Fiera Letteraria - Anno V - n. 46 - 16 novembre 1950
Dom enica 19 :--:ovcmbr c 1950 Ln resurrezione è il perdono di Cristo n coloro che l'hnnno ucciso. per provare che pur facendogll tutto il mnlc possibile non gli h'Ulno fntto del male . Il male è sentlto solo <ÌC\ un essere puro . Ma. 11 male non esiste. Il 1~1ale è cat.eriorc n se stesso. Dove esiste non lo si nvvertc. Lo sl avverte dove non esiste. Ii s-:!ntlmcnt o del male non è un male. !.\ dolore è ti contrarlo della felicità. Ma !a teUcltà non è il contrarlo del dolore. Essere spinto dn Dio verso il prossimo, cosi come la matita ò premuta sul togllo dalla mano. .Al centro del mondo esiste un albero vicino al quale non c'è nessuna eco; vicino al quale nessun oggetto pcr!ettnmcntc di– ritto dà ombra. ~ prova ontologica per mezzo della bel– lezza è sempre possibile. perchè la bellezza ò la realtà. La marcia della cavemn, oggi. è fatta per- noi. Perfez.lone del Pndrc Cclesto vl.sta nel– l'OTdlnc del mondo: 'SOlee pioggia, giglio e uccello. DI tutti gll attri buti dl Dio uno solo t Incarnato nell'universo, nel corpo stesso del verbo: la bclleZU\. Gli altri possono esgere incarnati soltanto b1 un essere umano. La presenza della bellezza nel mondo, e la prova sperimentale della PoSSlbilltà del– l'incarnazione. L'amore carnale è una ricerca dell'Incar– nazione. SI cerca di amaro in un essere umano la bellezza del mondo, non Jn. bel– lezza del mondo ln genere, ma quella bel– lezza specifica che Il mondo orrre ad Olll U– no, che corrisponde esattamente allo stato del suo corpo e della sua anima. Nell'arte e nella scienza autentica, In ereazlone è rinuncia di sè. La misericordia va da colui che non sor- fre a colui che soffre. Bisogna avere in sè un punto Impassi– bile dell'animo. per essere mlse.ricordlosl. La compassione di se stesso è quella sen– tita da un'an ima puri\ nel dolore. Un'ani– ma purn prova ln stessa compassione da– vc.ntl al dolore degli altri. Non si può perdonare il male agll uomini Cht' di questo mA.leaccusano Dio. Accusare O!f' <'<lUlvale n perdonare, perchè Dio è Il P"ne . C"I lllx-rlamo dal passato se accettiamo di esi: ... creature. Amart gli uomini come cl anwrtb bc 11 IOIP SP cl vedesse. 1;,1m1Utà l! la rndlce dell'nmorc. 0'1 hcn cl sarebbe lnferiot·c se nella per– eo'.'"' di Cristo non fo...--sc ,5tato umlUato. O··,,I geometrln procede dalla Croce. ec solo Il presente ml appartiene lo sono Il n11lln. perchl! li presente è Il nulla. Ti·ttt ! peccati sono tentativi di sfuggire RI t moo. La virtù consiste nel !!Ubire Il tE ......,, nel premere lfl virtù sul cuore sino a ,•nuzzare 1 1 cuore. Allora si è vcramen– t ~ N•l\'eteruo. Come ha fatto Il cristianesimo n lmpre– fll1.. l'l' tutto di !'i! senza essere totalitario'! T1:t·o In tutti. 'ienzn totautarlsmo? ~oltanto se il sacro è riconosciuto come l'v11 c« fonte di bp lrnzione del profano, la r&!'\onenJ.turale come una degradazione di qurlln t;0prannaturale, l'arte come un1t ~c– grfldAl\onc della fede. Non degradazione. tn, In .~LCMR co~m n un grndo di luce m(olmo 'ru tto quello che procede da un·nu,ra sor– acntc. tutto quello che è di origine natu - LA F I ERA LETTERARIA DIRE ''IO,, AllENTIRE Aforismi diSimone Weil raie, è estraneo al bene. Dire to, è mentire. La. fede non è un contatto con Dio per– chè altrimenti non la s1 chiamerebbe una notte, un velo. La. !ede è la sottomissione delle parti che non banno contat.to con Dio a quella che bn contatto con lui. L:i. contraddl.zlone è la leva della tra– scendenza. La. verità non si scopre con le espericm:e ma con gli esperimenti. E' sempre speri– mentale. 