Fiera Letteraria - Anno V - n. 34 - 3 settembre 1950
Pag. 6 LA F I E R A LE T TE R A R IA Domenica 3 8"ttcmbrc 19511 In margine al Congresso di Berlino per la libertà culturale LA RELAZSONEDi ARTHUR KOESTLER * LA R.El,AZION.E .IJJ C:1.AlHllhL 1\IAR(;EL * Ti ·ronnio assoluto o libertd relnti.,n Esiste la libertà delruo N ON molto tempo fa, ho cercato di convincere un letterato tnnce.se a par– . teclpue a questo Con• aresso.Ecco, pres.sa.ppoco, u dla- 1010 ohe slamo atat.l portati a. rare. n lettuato, dopo avere UCOltato le mie 1ple1azionl, ml chiese coo cautela se sarebbe st.ato un conareuo di Destra o UD Con,ruao di Slnl.stra. RisPo• si ,ohe sarebbe •~to un Con• er~sso per l& libertà e contro la non Ubertà. Replicò che sviavo • mancavo di ttancbeua. Allo– ra db.sf che non poi.evo rlspon• dtre traneament.t alla sua do– Dl~d.l; come ae m'avesse cble• &t.o. ae era per I Glanse.ntstl o pei:_ 1 GeaulU. Rlapou che 11ra desolato, ma. aveva dlmenUcato U perchè della. d!aputa tra I Ola.nstnlsU e I Oou1U. Repll– caJ che anch 'So eto lncapace d1 rlcorciarm.1- U •l&'nlftcat.o delle parole e Deatra e S1n1Stra >. sono state oa:setto e La lotta per la pace > o e Le Oemoc.rule po– polari •· Le de;radazJon t di sl– lJOlflcato rl$alaono ad assai più lontano. come si può vedere nel– la strada percorsa di.Ila parola e 10C1a1tsmo •· l'unità pollUca ed economica dell'EUropa. Al sipario di ferro dell'Europa. Orientale corrtspon – de U sipario di fumo dJplomau– co della Manica. R-us.sla, dove I sindacatt hanno cessato dJ essere lo strumento dell• eluse opera.la per diven – tare lo stru mento di esercita– zione della clas.se operala, I pro– prietari teorici delle officine e delle terre hanno meno lnnu en– u sulla loro ammJnlstrulone, e lavorano In condizioni peagtorl del loro compaanl di qualsia.si paese dell'occidente. D'alt ra parte ali ammln1Stratorl del trust, I direttori d·orftclne. e I e milionari proletari > (è l'e– spressione rUSSil u!ftclalc), co– stituiscono una classe prlvile;la – ta come e ph) che nei paeal ca– plt.allstl. Certamente I loro pro– venti si chiamano salarlo e non bene.ti.cl.ma 11 tratta sempre di una definizione astratta. Im•ece, U proprl el&rlo d'offtclne d'Un paese capitalista non ha ph) or– mal la possibilità dJ trarre pro– nttt llllmltaU, dalla sua Jmpre· sa nè di tare quel che vuole del suol operai. Ml rlterl.lco all"ana – lisi fatta da Jame.s Burnham SUI camblamcntJ che sono st.atl portali ultimamente al slsnutca– to e al conlenuto della parola e proprietà. •· se· 1ddio è morto lntatU, la' tesi che vorrei.' so– atenere dJhanst a voi ~ questa: le autonomie e SOcl.alwno e Ca• pltallsmo • • e Dutra e Slnlstn. >, aono on:1 praUcammte vuote dt &ianlftcato, e menLre l'Europa s'lnaabbl& nelle ,tallact alterna– Uve che ostacolano la chlarez– u. del pehslero, non ha nes.suna spera.DM . d1 trova~ una soluzio– ne coetnittlva al problemt che le sono postl. Per quanto l'alternaUva e ca– pitalismo o Sodallsmo > appaia a prima VJ.stapiù concreta. del· la confuSll opposlttone e Sini– stra e destra •• è una certezza che svanlsct se si auarda più. da vicino. Non aolo U contenuto e ti starùftcato della parola e so– claJJsmo • aono dttferentl d.i una pa.rte e dall·aitra dell'Elba, ma variano anche sonslderevol– mente nel dJvers1 pae.s1 delrO – vcst. Il Naslonal•Soclall smo te– desco, U SocWlsmo sovleUco l'U6SO, U Soclal11mo tn.a:leaeche resptnie U marxwno, e Il Socla– llsmo francese che l'accetta ma con un ,ranello di sale, U mo– vimento dl De Gaulle J.spirato da Proudhon ; tutU queau mo– vimenti ponaono U loro potere emotivo nell'adone mag1ca del– la -st.easa parola, me.Dtre oirnu– no, beninteso, le di una dt.J\nl· 11one del tutto diversa. Tutta – via, mettendo da parte le deft– nizlonl , la maaelor parte le dc– flnhlonl , la m&ia10r parte di nol non si metterebbe probabll· tne.Dte d'accordo, e arosao mo. do > au una cttlcace concedone delle Idee essenziali del Socla– llamo In quanto movimento 1to– rlco. Ma se 11 applicano questi criteri di bue aJ parUU esllt.en · U che Si chiamano SOC1alllU,cl s·accorserà anche non ,olo che essi hanno tn.scurato o tradJto deaU elementi essenziali dell'i– dea soclallata ma che ,u un certo numero di problemi vi– tali I loro avversari sedlcenU captt.al1aU hanno adottato una pollUca più socialista dJ loro. InutUe dire che c'è moltlssl· mo duterenz a tra I due res:lml - il reatme della tirannia e del terrore lKrart dureh Schrec• .itlickett) In Rusala, e U rtg1me della trlsteua e della virtù ,Kratt durch Truebsl un) in In– ahllterra. n nostro paraaone ,1 rlfertsce a uno aoto deall aspet– ti 1peciflcl: la apartz!one nel movimenti sociallstt, dello 1lan– cl0 cosmopoUta. n processo è co– m1nc1ato clrCa una aenerulone fa nel 1914, per arrivare oaat al momento In cui as.slstlamo a un p&radouale !e.Domeno: !'America è pronta a fa.re aul piano della sovranità nazJonale del sacrtttcJ che la RU$Sla so• clallsta rtflu~. e I conservatori lnalcsl, francesi e «!deschi fan– no una pol1Uca più lnterna:llo– nallal& e quindi più proaresal – at.a del loro collea:hl soclalistl . 1n altre parole U Socialismo non può pretendere di rappre– sentare le tendenu cosmopoli– te e lnternuloniill ste dtll'uma– nJtl. Per quel che rtauarda l'ln– tearaalone del nostro universo, l'alte.rnat.lva .sodall6ta.