Fiera Letteraria - Anno VI - n. 4-5 - 4 febbraio 1951
j Domenica 4 Febbraio 1951 'i:A FIERA LETTERARIA .. Pag. 5, - ----- --- ------------------------ ENSAN DO d1 :rnd:1rc incontro a\- p l'interesse dei lettori J)ubblichi:uno que sta corr 1sfH>mle11:a di Lui)!1 Oli– vero sulla ineguale iorluua che è toccata III patria e all'estero al 1>octa Fc• derico Garcia Lorca. lasciando natura l– mente a chi scr ive la rcsoonsabi lità delle sue notizie. Vogliamo dire tuttav ia che stando alle nostre informazioni le oper e di Lorca (specialmente nell'cdiziouc ar– JZ'Cntina) non risultano scomp ar se dalle ve– trine dei librai spaj?noli. a meno che que– sto non si sia verificato di recente e sol– tanto a Barcellona. Allo stesso modo ricor– diam o che il pittore Grc(?'orio Pri eto, in– timo amico del poela Aleixandr c e di molti altri notoriamente residenti in patria, è stato in Soa~na nel 1948 cd ha esposto a Madrid , se non err iamo. nella saletta della libreria Buchholz TRA IL FOLI(LORE D[ SPAGNA E .LE SUGGESTIONI SURREALISTE * N EL SETTEMB RE SCORSO , scen – dendo a. Barcellona, alla mia Im– mediata ripresa di contatti con gli ambienti artistici cat,alanl ap– prendevo che Il governo di Franco aveva proibito la vendlt,a del libri di Federi– co Garcla Lorca e la rappresentazione delle sue opere teatrali In tutta la Spagna. Il provvedimento non si arre stava qui. In– terdiceva anche la pubblicazione nonché 1'1mportazlonc all'estero e la diffusione In territorio spagnuolo d.l saggi, profili, vo– lumi critici di tono apologetico concer– nenti la figura e gli scritti di quest'autore . Il sontuoso volume, caratt.erizzato da una critica affett uosa e penetrante, che l1 cele– bre scrittore iberico Gulllermo Dlaz-Plaja , Membro Corrlspondente della Reale Acca– demia Spagnuola, ha consncrat.o al famo – sissimo poeta andaluso e pubblicato presso l'editore Gulllermo Kraft di Buen os Aires, è ti primo libro d'importaz1one, fra. quelli che trattano di questa materia considerata... ter– reno minato, a fare le spese di questo Im– provviso ukase franc hlsta. Volatil\zzato sl come per Incanto dalle librerie, non se ne trova più una sola copia sul meront.o spa– gnuolo della carta sta mpata. Per procurar – melo di seconda mano , con promessa di as– soluto riserbo sulla persona che m~ lo hn ceduto solamente dopo infinite inslstenze, ho dovuto pagnrlo la bellezza di 270 peseta~ - oltre quattromila lire Italiane - che equi– valgono supperglù al prezzo del monumen– t1llo Diccional'fio de la Lengua Espanola compilato do.Ila Real Academla. FORTUNA AGITATA di Goreio Loreo glre ad una morte sicura che Il minac ciava di minuto in minuto, hanno preferito ri– nunciare alla propria libertà. e affrontare la prigione, un processo pili o men o Ieglt• timo, una pena più o meno meritata, piut– tosto che vivere nell'atroce alternativa di tentare una fuga dlsperata, sovente impos– sibile, o rimaners ene passivi, in uno stato di lancinante tormento psicologico, nell'attesa di finire sotto i colpi di mani spesso ignote , guidate soltanto dal terrib ile desiderio fi– sico di uccidere. Scegliendo volontariamen– te la prigione per sfuggire nl pericolo di un attentato, molti si sono snlvntL E' 11 cnso di Drieu La Rochelle (poi suicidatosi) in Fran– cia. Non è stato, sfortunatamente, il caso di Federico Gnrcin Lorca In Spagna . Ma senza Il concorso della tremende. coinci – denza che lo ha perdu to, avrebbe pure po• tuto esserlo. Nonostant e egli avesse ricevut o l'assicurazione della più completa Incolumità da