Fiera Letteraria - Anno V - n. 34 - 3 settembre 1950

Pagina 1 LA FIERA LETTERARI:A Oomcn ic.1 ;{ scucmbrc J 950 in originalità quanto ncqul– sta va dl nobiltà e di a ro.ilo., che sarebbe stato un placl!re lnftnlto vedere tut.ttl quegli operai, operale, carablnt erl, gendarmi della. 1-ondn, bpr– gheal, dimenticare le prc,,c– cupaz!onl In una specie di sabbia comico, animato dallo. pompa di una scmleb– brlctà della maggtor parte dc– gll attori, o che per evltnrc sto– rie sarebbe bo.stato andar lon– tano da. quell'odioso fabbro che, profetn dl lltlgl e spettro dell'Inferno, guastava Il go– dimento che essi sl erano rl– • I LÒRD lt HOONE, ROVES~IODI HONORÈ promessl. Il cavalleggero sm«la la spada Alexandrlnc consenti a ri– manere, e, per quanto temes– se come ta morte una baruffa in cui la bella. gonna. di clo– sakas e 11calessino sarebbero stati compromessi. rimase. Ri– mase perchè dando un 'occhia– ta alla sala da ballo capl che tra tutte quelle borahcsl di sobborgo, celebrità di labora - tori, bel mondo dell a str ada e delle botteghe , lei snrebbe appar sa. fuori posto tonto brlllava per la grazia e per la acconciatura: percbè 1nevo che le venivano rivo lte occhia– te d'invtdtn, che gU uomini oa– serva vano ammirati 1 tacchi altt delle sue scarpine, e an– cora che 11 cavalleggero, sua nobile conquista. era 11 più bell'uomo e il più dlatlnto In quella. curlosa asse mblea, che l'uni.for me rossa e 1 ricami di argento gU dava no l'ar ia d1 un re. Attira re ogni sguardo , es– serne deana. a.vere la pr ima parte non Importa dove , era– Caricatura di Balzac e di M.mc mu1ska. nel 1850 no motiv i più che biutanti per p ER DIVERSI OIORNI, ~ar rimanere la prima. lavo- forse nnche per nlcunc ·•ante di M.lle Bertin in seno :u:!1:-;.· d~o.=ld~ 1 :!';; 11 reami di Ramponncau . fallito II suo cCromwrll>. Col La giovane e bella coppia suo commo\•entc amico Dablln at traversò con !lerezza l'lm - considera ac non urebbc tut • mensa snla dl verdura In CUI ~~:i:dl~ c~wn d! c~~~~~~ si sarebbe ballato, ponendosi çalse, e 11 bravo clncagUerc, che modestamente in un ana:olo non ha moltl rapporti con la. per partecipare al divertlmen- gente di teatro. incartcn un co– to annunciato dall'orchestra noscente dell'attore Lo.font di allorchè, nltando gli occhi sui !:ì;=rs~ ~reiu3:;~ ~fn 1/: compag:nl di quadr lglla , 11ca- sotto la aua protezione. Balzac valleggero vldP dl front e rl sè dovrebbe rccnn l n trovnre La – l'ostinato fabbro con una fac- tont e non lesinare In aduln– cla.canzonato\'la. che gll splac - zlont, torte allora Lafont prc- Que più che mal. =~~~n dlf~=~f:,~1 ~f~ Con ragionevolezza assai uc, conscio del proprio vnlorc, maa:glorè di quella che cl s1 a'1mpenna. Per quale scopo umi– poteva aspettare da un ex mo- Uarst troppo? Per qunlo scopo schettler e grigio, Il cavalle&- ~~:rii!? n J>~nt~!