Fiera Letteraria - Anno V - n. 31 - 30 luglio 1950
Pagina 4 EVOLUZIONE nel senso LA FIERA LET'l : ERARIA MALINCONIA non l alll e nto * diALFRED LEFEBVRE 1Jomc11ica JOluglio I!J50 Plct.ra angolare di tanta <J))C- 1·apoetica, questo senttmPnt.o cl avverte che li tempo non è comunicazione . La nostalgia somiglia al mole: assenza di un bene. mancanza di ql!al– cosa.che è stata o mal è stata , nel cul ricordo o attesa co– minciano 1a ma lincon ia o Il sogno, Il dolore o la creazione. Una grn ndc lumlnosltà si avverte nella. nostalgia di Mn – chado . Non è solta nto la dln– ran!t.à del vetro che. come eill dice, copre t suol sogni, mn. la trasparenza che 11tempo gli rutra nell'anima. come una scienza del vivere: 0111099io spagnolo " Hoehodo I Cuadernos 1lfspat1o·amerl• cano, nel numero doppio 11-12 di .set.temb rc-dlcem– bre 1949 dedicano cinque– cento pagine di omaggio al An– tonio Machodo, in occasione del decennale della sua mor te e Collloure. Polchè vi collabora– no quasi tut ti gli scrtt.torl plil rappres entntM d1 Spagna e al– cuni dell'America d1 lingua spa– gnola, queste pagine rivestono 11 carattere di una testlmonlan– za di fedeltà e di rlconOSCcn.1(1 dl t,ulta una ldternturn a un suo grande poeta. Tra 1 sant pre\·algono quelll In cui l'opern e lo spirito di Machado sono ,·1st1 In una sintesi che obbll· ga a discorsi generali, e per• ciò spesso simili: altri invece, di tutto Il pnes.,gglo mnchadla· no, st scelgono parUcolnrl che l'nnnllsl è desUn.'\ta a scrutare e n ll!umlnnre. Questl apporti critici sono ;':-,lcchlti da unn antologia di !>rose e poesJe d1 :>.fachado,sollmmcntc dUficW. n 1rovnr~i. e da un buOn numero di fotogra fie e di.segni de.l poe– ta. di cui qui si riproduce qual· cuna. Nell'omngglo che la. Fiera Lett eraria vuol dedicare alla memoria del poeta, si traduc o• no alcune pagine tra le plil tnteressn nt! di quesU acnttort Ma esamtnJarno la natura. e ln rc;ti:_tta d;~\~ w:~ :i: tlle EugenJo d'Ors, che ln una e Lettera > di Octavio de Ro– meu (suo pseudonimo) al pro– fessore Juan de Malrcnn (pseu– donimo di Machad o) traccia un pronlo umano del poeta. affer · mando che Machndo volle es– ser fedele a una sua !lgura Idea• le e amata , poichè c1ucUnO sJ sceglie un modello a cui soml· gllare, si fa dl sè un'lmmagin e prefe rttn. Egll stesso confermo una volta dl più (dice: e Anche 1 bambini lo sanno >) che la sua amblzlonc è somlgllnrc a Goethe. Antonio Machado , co– me se avesse scelto nella severa rtvtsta di mode del sarto dl Heldelberg, dove d'Or& ricorda di aver trovato solta nto flgu· rtn l dl gravi prores.wrl, scelse una ngum d1 sè stesso e mntu• ro, chiuso, solitario, uomo dJ paesaggi, cammJnatore, v\ag• ~~t~~~:C:.1è ~ =è 1: : che Unamuno aveva tmprepn• to Il suo spirito - para do5Sa– le. Mo. - d1Stlngue acutamen te d'Ors, stabilendo con preclslone la differenza dl clima tra Una– muno e M'achado - QUl Il pa• radosso 5l rtsolvett.e in uno bel· lezza, non In uno oa:onla>. (Nean che J.n queste pagine egli rlnuncla al suol glochl metn– ftaJct: per cut l'ang comune della. radice gli