parte del capo della Falange locale, sen– tendos i insidiato aveva lasciato la sua casn Cd era andato a rifu a-iarsl nel villino del suo amico Il piani sta Medina, un giovane mite e sognatore che viveva in quel suo eremo di poesia. situato nella periferia di Granada Una sera , rincasando dal Caffè Puma, Lor– ca aveva trovato il suo amico massacrato davanti alla porta ' di casa. Temendo di fire meglio I propri! Inter essi politic i e cultu – rali commemorando degnamen te Garcla Loreo. invece di ripudiarlo; pubbli candone e divulgandone le opere lettera rie; rappre sen– tando quelle teatrali; Illustrandone la vita con una blcigrafla verltlera e un eplst.olarlo ~a~~~a~~~~:: C:h~p!e~o~~~::~~~~j~~ ~~~ 8 trlmonio nazionale, e l'uomo, che si potreb – be identificare con i versi che lo stesso Lor– ca scrisse in gloria del suo amico il torero Ignac lo Sanchez Mejla s (Tardard. mucho tfempo en nacer, si es que nace, - Un an– daluz mcis puro...), anzlchè vUipcnderlo: per meravi gliarsi, poi, che altrove si faccia lper – troficament e ciò che In Spagna non si fa e non si permette che venga fatto . rata, con molto maggior cura e migliore aderenza e amore al testo, da Oreste Macrl che ha corredato la sua performance tradut – tlva (indubbiamente la più genuina di quan– te compiute finora in Italia sulla poesia lorchlana) di una squlslta lntrod µzlone e di poche, ma limpide e nutrite, note ln!ormn – tlve. Nel N. 14 del 7 aprile 1946 della rivista di studi piemontesi El Tòr, quattro fra le più surrealist iche e Intraduc ibili poesie del Romancero Gitano sono state voltate In dia – letto suba lpino con una tale musica lità t! compenetrnz1one allo spirito del testo da. ri– chiamare l'attenzione della critico. straniera su questo slngolare esperimento. Quella ri– vista è stata anche la prima pubbUcaz1one In Italia che abbia dato l'esatta versione della morte di Federico Garcla Lorca. Per quanto l'editore Guand a abbia. an. nunclato di volerne tentare la dlfflcUe Im– presa, non appare certo possibile, dal pun • to di vista. del torna conto editoriale, ripub – blicare in Ital ia l'opera. completo. nel testo originale, in otto volumi, come ha fatto 6l– gnorUmente In Argenti na la. e Editoria! Lo– sada ·:t: giacché richiede rebbe anche la tra – duz1one Italiana a fron te e verrebbe a co– sutulre un edUlclo di assai dlfftclJe real iz– zazione In questo periodo di fortuna non In Italia non sono state ancora tutte tra– dotte né tutte rappr esent ate le opere di Garcla Lorcn. Il Dramma, diretto da Lucio Rident i, ha pubblicato in fascicolo speciale, del 15 maggio 1946, qua ttro opere teatrali egregiame nte trado tte. L'editore Bomp lanl ha Inserito nel N. 14 della sua bella cColle– zione Universale Corona :t un'a ltra opera. teatrale, preceduta dal Lamento por Jgna– cio S(mchez Mefias e seguito dal Dialogo del Amargo, nella sonante traduzione di Ello Vlttorlnt. Un altro dramma, non decisa– mente fra I migliori del Lorca, è stato pub– blicato dalle ... Edizioni del Secolo :t di Roma con Introduzione e traduzione di Ruggero Ja . cobbl. L'c Editrice Arethusa :t di Asti ha for• nito una delicata Antologia Lirica a cura di G. M. Bèrtlnl. L'editore Guanda di Par– ma ha pubblicato , nella su11oscintUlante • brlllant l.s.sima del libro Italiano. e Collana Fen ice :t, una scelta di poesie nel testo orlglnnle con traduzione a fronte , non sempre felice, di Carlo Bo, poi rimediata , Diven uto intro vabillssimo anche un volu– metto contenente le riproduzioni In nero e a colori di appunti pittorici