-capltall– sta e oaat nota di alJnlftcato . Ne ha dJ più per quel che r1• auarda la politica Interna? Nel campo della Ubertà pol!Uca e Intellettuale non c't una ,·era dl!terema tra l'InahUtcrra so– e1alllt.a e gll SlaU Un1U caplta– UsU;mentre nel campo dtlla. non– libertà ce n ·e poca tra la Rus• ala soclallata e la Spaana taacl– sta. Una volta di più da vera differenza passa attraverso le !rontJere a.stratte che separano la Destra dalla Slnlstra. c·è ao– Jo un terreno dove l'alternativa pare ancora corrlspo.ndcre a qualcosa: Il terreno economico. Uaualmente prnblemauca la quesUone di sapere In che mi– sura la naztonalluaslon e tu che un paese sta. socialista o ca.pll&– llsta. L'lnahUterra soclal11t.aha naatonalluato le ferrovie. ma alà da parecchJo 1n Italia, 1n l"rancta e In Germania lo sta – to possedeva le terrnvJe. La na - alonallu.aztone to~le di t;.utU I mual di produslone e di dtatrl– bu:llone è stata riconoacluta 1m– patrica blle anche In Russta . La alternativa non. è più. nell'a– stratto la naslonaUuazlone e la economia privata: ti vero pro– blema è dJ trovare un alwto equilibrio tra proprietà . dlrezlo– ne e plantncaztone dello Stato. e tmpre.se private. La ricerca di questo d1tftclle equilibrio è ope– ra empirica. e non ast.ratt.a. B1- soena. apparentemente, che Oint nazione scopr1t la formula che le conYlene, polchè molli fat– tori lmponckrablll pouono en– trare nell'equu:lone . Per tare un esempio semplice: la dlr!! 'i.lo – ne deall approvvlalon amenti da p.lrte dello Stato, cioè U ra– &lonamento, ha camminato as– sai bene nell'l°"hllterra purita– na sotto i()\"emo conservatore come sotto ao,•erno Jaburlata . Ma ha fatto un nas.co completo tn Italia e In Francia , paesi dJ ~polazlone latina lndlvlduallsia e che si arran;1a. E' evldenU! che da ciò si pos.sono trarr e con– seauen:.e che vanno lontAno, quanto a equilibrio. tra Amml– nfstrulone di Stato e lnltlatlva privata che converaono a cia– scuno di quesu paesi. In bre– ve, anche nel campo puramente economico non si tratta di una arternaUva chiaramente deftnlta ma d'una specie d'arcob aleno. dJ •~ettro senaa soludone di con· tlnuttà, la cui forma e colore :sono In ;ran parte determinati da fattori estNnel alla leorla socialista . N ON e sen::a emozione cM prendo 09~ la parola In que.sta cW G, punto 11e– t:ralglco della sftua:fo ne mondiale odierna. Tant! 1entf• menti contraddittori sf alol.a • no fr1 noi! E' Importante che qi,ie,ta Congru,o per la Libertd. della cultura •I tenga precba• mente qui doue ha in1egna10 Il plil grande Jflo,oJo del Se• colo ,cor.o. Forse ,1 potrebbe dire aen:a }ngtu,tL:la c1U Hegtl , pur affndo meuo - almeno net IUOl prl,nt ,crlm- la ll– Nrtd al Polta che le spetta, ha dl1gradatamente contribuita 1)m a preparare le trappole dove u,a rtschlo oggi di cadere . Non i da tecnico della /floso/fa che Intendo oggi e.,,rimermf, e non chfedent quindi, almeno •espll– cftamente , se questo ,unturata sviluppo non lia dopo tutta 11 corollario del princip i eh.e dom.• nano l'ldeallnno auoluta. , ARTHUR KOESTLER Fari, dapprima un'ouer1143/o• ta alle guerre di rcllatone, qt:ando ha comlnc1ato a rbvc– allaral la coscienza nazionale ! U conllltto tra Repubblicani e Mo– narchici non ha più ptO&Ted.lto quando la questione e<:onomJca ha assunto un'lmportanu ca– pitale . SI potrebbero moltipli co.– re ali tM!mpl. TUttc le cpocho paiono aver avuto un son:etto specUlco di conmtto. che po– la.rlzz.ava U mondo , e serve di bussola nel caoe; fino al giorno In cui la storia lo supera con una scrollala d1 spalle: e dopo cl si chiede percht cl si e tan– to appasstonaU. ne preltmlnarc: non sembra U del modo con cUl la slor!a c11e una domanda come que,ta : rtsolYe I suol dllcmmt. Le de- e cor e 1m uomo libero? > pos– duztonl s'Impongono. ,a euere cU1cU81autilmente fn In secondo lu010: per quàn- a,tratta , • sen::o dot un ri/eri • U cl sta lmpos,slblle prevedere I mento a ritua:iont storiche , In• valori e Il clima splrlt.ua le del- te,e nel loro aen,o plil lato, Pol• !°uomo che succederà all'tpo - c1ù e proprio dell'uomo u,ere ,;a economica, cl si p01,110no per- e in ,ttua.:tone ,; co,a che - 111 mettere alcune congetture. Men- uero - certo umanuhno adrat• tre la maa,toranza degli europei to rf1chla ,empre df dimentico:• è ancora tpnoUu.ata dtall .ana~ re. Non ,1 tratta qub1df dl •do· cron.LsUcl irl,dJ di aucrn. di de- mandarsi che co,a t un uomo st.ra e dJ slnlstn., di capltal&rno libero fn ai, In quanto euen::o , e di soclallsmo, la storia ha fat - domanda /orse sprovvfsta df lf - 10 un pa650 verso una nuova gnf/loato, mo come. nelJc aftua– altcmaUva un nuovo connUto, done dorica che è la nostra e che taglia di traverao le vec- che dobbiamo al/rontare eh.la ch1e linee di separazione. n d nunc •• quuta Ubertà ptti, contenuto reale di qu,esto con- euere concep4tc. La true e Slnl.ltn. pollUca •• ha or1alne, come sapete, dilla rlpartl&lon~ ~Ile taston t all'As– semblea Nazionale, dopo la Rl– vol_uslone del 1189. 