Fiera Letteraria - Anno V - n. 28 - 9 luglio 1950

Pagina 4 LA F I ERA LETTERARIA Do111enica 9 luglio 1950 Da dove vengono i libri? Poesie DA POETA SIMBOLISTA A EREMITA Poesie * (Continuo.don~ dcslla r,ag. tre) l più bul'lonJ e 1 più corrotti tra. 001 non pensavano nean• che a sorridere d.1 quell'esor• ta.zk >ne 11 cui doppio senso non poteva stuagtre a nessuno (U verbo carrv on vuol dlre aJ tem,po stesso e perseverare > e e folleggiare>. 81trattava pro• prto di questo! Eravamo mut! dl spavento, osternatl. Cb1 si sarebbe salvato? TU? Tu? o tu? Questa spaventosa doman • da ci pareva che fos.,c posta a clascuno dl DOI 1Ddivldual– mente, e avevo un bei dire dJ * Si sono aperti i fiori Alehsondr Dobro~jubov * Lamenw della betulla Al,imll Si so110 ap.,rJi .i fiori: l'cbb,-111~a m'iu vad,. Vagatio, Cf'escr>110 s1l111t1on gli aromi. Qualcosa di.1,ou, si j di 1110"'J0 destalo, 'l"t?lCUIIO sof rn1do SWSSIIN"a:/io fielà. ,\ts t11, tornota di nwOtJo, cli, Ptanxif C~io~c l• ,n~mi IHt tr1rno110,slra11,. T1 s•. son ducsolt, l, 1r,cc1. /tlcomprerrsi bili s11on1sussurrano I, labbra ... S~i tor,1ata e pi_augi. C11lo stellato. S1 sono ap,rti i fiori. L,,111 scendono opache lacrime. S'o~on f'i'!aproveri. Di t1uwo mi11acn ... A/umi! S, sono ap,rti i fiorf. la luc e di un matt ino radio so rischiara i colol'i della lirica ultima di que sto pen tit o Rimbaud slavo e ne segna i lucidi contorni co n un accento di dimessa, co mmo ssa e pur misu– rata sinc erità, che è unico n ella poesia simbolista rus sa e ne fa una pagina della lirica mi stica di tutti i tempi iti~ll=~O ra:;c~ ;;: :::: :r:i':• i!1~a Gr,::::::: Cmn, 11,io lacrim a dal taglio la linfa oro scorr,va, S, o,,,.n·u vers o la mad re-11mido.--lerr o. An cora verde rimi rarlo j dolce, Ma &id rodu to è lamentoso assai. Sacrificata m'hauno od 1111 ignoto Dio, Recisa m'l1an110 all'ini~io della chiaro fWÌmatJera. T11tti lta11gioi to per il mio f oglio,ne, Ne ss1mo Ila porto aiut o al mio lam e11to, Og,iu11, ghign o11do, si fo · ~.JO presso, Otmm, sc/1n11111domi,parlava. non essere protestante, d'es- R serm1 messo nell'Y.M. C.A. per • •, • • curiosità, m1 •• n11v. preso da lCOnCl zazzone * quella specie di panJco aopran- A SSAI atrana In verlt.t 6 naturale che .spr!llonava 1J Pace ~ "ace ai ,nauti, •a,, , ~,, • •· bo,c/o,· ~;:~ a~~;pcra~ !:!~ piccolo paat.ore. Ad ~ r r... , aàndr MlchàJlovlo no. OTI'OBRE 11M9. sento che og,u creatura J,ac• a,mun.iio io. brol.Jùbov che, dopo aver eaer- 000 tragro abbutanza. partt. V into n gid i timidi conigli Citato per qualche anno untn- to dall'Università stessa neJ Dole, i lor questo canto, itsteUigibil•. aoUi. .uncsttone nen·nmblen- romanz.o, dallo scenario forse C'!'M.f!4oco si_s~n~ accesi xli stel i d1ll.'&,-ba, te, del pocU decadenu ru.sst, un.lco che essa offre allo scrit- Limj>tÒi :amP,ll• s• ut/011 nelle fo,iti =:~ :,tpodacollm••Yldatal :!;: tore. Senza dubbio, ma u Di ld dal fiwm, rit1'ona un canto /)u;o. cluo d'lnteruse della crtÙc°a. dramma Interiore del peno- Son l'<Ur'I pie,,., eh, ardo,1 neUa luc, • Eppure dai numerosi ricordi nacalo m 'appasalona troppo E cantano il canto loro antico, che di lui troviamo apo.ral ncill perc hé possa rua rd are , at.tor• iud secolare lor !t."1siero scritti del auol contemporanei no a m e, dato che Cl SODO al· Edi ;{i,~:::; t t: ;~::i~:nri~~o. tt;:~t~~ cen~~& haco=~~ ~~r~~• ::t:::, 1~ Ecco ai mift piedi l1 caJtre monlatte U auo oompagno d'adoleacenu . sue lntermlnabllf 1allerle dal Llmbi.scon le mie mani gli alci stoltf... Vladlmir HJppJus (1), eall cl le colonne doriche. con Josepb~ O voi, miei a11i,nali, o voi, ,nk lib,re creat.Mre/ ~~ O.qu: !anC:::n~ 1::: con Pralleau, e quel che mJ A ogn~no è ignoto il suo commino, tata della erta.I. Jln de ,Ucle 1n diverte meno, con Davld. Mo voi, andate pe,, quel che i il vostro solo. Rusa.la. Eclt tu torse 11 aolo a Anche nel r,lornl d1 tristez. 1:::,g1;:~, ~e ,_ò rf:, ';::,",f 0 òcmaa,",d'"••••••••lpoo rdo,.lofa,,.. ~vt;~ei*'u~es::i ~ed~.