11 male è il contrarlo del bene, ma Jl bene è Jl contrl\rlO dl niente. La bellezza sta. alle co~e cr·:~C' l.l ~ntlt,à sta all'anima. Dio e l'umnnitW.sono come duo amnntl che hanno sbagliato Il luogo dell'appunta – mento. Tut ti e due arrivano In anticipo sull'ora 11.stmt.a, mn 1n due luoghi di.versi E nspettano, aspettano, aspetta no. Uno è In piedi, inchiodato sul posto per l'eternità del tempi. L'altra è distratta e impaùente Guai a lei se si .stanca, e so ne va! Perchè I due punti in eUl si trovano sono 11 mede– simo punto nella quarta dimensione... Non si può .scorgere la bellezza di Dlo 1n un uomo, ma soltanto Il riflesso di quella luce nel mondo in cui egli concepisce In vita terrena . Cosl U vero Dio è present.e -nell'Iliade e non nel libro di Giosue. L'au– tore dell'Iliad e ritrae Ja vita umana come può vederla solo chi ama Dio. L'autore di Glosue, come può vederla solo chi non ama Dio. Il Vangelo racchiude un concetto della vita uman a, non una teologia. Le cose carnali sono 11 criteri um delle cose spirituali. Se qualcuno ml prend esse Il guanto della roano sinistra e dopo averlo fatto passare dietro la schiena me Jo ttstttu l.$$etrll3for– mato nel guanto della mano destra , alla~ saprei che ea:11 ha accesso alla quarta di– mensione. Nei.3un'altra prova è t>osslbile. Cos1 pure se un uomo dà In un certo modo un pezio di pano a un povero, o parla In un certo modo di un esercito vh1to. so che Il suo pensiero è uscito dal mondo ed è sedut.o, col Cristo, a fianco del Padre che sta nel Cieli. E' lmp0$S'lblle comprendere e runare nello stesso tempo 1 vincitori e I vinti, come ra l'Illade, se non dn quel luogo. situato olt1·e I confini del mondo. dove risiede In Saa– i;:ezza di Dio. O l'amore dl Dio :cl consuma: o è sosti– tuito, sotto lo stesso nome, da un altro amore. Que.sta. è una cosa molto Impor– tante - perchè tanti amori carnali pos– sono presentarsi sotto quel fnbo o.spetto... La nostra o.n1ma è una bilancia. La dire– zione dell'energia. nelle azioni è l'ns:o della bilancia che segna questa o quella clrra Ma la bilancia è falsa. Quando Dio, Il Yc1·0 Dio occupa. in un·anlma tutto Il :postoche ,:Il spetta, la bU:mcla torna nd essere esatta Messaggio I L 1110,idocattolico é a rumore per Simo– ne Weil, clte morta nel '43 in un ospe– dale di Londra, Ja oggi parlare dl se in seguito alla pubblicazione dei suoi scritti e di alcune lettere e pagine di diario a/fi – date nelle ma,1i di amici. In virtù di questo messaggio, e della sua portata, molU non esUa110 a paragonarla a gra11di .santi e fllo– ao/1 del Crtstianesi-mo, quali Pascal e s. Juan de la Cruz. E alcuni azzardano per lei una parola gro.ssa, e pericolo.sa, chia– mtmdola e santa :t, Certo é che Simone Weil 11ou può essere misurata co,i un metro tonano, e al di iop ra di tutte le sue specu– lazioni ftloao/i<Yte quello che co11ta - e cl1e resta - è il suo amore subUmc per le crea– ture, quella &ua abnegazione mal suda ln&feme alla pili appassionata ricerca della verità . La sua vita, del rCJto, è la pi1ì chiara di-mo&tra...