81 è apart0 a poco a PoCO sul conttnente, fintr.do per Indicare 1 lf'Uppl di rapprese hlanU che, ln una lel'Ub .u(a , si sedevano a alnl· itrl' .i;el atQlo del Presidente, a ç.De. ·per t.radtslone, sostene• vauo opinon t liberal,! e demo– cratiche. Poi &l è eateao a •la'nl· ftcare l'ala radJcale. o eatnmtsta. di una qualUnque acuola o mo– 'imento ldeolOllco. Poi, è alato adc;>per:ato 1D maniera sempre plu vap -e metaforto.a, e aempre piu vuota d1 atcnlftcato concre– to. mentre aumentav,a la sua portata emotiva. Tanto che, pro– prio ne~ luoao ateuo delle sue Vediamo dapprima la pollU– ca lnternulonale. Uno deall ele· mentt di base del pensiero IOCla– llata, dalla rivolta. dr.ali achtavl di Spartacua all'Utopfa di Tho- ma.s Moore, e dalle prlm!U\·e oomunltà crlStlane a Carlo Marx, è la fraternità. I aoctallstl hanno sempre combattuto li pa. t.rlottlsmo campanllL!tlco, lo "lovlnlsmo, U nulonal1Smo aa:– aresstvo ; hanno sempre predi– cato l'lnternaalona!Lsmo . U co– amopollt1amo. e l'abo'lalone del– le barriere pollUche e ldeolo• giche tra le nazioni . Tuttavia nell'Unlone Sovlctlca, la parola c<>nnopolUa è divenuta l'tnalu – rta. più usata. e la sovranità nulonale e Il feUcclo nel cui nome \'en1ono respinti tutti I prnaetU di controllo tnternazlo • nale degli arm:imentl Nello 1tnso momento. all'Ultlnto Con– ittSSO del Paruto comunista Prancese a Parigi , al pote,·a lea– gere au una .bandiera laraa qUanto la hall del p.1lauo: e La vera Jntemaz!onalltà è colei che è pror,t 1t I\ difender e senza rlaerve, senta esitazione e 11en– u. condla1onl. .'U.R.S.8. •· Ecco la veraone messa dell'lnterna – Qonall&lno. 1n teoria un aol.sso lmpo.ssl• olle e ~r superato aepa- 1"& la naalonalluu1one del meUI di produzione da un lsto, e la proprietà. privat•, be-nencl e strutt•mento, dall'altro. In realtà la auerr a di trincea e di l,)Oslzlone tra le cla&at ha ce– duto li posto a una auerra di movimento. Essendo la questione troppo complessa. per tratt.lrla qui sistematicamente, de\·o 11- mJtarml a qualche not.adone quasi stenorranca, In prlmo luo• ao, anche Marx e Enaels, 1I ren – devano conto che la nazlon:lllz• uzJone non è In 5è una ~a- Uo tatto uaualmentc curioso, e che - 1 arandl conmu.1 ldcolo– atcl non sono qua.si m•I rtsolU; ln a:enere flnl5Cono per lnsab – b1arat Per un certo numero di secoli ifè ettduto che Il mondo dlventasse mussulmano o cr1- sUano, cattolico o protestante, repubbUCll.no o monarchico, ca– pitalista o socla&ta . Ma Inve– ce dJ ;1unaere Il una decl.slone si alungeva a un punto morto, e a un processo che si poU'eb– be chiamare dJ dl.ue «amento Interno : U dilemma svaniva. Queste. disseccamento , questa perdita dt contenuto .sembr:mo esse~ sempre stati ti rtsulta– to d'un cambiamento d~lla co• scienza umana , accompagnato dallo •apo3l.a01ento dell'interes se verao valori oomplet.amente dl– \'en:l: pa.ss :afflo dalla cosclcnu rell;1os:a a quella nastonale, ,1al– la coaclensa naslonale alla CO• sc1enza economica, e oosl VIR. E' U cml via che pone un pro– blema al quale non poUt11mo rlaJ)Ondere con certeua. nlt.to può rla.sswners1 ln una so- Al e Dio e morto> pro/er Ho la !rase: La tirannia assoluta ·da Nlet~cl,e , doJ)O cfrca trt contro la libertà relaUva. Q~al· quarti dl secolo un'altra afJer– che ,•olta ho In fondo al mldol- ma:lone, mormorata nell'an"C)& lo· 11 senao che la terrlbllc pas. scfa pfit che gridata , Ja eco: slooe che fa pesare questo con- e l'uomo t in ngonio:•· fUUo su tutta l'umanità possa Il rapporto che pui, eucrd COSUtulrne l'elemento pro,'oca• /ra queste due adtrmo.zloni: l0r1o per dlr oosl lo sUmolo .blo- , Dfo e morto >• e L'uomo e In loalco, che porterà ·con sè Il aoonla • è ,um solo compleuo .nuovo mantenimento sulla co· ma pro/ondam11nte equivoco. e, acleru:a uman a; e che Il suo li pui, Infatti domandare ,e Il contenuto POtrebbe costltulre grido nlet=.schlano non pre,up – una nuova presa dJ po,lzlone. pone," una lftua.zfone concreta nata dall'anaoscta e dalla sor- legata es.a attua o una IJ)Ccia ferenu., dal senso plmo della di abu,o dJ cuf gli uomini 11 Ubertà. Non voallo dire una U- erat10 già precedentemente rt:11 berti che liberi l'uon,o dalla co/pcvolf. Sf1ogna ,enza dubbfo mlserta, dalla paura, o altrt ilo• riconoscere che quuto rapporto gans. Dall'alba della civiltà l·uo~ i' concreto o e,i1tenzlale e non mo s'è battuto sotto la bandJe- logico; VO{lllO dire cJu non è ra della libertà , ma er11. sempre evfdentementc J>OUfbfle, dall'a/• per una libertà che liberasse Jermcdone nlet.:sc1dana , dedur– da qualche oppreMlone parti• re per onollt i q-ue,t'altTa a6tr• colarmcntc lnsopportablle per ma:ione, che d'altromte Niet: • la libertà , 1n senso llmtta'to e ,che , Cllmeno neU'ultfmo o nel negaUvo. Voglio dire 111 libertà penummo periodo lfdla sua vi• In un senso usai più vasto e ta co,c{ente avreb~ /orse ,ol• protondo, come c>nl non pos- toacrltto, ma probcbllmente 1en– atamo concepire e come In nes- :a ac:ere Potuto v,:derne tutte sun modo è reallaata dalla 'no• 1, raolom, quolf le vediamo noi stra natura ora:anlca. Se ~ co• 090 1. Cosa ,tngolar,:, cl ,1 pui, sl, viviamo veramente un 'epoca d'altronde domandare se non è Interessante , e la risposta che r,oufbfle dalla seconda aluma• daremo alla sfida del de.!ltJno :fone rimettere in ditcuulone la non sarà senta conseguenze per pnma e ritrovare co,i fJ Dfo :~r,in~,.er~~. :~~iier:~J•àe~f~: m:i aue.rra, una muu dozzina dJ ·part1U che portavano tutU Il nome 4! e stntatra • nella loro denom1na::1one, e che erano ln– ~e con!ervatorl, reazionari, e. di tatto, anU-slnlSLra. Cosl an– cor oaal I Ubualt e I soclal-de – mocrattcl venrono dealanatt dal nome di · e 81.niatra moderata >, che \Otrebbt 4~ - ,e blaogna prender sul seno la frase - Che eas1 ~ d1fferenalano oolo f:i\, ~r~~nf d~lJ-~~ti:~~ra ,~~ ILfll t .... E costoro 'si n.lle;t'ftnO de~prt•lleji di questo titolo ono– rlftco, mentre q_uul tutti I prln– clpll della loro tede sono dla• :w~:'6~;t'2e . 