Fiera Letteraria - Anno V - n. 43 - 29 ottobre 1950
Pag. 6 L: .\ f 1 E Il. A L ET T E R A R I A V 1'1 lf'IIA ,'1CE~E Al<'l<'AC CI A'.1'0 I N l'.l 'ALIA AUDIBERTI L' I ALIUISMO Man~ nelle sue pagine il ritmo, _ilsapore, l'odore della ,w.1lra vita; e la carica– tura, m pa rte voluta come un amu:hevole scherw, è malsicura e fa rsesca N ARRATORI stranieri, * Franca , l'orfanella muta che Inglesi, rrancesi, tede- con lul comunica scrivendOi ll scht ed altr i hanno a.nche nuda tra le sue braccia certa p~f.~!o~!":~"t~~:;." di GJA lLJMU AN JONJNJ bigliettini a matita e di rltles- Meritre da noi sl e spesso sen~ !:q~:i 1 /.~~;:~t: 1 i~~:~ 1 :~~: ~ ~~~~~Jf 1 mancanu. dl parlare agll zil Cecchl, Pan- Mal Court >, e La B6te Nolre > duenne Mathllde Bracchla.pel– scusa ana coa;neuna crazJ e Montale, ma anch e e e Jeann.tne et Jea.nnette > 11 coll'Inquietante nipote da slbllltà ~~r m;~~va;:rtf~~:°~i a loro 11meno possibile. Lei- come autore dramm atico. Pro: un lato e l'ombra del e padro- aere allora venti volte nel satore ~li ha tenacemente ne dJ MUano > dall'altro . Essa. ::~~ ~~lr:~~ ect~~pr~ r~ ~rso dl duecel'!tosessanta pa- lottato contro 11 dtJmone del t1nora tutto , ma. Staa llotra , er 1 • n i ne e la trols!eme page éta lt vocabolo che finora ha pur- torm entato da. strani rimors i ~v ne tar~ classici esempi, pur plelne d·artlcles algus, sa- troppo sempre avuto 11 soprav: e paure, per farle capire quan– safe ~u~~I 5 ~~~~1:e;tn:~~ vant.s. superleurs > e e elle 11- vento. n vero dramma di Au- to succede, senza rivelaraltelo ro ~ 1 1 . salt avec solo l'admlrable dlbertl narratore è proprio apertamente, urlve un puerl– qu'!ht di ict•e~n~~r~~!i t.rolslème page > _o e la trol- nella. sua tmpot.enza a domi- le romanzetto d'ambient e &l- e quelli di Tolstol sono russi, ~=h:~e-~~.17i:~~es ~~t ~rel~';tJ,~~~im~tesor,~no lO~ :~~';:~i:~i:::N-:r lll str ante-rl luncl dal conside- colo ed irritante, pe:rchè se si pra!fanno e lo ttav011ono. 1 tore L&ppadall& di Palermo . La ~~~e l'I:!~:fe un ~aJ:fc~n dovesse trattare di una sem- suol vocaboli hanno un suono brava MathUde , nan lettrice Immaginare e costr~re l'azlo~ :~I:~u~::agl~a:i~r d~r : ~:? = ~~~ 1:::~au::-0:.: ge~::=to~I ~:~!\~e~~~ ~:~I ~ ;::::n;;:;~al ~i1:' 1 tj rlere > proprio non se la me- gniflcato . F.ssl cadono sulla a:ame fra questo e la propria romanzi dovrebbero svolgersi ritano. pagina. come fiocchi di neve esl5teru.a; ne è turbati\, ma ln quello in cui Il clima, la na: Alla caricatura ed alla farsa durante una tormenta, sl am- definitiva non capisce e non tura.. 1&diversità del luoahl e fanno già pensare 1 nomi . In mucchlano , aumentano e poi scopre nulla. delle tradizioni 11 carattere una not.a In prima pa1lna tea- s.l liquefanno senza la.solare Finito u romanz.etto, 1 cui stèsso deall abitanti possono alamo con stupore e on a e.on - traccia. capitoli vengono da AudlbtrU COll maa,lore teltcltà l5pirare servé la forme françalse de.s Anche e