sen •e tanto per significare nngelo come ango– scia). I saggi fondnment.all sono quelli di Jos6 • Lub Aronguren , Jos6 Marta Valverde e Luls Ro– aales. Arangure n, un pensatore la cul figura al bMo tra la preoccupazione metnn .slca e quella esteUca. negli ulltnu nn· nl è andato. maturando ed è or· Jna1 nel centro più vitale della cultura spo,gnola, scrive Spc· ram:a c dl.tpem::fo11e di Dio nell'e1perfenu della vita di A11- tonfo Machado; dove rn una dL9tlnUone, nel riguardi del problema religioso, tra I figliuo– li prodighi e quelli che e Inven– tano la fede >. Machado è di quelli che inventano In !cde, non d1 quelli che vi tornano: non è un flgUuol prodigo. A questo punto si Impone un pa– rallelo con Unamuno; e Aran– guren lo llm.lta con queste pre– c!Sazlonl: e Unam uno chiudeva Insieme, dentro di sè. angoscln e flducta, disperai.Ione e .spe· ranza. Macho.do esita, oscilla, va e viene continu amente dal– la .speranza. o.Ila dlspernzlone, dalla dlsperazlone alla spernn– sa,,olo con la ,ua ombra e la 1ua. pena >. C'è un momento In cut Machado sembra soltnnto meditare, e dimentica ln sal – vezza dello tmmagtn1: e Allora - dice Aranguren - comln• ~a Jo ~1~ e ~t!~ jfl::;; .ftanco e U poeta gnomi co, sen· tenz.loso, Il poeta di proverbi, rLme e sapere popo2arl, ambe– due present.i nella flW\ glovinez- :aC:~ocac!°ea! ~: n!1ar:tC:~ ne nella tuosoflA: 1 !iloson e– rano l suol consolntorl. E Il suo Dio è p.,lcologtco, come J . Muembauer osservava di quel– lo di Rilke, che è anch e quello di Bergson e di Scheler. Con RUko Aranguren sottolinea un'altra. colnoldenr.a di Macha · do: quella per cui U tem po trn– afonnato In memoria è la stes· so.. vlta. Antonio Maehndo non dlmentic.'\ maJ. La. sul\ grave memorio.dello.vita non gH per– metterà di gettare come za– vorra tnuiilc neppure una del– le ore vtsaute >. n n06tro tem– po, o meglio ormai quello che d ba preceduti e In parte co• strutti. ha. dnto questi esempi quasi non umani di divoratori e ricreator i del tempo: pensia– mo o. Proust. Valverde scrive Evolu:lone del scn10 spirituale dell'opera di A.11tonto Machado. Oe\'o ri– petere In questa occasione quel- lo a cui ho nitre volt.e alluso: J0&6 Maria Valverde - che si t-rova a Roma e ln.&egna presso l'Unlversltà. e presso l'Istituto Spagnolo - è oggi tra I gfo\'nnl n poeta meglio dotato, Il lct– tol'(I più preparato e tnt'clligen- ~~ di ~~~: J,,~il :nd~ae s~: gna. La m1a Idea è cbc pot.rcb· be Insegnare molto anche n. plil anglanl di lui. Il suo snggfo ò probabilmente quello che con più Intensità e più profonda· mente penetra nell'anima della poesia, del sentime nto e del pensiero d1 Antonio ~chado di cui egll è fedele mn libero dt.scepolo. Le lntulzlonl, la me· dltnslone e la dlscU881onedel temi e <kll'c&premone ma.cha– dlaua trovano nelle suo pagine uno. forma felice e ndeguata. Dlrel che Valverde ha eredita– to dnl suo mncst.ro In mod.lL:lt.a prccl.slonc dclln parola: questo lo induce alle deftnlzionl, spes • so importantl: c l.a. poe&1a f una ordinazione d1 tendenaa snlvatrloe •. D1 Machado, Val– verde