=~!~: za ph) nera, quando Parlgt mf r ,, ra splrltutllc e la coaclenza dJ mancava più crudamente, ero Non toccate la puledrello, af4dare 11 auo essere Intero ad preso dalla bellezza. dell'im- Pi,tà vi prenda delle povere bestia d•l villauo una dllperata corsa verao l'aa- menso ,1:ettanzolo dl verzura O voi, urpi stri.scianti, voi clii abitai, sollo ;'° Po:~i, soluto. Dalla aerteta di que1t.a che bordava 1 padJ&'llonl Sulle pat,rne terre uon mordttui: dcdJ.donc nacque la crial rell- neo..grecl. Credo che 11 m eno lnfcrmarsi nou puù clii lavorare d,ve tsd color dii afosa aeoond0 un proccuo affl. fan tasl0&0 di noi capirebbe che C,am/>i. ne • quello che doveva aeenare con un po• di mat1on1 di geMC Tutti accogliete la pace - verbo solt1111e; ~~m~ati!!u~~O.: ~tl e un po' di marmo, un grande P,rcl,ì possiate fin d'oro e ;er sempre decadenti occidentali. Forse u uomo aveva compJuto, un tem- J..o f'isurre::ione celelware cou noi! poeta che sotto questo MJ>Ct• po, In questi luOKhl. come un Pere/ii sf_iriiio sol t.·1,iti ,,,iti to eell ricorda pill da \'lclno ~ miracolo. Ho vlato altre uni• E gli ag,li lupi si f,rmin ,reUc lor dimor, quel Oermaln Nouveau detto versità assai più venerablli - Percltè non s1a110i11van gli steli offesi ' :,~u~ t~~v:~~eO ~~~ è perfino Inutile nominarle-, Pere/,~ !n quel dì 110ncr,sca l'erba, ' cadente a1 fece mend.Jco ed er- ma non ne ho vista nessuna Percliè m un gion10 convenwto tMlti stabiliscono rante e terminò la vita 1n &an· che esercitasse su di me UD D, conuntrarsi in profo11do ~ensUro/ tltl, come cl descrive il auo bto. ~~~~ 0 ~ 1 ~t:~ ~ i:: : j:;s;r ::::o~d:i~:;~:rft: t:rb~oi,::so;:, 0 : ~':~~ dJAl~~t~C ~:lò n:t tlnato che è 111 8tat1 Uniti, Pare. 1 pace ogli t1omiui, puce 6 pace ORii animolJ. la atorla spirituale de111 ln~l• considero a parte quella lunga ComtnCtOno tm lavoro concorde e ,miversale :,u:~/~~ 0 0:, 1 b:,\Jbo~ 11~ "}1~ striscia dl prato au cui veglia Mo fattore di vita i! qull lavoro; ' ta. per colpirci, percbè appunto un Panteon rosa peJlldo e In 11usun lr,ogo mro sola foglia secca peri'rtl, In queata !orma cill l! un caao bianco di neve, e non r1uacirò Nessuno spe::s,rd 1m solo ramoscello. unico Jn Ruasla, dove l'anala mal a vederne delle totogra- reUrtoa,. dei poet.1 si ma.nl !eat4 [le senza che il cuore ml bat-. 1n un eateuamo alquanto arti • ta. IAlggiù, tuttavia, bo aof. Tiomero' a "oi• ~~~~~te ~U::~m:!on:; !erto. ma c'erano anche dellf (con I MerezkovsklJ e Bal'mont..) ore di estaai In cui il solO Pla· o pre!erl prendere la 'Ila del• cere d'esser vivi e d'avere ven- l'eealt.ulone d1 un ldealtl me.a- :~a~{a~:~~i:if:i~ ~~ techi: Torn,rù o -:,oi lulli, compi 11 Jlradc dilelli 1 ~1re 1\=a~:I =l!~°zilt; tortura. Ml pareva d'aver tut- n:t: 11 : :i 1 ,~~ 1~i ;t~~ 1:, ':ia:~~ 1~ 0 :1:::;/::)~~;lai: to de1II Scltt), essendo a,. t-0 e al temPO stesso d1 non cr11deli gli uomi11i però, cieco elemenlo, :~bt~1~'i!~te ~!toritla~~ ~ ::~ :::lf:· fiere~~~ ~~n :O~: lonlcmo mi trorocw dt,I cdut~ xioruo. :!°!~J:!!.ùtldJ a:~~h:h: 1 ~: in mc. Col vl.so nell'erba, ascol· Un dl però f.11ggitdalla moslr11osa folla. Umo appello del problema dtl• t.avo gli ami cl che parlavano e corsi verso q11eUeacque mi, vive - fedeli, amata. la aah·euG lndJVlduale e dell• con quella voce che si ba la S f l'b . b I . d OOlclenaa morale, quale tormen- notte, sotto un ciclo d'estaU, 11%"fin!rie: ,!i '::rf:!a °J:gii '::Sd:~ ~ U:~t ~arl!m!~ ~~:~~•Ire, dl f~ "1~1:~e :i1 .~~~ù a!