Fiera Letteraria - Anno VI - n. 2 - 14 gennaio 1951
Domenica 14 Gennaio 195I LA F IERA LETTERARIA Pag. 7 ~os · TJRE RO~ANE La più difficile r c rca nella pittura ,_ di Eliano Fantuzzi ELIANO PANTUZZI - e Toro» CRONACHE N\.JI.LANESJC Serltto ·rl elie di11in9ono m!,~!118:r:1~1 s3:z1~1 t:: Ocmos Bonlnl, aperta nella pri– ma sala della Conchiglia e pre– sentata da Renato Guttuso , con parole che richiamano la n011tra attenzione, scrlveremo nel pros– slmo numero. Nelle alt re sale della Galle – ria e La Con chtill& > è aperta una moatrn non priva d'inte – resse. Oli cspo:dtori sono sta – volta Rlcunt tra 1 più. noti scrit– tori e gtomalbtl Italiani. Vlr– guto Llllt, Elsa Morante, Mo– ra.via, OUberto Severt, Vergant, dànno alcuni aagp del loro tn– telllaentt dlvertlmcntt nel cam– po del dl&egno. M• Bavtnlo (&erlttore-pltto re troppo noto :~ef~r~~fa ~1J~~:~O~~~ piacevole ironia e la cui bra- Abbandonati all'emozione~~~i~~~i~[~}~I t.ctlco al effonde 1n augseatlvl dipin ti); Iren e Brin (elegante gli acquarelli di Cantatore~i!~i~~:Jk~ di Casoratl e dl Brn.que .sn trar– re accenti di vero pltt.ore); Dino A 4,UN, aplrlto WU. 'alt.ro &Ione alla creazione d1 miti. metriche contornate da rette, è _ che è uniforme e puro 00• Buzzatl CUcul lunare autort – cne ca,.u,o • dot.ato d1 Quel cavalll che lotta.no ln r1- pusato a torme , sempre a:eo- me un tempo _ ha subito qual• tratto del Ul21 è cartco d1 no– quell'agUltà mentale e va al mare , quasi eccitati dal- metriche, ma. limitate da cur- che variazione nelle prcteren - sta lgla, della aolltudlne dJ un a1 quella logica per le lo apuio tnftnlto che hanno ve alternate a rette, secondo Je ze del rapporti. E Soldati di uom~ sperduto In una città non qu&ll 1 noaU1 1,pncl tranoe11 d&vant.l. e .dal 1 quale 1000 ar- ealgenu della comp08iztone questa novità al è avvanl.aa :- sua), Vicari (con le aue osses- ~=:e ~=.t:m~'r !~~~ :ii :.: ,a;;;ru~:u~~ "~\tr:eir::io~u~:: d~e u: ~~a~;e~ e l~fcolWn~~/ 0~ :.n:N~~~~!) t1~~:U'!111e~~ IOtilnt.eodon0 un litn!te) non giudicanti, qi.ielle donno che di colori chlnti o scuri poteva ogn 1 modo è ce~ta· la ,u a' ti• slbUO; tut ti queatl autorl non amava molto l'acquarello. Non una corriva aenaualltà coatrm- auagerlr e ln certo qual modo gura re..terà neUà atorta di ;t moat~ n:i cero indegni di ~ ~J: :ra:~ ~i'to aeno~ f 0 p~t=~~y d~~~oclffi~~~ ~ : e;~~rl~ttm~ ~~w:p:~~ ~f~~ ~~~vr:U~~o c~~?~8!1r~.n•o~r!:: nel c.:;,rode1~e a::rri~ lo eblamb genere • ba.nardo » che cerca una glustlftculone poglzlonl posa su di un plano rurntlve. e N 1iUDae ad alermare Che alla propria e,iatenaa t si unico. Anche Il colore &tesso OARIBALDO MARU881 ROMEO LUOORESE l'&OQUartllista. quan4o 11 rit i. &fanno, proprio flslcamentt . In al vero non trova giammai l't· un tentativo Inane, C'è quasi dent.ioo aenere che, &I contra- uno spirito barocco, esngltnto, rio, ll nro plttorc cerca e aco• - lingue di ftamma e putre• pre. E concludeva con una fazione - sotto a questa fo.