rivendica prtnclpa]mentie 11 carattere di pema tore, so· lltamente trn.scurato in omng· gio a. un'espressione llrlcn Che ~ radicalmente detennlnata proprio da quel pensiero. e Un poeta - dice Vnlverdc - che, :.ari::_~ ro~ta!::O sat~ g1~ volte uguagllat-t\ nella nostra terra >. Indagnndo 1n tutta la sua opera, Vnlverde cerea i fi· li del pensiero rellg1oso d1 An– tonio Mnchado, e cl dlscgnn le forme di un•evoluz.ione splrltun • lG che, prtgtontcm del tempo, sembrò volta a. volln ,,1uortosa o sconfitta: eun processo pc• noso, con una faccia cliovlt.toria e una tragica d1 sconfitta. sen– za che U poctn uscisse quasl dnl· lo stesso punt o, dal pouo che. mtna tore dell'anima. egli nnda– va. sprofondando di più ogni giorno nell'affinamento della :J: ~ ~ln det \:~~ :e1~1~: In voce suprema, a cui è nega– to vivere all'ombrn della voce che serve >. Lul.s ROOllcs ra, 1n Morte e rc.,urre.:ionc di Anto11io Macl1a– do. un commento a una sola poe.sln: Ricordi dt ,ogno, Jeb– bre e don nioegUa, del Can:o • nlere apocrifo; poesia e di ca– rature lll.lSte\1060 ed ennotl· co>, con un segreto e d1 morte, seireto ulUmo, quasi di conge– do e d1 confessione>, SI trat ta d1 un lungo pocma, dove ln una forma rott.'l e allucinata. l\ia • chado disegna un paesaggio co– perto dl figure emblemaUehe e fisse da teatro psicologico. Al Biblioteca Gino Bianco centro di un labirinto di Imma• ginl allusive c'è, lrreale e fan– tomatica, quella della dOnna n– mn.tn e perduta, Che Il poeta cerea. per una città morta <So– rln, SCgovta o Bae-ia della sua vltn) do\'e I nomi sono: Via del Ricordo , Porta della Lu na, Via dell'Oblio, Traver1a dell' Amore, Piazzetta dU Dul 11ganno ,più grand e, Piazza dove Jfla la Vcc– ehfa, che è In morte. Vorrei et– tu e I vet'81dell'Incontro con 11 fanta sma della moglie: E' lcf ... Tri1te e 1cvcra. DI pluttoato tndlJJcrcnte come figura di cera. E· kf ,.. G11ardci e 11on guarda. Metti L'orecchio al .suo petto e d.0110 dtlle: rc.tpfra. Non. arTlvo ,u al balcone. Parlale. Se tu ooleul... l'lil. for te. ...darmi quel flore '! Noti mt rf.spondl, mto bene ? Nulla, nulla ! Tutta gelata di fretl4o rima.se nella mat ti na O!~ c"erio, ·cc;to: c~rtOr' Amore .sempre .si gela. La clt.u:lone bnsterà. a rtveln• re l'intensità poetica e umana e Il carattere simbolico che n• nlmnno tutt.\ la composlzloce. Inte roo,antt le OS5Crvazionl che Ros.ales, .sotttlc ponsatol'e a scrittore elegante, dedico. al· l'ln! erno, dove d1 poet.a, nel componimento sopracit.n.to, è trascinnto dalla vlSlone. e Da un punto d1 VlSta re0logico - di· ce RosaJes - l'Infern o eon.sl. – ste nel cngUgo: da un punt o d1 vi.sta. stretta mente um.'\no, nella .sofferenza . Le due Inter• preta.zionl .sono neccssartnmt:n– te complementari. La. sofferen• za d1 questo Inferno m.achll• dinno è purn mente mcntnlc e psicologica. Per soffrire, è ne· cessarlo aver coscienza di sof– frire. 