°~~ :r;;;t~,;~/Jt,~~•,d¼"fi!?o:;:,.;:;::~e n~i"L~sclai. ral~lo d~ :.eb~~~. ~ di Olga luce il primo ,·otumetto del ver– al di Dobroljllbov: Natura na• turan, e Natura ,u:iturata, DI– dotto liriche In UH,to, dJ non più di ventiquattro versi oa:nu• na e dieci brani dl pro.sa poe• tlca. L'efrett.o ne tu dt.sa.st.roao, Nessuno Intese nulla nll al tito– lo splnozlano. n6 alla at.rano e paurosa llbert.t\ presa dal poeta nelle sue :mnotastont di conoen• traU momenU emoUvl, mentre l'attenzion e ru &0pratutto ,tu– rata dalla aeapl1Mat.ura pre. ruturlst.a dl una paclna bla.aca Raggio I)Oe.SJ.a nella luce dJ un e épan• chement du aonge ,tam la \1a r6elle >, scopriamo un Dobro– lj\)bov rra~Uo minoro dl un Oérard de Nerval. Oro IO ve– diamo tendere tutta la sua vo• lontà veno e l'e,preaalone lm• mediata dell1nconosclbtle • - come ea:11 diceva - o rtnutore tutu i me:u.1oomunl di e1pres• alone, ora complacen:I In cc:-to tono dl poesla rau:.'l e f,obbrlle, dalle aprezsature popal:ut, che ricorda 11 d1alofro apea.ato d1 T'l'lstan Corblère: atòJ riceve a. JaanaJa Poljana la dalta dJ due musUt che lo lntrottcngono per qualche ora ~~::~I ed re~'f;~f co:~ sen.u. rtconoeoere In uno d1 Jo. ro e Il cristiano Alekllndr ~ brolJllbov•· U.o 'alt.ra ,·olta ne-– ne a tro\'are lmproVViamente Meret.ltòvskij, accompe,,nato da un contadino tartaro che lo seruc e lo Yffiera come un profeta della e ,era Cbtcea d1 Crtato che prato anerrà • (10). Poi acomp:ue In ae.no a lla iiran· de Russia, 00 al • nulla aulla aua tlne. Nell'opera poetica la crtsl d1 queaU ançJ st manU01ta con lo acorp.re tmprontao di una \'e– na dJ llr1ca Umptdtalm& , d&J colorito umilmente francaca• no, cbe !orma la raccolta DaJ ~~J>',n~~tc~: -:!f 1 f:'t versi e prON maturati Del corso del auo p6o t1rova,are. Lo qualità d1 eoncreta \IUa inte– riore che trovammo nel perio– do procedente vt riappaiono rese pii>. t.erse dalla conc.empla– sJone, 1n una poesia. cU noo ~ mune candore e -NmpUctt.à. do-– ve l1 pulaare dtll'lbterna v1cen~ do. al nnette om nel lle\·e toc• co d1 un'emoz.lone lirica dl fron. te all:a rlobbr1Lcc1ata Natura , ora In un turbato tncalJare del tono. L'anima. che vuol rt!anl e fanciulletta che sa nulla •• vi mormora un aommeuo e pur trepido canto d'amor• alle co– se 10relle: JlonU, coUfn•. te,ra • fNt1Ut, .ordut , - e pfetTc dd (ll;ffl.ffll• no • Gfflfcf /ed•lf, - wltc dd cfclo e r119gt dt rucc • mld ,-. drl, - ,rer. Hlvag1e • dOICi ,,.. teUf •••• In queste liriche - cuJ 6 sta- ta dat.. la preterenu. nelle In• d\Wonl qUl acc&nto preMll• tate - v1\'e un accento d'ln.Jo. 1pettata frescheua e li loro ,,. . lore ~ tutto nell'aut.enUcltà del· l'emozione che •pira attra,·eno t loro umlll ritlnl. r poesia ri • nata \'ervtne, che preferbce cer- care I auol colori e le aue crea- tllJ'e In una caata loquela. po. polare (1en1:i.traccl.o.alcun!l di orgogliosa ruolo,ta), mt1Uo che nel patrimonio IJturatoo tndi• stonale e do,•e non t\ ap,enta l'e♦ oo deU'a.nUchl.ulma lirica rell· ;iosa popolare (UAl differen- Nuova terra Di ,movo f,ui foucrnllo, l'inver110 "ra fugRito, pri,na vero, alita vo stdlt ~,nide Jtradt. ,ni. d,stow la tioia mio J>ri,ua dell'alba, ron la mo110ora apriw or cliiudro10 gli. occhi , dal Ulto 11divocome u111110110sull'acqua. Ero fiçlio dtlla madre-mia•lcr ra, e dilla terrG i sworu hdli ,n'cra11 110/i, t oJì. come la culla al bi,nbo. E di 11uot10 ;o n,ir{Jvo, c<1me lralli diletti . e con ,,., conv,rJ0':1(1la coro bthdla e l'abet1 e il frassino a11corspogli di fotli,. E t1tllo ("Onde 1mfoersole 1ar.1andavo, cort ogr.1 amico mio, comt sn-uo fedtlt, t:: 0 m~"':u ~/:e;/u~:Sf.':;,-;r festtvol e sPlnsdor• il cuor, mio , il cielo e l, rocce s/)orxentJ. E dì rauot10era svelto o leggero il mio ccwpo, e nd petto spirava t1eUomia città la PrimaW"ra, mentre il fiume s11011av , ca11tova,Jollo olio fi,,,stra. Ed io n,'ol::oi., dopa breve preghiera , dal n1io sonnu profondo. Mo mura di J>rigiont s'1rgt'tlano all'inlont • e su tulle le co.se citi amovo, tacito induçiava t'invn-110. Ni fuori si scorgeva mutome11to alc11110 ... Pace a voi monti! Poe, a voi, mon,il Tace,, dello notte, o for~a mia. Una j>regl1ier:1sola •m .solo 11ome, o roccia n110. Fitta boscaglia, <Y✓errono i romiti , o gawdio mio. Dwe soltan le leprf 6 le cotr~ 111011to11e, o llr ra mio. Sogni e :Jisioni - fa11tost11i d6l mot1do e 11101Jdo iru:onCf'eta, o lotta mia. Cot1t1e e strode, libertd , corcwi, o sorte mia. P<r.1trGvtst1 dtl pellexrino , iN te racchi.udi Pri=ioso diamo,itt, s•~.