~t:ul~ e:~;;: gero, &asplngend o tranquUla- forzo.deve cesere capa.cc di sop– mente M.lle Alcxandrlne, on - portare I colpi duri. dò a piazzarsi Jn fondo alla Blate-mnta la taeccndo. del sala. Cro.mwell, cercherà lnv«:e d! In quel momento l'orchestra ~h·~~: iu8b~ndl Jrc~~~· ::;.: prelu diava e l'intera nasem- sene ~ pensiero. Ptcca rl110lu– blea , silenziosa. e attenta, con- tnmento 11 manoacritto !n un templò la manovro. mormo- caasctto. In vita aua non ha rand o. L'op eralo , mascheran- mal plll do.to un'occhiata a do abilmente 11 proprio per- ~~e::a_auo primo errore dl glo• corso nlla coppia desolata che Mn orn rimeUlamocl p~sto non pensava di rtglrarsl, vcn - al lavoro! Questo acacco mor– ne di nuovo o.ctrovar sl di fron - tale hn tuttavto. un po' fiaccato te ad essa nel punto scelto. ~u!~~o~~ 1 !~n inc~~~~fif1:'n 11 cavalleggero flnicndo di tutto l'ardore del sensi, egli 1;1 essersi sbagliato, si affrettò abbnndonnvn ancora nll'lmpcto a cercare tn un altro ,pUD.to U r.trllbaoohcvo}e• del· sosnJ, Questo teatro 1n cui ,M.lle Alexandrl- glo;anc ,·cnt~ne ,-oleva conqUl• ne avrebbe spiega to Jc sue ~!"nk~~. 1 :~~~1"cir=:~ grazie. e Benolt l'Esente se- turgo cnduto da gr:i.n(U nltez:ze. gulva a sua volta, su di una scrivere, creare hnnno primn di linea parallela, U cammino del tutto un algnlilcato pratico: al· cavalleggero. Prendend,o par- itl~~~rjl ~i:~~o:f0: 0 1 ~~~= te alla curiosa corsa, 1 orche• tolltà verrnnno Poi, dapprl.m3. stra stessa aveva smesso di occorre gul\dttgnarc denl\ro acn– suonare. Tutl.1 attendevano U vendo, denaro a qualunque co– risultato dell'nssa lto slniola re, sto per non dclver pili rendere e più di. un operai? conveniva ~~~n:!:,ll~,n!a :~ :o~dr~ col vicino che 1 Esente ern Per la prima volta In vita sua. bravissimo a far marciare ll l'incorregglbtlo sognatore è co• militare. atretto a pensare da rcalla:ta. Allorquando, per la. terza volta, il cavalleggero trovò Il fabbro di fronte a sè, perse la pazlen.ia e dlssc abbastnn• za forte a M.lle Arèxand rlne: - Meglio soli che male ac – compagnati. - Male accompau,natl? - gridò l'Esente salta ndo d'un balzo acca.nto aJ cavallcnero e urtandolo con una spallnla. Il gest.o tnfero cl l'uf ficiale . Balzac dedde d1 scrivere qual– cosa che porti rapidamente al SUCCCl&O. Con che cosa SI ottiene un rapido auccesso nl gtomo d'og• gl? Cerca intorno a aè, quel• l'ignorante, e ttovn: con Il ro– manzo.I Dopo che la prima. on– data sentimentale - la Nou• uelle HtklJ.le d1 Jean J11.cqucs Rousseau, 1J Wcthcr d1 Ooct.be - venne a infrangersi in Eu• :~n:O~~~m!1eO:nf 1 ~: rlodo di guerre, l'epoca nl\po– leonlcn ha causato nella viti\ d1 tutti I giorni una tenalone coal forte - anche troppe - da far atntlrc al bor;heae U bi.sogno di eccitarsi per imma– ginnrl desttnI indlviduall D Monfteur ha rlemplto l'ofllce di poeti. Ma col Borboni, CM la pace;,ecco rlafflorare U dcllderlo di part«:tpare con tutta l'nn.l• ma alle avventure altrui, d1 ti• Ullan l I nervI, di &0ttoporre 1:,, proprin atnalbllUà alla doccia scozzese: orroJ'e e traleu:n. n pubblico vuole romanzi cccl• tanti, violenti. romantici, eso– tici. Le sole di lettura e le bi• bl!oteche circolanU, dI