Fiera Letteraria - Anno V - n. 48 - 3 dicembre 1950

LA FIERA LETTERAR ANNO V - S. 48 SETTJMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE KOlU • I DICEMlUE ll! t SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 50 DIREZIONE , AMMINISTR AZIONE ROMA , VIA D'ARACOELJ n. 3 • Telefoni n. 684.097 e 684.098. Puhbllcltà: Amministrazione e LA FIF.RA LETTERARIA» o PUBLJTAL,vlaCondoU i, 5 -Roma. TARIFFE: Comm. L. 60 • Edlt . L.t0alm tm. ABBONAMENTI: Annuo L. 2.200• Sem. L. 1.150 • Tr im. L. 600 • Estero: Annuo L. 4.000 - Abbonamento speciale (tnsegnantt e studenti): rata mensile L. 185 • Copia arretrata L. 80 - Spedizione 1n c.c.p. <Gruppo 11) · e.e. po.staJe n. 1/31426 Jtf,. OJRJIENT A.&\\ENTI * CLASSICISMO EUR PEO di VINCENZO CAltDARELLI lU' VADO A VANTI, più llli convinco P dcll'etitlenz a in Europ a d'un A mcnln• liti . che viene detta per l'appunto eur opea, la quale, mon co a farlo ap– po,11, urta contro le no1tre piU htinth ·e, ~on• ché lradi1iona1i • penuuion i; e 1enu avere neppure l'ombra dell 'autorità neccna ria a cor• re11u e.i d'un pos,ibile errore, ci ,i riwe.la per quel che riguarda Je co,e noatre., in upetto di pu1a igporanz.:i o di ohr.111iou negaiione. Quello che, nmuiorm entc ofremle un ilalicmo nei ,uòi co11l111ti col e buon cu• ropeo >, non è lanlo la dichiarata ,o,1ili1i di que1ti a 1uno il npllro 1iatema di vivere e di 1entlre, (Juanto la neu un11conoteen:i:ach'egli mo.era d'averne, il neu un conio in cui tiene le nonre opinioni, non ,olo, nu, i 1101tri pre– cedenti 11orici. Tullo quut o non co11iluisce più per il e.buon europeo > nepp ure materia di coltura ,•iva o di onetta erudizione. E' chiaro che da qualche ,e.colo ormai l'Europa fnlera ha prcao il par1j10 di rare a meno di noi. Di modo che, fra le 1an1e rivolusioni ed erCJie che ci hanno divili da cua e l"uso c.1pslo10 cd arbitrario d11 lei fauo •di ()Degli elementi ai civihi che appartengono all'lt ali.a per diritto di primogenitu ra e che cl 11otevano aocon unire, fn noi e l'Europn non c'è quul più nulla di comune. E' nccc1111rio pcntaroJ all'Europ11 moderna come nd un conglobato dei più feroci iuin1i nnionali che, lot11ndo fra di en i per il rauiun gimcn10 di una m1, 1eri1)e 1uprcmazia, 1i lrovano tut1avi11 con cordi nell'intento meticoloto e co11antc di aep– pelli rc nelrh11li11 la 1ola civiltà veramente amana ed univenale che li tr111ccnda e di cui non riuaciranno mai a dimenticarti d'avei ,1,1bì10, in 11ltrl lcmpi, il dominio (aicché Il cohura europea non è che un'c1er~ polemic:i conlro l.::i nostra civihi.) per poterti •picgure quCJto 1traordìnario fenomeno d'incompren• 1ione, di .eceu ione apiritual c, , be ai rivela ogai pienamente tra noi e J'Europu; e per cn• pire inoltre quanto 1i11no 1irovvi1orlc e fra, gill le ba.i della moderna civiltà europea. Come 1'è po1u10 credere di coatruir e qualche oo&a di 1ra0dc e di duraturo tenaa il no11ro concono? Una delle queuion i 1ul111quali non ci ai f•rcnderi mai lr,1 noi e l'Europa è quella deJJ'1r1e, e prlncipdm ente dcU'arte c11tnica, Un popolo 111110 romantico, come 1000 In genere I popoli europei del Nord (dire Eu, mpu è lo 1tc110 che dire Nord), non potrà mal rapire l'nr1c clou ica 1e 11011 di riflcuo , 1rrudemic11ncnte, u le a dire in 1cn10 neo• rla. 1ico, Una t11\c conccdo11c, più 11rci5n11che •e.