11a non c'è tormento maggiore della coscienza. Per• ciò nel .suo vtanto di oltre• tomba Machado ha bisogno - e lo Inventa - di un lnterlo. cut.ore che gli serva dl spec– chio, ctoè di sofrerem:a, d1 co· Scienza. Dove c·~ dolore, si è in due. Cosi. dunque. l'Inferno consl.sl- 0 e.s&enzlalmente in un dialogo >. Tro I .saggi di carattere l,'e· nerale, più d'uno ancora mc• rita di esser ricordato. Dàmaso Alon.so pubbHca Poesie cUmcn– Ucate di Antonio Moohado, e con una nota sull'arte di fl. lare o un'nltra. sulla fonte, 11 giardino e li crepUSCOlo ,: dovo sfoggia una sottile fllologla cho solo l'intclllgenza. di chi In fa salvn, e non sempre, dalla pc. danterla. Cl SI chiede, ~t- tutto, .se Dàmaso ha diritto di rivendicare ,1.lla paternUA di Machado le poesle che egli \'ol· le respingere. Tan to più che I testi inducono spcs.so a una riserva, bcnchè D:\rnnso dien: e Chi legge adesso queste poe· sie nota subito con memvlglta - crnno cosi dlmcntlc ate l - che parecchie tra di esse si nv· vlclnnn o, sfiorano, e perfino giungono n penetrare In quel– l'ambito, In quello spuz.lo - quasi fisico - di prodigio, di ricordo e di sogno >, Ma anch e Dà.mnso poJ atrc1·ma che In più cast l'esclusione ~rn glustJ– flcatn: e nllorn1 Per fortuna, c'è nncbe spaslo !n queste p.i.• gtne per una dd lnlslonc della poesia di Mnchado , che Il cri– tico, rievocando i suol temi di paesaggio, Imprigiona Jn un giardino nostalgico dove l'albe– ro di limone. li cipresso, hl lu· oc, l'acqua, ln sera. sono le O· gure di un dolore, di unn e gioia dolorOM>. Oerordo Die– go, notorlnm ente nppns.stcnnto muslc1Sta. e muslcofllo oltre che poeto., scrive: e Tempo > /e11to in Antonio Machado, per li eul ritm o di poesia suggerisce la di– dascalia. largo, pc1a11tc e me.stQ Questo gli orrre Il protesto per una serie d1 n.vvl.clnnmenU tra espressione poetica e musicale, e per Interessanti mct.'lfore: e Il promo orografico della sua melodia verbale -' egli dice - è alpino; Cl .sono dlsllvclll CO· stanti tra plcehl e seni che esl– gono una declamazione enfatl· c:i, lenta. ricca di pause e con grande differenza di pressione tra le .slllaòc toniche e quelle atone ... li suo verso è metalll· oo e opaco, ti\'erbcra rtnmme e nasconde miniere ,. Gerardo Diego chiude Il suo omaggio ll Machado ricordando che egli e parlava m versi e vh'eva In poesia >. Mnnucl del Cabrai porta l'omaggio di un paese a· :~lii!~s'.ci~ta~u~~~~:i : la lirica e del linguaggio ma.– chndianJ. egli dice: e Alcuni di– cono che la. gronde arte non deve imitare In natura : :t.ltrl, più modesti. nffennano cbe l'art e deve alimentarsi di essa: alt!'t ancora, i .sonnambuli, ns· slcurano che è la natura che deve !mito.re l'arte. Parole. Tut· to preclpltn dnvnnU all'opera suprema. Non cl sono ricette . Non c'è alehlmlA d1 fronte al· In \'Oce vera, intera e nuda ... Neppure ho mnl capito i ter– mini e tono mngglore e tono minore>, qunndo si tratta di un'opera d'arte autentica . Penso questo d! fronte alla poe– sia di Antonio Machado, da\'an– tl alla realtà d1 una ,·oce pura e completa. Perchè è anche di fl"Ollte all'intensità dclla, sua poes1a popolare che Antonl o, con la suo. nbltuale e profonda semplloltà, si fa du!'