e disegni meta– fisici di Federico Garcla Lorcn , pubblicato recentemente in Spagna con una bella pre– fazione in lingue spagnuola e Inglese del pit– tore Gregorio Prieto che !u amico fraterno del poeta e che oggi vive e p roduce. merita– tamente celebr e, a. Londra. In nltldl.s.slma edizione e in più oculata re– visione fatta dallo stesso Bo al proprio la– voro, seguita ancora da un'altra scelta , ope. Ma l'inter esse del nostro pubblico verso lo sventurato e grande poeta granadlno è vivo e sempre più In aument o. Anche la nostra Radio ha contribuito, con riusc ite rievoca – zioni letterario -musicali e messe in onda di opere teat rali, a rendere sempre più vasta fra noi la conoscenza di questa poesia. L'ult imo ritr alkl dal nro di Feder ico Garcia Lorca, dipinto dall'am ico Grqorlo Prlckl Anche prima di questo veto governativo, non era frequente che In Spagna si scrives – se favorevolmente di Federico Garcla Lor• ca. Le nlte sfere· politiche non erano ancora pervenute a Imporre l'attua le congiura del silenzio intorno all'opero e alla produzione del grande poeta grnnndlno: tuttavia era sempre risultato evlderìte, anche all'osserva• tore superficia le di cose letterarie o giorna – listiche spag nuole, che la stampa franchista evl~:iva dl occuparsi di questa autentica glo• ria della sua poesia nazional e che, come ebbe a notare Il traduttore francese del Lor– ca, Plerre Darmangeat, ha fatto rina scere . con la sua appa riz.lone il miracolo Lope de Vega e monstre de In nature et phénix des ésprtt.s :.: soggiungendo che e sa prodlgleuse auréole - et, depuls l936, sa mort traglque ..:..~ ont quelQuq , J?eU opnubUé. 1 ,aux i YIIUXrri<i" 1· l'ét.ranger,,-~-peut ,4tre 11,1éme,.aux yeu,.x. ~ espagnols, les autr~ ,.talen\.$ ~~. ~e ~lèçl~ :t.z. La ragione di questo riserbo umclale In Spagna è sempre stata oltremodo penosa . ~v:~::u:~:n:a:1to ~~~o"~~~oe~:t~d~i:} ~~~ F. GARCIA LORCA - e Dl~gno a penna :t verno naziona le, rimane, pera ltro. una spina (Raffigura l'Amore mistico che ,,Jene Innalzato confitta nel cuore del regime franchi sta . e santificato da t.utte le coese terrene) Cerchiamo di essere obbiettivi. Dal giorno in cui Emmanue t Roblès, nella la stessa fine, Lorca non aveva indu giato rlvlsta algerina L'Arche del giugno- luglio a chiedere di essere imprigionato. Il caso HM4, diretta da André Glde (in un clima, aveva voluto che. invece di sfuggi re allo quindi . non sospetto di aure favorc,,oll al morte, egli si fosse buttato proprio fra le falangismo), ha potuto rendere di pubbllca sue braccia. conoscenza l'esatta versione della morte d1 Dopo la testimonianza definitiva e lnso- Oarcla Lorca - versione desunta dalla te- spettab ile sulle cause materiate di un'lmp)a. stlmonianza di un ex ufficiate della Gunr - cabile predestlnaz1one che hanno condotto dia Clvii il quale, nel 1936. partecipò all'oc- alla morte Federico Garcla Lorca , nessuno cupaztone m1litare di Granada, assistendo ha più ritenuto onestamente di poter rin • alla fucilazione del poeta , avvenuta senza facclare al Governo di Madrid, allora con discriminazione insieme con quella di altri sede a Salamanca, la suo. diretta responsa – numerosl ostaggi, quale ritorsione ad atti di billtà nel confronti di un delitto che pre– guerra compiuti da fra nchi tiratori al danni senta tutte le caratteristiche di un episodio degli occupanti - si è avu to. con l parti- disgraziato, deprecablll.s.slmo, doloroso fino colar! Jrldat.1 di una rassegnazione quasi in- allo spasimo, Ingiustificabile da parte della