-tonedelle .sue teorie, dl quella sua 11eces.sltd di pagare di per.so11a; e nello .stesso tempo U migliore contrappeso alle sue deviazio11i teologiche, alle dichia – ra.tioni meno ortodo,se. l suoi biografi sono due, lo scrittore Gu– stave Thibo 11, che ha curato l'edizione degli scritti teologici (La, Pésanteur et ln Gràce, ed. Plon); l'altro, padre J. M. Perrin, suo confidtnte &pfrituale, che ha dato alle ste,npc alcunf brevf saggi (Attento de Oleu, td . La Colomf?e). Un altro tCJto raggrup– pa gll scrlttt politici (L'Enracinement , ed. Gallimar d). mentre è recente la pubblica – zione di un nuovo volume clte illu.stra fl .1uo 1JCll&iero ·religioso (La Connalssance sumtt. turelle, cd. Galllmartf). sconcertante Simone nacque a Parigi 11el 1909 da u11a famfglfa israelita , e aveva &olo ci11Queanni quando la guerra la portò per la prima volta di fro11te alla sofferenza e alla mise– ria. Col passare degli anni venne forn1a11- dosi ht lei un complesso di inferiorità nei riguardi del fratello, e questo senso di me– diocrità , questa profonda e sinc,sra umiltiJ, cosi profonda che a volte può essere scam– biata per freddo orgoglio intellettuale , non l'abbandonarono per tutta la vita . A quat– tordici anni, rinuncia alla bellezza per essere il più possibile anonima e insigni • jìcante , e color foglia morta, come un in– setto :t. A diciannove &i iscrive alla EcOle Non11ale e segue i corsi di Alahi; a venti – due raggiung e il primo posto df insegna– mento a Le Puv. Qui, colpita dalle soffe– renze degli operai, abbamtona la cattedra e lavora con loro. e Ho ricevuto allora , e per sempre, il marchio della schiavitit ... Da allora ml sono sempre considerata una schiava>. La guerr a di Spag11a la vede militare 11ellc file dei rossi, ma per lei Il comunismo fu soltanto uno stato tra11.1itorio, sconfes– sato poi dal suoi .ste,si scritti Politic i. Per Simone la guerra era soprattutto una chia– mata era suo dovere accorrere, parteci– pare, controbilancia re con l'offerta della sua persona il male degli uomini. il male del mondo. l'anno dopo fu quello della grande rìve– la;:ione: e Cristo e sceso dentro di me e mi ha pre&a :t. E fu davvero presa per se,nprc, anche se si fermò alle sdglie della Chiesa, vivendo in una attesa paziente, ri/Uutando per estrema umiltd og,~i &aeramento, anche quello del batte&imo. La guerra del '40 la troOO &piritualmente preparata a lenire le solfere,i.::e degli uomi• 11i, ,na fisicamente provata. Alla pleurite contratta durante la pern1a,ienza fra gli operai, ai continui disagi f11aspriti dalla persecuzione razziale, si aggi1mgo110 terri – bili emicranie. Eppure presta opera di in– fermiera volo11taria negli ospedali di Lon– dra, sotto i bombardai,teuti , eppure c11iede come una grazia cli essere mandata sul /ro,ite della Resisten:sa francese. Fi11chè. sfinita dalle soffere11.zee divorata dalla tisi, si spcg11e il 23 agosto 1943. Il suo penaiero religioso t .sconccrtanteme11te mfStico; ma ,1on. &I deve dimenticare che rt{tette u,i processo co,ttlnuo di tonneiitata ascesi spirituale, non la vetta raggiunta , ma le strade impervie per arriVare alla cima. La &ua famelica ricerca della verita cri.1tlana, la sua attesa paziente e disperata, sorretta da un equilibrio sovrumano clte rle&ce a· b!lancfare Il bene e il male, fanno di lel una creatura eletta di Quelle clte si salvano 11ono,tante gli errori: fellx culpa - c• .!t potrebbe dir,s, e fellcl eresie :t. GIA~ CA.RLO VIGORELLI Dio non dice quale cifra debba Indicare l'ago, ma per 11 ratto stesso che Egli è presente, l'ago segna la cifra esatta . L'essere umano perfetto non nglsce per Dio, ma per mezzo di Dio. dalla parte di mo, e non ama gli es.seri umani In Dio, ma dalla parte di Dio e attraverso Dio. Il segreto della salvezza è cosi semplice da sfuggire alrintelllgeuz.