0 f~Ì~tta1f! 1 n:: rolà. .e Sln~ t.ra •· :a rli~~=~e .dlR~J!::::1 ~= Se In quiste nou,1lonl \·edtle &ollanto UDll pedadterla di 11n– rubta. vl Pl'f'IO di penu.re un m(!,IJlento al potere usai vero 1r~. l~ s::~'nuhciln~~b!f~ 0 e ~~I~ Nel mondo occidentale, la sola v-rande potenta che abbia un ;overno soctallsta e la Gran Bret.aana. II ParUto Laburista ~ atunto al potere qualche aet– tJmana dopo la ftne della a:uer– ra europea , In un paese che era ancora Il più potente dell'l:Uro– Pa Occidentale. e preel!.amente gela, In cui si dJce che se la na1lonailuazlone 1'ldenunc a col «>clallamo, la prjma ISUtua.lone .soclallata dev·essere !lato Il aar• to del rqglmento . In real\à , come ha tatto notare Polansl, :li operai 50\'lctlct non· &0no I ;>adroni delle loro offlclnc più di quanto I marinai della Re– pubblica lo stano delle _navi do– \'e pr-estano servlalo, che app1r– tenaono ~alm enu alla na– zione. L"lnaerenr..\ del popolo nella direzione della notta . del– le ferrovie, delle otftclne, delle miniere e cosl via, - di cui à teoricamente I proprietario -, dl,Pende unicamente dalla strut· tura politi ca dello S:ato . In Non e una. novità nella sto– :-ia vedere un connttto la cui importanza pareva CNCrulale vuotarsi a poco a poco del :suo &.lj:nUlcato.m•n mano che ap– parivano nuove realtà storiche. La gente non s'è più tntere&Sa- Due brevi rtllevl, per concl:.i• dere: In primo luOJO e neoea– &ario precisare: l conflltU ap– parentemente decisivi In un da..– to periodo tendono Gerua dub– bio a lnsabblanl e a disseccarsi. Ciò accade quando le tone In gioco son pressappoco In equl– llbrfo. L'Europa è r1maata cri– stiana perchè ali Arabi non hanno mal raga'lunto Parlgt, e I Turchi sono atatl r1cacclatl sotto !etmura di Vienna. Cl r.o– no altri esempi meno edtncan- l'àv\·entre della nostra specie. Vl'.t1ente. E' ver,o que,ta conclu- ARTBU R KOE STLER rlone, com.e ,t vedrt\, che 8' d1itln1forie esun&lale tra l'uso re!eren1lalt ·ie cioè deser1tUvo), le~~pae~~te ,f 0 ~ns=~v1! ~~l.anc~:asi~tr!~ ~ci~,~~ Liberi&, o Oemoc.ruJa, che oga:I non hanno un sljnlftcato che sta reneralmente rlconOKluto . e tut.ta "lla portano con lè un aran carie:> d·atietUvttà. si ~ portaU a lipq11alnare l'eslltenu. d'Una leaae secondo cui, net campo della polttlca, 11sl,niflcato dru– na _parola sarebbe In raalone l,nversa ife! suo · potere ~oUvo. come ne:Ja radJoatUvllà, la ma ua. dtsintearata al Lrastorma In energia. cosl nella J)61coll>ila politica Il contenuto e ll sl,nl– Acato d·una parolll 11 t.rastpr• m,no tn enera:la e In radJulonl della specie ph) nefuta. E. ln part1co:ar1 condlzlon l. U proct1• so prende forma d'una violenta ~lostone. La , l)CLrola e Slnillt.ra • è dJ. ventata onf un tnfldo &nacro– nismo, che Implica l'eslatenu dlJno apet.Lrosensa solua10ne di continuità tra la Slnlatra mo- ~~~ c~p1~:llJiees:t~:!8ès!e!~ ctale ao:.Jdarle!& fra I prouesal– sù liberal! e ali adoratori del terrore e della tirannia . L'accet– taalone passiva di questa con– fyslone nella termlnolo;1a por• tà a!l1dentlftcazlcine atUva, da ri~~~rlle~~rode~~o:~::;:: : con la sowe~lone dèi comuni• :;i;é I~it'coè :!}aPo~~~ 11,Jti~ isplrlto, che l'uom o che 11 con– ifdtra e di ainlltra • è Inconscia• i:~teld~~fri~\~e d!e:h~)e fo.~ a provare un senUmento pslco– toatcamente reale. Sentimento che può manlfesta rd:t attravt rao la crttica, la polemica., e anc he l"ostllltà verso l'o,aetto . Il vi– cino est.remi.sta; ma che tuttavia còmporta un solldo elemento di e bùon vJclnato •: si han no e le stease radld stortche >, st è e de~ stessa parte della bartl– cau:,. C01I la v1ttima della cac– cia alle sLreghe e agli eretici si fà !neo.scientemente complice della sua stes&a perdita. Porta da aè le verghe per tust!aan!II, preparand01! la trappola sentl· m~ntale che la parallu.erà :1el• la ,ua difesa rend endola Inca• ~ce di attaccare per questo ~a– g1, 'tn tutto li mondo, I parti·! che 11 deftnlacono dl e sinistra niodera ta • sono battuti. o In fQrte ttgresso. S>e stablllto in Europa w1 cu– ma' per cui le parole non sono p!ù·prese sul serio. Dlcb.n10. p!r camt>lar la metafora , che ,ss t– stlamo OQ'l 11una !nflazlone .se· mantlca. che ha avuto per con• !eaueiua un mtr cato nero. se– n,antlco, dove si call'!blalUl le parble, att r1buendo .il .oro con– tenu to un valore del tutto dl• verso dal loro ta1so u!ftct:l!#' E' una ::ot:ialone eh~ n~n •)°;1p• plica ~lum co al t Io1-ce:, ! ·re ::· ,a uow d1 mercato r,ero di cui (Trad. di Ila rio Picchf) Copyrtahl • Opeu mundi• nel momento dee!Slvo In cui s '' R • I · I t) ~~if{~Iit::1 or erà un :ioasc11m.ento,, amer1caoo~ bella d1 quella offerta Ili ParU- ~~a~~urtua ll~lnltore sln un~ (Contlnuaa. dalla 1. pag.> di tutt e le forme feli ci e su- ztonale e critico dclja cosctt11- pertant o l'uomo sùi capace lit resto;. ~~t1/ rl!.P~iare 1 ~:ir- -- -- pertori lttl lavoro dtll'uomo/J. za umana; t non perchè, co- e scelte> cl~ stano .o auto - Ucolarl. ln poche parole, 11 00 • sono c-ht orouolan c appr0&~t- Quando U von MUts po,ie me volgarmente st crede, e I matìche o razio11aU pure. La \·erno Laburls1a ha deliberata- ma:lont. 1 beav .orlstl ameri- qua.si un stono di eQuazion e Jatti umani siano troppo com- razionalità e. 1t cosi POSllamo mente ostacolato tutU ali &forzi cunl hanno ecceduto_ c.:zltt1u1otra c. volontli razionale del - plessi>. La scienza pu ò sem- dire , una cttlle ltimt11sioni del verso l'unità europea. I J:vernl SPI.ISO tr, un puro !}trao con- l 'uomo> (qùand o dice e con- pre dare una prevUto,i.e plau- comportamento uma,w; allo ;;,on:r!:a'~t~ del~e1~i:fta, :eli ve,i:tonalt. e Jnconclucteute, e ~Cla >,·intende in realtli era- slblle, entro dati llmltl di ap- uomo avvengon (?, e l'uomo Ja, sono più lnte~ aatonall.HI ~I in proJ)Osito pos,iamo in parte :tonale e critica >J e l con- pro sslmazlone e dl probabilità, molte C03e che so,w dtl tu tto ioverno soclallsl& d'InahUtern. co1tltlvidert la crltlca cttl No• cttti di carualitii e /huzllt<i, anche dei /atti umani. ln&om- e.,tra1tee a Questa 1tllne111io– La situazione è pressappoco la stro fp. 27 J. Ma non c't soJ- mi trova co,uenziente con en- ma, l'economt.,ta svolge e per- ne ; ma tutto clo che l'uomo ateasa che all'epoca di Brtand e tarito da fare i conti con Que, tusianno. Quut i prln cipit, in- /tz lona la tecnica dell 'azione conosce c fa fn questa di",tn – dl St.res.eman dop,.