– OOIIOlllkml: ...,. l'acqu•• ttca un poco letteraria. E c'6 Nilo un pnere la aut tona è. una deriva.alone netta sia dal lett.erarta . Sul qual puoi<> d'ar- 1;>01Umpresslonlsmo,sta dalle rtvo molti probabilment.e non esperienze !auves, sulla quale IODOd'acconto. B1lolnl, pen- .si accumula un tnnto di secen• 1 :'·J::;.. nei di ":~~o'!: ~~~ 0 ;b~~~u~ ~ rg:!~toMn.~! l'acquereuo, che Alatn punta- qunlltà mlfllor e di SIW!Uap. :ea v:e· la ·=:e u ~~ reareco!~~~. f~~ 1 •eq~~~r~ lo ~mmo, dt un Ideale clas• delle mrwe, do.Iritmo di certe J,lco. E, aggiungeva ancora soluzioni, non lmprovvlsatc nè :;:;, fo~~ rt~:: ~':'ri :iut!1~~\ln~ 1 1io!~g[!~d~~:: dell'acquerello, ciò essendo do- nel colore e, forse, meno fret• vuto plutt.osto alla linea che ta di concludere. ,ostiene li colore. che non al Allo. Galleria Oavloll espone colore .stesao, 11 quale viene Cesarino Monti, pittore grade• arditamente aemplUleat.oe rl· vole, facile, etei:ante. Nello. sa– porta l'opera al livello d1 un la del C.AJ . numero se tele di abbou.o. Francesco Carini nelle quaU E da nol? Qt.lale pem si dà vibra una. cert'arla sceantlnea • all 'aoqutnllo. Scano, dlrem- stante e t.raapare un amore mo. Ma lt n,lonl IOZlO do• sincero per la monta1nn.. rl• vute, probab11mente, a quetln salto con dignità . inflazione di acquare lllstl dl cut 10demmo all'inlzl.o del se- o OGI, In un momento nel colo. Alla famo5A aoccla U • quale certe torme di a• =~ ch~ O t ~:tri 1 t~~~ri 1: ~~:~1~~m~t: 11 ~i:rJ>:rf: ml&llorl s'intende) sl 60no cl 4 niace e concreto• e cl viene mentatl di rlldo In un aenere dalla Svizzera con la fredd et• tanto pericolo.so . Valga l'e5tm• za della sua co.,truztone geome– plo di Tosi, n quale dopo an- trlca, parad ossalmente al di n1 dt pittura , ha affrontato fuori di ogni realtà, sia lnte• l'acquerello con I risultati be.n rlore cbe esteriore . l'arte di A· noti. Altri s1 è volto alla tem• tana slo Soldati non provocn più pera, altri ancora al guazzo, scalpore . Un tempo Invece, ala perché più aentl tl come quando 11 suo lavoro tenace t mezzo espressivo, ala perchè solitario comtnclnva n svolger· non 1nvolgnrtt1. si, Imperversante Il Novecento Pereto non senza curtoaltà e già dominante sulln scena d l1amo avviclnatl aall acque- ~hl~~ta!ts6~~ait!1~M~ 1 80~ re.111 che Cantator e ha esposto dati• era ,inonlmo di acanda • ~ ardo:~: lu~.•=• d:a:n~ !~a~r~tl~I q~~~~ 1 tl :~~ ~ • rtcercb1 dlYIJ'M e lnal- turt,ino di Bocclonl o di Balla. 1tenU • · In un certo .eruo, AtMaslo Soldati Cs1 è Jnau• J;nonocord.J. Ed è stata una guratn In questi giorni una sua &0rpresa , felice Invero, ncll'ac• personale alla Galleria Berga– corge.rsl come il pltton abbia mini) può venire considerat o ottenuti riaultatl davvero no- In un cert-o senso. IMlemc a tevoli. Notevoli, ripetiamo, per Ra.dlée (a.ltro solitario severo , la singolare fu, lone tra Il sen• nobile) e n Bo.Ila uno del epre• tlme.nto e 11 mezzo che lo cursori • dell'astra ttismo con• esprime, per quella trepidante temporan@O,cosi, grosso modo aun poetica con cui Il pittore Perchè sia Radice che Soldati f1~= dUell~ s::rg~. 