~~· a DOallOLIIJNV te li be.di dalla poeala 1peuo toono,raftca e blunUn::unent..e emblemaUca dl un KlJuev). In queato mondo le crie.ture pren-J- -- ---- ---------- – dono Vita in un.a luce diafana. e !f:fo~:~ 1; ~Ji~ ~:·a1:a~ Uu muttillo, tma volto, Egli mi apri l, porte, :=l~~o~f"acxi:e~ 1:1r:,~~~: l'Unlvet~'iU&. perch~ era bella Dilcuo mi cltiansò, a voce alta t in uertlo; &l il J)Jt\ aloviuae della acnera• ALEKSANDR MICHAILOV IC OOBROWOBOV a volto po.re che la voce del poeta cl parli da una dJ quel• 10 v.,m cq In: a. A. Ven• lfl'O". op. dt., Pt-J, 235. pac. =· atramatl d1 •1111\à • che • rtunlaoono nella nor.te cll san O'°"-nnt a. pu1.ue del.· la tlne del mando, dllU& ,..., DUta. dell"bua,.to, del Cl1Ro ftDtl&l'O, del QmbOU dell'ApocaU•l. At.au.Ce:a. t.alta.ta . ohe ~•nt• cl ra i.laN oon l'lmm•rt· nastone al DOltro 1ooia.oo e sdegn(Jf)·a. I.e mia presenza per le 1no11tagne 1111 c'incammiua ,nmo alloro, &tono decaden~. Toccata appe- lc era uga.'llc. TUttl quet ra.- e gli animali p.iot1a11itllconlro ci venivo110, ~lcm~ado~lq~ q~~;::~ s:azzi ricch .tll sarebbero statJ .it111dendosi a• piedi delle f'Oi'et. d'lnqul t.udJni, dov sostttuftl d'anno ln anno da Tor'11tf'd o voi 1 gior11i e strade o ,ne sacri. afori, ~n.stJJ e eJe:Cu:i:ov':fj altri ragazzi col vlloaJtTettan• 'Tor11erdo vo, e solfre11do e vive11do ed amando. iUo la, ·orava.no da qualche an• to puro e et aare.bbero aotto le Tutte le lodi , tmti i ,,ostri te"eni tesori ~~"-e~~ 1 i{o~~': f~ 10.Uerle le .steue rl5ate e ali c tutto lo sontitd- per T e son Jwo11toa dar,. dopo un silenzio prolun ,at.cw st ~J=t u; 1HO . Cl IIOD Mi coprirò con Hna largo veste d'oro, :~,~u::f. ":= ~•~~ del casi tn cui btJocna dite ta, spl,ndor t11f r,md,r~ sor1llo.-J>rima-,1e,,o te dJ cut troVlamo un'auat vi• altr1 In cui soltanto 11 voi con• n1i v1stirò Per semtr, di bio11co e di ful xorc, vace dcscrlzJone nel Ricordi lt t• viene. E' una delle difficoltà e vin priinav,rik con gli amici berr ò. ~ ~1;:,~ ~ 1 :'eq~t d'un romanzo sull'America Co O.Hesto cittcl loltd conlTo lo mia l'Urt:::a. che paalna. Nel aalouo lettera• l'lnahilterra>. aer1tto Jn fran• B c,mtro la tuia fedt lotlorono oncl,e i loro miglio,-i., rio che ognt aabato nor.te al te• cese. U frontlern tr&eclat& dal e ;iù rardi con f'iso mi ichnnirono pi,r, 1 ne,•a presso il Stt,ern11JVl,tntk , f~t!!/r~:iit~= :!_ 8 t~ ou rfoclliHstro rretl1 loro anguste ~riJ!iont. ~°u'•r:er~~va nu:e ~~~j~ rlere che per trequenza, altez.. Però ascolla, o ciltcl - io l'anmm :io: ucendente e la Ourcvlc, cho di zo. f' .-pe:;sore, possooo parere ;nort11sp1ran U lt11tbr, , lo b1U16so d,ll, tuG 1n11f'a . quella rtvlsta. era la redattrice , ecc~.,~1ve a sente di razza la• Al corc1re ed al ten1pio luo uiNOl rifiuto ancora annl dopo rammen tavi Una La distanza che l'Inilese io lancio. Nel tuo sopn1 , til'Ua fide tua :=cÙ':C:C:U~~M~:~: pon" tra sé e ll auo proesimo uzi,ali son lt t,,e coten,. quali non '° quale espressione (ho S€.mpre la. tentazione di . Al.El(IA..."(Da DODOLn raov tra l'annebbiato e l'eecltato ra.- ::~epr~/~ai~~~10P~ a;:: ----- ------- ------- ·!:":O~~ :, ~.u-:~ poiché egli dice llOU R aua mo /coro.. Aveva delle crial di pJe.. arandl lettero biBDC.he: In Me• un tratto colpiva.no per l'acu– g-lle. a suo padre. a.I auo cane. tà dl cui non mi JJC1rlava, per moriam O. o. W. ObHt dM, ecc. !:!s:roo~ , 1 ~/!°~oune1fut.àdJ d~~ 81 protegge come poò, non ha , pudore, ma. so che un (l1orno Bea:ulva la data deUt. m~ dJ te fll\U'e dJ Vrubee' •· Ot). A queu•amm.irablle 11nea d.lten- 1or,aninò un prorer meetfno, Wllde. TU.tu . oonoecevano le quel tempo egll cerca d 'lnt.ro– siva che è n POf, oltrepassata ·una di quelle plocole riunioni stravacantl teorie del &lavane durre n Pletroburgo tutta la la qual e ogni confidenza o dove quea-U studenti che si platoniOO auna P\.lftlZa del fa- p.mma delle atra, •aa:anze dtca – troppo SJ>e!.SO ogni volgarità aentono toccati dallo Spirito moso esteta. ma. con la. sua denti : ta tappena re di nero la paiono perme sse. In Francia, s"a.lzano o PQrtecll)QDOU toro sovra.na. lndltterenza, l'Univer- !