rttente creazione, cnlmano n malapena la voracità smnn!osa delle mns– ae. Sono l glornl d'oro dcgll autori acnza acrupoll eho al ac– cingono n preparare, In cucine da streghe, un lntruallo d1 ,·e• Ieno o di Incrlme, di vc.rglnJ virtuose, di corsari, di sangue e d1ncenao, dI can11.glto.tc e di iie– nerosltà, di incant4trlcl e di trovatori. In Wl polpettone ro• mnntlco-storlco, e per aluntn lnamarlo con una salsa gelida d! tanta.ami e pelle d'oca. Ecco, per esempio, ma.a Anne Radclll• te In In;:hllterra: fabbrica or– rlpilanU storie di spettri In una o!tlclnn che fa tic tac come un mullno, ~ Balzac dtcldc far velo. col \"ento romnntieo In poppa e scrh·cre un romanzo 1torlco. Non sarà. Il solo, In Frnncla, n laacldni atdurre dal succca– so di Byron e d1 Walter Scott. Ben presto VIctor Hugo con Bag Jargal, Han ci'lllandc, Notre-Damc , Vigny con Clnq– Maris, farrmno 1n quel campo le loro cspcrlenic. e con ma– no .maeatrn: ma soltanto dopo w.èt' a1 cscrcltat\ . n Jevtpre '• le porolè tn poesia e a pratlesire l'arte della · compos1t1one. In ,·cce Balzac ! nit.la u,,rncconto Falthurna da tmltntorc Inesper– to. ~mie a prestito do.l pe– nosi romanzl di Anna Radcllftc 11 loro sfondo storico: Napo– li, in uno scenario schemauco, da palcosctnJco. Porta alla rt– baltn tutll gli tnevttablll Upl del romanzo n puntate per por– tlnaJe; per prima l'lndl!pcnsa– blle fattucchiera, e la atrean di Soumarl!, mngnetiuntr icc >, e 1 Norm.nnnl, I condotUcrl, prigio– nieri nobili incatcnnu e paga:I senUmentan: l'nbbou.o propone battnglle, a.a.sedi, segreU. !)"'0 - dt-ue amorose anche più ; n• ve?"O$lmlll - tanto per comin– ciare -. pcrchè sono ben plO. dl quanto potrebbe metterne In '\Z10nc Il giovane nutorc. Un altro romanzo: Stbde ou le• erreur, phlklsophlquu, scritto 1n rormn di lettere nello aWe d1 Rousscnu. dove 11 t.ema fd.• vorlto di LoUU Lcmbcrt, !a e teorill della \'0lontà ~. è disc· gn::ilo con contorni lmprccLsl, rimane nllo stato d1 frammen– to (11man0&erltto verrà poi In• serlto In parte In un alt.ro la• voro per tnpparvl un buco). Balsa.e hn subito uno. seconda LA FABBRICA dei romanzi d'o1'1'entura e d'autore Dopo la sua trista avventura giovanile di scrivano, Balzac non potrà fare a meno di fissare per tutta la vita, come lady .M.~cbeth,Je proprie mauì iuso~zate DI STEPHAN ZWEIG disfatta. E' fallJlo nelle ,ue migliore nell'anima., la aua ,t.cs – pro\'e di trngedln. SI ti attna - sa C06Clon&R di artlltn. Ma Bal– to con Il romanzo. Ecco un sac non hn aec:lt:l: ali hnnno anno sprecato, un anno e mca- disdetto In camera. se torni\ a io. e. n casa, In P1mi.a 1pleta- caaa &entri. ,uadngnnrc o senza la al prepara. a troncare dcli• aver guRdngnato, auo ))Cldrce nltl\'amentc I 'esile mo delln aua aun mad1'9 non lo laaclcnmno libertà. 11 15 uo\·cmbre 1820 di· libero una seconda voltn. Me• sdloe per Il 1. genna1o 1821 la allo tare li fuoco con la pro• cnmera di vin Leadlqulerés. Bn• prla legna che scaldanl al tuo• ata con ie scrlbtlcchtl\lurc a co altru i. L'atrnre Viene con~ quel modo! eluso. Sul oroaalmo romanzo, Nel racconu. 