Le Maltre de Ml- abilmente: mese.alati a quelli un narratore Prénoms, par exemple Mathll- lan >, romanzo di duecento del suo racconto, Statlloffa Anche tra~urando 11 fer de, QU&ndcelte forme s'appa . sessanta paf1ne che senza 10 soccombendo all'ambWone JACQ1JES AUDIBE RTI tlle , 800 e volendoci limitar; rentc davantage à la pronon- lnterven~ d'un timoroso ed.I- JX)JIUca ed al richiamo del seni aatt ultimi 50 anni lunga sa clatlon ltaUenne elle-méme, tore avrebbe avuto Il pittore - di Bianca, sua moalle, che as- te> - e questd In un teatro berti prosatore qualcosa devo rebbe la llat& del romanzi ce: Matilda, si on l'artlcu le à. la sco titolo « Les Couteaux dana sleme alla terza· paiiina del di sessanta posti a Potenza _ rimanere , saranno piutto sto I lebrt da citare da e South françatse >; continuando cl ac- le Soutien-aor1e >, 1uadagne- e Corriere> ritornano ln Quasi pianta la ppvera Franca e va libri e personali > c.ome e Ta– Vl1nd > dt Norm'an Doua:lu corriamo JX)Iche questa Ma- rebbe molto ad euere ridotto tuttl I ca.pltoll come un'osses- a Roma e a fare 11 Ministro lent > e e Cent j 0urs > dove e Tbo6e: Barren Leavea > d~ Ulda si chiama Bracchiapelll di mole e presentato come un atone e Bianca n'avalt d'autre deell Interni>. eell senza ricercare una per Aldous Huxlty da e Aaron's ed ablta a Milano alla peri- racoonto di cento paflne. La soutltn-eora:e que l'éplderme Quà e 11 un impeto lirico lui artlfle k:.sa costruz ione ro– R.od > di O H Lawrence tena In via MangiatecugtnJ; storia. semplice e non molto de ses ,etn.s > o e Bianca Y vlnt propr io ad Audlbert.l non man- manusc::a s1 è abbandonato al c. A Room lrjtb' a vtew,. li il aovernatore della tombar- orlatnale è quella de,11 amori nue dans une robe d'un seul ca•.ma. esso non raa,iunae mal ritmo della sua Invenzione I M Porater da e Dle Oeach dJa e le maltre de MJlan > &1ctandestinJ del eovernatore dJ morceau, dra.pée sur elle par la forza evocativa, la felicità verbale ed ha creato delle ope- 1111, gf.èr 1'011 Nea.pel> di ~ chiama Oénio StagUoffa ed Milano. e un bomme de cln• le couturler. d'une souples&e d'espressione di e Carnaee >, rette nel loro limiti vive ed Werfel & e Der Tod In Vene- ha c.ome segretarlo -1enerale quantedeux an.o, alblétlque, lnflnle, la nu dlté du baut du dJ ano luna:a U suo mt1llor orlalnall. dii> 111 Thomas Mano, c1a ~!!~~:a:m Laal~f~a~~1 musclé, tris bien ha.bUlé> con corps prolopalt celle de l'étof - romanzo. Se di Jacques Audi- GIACO?tlO ANTONJNI • ,'llea C. YM du Vattcan > libro à di cercare e à mett.re 4 ADdr6 Oide a e A. O. Bar- la ma.in sur le relevé statisti- :-= S:: ~~f~1;8ib!:; que des volailles mortes par BJCOGRAF..11.E SEGRETE cbe 1D OIDUDO d1 questi l'&u• :: 1 ~~:e~:!~-:.~ D e tore acoor10 ha presenta to 1n alellone (Lombardlel au coura ::i==.