~~ 10 st.a :ta ~n~de~~ come mJ è dtfflclle pa,uare dM ma,oggfo. Lo stMlo anno, mJ sltà DOD si degnò d'aooorger• creando alla aua sdernou 3011_ vous al ttt! Ml pare che mJ pare, in una crlld di dllpera. si dJ qu ell'l.Scrlzlone, cbe vo• tudi~ n rifu8k> di milttrloat spoKlino in mezzo nU& strada, alone provocata da una del u- Jeva fllller, credo, veadlca.tri- paradlll arW!cla.11, mentre cor– Nc r!dc. dallti sorpresa. Mo-- alone amoroea, decise dl UOC:1- De, e le .scarpe de;-11a&udentJ rono VOCI li delle messo nere rnlmente certo che quasi tuttJ dersl, ma, imbevuto dJ lettere cl misero un anno per farla da lui celebrate, su delle fn.n- 51 dicono vof, in tnahllte.rra, latine, curò particolarmente la scomparirei Ph) tardi, rividi clulle l.SUgate da lut al autcJdJo. mentre In Americ& 6 Quul me&SIMcena della sua morte , B.a Par18'LM1esuperavaper. :: !u;:ne~~~::n : rt~ sempre tu, preferisoo, In defi• orc1_1na.ndoa un florilt& della cM nid.e'POsempre dove YOle• braccda,-a l& aua tede aconctr– nltlva, n tu. purché corrl,spon- città del mai:d. di rose 1'065e va. arrivare. con le sue do♦ tò valeriJ BrJW10v,quando lo da a un senso d'univerute ca• che aparse aul J>&vlmento della mande d'una sempUcttà plena <lODObbe nel JSH, rJportando meratl6mo alla Wbltma.n, non sua camm-a, d(IIIO(Uch6 a·aper• d'utusla, e mJ diTertJ.1'0 a dal11ncont.ro co.n luJ ua1mprta• 1, un desiderio d'introd.ural se le vene. Lo aalvarono, e ftn) IIO&Ddal1aarlo: 1U p&rl&Yo dJ a!one che dove,·a durar e per nella m1a vlto, d'immlachlar- per conaolaral. Lnoontri 1mmaCtn.at1: a.vevo moJU annl. Nena sua autobto– ,1 nel miel affari: 11 tu della Ce n'6 un'altro che rivedo. detto questo, e ta tto queato: a! arafta BrJuaov .scriverà tnfo.tu carità evangelica, non il tu ma 6 morto , un rasaaooe rie• l.aPl)llva le oreocbJe: Andrai := ~:h!~~~~~~~r! delle curiosità votpre. 81 dice cluto che p&rlava. balbettando Gll'fn/enaol, m1 rncl&va, per. 00D010eV& a. per!eatone t.uua ooi a oto non go perch6. Que• e non IOID&"R che Platone. chll IOtto al n8Cll)latoDJcoo'era quella e nuova poesla • di cui sta specl; d1 pluralil mo.futa- La aua vita, bo Umore a dtdo, un puritano di veocbk> •tam• 1o 1n IOltam.a non CODOICe\'O ticu.s pare talmente ln&det:U&• era ammirffolmente pura.. SuJ po. Ml credeva perduto e vo♦ che del brani. Mallarml . Rlm– to quando deve esprimere il capitolo delle debolezze e&r• len. rioondurml al vero. al .=,:!,: PlL~~flUJt, v:; 1 ~t~~ 1 ::i r~pctto! Non preferirebbe dl nal1 era. d"un rleore e1tremo, Bello , al Bene , oon araomentJ precuraort, quali BAudclBlre. più che i suol figli !086erO oon ma oc:m lo 61>1rito vlvev• 1D tratti dal Pedone . Lo J)eral dt ThilophUe Oauuer e 1 11 altri lui a. tu per tu? Non son maJ Oreola. e tacen del lu.nahllal • viat& per qualoh e mese. Era e parnaulant >, egli 11 conoeet– rtuscito a. capire c:be sl p()IS8 ml d.18coral aull'amJolsia idea-• divenuto U precettore dl due \'& a mt?J.adJto. F.a:11 era pen•nao dire oof a qualcuno che al ama, le da cui la. leDIUalità 6 eeclu~ rt.l'azzettt di una tam.talla dallo 1ph1to stesso del • dcca– e, tn defin1Un, 11 tratta di a.• sa. Riuniva nella sua. camera francese che al.ava, credo, a dent.1'mo• e mi rivelò tutto more nella. reU1lOne, e allora tutti ali studenti che dmlde• Poo.tainebleau. 0ml tanto !~ :°~ ra~~ ta: 1~us:, non è una rellaione. ravano scnttrlo parlare di ctò, rl&ppartva, ml faceva la Pte • Rebovn . n nro amore della DICEMBRE 1949. C'era al· e 11 riceveva seduto aul pe.- dica borbottando, e H ne &n• parola e del ,·erso come I.ali l'Università un raaat:210 che vtmento, oon la testa. cinta daY& di nuovo. Un rlorno mt tu lDM'anato proprio da Do– chiamerò J ... un atomo, men• d'un nutro rosso. Lo aacolt.a- mentre and&va sulla Marna brolJtabov. Alla sua 1nnuenu. ed tre stavo accanto & una fine• vamo trattenendo le rlst\ men• col suol allltv11.a bare& al ro• at auol Insegnamenti 10 devo se atra circondata dl caprlt01llo, tre cl esPone va la aua reUato♦ vesc1ò ed etll a.tfoaò cercando :~ ~~~~a n::! te~~l~~ ~ 1~: e guardavo tristemente la hm• ne neo&Teca. Con la. sua voct di sa.t.vare la. vita. al due r•• po det , 1mbollst1 rusa1 •· (5). 