11 tentatore non Charle, Polntd ou 1110n eouUii mnncn. mnl di prcscntanil nl de la maltt gauche. che Lo disperato per comprara-11 l'nnl• PoHevln do L'Egrovilln ha eh\ mn qu1mdo qucato è proprio comlnciato (o Iorte hn soltanto ~:~~tg. a1f11:=; ~~n ~ ~=~~!n: 1 ufg~6sod 1 coBa~~= ~~~~ : ~~~ re.of :on 1~ 1 :; : ~fi 1 :1t::i'~~~ ~c11a. rtr 1~: ven:m d1 un giovanotto slmpn- cn d.l romanzi U rermernnno tlco, divertcntc, che ha ,-eauti lnalcmc, con Il nome della dlt– dl buon taglio e blnncherln fl. tn A. do Vlellérgll, n1mgram• ne, aasolutamente alleno do.Ivo• mn di Esrevlllc, e Lord R'hoo– ler compcmrc l'anima di Bai• ne. anngrnmmn dl HonoN!. :1c~0:. 1 1;:~clafa 1 ui:. :~':?. toc:!~?:: ~'-!f:~ 0 eb!!e ~!: r edla:e, 1 ano per qualche IOldo tutto clb che il J)(Wante rl– chlcde\•a: lettere d'amore per le acr,•e, ricorsi, autorlua&lonl, denunce, cosi li pll'.l arande acrittore del secolo per lotchi pollUcnnU,O&CUrl edltort, lnda!– farnU agenti, con un clnWDo e uninoose.lcnia degni dcll'ArcU· no redi.go llbrt, libelli, OpUICO• 11 qunntl ne vogliono, robe.cela :!. ~l~~r~e~~~lniz:n:nrii~~~ plU occuJ.onalmente durante ,-apbo ndan l leu.cra.rt . Rttnane lnc1lacut1blloche neanche una delle dle<:lmlla.r1aho ecrlbac• chlnte In quqll anni d'lsnoml– r,ln. ha qualCOll\ a che \'edere con l'&rt.c e ln letteratura , e 11 prova un 1en.so di ve.flOlna oenl qualvolta au \'CnfODO at– tr10\11te con cettcua o che lo ,1 aoepetta di C11Cme l'autore. \ . / . ~ ' -:: I =-2 . - / ~~'L l sccru.a con l'ndolescente, qua- nlla di Cham1sso,Peter Bchle– sl suo coetaneo, non al an. do- mihl ,·ende tn propria ombra nl ve nè quando - torse dn un padrone dell'inferno: Bnlso.c cli edttoro mentre offriva I ronum- vende la proprln nrtc, la De– a!, forse In untt. blbllotecn O reu:i. let~ rarla, Il proprio no– alla trattoria - . Al plaecwole me. Per amort di libertà di– aspetto 1I aga1unp per di ptQ Vcnta un e negro>, scriba 808"1'\!• un nome nobile: Auguate Le to al sertlzlo altrui, rtducen– Potte,•ln dc L 'E:grevtlle.Plgllo di dosi In IIChlnvttO - per anni un nttorc, ho. ereditato dal ~ - il ,uo aen10 e il suo nome rl– dre una certa sctolteua. di mo- mamnno lnvtslblll nelle tene• di. Supplisce con ln dislnvoltu- bre della galera. libello monarchico: ~ drolt d'afneue e unn Hfrtolre hiipor• tialc de, Jbuitc .s, frutto d1 sac– chtnl e lnterpolasl.onl, un me- 1:.><iramma, Le Nlgrc, prh-o di Ideo quanto U Pctit dtctiormaf– rc du ctntelgttcJ de Parla. Nel 1824. In e aoclett\ anontm.o., mettcndoal al pa.&a0 con In con– giuntura, opera una converslo• ne. e da llo. fabbricazione di ro– man.a1 pa.asa a quella di Codu e Ph11riologfu mcue d1 mod.a. da Wl ,·a'° e sensale lettera • rio, che st chtama Horace Ratsaon. Ora o;nl lllC9C l'otn• cc produco del Code,, lnfftrtltl di .