> l'ultima beavlorlstl americani che $1 /atti, iion potremo ma l dire critica e razl o,ial e dell 'uomo, sfo,ie inveite e tntere.ssa e por – ru'!r';~n~ua:._~0-=~ ~::Ci~ s,ono esposti a tale critica. S~ se est.,ta,io o me110 e fn 110- oufa dt quel modo o settore ta sec oanchc le dfm e,ufom to dall°InShJltern.. certo l'In- l A_. avesse auardato un PO tura>, ma cl sono molte ra - dell 'azione umana che, tutn- diverse: Il suo e concreto> e ahllterra al trova 1n una situa- pfu a /01tdo in cl6 che dico- gioni per s03pettar e che rap- do il pl(l. alto e l'ultimo nato . pluridfme1t sfo1ude. L'econo,ni– zlone parUcolarmente dlfflclle, no, oltre il Uvv-Bruhl fpp . presentb10 la struttura dell'a• è anche e Il phl libero •• li me- &ta non Ila per tstit ·uto di dir• Lra U conUnente e Il Common- 36-1 ), altri etnologi ed'a11tro• zlont umana sul livello razlo - no pr edete rminabile secondo ci, per e,empfo, come dobbla– wealth; / 11 11 possono aemprc poloal e sociologi, soprattut- nale e critico; e che da qui, e leggi > rigorose . Qua1tto plil mo scrivere u1ta pagina di pro– ~~~:r c ed:ci:k>~~ec~t1:faJ:'! to piit rect1ttl , avrebbe vt&to per un'iJ)Osta.si o u,1 paralo- l'uomo ha libertà di e scealle- sa se vogliamo che essa sia al tempo ste 150 lmmaalnastone c~e tra l'automatt,mo del f)Url gl.tmo bt11 comprensibili f ,na re>, Inter iore libertà. per cosi e bella>. Eoll ci dird che Il ator1ca e sacrUlct eeonom!cl. 'Ma ri/le,sf ctllulart e nervml e non tali da reggere alla cri t i• dire , tanto più ric ca t la gam - bello è una valutazio,i.e. e 11 punto essena181eè che Ja vlt- ciò che egli chiama e azione caJ, lfauo sta ti attr ibuiti a ma delle scelte pouibili . E QUI quindi un prtsuppo&to del ~r ia del roclallsmo britannico umana • est.sto110 per lo me,io tutta l'azione uma1ta, o addl - 8ubtntra un altr o er rore 11- comp ito suo: dica l'uomo qua• non ha distrutto rtaolazlonlsmo vari scagl1011iintermedi e 1/u- rittura a quel misterioso sttmatlco in cui cadono quasi l'è la c0sa e bella > elle vuole ~rltaMlco~ al co~trari~/'h a rtf• mature inf inite ; l prin,i esc a- e nwndo > di cui t·uttodt par- tutti gli econo,nistl, fra cui il raaalu,igere, e l'tco11omista v~~~ Cehu:C.1h~TT\l\l~Òn 11co~5::: alionl • ll avrebbe trovati Oiiz liamo senza mai avere U modo Nrut ro. Essi dicono: e il no- gli iu.seonera il modO più ra– Usta AtUee ha d:uo J·avvlo al nella ,nfcolooia deali animalf ; df verame11te co,ioscerlo. La stra lavoro non rigua rda la zlonale per raggiungerlo. movunento dell·Europa unita, gli ultimi, in ouella degli uo- prasseologia dunczu e, o l'eco - scelta. ben.ti la coerenza pra - Ma Questo supp one che l'uo– che doveva POIafoclare nel Con- mh1i. nomia se cori vuole il vo11 tfca fn ,ea uit o alla scelta av- mo, la cui azto,ic è e pluridi– ~resso t Sua si1::eao: e quando L'error e con118te duuQu e M isa, viene alt essere la tee - v,;11uta. Quand o l'uo nio ci ha mtnsionalt > in parte m!:a e in :a n:,<;;:aenr':aa1)De l>Jer' J~;ft~ nello a88ttmert come desc~ lz.lo- nlea deU'azlo1tt dell 'uomo . hz detto che cosa vuole , poi gli arr ivo, po1sa ridursi alla 1mi– Laburlsta ru d'tnterd lre ai suoi nl reali czutllt che sono mve• quanto ooolfa essere e ra:10 - forniamo le Ieart del come lo ltl,,un&lonallta ituraute il pro– membr1 di parteciparvi. Ora t ce dt/i11tz ion l e dbtimionf po- 11ale t cri tica •: e ciot, seco n- deve volere>. ce.uo . Che Ji pos.sa concede – Conaervatorl hanno a cuore 1·11.v-ste, e perciò, fino a contrar ia do molti e autor evoli sistemi Un mio cin ico amico, 1111 re, cioè, u,uz.vacanza dalla sua \'enlre del Commonwealth e prova. convenzionali. Qu esto di etica , ill qua11to voalla es- aiorno, mi aveva troppo a lu1t• comple ssa uman itli, 011de" es– dell'Impero colo~lale almPno errore 11 perp et ua per tutto sere e azlo,~ ,norale >. go i11tratte11uto con le sue la- sere e eco11omfco > nel modo :~anto i 1rc 1~w\~r~è que- U st.,tema, e vizia troppo spes- Ma IJOrl credo che fl V0II g11at1:t C critiche della poli- di realizzare tt,UZ. /lllalità, co– pca ~r lue1if: La ~ple~azJo~1:'°si so una 0 disclpli11a . come l'eco- MU ts, t Il più deall ecoriomf- tlca, degli uomini , delle Idee, mu11que prestabilita. Quuta Potrà trovare nella recente dJ· nomla, che ha dato, e più deve sti, sarebbero itt.,postl ad ac- degli istituti; nulla 8i salva- iJ)Ote.si è auo luta,n entt ln/011- chlarazl one pubb!lcaui d!ll Co- dar e, preziosi co11trib ut f alla cetta re questa lnUrpreta.zlone! VB da quella devastazione. Al - data , ma ci6 non toglie valore mlta to EsecuU\·o Nazionale del clvtltli dell'u omo. Lo sf ritro- L'equivoc o h,fziale, tra una la Jh1t ali domandai : e ma all'economia come elabora zio – ~:u~to La~~rbta. ne:~ quale va In alt r i pu11U hiipor ta 11tl e e defft1fzfo1te convttt:io nal c > e tu, insomma, che cosa vuoi? > ne tecnica df proc essi raz lo– ~!zto'ii'!