~:, = da 1:ann~ 1929 >. I 111. ma 6 pur ftl'ò che vlstl at - E correndo disperato at.tra– tnftrlO 111 occhi di un amJc.o veno i corridoi e gli uffici de! d'OKr'AlPe l)&N&lf10 ed am• palau.o del governo ali&rlcer– btmte IODO aempre ltallanJ e ca del famoso documento sta– nessuno dl noi vorrebbe ne- tlatlco che e U governatore> rarne 1:1nt1maverità ed u va- entra 1n contatto coll'impiega– tare artl!ttco. ta a.U'archlv1o, Bracchia.pelll che viveva Verlaine Il fattore economico può essere considerato come un fattore psicologico, rivelatore degli oscuri meandri dell'anima , elemento per svilupp are le p rop rie aspir azioni A •tutti queatt, tna:lesl ed ed indi colla sua giovane nipo– america.nt ,. tedekhl e fra nce- ~ bella e muta, Fra nca, di cui 11. viene ora. ad anlu ngersJ a innamora pazza.mente, per- L « Le Mat~re de MUan > (Gal- dendo la testa al punto da fls– !lmard ~t'l II romanzo df sarle app unta menti amorosi . Ja C4ues Audiberti che con n~t sottoscala del palau.o del Pt l'IOD&Ol pura.meote ~stra- governo, per poi presentarsi ru, ha la pretesa di essere un come un stmpUce a.mie.o di roma.n.z,o prettamente lta.lla~ casa nel povero appartamen– E Edttlon, dea deUX•riVCI hanno l1tttufto una colla• na df pubbilccu:lonf iu.to• lutamentc nuoL1G, dal mo– lo generale: De quo! vt. valent..-lls? Non ,, trotta, come da eua. rl111lta, dt s,enerlct ltu– dt btogro/fcf che, 11tllo: ba$C dt docununtf ICrlttt e di tutlmo– nlanu i:trball , narrino la vita d'Uhtstr f per,onos,gl. J1CTUndo dal centro del loro euere e df– .tes,nando f 1'Grf raggi dello I/e – ro elf1te1utale, con 1•iu,1.u1to della compl,te:::11, d.,la tot4lU4 . In quuta oollulonc il tema ob· bllpto è 111 /undone del /attore CCOIIIOmko. l'atteggia.mento eh.e f grandi •omini dd pa.UGto eb– bero dlna.n.zta.I danaro. ratUw• t4 che ,vo1,no JHr a&rical,roru• ne il posuuo. no. L'amore di Audiberti per tino della sua umile dlpen– l'Italla è ·oommovente e noi dente al seskl pie.no della via dobblamo e&aerellene iirat.J. Manglatecuzlnl. dove s'lnCJn– Orlundo dl Antibes sulla Co- tra e.on Don Sebastiano che , ta Azzurra erl l à on lliure e fa Il canon le.o>. Perchè Au– di oazk>nalltl francese. La dlbertl ha scritto di pi:;opo– Pranc.1a t la aua patria ed O sito Il Ubro in un francese col– francae_ la sua llncua ma mo di quelle che ea:U crede l'Itallà lo attira e la iinaua essere le caratteristiche p,ecu- ltal,lana cli à tanto familiare ~~ne ~i~r~~=-::~~ d~ eta indurlo ad adoperare nel « Et b;,nne nult aux sonneurs ~~~.: l~r d~:~:: l~tav~~= de clalrons >. sJon.efrancese di e Albertina> A parte l'ItaUa, cosa vale 11 di Valentlno Bomplanl, che romanzo? Audlbertl è un tem– due aonl ra ot.tenne a Partel peramento Urico e non nar – aD ln(luÒblo iucceuo, e 1a tra- rattvo. Nella letteratura dt dualone -de e La Giostra dl ont egll ha Il suo posto oome Michele Clva > di · Beniamino poeta e, sopratutto oon e Le E' un loto bfogra/fco u quale, •e convenfen temente fllumfnato, reca. un nuow contributo alla cono,unJa deUo pér,ondftd: , m01trandocene le reaJ:lonf dr fronte au·oro, che puO uier• fntuo o