-plritos.ntnl Urato pcl ca– pelU e deatina.tc allo apauo del E' proaUtullonc - qucat.c scribncohlnturo non al pouono chiamnre allrltnenti - pros~l– tuzlone che fa plctà addlrtttura perchè Il cuore non vi al lm• pegna e conta 10ltanto U dt• naro auada,nato rapidamente. Aall !nbl poteva. anche eetcre lmpa.z.lcma.di Ubertà, mn una volta che al è meuo per que. sta strada di facili suadaar,I, Batz.nc ot Il abaua e , 1 degra– da pro!ondn.mcnte. aempre dl più. Per quanto il romA.nzo ali a,·cqe procurato del grout a:ua• daa:nl ca:Uaccetta compcn,at m..t• norl permctte-.ndo che appront– Uno d1 lui. In tutti I CIU1tucct del lupanari della. baaa letto- h. ratur o., come uno. puttan a. Che abbia due o tre diven.l 1frut– latorl. Anche quando, con Lu Chonaq e la P"u et. chogrin, ha raalunto uno del ftrtld della letteratura - com.e una donna IJ)OMl.3 11 Infila d1 na– acoeto In una. cua dl appun – tamenti per gu.nda,naral 11de· naro per le piccole vanità --. conUnua n frequentare le aca1e d1 acn1slo e per qualche cèntl• nato di franchi fa ohe U ce• lebre Honori de Ba.Iuc st ae• coppi con oecurt acrlbracchln1 rJ qualllul letto letterario. ont che li para\'cnto dell'anonima – to dietro Il quale a.Icombinava• no quel 10.'!Chl affari è d1Tén .. lato a.ual traaparcntc, a.I aa che Balr.a.c In quesll anni di Tll.r• gogna ai li ttso colpe\"Ole d1 ~ specie d1 porcherie lcttetvtc. Ha riLppeaato romatll1 altriJ.1 con 1tracct del propri; e ha t.n • che rubnto In pieno ad altri trame e 1ltun&1ontper farlo pro• prte; non c'll oomptto da tarto che non 11 a.la natunto, pron~ tamente e 1.molentcmente. Ha rn dell'uomo di mondo nllc qua- Oli l'lteaal più nolt 1peclall• ~~ J!:C1i6~r~~r c~~ng~~e:::i~n~: ,;:! 1 :~Jn n~l~àpr:~;m/!:nf: segno, è rluaclto a tro,•nre t.n re l'elenco di tutU I libri 05CU• edltOn!. per un romanzo, Les tl o ftrmaU con uno pseudonl– deuz H«:tor, on lu <kuz fa• mo che U romsuW.er e acrt.uc nel mfl~.s brctonnt!1, che ha qullSI cono degli anni ID cui ru negro. finito di colloco.re e addlrltt u• I romarul cdtu con I nomi di ra un editore che gll J)Rga con• Lord R'h.oono e Hornce de tanti ottocento rro.nchl,uno aul. Salnt-Aubln rappreacntnno liOl– l'altro. li libro deve uscire n teb- tanto una. parte minima dl 1..nn bralo. In due \'Oluml, IK>ltolo n.U-MtA tencbro,n delln qunlc kia~t°!~: b~:u:rt'!i ~ 0 e~t:a h:a ;::rrc· ~~r.:!i l'nlnla•Royal. Con O(l:nlproba. pcnoao Mlehel et Chrt,Uno d~I bllltà Balme sl sarà la,nnto suo nnUco auocia to Poltevtn e con l'amico di nvcr sfortuna 1.'0ll hn acriuo per Intero o In parte le proprie opere. e Pottevln 1111e Le Muldtrc edito con Il nome : :~~lo~ ~ft~~n ~•c;::~; ~~r!~~~°n c~~te!,~~ ~~~1~:&1~~i ">rendere tanto sul aerto il la- che eRll giudichi troppo ,111 tra \·oro? A coaa scn·e mettere un l venUdue anni e I trenta. La !io:sn3i ~~;!.