\•era, dell11 clauici 1i, t 0 11ccord11 a mcraYiglla col car11tterc 11rtifo:'io,o e ,ol o111rio della ci• vihà di quei 1>0poli, nei 1 uali l'idea dclb ditclpllna, della e con1rainte >, riavcglia cd ce, cila una apedc di gutlo 111dico. Ecco perché il neo-claa1id1mo, morlifieaalone ed i1111ovo– rin1ento d'un ideale di u lute, di umanhii, di bellcu:11, culto delle forme dnnlche dc,cno Alle l"'flfl• :J 4 e iJ Marcel Jouhnndeau * S,, 991 e artlcoll di GIACO~IO AN'J'ONINI Ern;ÈNK ~IAKSAN ~IARIO PICUHI e P"flln e orl9l11flll ,Il /HAIICEL J IIVHAfl 1 DEAIJ di ogn.i ponu11iono cd ingenuitil di tenti• menlo, aiilc pu ticci11to, iro nico, 1pcci010, ca• rattcri1tico, clau ichmo e bour;eoi, >, è un fe– nomeno nordico e rom.antico. Per ciò che concerne la Jeueratara, d può dire che il primo corruttor e del guno clau ico in Europa fo Malherbe. L'irnportanu di que,. 110 gr11mmallco nella Jeucratu.ra modern:1 Ira n, cc,e., e perciò euro po. è incalcolabile. En/in Malht!rbe vint, dice Boilcau. Dopo di lui, b Francia 1i compiace, pu qualche tecolo, dcll'udu11 gloria di 1apeui un pac,e nrtiati, camente inacceulbll e; 1i mette in condizioni di non c11pire pii'1 111 lingu11 di Villon, di Ron1ard, di Robelala, di Monlnigne; relega il meglio della 1ua lenerutun nelJa 1,rc.i11oria. Col prevalere degli odii e deUe differenz e di rc.litiono e n11:tiom1li, in quella re.crude• 1cenza di b■rbarle che 1i abbané 1u1l'Euro pa ncUa 1econd1 mcli del Cinquecento, naue una torta di du 1ici1mo fanatico e intrao•i• gente, ad u10 e contumo d'un popolo, anai di una Corte., fieramente av,·eno aUo 1pirito del Rinatcimcn lo italiano, e che ala al d.u 1ici1mo vero come il gianteniuno o li c111tl• ili ca dei Ceauiti 1tanno al callolicilmo ge– nuino. E Pnrigi diventa l'AnLi-Roma. Questo clau icitmo riformalo è ciò che con viene ad un'Europa gli protestante del tutto o toccata II fondo dal prote1tan1e1imo, com'è il caso della Pranciu, e !nidiace in qnei popoli giovani e amhisloai che IC ne avnntaggiano , il propo1ito di ere.ani a tulli i coiti, pure 101totlando formalmente alla trad izione greco. latina, un'art e propria, inconfondibile, magari brutto. un'art e che 11 dono dell'un ivcr,.li1i e della conlinuit à 1lorica conlrapJ)Onga quello del caraUcre locale o nazionale. Come cl riu1cirono ? Non brucian do i ma1ei e le bi– blioteche, 11ur1rop1>0, Anai ne fecero delle i11itullonl co1ì gravi, eo1ì capilali, d11 1011i 1uire quul, ai loro occhi, la natur a medc- 1im11; e quiYl l11vor11ron , di buzzo buono, a contraffore il gii. follo. Vilitando il Louvre ci ti accorge facilmente come gran pane della piuura france.e moderna tla nata, con que1ti criteri, li denlro , Qu1lc m11inte10! Un clauici ,mo co,i concepito, del tuli o in, telle11uali1tico e pcdan1e1co, non poteva fare a meno di tratforman i, al più presto, in una tcuola di perve.rtimenlo estetico, in una rellorica de.I 1rucco a lutto andare . Le riaor.e cui furono