1:r;: ~~n:on!e!~f~~:~t:u~~ .cll~: pullzla estre ma con eul Il Ja. non do.lle fonti astrntt e stra· Yoro è condotto. ,enza frattu - nlere. Nell'ordine. insomma. cht re. senza ritorni, senza esita - esgl crean o c'è, diremmo un zlon1. Bene ha detto Valaec• senso clu.slco e, tutt o somml\to chJ quando ha parlato nella umano; c'è una architet tura prefaatonc al ca~lo10 di un che è Italica.; c'è una sensibl· "'&bbaodono cordJale all'cmo - lltà che è mediterranea. Non Il sJ.one », pen:hè cl aembra rl• semo di Jelo del nordici. non 11>0ndapropr io all'aspetto fon• Il freddo e cart esiano gtuoco damentale dcUo splrtto di dell'Intellett o del francesi. non Cantatore. Questi paesa 11 1 lo Quella certa Impronta di prl- ~e~~~cl~~~6:a~t~":ie~;,e sq~1~ : 1t~~se:,rtoc~~alt~~~l~ r ~1t;';~: lo delta luC(! con la ste.5511. In- t"leml e più consoni. sopr11.ttut– Ìlocenu con' la quale cl vcn• :fè11. al~te~6're~pnventoaa dlnlet• go1~a Jncg~~;t• San Fedele ha 1 °m!i!o PPu~~ ~:a~o s~:~!l! espone Allfti Sassu. appena rl · 'r ri t"ubl. prl!!ml. forme . bloc• ~am:,~D~~a de~a::~ r ai~ ~ ;~~ 1 ,i1° v~ ~ogp~zt~e:~:~::r ode~ ~ hl nelle mlnlerf: vfclno ad "lunttrocento (non per nulla Igle&lu. Dotato di una acee3a qoldlltl t emllltino) , succ'"S.<;lva– imml.lflnutone )Il quale si •P · .,,,,nte. per lnflu ent<' che ha pun ta su modelli che lQJl'oro 11ccettato. facendole sue cro– rlntend endoll costant emente, orte, è andato movimentand o Il Su.su tende per sua costlt u• suo g1uoco. Dalle forme geo-- BASSORILIEVI di Francesco Barbieri RANCESCO BARBIERI ha. termina to F la .rua ultima fatica nel salone dtl nuovo edf/lcl o della Commarclale ,:U Bar i, dove quel suo prodfgio.Jo .Jtuceo romano con cut aveva /att o meraviglie nella decorazione del e Metropolf tan • di Roma gli si è ormai arr eso alle più estreme posai• blUtà, /acc ndo.Ji vera e propria scultura , an• :t una folla di ,cult ure che popolano la bianca .scena della par ete con la remota. per/alo ne di un'eco omerica. E' un'eco che senza tutto quel bianco la Jrastont4ta me• moria non sarebbe rl tuclta a coglfere; ma una volta riconosciuta, cl è di grande alle– grezza la con/erma che ne tnena alla nostra int ima imme diata persuasio ne. E in realt à, vedere nei nostri giorni un artista chtedert - cori schiettame nte - al proprio S'J)lrito e alla sapienza delle proprie mani la belleua , sempre plù belleu a, cfò che era proprio del• l'arte, è un esercizio cotl dl/Jlclle da tenere Il cuore 101pe10. Cht I. invece sicuro, come se non sapeste null a di quanto gli accade d'in torno, mt ntrt lo ,a bentu 1mo, è lui stesso, Barbieri, arti – sta che e oggl il solo che ti rifiuti di cle• mo,inare dal ca.,o Il Jortulto e immeritor io regalo d'una sola li nea. E però, non ,o chi alt ri avrebbe potuto avventurarsi con la sua ste.ssa serenità in un·opera di mole e d'im– pegno co,I grandio, i. E' un bassorilievo lung o quattordici metri, e largo tui quattr o. In