come "na neceuftd normale, o come un cabnonnc * lJUOpno 7'er la recalfuaztone del• l'opera, o come unca mera avi• 4ft4 di guado1s,no: mei:o 1Jt!1' ,a– l/re, nt:l ,ccondo Cll$0, e, nel tor:o, per cU,cendere, 111 ,calo della moralftd:. Il /attore·eco,10- mlco pu6 dunque enere con,f– cferoto come un reagente plfco– to,lco, rlat:latore dd ,Xù omtrl mundri ddi 'a.nfma umo1no. E' naturale che, una oolta traeclolo entro ton limiti li pia• no dello colla.na.cua s«ls,a I IUOI pcr,onos,,t tra quei,':l cotl ben cono,ctuU, da rendere 1u~ Pt!T/fua la. nCUT'IUtone di tutto la loro vita. elce li dà per 14. ?Uto, e ne -pre.senU fneec, pre– l!CllfflU'fflcnte le vicende }111a,i.. darle. Dopo le btografte df Vol• totre, Balzac, Toùk>I, Nen :.,I e Verl4lne. 1lll pubbllcczte, a;e. dra11no la luce quelle di Beau• march.4l1, Bonapo;rte, ~follbt Mo:arlno, Marz, Lentn, t'ufgi FIIIJ'po , Ncpolcone 111. Thlen Sond , Chopin, Was,nu. Tallt!JI• r~-~k>ro,o Jkta Jecan Ro1t1• ,efot , eccellente biogra/o di ll4J Joppol6,. presentato .da. Audi-l--~ff(~ -fff((fff(~ -ffi-(ff~ -ffffff~ - -(fffff(f5- ff5-(. -~ -';-~ -f~- bert l .come U campJone dello , Abumanesl mo >. Or non paao di queste ed alt.re man1- res~n1 del auo sincero amo– re per ti m>atro ;:,aeae Jacques Audiberti •ha. volut.o anlun – Jervi un J'9manzo non soltanto d'am~lente ma anche di ca– rattt re Italia.no. In queste ctroostanze e pre– messo anche l'lndlscutlbUe ln– secno di Audiberti, la simpa– tla e Ja ~lima che e1ll ispira, ~ molto eplacevole dovergli di– re che si è veramente sbaglia– to. 'Ma. l'enwe ~ coal arosso da non poterlo pas$&Tesotto aUenJJo. t,'ltalla di Audiberti, la Lombardia e la MUano che ealt presenta, la Sicilia che ecll lmma,tna, sono ahimè dl cartape,ta,. Non solo vt man– oano l'odore ed Il sapore di Milano, Il ritmo della vita lta– Uana, ma quanto di propria– mente italiano l'autore sembra d'aver messo ntl suo roman– zo à una ridicola caricatura della non sempre lieta realtà . Questa. caricat ura è probabU– mente 10 parte volute, n~n come un dilea:eto ma come un amichev ole scherzo. Essa. è però malsicura. e talment.e In- Conro btl1a: Stulone della Via Crucis, dipinta d11II h1dl1tnl PIUphi, M.kulu, J. Lunra e Bella torbl dtta. dalle outMiOnl abl- secolo IUn d i docume11ti sulla Vergine * E , UNA ractolta di docu~ menti ponllticl sulla Ma– donna. Il libro risponde ad una e&laenza che poutamo ben dire dJ attualità per tutU I cattollcl In 1enere e per 11 mondo della cu!Lura ln l&pecie. E' merito dell'Autore l'aver da– to la P0$Slbllltà aa:11tudl01I di consultare dJrettamente le tonti 1u cui 11 bl.1& ta dotU1na 1ul– ta Madoana. i. stampa 11 è occupata, In queaU mesi , dello ua:omento a proposito della proclamaslone del domma deJJa Auunlllone, che avverrà Il prl• mo Novembre dell 'Anno Santo In cor&0.QuotldJanJ e rM,1te hanno riportato U consenso unanJme dd cat.tollC1 su tale dottrina e l'eco delle polemiche f'be l'annunalo deU'avnnLmento ba &Ulcltato tra I non cattoUd. Con lellct lntuidone della op– oorwnl tà dell'opera Mons. Ton– dini ortre ora la poulbllltl dJ scoprire la conUnultà della tra– d!