~ron;n:P,=r~j ~~63 ;~'~'ta a:~tmq~ai.t:1 tentatore. Non è mlea dl!ncl- occorrenza. come quca:u ACrlva• le acri.ere un romat110: al ace- nl pubblici rhe 11.ltempo del• glie, o si i-uba, un soggetto, un l'analtabetllmo . seduU per le rntto storico qualllasl - a:n strade del sobborghi di Ptr lst. ~tori, o.dcaaollOn0tnvaahlU di atèn1à ._ 4(.t ' N: pn'àto a• lnJ ven(are qWl.lche centinalo di P1&a1nc. Sarebbe anche rncallo -mcttercial In due. Orn c•ù ud editore a pol'Ulttt di mano. Be Balu.c ne ha \'oglla, Il proaal• mo romanro si può scrivere In– sieme. Ancor meglio. Metterco10 assieme peu.o per peuo le schlocchezze della. brama e tu da solo fnrni la &tesum. Sci plO. bmvo e \'DI $Velto. Io m'Inca– rico del collocamento. Affare fatto? Divideremo In due pnrU. ~cc:1iu,bo;l~~: l'~rt c:ien'i~: pc, dupe da /rfporu , l'ari de mettre ,a eravate. un Code CO• njuga.. che, plà tardi, \-'errà ::~~to d~ d,!:;~~g~ ~~a %!:; :jù ':';;. 1 • n:":~r 1!~t3~" 1 !i auo lmmol'UllcOaudi.ssnrt o un Ar t de pagcr le$ dette, et de ,a tUfalrt ,e, crtan cler1 1at1s d,oourur un ,ou, l'arte del auo fUturo Mcrcadet e che, n dir ,-ero, lui atesao non ha mnl im– parnto In vita aua. TUttl questi codici, al pu0 provarlo, i.ono. per lnlero o ln grande part<!:d1 ~n~ :=~i e ~,;i~r~a~~ Pollteuc, che Hornce R:llJMin flrmtL o dtlfonde non senu grandi aundapll. DI talune di queste produ.&lonl sono alate vendute più di dodici mlln CO• pie. E' Impossibile rcnden l con– to d1 qul\JlU opuscoll. nrUcoll di gtomalJ, forse anche !O(l:ll ,·olanU, call abbia compilati, In ma.r&lne al resto, percbll nt lui nè la aante oscura che au da– ,·a lavoro aentl tnal 11 desldc· rio di Ic.a:lttlml\l'e ufflclnlmen– te del prodotti bastardi COIIOC· La propoatn è umiliante. Sca– rabocchio.re del romansl a. pun– tate, a. date fls6c. con un nu– mero di cartelle dcterm!Mto dnl formato del giornale. e tutto questo con un aaaociato 111nza scrupoli e scnzA. ambizione. l)o.. \'C aono andati n finire I so– snl che U e nuovo SOfoclo• fa.. eeva nncor11.Ieri? Sprecnrc U proprio Ingegno e fora.e nl tem• po 1tesso lmpo.ntananil vc.rgo– gnoeamcnwi 1K>lt.anto per cator• cere qualche ocntinalo di fran– chi? Non vole\'a forse. uean – chc un nnno primn, rnre U no– me di Babnc lmmortnle, aor• J)MSnte Racine? Non voleva tra• smettere nll'umanltà wm nuo• \"& teoria dell'onnlpolenlR del• la. votontt\? n tentau,·o ealgo In pagamento qunnto cg:11hn di Formicaio umano ~\:~.~~~3::.:i lavori degli altri. Ha fornito lutto le mercnnale lmm&llnabt- 11: fU080flA, politica, 00nvcru- 1lonl, sempre arrendevole nl cliente del momento, opc.-alo prcmur090 e .~rto. senza ~f~ c~f:o~ o~~~C:d'!: ,al• de\'Otamente e- prc.atamente alla fnbbrlcutone di quatataal articolo che al ,-enda bene. 5C 8 ~1 ~1°~,~~ c:n~u:ca::~ pagni, qual! carneraU, con quau Ugnosi editorl d1 robnccla. e smerelatorl all'l.ngrOMO ea-11 ala durante q,uca:U anni bui. D a-rande narra tore del eccolo non a.I preaentava altrUncnU che un qualdaat manovale da poco, dn comperare o da atnt tnre; e ciò per mancansa d1 dlanltb. per– sonale e un1noonocplbUo tnco– aclema. della 1Ua profonda mb– alon,. Che un toto pnlO abbia po– tuto tram qno e eah-o da un :n1r~~r:~~'::ttfe1'~i1a~~~ lette-.ra.rll, un racconto dea-no di M. de Crac che TlnM tuorl dal– la palude tirandosi l)e:r la pcu-– n.toca. Dl qufllt.a llnlltn avven– tura 1n e rtmuto come un po' di fan,o appl;eclcato al l'NUto, qualcoea come l'odpre n&UIICn– bondo del lupanari letterari di cui è ttato frcquentotore 11111- duo. Semper cllq&d4 haeret. Un artlata non 11 tutta tanto tm– punemeni. alno al ronda dt.tle OAVARNr - & luo cloache lctwrarie; non può Ntt · teva avere lmportanu. Imµa – u. danno, accoppi.ani per ann i dente di lnt&lare un nuovo 11. ~~~cn~. ':: :Oi :~~m~~~ :"e!,~:~ romantl, non l'è mal abaruaato ~~ ~le~t~~pdJ ~!na"t, %"= ~!