cuf cent inaia di figu– re d'ogni grande z.:a e rilievo compongono una fit ta e ani mata scena ra/Jiguran ta le opere e f mfU della regione pugliese. La nar• radone procede con precltlon e elegant e, tal • volta mall.iiosa, nello s/ondo della cltM fJTO• tesa 1ul mare, riunendo In un unico sen• suo,o ritmo una serie dt decantat e 1equenze che ria ssumono l'umaniM di que,ta terr a e i suol oggetti /adell. E c't una /ina breua primaveril e e marina eh• co"e que.st' ampia pro,pett iva, alitando /ro le cento e cento /i• gure alla cui leggiadra / rt.1chuza non sono certo estranee le operazion i d'una /t.Jfc• me• moria glovonlle; polcM. Il Barb ieri t per l'appunto pugliese, del più e.stremo lembo di questa terra, che già un'altr a ooUa assolse, come a una gelosa miu lone, al compito di custodire la figura umana In , ecoU nei quali tua era andata altrov e pt.rduta. - liti contttnco che ci ,t odia - ml diceva Barbieri - perchè neuu110 più vuol guar• dare il volto dell'uomo - . Fra le mill e cose intellige nti che eglf dice, è In que.sta /rate che ml è pari o n debba cercare l'anelito segreto della .JUOarta:' un 1egreto co1I chfar o da doverci apparire mùterio .JO In que,tl temp i di smarr imento. Barbieri non vuol condivi • dere quest'odio, e non ha paura d'eu ere Il 1olo a non 1a,nr odia re. Il ba,f,fOrlllevo barese /u tenu to a batt esi• mo da Baccht.llf , eh.e pa.ssando da Bari cfn. que melf fa, ver.so tl princip io del lavoro, ne dava noti zia 1ulla e Nuova Stampa •• u prf– mendo la fidu cia che ne sarebbe riuscita un'opera ~ egla. Potrebbe ora rlsPondere all'Ill ustre padr! no la pop()la.tfone bare,e , -per la quale Il bassorllfevo è diventat o mo• tfvo di ammiradone e df orr,09Uo. VITT ORIO BODL,-.-1 Biblioteca Gino Bianco · 1 CRONACHE D'ARTE DA GENOVA ' MOLTI GENOVE reduci daSuzza OIOVM 'Nl OMICCIOLI Alt'l'IS'l. 'I l'l'ALIANI Giovanni Om ccioli Q uANDO pa1.sa Omiccioli pa,sa l'Indulgenza, pa.s.sa la giustiz ia. Avete mal notato e contf derato 11 colorito d~l suo _volto? E', forse, un colorito fisico, un .sanguigno di carattere Jisiologleo1 No. E' una vampa int eriore: un avvampato dell'anima . Se vi capita di vl.tttare f sotterranei del Muaet Va– ticani , troverete alciml colchf di mosaici esistenti In Santa Maria Maggiore , colorati, Poi, con perlda e /e• deltà, teuera per teuera e sono tal quali I mosaici veri L'un d'ellf rappresenta due angfolf giganti con d piedi, in mezzo, fl piccolo Geri fanciullo, L'intonarlone i tutt'auurra; solo l volU degli angioU .rono ro.1.10 ov• vam'J)Oto. Un ro.s,o ultraterreno, /lamma dello S'J)lrlto /onte e rl/lu so di ardori cele.stlalt. Ebbene, i lo steu0 ro.110 del volto di Omicctolf: è U fuoco dt lla gfU.ttizla, che è, 1)01, supremo amore; Il fuoco dell' amore che I. suprema glustlzla. E' Il fuoco dell'ord ine puro; tl fuoco del 1acrl/ lclo, il /uoco def sa.nU. Nell'antica bottega di falegname di Omfcafoll padra l'Inv itto e diritto e lnco"otto padre di Omiccioli tm~ ballatore dl opere d'orta e