&lone crilUana sulla Martolo– il•- Per- l'lntere&k teol~CO • 1torico che conllmt, l'opera del Tondini ! destinata a metter, ln luce la oon l,le,·elmportan– &a che la devoalone alla Ma– donna ha nel alite.ma dottz;inale della chiHa , anche per I rtne1- «1 che. oltre tutto. questa devo– :r.lcne ha sul Pl'«lleml rell;:-1, morali e aoclall. I documenU, ~I testo laUno td Italiano, vanno da Pio IX a Pio XII : un secolo di atona della chiesa e di pietà.mariana. DI alto volore ICltntlttco e re– lli!oso t anche l'appendice del docwnenU PontitlcU marta,ni dal prLmJ aecoU tlno a.I now1 J1orn1. L'autore ! un latln1ata ben noto q1J 1tudto&l ed 11 te• sto ln ttallano l reso ln una tndualone che u.rt da tut.U )et,.. ta con vivo piacete per I presi; letterari! che conùeoe. Bl.&osna ~r rraU a Mona. TondJnl per aver preparato con dil11enu. da certol!Do un'opera dJ atudJo e di pietà che al va– lore lnttinsec:o un.I.Ice Il non piccolo merito del buon IV,IC,O. D Ubro ! praenta\o ln una elep.nte e IIObrta ,·eate ùpc)ST'a• Uca, con una riprodudone del– l'Incoronadone della Verclne del Beato An,ellco, e sarà cer– tamente COI& andJta. a quanU alla severità de1ll atudU uni– scono la pa.ulone per Il Ubro che sta anche &rUIUeament.e perfetto. I.e Encfcllche ,Varia:ne , a CU• ra dJ Mons . Amleto TondJn1. con prdulone di Sua Em. U Card. Maulmt. Roma, Anplo Bt:lardetU, 1950. ~~~~J. J acques Maritain affronta la pedagogia 'Chi non coD06CendO la per- sona di Audiberti e le sue aml- D UE anni fa uno stu- adesso in una bella Nilzione * nlca, nel denaro, nell'tndu- na rc a Di:>.Di conseau enza la ctz1epub apprezzare un perlO• dente ha discusso e traduz ione: L'Ed.uca:lo ne al stri a, nella materia che nello nuova educazione non sarà più do come questo : e Des hom- pre.sso l'Università di bfvfo (La Scuola, Brescia) . spirito. SOio si differenzi a dal lndlvtduallstlca né colleU.191- mes d'Etat, de rrands artistes Torino una tesi molto Marita.in ha u merito di sa- di" Gi"o"o nn ,,· Barra precedente perchè al post.o stlca ma personalistica. avatent J)roc~é de la sorù interessa nte sopra il pensiero per vivere In t.utta 1&sua tra.- della na.tura mette lo stato . Se si vuole educare l'uomo Us le resardalen t lourds de pedaaoglco di Jacqu es Ma- elcltà U dramm a che a11ta la. , L'uomo nasce dallo stato e occorre radicarlo in D!o che barbe Goethe Uonard Glde rltafn quale risulta dalle sue uma nJtà . Ntl suo volume e.,ll perire con la morte. E questo tosto raz:J.onale e mt rale , uno deve tornare allo stato. Lo ne è rorta:lne e la c.onc1wt o– B~rck v~c l OlolltÌ I PI~ molteplici opere !Uosoflche. trac cia appunto le linee di una uman e&imoche cl ha rea-alato sforzo personale per conqul- stato è u suo fine ultimo. ne. E' questa la scuola crt– cuso ecc' En l~lse de d~vlse Che dalla tuoso!l a di Ma- nuova civiltà verso la quale U caplt.