-i appunto per Ja sua semplicità. Sembra quasi un gioco di parole. L'energia sessuale umnnn non è soggcUa nUe stagioni. Ln prova migliore per dimo– stra re che essa non ~ destinata n un uso nnturnlc. mn all'amore di Dio. E' bello che I digiuni. le veglle. ccc. - quando sono atti di plçtà - slnno cosi facili. C'è un dato mernvlglloso nella faci– lità. un dato che è riflesso dnl quintetti di Mozart o dal cnntJ dl Monteverdi. Io desi – dero essere ,,10Jentata dagli esseri umani, ed essere costretta a fnrml violentare per loro; mil. per Dio \ 1 orrel fnre wlo cose tacili. Fatta eccezione per l'orientamento stesso del pensiero verso Dio, che è In suprema e intimi\ violenza che l'nnlmn fa a se stessa. L'atarassia è alla base dell'amore. L'amo– re è ciò che lmped.lsce di essere turbati. Ma chi è t.urb.'\to, è sempre turbato dall'a– more. Si tratta dunque soltanto di un amo• re mal dlr,etto. Essere distaccati dnl frutt.l dell'az!one. Occorre per questo una architettu ra In pro– foJJdlt,\ nell'anima. Perchè quella parte del– l'anima che agisce deve essere appn.ssiona– tamente tesa verso Il frut to delrazione. Un'altra parte dev'essere distaccata. Lo scopo della vita umano. è quello di co– struire un'architettura nell'nnimn. L·anlma collettl\'a è una sola dimensione. Non ha architettura. La sak ezza sta nell'acconsentire a morire. La bellezza del mondo è Quasi scompnrsn dal crl.stlnneslmo, perchè l'Impero Romano ne hn fatto una religione politica. BI.sogna passare al di SllPrn del peccato. E' un traghetto faticoso. lento, ma possl• bile. Si avanza veramente e si giunge alla meta. Attraverso tutti I peccati. pensare al bene. Non pensare al male da distruggere , ma al bene. · Non possl:-imo esistere se non in quanto crlmlnnll Amare una persona Impersonalmente; è amare In Dio. La parte esterna deU'anlmn si nutre dl fame. Dobbiamo permettere • I male di esistere al di fuori di noi stessi. Ma soltanto al di fuori di noi. Cioè fuori del nostro potere. Tempesta, Il fulmine cade sul mare. Poi appare l'arcobaleno, patto fra Dio e la terra . L'arcobaleno, Insieme di acqua e di fuoco. è la cintura di Afrodite. Il male nuoce solo al mediocri. Pag. & li Diavolo è ti padre del prestigi, e IJ prestigio è sociale. e L'opinione regina del mondo :t. L'opinione è dunque U Dia.volo. Principe di questo mondo. li DJn,•olo è Il collcttlyo. CE' In divinità di Durkhelm >. Come indica chiaramente 1·Apocallsse In quella bestia cho rappre– senta senza dubbio Il Grande Animale di Platone . Se due o tre dl voi si uniscono tu mio nome. lo sarò con voi. Ma. se siete in quat• tro. cl san\ !orse Il Dia.volo con voi? L'arcobaleno di Noé è una mediazione fra Il cielo e In terrn. è una. via. di salvezza. Questo voleva essere la Torre di BabeJe: ma essa. veniva. dalla terra. e non dal cielo: perciò era cattiva. Non è vero che