listematore di luoghi pe; mo• stre, i clienti ordinari e quotidia ni erano artiltl, erano pittori e la pittura In quel fondaco entrava eome tn casa propria, situato In quaJla via Marg utta che era ris~rva secolare degli ar tisti, dei pittori, L'acre profumo dei colori, d.eJle ragie. deJle vernici, circolava me,col an– dosl ai pensieri pittorici, creando l'atmosfera par ticolare ed unica della caratterist ica vita romano. Com• uno veramente nato pittor• anche •• ntro bottega di falegname, come Oe,iì nelfu stalla avrebbe wtuto alla lunga mal re1i1tare alle 1MNJtttQlle della caccia rfservata che gJI ,, ,volgeva davanti ogni giorno col suo particolare movimento , abbaiare det cani suono dct corni or vicino, or lontano; aurore e tramo nti'· ,ema sentire nascere In d 1'171).peto e l'ardore di sc(loolocr, U ch.t,uo e mettere te ma'nt rulla fauna prolbUa? Coll quest'anima Ignara di pittore tuelta di sotto la pialla provocatrice di canzoni, al ritmo del fl1chfo .sottile del /erro (l'avete mal udit o?) che striscia sul legno e lo uolta in riccioli Jre,ehl, laggffl, odorosi, con l'acoompagnamanto sonoro del martello o ronfo della sega; queato ignaro putore, turbato 61n dentro U midollo, ha. cominciato lentament a, con e,t rema cauula e putema e tenacta e tltubanaa, come un ladro tratte • nendo il flato per tema d.l venir scoperto a fCO.cctato, /or,e arr estato; tuttavia, inti mamente risoluto ad en• :,fu: i;:1 r~:~:~ per cercarvi /1,.sa dimora, 1en.ta pouf• E la prudenza e la saggeua furono tali cha ne,auno s'accorse della Jortunatlulma inltnuaztone. Quando se ne accor, ero non c'era più niente da /are: ti ladro aveva dilapidato, aveva conquistato diritto df cittadinanza: CO• me la donne sabine, sorr,re,e, sollevate dl peao, atrétta• mente abbracciate e tra/ugate di vennero le oonsorU le• gltti me del predo-nt romani. L'Italia aveva uno schietto pit tore di più. Cr•dere,ta, ora, Jorae eh.e la fama, la consklcrazlone di Omicc ioli pittore dipenda cento P•r c•nto dalla con• stata eccellenza: della .tua p1ttura? Nemmeno per sogno. Dipende aneh.e dalla sua santità. Dipende da quel calda .tentlmento di solidaria dftiotlone che nutre l'uomo al sentore della vera santttà; come e uni versale ,enttmento quello di /ar.!f Intorno, prot•gger,, esaltare la Inno • cenza abbandonata , non perchi ,otto ,pecfe df infanzia; ma perchd Innocenza. • • • Gli hanno accordato credito, E hanno indovinato . E' ,t ato glu.sto, 1,ttnetvamente giusto accordargli credito. Que, t'antma semplic e (bt:atf t wverl di S'J)frftoJ, che si è ldtntt / lcata con la pittur a come col 'J)T"oprio corpo, priva di ogni cultura, sotterfugio , chimica o maniera , ma contesta di Jlnilllma umana .ten,lbllltà, ha asa:or– bito com.e un giovane puledro, le narici dilatate, il vento, la direzione , Il 1emo del dramma pittorico del suo tem– po, secondo un processo divinatorio eh.e lo conduce come nel mondo della vita, nel mondo dell'arte . Vero poeta, poeta puro. non l'è fermata la .sua pit– tura