\Jlsmo e l'uomo bar- stare se stessi. La persona non L'uomo è cosl ann ullato nella stiana che Maritat o con cura c.ommuoe· us optaten t pour rltaln si possano trarr e ele- l'umanità deve Incamm inar si a:hese preoccupato solo del suol è U dato di part enza, ma 11comunità: slamo, come si delinea nel suol cara tteri fon- ia. phrase tameuse du phlloso- menti per una pedagogia di se non vuol morire. L'educa- meschin i intere ssi. Ubert à era punto di arrivo di tut ta l'edu - vede, al comunismo. damentall. he Nino Baratleri· e Je cours Mar lt.Qin si capisce fa.cilmen- zlone·cgel è al bMo perchè la Il suo ipocrtto emblema, Ptr • cat ion e. L'edu cazione nella civntà Educazione teoccntdca per- [ ma p,erte. Là où je m'arré te, te. Ogni concezl-:ine filosofica. civiltà e al bivio: o cl salvia- chè era la libertà deill tstlnt~. Un secondo errore Marita.in comunista. è d!spotlca: l'uomo chè Il fine dell'uomo non è ne oU que ce sott là est ma contlene, almeno embrlonal- mo tutti o periamo tut ti. Due delle passioni egoiste. del plu dlaanostlca In questa scuola: è total mente subor dinato) allo l'uomo sinrolo né l'uomo cot– perte >. Chi pub ci.pire )a part e mente, una pedagogia. sono le poslzkml, due gUuma- rorte contro 11più debole. l'lndl•i du~ mo eccessivo che stato.La scuola cerca di tor - Iettlvo, ma Dio, ed umanis tica d'ironia e roru d'in vidia nella Chi si accinge a risolvere 1 neslmi che lottano tra di loro La scuola di queste civlltà dimentica 1csieenza comuni- mare solo del citta dini obbe- perchè blsoa:na educare l'uomo &ua.esagera.ta ., a,ssurda amm l- problemi che assilla no lo spi- nella storia contemp.Jran ea. ru na tural istica e Individuali - tarla. L'uomo non è solo ma dlent! agli ordini del capo. E' tutto Intero, anima. c.orpo e razione per la terza pagina del rito uman o non può far e a L'umanesimo ateo che neaa stlca, cioè anarch ica. Lasciate vive In società e la scuola deve una diseducazione completa a:razla. Educazion e Jntellett.ua– c Corriere della s era >? c erto meno di invitare gli uomini a Dio per esalt are l'40mo e lo rare alla natura. del fanciullo, prepararlo a questa vita edu- perchè sperso nalizza l'uomo. le come conqulst.a della sag– slamo conte.ntl per I nostri pensare , a vivere secondo a umanesimo cristiano che trova non coarta te Isuol desideri, ta- candolo all'amore. Educazione A questo punto Il Marlt.aln gezza e non solo come vana en– amlel Bra.ncat.J e Buzza tl, suo sistema: ecco quindi Il In Dio la salvezza dell'uomo. sclatelo crescere na tur almen- sociale che non era compresa nella sua visione completa del clclopedlca erudizione. E ft– Moni,anelll e Moravia, Emilio prlmo nucleo di pedago1la. L 0 umanes lmo at.eo ha due te: ciò che è secondo nat ura nella scuola anarchica dello problema della civiltà e della nalmente educazione moral e Cecehl e sav lnio, Plovene e Ma Marltaln ha an che af- pv.slzloni: una lndlvlduallst& è sempre buono. umanesi mo Uberal -borehese. educazlone traccia Il profilo di non c:me naturalistico abban- Vergan! che di quella terza frontato dlret-ta.mente la pe- e una collettlvt.sta . VI è r uma- Noi diciamo invece che la Vi è poi un secondo umane- un nuovo umane simo in cui donar si alle tendenze, ma co- uagfna sono le colonne e l'o- dagogla Durante la guerra, nesimo llberale -borah ese che Ubertà non è Quella delrt stln- simo ateo : è l'uma nesimo SO· l'uomo non si disperda. più nel me fat icosa conquista di sè at– nore ma purt roppo vi sono nel corso di alcune conte ren• considera l'uomo un prodotto to, ma quella della raa ione, clal-ma.r:xlsta che si presenta suol btl ntl naturali o sia rl- tr averso ta molt..epltcità del anche numero.si I Pa stonch l ze tenut e nelle prlnc lpall Uni- della natura deslinato a tor- che senza dist.rugaere l'lstln- come una reailon e all'urna ~ dott ;, a cellula sentiment i. La vera libertà - c:11Fra e: aroll e la Jetterntura versltà Americane, ha trac - nare alla nat.ura . Non vi è to, lo dlrlae. lo finalizza . La neslmo llberale, ma In effett i Il nuovo uu1,mesimo sarà osserva Marita lo - non è ., 1 è tT.tttat.a come una pa- clato le linee schemati che di che questa natura . nulla al di educazione - sot.to questo ne è una c:mtlnuat lone. per- ttocc ntr lco e di conseguenza quella di fare ciò che si vuote :-.t~ povera a cui solo, e un suo sistema peda iroglco. fuori di eS6a. L'uomo è una aspetto - non è per nulla chè anche lui non vede che perscn allsllco. s ~condo e!.So ma quella dl r :sPrc se stessi. :-:-:lto di rado. è perm ~sso Queste c:inferenz e escono realtà animate de&tlnata a natural e e libera quanto plut- l'uomo e crede più nella tee- l'uomo nasce da Dio per t.or - GtOVANNl BARRA 1blioteca Gino Bianco l>omentca 29 Ott nbre 1950 3 POESIE di L UUA 1\U LU{~J Que.st-: tre poesie appart en:rono alla raccolta é Racconto e altri ,·ersi • (ed11r,ce Guanda ) e completa.no il trittico dcdi..:ato a e Pr.tna Grande a Livorno • Esse fill,lreranno nella traduz ione francc :ie Jcl libretto edito da- Rffl"C Dcbre ssc, Par i:z,1; traduttore Franci s Guex•Gastambidc SPgnorlna puulie~e. C'è una forlia di menta i,i q1ust 'ar10 tht allonta11a l'a::utro dalle piet,-e Ul ·prim a o,nbta invento una preca,-ia tr11ue::a in te. (Tra i J>ùii deU'J'f,-dc,i.:a pcrdusi in . q11csto fia,o , dic ha dilatato il cielo e ricoHtfou i .sogni a tlna ,a,-.;d:d!} l'estate · t uda ca,np,idcJ che cluama ad amo frsta . Al lwo f, oc.st Ma qui, sulle strade d1 10/r;ere, le vi ole non fidri.1cono, qui batte le pietre 'il P<uso du,.:o dei sold'at1 t cammi"i1i a cercare uno · frtschc::11 co11u,io inquieta ttostolzio · di ~ati . Co,nu1ù1i .rui co,rfi,o della pia~:a, coH11 1n'11iver.so il ,nore ~ra gli ardi favolosi we fiorisc., tl ven to della sera e ti t,ottndi al/:i11asfrito t1ofo dei KobtlioHi. (Forse lo Vito è oltre, ove no11s:iu"K' l'ombra di queste J!Uglit, ove fiHiscc un. icmpo ~ un altro s'oftrc oll'im/t,'e.listo e il doma,u i 1w etltMfo do tentoYe }. Mo òasta 1m cenHo e torni snc:a ' flc,co e dici ,arolc d'omore. ~~:nf:::o ti~=!