fantue del poeta dinnanzi al plotone di ese- ragione umana, ma quale In tempo di guerra cuzlone. anche Jn Prova storica che Oarcla o di rivoluzione se ne sono verificati e se Lorca, senza che nessuno pensasse ad arre• ne verifi cano, purtroppo, a mlgllala. starl o, era andato, qualche gtomo avanti, a D'altra parte, occorre che in Spagna gli cost.ttulrsl volontariamente proprio a quella scrittori franchisti e l loro .capi pollticl Guardia CMI che egli più di una volta aveva ' si convincano che non è tacendo enlgmatl– dilcgglato nella sua poesia. Questo gesto che, cnment e duran te quattordic i ann i e met - ~~!:i~i;at~e:I~ c~~~os!~~~: O ~:::~:!~~ ;.~~~~a ~~d~;~~:h:~?~e~: 1:g:i~s~u:. 11 d1~c~ stato compiuto, Invece, da migliaia di ind i- chè, anzi, un simile atteggiamento esagera• vldul, prima e dopo Garcla Lorca . Jn·period i tamente repulsivo contribuisce a infittire le arroventati di guerra civile In Spl!.gna, In ombre, ad ,alimentare 11 sospet.to , a perpe– Francla e anche in Itali a. Innumerevoli per- tuar e l'equivoco lntorpo a questo tristissimo sone, chiuse nel cerchio di lnlmlclz\e- ,per,- episodio della _recente storia di Spagna. sona ti, ritenutesi nell'iml)OSSibllità di sfug- Io credo che la Spagna d'oggi s~rvirebbe LUIG I OLlVERO IL IUlHIAMO llvSlSTENTE DEl SUOl VERSI Amici enemici per l poeta andaluso ca_ ERO fatto mt obbli - M J accarezzare le corna e voltar- M I go"' non discutere o ti spagno li si meravigliano •" le spalle e fare con esso con gli spagnoli. tutti i giochi che gli piacesse. U110 strani e~~nvi ::~:::;~t~ che Lorca sia famoso in Europa ::i::r:e d~!or;:gti~!~ro::;~:i con ogni considerazione, pur~ nell'intento delle nostre stesse ché 1101, s'impicci dei fatti loro, midolla, il sangue, e gli og- Jt1,molti ca1i 7,~n giova nean- -...,.....,,;,:;;;:.;~ ~iilii;:!l!ì~,= getti dei ~uoi canti erano cose che l'idenÌità di ve, ute, e se terribilment e vere e assolute. sono antf/ranchisti son capaci No, non d l'Andal u.sia, è la 1 di aversela a male ancl,e se cmctenza che l'Europa s'è or• uno gli dà ragio11e.Afa dovet - mai ridotta a quell'ultimo di- ti perdere la pazienza la sera menticato baluardo; sono tut. che si venne a parlare di Lor~ te le regioni d'Europa che gri- ca al Café Gi;on con dei poe- dano vendetta nell'Atidalu.sla tini impiegati pei mi11isteri. di I.orca. Era110della nuova scuola, col- Con un vassoio in mano da tivavano cioè una nuova /or- cansumazio11i destina te ad al- ~,iulaper la produzione di mas- tro tavolo, Manolo, U came- sa di so11ettl pieni di lambic- riere , s'era fermato alle spal - cate quanto inesistenti pas- le del miei interlocutori e m1 sio11i.Ad esser precisi, la /or- stava a sent ire co1~un'espres - mula 110n l'avevano neanche slone di gratitudine che sem - ìnvent ata loro, ma qualcuno • brava aumentare a ogni pa- plù bravo, della stessa genera • .._ !lk 1 rola. zione . ,._ , · ~ - E' tutta una .montatura e ,~: C::!;:,~ft:~:n~,~~~:!f: .. : • · ~~- • , J ' :!~:~':_ E• s:::C," s:~uJ:m~l~~~ la sproporzionata fortuna toc• • ,) j che l'ant ifascismo ha organiz. cata in Europa alla poesia d1 , \•fl zato sulla morte di Lorca. Se Lorca. !i>~ l'avessero ammazzato i rossi - Che cosa ci abbiate tro• I nes,uno si sognerebbe di con- vato in Lorca non si riesce a ·q siderarlo fra i più grandi poeti capire. Il folclore andaluso! E' ,., contempcranei. possibile che una critica co,1 - Fra voi e quelli che lo scaltrita come pretende di es- hanno ucciso - dis1'io - c'è sere quella europea di oggi !1 solo una differenza, ed è che sia lasciata incantare da un quelli almeno non scrivevano fatto talmente grossolano? so1 etti. Faceva rabbia che fosse pro• Vidi U vassoio di Manalo prio un andaluso a parlare su.ssultare con le tazz ine di cosl. Era un giovanottino dai ca!é con teche che c'era,10 so- balletti sottilissimi e untuosi. pra. Ci fu un silenzio teso. da tophr.o cadu~o ne!l'olio. F. G . LORCA _ • La ,•err lne dei Sette Dolori :t (dls. a penna) - Buen~ noches, don En - - Lorca - rispesa - è CO· Fu eseguita dal Poeta all'inizio del 1924. Questo disegno pendeva rlqu e - disse Manolo a voce me Manolete , che soggiogava dalla testai.A del letto della. 6ua. cameretta goliardica alla. alta. - C't qui Il suo amico il suo toro al punto da-potergli e Realdeocla de Ios F..ru.ldlantes :t di Madrid italia110che l'aspetta. Enrique entrava i,i quel mo- mento dalla bussola. Non era nelle don:e gitane esatto che lo stessi aspettando. Era un pit·tore, un uomo d'una grand issima gentilezza, al I punto che pur non essendo d'accordo su. certi /atU /onda – me'1talf, come per esempio la la Po ll/l:a~~a del ''Ro,...onee,...o :~:r~i: ' ~~:~;;:~;!~~; ~~ ~ • • ~ • ~ '' ~i:~?:~~t ~:Ù :~?1;:,~~; J sono trasferito in que- att ualmente, in Spagna, che osi se- non solo dal punto di vista date scrupolosamente attraver- piacevano. Carmen Amaya iblioteca Gino M sta citt4 che è stata la pronunciare ad alta voce fl no· della galanteria, ma anche ne- so la tradizione orale della gen-· Uscii dunqu e con E11rique. culla (5 giugno 1899 nel me di Gard a Lorca. E' una gli stessi confronti della verità te gitana. Sul Pasco de Recoletos ci sa- villaggio di Fuenteva· famosa balla.dora gita na: Car- biografica ed. estetica - defi- Dopo l'entusiastico riconosci• lutò l'uomo che al/lttava le queros) e la tomba del poeta men A.maya. Essa è l'incarna- nendo, in un titolo su nume • mento di Arturo Toscanini, /f.· sedie di ferro lungo la pas– fucilato dai franchisti U 11 zfone vivente della lirica lor- rose colonne e a caratteri nora l'unico critico che abbia seggiata . Prendemmo la fer – luglio 1936. chiana del Cante jondo (jondo, da insegna lumi110,a, Carmen analizzato da perfetto cardio- rovia sotterrmtea a Cibeles, Come del resto mi attendevo, in andalu.so , significa profonda Amava• vecc~la e bruttis_,tma :t logo la sbtole e la diastole camlilammo a Puerta df,?l Sol fra le persone che mi erano ed esprime l'intensit à radicalt Quuta frenetica danzatrice ibe- del •cuore artistico di Carmen e risalimmo a Progreso. Il state indicate quali antiche co- della mu.sica e /lamenca :t} e del rica è nell'eta d'oro per una Amaya, è stato un critico-poeta, Chlspe ro ha l'aspetto d'un ca/• noscenze del poeta, 110n ho tro- c~leberrimo Romancero gitano ballerina Jlamenca: l'etd del Jean Coctèau, il quale l'ha cosi feuccio, e lo è. Afa la ,r.otte vato che un senso di malcelato finora tradotto In 23 lingue. S1 succe~so, della pltma matu r~tà silttetluata.- con tre pesetas d'i11gresso sa di1agio a trattare nella con- può dire che l'arte inimitabile artistica, che no~ P~Ò venire e Carmen Amaya, c'est la passa a un giardi110in fondo versazione, sempre cort.ese ma di Carmen Amava sia la qUD· caloolata su! dati di un CO· grClesur les vitres, un cri d'hi- al quale c'è un minuscolo pal– pollticamente circospetta, un tidiana commemorazione plasti- m,.mecartellino an.agraffCO, 1 10n rondelle, un clgare noir /umt coscenico: è li che 1i esibisco– argomento oggi ritenuto e peri- ca e musicale dello sventurato dev'essere conteggiat~ 111 esten- par une /emme réveuse,un ton- no tutti i cantanti e i balle• coloso :t. e grande Federico. Andatela o slon~ di tempa, ma piuttosto in 11 ere.d'applaudissements. ri11iche vengono dal Sud de- Tuttavia, al Ca/é Puma, /re- vedere. Ve ne convincerete. rapporto alla sua asce~a sugli e Lorsque sa Jamille .t'abat cisi a coniiuistare la Capitale. quentato da Lorca fino a pochi Co11oscevo già Carmen Amava. alti e asperrimi gradini cht sur u'ne ville elle 11 supprime la Ed effettivame nte oli applausi giorni avanti la sua morte, ho L'avevo intervistata, nel /eb• com~11gono la scala del valore laideur, la lenteur, le morne, riscossi al ? htsp7ro porta,io potuto parlare con un gruppo braio 1949, a Roma. Ma stasera, artistico. come un voi d'insects décore lonta110, po1chè Il suo pub• di studenti e studentesse dai nella cornice architettonica e Una decina d'anni di imper o les fcuilles des arbre,. blico, che è il più chulo di Ma- quali ho avuto la copia di una nell'atmosf era di questa ctttd assoluto su que,to genere d1 D . 1 B ll t R d drid, il più becero, è anche lirica intitolata ... Y a Granada c11e di notte mi sembra una danza apparentemente senza S • epu~3 eD. a 1 \ u 3 ie e quello che ha il palato pilÌ fué un crlmen che Antonio Ma· immensa chita~ra d'ebano ~n- regole c senza codici, ritenut~ n?:!fons e s r;'t:c,~iv~wi»;ì ~~:~ fino i1t questo genere. Tro– chado, il maggior poeta ,pa~no- castonata di giade orlen.talt e dallo spettatore profano qua~ dez-vous 1:a mour qui ,ip don- vammo a stent o da sedere a ~oc:~~';~,, ~::;~a ,f~gf~!~ ;:~;t:;;:e~~~/i~~:n~~vi~:a ':; ~~:;;::; tot,,:f viduu~~is:i~g;;:: nent dan3 une salle de theàtre :t, f;~:,~j ~~~~voda!~,: 0 ::r~~o~! 1 ~; braio 1939), scrisse all'indoma- altri occhi. Con occhi veramen- che, In realtd, 1noda le sue vo- A mio .-parere, 11.anno errato proprio bicchiere con quello ni et.ellasoppressione di Fede- te e lorclliani :t. Iute vorticose entro limiti tu.• quei critici che, di fron~e a del vichio. Si beueva vino o rico Garcia Lorca. Questi gio• venti mesi or sono, un glor- multUDsl e tuttavia ben de/l• Carmen Amaya, hanno rievo - birra, cognac , aouard.iente, c'e. vani mi hanno detto. 11ale romano della sera avevo 11/ti, tracciati secondo leggi non VITTORIO BODL'i'l L, o. _ Non c'è che una creatura commesso una grave lmpolltes • scritte sulla carta ma traman- (continua. a pag. 6) <continua a. pag. 6) 1CO DUE INEDITI di GarciaLorca Tre storielle delvento Il vc11tovc11iva rosso at:ravcrso il vàl ico acceso e si è fatto verde, verde s11lfi1011e, Poi diverrà violetto giallo e •.• Sarò s.11i campi arati arcobale110 teso. li Ven to rappreso. Sopra il sole. Sotto le alghe tramebonde dei pioppi. E, il mio cuore Va11to rappres o aUe ci11quadella sera I1l la brc:::::a è 011d11lata coma i capelli di certe fa,iciullc Come le ve11alllrc di certi vece/ii. marmi. La bre:::::a s1us11rracome l'acqua e si spande - come ,m bòlsamo bia11co • 11cgli.àlvci dei torre11ti e sviane all'urtare co11lro il dur o della mo11tag11a. Stampa del cielo Fra le stelle uon ci son sf)osc. e osi vc:::::osc come so110le stelle! Attc11do110 uu gala11tc elle le assurga alla sua V.c11c:::ia ideale. Tutte le nolti occl,icggiano Alle perlia11e. - Oli ciclo di mille piani! e o{fro110 lirici. bàttiti dì ciglia ai. mari d'ombra clic le circo11da110. Ma pa:::ic11tatc, (t111ci11llc, cllé, q11a11do io morrò, a 1111a a 1rna vi rapirò slflla mia p11lcdra di. 11cbbia. i ' FEDERICO GARCIA LORCA (Trad . d, Luig i 0livero)
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