ad un valore e.stemporaneo generico, più o meno Ingenuo, popolaresca; mo, con.scfo det 1uot tal entt na– tur ali, cercando con cfrcoff)t.Zlone ed anstetd: di alla r- ~!';~ee.11~0~::i,:;, è ci~un~ ~i ,u~~~~ ~ n: ~re~ 0 ~r:roo~m;:3 richiamo delle Indicazioni pfit. .tpregludlcate della poetica pittor ica contemporanea, riportate li quella ,ua tipica organ t~zazlone inti ma, /atta di pruden za e audacia, In• .tfeme congiunte In un suo particolari ssimo e buon.sen,o ». Non a ca,o, dunque , I!: sorto da Omicci oli il e poeto degli orti », e come tale ha. dato la d.e/lnl tlo ne più pre– ciso della 1ua umanitd: e del suo canto. Occhio acuto, capace di ernozionl autonome Hcondo U moto del suo eue re. Bastano i .suol orti a dargli Il 'J)Olto che gli S'J)ttta nell a orchestrazione e nei ooratt ert nuovi dt lla pittura itali ana. L'orto ,ub urbano e un personaggto di più eh• e venuto ad arrfcchfre la serie delle invenzioni di personaggi poetici dtll a nostra pit tura, come f /fori ,ecchl df llf ofal. Una 1trettlul ma aderenra vive Jra l'opera e fl tema, fra l'arU, ta e Il tema, f ra l'uomo e Il tema. polo~ JP~~l~:: u': , d~ q~:;:! ,f ~;;~ ':to/1 .~~r~: nl, simboli ed alementl prczk>ff di sen10 - sentimen to popolar e, a ~ cchlo dell'anima sua: di vtta povera, di vita elementare, contento solo di pane e vino e llbertd , di vita .senza at teggiame nti, come Dio l'ha 1atta. Que,tt mfracololf complessi e1pre11lonùt1cl che sono ~¾ ~[~! ': 11::r::!rf: ,nt:i•tfi ti':~fu:O.irf;;!~ ~:n~~~érldlgf:"~~ ~i, di libera fava, di cocci, di sol• morente, su cui lent a e dolce oola la sera e poi la notte ; hanno tr ovato In Omiccioli Il loro autore. F. tutto vi è penetr ato e sorr,re,o e eh.fu.so con tanta pa11ione, con tanta co" ispondenza, con tanto li bero e,a- ;:g~/a,nrl!~~;::e~n:n em::;,~~:~ua"ed;ojo~~ e~~llt4ra~~~ j di /orme, dt valori di tavoloua : umtdl verdi, smaltati, colore fantasioso ricco di risonanze , so" etto da una gra/la arguta , decl.sa e gentfle che circola ovunque. L'uma na argu.ila di Omfccfolf/ Ma Omiccioli vuole uscir e, ha voluto wcl re dal chlu• so degli orti. S'I. insinuata In lui un amblzfone plit va.,tcs che anela a rendere più va.tto Il .Juo orltzonte pittorico e per questo o,n ra e propugna coraggloiamente , 1tenza per ora, lnte reuars i troppo del rl,u ltatl. La 1ua. ulttma lotta è questa di crear e I contatti con la maggiore vastJtd pitt orica che l'invoglia e lo ,edu ce, con que, ta nuova e.Jten4/one di temi che .si propone, con una r icchezza di vocabolt intuatl. Non plu , dunque, l'echeggiare di poveri orti suburba • nl In un intlm lmi o senti mentale e cromati co; ma il ~~~~~!~~.~~ ~,~·g;:,~~:Z!'::: Jt'tJ ~~~ Jf.l ltt;a;:;n:e!,~: pienamente concordo con l 'avvi.so dell'ami co Puri ficato, ravv resentare cioè l' ultim a fa tica di Omiccioli un pa.110 avanti ncJ.l'ordlne delle sue aspirazioni, che potr à pre• ludere, e lo auguro, ad un pa.110 avanti n•ll 'ordlne deUe .1ue conquiste, del .1uol superamenti, BOBE&TO l\lELLl L A stagio ne d'nrte si pro. na, risolti ntt rnverso il colore, fila promette nte ne I ed è quasi commovente come cnmpo delle nrtl flgu- queata pittrice sa abbandonarsi ratlvc. Le nostre galle• o. qucst.o impeto coloristico che ~~~~~! ~o~a~o. ~! ~~ ~t1e 1 à1 ~J!