~ ',;~n st::;~ 0 soldoti come ti chiami}. Tonfi ~l ziardint llo ddlo statua cquut rc - tl ;more t sutli .1cogli o disp«arc - se, co.tlrello 11llo :erro come ,,,, albero, mo dal IMOc.uore sol, UMOr.1olo di .1oz,.; suUa fta:.:o . Oro lo bocca cht cotioscc il fiato di mille soliludin, .1i placo 11el fuoco iMnoctto d'mto siKorctto. (Anclre fumare t accendere ,ccWario "" sezn:, vivo, u110 bond(tro umono di. sftr an:a, se da lontoHo .stride l'ultima ruota iH luzq .lUJ!ZOi Fosn,J .. / C tuo · sorrùo o di ,Uio · · fa meno . v.uoto la notfe. • I Inmorte della seguorioa pugliese ~~::o,eab:,:~~:tosf/i ?"Ztl_i, come di f,ielra. Ormai ness,mo potrò caltcslore quc.110 tl(o .:orpo -che non Ira f iù formi. (Ora, di cielo ili cielo~ ' dalle infiNitc distanzc .sce,uJc L'eco dd primo trido d'amore .1.J.. fieNO, dd treno · lento che losclaòo i lidi desolati nei lumi dei fanali). Non tor,ic~a, .nllle .tlradc /)uzliui ovvolta nei morctelli dei /J03lori o sospirare n: nolle _ le domeniche , nei ,Ocsi- incendia li di lumiNOri~. DoNHi Ira zii orchi che truordo,u, il mare, (l 'estate t spento fra i tuoi cafetli) il ':lento di sellctnbre .1of{ia u,s odore d, olzl,c. Tt40.madre i acconto all'uscio o coniare le sor.e, all'imJ>row iso lascio la· conocchia, ascolta il zufo. (I cattJi :•i!~ 0 ~•: 0 1;° ,{,fa':!!~a f~h~iu~ff.:::vo ugreto ,menlc il cuore, lo , slruzz01ttc m1mor10 dello tua ICN'o odorosa, . il cumulo dei so.i:ni che t'op;rcuc qui, sul tuo .ttno ferito, oro htno). L'opaca .1olitudtlut diloKO dalle tue ciglio oL mare. Solo /cr te s, compie - lampada .1e-polcrole - lo lu110sulla pio::o. Lament-0 delsoldato negro Pere/ii più r1011 sorridi ad un soldato ,rczro! Al tuo .torri.so ero fc.slo e il 1Ho11doÙo sé11.:o/rtiMticrc. Ora il tuo ,orfJo i lottt che non Potrò, più ber, , ~ ~~:~:;1::~ifbil! 1 , '1e° ,: 1 i:tk.'' · Vozl,:o che t.ridi il ,:ior,co allo sul two flallorc. Sto11ott c t calata lo ~orte o ricordarn,i <·hc solfo Ntiro. cl1io,narti_do qwcsti · cot_1fi1ti, fermare rl tuo trttno c1tc, corre, Vo,tlio :~' ~1::dc i ita':r~ivaii;~~,i io voglio lat·armi U .,.,oNi ~ il · viso. T 11 cri la libcro />Orla pcrcht ti sci chiuso? lo vo:lio Tt~,.:~ .. ~: 1r:,!'!a~i~io~cio quc.1ta mia selva di /Jf.NSS 0 eri nttri. Tra.tciNerÒ il t110 corf'o• . swgli altari di (>ofot:rc 1 iK ett:rMo li farò la tt1io do1tno. Brittderc.itto con lt: bibite rosse dc! chio.1co quc.1ti cavall i di legno liràan ~o rl lllo cocchio do sposa, dalle gemm e dei f>lalo11i le :àgare odorose fi oriranno. .\l o se in ,ne 11 rid~sto il• far1ciult~ che corrc.;a, 11ci ca,np i di cotone e il canto di mia ntadre qua11do leg,:c.;a i Salmi , son.o solo: sci morta i11 quL'SI.J in1111.:Hsa pia:.:o che dita;:o. LtJClA NO LUW
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