cotlreui a ricorrere g1i artitli del Nord, pu grandi che 1lano, 50no le risorte Ji un'arte 1ubahern11e dccadcnle. In1c111avaDidero1: e Un po' di polvere 1ulle mie 1cnrpe cd io non 110 U!ccndo di cata ; torno dalla campngrm>, Oppure: e Fate una 11iocoln clcalrlee vicino a un lnbbro, e ques111 tc~ta ch'io n do 11011 è più un11lcttu di Venere, ma il ritra ilo di una delle mie ,•icinc >. Ecco il gran 1egre10, mio Dio! Ecco lutto quanto la naturalht ica 1cn1ibilitì del Nord ba saputo fare di tuo finché è rimu ta nell'orbita della lradizion c claui(:11. Racine prcttna alle 1ue eroine greche li 1ingua11io, lo m:tnictt , la p!icologia d'una dam11 francete del ,uo ,e. colo; e perfino di Shakc1pearc ba potuto dire Goethe che fece del romani i piit bei tipi d'ingle1i di f(UU IO momlo. La qual co1a ti oucn·11 in modo 1picca10 nel e Coriolano>. Di britanni co in queno dramma non c"è 101• 1111110 ll ,cur:illere hrill 1111e e, nri11ocr11tico del pro 1agoni11u, ma il colore, l'ambi cnle tleuo: quella Roma che Shakeapcarc ci di11inge in aspetto, dirò co,ì, go1ico; la quale non è Rom:t, ben1ì Londm dei 1uoi tempi. U genio nordico è in1omma un genio mi!tiflcalore e carltaluriti a. li proprio dell'arte tna non è la ricerca del bello e del grande, del natural e, dcU'univerule, ma del car:ittcre. SI vede in ciò l'intervento d'uno apirito 11nticla11ico per ccccHenu che è, a noalro parere, lo 111ir to del Nord, Si potr ebbe fare, io credo, una 1toria tulla negativa dell 'arte moderna, che ci aiulel'ebl,c n com11renderl11e rmche n i;usu1rle, se 1i Yunlc, meglio di 11ur1lunque 11ologiu. Sarebbe, quella che io dico, unn 1pcclc tli ,·cduln uhrHtoti c:1, 1eologica, in r-ui 1'11rle antica o traditionRle verrebbe ad eue re con1idera1a come l'arte divina, !'arie rivelala, e (JUclla che ai wol dire moderna il complcuo delle applicazioni e interpretazion i ttorle ed eret id1c che 1e 11e aono J11t1c. a cominciare d11ll'Accadcmi11. Onde tulla la 1u11 originali1à, il HJ)Ore di ce.rie forme non nuove, mo 1nalurat e, che la mo dcrniti hn creale, le 1uc mistificazio.ni e cont11n1inn ioni, e l'aver rcto infine la Tra dizione un dente che non duole più perché ne è staio reciso il nervo. Come non ai J'IUÒparlare di palria con un ebreo e di religione con un a1co, cosi credo che aia difficile intenderai tu qucala bene.della quc1tione del da11ici11110 con chiunqu e non 1i1 nato in Italia. Ciò è 111010,·ero, per tante altre questioni, che noi, che t'è toccato in ,orte 1ale prh·ilegio, dobbiamo, per le circostanze ,toriche in cui ci 1roviamo II vivere, consl• dcr11rlo <1m1le una 1u11erbn dhgrn in. Giacché apiritun lmcntc onnni 111110 il mondo è paese., tulio il mondo è nordico e romuntico. L:a ci,•ilt11modcrrrn 1c111br11 oric11tu1n veno 111con• quiou dcll1 ,1cJh1 polure, Le nebbie hanno ,·into in bcllenu il iole. Il genio delle belle arli è emigralo dnl Mezzogiorno al Seuen• trionc. Ne dcriw1 d1e noi ,·ediamo lullo do11pio e faho, 1ale cucn do, 1•cr uv enlura, l'cllro di (JUCip:ac1i donde ci ,•iene lu lnmontaua , d1 quei popoli lunari, ai l')uali !iaruo debi1orl del no,tro gu,to e della no1tra cohura. E quel che è peggio, uttribuiumo ai d au ici una iperbo rea freddeua la quale non è che il riflcuo delfo 11011r11 inc111aci1i a concepire altro calore che non 1ia quello delle libn, zioui o del cumiuello. Noi vcdi11mo Rofocllo cogli Ocl"hi di 81111tlel11irc o cli lngrcs, te• condo cl1e ci auc, gi:1110 a rrnladini del ro• 1111111ici!mo o del cl1odci smo. Per un fra11ce,e l'ideale della poui11 eia.. !ica C Racine. I tcde1chi pouono illuder si d'a\'Cr .copcrlo hl Grecia, ma attravcuo l'ar• chcologia e 11 loro irrimcdiabilé inclinar:ionc a 1edCJchin.ar e tut:o qncllo che toccano. Fu gii. o-.,en alo che la Grecia di Winkclni:mn C una Grecia tutt:i di fan1111ia o di manien, una Grecia rococò, quale poteva figuraue lu iblioteca Gino. neo I / I UN LIBRO AL LA 51!,TTLMANA PfilSEN1ATO DA lARLO BO *· TUTTA LA VERIT.A.' di Silvio Micheli (EDIZIONE E~NAUDI) N ELLA storia della nq.r- nuooo libro di Mi cht li non che a ouuto punto U lettore ratlva M orul Uta lo mancano ce,ito occ:G3ionid'in- scopre un oiuoco lprie inoe– icrlttore ofareggino SU- co,it ro, cento motivi per met - nuo di 10,tltuzioru -di motivi vio Allcheli &I è conqui,tato un tere In luce una natu rale sa.- centra.li: il M~li ha so.stt- po&to iuo e i,e,1-10 che 1ie,1u1& 0 pleri.za tkllo scrittore, soltan- tulto a. una. lettura pooera, vorrti conte.ttargli un oalore to non .d riuce a. capire per - dl.lperata e ,opratutto oolon– rappreientativo, un dato che chè lo icritto re non abbfa. 1·1- tar Utlcc ckll4 realtà , un di- '- iupera. i limiti itretti deUa sua portato dentro di sé e I mo- verso m040 di lettura In cui opera e il valore e Il di/ett o tivl int imi CUl tema e Il oi1toco cambiano i due primi termini cù:lle iue realizzazioni parti- deUe iue qualit4 let ter arie : ma sono proprio que.stl due colori. Detto que,to , bi&ogna 110,i c'è dubbio che il ri8ultat o terrnlnt incerti, non rt&olti In– però aggiunger e i ubito che i arebbe dato diver&o, 1wri dfco tlma.mente e &eh.ematici a da– que, to valore: rapprei e:ntattvo che il Mtchell 1arebbe utunto re luce: piena all'ultima con– ,>urtroppo .serve a. Illustrar e a.una .soluzfone piena ma, pur danna.: In parole povere, 11 una no:tone di letterat ura rci tando nel limfti della no- tratta dl un'altra lettera.tura programmatica, volontart&tf - ,tra povera. tf'adùione (parlo volontarl&tlca. Intere.sia da.o– ca, oua.d perduta interamente della tradtztone del romanzo) oero fl /atto che qui ci Ila. una nel gtuoco pratico d 'a.cù :aut1- ci avrebbe dato un risultato 1oluzioM, un dato di riprua mento, TropJ)(l parte della lf)Ontaneo, un rilultato 11atu.-che dovrebbe eue:re umana. e letteratura neorealista. è .sa.- raie. Che co.sa porta uno scrtt - Invece obbedisce a. un oerbo cri/icata a un programma. JU- tor e come Mlcheli a icea llere accdta.to ien.za dramma , un iato a. priori e ba&a.to1u mo- dei temi co.sl a pertamente pro• verbo derivato da una conce– vlmentl di reazfone verio una grammatici, che co.salo 1ptn- zfone della vita che non rl– letteratura. dlver,a. che aveva ae a rUolvere In un unico sen• guarda. U gluoco chlruo del ro– toccato la re:olone della. , tan- ,o polemico alt ituii elementi manzo? Perchè non bUogna cheua e della ripetizion e. Ma compl ementari (nel 110.!tro dimenticare una ra.gfone e,- 3' vince davvero la stanchezza ca,o, una dtver,a Interpreta- 1enzfale della vita del roman– opponendole: un altro modo di zlo,i.e dell'immagine di Na- zo: u,a. roma nzo ofoe ,e lo 1tanch eu a~ &t vince Il limite poU che ienza dubbio corri- &crlttore ha &aputo rt&oloer11 della ripett.zione aggra.ppan- .sponde alla verità ma.dal mo- In plena. partecipazione un d01f a una po1tzione /onda- mento che lo 1crft tore la. In- tema drammatico e.templare, mentalmente Identica , anch e veite con un unico tono di I n tutti alf altri ctui, lf d4. una ,e dloer&a e opposta. alla iu- voce e con la volont4 di dfmo- letteratura compromeua, edl – perflcie? Il letto re che comln• &trazione /fnf&ce per ridurla Jfcante, una letteratura.- let te– ci a leggere l'ultimo libro del a termine di icommt:1.sa : la rat·ura che all 'acca4emla. di Mlch ell e tonorl tutta la po- io ttoll neatura annulla fl da · certi colori &entfmentall h4 ~~':t: f.a'u:~r~~po;:/i:; ~o d:1iz:r~/:i~~ 11 : 1:sr:z::: ~ :~:" !at':C: 1 ~ d= e:~ GIACOMO 1'lANZU' - e 'Bambina > / orza. avvertire un ienio di del !tffchtllJ 1 Ml ,t potrebbe aue. In Jond.o 11 potrebbe rf– dUagto, una. preoccuJ)Gzfon e rl $pondere che in tutti t mo- portare l'Intera que&tione a che Il te.sto e lo 1pirfto 1te&&ovtmen ti lett erari si rf..scontra una. ragione df sincerità ma dell'opera non spiegano : ll let- un 'obbedienza a. certi temi bt,bgna ,tare molto attenti e tore è .soprat utto colpito da preiceltl e che meglio st pre- non confondere 14. itncerltà una coitante deviazione cù:Uo ,tano a uno 1/rut tamento pre- Intellettuale, 14 •inct:ntà •Jri· icr lttor e: di Jronte alla. Una etio e nell'obfezforu un Jond.o rituale con la .tincerftà che centra le del racconto. Ora tale di oerft4 c'è senza.dubbio. Ma naice: naturalmente dall4 per .. deoiazfone è cktermhuzta iol - ,t prenda inoece u naturall- fetta 1ol&uione del gfMOCO M• tanto dal /atto che lo &crft- imo /rance.se , con cui u neo- tt&tlco. B' &empre U problem(J tore: non ha rt&olto rntlma.- realt&mo attraoer,o una ret e della Bovary e di Panny, un mente U .tua tema: Il libro re- complicata e impura. di rap- problema t1trema11Unte 1en.- 1ta viziato d4 un moto u ter- porti deoe per /orza di cose .ribflee fragile iu cui del rato no per cut U tema. vte,~ i,n - mantenere un gluoco di dl- è caduto un gronde crtttco f)08to. In fondo uno aMlt• ,ce 1 U:Unza; pur rltpettand.o come U Safnte-Bnoe. E' Ja.• tore cM a.ccetta df lavor are que,U motivi programmatici, elle ,i,~aarct come mal U crt– lti que,te co1ldfzfonf potrti dar- e,e:mplart Jbiiva sempre per ttco Jranceie potuse cedere un buon tede.co del Se.uecento. Più. lincero d'ogni 11.hro, S1cndhal, che ,i profe,u , a ero– mantico furioso > per amore dcUe belle mi, lane1i che gli rendevano piacevole Il 1oggiorno in h alia, Stendhal che non 1101en capire la poe,la, ahri mcnti non 1arebhe ,1.1to riù Sten• dbal, derinitee le Ceor1iche e cattivi 1 rcce1ti di ugrlcohu ra >. Vengono co1ì •fina li, 1ui primi del 1ccolo 1cor.o, i 1crmi11i della famigera1a contc11 Ira Clahici o Romantici: nella quale il clauicl , tmo ,·ero, (Juello di Omero e di Virgilio, di Oa11e e di Pc1r::irc;i,può euere facilmcnle sconfino per la buona ngione che nenu no più l'intende cd è morto da un peno. Quello che il combalt e è il da u ici11no europeo, l'accadcruim10 fnuc cae, in uua pa• rola, il (Junlc non è c4e una apccic di arido rom1.1nlicim10e 1nnn1 lcttre >. \'JNCENZO CAHUAU~LLl :~,~! ~}~t er~ : re~,!f1~;r'~; ; !' 0 ::!:e v:r!\~ ft~~:Of~n!ltJi ::: : 1f!'~= ~,.f,!!m"!: SU "JL PO fERE E LA GLORIA,, DI GRAHAMGREENE * AHBIGIJITA' DEL HARTIRIO * A metà strada tra santo e disperato il prete di Greene : 1uztura Jllo&o/tca. La. letlo,u glne di un tema che il Sainte• deglt americani (che è ,em- Beuve uomo civeoa ien tlto - pre u,ia. lezione di origine e in quale modo - dentro di Jrance&eJha creduto df potere 14, ma. non beuta trovare in /are a. meno di quata mora.- un libro la ripetizioM di una. lft4 provocata. dai /atti rap- lltua.rio,u triuuta per ttecre. pre&entaritf e U /atto di aoer- tare: la. sinctntà dell'opera . SI la, noi, io ttolfn eata con tan- pen,t a quello che ha dotntto ta. aderenza e a.volt e con una /are un Flaubert per dare al– P41&iot~ :,ericol01a. ha. /atto la iua Bovari, una. .rincerltà passare la propo1ta come un nuova , tnd1Pt-n4en~ . stacca.– dato riutrtto di veritd:, a di- ta dalla cronaca: ha. dovuto rtttura come un termin e r iso- farla uguale a. ie .steuo e &i lutivo di co,if ronto . Ora tale colga. nella Ja.mosa boutade lezione ha contato per tutti e proprio quuta operazione df ne ritroviamo sugoe,ttont e interiore tra, Jormaztone. Oa– Jorme ti.ella maggior parte dt!-. oi le eo,,e .d iono ridotte a un gli 1crlttorl europei di que,to punto dl ,concertan te sempll– dopoouerra, anch e in Qiulll cl.S'mo:ogni problema interto– &crlttor l che. come a nostro re è eoftato con cura, tutto U Mlchell, credono In buona fede gluoco viene lmJ)O&tato ltU ta.– di 110n dover nulla a. qiulle volo delle realt4 e.sterne e per immagini e a quelle inven- queito &i è finito per con/on- l 'OCCaSt.One ne ha fatto un martire autentico • 10• 1 rotte• vlole•t<.Ho,,.,_ ""1'.. 0 !. ."~f.!i e '1•~111""" 11• lato dl buona fede ma &I po- rea "" v, Uw. e ver a, mmt • tre bbe aootungere Qualcosa di diateua e violenza. Che co,a S E 11 fervore delle di.scu&Sio- un prede1Unato alla dann.'\zlo-labbaglla~. cielo lmplac.abilmen. vcsJlto ~oro, dir.porco... bi Dava più. il Mlch elf re ce lo di- iono i perionagoi cut molti nJ c~e s1 ~::=oè ~i:- ~:re!h1~1J ~:oza o;pu~a~~ lj:na~: ~J 0 ~~r:irr:~~~-~/ ~i ~: ~~~ :e~be 3e't 1 :0~he "i!~: moStra la. trama di Tutta la rrmar;:i, «ft 1 t~oppt ~om: :r no o" dcii~ vltallt à di que: Dal plano ci-ltlco 1a discuS!io- personnaRlo che elreola In q_uc-uaase tutto aolo dalla celebNl- verità ) 1J è pr eoccupato di z > e e c arr vano ! - sto ,te:, romanzo. la prova che ne è sdrucciolata sul terreno ml- sto inferno sembra davvero aog- zlone d1 un anniversario ... Col coordinare ( diverit motivi tori oiclnl e d4 .scrittori lon• ò~:in~~e~dies!~bl;:J~ ~~~·ha~:.'a!:1t:'~top1t 1 a:~~~ f.:~1!n:~ 1 d~f1~~=~ ~~; ~:1eo~la~~::~ l~.,si: :r~: ~~~~:Z~~:,!~a az/a! • c~~~~ :::::1a~~n:'u1'J: ;;.~at::, C:ta~cdeJf tr';1:n:in: ~!'m!i.°f~. ~!~ 1 ~J~h~t~:;t 10 c g:,~in:~. nell'ombra, ftgu- :~~• .!\~: !~~~~:i!b!e:~ conta, di concl udere .tU un li- CABLO IIU la l)tlbbltcazlone dc e II potere e l'lt 1lla e tentiamo dJ gettare ra piccola, esile. artondato tn un \'Ola. hanno limato •· mfte di .tpera~ una. darla !:,:~~rt!~·u:~~ ~~r :~i ~~~~i~~~u: ;~c:tuta ac::::i~:'terile. u:!~~~ s:: df ,con/lttc e d1 dolore:. Ecco vcrr?a st ~:!1:Sl 0 ;;~:tiuun:~ ~ ;;_ le ~t:1~1a 00 ~:C~~~-·~~~~ :tU:l.n1 m~~~:;n:: n~~ --------- ----- ~~~~ :i:,a ~~:~aie i::1~~ :a~~~~:,~ vi~: al~~~~ d~~ud~ ::, ~~b~o! :am~~~i:~1t'v:!: ~pera n za alcune novelle poliziesche. re di questo dlsgrl\zlatlsslmo uo- ade nZI\ delle esigenze che pone m~dl~~ l~t1~~nR~~c ~! 1 ~~~ ci,°C 1: ~~:~ en: l :~te df fCT~ ~t : =~1t~~~·1o~f 0 ra la ~:n~ ~~ti~~te ~~~u:~cstctcn~:~:iu~:~~po~~ to~n;re~~ c ~: co~Jt:nd t~ ntu ~~Dd~alnm~!t; . nel la e-ultura rlmaaio fedele. è braccato dalla. acqua pura, questa è la prova mLsura 11cuore umano può ap- ~::•~u:at~I~, mco~ ~~l~a ~: : ;rid ef~~k c~~11t~ o!tr t:' 1sc~~~~: :~~ ~ 01 i:~~~to e:e o~ dJ un gangster amer1cano. li ro- Sotto Il t.1.0toe Orahar,n Oree- mal In questo 1 paese cl ru un GLI uomini di culture. deb - sale spua.nza, alla quale &e• mamo si apre con una scena di ne romanziere cattolico >, Paul uomod~=:eto ~no':.c,poNO man- bono possedere la virtù. ced&no tutti e che valg& per C\18Slonc a lieto ftne per la chtfl- Ro&tenne, sulla rivista e Le Che. care ♦ na •· delle. speranza Perchè ili eruditi e per gli incolU r:a:re~m1!.t~;" '::u:-1 1~J!s::a~a~1 ~~ 1 ~ -g:tid i -~~~'iiJ! •~~:;:; O 'alt.ra parte da molti tndl- la loro mls.slone è Quelle. di per ali operosi e per gli !ne~ est.retta ti suo ministero nasco- che aveva chiamato fatalista Il •I 81 PDOe si de.ve oonch1ude.re restituirne ai popoli 11 dono ti , per coloro che operano atamente ftno al giorno 1n cui. romanzo: e Romanr.o della rata- ~~~e q~~~ta n:ll'!u~1!terra:,:: &t.upendo, di far s\ che essi bene ed anche per coloro che ~~c~~n ;>u~":: ~i: uC:~t: : ~t:À~ 1 'ct1 m~~;tà~co~~~~ni rnr; I ~~1c1 e.~~~!"ch:O:ns=n~cu~ ~~nne 8 ~d~~~o:l~~~~1;;o;r; ~ 1 n dp~~ e1:a aJi 1:1~~!':~~o~ ~/~~gl:«!;re~t~ - !~~t~ amt~~ : :!11~ ~ ': c:~~~e~~t~/ q~~~ m~te la voJontA del roml\nzic- nell'aridità dello sconforto. A ne e di ltnguaag1o, la manie- gu.lrlo nnchè rlusclr à a t.radlrlo. sto clima di ermetica dt.sperado- re. costruire un romanao cri- bene pensar~i. la crisi del pe- ra dt f&rsl comprende re, gli un drnmmo..tiooarresto per por- no che è speclftcatame nte es!- sti ano, tracciare la atg_rta. di rlodo odierno è la crisi del- strumenti per comunicare, to tllcaalc di alcool lo ra getta- iuenzlall.sta. In Orecnc non c'è rna uaent::chre~~~ ~~t~! In speranza: ed allora le so- per supe rar e le fronUere di re In prigione: ma vi esce In ca- mal un pcrsonngglo che sia t.ut. ~ una preda, traarormandol~ Juzlonl estre me sl presentano una. solltu dln e che. se esa- po a ventiquattro ore perchè la la ratnlltA, come Il cadere di u- In autentico martire. com e le unic he alle quali sia sperata, minacci& di condur. ~g;d~t11:uo~·o s~~ ab~ lj() ~~ pl~~ I~ s~(i!l~ò t!~1t: r~ Per giungue a questo U ro- possibile far e ricorso , allora re al llmltl dell'ego ism o ed Stato vicino Ma il meticcio vie- sJ dove chiamare più esattamcn- mM~cre. :necll.:m zrol: lori:- la vita diventa un presagio aglt approdi del tradimento, ne a rtcerc~rlo: il gangster te- te una 1)61cologtadel rischio del- :'it è°i"n~e.rro~ to ,!,;re ~un~ di una ancor più t.errlblle Bl5oi'na, 1Momma, getta re rito ci mort nk! chiede t Sacra- la dannazione>. to 601 muro II sUOritra tto· morte e la stessa. convi venza nella. speranza. U peso intero menu. lJ prete accorre. Era un Maurlae. nella sua prefazio~~ e Gettò appena' un colpo. d'oe- una Inevitabil e ragione di dell'e1istenza; ed ottenere che traneUo: è arresta to e fucilato. a~è tm d u,;1one francese, .scrh~. chlo -rapido e Inquieto vel'$0 Il guerra . anche l& cultura sta. un dato dl 8 ~~~~ 1 &1::,,~t~t8:a:~~ ia\ra~a n:~ r:ot ii1:.t~.~ j 0 ! vecchlo ritaglio ~1. giornale e E' possibile restituire alla di esl$t.enze, che non sottac- dr..mma spirituale. L'eroe e.non!- mLserablle che non è nulla, ma = ac:e 0aolU~~ · c Co~ g; ~ cultura la speranze.? Bisogna. eia tutto quanto possa co.n- mo del romnnta è, umanamente c'è un amore mlstcrlO.'lOche lo lnaopportabu t a\·evi = to es- ritener e di sl e bisogna stn- tribuire all'aècrescimento ln- ~r~~:~:1i t ~."~!~~~S:r!a" L6'~ : ~!fi: ::!'~:~ i~~~a ;rls~~ ~j~"u:t~~~:~~ v;;l~vUvn~ 11 ~: :1~;~~ \; :~~l ~~idl~~t~!: ~:.\?::cr~;c~e~~ ~~:{ m:: :~ sa, senza Sacromenll, senzn brc- ne un santo ed un martJrc... Ctò ra quello un alt-ro ml.stero: gli li non si deve prescindere. E ~ esso para 'llelo degli altr i ;;!,~r1c~e;: e~5~ 8 ab~~na<J°~~ n1oi:~ ~~o~l n~ loveè~er:e ~t :~ò i b:e~ ~r~:~~:it _:ai;;o~IQ J::J iS:C~: la prima è Che la cultu re. La seconde. essenzia le pre: cat.o. 81 attacca all'alcool e ti l'uUllu:azlonc che la grazia an cole bugie, la YaJitA, le 0Ccasron1. deve perseg uir e la speranza l messa. è ch e questa. speranze., ubr1noa, si auacca a una donna fare anche del peccato,. perdute _ ellontanano da nol ma non soltanto e non af- ae deve essere senza. rl.serve, iz1: 1~a ~~ ~':!~ 0 ·1~· t!~~:~~ Indubbtamentt l'opera presen- ~ g:ar ~u 1r;r~,~~I~ = ~~i!° 5~~ra;: a ~:i:~i:: ~~~p1k~ò ea~~~;e 1~ !~: ~~~a':a t~~~ enle.di una notte di ~~p~~:ec arb,~~~n1: :~eTi! Il!-tua lnnocen&a;di allora, non nel cerc hio lntelle ttuallsUco tesU monlanu . Deve accetta- Che naur'. i questo sacerdote? di un racconto ta1allsn. Anche .,__ _ .:,. e era PG&to per I amore•· delle sue inda gini e del suo r e la &ua disciplina : percbè Un Imbecille guidato ciecamente Il clima concorre a questa lni- GIOVANNI BARRA Isolamento; sibbene la spe- esse. In tanto vale In quanto dalla fatalità oppure un uomo prclSione: li tipico clima mc1tl- ranza nel senso più con cre - ac ce.uiblle a tutti e quindi al Uberof cano. Calore lrreslstlblle, luce Graha.m Grcene (ConUnuuc. a pag. 'lJ to del termine, una untver- deve contlaurare come rap. (ConUnua a pag . n

RkJQdWJsaXNoZXIy