~r:àc ~ui1::d~ltl: ~ ~~~;,~ diversa tende nza e tall da fnrcJ stato maggior confidenza 1n ~ prevedere anche per quest'anno stessa• · <11. valida resistenza dell'arte Alla galleria Rotta, la staglo• passntlstn contro gli assalti ne si è lnlzlntn con Olu,eppe della nostra giovane lsplrazto- Tnmp!erl. Diciamo subito cht ne contemporanea. Come sem- non pot.cva cominciare meglio pro alla somma del mezzi tee- perchè Ta.mplerl, che prima niet e delle fame acquisite, cor- rt·orn non conoscevamo, cl risponderà una eguale sommo sembra artista di aollda costru . ~:~<!t1lu! 1 ~c:t::~~() ~I Prfa:f! z1~:i1: s~'w~~::,e aas:~~~:: Il laccJnrel ad una trad izione. grand e Nudo c1 dà. la prova (Perchè In fondo questa è, co- della sua personalità. Egll &a scfente o meno, l'aaplra.t.lont rivolgersi al mezzo eaprCS$lvo di ogni artista , Il quale si pro- più adatto per dar forma al ~~a ,:i1 ::i~~ ~J ~t~v~n:i: ~n~p~r~~~ d~rt:~il:r::" ~~ traverso 1 maeatrt do. lui pre- pre soatenuto e portato aJla feriti. E' certo che questa som• resa del volumi, ln un coatante ma di eaperienzc, prelude al aenslbllluars l della materia., tempo nuovo che noi attendi&• che sembra trane vita dalla mo, Ma forae 6 solo una nuova necCMltà stesso. dell'arttata, di ~e:- cf ~v':ir~ ':1~ u~~~°: ~o:~r~i~~~o c~~~':~e~ao · di questa noatra umanità) . Anche I due piccoli Nudinl Intanto quest'anno rltrove- sono baaatl su solw:.lonldi volu– remo le opere degli artisti ge- ml, forse di remlnt.,cenze mart – noveat che hanno fcarteclpat o ninne, ma senslblU.ulmi nelle ~ifi~~n ~=!ad1 ;:eeJ .~~ mr~~;! u~~I pregnante vtta- emno BOMo, Borella , Camlnntl, I dipinti cl hanno sorpreso ~~'!a~nt. 0 :!~~i. i:~~fn~ ~~~:!eall:~~~°à1cr~~~ J1!9~ e Petrolln l. Siccome tutti quan- staccate , dalle quo.li però al tn– tl, esporranno alla. Sindacale di tulva ln personalità del pittore quest'anno, e.i rlaervtamo di che rifugge dal prez1oa1sm1per rteaamtnare le opere. annotare preciso e con efflcacta to 1i! ~~r~ 81~~~r~=~~ :~:3~ ?~~~u:~:enC:~::n~ ~~~t~er~:• 10 ~~~u~i:,obl:~ ~~t~t~u~f: si C::::::~. ~~: :~!~~t! :e:~o: ~~:~~~!? ;:~~ ~~ i;::ig p~w:=1::na~ mono della vita basata ripetiamo. sul colore e A MaleacJ è ieautta Iaa Pe- sul di.segno, senza certb nll troz:zant che 1n questi ultlml speculaz.lon.1.Buoni pure t dl– annl ha lavorato nella serena sea-nl nel Quali l'a.rtbta ha aa• ~.:oa::ia U: tu~~ ·au~f fa°~ c~tocit~;.°~ d:l~~fttU:;, ~::àvt ne ~~~~~a m: o~: : :e:~l~ed~rion~:.emplo, le dut ~: a:.~ toa:n~.!!~ti81~~= AL1SERTO ALBUTI =D=~~aOS:~~~o~: ~~~ • concluso entro Quella nascosta tristezza che ,empre pervadt * D Teatro dell'Opera • l'Acca• l'atmoafen. del suol quadri. 11tmtaNastonalt di Santa o-,w a Bene ha detto Attillo Pod l!llltà re\~!:,l!!d~~t:q~!