1 ,. strtscta verde che s1 aten .. ealtante e aovreccit&t& cercava &aut. Rluscl a ricondurne uno Parole uaal Importanti ae Il deva fra le rallerie coo le CO• di convtocercl, d1 raatonart a rin, ma , preeo da un cram- ~~:Ov:=!° J:Ua ~~= !onne ml 11avvicinò e ml chle• con quei giovani Mlimall che PO, oolò a fODdo mentre atava ,etmtn tf non concesse ehe ad se se 'volevo che fossimo amt- erawmo noi allora. L& tul nuotando verso l'altro, da quel 00 alt.ro poeia aiovanLu.lmo, et Non 50 se derl1 Europe1 lnnooenzt. aveva qualcosa dJ buon aan bemardo che era. Inn KonevlkbJ 08 17 • 1900 , ta .rebbero una slmUe doman- anresatvo . Una mattina cU Penso sJ)eUO a tu1 tacendo n che fu coru:tderatD quu l oome dn passati 1 dicc i nnnl, ma lo novembr e In fondo alle. actJ1 rit ra tto di Joseph . il compe,sno d'armi o Il poeta ne' fui toccato profondamente, della biblioteca. vedemmo con JVLIEN GREE~ fratello di DobrolJObov. e la nostra am lclzla dura an• stuJ]()re qu est'lscrlzt on e, in (trad uz. di Mario Picchi) FU nel 1895 che \'enne alln Biblioteca Gino Bianco do,-c appare e al!e,ro con IDO• to >, &eiWto da uno aerle dJ puntini o camJ)C'l'gia la parola Io. Eppure le11endo a!C1.m1 dJ que.U prlml tentativi elamo col. pltl da UDaqualità dl ten.slona aptrltuale ed t$presslva. tale da Indurci ad 1wvlclname l'auto• re a Rimbaud e 4 LCLforrue.Ko– nevùòJ poet.a dal mondo Jn.te• rtore non meno oompltMO del auo, ,·edeva In que.ta prima tor• mentata poe.,1a dobrolJubovla.ma la ldntllla che aprtzza dall'1n• contro di un'acutJ.ulma Inteli!• ,e.nla con una acottant.e sensi • bllltà e cercava di denn1rne ID questi termini Il carattel'e: e Eall volle concentrar e nella volontà. puro. tuttn l'attivit à del suo spirito •· rinnegando tanto le lmpreMlonl ftalche quanto I conceUJ. della mente ed avvici– nandosi 0051 ala alla condizione dt:lla fantaala aaeoluta, che al– la via della visione e dell'eattLSL e Per questo, avendo rlfluta to l'esteriori tà de1U oggetU, q ll al prefisse di rlcrcnrll In ae stes. so • (6). Era quello che Dobro– lJO.bov chiomava la sua e eb– breu.a ue tutta ~. gv1dente ap– pare qui la 1u11profonda 11,fftnl. tà con Rimbaud. come oncon nel 1907 rivelò un criUco russo. Il PoJarkòv (7), o con Dino c :i.m. pana, come di recente: OMen-ò ue&l bene U Pop:loll (8): a.o• de ln sua pota decadenle! RC• aulat,a, 11 all(nlncato dJ un e lonR dé:rialemcnt de toua le, sens >. dJetro al quale al no..soondc il dt:.1lderlo di giungere nlfa visio– ne. L'anno seguent.e. qun11do ,:o. mlnceri a coprlnt dJ clllct. aue• 1tl 111 sembrv an.no rln~sUU di un magico polt'f'fl. 1n qll.eltr condizioni la J)Oellasembra ac• qulSt.are per lui 11 stanlficato dl UD"azlone tltale cd egli si pro– pone d1 e &0rtlr l'lnie,c-prlm11ble.•• dt e ftxer dea vert11es , : Jl•a~t di notlet o m·at:ai di matlf na1 - Sono fanciullo o 1tdla nell'alto1 - Son ,>rlmocna o m•attrilto ~ lcl 1 - Tutto ~ dl r-tr,01 Tutto i Im o1 - Sono fmm n ,o nt'll 'OICU• ra dflte,o.1 O /a buio laggffl1 Ques~'a!flulre nell'eNere tll tutte le onde etter1orl ftno ad arrerra rlo nel proprio vortice ed nbollrne I llmltt Individuali, rlports alla mente Quelln trndl - ~~~ ~ to~!aoo~~r:.:~t'~e~ 1110auona li Urmlne russo. ebe– tOrnnaja e ~IJa •• che vedia– mo apparire In ctrtl momenti dell'opera dl Arrana.al Fet e dt Vladlmlr Solov'!v: ma che qui &I ri\'estono di unn. qualità di concreu=i:u che i ti miglior U– lolo di modernità di questa poe. sia dobroljubovlana, per non na• scere esaa dalle ,unesuo nt del– l'Idealismo marlco no,·alWano come ln quelli, bcnsl dal V:.