\~10_ Ìen~ilu~~lslosn~P:: specifici : si prende dal Lockt una e descrizione reale•· li Ed cali, dopa un attimo di nall, per quel ta,ito che gli rebbe.ro obbllaatorle per I Oov~r- per es .. ll co11c,-tto che l' uom o ;,trsegulta /lno In fond o. Essi riflessione , ri.spose: e io voall o uomi 1ti po,sano e voglia1to se– ni partecipanti -. è respinto è ,no.1so alt agire da un e di• elabor a110degli schemi astrat- la villa al mare/ >. L'tcorio- guirli . lo non sarti lon tano perchè è evtdente che I Socia- sagio • (p. 13J: e anche QUt• ti per un possibile e dover es- mista coscienzioso, lavorando dal definire l'tconomla e la listi a\'rebbero io. pegalo In tut· sto, ove 11011 sia tautologico. I sere>, ma 110n 1011110rf11un- su tµtto quanto il mio amico tecnica della morale>, ma cer – '11e disc:.i~l~~· 1 o. p~raaone de- grossolano e in esatto ; arosso- clare all 'idea che la loro sia aveva dett o /ilio ad all ora to 110,1 posso rlcono8cer'l0 co– ~~ 11!~1 ~e!su~ : ove~~on~:: la111tti e lnesatt tu a che erat1ù :ma e conosce,iza di ciò che avr ebbe certo costruito 1111 si- me u1ta scienza descrittiva. lt..ta d'un or(f'.u,u:mo la cui po- compr e,n iblli alla /h 1t dtl Sei • t #, Questo errore di intpasta- sterna di accoraimenti pratici Il 11011 aver visto , molti ~co– iltlc4 uret>be re,o lata da una cento, ma 11011 lo sono più oggi zio11e li cspo,i t a fati che im· tali da portar e ora11di con1t- nomisti, t·utto quuto , ha con– maggloranu anUSOclallata •· fNt l aiuoco, per citare solo prob e e htutill . e a quel mot- aue11ze: ma senza dub bio ,en tit o a Elton Mavo . soc lolo - Tutto quuio costitui sce una u11acategoria molto urossa. siti teggio volgar e seco11do Il qua- nessuna di tali co11,segue11.Zt' go americano , quella dtfinl• \·ersione lng eae e m~dirat" al- l'a11i111alt che l'uomo , in mod i le"l'tconomia sarebbe la l ci en- sarebb e stata la e vlJla al ma- zlone 1tell'eco1tomla Rfcardla– ~a. :;iuca e~~ ' ~l~ a sm~~: diversi , non si può dire elle za cht , part endo do pr emessi re > per il mio cinico amico. E na. o del lalsse z-falre, che da- 1~ondl:le Pj,. ;~In è pronta sian o mossi da uua e car en- arbitrarle. arri vo a /art dtllt perciò il mio am ico si sartb• remo qui per con.eludere: e è 1, col aborare solta nto col paesi !a > o e disagio > - .semp re 11revI..,to11i che 11011si real lz- bt messo ad invei re t lngfu- u110 studio dtlla co1tdotta u- ,;omunl su. Sulla scena dell'Eu- ch-t la de/ilt izlo11e non sia ta u- za110 mai. stam ente) contro l'eco11omia. ma,uz in sltua.2io11i non-nor- ropa occidentale Il Laburismo t : Ioi lca - ben sl eia u110stato Ch e lt pr evisi o,u dell' eco- Ma qui il tort o è a nche de- mali , oppilre , alteniatlvamcn- lnfl ese è pro~i~o a ;° llab~art di e'.1./0rl.aedi esuberan za: 11011 ,ium lsta e non si realt: zi110 gli economt.sti , per quell'erro- te, è lo studi o di u1ta con – .~~~~~a co~I ~-ei':~ u:./ 'd e~ si gl!l oca perc h è si sta male . mal > e del tu tto com pre11- re hli:l alt di cre dere cht l'u o- dott a no11-normal e i11 lihla– _-.:u:1:,;11 ùn ,•e ?u 1; s·io equ1,..j: Ti .t1iuoca pe rchè si sta "'" lt c 1bfl,._ ai,v1mto pcrchè egli "IO sfa o u,i automa o u11 sog• :fo 11i ord inarle>. Jcntt nel \ ,:10 !ng:e:.e con;.ro be1ie: e Il giuo co e alla radice lPotl: .za. solt an to il live ll o ra• gett o razio,uzle puro; e cht CMULLO PELLIZZI s·blìoteca Gino Bianco orlent4 tutto lo 1volalme11t.o che ugue . Ma ciò che dobbiamo doman- ~~ r: ~t~ '1n'~:nco::;,~ dove l'uomo, ~unto a un doto ,ft.ello di co ,cien.ea , de1Je ricono• ,cere di euere entrato in agonia. Una obte.:ione prelim inare può qui, a dhf Il vero, pruentarsf alla mente. Non sarebbe Il ca,o di dire che la domanda: e Che co,a è un ,,omo libero? > 11011 puO trovare ,ina rlspo,ta po,ttfoa al df /uorl del potfl ri11UUHlibc'11 . Sottani<,, U concetto sfuso di ~e,e libero o df popolo libero Il riula all'anolut pareccl1fo meno chiaro e distf11to dt quan• lo ,t sarebbe tcntaU a pnma vista di p,en,are. E' lmporta11te oduso oon,tde• rare Il caao-lhnlte e domandarsi che co.,a diventi la libertà del– l'fndfvtduo - fntua nel suo ,enso più inttr tore - t,1 un poe,e toto.lii-orlo. t qui cl tro • veremo - credo - ntlla neces– sità df /are u11a oomtata:lont df bnportan:a ecce..'1on-ole; che lo 1lolcf1TM, lnte,o non tanto come dottrina quanta come •at• tcgglame11to dello spiri to, ria oggi non dirò ri/futato ma ad• dirittura sradicato. Quedo une rablle atteogta– rnenta ,pirituale lmpUcaoa lo dbUn:fone c11econ tanto rigore formularono "n Epftteto, 11nSe– neca. un Marco Aurelio: la df– din:fone Jra le co,e che dipen– dono e le co,e che non dipendo · no do noi. Il penlfero dolco 111 quanto non /u aolo formulato ln astrotto. ma /u vlu" to con co• ra"glo indornablle , e prQFio ,orto regimi df oppressio ne. Im– plicava la /ede lnvfnclbfle fr, un tribun ale l11teriore dou l'Indio'• duo trovac:a un r1/u~o intitola• to. h1vfolobfle. contro tutte lt intriu lonl del potere. Non vi i stofcitTno nnza la /ede In una sovranltd. f11terlore lnallena61Je, in un cusoluto pc >ues.so d.( ,t oer d . Ma la caratlerlltica delle tec– niche di auerofmento alle qual, ho /at ta allurione, const.ste pre– ci8omente nel mettere 1 r fndfof– duo In r,na ·•Uua: lone tale da fargli perdere Il contatto con ae stcuo , da porlo lettff almen te fuori di ,t : cii, al punto di po. tu rin,ugare 1lnc11ramenU del· le o::foni compiute con tutta l'n,1fma, come di aceutard 1fn– ceramente df altre a:fonl non compiute. .Vo,1 l mia intenrlone qualiftca re tale e ffllurftd >, cooua e 1rtt/fcfale . Noterò so– lamente che que,te tecniche di auerllfmento. che In questi ul• timi anni si 10110perfezionate h1 maniera quali lnlmmaolnabl• le, erono già ,tate certamente mu,c In opera In epoche moll o anteri ori atla nostra. Del tutto recentemente mf l1anno aulc u• curato che nel corso del pro– ceuo del Templari ,otto FIUp– po I V il Stilo , l i era110 otte– nuti del rinneoamentf con delle tecr.lche che non doi;ei;a10 11· mitar.ri alla tortura jfsica, gfac- cJU in seguilo gli accu,alt, riac – qut.stata la loro cosclen:c lnl – ::tale, In une seconda e ultima rltratto21ont , dlchlaro.rono di e, – ~erd acciuatl e slnc,:ramente > di alti non commesrl. Quu ta e sincerit à > la ,ola tortu ra fi.