~ ~ ,u;, l~~:a rlvtatQ traduzfont dl poeti lta- dolci aoczuedi Sorga e l'lmma.. ro.se ., f turbamenti quasi rare• Anche lui fa musica, e q1U1le ~ ;f i,;:/:1:"t!q:' t'::tl~"ft o:,~ ~na~.: r~ n°cte1 1 ~ f~ nEp~~ /aUI. e E' U poeta della oen• mu.ttca •· letterati , taccati do una real- nocque mal ti freno, del resto :!leff:vi!! 11 ,~1 : n: n:ccx:::i: ! mf i!! r,a~":nfod::;~l ~.ttgu:i:~ t4 umana e dedfU a un'arte Innato e spontaneo. del costu• ne fino o rar,ofungere la più ,p lrito umanldfco che in e.ss, piuttos to composita e poco rie- me. Soltanto citeremo qui delicata esaiperaztone mu.tt • aveva trovato la /orma plil ca dl preoccupazioni moralf. quatt ro versi, tolti dal Terzo cc.le.La 1ua mallnconfa è pii:- degno. Del Carducci lodava m Ungaretti diceva: e Mt del Sonetti del Serto, belllsslmJ na di terra e di /ascb.o certo piglio pagano e u suo iembra un modesto suonato- a.nche nella versione Italiana . Avremmo voluto r.he fosse del spirito polemico. Del. D'An- re df /lauto. Non otusU/tco che potranno dire da soli di no.stri;. ed t /orse quella lo nunzio dtcet1G ,e rua alcuno rt - tl mo ermetllmo scontato r,ld che tempra e di che statur a ragione per cui er,U Ju amato .serva: e Er,ll manca di ,em - do Mallarmt e da Vale,y . lii sia stato questo artista slngo– e preso a modello dal no.rtri plicttd. E' poco umano e ,co- iembra più un autore tn/luen- lare: buor.f poeti della Pleiade. Pe- pre troppo se ste.sso. E' un :!: :g~ ~:i:l ~::~~~.,,(;, ~ :':;!~o">t" .,;'::r;:: :~/~f'~o !lr°c:'~'!rn:~o~l~ ~!e c'!':e"ui:atg ;:,1;1:o tm~o:r:{t~:nd:'O::: df cut d ricca la poesia fto. rcela. rara potenza df seat10nel do- tl/tclosl .ria gli aspetti dello liana :t. 11 mio cuor ,., mutato '" orto mlnto delfo .rptrito e della lln- natura che la so.stanza del DI Cardarelll cono.sceva dou., l'amore u mtna eJ: i.i~ampo, uuc: >. suot per.sonagr,t. Credo eh, g:4o~!z • ~ ~u f~~~ ~t!°s::! t:p:~~ut~n~~e s~ ce~ Altra volta parlammo di ~~:e o~fltt!ft~h ~Pb1 t fra': : to che d uno scrittore ttalla- lette ratura poetica che tradl– Leopardf. Gf~e h cono,ceva ;:l dello accetto tnvcce la &ince- no autentico. Mt sembro tl .solo z!one e cultura geogro.flca im- !'da1:~anof t':i"r:o:. c't~'11 vo- qr~i:n~ 11 l'~m .. ~~~ atf::/:!:C:I ;:j ::i~~!:b!o ;fu ,!'~~n!'.::~ et; :,o:~~- ~~ ~~ •~etadl 8 ~~f stro poeta pt(l maturo. Il sua la .wa /olla df personaggi, o sua pro.so d un modello di come nota Il Salvinl. .soltanto :~':3, ';~~ ~hechdeeifrt1i cui tl destino sembra che ab• ,tue elegante cosi ricco df se- mnneò una lingua nlù diffusa :~tt~ g~l; ; : ~~: e;~~~ 1 "ga:~ r,: ;f'~{~~I ~t ~si~ - ~f:dt»~ antica e di orazta poe- r,~ o~:SCeu:~e :a rsl al- to per .tollevare la natura ad un•aut.:.zo su GUh l'uomo si P. MAB.INO PIAZZOLLA CABLO PICCHIO U N A LE ,..r ,..rERA DA P ARI GI a Sartre , e-att .ivo B onrget se :t del 1893 e U e V01149111 d'tldrien » dello stesso anno stanno già a slgnlftcare, per lui e per la sua.storia lettera • ria, Il tentativo di risolvere ti drammatico conflitto che sta alla radice dl tutta. lo. sua opera: apftunto U sensualbmo E SPRIT, ce ofce Impuni ;~ . ;!