~ti:~:r:~c:• ::::: porre cinicamente o.Un aorella, 1n gonfia aenttmcnta.ltà. PIO. di che non ò sovrnccarlca di la– oa:nt altra cosa f\lrono fntall nl vero. la rednz.lone dc.I secondo suo aUle, la. focJ.lltà, la !UUII• \'Olume cU Vlctq_tre da Arden- ~ta ~\'\'=~ :C~J~1ei~ =~O~rn=~;u:•~:-~~IDli Fu:u':.1°~ e.ll Po~:~1~ ~"=érà 0 ~fn~°i,r1!•1!i"t,~~~ apletatamcnt.e dell'artJata cbe, delle macchine utenatll a buon rosse pure per poco, al m01t.ra mercato. e, e negro > lui steuo Indifferente nel auol riguardi e per altri, al darà da fare :,er .a &frutta come una J)rotiltuta procurarsi un collaboratore cnc• ae:n&a a\'cr cottttUo la propria ro•. cioè aegreto. passione a una pulente conqul• Come Luckn de Rubempré, sta. Balznc, il Bahac maturato, del quale pl(I t.ordJ dcacri,•erà. tm·eallatoal troppo tardi nl :)O!:'I· la caduta e la wtontarla re• IO della reaponaabUltl, rtcuar- dfn.a1onefinale, sente una ooot– dt>rà dieci. vtnU volte I ma.no• tante veraogna, e eomo L&dy scritti, le bou.o senu plt) rlu- Mncbelh, flascn\ lo scuardo i.ul - ~\tc q,~:~lrt':°!~to ca= e~ le f=r:; ':ì:n~t~i,,e à rad.lcanl con inaolenu. negli coup, de romant, et qucll ro– annl .della noncuro.nia ; e lo mons! a1af Lat.1re.Qtulle ciude 1We, la 11.ngua di Ba. J.ac per- de mu profeti dc glolrel man,ono ltrlmtdlabl.lmente lm- SCrh·e dlapn!Sl&ndo ciò che ~ur n:rrpe~ ~~!t~I ro~: &eri\'e e U sensale per Il qU:\le = edt '!!l 8 ~traac urato la f~~~: 1 ~:C,n:~~ ~~~ e Qutll4! ch11te d.è mu -pro,CU ti finalmente ,-eno un qunlchc de~~- li torpore aotto cui ~~::uaaeo_PO gli -dà 1 ~ r=~ ~-e!e~. ~l:Ov!'~~acn:: •~re! ~~d:,~ fatica per va che tanta. depravutonc era STEPRA.~ ZWEIG la nea:nzlonc atesan della. pro- ( Trad. di ilarfo Pfcc11!J r,rla vera peraonn lltà . Non dle• Consolazion della poesia de Il suo nome a ncuuna tlcl• le prodUJ:lonl dt allora. e, In aegulto . ne rtllut l>oa:Unatamen– te Ja pat.cmltl con pii\ auclacla che auccnao. Rifiuterà alla !a – rella Laura. unica confidente di gtortncna , aasoclata fiduciosa delle prime ambiz.lonl, Il prlmo la\--oro redatto nel regime &>• :=:! \'"::~'~U:e~~~ fCOntf~- par,.) ~~!:et~~ a~tou1!'