l'amore umano sia più torte della. morte. La morte è molto più forte . L'amore è sottomesso alla. morte. Amare ciò che è vivo, è facile. Oi!flcUe è amare ciò che è morto. L'amore di un morto non è sottomesso alla morte: l'og– getto ne può perire. Ma tale amore, se è amore e non sogno, è soprrumaturale. L'a– more di Niobe è l'amore umano, l'nmore di Elettra è l'omore soprannaturale. D'al– trn parte Elettra doveva pur ricordarsi di mangfare ... La morte di un essere amato è orribile perehè riveln In verità. sulla. natura. dell'a– more che gll si portavo. Percb~ rivela che non gll sl portavo. un amore più forte delln morte. Amare ciò che non eslste - che assur– dità! E' una rollln. Ma in questo è la .sal– VC'l.Za dell'anq1la. SI può provare che non c'è bassezza alla quale le clrc<>.5ta.nze non possano In certi casi rldUrre un'nnl mn. Inca– pace di amare ciò che non eslste. Dio è preso In trappo la. dal male quando guarda. In sua creazione. Egli l: preso e sottomesso alla Passione. Dio, creando la bontà in sovrabbondanza, ha dato nl male occasione di esistere. La durata discrimina li diabolico e 11 divino. L'umtltà è soprattutto una qualità del– l'attenz!one. li primo problema politico è 1l mOdo In cui gli uomini investttt di potere passano le loro giornat e. Se le passa.no 1n condi– zioni che rendano materialmen te lmpc ,s.si – blle uno sfor20 d'atte nzione sostenuto lwi – gamente a un livello elevato, non è possi • bile che cl sia giustizia. SI è cercato di affidar e la. glustlzl&; a. del meccani.s.ntlper fare a. meno dell'attenzionf' umana . Non sl può. La. provvidenza. di Dio vi si oppone. Solo l'attenzione umana esercita legitti– nmmente Ia giustizia. li delitto di Niobe sta nell'aver contato I suol bambini. I Santi sono coloro che da. vivi hanno realmente acconsentito alla morte . Ogni volta che in una. società non orga– nlzz.1ta un uomo dava segno di lsplrBZlone. si faceva. di ltll un arbitro, che a poco a poco diveniva. re. Qualcosa di mlsterl060, In questo urù– verso, è complice di coloro che amano sol– tanto li bene. Il lavoro è 11 consenso all'ordine del– l'universo. Lucifero è molto probabilmente un astro che ha spezzato l'ordine del fenomeni celesti. Per ch1 abbia una cultura. artisti ca. e poetica. e un vivo senso del bello, le nnalo– gte estetiche .sono le meno tnpnn atrlcl ad Illustrare le verità splrltualJ. (Traduzione dt Gian.cario· VIGORE LLI) Itle::onotte Dai Canti del. Pirar L' ESEDRA è vuota. ro- * dimentlcam la fatic a e Ja fru- tondn: - e Quo.nto sta del vetturino . Quando il ~ 0 ~\:a11~~[!!~}!~ : Rucco11to .di Raffaello Brig11etti è 0 p~i~::i~e~~r;n~~~~RJ~: -:-.cNo> - <Allora mmc, - o chiese, le fontane dnppertut - ~r:t.~u:~c:f~~~-i f:;~/: colonne corr ente di un fiume nella se risolta Il, in quel disegno ha tutta la storia e li tempo to a gu!zzl con acqua. e,marmi dle del caf!è già l~c! 11: si- quale si va ad Immergere la sottile sulla scalinata, a notte: è di pietra, preso e si può ve- ~al fr 1 m~ ~~orno all u~;lmo, J"una sull'a ltra <Via Ja'J o e ma no: u~ poeta scendeva per cosl le tele chiuse nel buio del- dcrc: I gatti girano su una ~ 1 \e. 0 c ogg · 1 a poco sai un naJe? > _ and~van - Valle Gmlla , andava lenta- le mostre d'arte non ha nno terra. trascorsa. dalle teorie di 1 · • • la ar te < 1 . 