•;o lnse,n amenlo dello contempo– ranea poesia fnnecse . Versi oome: e Le ombre 1•.1.1u,·:1no e avanlvano tn •uonl •· stanno a tesUmonlare la volon~ dl ttr· vini del se1retl di t.ulte le cor• rllponden z.e e di tutte le nlchl• mie Uriche. tntc~a cosi questa Mi ,ento aolo. Tu che rtent di laggfQ, ftOfl 711( odft - BIUNIIO SOn c.c:chfo. Sono ,itnu o. - Do– ~e ,et , Kfra1 - Sei tU1 - Entra, lroc kaf - Non cucre trl.lte..• le lnnocenU Tlbtrla.dl, cosparM {S) di boechet.t.l. dJ rom.lU e di rt• cooeillate bell'e abucanU !\lor da tenebr01I 1pec.ht . che un (I) l,noto monaco ratn,un} J>Qzten– temente su una taYOlaantica. Mn presto ea:li prt.!ertace La lue&di un mattino radioso crearsi una manlern meno ru- rlsehlnrn I colori della llrlca de e plll esperta di aecorglmen• ultima di queato penUto Rtm– U, non diutmllo da queUa di baud alavo e aea:na I lue!dl con. La!orru c. applicando il ver10 tomi con un acoe.nto dJ d1mea- ~~:ì:re ~• q~~=:• tnte:U: :~ce~:~= ~e !~~ mc!~~ (7) la aua concreta immediatcua, nella ))OMla ruaa d1 quecU an- ~~~~ c':!r:o~~~tm 1~ r~lf~ I~ ~u~1:.- i:.u: (I) :,~::,t~~~\ ~~I ~:: di tutti I Um~i.G A RAGGIO (t) plua. E nella aua af!o.nn011n rt• --- ~i!;:uf~ ~;~!n~tce ~~I~n~~ (I) i'i!; ~~~o/ci ~,!:,'°}i~~ prose•= e I vetri nbbrtvldlseo • tu,,, .. TX 1ieka, Mc:aca, 1914• no. Irre1 olart mum notturne. 1918, a cun. dt 8. A. ven- Ondula Il cuore assopito. Col- (2) lucwLo.:.. 1 • ca;, "':b-2::io. pi... cavi colpt... a poco • poco d'Humni. (Germoln. Nou - Vl.n d.Jlata ndolll nella ttnebrn. cuu) , Bn.llM. ._ d. Pare che Il cuore Il &ia meua (3) P. Peroo•. Lturaturn,e ro,. a bo.t.ert . Ma no! non Il CUO• IJ>Offlinanfa {JNO ~ 1902), re...•· E&Usembra ftM:llreuno -Mo.ca, Le.nlnsrado, 19" . aaunrdo allneinato nttravuso (4) L. OureY1o, llt0f1fa Srcuno~ V. BrJUIOT, ..tutobfotg,do la: 8,, A. Venae,oT, op. Cft,. i,.a. 111-112. :r.. S:onoftkoJ. ,r Ufledo«-– nlii J(cno.ftf AJ•.t.Mndro Do– t,,oJftbot.. ... 1899 , t nnm,– dtlJ:lonealla roccolta dl TU– n dl Dobnll.Jtl.boY pubblica· U d-,tt &nlld a Notoa dal ~}~~~ ,1n=iJ:: N 0 M0eca, ltol, Pt,ff, 1N– IM, N. PoJarlr:OT, l'ocr~ ffMVdl. ,,..,.~.1007,t>&Ct– be .. H. a , PoatoU. n -ore dei ~•– ,o rv.,,o, TOriuo, 1"8, p. 2'1, Nwnetme aono 1• Ntte re• 1~ • ~ti.e-re J)ftdpua• mente eacatolCC100 cbe In q~ UlAl di ert.t p\lllu– lano neu e campa,t2;e ru.e. MentN 111 lntdlett.uall or– pmaaoo • P1eltobuqo,aot,. \O la dlNaloDe di 1,1-.to-,. litlJ, quelle R1unlon1 reltpo,. .,..Aloeoftcbe cu1 PIJ'\eClpa Jo ~ clero ortodoao della O&Pitalt, net bc9ob.1 di Not'JOl'(Jd el. rermano dell• COftlPICD-le 41 pen1t.-ntl e delle t.utbe di • UNta.U ed ~~ 11 ~'ou•A~rca:1:; t!c:f: di Dtaclpll.natt e di Flaaet~ lant l pe!"COl'TeftDO l'ltalla a al <lU'toncs.e ,a.oo le dottrl.OII d1 Olo.ochlno da Flore , (10) WCN&t oYUJJ racconta. que-, et& Mta. 41 Dobftll,a,oiw I.a Ne,nf,tlOIMrC,~ 1I08, pag. 101•104, NOTA BlBLlOOMftC.A a A. M, Dobr'OlJùllOt' Non aelatendo • DOltn COD .. .cenza neaun tanl o od art leolo lo Unrue ooctdteota.JI ohe II oo- 0\lPI lo putloo.lar. d1 DobrolJtl• bO'f, b1q'D.a rt port&Ni a1rom– m• pactha a luJ declluta da D. 8. Mlralr::J netta ,ua Contc,npo– ,o,, ,au,~ Ut..,.h,n, I..olldoo., 1928, p, 11n. • al bre"n ceQDl eu di hù nella Storto della Z•ffe-ra• tura '1W4 (8anaool) dt .. 1A Gatto e D•l Ff«• Il-' tfflO ,,. ... '° di R. Poal,011, ~:01;.:o~:r::a:o:~~lc:: _____________________________ ~ana:.~~~e :r1~J~: me una turba di demoni, cento• mlla anime v1,·ono ln mo •· LE'l''.l 'EBA •..tLL'INGa I L'.l'EAAA ta lettrratura si vende imen L"lmmalfne della Morte vive tn lui oon tutta 11nteNt~ di cul ~ capace il suo aptrlto: 11 sua Pl'flt!l1 UL t I\IIOPl)rimlbllf cd t;l l la sente atluncnni co– iuc un"ombrn sulle senernalonl che da lai discenderann o. Mo I\ volt.e 1& contem.plni!one di Lei CO&Utul.5cc un abbandono N uual ctteraai,erta.daLon vcriJtcato, cilfcnome1w,comt dt J. H. lVllUam.,,, .,torio. d' =:~~~ l~i ~:par~ol~~~ • :~:ui~i~:r::,~t:!!• ~,:o~ :•~~: l~· ~le:':i~ i: t~;,d~:l~- ;~r,:~~to;;ll~i~~!{::i ~=~~ e : nna.! d la l rell.