°dta>fo~ disriorcrà, - bocca di SOi"· preatarla ad anima vita, ne:m- gi\'a ...", oppure " l ricordi, : i:i::U:~ 1 t~~ ~ef aq~t!'1~t~ queste ombre troppo lunghe pm lflrl per tutta Barcmc e - del nostro. br~v~ corpo, - nuoccia.al mio eommercio :-. questo stra sc ico d1 motte - sa «?no::~o~~ ;:~:O':~ cll~ noi lasciamo vin~ndo ...", ;\i~:1 ;~~d~n:-~u~ r:o v~:~;~c. s~l[i~~di~~raè~utt~i tempr, la conreaone d.Jl oroprl un'altra ancora mi ram- ~:traitt'd~~~u 1 :1°~wi!'rc ~:~ mento ~ Dino C; mpana) O\'C stamperia un certo numero dl si specc hia la mia ~iova11c cartelle: ta.nto megllo se faceva immagin e d'orfano e di rcclu– leato. Soltanto la quanttt à P0· so. Non so nè pos so dirvi al• Snudò la spada e nonosto.nte le grida di M.lle Alexandrlne la puntò decisame nte al car– pe, del fabbro. t------- -----~ -- ----------------------- ---- ------ -------------------- ttro e come ,·i scri,•o questa iblioteca Gino Bianco lettera pC'r dir\'i che siete un gr ande poeta e dirvi corag• gioi Cosi sia che la vostra 1nano batta amichc, •olmcntc– sulla mia spalla a dirmi (11th coraggio! \ ·ostro affeziona– tissimo, Alfredo Dc Palchi•· Che la poesia debba bat~ trrc sulla spa lla del lettore l)cr dirgli falli col'aggio, po– tr:i. sembrare. c magari esse– re. un criterio anti estetico e retorico per molti esteti e rc– Dal.r:ae, di 'Alberto Olaconiettl tori della nostra poesia; per ~!e!~l l~~ll~~o~~l ~~:wJ~~ ~t~ ~~Cnf~::s~!tn~e:: ig:~~i~i~/u~ ;1,:,:V::r:~ uci!nc~e s~~~~jg r~~ anzi il germog lio e il c~mpi~ rò con lll pennn ~- L'esempio da mento stes~o della poesia, e lniJtare che ea:11 s·ern poato da- la sua ragione d'esse re. ~~~n::n~ll~tÙ; a:rop:po~t~ Ci. si dirà - e già ~? mento erano torti : tn una lette• sappia.mo - che tutto c1u ra a Madame Hanakn, cli:! G è estremamente ingannevole, · !e~~:~~o 1 u 8 0 4 ~· 1nt~~nn~ rl~~~~ che gl.i c~ui, ·oci. a!1zichè di~ una vita lmmensa: Napoleone, radar s1 s1 molhphchcr anno: cu,1cr, O' Connu. e lo vogllo non impo rta ; saremo per lo _::re~ '!a~~~ ifi~~~~~j men? ~asciti. fuori . da quella è Iniettato Intere armate. 11se• alcbmua chmsa d1 una poe– condo hn e&aurlto Il mondo. Il sia e di una critica che vi- ;~":vJ\o~:~n~~ln~~ro.~:i11i~ veno, l'uua dell'alt~~ e l'una u\ MUa te.ta -,. per I altra senza pm curarsi Duran.tc I suot funerali. n 21 dcll:,1 loro ver~ ç. unica desti• q,»to 1850, Vietar Hugo, che nazione che e mvece larga– aegU.lvaUcorteo runebro a. ftan- mente uman a. E vorremo, al• eo del mtntstro Baroobe, a que- lora, Sl'Oprirc da uomini (e :, ~ e:~t!i~~~i::ia:!!:: s~l.tan~o dopo ~nchc da cri- to: «Bra un genio! >. & lo ,tea• ti.ci) . 1 11 che nn surn la poc– ao Hugo, che pronunciò l'ora- sia sia un dono di conso la• alone f\miebre, di.sic: c Ballac zione a quanti cercano con- ~~~;:: ;f :~~r:di~ ~~: !'?laz~one ... Poichè siamo ar- gltorl... TUltl 11uo1 llbrl ne ror- ravat i a tal punto di smarri• ~~~!. u;g~/ 1 ~t '~~r:11':~~! 0 ~ ~~;~~ ~r~:n~tt!.~;!r c~fscti~~~ ;,: 1~~nc::;u:;,a~ :~u::::~ ~ re la propria letteratur a: terribile ml.sto a.1reale - tut.- \·olerla salvare così com''.! tn la nost,ni civiltà cont.empora- ,•uol dire, certa mente, per– nea; Ubro meravla:11010che il dcrla irri mediabi lmente· vo• =In. a~~~~to~~u~om c~~ :~r! lerla 1 i1wece. perder~, ~~treb- Storfo. che ha tutte le forme e l>~ , oler dir e conun ciare a tutU gli stili, ntr o,·arla " a salvarln. M. l' . Dl'EGO FAUB&I

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