0 da quel- ment e, <Quel Tevere - pcn - pl(1 significato; sono anch 'cs- tutto il cammino civile. Un bai nel J~eSSi di ponte p - S • t1overemo un sava - è lo stesso di prima· se gra nelli che Roma si porta. Mllvlo: <Hallo .>, telefonava posto >. diceva lei. cnmmlnava. lo vado là.quan do altri 10 han~ vin passando oltre in un flu- Sull'asfalto gli spaulni t.en - una donna del cinema. Cc Ca- Qualcuno c'è, ma per poco: 110 dimenticato da mllle 31111 :t me'dl notti. L'lndoSS..'\trice im- dono stl'isce bianche: .da un dlllac > Roma 831351: c'è or– i grand i visi dei manlt~stt ven- e lentame nte continuava a bocca va la quiete di via Slsti- quadrato sotto 11 Qu1rlnalc, dln o di chiudere a.mezzanotte. a-ono sostlt uit1 per )' mdoma• scendere verso n nu me, e sen - nn e nello stesso momento un già dipinto, In due scer:,.devn- e Hallo, sl? AJa ,caàro! Dove nl ; e altrove, I monum enti: tiva, poi_ si soffermava. era no chiacc hierando avvmndo - hnl In mano smistra? Oh già: lente gocce di rugiada rigano nel grand e silenzio delle stra - vettur!no sfilava dnvnntl alle si verso casa; per continua re e la destra? Ah. cai\ro!, che I loro ocphl di marmo. Ci sono de _ avviluppato sgomento: gua rd16 di Mo~tc: ltorlo.. an- il discorso si Inoltra.vano in dicl... Sai, torno indietro: non perso ne che li hanno visti, ma la pauru di Roma. un cronlsta dava a < st acca~c :t , ecco, inc - vin Milano, erano Il a dlscu- ho pili voglia. di fuori. Giù, in anda te vin. scomparse. non all'estremo opposto segnava coglieva un turista In vin Uf - tere di politica sotto la reda- centro: ml aspetti 11?- Stu– solo mentre ~ :i.e.sa l'ulti ma· sul taccuino 11 caso di mi !!et del Vicario e partiva alga . zlone del e Travnro ,. Alle lo- pldo! >, se ne andava infu– ava nti, prima che l'ultima ro.,~ morto trovato nell'acqua: os- loppo per In. stazione. Spa- ro voci si voltava una presti - rinta. sbatteva Io sp.ort.ello se nata . Ed ecco w1a di que- servavano Il corpo e 10 tir,i.- ventnvn I gatti di vin del Na- tuta da via Pnnlsp erna , che della <Cndlllac >. E' mezza– ste . un turista. contava le co- vano su una chiatta ::lelporto z.arcno: escon? di notte sul- nndnva In giù con un uomo. nott e. di Luigi Compagnone * Lfl, notte in-vernale Chi veglia, fo sutJ casa gli diveuta stra11iera. Ci sin come un sorcio o un 11talattdrilto. Gli baUc il cuore come ·a 1111 fuorilegge. Il s110s/csso respiro è un euigma. II Jfoco, l' I guoto. .I/ i basterebbe ima tai1a per salvarmi. .11.fa 1 1011SOII lrtpo, 1101'SO/IO scoiaUo lo. Uomo, invece: quel la11to clie basta per ,111trirmidi piettì e terrore. Il Piew1•0 se ne ,.,,. Lu t1il{iliu dei morti l\ rm pensiero che dilagu da boschi a fo11ta11e: mi so11 mcJ·so il mai1leflo delfo festa tdl'11cqr1l/ dt'l mio fiume ho bt1g11uto le mani (1/1111! 1111 11/Qllll(O mi SOi/O allo11tc111ato . . , &IARC CHAGALL - e In contro di Isacco con Rebecca :t !onne di San Pietro: Jul e fluviale. ne cercavano la ra - Iasfalto e ceicano da man- forse al Colosseo. come sup- In un passo fra cento mila; l'obelisco Isolati in mezzo alla glone. Poi il cronista saliva cl giare dopo ~hc l'< Haiti Col - ponevano gli spazzini: ove In Roma: una diva a ponte MII– piazza di Roma: contava. non nuovo sulla e vespn :t ~ !:or- ree Corporat1o n :t ha sostituito gente randagia si rifugia elu- vlo. la prostituta nel pressi c'era riusclto: era In cammino nava a plazz.o.Colonna, Ja:,.elu- una rosticceria li vicino n loro. dendo I patt,ugllont not tu1nl del Colosseo e a piazza di verso Cnstel Sant' Angelo. poJ va notizie. ripartiva a motllre E intanto sful'iano attorno le - oppure continua a girare Spagna uno scompiglio, i p!t– oltrC', sotto renor me oscuro per l'altro capo delln dth\, t!pogl'a fie per sostituire Il. in tondo e dorme su una cir- tori: due spazzini sotto il palnz-,m. lo guard ava. grotte- dlecro li morto. A quest'ora i glornal e a quello che orma i è colare rossa . In linea retta <Trnvaso :t a discutere di PO• schl ferri battuti. ampi sassi, manichini e gli abiti del ne- passato e morto con una data. rombava una e vespa :t per litica, un ubriaco a squnrc ia: un viluppo di gente viva le- gozi sono al buio. chiu si nei I gatti escono mentre Roma plnzzn e via Barber lni: 11 ero- gola per Lungotevere Mclllm, gata nel corso di antich e Jcg- vetri . neri : paurosi fnscl di sLa per cambiare dnta. sulle nistn aveva negli occhi, lm- l'Indossatrice a via Sistina. su gi; passava oltre: IJ ponte . c:trte sono all'oscuro in sllen- orme antiche della città che pt·ovvlsa l'lmma" ine di una per l'asc ensore; al Flami nio, f»1•m,e11ti,11e11to del dolo1 •e Il ;•ino sp/1!111/e umprc 11ci gollo11i, .A una piccola tartaruga La tllu rormt: precisa, J~ gioidlu, J11gg<'1·ist·ei11q111et11di11c, magia, sdt.u1ld1,•=::.:1, fosso; e la cocciutu , c,,,,., r,rss,•g,w:io//e dei da1111ati. Su fr 111'i11Jbar((), assurda 11avicella. Fdi:g;:10 " fiobe CJ·trn;:aga1Jti: veJo frlli biJl,1n:lt1, odo co::.=are J'c11di l' Jcimitarre. Pagode mostruosi, ll'a ,•ffllli•ii di papaveri giganti e f ioc/11 llfm1, distillunv i11 preci UI so11110/e11=1 tlci miile111ii. StY/sc1a110 altri rl'ltili e Jisc/11a110:sull'erbe d,!lfo foresta sc/1i:::;aJ10, ribelli, a!l'improv.,1so scatt,mdo, il veleno. Tr a h' loro spirali, 1111 muto spirito (/i pa:;it:11=11 trrrcm! 111 i11cor11i, ww le11ta pr11dt·11=u. Le I/le scaglie 11ll'urb1triu sufort• degli Dei oppom. presto J1vc1111t" sasso. /,i te ri11clti11s11, vii>'/ di smarrite mcmorir; 11lta Juratu sen=a 1101111• affidi il tuo d1•st111u; varchi gl, e~;j 1allegg11111do s11J. nullu come 1111·. ln.u. Agosto 1950. ,\JJUIAi.~O GRANDE Esistono porte anche al pn- zio nel grnnde•sonno del ml- assorbe di un altro passo Il donna sOtt.llc CO;ltro II cielo u_n Poeta: il vetturino e il tl~– Iazzo di Glusllzla ce ne 30110 nlst erl, 311 arch ivi, e c'è In vita tempo portandosi dietro mm della Trinità del Monti. L'in- rista a piazza . Esedr~. !n n – in altri punti. qlJellc che d! e la mo~·tc di tutti _quelli per frana di secoli; senza nffon-,d ossat r!ce senti va ancora II tardo ; un cro~sta nllob .1torlo. giorno non vengono notate I quali 1 Italia non e solo no- dare nel tempo, Io solidifica , rrngorc, aveva In mente una Dopo. la diva del cmemn perc hè sono aperte, al Parla- mc, ma terra. con persone. Il lo ha. dentro di pietra: esiste cai·rozza li:mclata al galoppo : s~nnsò 11 poeta, .che _si arrac – mento. nl Tritone, al Senato . t~rlsta forestiero: anche lui una. -,01·clladi Roma, ma. Ate- In carrozza restava Indietro, cmvn sul .Teve1e. distrasse I Passava, ubriaco, uno di quel- cè segnato in uno di questi ne ha due volti . l'Acropoli e n cronista non era pili con la rco,ituuu, a pag. 71 11 che si incontrano e vanno labirinti di pietra. Ora at- Il <Wlntcr Garten >; Roma Immagine della donna, e già nAFf At:L LO BRIGNE'J' .. '..'I a giro nel vecchio centro: di- traversava li Ponte e ascolta• pnnnva Il grovlgllo delle su·a- va il canto di un ubriaco che . ,...,. dc chinato In avanti a sghem- sbucando da vla della Scrofn · ~ bo con lo mani, come a rl- lo stav a._ Incontrando verso ,.i morchlo di un·1nvlslblle rune: una direzione opp~sta alla. sua. 