~t;:f 1 g1de~ ~~~I~ ~alrn,t~~u:'i· r~~ annl della giovinezza, si pro- cesl ne sono ammalati. rtsta, Pallnure, che fa anche la critica sul Monde. Le comme– die non hanno fortun a sulle scene se non offrono almeno una decina cU battute memo• rabtll. Il terribil e Paul Léau– taud ha detto alla radio Ue sue interviste radi ofoniche, che vena:ono dopo quelle di Glde, di Colet.te e di Bini.se Cendra.s. .sono U pll:1 grande successo radloronlco deall ul- Umi mesi) di odiare Rlvarol perché ogni matti na studiava le bnttute di spirito da .snoc– ciolare durante la giornata. Ma Uau taud à considerato w, or.so ,un brontolone e la mag– gloranr.a non può che adorare Rlvarol. D1chan.ronnfers. que– sti 1nde!ea l produttori di e,prit, la Fra ncia pullula . bcJt 1eller rrancese dell'anno =e ~fi' p~ ~n afC.~n~ tlnua impaaslbltment.e anche perché da.1 1789 at giorni n()– trl c'è posto per molti na:11. Bourget. e Sartre .sono decisa– mente contro Il romanw a te– si. Sono per la Ubertà del per– aonaggio. Ma anche per li ro• manzo sociale, educatore, per U romanzo eche serve a qual– cosa ». Come quel vegetariani che si nascondono per man– giare della carne, Paul e Jeau Paul gridano la loro condan– na della letteratura a tesi, ma praticamente aono favorevoll al romanzo a teal che non osa dire ti suo nome: al ro– manzo che serve (Bourget), al romanzo engogl! (Sartre) . Or– gog:llosl entra mbi della loro formaz.lone unlveralta rla e Im– pazienti di sfrut tarla, hanno Idee contuse che pretendono dimostrare aclentlflcamente ma che preferiscono col truc– co del romanzo. Bourget , In- - E allora, - Io rt.spetto le con,er,nc, ma rbpetto on~ me ste.rso. CcMo.lns sales»>. rent si è divertito a far pas– seggiare sottobrocclo Paul e Jean Paul. Dicono pre.ss 'a po– co le aLesse cose, al la.sciano prendere dagli stes&l JuoghJ comuni, a tut to vantaggio di Bourget, perché l luoghi c.>– munl del 1945 lo erano :nolto meno nel 1893. e La clt.t.à al stende a perdita d'occhio » di– ce Paul (Outrerner) e Jean Paul (Sltuatlon.r 111) incalza: e Lo sguardo scivola su agglo– merntl di ca.se , senr.a che nul• la lo ferml; va a perderai nel vago, all'ortzzonte >. Per Paul Chicago e è mostruou , tutta nera, col suol tetti piat ti don– de escono fumate, Innumere– voli quantità di vapori, d1 un grigio blanca,gtro ». Per Jean Paul la et.essaè cannerita dal• le fu.mate, oscurata dalle neb– bie del lago Michigan . . . :t. eQuesto malaticcio blsogno d1 pose d'esser torte a1 punto da D più grande quotidiano di poter godere interam ente e Franela, Fran~ Sotr (650.000 ~ or:W~:' ~ egUB~g::~ = ~1e1u h~~I~ ~b~ 'l:tA1~ ; ;;b~ur ~Jii~~~~J~Quf d~ ,~al~~~~ ~re~a ff:1m~;! questo srorzo di conclUare tori. Combat ha afrldato a ~:C:C~~? [al! .t':1a~ e: aat~: cronaca parigina ad un uma– to motivo e prete.sto d'espres– sione, In ques'nn.sla, In appa– renza gelida, di conquistare la propria persona lità &enza mendicare mal g1ustlflcazfonl o difese, senza chiedere .soc– corsi facUI cd effimeri, sen– za conforta rsi di retoriche e di defl.ntztonl schematiche sta la forza di Glde. anche la for. ta della sua influenza su tan– ta parte della cultura e della letterat ura d'Eurooa del cin– quante nnio. Qui, torse, anche la radice ph) profonda del suo csata nlsmo :t, la s u pe rb ia i;:nbllm! con la quAleha Inve– stigato sè stesso. denudo.ndosl con un atto di coraggio che è la. sun vera salute La sua grande importanza Jetterarla, 11 peso della sua presenza In una letteratura che era glà ricchissima d'alt! nomi. la rortuna anche della sua opera st.anno appunt.o in questa coraggiosa ricerca di un assoluto morale ed esteti – co, ricerca che non bada a mez.z:tpur di conquistare tut.• ta Ja sua responsabilità . Cosi I le tappe e.le.Isuo vlo.ggto dJ scoperta di sè stesso si chla- - ~ - ~ - • - . I du » e e Nourrituru terre - .sire,», e L'Jmmorall1te » e u, e Saul ». e La porte étrolte » e e lsabelle »: ma si chiamano PAUL LEAOTAU O iblioteca Gino Bianco Naturalmente le. letteratura è la più sensibile a queato sta– to di cose. Prévert, Queneau, Audiberti non sono che çll anelli di una catena snodat.a lungo la storia lette raria deU• Francia . L'e1prit è, a volte, 11 pigmento essenziale di intert saggi, come quel Con/ort ln– tellectuel di Marce! Aymé che. nel '49. mise a rumore la re– pubblica delle lettere di qui. L'e,prit anima. dalla prima riga all"ultlma, un !>rlllante saggto apparso nel numero di febbral.J della rivista Lo Table Ronde sotto Il tltolo Paul & Jean Poul. E' dl un giovane scrittore che l critici emun– cto~ noria ffiegano fra gli ar– tlglanl deUa penna perche I suol numerosi romanzi hanno avuto fortuna . L"unlco merito che gli riconoscono è la straordina ria capaelt.à di pro– durre. Questo giovane, i.emen– do che la sua produz.Jonea ca– tena av"rebbe finito per ln!a– stldlre Il pubbUco anche meno avvertito, ha adottato tre no– ml dlfrerentl e ha tenuto per sé quello .scritto sulla carta d1dentltà . Laurent Cély. La sua grande ab1lltà ~ atat.a quella di Imporre tutt i e tre l nomi presi a prestito. Come Cecll Saint Laurtnt detta al– la moglie migliaia e mtgllaut. di pagine di romanzo a afon– do storico tipo Ambre e Il suo Carollne Chérte. dell"epoca della Rivoluzione, ~ stato li b~~ l1g:~~ 1 : :e~~;~ r:~~ storico (Quand lu /ranç11,f.t occupa.tent l'Europe, Ht,t olre de la Pollce, ecc.) e come Jac• qucs Laurent saggista. Ja cques Laurent ha già regolato con molto spirito I conti con la contessa de Ségur Cc autrice di .stimate opere per la g1o• ventil » come dice U Larous– se> di cui h- .- ..,le-:.ente di– mo.strato la natura di re/oulée e di sadica. Ha pure e&qua– lificato» Hector Malot, Unoto• so autore di Senza famlglto. Nel saggio pubblicato dalla Table Ronde <apparso In que– sta sede. ha ridato al giova– ne molt.a di quell'autori tà che gli veniva ostinatam ente ne– gata: Maurlae lo pa lodato nel suo settim anale articolo di fondo del Fiooro, trasc urando I gravi problemi lntemuJo – nall e attl randosl le critiche del numerosi avvenari) la vlt.-– t.lma i nientedimeno che Jean Paul Sartre . del~~~~ta:if!! ~~ 1 ~r~t~ be che un discepolo - un cat– tivo discepolo - di Paul Bour– get. Per glun&ere a queata conclusione Laurent si ~ letto atte ntamente le opere del du~ scrittori. e Impresa difficile - confessa - ché di sartre c'era ben poco nella mla biblioteca, di Bourget non ce n'era af– fatto. Ho dovuto ricorrere ad amici. SI ha sempre qualche amico che ha libri di Bourge: e un servlt.lo per aaparag1 da chiedergli in prestito ». E U divert.lmento comincia. vece.. % q1~1v~~ cuui uS:Bf~~ tellettuale . 11~ , .. goe Kant, abu– sa di una vergine e lo uc– cide, scrisse Le dliclple per di– mostra.re , con l'lnveni:lone ro– manzesca facilmente credibile dal lettore rattoel complice, la verità di oueJl·ldea che si era flcenta in testa. Sartre, lnveee di scrivere un saggio Del– l"omo.reuuallt4 con.slderata co– me la /a.se preJ}Oratorloal Ja– ict.smo, scrive L'en/ance d'un che/ per gli stessi fini. Nel '21 Bourget scrisse un romam.o Intitolato Le 1urs1,. Nel '46 Sartre scrive un romanzo in• titolato Le IUTll.t . Entrambi hanno scritto un Baudelalre. !~~~~t~~~:~~~ ;~~1~r:ol~ lettlvl dell'attuellt.à.. La Barri– cade, Le trlbun Il prlmo. Sul comunismo. la llbert.à, li pro– blema razziale li .secondo. - Lo dovete olla oo.tero causai - Non c'è soltanto lo cau• 10. C'è l'uomo. (e Le trlbun :t). Dal voi si pns.sa al tu, ma non al dlrebbe che fra una commedia e !"altra sia passat.o quasi mezzo secolo. Entrambl hanno ratto un viaggio negli Stati Uniti e fis– sato le loro lmpresslont. Lau- - E quando U ddnno uno con.regna non sai che devt rl- spettarlo1 Paul Bourret e Jeao-Paul Sartre, lo una caricatura da cC•rrefour ~ ~;~~'!~:e ~ ~o!°~f:· c~f.. lettlvltà che nasce questa ten– denu educat iva. Ogni ameri– cano si fa Istruire da altri americani...», conclude Sartre. e Quasi subito ho scoperto U loro profondo Individualismo» esclama quest'ult imo. e Que• sto 6 11 paese della volontà individuale. Quello che 6 uguale In loro è ~ rb petto dell'lndlvlduo :t aveva detto tanti ann i prlmn Bourget. D florilegio continua per pagine e pagine e le amenità segna– late qua e là, di afua:glta, eon– trlbulacono ad aumentare Il divertimento. Conclusione: la .squadra del– la Nouvelle Revue Françal,e, prima della grand e guerra , con Thlbaudet. 1n testa, .s1 è data tanta pena per condannare Bourget e denunciarne le ca– ratter1stlche di falao artista. Oggi il butlone della evec– chia-giovane rivista » è aollda• mente nelle mani del dbce • polo di Bourset . Sartre , U trionfatore, l'alfiere della ban – diera del vecchto maestro , l'osannato papa detl'eslaten – zlallsmo militante (a dispetto di Hcldegger ohe, rispondendo ad un'Intervista, si ~ .stupito con Ingenuità che gli si pa.r– la.sse d1 un ,.. · ·:-e flloaofo). 1.0R&.Joì'.ZO BOCCBI

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