-loeo .SCOT.!O autunno tenne nella te• come un tempo Qtull4 i,i :a donne dd paeH caro • cbe ,Fcei~ d~etro\'~u~to dlb.1t- de roma11a dell'Jaututo Brftan. cuofo, è /or!e 1olo un lfmbolo Maugham. :~~c~!! l'~.:~:ll q~r:i !n :t ur:D : ::~i :~t:::r~~:c:~{f.':~ ::i C~::t~:~::;,tì e'::":,ci;:: pr~:r:t't inct!rr':l';: 0 : r==~ dove aempre più irll 1einbro di ri1ce ai lettori americani del vcrno del Paue. O'Faolain , ull' 1 t II z f II da trovo.re la. pace: e4 esll c taclto New York Times, la presente L11 rie/i.tuta più forte .,i è cSoutJu df WUlfam Sa~,on ,~,:~. ~ ~re•=~ d~"ix,v~i~ ; :: ,ltua.zion e àCUe letter e tn In- avuta per i lfbrf df vfa(lglo: i da alcuni lfbrt .tu.114 Orecfa, ; pare Infatti da Pletroburao: ve- ghilte rra. . opfnfone comune fn JnghUttr • da: un volume df O. S. Frottr stlto dn muilk, a piedi, e,11 11 li nume ro dd lfbra JJIWbll• ra che f or11ndi pouf contl• 1ull'Amerfca del Sud. L'auto– reca In pellttrt nanl o a M01ca cati negli ult imi dodici m.!81 nentoll no1l a~110 qu.tUa fu- re della lett era ouerva con trl.· e ~l Monutiero dl SoJovèc.kU. è stato sup eriore ad ogni altro rlola e dolorota pa,sfone per ,tena che nu ,nm libro dd do,e mt:dita di rlnchludersl. U(lu.ale J>eTiodo dell4 !torla del• f trlag(I' che è una caratteri• livello df quello df D H L!J· =to ·prlma della ruga u ev• la letteratura 1nole1e, ma ae dica. noztonale inoleae. l4 civ- wrence sulla Sarde11n4 t · .suU, · a profitto é atato superiore berante curfo.lUil turistica tu- tombe etru.ache ha. con/orlato ~ra::'l:'t~~,:~. n~doe ~!o':u~~ :tiebe: 1:;~o m;!';:;:,:t~ " i nt~~=~:~;~~ ~r~ ::,~s;:~ pre.tenza f letton Jriti ';'':::; :~~ ~ej:fJ!~ 0 10 tn•~~!~ 1948, oli autori letterari hanno inva,ion, cU libri di ViaO'Olo oooetto dt un attento esam• 0911 o.stri con un grido di ~Oia . J>OCO da dare allegri In Quan• Pare che In lnohUterrri, oli cM POTta a PeHfmtste conri– - mentre u mczo ,11c 40"'4 un to la magotor rlchfuta li rf. abftanil ricino ouutionatf da ffla.zfonf è un libro dt nar-, C11~• d~u:°'1~~ q ll andn\ ra- /ertace partfcotarmente a librt uno. claM1troJolna. ULterno alla ratfoa di Mtrwn Peake, fl (l'Ud• mlnao per la RUS6la ,·eflO 11 educattvf e a lfbr t di cultura clauttro/obia che j Z'am.bien• le e ha appena /fnfto di ,m. Nord, ,ieno il Mat"t Bianco: La ven dita dei lfbrl. di nar. tt abttuale . Viaggiar e t! -pJù cere un'altra delle &ue e-nor– mcntre un gruppo di amici pie- ratlva , di J)Oesta, dl crftfca. e Jac1le cU alcuni annt fa , ma, mfld, una di Quelle e&crucenz1J to!I, IJ'Q. cui BrJ(uov e Konev- di antolooi e ha. reginrato fn• t v!<fentem.ente non è molto che come 1trano, 1paventoao ù:kòJ, pubblicano nel llKKJ le /nttt un notevole decUno: t pfu /acile. Ed a que,to /atto a florido fungo ,t !vftu.ppa o1 =~U:1 1 u: ~:. 1nc:. im m; rontani f di buon a narrati va j dovuta lri 1in,olare rlchie- tronco prfnciJ>ale della tratll• rifiutarsi al servizio militare ed .torio !l ati venduti f,i 1>roJ)Or• sta dei vio.goi letterari. zlone del romanzo fnolue •· ~ mCSIO In carcere, poi, 1tudlca- d one del 50 per ce11to rllpet- I cViaoot del capitano Cook> Si tratta di un Bo,c1l letter•• to pano, rtnchlwo tn un mani• to a r,er iodf precedenti, e Jn. non hanno un grande Javore, rto, nel calderone che conti• oomlo da do.w, conltat.ata in- oect, c'è stata u11a tttior me rf• mri e,empi cU librf accolti con uua a bollire un rimbolico b1- !:ceu~r!':! p!e~ar:u~: d~fe vl~j chiuta. tuttora cr ucente di largo tucceuo pon ono e11ert truollo /in dall 'epoca di Goe• nuo\'O la •ua ~ha ei:.rflnte ton- romanzi f)Of)Olari, SI C notato '4 e S"'"'Wo11e di. Ton•Kikl. • the , vie11e a oalla ancora e le datore questa volta dt unO.set- 1m oruucte fncrt1nt11to nella fTIUJTon•Klk i Ezpeditfon J di sinil tra e laborlo1a ,torta dt ta rcllgloen. nella regione dtl vendita di rom.011.zi econom ici Thor Heverdt hl$ o e Bill de• fate per adulti•· Volga (9). Un giorno Lev Tot• quale fi nora 110,i li era mal oli Elefan ti> (Elepha11t Bill) GIANNI DI Bl!:NEDEHO

RkJQdWJsaXNoZXIy