'I'< ecco al Senato una. porta chiu- E&li ricordava d1 dover cor- , sa e due scntlnelle. Voltava rere alla stazi one per ritirar e . Indietro obliquo, si vedeva Il bagagHo prlmn che si chlu - ".,:~', ' i nella piazza del Pantheon: era dessero le entrate, come ne- ., · . · / ;\n~h~n~i1a 1 '!of:i~~ t ~~!t~~j ~iic ;~~w~ai:°v~~eJfa~~;! /4~ -Y \ .... re gli sorgeva un flotto liquido Colonna e riconosceva nomi gonfio, il vomito.va e rlpr en- di quartieri nlla parten za delle :~:a j \ta:~~ kici ~gr~'.t~~~ ~!t~;ag~nam~~;;te~ 0 : g~a~~ escono dal locnll, o ci entrano: scusslone tacevano nomi di– vagano sotto la terra. di vln versi. glà not.1. cerca.vano di Veneto..,ndlacenti agli schelc- risolvere e In crisi> della plt– trl dei Cappuccini, oppure turn: voci roch e di quando e OllmPo bar~Tnverna . Tea- sentiamo che In nostra oplnlo– room-Night , , vanno attorno ne è Importa nte e cl passa - danclng. var leté, nttrazlo- vicino . pensando ad altro . nl - su una terra abita ta e qualche guardiano notturno coperta di passi dn centom ila che attacca bolli sulle sarncl– glornl e tante altre not.tl di nesche. una stessa vita. A Roma si Poi questi pittori parlando nasce sem pre In ritardo. e cl più adagio si additavano là !t– sono marmi del Quali cl si ne- gurn di una Indossatrice che corge che per altl'e vite già usciva da e gabl'iellnsporL > e trnscor sc sono divento.ti vecchi saliva in silenzio la Trln!tà del di secoli, anch'esse. come tut- Monti. Allora sl scambiavano te, venute In ritard o': E' la, l'opinione che e la crisi, ros- DAJUO CE(;C UI - •· IJfaieruo il Klna ~ 'bliote a Gino Btanco la l1111col/111w i: festn di coloriJ fu terra 1/iì mille s1to11i come fo mio chitarra, m11 dli qm,ii .rrgreti 01/o 111111 conia che mi di) dolore? SoUt'luUne del Pica'l'O Il mio sa11g11c e qm:sta chitarra 1:011sfomo creature di guerra. Solo il vino ci arrossa le maui. Ci basta il sole che imlora l'rbe e musi ,li ctmi. C,u,to ,l ei Ple11••0 11e1• no: r.se Bmlt1 slltNra ruga==o di 11ouc.uerl' ig11aro u11imale. Il jr11l!o chr ti tocca è premio n,ro. Occorre lii coscie11::a rf1111 lddio ,· fo grtr::in d'11u giovum· puledro. Sur1111uotroi,chi st•ccl1i I.! l11e braccia Jl· 11011 s1111110 lu glori" d1,• rncchiudono. ll1 1.fJ11,::::::11, 'im10 rnd111tt pilf frgga11 delle, 11ll'l11. QmwtJo l'albero ,tcrolla i suoi frn tti uff"11111ti rug11::;i li mltlt'11la110. ,l!i rono /11scinta mort/c,.l' 11scolt1111(io d:i111rr,· 1/i t:11gabo11di d11gli occhi luminosi ,· il t,iomlu .wllc m(rni. l.u mia testt1 è 1111a chit arr a <Ù·=·c rn11t11110 •t gr11110 e le cicah·. l,o se 1•i11n11 ,l e i f»i e 1&·1•0 /11 àm<1ulh- J'c:alc Ji pietra (i .~lt111110 lr quattro mura della mi11 cus11. 1.i h_o 11rnrttlo I_ 111iri segreti ,· mw m11drt· 1-'l fu fu g11a1·di11 01111~· 111a l111111 su 1111 ci111iti·ro. LUIGI OOMPACiNOU
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