$l· ca non pare poua produrla . So– lo le e1ecrabfll tecniche di In• /luenzamento palcologlco, alle $%::o Y!':.1 tt,!~;;:!~"~. a latitudini tanta dlucrse, sono capaci di proOOCGrla.Non atti– rerò mal abblutan:a la VOltra atten::fone · ,u u,a libro eh.e e uscito da meno df un anno a Parigi e che tratta di c!iJ che coai Impropriamente e ,tato chiamato U litro deUa tieritd.: parli, di e Drogue.s de Pollce • di Je.an Rolh1; l un libro che do· crebbe t:utre trcdotto e dfdu • ,o fn tutti I pae,f dove ci si preoccupa ancora di, aaafcura– re un certo statuto alla per.o– na uman-a. Ma i,i quute con41Jioni, la 1ftua.zfone che ognu110 df noi deve ol/rontare t esattamente la 1eouentc. ciaicuno di 1101. ln,Uto, ,e non t7UO!en1enefre a ae ,tu.o nt peccare di h1gliuti– /lcabilt prU11n:ione, deue am– rnett,:re che ubtono dtf proce– d.lmentl che pouon o 1pogiarlo di questa souranltà, diciamo me• no ambl.do, amente di questo controllo su ae steul che, In oltre epoche, era legftHmo con• slderore flcuro e lnvtolablle. Nt diremo con glf ,tofd elle oli ri– mane la benejfca J>OUlbiUtàdi ucciderli ; ciò non è più vero pofcht egH può euere ,plnto In Uft4 tituazlone p,fcologlca In cui non desidererò nemmeno plil df uccf.dfflf, COKlfdererd n sutc!dio una di/eia llles:ltUma. lf co,ul– dererd tenuto non solo a aublre ma a dCllderar e la punf::fone di cui sono JMtufblU f reaU che at.• trlbulrd a se steuo senza aurli eomm...i . Dobbiamo riconoscere che un perufno materialf,to al rloela ccpac e, con t'aiuto delle tieni• che da euo create e per/c.-io• nate, df creare un mondo che reali.t:o aempre plll completa• mente I ,uol po.,tulatl . V09Uo dfre che un euere umano che ha 1ubUo un certo UJ)Odi ma– nlPola.:fone 1embra aempre plil ridurli a una co,a, diciamo una oosa p,lchfca , giu&Uftcablle dalù teorie elaborale da una psico• logia d! marca maurlalilto. Ala t del tutto ed dente rambfguf- 14 di que"4 propo,idone . Non pui, certo flonf/fcare che queita plfcologla materlalllta , qualun– que Ifa la ,ua copacitò di tra– sformare e cU ridurTe, d J)Osaa rivelare la r,:altd In ,e steua. Mette ,olc; fn rilkoo qUtlto fat– to - che non ha nulla di tor– prendente per una /llo,ojfa dt:I• l'c u,e re 111lftuazlon e • - eh.e l'uomo dipende in gra,1di,tlma parte dall'idea che li è /atto di se deuo , e che quuta Idea non pui, ,une degradata ,en.:a dfventare Immediatamente de• gradente. Ecco dunq ue una ra– gfone di plil e verolfmllmente la plil grat;t, la più Imperiosa di tante per condannare radfcol– m.ente quuto pen, ln o materia- 11,ta. Noter6 a questo proJ)O· lito come euo abbia ro.g~unto al no.str1 gfornf una ~tfone e una vfrulen:a clu era ben 10ll• tano dal presentare nel XIX se• colo, quondo li ~devano corren – temente degli uomini che .ri credevano imbewtl df prlncfpf maUrlaU,tt comportarsi nella vtta co,I 1cruJ)Olo1amet1 e come il J.!: s~~;; e ~ 1 e ~:'!!'i°:fu>n- tonl qui dalla domando poita al prfndpfo del mio ducor,o, ma co.1I non è, perchè t della piil grande bnportanza ricono• ,cere, checché ne abblo.110 JJO• tuto peruare degli uomini Inca– paci di mettere la minima coe– re~ nelJe loro idee, che una conce.rlont materiali,ta con.se – guente t raa!calmente incom– patibile con l'Idea di 1111 uomo libero; o plt't e. ,attamen.te in uno ,och:14 retta da tali principi la Jfbertd. li muta ntl suo contra– rio, non è pfù che la plU In– gannatri ce delle ln,egne, eo&i come e dlpb1ta In qutl llbro fondamentale e che aorpcuo /orse per lmportat1::a tutti i ro– mo.n:I d.'a11tlctpa:lone conosciu– ti, cl1e è Il 1114 di George Oru:eU. SI pu0, a dire Il a,ero, Imma– ginare come po.,,ibllltà teorlca, che l'uomo conservi anche In questo tlJ)Odi aocietd. un mi– nimo di !ndl,endenz:a; ma, co– me oedremo, qut:sta poufbllftd e et1Gnuccnte, fn realtà Implica una contraddizione : percllt eua corutsrerebbe: nel renderli , , e co– li . •I pUO dire, tanto h11fgnl/l• conte dc non attirare ,u di tt J'atten.rione del J)Otere. Ma e eol– dfflte che questo volonld di ln– rignl/lcon:c - d1,,to e non con– ceaao che J)OUa roogfungne fl suo ICOJ>0 - ~ u1a stessa una specie di suicidio. Nella ,ocietd. descritta da Onaell fl semplice /atto di tenere · un diario fnU– mo e un rt:ato J)aUlbJ/e della pena capitale ; e non il velU dopo tut to la ragione per cui dOt:rebbt euere fmpoSllbllt: met– tere a punto un slltema di spionaggio che ragguaglfa.s,e la polf:la ,u f penafffl o sui senti• menti di un qualunque Indici• duo. Da que.,to loto dur1q11e non è concepibile uno. vta di u,cita . .Va ,•llora, ae acquistiamo la piene co1cien:a di quetla sltuo– :lone , eh,: pui, dl~n tare 11o.stra da un gforno alJ'oltro , pç e6tt – to di un colpt;, di /or:a o di un4 8omm.o"a· che ci redc da /are 1 A costo di scontentare o di scenda lf::are quelll , fra I miti a,coltalorl , che ,i attt:noo• no ancora a una conce: fone po– litivùto , dlriJ 1en:a uttart che su quel terreno tutte le strade tni aembrano aberrate. La sola dljesa poislbfle è tra,ce,uknte : ma eh.e coia vuol dire Q'llesto? Ecco uria parola di cui si e /atto it rana,nenu un caUit:o uso da un certo numero di an- 111. Voglio dire in conCTeto che f4. no.tira unica speran:a ,to nel rfcorrere non dirò tanto o un potet e quanto piuttosto