.1turo a for- sè Posa.da cl disegna un ricor– do di Lconor, In. so1n donna amnta. dnl poeta. che la conob– be a Boria, dove lnsegna,4.a. francese . e ave\'a 11 doppio del– la 8Ua. età quando :!Il SPoSaro– no. Loonor morl dopo due an· nl d1 matr imonio. /1.Lt.raverso Il suo amore, poi nel ricordo, Ma• chndo. dimentico della verde Andalusia. deU'lnfnruJ.a, cont.em· pln\'a la sccc.'I.pianura. d1 Ca• stiglia. e Attrtwerso l' fragili po– ri dl quello. vtgna di prtmavc– rn - scrive Posnda - l profu– mati Campo$ de Ca.stfUa batto· no nlle tempie di Don Antonio. Con un A mi Lconor de ml al· ma In dedica manoscrit.t..a, egli li pone, !atti penna e fo;llo. nelle .sue mani. Nell'nuLunno, ! deserti c.'\lctnatl gli aprono 1I loro gia.rdlno di ponenti. ed cl· la, effimera., è come una rar• rana che gli frusc cntr1tn nel pct,to>. Anche M. Cnrdenal de Irnchet.i. cl ricorda Il poeta In una Cronaca di Don Antoni o e det 1110!amici in Segoula: lo dl,segnn som.arto e mnllnconlco: e L.'l sua - egli dice - non cm pena che pot.cMc calmare la mano dell'uomo •· In Cast.t– glla Macho.do conobbe l'amqre e fu 1JOeta.Per In sua e poe– stn llenri. eloquenz..'\, con un ma!.Slmo dl nutenticità. • Julfon Marlas fa questa sottile d~t!n– zlone: poesia e tnnamorat., , più che nmoros.'\, perchè e rn· rnmente l'amore è temo. della suo. lirica, e BCmpre obllqun· mente>. Ancora un altro <:he costruisce In figuro concreta della. sun biogrann è Enrlque Cnsamayor, In A. M . pro/cuor e di letteratura. In un altro gruppo di snggl - tra I quo.Il le antiche o,,er – vazioni 1u A Macllado di Bo, apparse su e Letterntura • nel– l'aprile 1939 - rilevlamo quel· U dovuti n Vivo.neo, n Gullòn e n de Nora. Lul.S Fellpe Vl– ,·anco tn un Come11tarlo a uno~ poco.s J)Oe1ntll dc A. Machado fn. un commento affettu oso (sol– tanto a. ,·olte troppo esclama· u,·o) di alcune poesie d1 Ma– chado; più un atto di amlctzlo e di fedeltà che uno .studio. Rl– cardo Oullòn, in Linguagg i.o_ umanclimo e tempo In A. !tf .. nffermn che il poeta ha rng· giunto la semplicità Immagi– nata da Ellot: e una poes.ln che !!:la ~nzlalmentc poesia, sen- za che abbia nulla di poetico, poesia che si levi sulle sue os· BR nude cos\ trn&JXl.rente che, non al veda la poe1la, ma quel• lo che 11 poeta. vuole mostrar– cl attrnvcrso essa; una poesia cosl traspa rente che. al Jeg· gerla, badiamo a ctò che U poe– ma. 1ndlcn, e non alla stessa poesia• · DI Eugenio de Nora leggiamo Machado davanti al al Juturo della poesia liri ca. Ml sembra Importante che uno del poeti giovani spagnoli, che non scrive sulla falsarli;n macha • diana, rivendichi per I e dls&!· denti> di oggi la paternità di Antonio l\io.chado ricordando l'lmport..'Ulz.'\ che questi do.va al futuro dclln. poesia. Scrl\·c Nora: e Machado teno<: lo sguardo teso al tempo nuo•.'o; Indovinò perfino molte cose cbe oggi BOno ancorn rlvehulo ne - e, nllo stesso tempo. credette di capire eh<:, In questo nuovo mondo poetico, cglt non potcvn met1ere piede. non poteva ten- 1are nullo. I suol anni di ma– wrlUI. vengono a convertirsi co..l In una lunga, paziente e ctoloros.'\ rinuncia... Egli è In ertettl una caso flagrante di tcorlnn.torc contro 111, sua ope· rn. e ne trac la conseguenza lo– glcn In un silenzio rattristato cd esemplare. La acl.s.alone t.ra quello che egli si sentiva C.'l· pace di scrivere e quello che credette 61 dO\'CSSC scrivere (!n· a!eme alla ripugnanza 1>er In ripetizione del già fatto), lo porta a un C60.urirli sempre più grnnde. Nel suol ultimi anni le due vertcnU, poctlc.'\ e teorica, vanno per ,1e complclamcntc diverse: Machado si fa paladi – no di una nuova eplen. e assot· tlglla più Che mal gli scaral.Ssl– mi esempi del suo UrlSmo: ln– sl.Stc nel dire Che li scnttmcn· to Intuitivo dell'1ndlv1duale o di ciò Che 1\ulsce è la carat te• ri.Btlcadel poeta; e lntnnto ce• rebrallua la sua opera flno al· l'afortsUco e all'allegorico. Do– ve vlde Machndo In soluzione di queste anUtc.si, llrlcn ed epl– ca. Individuo e popolo, nrte ato– mizzata. ftne d'epoca e e nuo– ve e più robuste primavere•? Senza dubbio, nella stessa co– sclenza dei pocU\, capace di as· sumere e armonizzare quel con• trarl. Nces11rno 1plrlto creatore (atLrlbutsce Machado a Mnl– rena) nei .suoi 111ome11U real• 111e11tcreato ri ha potuto pen– sare 1e 11011all' e uomo >, al– l'uomo cs1cnzialc c11e vede hl se steuo, e che :suppone nel 1110 -pro»imo. Nell'approfondimento di quest."uomo encmzfalc sta il merito maggiore e la lezione perenne d1 Machado , . Un bel saggio sul Pacsaag!o nella poc.sia di A. M. è dovuto noi: l'hnportnnte saggio, di Al• a Bartolomé Mosta&a..~li de• berto del Cnmpo: A.. M. poeta finisce quello di Mnchado un ea1tclla110. MedltaeUm sobre cl paesaggio e evocato, sognnto, paliat e y su fllo 10/la (Clb1a– dcordnto »; i suol aono pc.sag- 1nen, n. 5, Montevideo., maggio• gl c narratl» , secondo 1n eua giugno 1948): un poco vago: poetien, per cui la poesia è un A. M., cl poeta, cl hOmbrc. di raccontnre. Il suo poesagglo Fermln Estrelln. Out1érrez (Re– e gtardlnlzzato • risponde a. una vista cubana , gennaio-dicembre selezione della senslbnttà o del- 1948, La Habo.na) ; ,•ccchlo ma l'Intelligenza. In esso non tro· Importante A. M. poeta y fllo– veremo mal particola ri reallstt- 10/0 , di Santi ago Mont.serrat et: dice Mostazn: e I suol corvi (Cuadu nos del arquero, ed.: non grocchlano, I suol tori non Leso.da. B. A.• 1H 3). dove sl muggiscono, I suol cavnlll non pnrla di Machado poct-a del nit.rlscono; non nbbaln Il ca.ne , tempo, dlalos:,atore con In mor– non bela la pecora; I pini non te o con Dio, e lo si avvicino o sussurra no. Uccelli muU, alberi Proust; di Rlcardo Oullòn, inodorl, rocce che .sono soltanto Unldad c1i la obra de A. M. (hl · colore, boschi che sono solta.n- 11®, aprile 1949) ; di Roberlo to macchie sullo schermo del· Reborn., Un poeta Jpagn.olo la memoria>. Insomma un pae- (L'Uma,1Uà, 22 gennaio 1949): saggio impressionista e sem- di Cnrlos Cl1n>er1n, Notcu iob ro pllt\cnto, povero dl mct!\forc, la poittca de A. M . (Salamon– vlsto e con occhi di bambino>, ca, 1945), dove si tratta della composto di elementl veri (e ve• influenza cho ebbero sul poel« re querce. veri pioppi, veri ol- Poe o Baudelaire e delle sue re– mi, acncle vere. \'ere cicogne, lnzlonl con la filo.sofla di Gerg· vere pianure. veri rrntt , vero son e d1 Heidegger; di J . M. fiume, buoi e l'Ondlnt vere >) Vitlverde, Sobre A. M ., In Arbor, trasfig urati dnl ricordo. Most.'\- 1948. Dall'Untverslh\ di Penn • zn cosl conclude: e SI potreb• i;ylvanl.a Carlos Claverla segna. be pro,·nre che LUttn la pocsln la due nrticoll amerlcnnl: A di Machado, anche la plu ele- Atachado's Temporal l ntcrprc– menU\re e astratta , è moUvatn tatfon oJ Poetrv . di Juan Lo– dal sentimento del paesaggio o pez-Mortllas (The Journal o/ In p1esagglo si risolve... Egli so- Ac$t11cttc1 aud Art Critfcl1m , gnn, ed è paesaggio che sogno.. dlc. 1947), e Et tlemp0 cn la poe– cose che gli entrano dentro e 1ia de A. M., dl Rlchard L. lo Illudono di essere egli stesso Predmore (Publicatfo11:s o/ Uic un immenso cum.po• · llfodem Auociati o11oJ America . un snggto denso ma un Po' giugno 1948). disuguale è quello di Letebvre, Non manca un omnggto poe– clleno, di cui qui si traduce Uco alla memoria di Machndo, qualche pagina. Mul'ioz Alom;o che si lnlrJn con l'antica dedi– scrh•c Sogno e rtlfli onc 11clla ca. di Rubén Darlo e contn unn. poc1/a dt A. M .. Joaé Lul.SCano poesia e -una pr011o. d1 J, R, JI· ~~i~/:: ·cb~11:a~~C:a~!o~~~ dtf~,e~!tfill J; nj~ O~er~~t~'. me i romnnt.lcl, come Bécquer; e una poesia di JO&é Hlerro . La nella sua poesia. anche le cose America è ra.ppresentatn da una .sognano, e questa. umanizzar.lo - Lett era a A. M ., di Finn. Oar– ne della. natura è un 'alt.rn ere- eia. Marruz , di Portorico: e da dltà del romanticismo . EWICblo due poesie di Ma.nuel del Ca– Garcla -Luengo cl offre Note sul- brnl, della Rcpubbllca Domini· l'opera drammatica dei Mac11a- cana. e di Cecllla M'elrelcs. do. dove fa un esame della pro brn.slllana. Ancora una test.1- duzlono teatrale del fratelli Mn• montnnzn catftlnna di Oume r• ehndo (In pnrtlcolnre di La u,,.. slnd Oomila: Deoont la tomba la se va a 101 puertos e di El d'A, M.; e sue \'ersiont Inglesi 1iombrc Q11c murlo c11 la giur - d1poesie di M.achado. Un omng. ra) deduce che Il teatro miglio- g!o dell'Euro1>n. ò rnppros entn• re che si sin fatto ln Spagnn to dalla lirica che Plcrrc Em· negli ulUml tempi non è stato mnnuel dedica al poeta spagno – prodot.to da professtonlstl del lo morto ln terr a di Francia. teatro, ma. da ooctl che vi !>I Rlproducla mo questi versi: T11 sono dedlcnU fneldent.almente. es mort - 1!0$ crl.t 101t im.– Chiud e l'omaggio a Machndo 1mluant, comme del Clcrgcs - UnR blbllograf\a ordlna tn ed a décltlbrcr la Jace étrangc dc esposta da Carlos Dnmplerre . ta mort - nos yeu.% gli.ue, it dove si conderano , con eccez!o- iur le marbre de ta vis/011- nl per sngg! di lmportnnza np• 1101 pa1 c11 vah, sont engou/ · parsi più anticamente , gli ultl• Jrt.1 da,11 la mémoire - no, ml apporti declla crlUea spa- mahu: avec c!Jroi JriJlc11t tes gnoln e lnternnztonnle nll'ope- 11om1ma,slf s. rn. del poet.'\. Citerem o anche •• 'f&N'T,
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