~:J~:· d~t nella presentazion e del catalo - la morte et! Oluaeppe Verdi ebt i:ro parlando di e On bagaglio cadrà Il 2T 1•nn&10 pf'Olal.mo . Al di ricerche ed c,spertenze nuo• Teano dell'Open. la aera d•l n ve che nulla hann o fatto per• stnnalo •ar• eNtulta • i..: Pona dere e dcUa aua achletteaa tln ::. °:r=~·t&i. J:~~~ virile e del suo Intimo can• commemorau~ del Preald•nt4 dore •· Infat ti, ae 1I l\l&f'dano ctell'Accademtadi Santa Offt11a. bene qu• te opere, 11 vedrà. CO• Kaeauo Ddebrando P1uetu. n me l'art llta abbia voluto aea• stonio aeiru,nt• Mrt. .., uua 1, :~~tn: ~ori~~: ~~u:~ ::-e: l~l~~:n~!ll ,r= ~~;.~e~l~f!é~an~u!at ~t ~!~ !i1far.~:i'l~~; rena e senz'altro llbern.ta , o ed e Emani •· ~=11~f1:C--~i~n:'°!l~~m~ :C P~ ~u.°t~~u:.i~t! • t:u.:.,~ pegno morale che traspare coe- t.oneno u u..tna. n qua.dio , ~ rente ed unico ln tut te le sue ca 1tato tn'1ato a Jloma, alla pi.. opere, cioè la ngtone e la com • lerta Borsb.. , clroa 10 &IUll ta. pren,lone del moti ohe interna • per m,umo tn. A11ro da a,-n,uaH namente la agitano. f:!:~n~:n~t! ::'foe&1'41~': n.N~ol~atl~tà ~~~:~~ ::!:tl~lf!anj :~~'g"O: Palrla, A.LL.1. GALLERIA. BOMPIA.1'11 Antonio D' Ambro ANTONJO D'A.,IBROSIO - e Capri• Q UALUNQUE rivelazione, dopo trent'anni dfvanta cbftu ; dine; ecco la ragione per cul gll amlcf piU inUml, messa da part e la meravi glia, hanno sitbfto fJTovveduto a ca• povolgere la locuzlo11e: D'Ambroslo pittore 1lt!ll'altra più corretta: Il pittor e D'Ambroato, coll da resplngc,;e la man• ,ueta immagin e df un pittore della domenica, per sublimarla nell 'Immagine plU per1ua1lva, ancha se pfà ribell e, d' coiu, ohe al ,uo dUetto sacrific a buona part e della .tUa eliltenz a. Dllet• tanti o pittori deUa domenic a furono anche Rousseau, u do· ganiere, o Utrlllo , e - per accostarci a noi - Brevegll eri O Jl Bar biera d'l,c hla ; ma, cfa,cuno nella suo gran dezia e net suoi llml tl, ci propone un tormento e un travaglio, tait da 3 coprtre In quel loro diletto domenicale un'attivi tà qua1I e1clu1iva, do· loro.sa e angoaclata. A queato punto Il diletto diven ta mestfera; perciò a coloro f quali - Ignari di qualche aporadlca compor 1a di D'Ambroslo in alcun e collettive e In due personali di tanti anni fa - cl doman dauero : e E chi I.? 1o - noi cf rfmlterem• mo a rlapondere: e E' un pittoro •· badando a calcar bene sul termi ne pittore. 1 trenta olt ed acquerelli esposti in qrust a terza mostra allesti ta da Bompfanl na sono d'altro nde una viva te&tlmonianza. In eu l si nota come D'Ambroslo abbta accolta e /atta 1ua la leiio ne dell 'ar te moderna e come abbia saputo lmposse.1.10.rsl delle suggestioni delle più .scoperte avanguardie ripopo lando Il quadro di un certo po1t- lmpre.1.1lonl1mo con un Incanto ed un calore nuovi, quasi la natura av~sse vagabon– dato ,nr una i,arenteri di anni tra una vuota Jormula e l'alt ra In atte,a df rifa rsi una più tr epidante e meraviglia ta verglnlt4 '. OABLO BBBNA&I
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