Fiera Letteraria - Anno V - n. 20 - 14 maggio 1950

Domenica 14 maggio 1950 PARABOLA di l(urt Weill Pe1· realizza1· e uo ideal e teatrale tutto concentrato sull'uomo che agisc e e r ea– gisce sulla sce na, ci voleva non soltan – to uo nuovo teat1·0, ma sopratutto un nuovo tipo d'interpretè , cioè l' "att01 ·e cantante,, diver so dal solito cantante * di UERBElt'M. ~ 'C,EISCHElt LA FIERA LET T E R A R IA CRONACHE ~JlLANESI Coseienza personale di James Ensor "0perlanio con a•nore, non te•riendo aflirtto l ,Hfettl, eonip119nl l ·11,e·vltablH ,leUe 9 ·1•tHHH q11.aHt1l dell'11.01110,, iblioteca Gino Bianco Amelia Cambonl è nat..r. In Snrtlern11 dO\'e ha lavorato fino al 1938, epoca In cui al trasf erì a Roma. Due 1eulture flcurino alla Ciallerla d'art.e moderna di Carllar l e al l\lu · se-o di Sa.uart. l\tolto apprenato è Il ,uo busto a Grada Deledda all'Un iversità di Car llarl. A noma sta la,·orando a molte opere per en ti pubbllcl e prh •all, 1>erfn.lonau dosl nello stlle che la dlstlnr ue. Pagina 7 Gino Rossi L A PITTURthJi·Curo R6Ui;"tllè dll/J 'sUO pfima mostra m:l 1909 a Ca• Pesaro, c<mla Fanciulla del fiore, 110" ebbe alc.1111-risalto, sommersa dal g11slo,allora domi11a11te, specie a Ve11c:1ia, 'J,cr il 11a– tur!'lis1110a11eddottico,si è affermata a pow a fioco, fallcosame11te, come succ.:de a trltle le opere carie/te di autentica vitalità e sotto certi aspetti a1&ticipatrici le q1,ali richiedo110 uii clima propi:;io per essere còm~ prese oppieuo. . No11mrmcaro110altri fattori , e.stra111i all'arte ma di mi peso 11outrusc11rabil", a co11correre ai tardi rico- 11oscime11ti del Rossi, come la pa:,::io sopravvc1111ta nel 1924, con l'inevitabile dispersio,1e dei quadri t11e11tri egli viveva, già morto, i,1 rm 111a11ico111io sù10 al 1947, omio del s140decesso. la mostra clic Kli dedicò l'ullima Biem,uli! è stata pi,ì cl,e oppor/111,a11cll'illtc1Jto di offrire al pubblico la fisio11omradcll'arlis1t1 con sufficum lc i:011ipit1tc::::a dopo tanti a1111i di silcn::io. ' . A !'iprop'!rre! se ma~ c4:11e_ fosse bisov,o, l'arte di Rossi ~ 11.rctlow quest, gror,u "" volumetto di Bcm1o Geiger (Gino Rossi, Le Tre Ve11c::ie,Padova), ;,. bella veste tipoirafica, ricco d'illustra::io11i. _ Geiger /10 il merito gra11dissitt10 di a·vcr rfotrac– c,alo e datata molte oper~ prcssochè i,1trovabili, adot– ta11dolo stesso metod_o,:1gf!roso.e a 101 tempo ill11111i• 11ato che valse a _rest1t11~rCJ 011111 fa il Mag11asco. fu poche pag111eegh dd .fUl Rossi flOmo e artista r-agguagli davvero prc::iosi: Come molti della sua gc- 11era::io11c, Rossi {11 "~• a11ll-imprcssio11ista, ma ·11on :r~'~'! p ;,,,a/::: ~,i;~~;c i{ 5;;~;,,: ,~r;e;!.,~to~;:"tl"ld: colorista. Nel 1922 scriveva a Barba11ti11il si,o cre– do i11 ler,!1i11i espliciti: e Col colore 11ou si costruisce: SI costrmsce co11 la forma. Uu'arte i11 c11i il colore ~~":;;~~~•afo 11 :J/ t::~ 1 ,:~.~ 1 'f 1 :~:,!: 11 d~~~~1: 0 fi~itJi 0 st;~; vita, qttello di costruire dei volumi r di subordi11art: il colore !lll'esprc~sio,,e dc{la_forma. Si p1We si de--ve a11dare /111\ av1.rntl. Ma d1P111Q_ere come si dipi11~eva Prima dj Cé::a1111e è impossibile. U11 Pittore che 11011 se11tecosl, è 111orto.Questa è la mia fede:. . . I_, I tut.te le s!,c. opere, comp_illte 11l'lbreve f.!iro d1 d1ec1 011111, Ross, ruuase osseq111.e11te a 3.11esteidee, co11 ~:~d:V:pterJi~'t:~!t'l, of'~}:i:r:i [iss: 1~ 0 al/;r;!,bo/f:s:~ couvul.so e superato co11ge11erosa viole11::a, di t'acchiri– derc le forme, sia110paesaggi o fig11reo nature morte cJ1tro co11torni be,. defi,iiti ~ risolllti, ,10,i lascia 11 d; alc1111 marg111eal vago e all'111esprcsso. . Ta/11110, osserva11doi caratteri.stici seg11iscuri c/ie 1_11ters_cc11110 i SflOÌ q11a4r;con 1111 sapore d'arabesco, fece _Il 11omed1 Ga11g11111 e pretese 11110 imita~io11e d1 Rossi. Ed ecco Geiger a soccorrerci, dimoslrahdo q11a11~0 profo_11de l~mla!"' fosse!o le csplora.1;io11i di Rossi, oltrl! ,l ccrd110 d1 Grmgmu, Cé::a1111e e i. cubi.– s~i, .at~esta~ed~glf .studi cl(eg_li fc_u, co,1 dìSev1i acsi– t1!S1m1,de_,prrn11tw1pe,:s1a111 e rndia11i, dellr stampe K!a('Po•!~st, dellr cera11~1ch~ orie11tali, dai quali de– rivo, pw clic da Ga11g11111, ,l gusto per il colore puro steso i11 .::011e11ellc, 11011 giustapposte. _Rossi. s"è d~llo, fu 1111 disegnatore piiì clic uri co– loris.ta. No11 bisog11a.però rq11ivocarl!su tale affcr- 111a::1011c. Da vero p:ttore, 11011 ltrsciù che il colore pur subordi11ato f1ll'arc~1itelt11ra del quadro, pcriless~ la 11atiirale f111171011r d, _ s11pre1110 strumeuto nel li11- ~;;ifig~o q%::r;:;r:11.- s;.~;is:i::r ,t~'\·11~!~~!;0 q1 1 ::~ ::;: g!ca e mali11co11ica 11m.sica ili varia::io11iperfette, di r1so11a11~a profo11da. ,E' a11cor_a pre11,a!11ro do111a11darci quale~posto spet– lt'ra a Ross, 11ellap1tt11ra_ co11tempora11ea ifalia 11a. A 11• che se dcv_e ca~crc l'idea .di _pittore i11eompi,11o, pcrclt! ~oss, .ragg11111se 11110 stile, 111co11fo,1dibile e per. so11~l1s_s1111ot e ceri~ clic le, sua opera è preg11a di lievi. ta::~o,ue dr sp!mh che so{o col tempo, 11c111ico feroce, egli av~rb~e rrprc_so. e sv,lllppo to i11 immaiilli 11uové. . E c, piace q111 ricordarlo 1111 011110 prima che mo– risse, m 111! 111co.11tro 11el_ ma11ico11110. Stava i 11t 611t 0 a fissare certi Jass, raccolti 11tl cortile, ocrnpaIJio11e clte lo ~ssorb,va per molte ore. Alla domanda se lavorava egli acu1111òol foogo poco_propi11ioe olla speran::a di ritor!1ore a . 811ra_11(!, ,iel~'1solo felice, tl,e !{li avei,u formto ta11hmotivi per I suo1 quadri. GIUSEPl'E 1\lESIRO&

RkJQdWJsaXNoZXIy