a un ordine dello ,p 1r1·0, che è nello deuo tcmJ)O quello della gra– ::la: = it1tanto proclamare, ffn• cht do.mo fn tempo, pri ma doi eh.e t'aberTc.."ionc eh.e temlom.o ,t produca, che nof rinnegh iamo anticipatamente gU attt 1o lt parole che potra11no da noi e,– aere ottenu ti con le tecniche d1 a,1ervlmento. A6ermlamo aolen• nemente che demo al di 14 dr questi atti e di quute parole. Si dlrd. ,en:a dubbio che e una ,oddfs/a .zlone ben platonica quula : ma ,art:bbe mt.scono1ce– rc Il pe111fero che cerco dt for– mulare. Dobbiamo proclamare Che 110n apJ)artt nlamo Intera – mente a questo mondo al quale et ,t wole aslfmltor e, nel qua– le cl Il 1/orza. di tncarcerard. In concreto. dobbiamo procla– mare che quella Lifta. che e og• ~ tecnicomente poulblle ridur– re a una grottuca parodia di tutto ciiJ che nol c:entrlamo, può In reartci non eu ere altro che 11n ,errore 111,l"nfjfcante di .un tutto che protegue al df là d,:/ rrlalbfle. In altre parole. ouol di– re che le /UOIO/ledell'lm'"4nen• za hanno /atto Il loro tempo. che hanno rl11tlato la loro fon– damentale irreoltd, o p{uttolto , Il che e fn/lnftamence più gra• ve, la loro compllcltd. con del• la Idolatria che slamo oggi te– nuti o denu ndare Cl aoviamo co,i oer,o con• clutfoni eh,: ml sembrano mO.:to po,ftive : e le /ormultr0 co,t : un uomo non pui, essere o rima– nere Ubero cM nella mi,ura f11 cui resta in rapporto coi trc– acendent c, qualuR4ue aia la /or– ma partico lare di quuto rap– porto: gtaccht e evidente che euo non pui, ridurre neceua– ric.t11e11te a u,onu di preghkre &tereorfpe e COnonlche. In J)Orti– colare diriJ che fJ vero ar«,ta, a condf...-fone che non etda ali& innumert:roll tentazioni Cl!Ie qua.– li t o,gt upo.,to : tento.zione di meravigliare e di Innovare a tut– ti t costi, di cllludns f fn un mondo particolare che comuni • eh.i Il meno J)Olliblle con q11el– lo delle /orme et.eme etc....: Il vero artista, dfceoo. reali.z:a flel• la manfera plu autentica quutn. relazione col trucendente . Ma nulla sarebbe pltì dannoao e J}IU fal,o che fondare ,u quuta 01- .,ervazfone un czaolunqueuteti • srno. Dobbiamo riconoscere che a ,ono delle modallt4 di crH• non.e eh.,: non sono di ordine estetico e cht 10110 alJa portata. di tutti: ed. è In quanto creato– r,: - e noti importa che fl li• vello a cui tale t:eeet!one lf at– tua non fl4 clePOto - che u11 uomo, qualunque ria, pui, rico• no,cerst libero. Ma bf.aogntrd, ati• t.ertfre che la crea.rione tntna In u,; ien.to co1I ,:,enerole fmpU– ca una apertura verso l'altro , ciò che nelle rnlt Git1ortf. Lecture.s dell'anno scor,o e di quest'anna ho chiamato lnter,u bitttl trfta, concepita quuta. d'altnmde CO• me e aoape • o come e phllla >, ,ono quesU, credo, in de/tnftfvo del 0011cettf convergenti. Ma ciò che bl,ogn-a dire con tutta la energie J)O,Ulblle,e che una 10- clelà a Postulati materlaffa:tf, qualunque Ila In eua 11,nJ)Or– tanza data al fondo puramente animale e a una certa CJolta– ::fone eolletttoa, pecca radical– mente contro la :nter.n1blettl• vlM, la e.sclude In J)arten:a, ed è perchè ,a e,elude che la estir– pa Jlno alle ,adlci di una Po~· tlbfle Ubertd. Non 110 /atto nulla - e al– cuni saranno Inclini a rfmpro• v!rannente - per atten 11are ciò che di dra,tfco POHono avere quedc conchulonl. Cl ,crebbe certo M•ovno di molto pifi tn, – po df quanto lo pou o dl.sJ)Orrt per tentare di n101trare come In concrt:to quufe conchnfonl J)01- 10r.o contribuire a orientare la condoUa. Daro q11faolo un e,em – p!o, aut quale un -imfco J)OCO tempo /a riclilamava la mia at– ten:lone, Si pui, pen.,are - e questa non t un'Ipotesi ostrat• to, rna un }atto pos,fbl!e - che In :.:n pae,e auenilta da 1.na pc>ten:a totalitar ia un indh:fduo si venga a trot1are nella ,1ece,- 1Uò, non 1010 per i;lvere, ma per sottrarre la proprlr1 fami– glia alla e,po ffo.:fone totale o al– la deporta.:fone, nello 'lece11itd dicevo di accettare per ,:,em – pio un impiego nella pc>llila, eh,: rl1chla dt obbligarlo a co,ap lt– re de,:,U atti elle alla sua CO· 1clen:a ripugnano.. Il rl/1uto puro , ,emplfce e una ~luzio– ne? E' ledto dubitarn e, ,e ,I conlfderano le conaeguen ::e che un tale rif iuto avrebbe -per dt,:,11 Innocenti. Ma pui, dar,t eh.o! queJl'lnd ft.'fduo accettando U 1uo Po•ta prenda dinanzi a se stes– so un impegno sacro: df mette • re la pa.rtlctlla di potere eht detie ne o ,ervt:10 df coloro eh• dovrebbe perseguitare, Quuto Impegno, con la polen:a creatrl• et ad. eun conneua . cosUtuiac, ut1 e•emlo concreto JI quel rl· corso al trascendente c7te ho nominata plil ,u. E' erfdcnt, d'allron4,: che non c'i niente d1 aeneraduablle ntll 'e,emp!o cht ho rife rito. Il /ormall,mo, preso ha tutta la ,ua rl,ridez:a, ,ion. A più accettabfl e dal momento In cui 11f e presa coscietlz:4 che ogn i e.une concreto. con la 1ftua.• :lor.e cnch·euo co11creta clie de· ""'- /rontt ,:,~are . e unfc., e non commen,urabUe con altri esun o con altr e situazioni. Ma i pro• prit• do que,ta crl,1 dd!a co- 1cle11tache pui, euere lancta ro quuto appe llo alla crea:ione al quale ognuno di noi i tenuto a ri1J)011derc a suo modo, ae non uuole dloentar e compf<~edi ,:ii, cl1e il nostro Si111Qne l\ltlll. l'auto re de e La Pe.sante1i1r et lo Or4ce > 11..C dl:ti "no.to col nomo! di e orouo animale•· Non d sono. nel momto di oggi, delle clrcoatam:e 1t1 cui possiamo fo• re o meno di domandar~! ae ,:tr la nostra ,cella . per la ncstro "Oncreta 011:lone. noi nan ci ..endere,..,, "'Olpe1,oll di una ta– le compllc'•-t GABRIEL MAllCSL
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy