Fiera Letteraria - Anno V - n. 20 - 14 maggio 1950

Pa_g. 6 Il di peccato Adelaide Altro non accade in quest.opaese di Adelaide, Fric e larla: bat • tes1mi, nozze e funerali. Rara - L A !· ! E RA L ETTERAR I A Poesia franeese fra due poli Vilion e Valéry sono i due vertic i, fra cui cori·e la più fioren– te tradizione poetica della Francia, durala ben cinque secoli di ALFREDO GJR.JllLL.I.. Domen ica 14 maggio 1950 squilib rio nella llnca di g\•llup– po della poesia francese. secon– do l'antol oglsta. Cio che ~Iu – ta.mente non è. Accostamenti , richiami , conrronll tr.t Autore e autorc, tra latini e frAnc~I e spes.so anche Italian i, tra anti – chi e moderni si lnconu-ano per tutto Il volume. Denntz!onl dl– llgent.1 e compe ndiose di i;cuo– le, di tend enze, di affermazioni nuc,;ve: presa gi lntravfflutl e av– valorati del destini della poe.sla novlSBlma emergono dal pronll crit ici, agili e slntetlct, che In torma tncl!l va dànno I tratti ca– ratt.ert.stlcl del singoli scrittor i: affiorano dalle note nnl. espli– cative. est.etiche, i;em:a grava me tUologlco, che rivelano valori e belleue spesso nascoste alla maggiora nza del !eltor1. Tra due sommi vertici , dun - mente qualcuno emigra I L TITOLO, che Vlttorlo Lu- l\Ia sono fra compagni dl scuo- ricorda Il Lugli: come aUorchè 11rlmplanto per Il COrJ» /eme- q:ie, - anche se. avanti Il Vli– gll ha posto al suo e Libro la, nel mio paese>. accenna al raplX)rtl del Vlllon nil1, dell' e tcoller > quattrocen- ton, isl traM:ura la :x,cst::. del della poesia francese > (Ca- NonO!tante tale modesta csU- con Marot; Il quale, e isenr.a le teico: più tranquillo. artlsUca- primi secoli. r., dopo 11 Valtry, slnar è,e~:~e1°d1;°;,'A;iùa~h: 1 ~~ cl'~r.t~e t!':~otr:ra mc~~e ~~; ~~catri! st ::n3! ~ 1 ~:nm~1=~~ :11~~~ ~::foau~J~ 1 -~~afoised~:g ~ova~\~,~ ~irrntu~T1 ~~~\u~~'. titolo: è quasi un simbolo. Rap- ristretta accolta di amici non della poesia francese, nella qua- amaro, efficace. Ma l'ultimo ver- In una scelta ~plX)rtu'?'ae me- ~~~~fo~ u~npecr~~.n;rtì J~; =hlv:1~ln1 1~ ~~~~~ 11 1 :n: ~~r~c;r:ù~ plùLavlcl~~~~nii :~n~ 0 ~ ncav1~':1a~e;:~... ha un ~!d~!to~~ '::~1 1 C8 1 adefi~ 1 }'~~';ci~~ * termini, di partenza e d'arrivo, tldenu stessa con cui si entra- diScorso animato e la breve Del rapporti di Vlllon con al- durante ben clnq~e secoli. 'lfor- A QUANTO ci dicono Ge- tante della sua sopportazione ~.ti d~ac~~al~ag~ra;:cc~~I~ Tea~nqu;~~ia7~glla.r~~ila q~~= ~~~::\~~: 1 ~r:;: ~~ f:ll:i!:; ~t~ rl~(t ~~raci;s\ s::la:~ ~~~;bta d!:1es'"v~iR! ormrad~: 11 ~1~ di NINO BADANO rard W&lshap , ch'è con- riscatta il passato e le colpe i:e:l~a:o r!'. :~~~~m: di~~::~ c 1 h,,: ,hv,1uo 1 ,u1,0 1 deLug~r,caocnl ped!pag 1 1 0 nt.-e~a:t~~e ~~! 1 ~:0;, A~: =::°fal:toLugpa"rg,;r,eb;: cq~et.a,,· 1 ~;~ah:u: nihnesl::les=n~~a:~~~1: slderato 11 miglior nar - del genitori e perciò in lei il ..... = .,.. d 1 bi 1 11·1 1 loè rato re fia mm ingo, ha complu - castigo si placa. Infatti pro • l~ :1: 0 cr~f~~~~:l~n~ 1 • a~ifz~n~ ~~~~iir:mC::~o ~em°!i.;~: : ~~lr~':!e m~na ~a;!;:~~. : :r!t~!f s~~a~oro~ nre~url:i~~~ ~;I g~ndi°~':1m~1ts/ ~dl 0 d:dl- i°os~~ it~~t~ s~~l~~~ 1 :e=~ ~~~o J~:~~~a, u~u~rJ~~ie: : ~ 10 a r~l~d~I ~~~~~~~in~~! ~1:il ~~Ulast~~i'v::~n~\1 1 ~~!~~ 1 ! s~: :1n!:=~: n~ ~l~e,~':f~~l:a~ ~ll.po ~ii1t~~I da~~raS::°nerl~ ~i'ùd:!1ier':1~n~~~~~t t~v; :,e~~ :~ 1e'c!~~fi~:=~~ .. ::ril~S~~~ :s~~!:j!~~ae /:m~vr~~== tr!a::r~~: :~~ r:e:ch~r~i~~'t!~ ~;~:Il a.:_Us;:~ae ~:~~r~~-m~:ra~ ~a::r}:::ai~~ ~•r~è~ri~ ~::~:~ do!1trer:rt1~~~ :e~~~= ~e~: 1!\\~~~°nda;nte ~~u~~; da alcuni anni ed è ora di• brano giunte a un limite estre - ~n~=~:; c°e~~lv~~!~o.av_:: t~~~~~ c{~:f~n: ~~~co~I ?! l~t =:~ln~:t -; 1: =~ :it!la ~~'. :~~lt'~:v,:~r:va~Ùlo~ ~1n ~i f)u1tf~~bb~i 1 d~;e~:~~~a d:~ ventato addir lttur& un avver- mo, la .su& vita ha un mu ta- Insieme con molti altri dl riso- spersi· oltre certe medJtazlonl e rude e pletO&\, dopo VIUon,: maledetti o Irregolari deU·otto- mo nono: Il quale e- frn le ln- sarlo. Tu tta via questo roman • mento. Leo muore, Carla, che nanza regionale - Giuseppe ragton'amentl, che culmlncran- flno all'accostamento dl Valtry cento per senUre la sua modcr- cert.euc contrastanti del secolo ~d. c i:::~ ~~eA~~~~~<!:i:; 1 ~ :~~~rad~;~o!~a;: : 1 .~i~ fn~':1\n1Lu~t!~~r~:~Ìtr~~~ìf~ ~:nl:!nf;"~ 1 e-ira~~~ ~!~ ~u,:: ~n ve~~ 10 ~1 t~Pci~~:e d!n!~~ : ~~r~tpf~ar~t 1:i~n~~~ 0 so~~~~ ~~?;~e t~;~e pt~ 0 P~t;~~ 10 coi! 11nome dello scrittore 1n Ita - se~pre amata e attesa e che GERARD WALSHAP ~\~1 c~~~'. 1 · ~ui:~ci'!~:e~n~ ~· : a;~i\\,!/ir~:J 0;~1u~evJ~- ~f~e aVl~iisa::b~~a v:!i~: ~:SOàv:i!econfe:anic!r~ fd::t 1 ~ ~~un~~~ù :n:~mn;,i~ ted~r ~1~: ~a. è del periodo anteriore al- Ja, venera per l'eroica pazle n- una lunga pazienza .di dolore che blso_gna collocare trA le Renato Serra Era stata detta fes Renard ed altri amici _ al: femminile, all'amore, agli atti mana pietà Per queato egli si slcl e la con.segna all'avvenire l a.posta:;la, ed è un romanzo za e l'esem plare vlrtù la spo - cristiano, 11 roman zo si chiu - opere piu notevoli della lette- una e rivista clandestina>, qule- tre cose \'Olgeva nell'animo e dell amore In cul meglio PAr colloca tra I poeU di ogni tem- come un altro sicuro Indizio di cattolico In! atti, benchè lspl- sa 11 resto della vi~ non è de in una visione ripagatrice 1atura. europea. contempora. - ta, rac,colta, irregolare, disu- nella mente Lugli, tutto solo e trionfare la vita Lucido, secco. po e di ogni lungo> quel che può In Francia la tra - ~t~ s~is~fc~ ~~fe:f~ ifc~::~ p!U narrakl Un epilogo mo- ~:o~:t~~ ~i\~n~~f:~7tl ;i:: ne~ei tamente è un peccato f:1~~o! !urc~ve;~m:r':i:i 1 1~: :~,.:~~~~lo~:~ifi~;:'e ~;:~a,;;~: :~r:: •a;~ ;,m;l!~m:~~ne de~:~~~e~:,1~ ~~b~:! 10 d~ ~~~ dizione isem:~~.:~~n~ v~~; LLI mo, In cui la giustizia di Dio :tr;el~a~l!a. ns~~~n~~o;rta~:t sumere la vicenda, è quasi lnu• che uno scrittore come Wal- ~v~ itzb~:nw:~c~rl~~~ 5:i~j: ~~:rraàd ~~re e::lè~'ln~~tr1' e: !~~;:::ee ~npo~rrf:i:1"~~ klrnlata da una corona, de- ~~~iJi~~èn!f 1~~ 1 !:c~::_ed~f~ ~~:Pe %~~ 1 ~:on~s~~io 5 ~!~~~ !rroam~~Ìksl:~~a~, e 1 "~~~";;-!!; ~~:!1edeJ~h~coO:bw~~f 1 ~i~ 1~ VN NVOVO ROillANZO DI V. CA VAS.SA nelle vicende uman e, tuttavia vota di flgll e d&un marito fe- le notazioni psicologiche, nel- be augurabile che Longanesl net contenuto Ci scrivo lo, ne Indagherà l'opera rOmanze– si può sempre consid erare tra llce. Su questo quadro ra.pidls- la varietà delle figure, nella O altri lo presen tassero più per amicizia vecchia con quelli sca, e non dubiterà dJ arrronta- 1 romanzi cattollcl più no. simo della fa~ iglla benedetta Imponen te complessità del di- compiutamente e sapesse ro ~~;a!~ ra~~fetU: ~~e d"!i{a n::,~: re Il finissimo e amabile The tevoll e Importan ti del nostro nel figli e nell agiatezza di UD segno narrativo. Un libro che dirci, su di lui, qualcosa di più. tuna di quel che scrtvo e del ~:;~!;~ ~:~~~ ~ad:;:~ : ~mpo. benessere terreno che premia merita davvero attenzione e NINO BADANO lettori e della loro opinione... zlone apprezzata per 11 buon La vicenda abbraccia lo spa• ---------------- -- -- ------------ gusto, la mlsUn'L e Il rispetto del- I giorni di Casimiro Ilo di tre generazioni personi - rorlgtnale. ficat e successivame nte da tre s I t I d · 1 I I TuttAvla, questa dcUa lettera - V' HA LmRt nella cut let- sforzo d'arte .serioe operoso rie• cl vorrebbe 1ran tem . L'lo- ~~u!f~r!~e:J~\!Jc l~~:: o Ili I es e Il e I rom ant1 CISIII o :i1:e~!;11 en~!f'u!ta:~~~ :r:a s~o~~~ Bpr::b1~0~ :e :01~~g 1:r::u::u~~er.:rt~ ~hf:~~:én::n:\,r~~.lc~:1!taca~ strulsce un grandioso a!lre- , In alcuni brevi e den,1 a,Ucoll ,omanzo 'di ~~~~•~d•c,~'!:~~ ="~ 1 '~i' a 1 ; 8 ~"/, 1 ~ui."!~i ."n1 "i~r/! 1!W~m;•::~;,i:'~ ~ sco dove entran o centinai& di sul Fan/ulla della Domenica, co- Il quale, lo devo dJrlo, non cono- uno del pl larl tipi di pron ro PoChepa !ne 'a farne una eo~ altri person aggi , dec~nJ di vi- ~fniz11:' i 5;; 1 i::u ~. 1 ;~~~r:;i scevo fin'ora .senon come confe- Italiana linda, equilibrata, eia:.- piena di co:un~a e Intensa ve- ta di un intero paege. nascite, e I clas.!llcl:,etc O nella Rivi- renzlere e giornalista Cosi, quan- stca e, ~uttavla, conversevolc e rltà E bisogna riconoscere che :iai!:'o~Ìlam;;~en:~o:~: nas:•~~~a,e C:!11~Z: 1 ~ef~~= tia ~:~ic:~~!~ ~1~~ ~I C~= ~~:~r ~u~toC!r1!ZZ:ui~t•~~t ~~.u~::r1~. 1 fe c:~/z! 1 ::o dt ~ti nua di Dio, in veste , come di- Egli risolve ogni inten sità in se stesso, rimane in una Inai!ICO, che anche se non ap- m 1 r 0 •, lo th1 esl se non fosse ca- 17onl del romanr.o nostro, al- la rappreunta.t.lone rlsulta, sa- cevamo. più di giudice che di, ... • " • " • • ... • ::~oo~~:al~~~- ~~n~~m:~ !1:n~~, 0 :~~t~e~l~u~~ d~s~!ii: ~:~~l\~~~r:~ ~:e sec:,;r:a~~ ~tb1:;a~~r;;~se ~~n sc~~~rk;~ Padre. che dpmin& e sovrasta media eta di esistenza terrestre ' ID CUI e riflesso un mi- !rontato Il roffianzo del Tomma- e non fosse, la sua, una narra- glie e amoroga cura della pro- gnatlsslma resistenza alla pru- lmmutablle a queskl alternarsi geo con Voluptt del Salnte-Beu- Uva fatta apposta per lnterea- prietà di linguaggio, llgto allo prla vocazione e al proprio mc- di vicende e di destini umani . t • - d• lat t • • vr Ma lo scritto del Lugli più sare soprattutto dal lato t-ecntco sviluppo logico, soprattutto urna• stlere E' dl facile Intuizione che e Altro non accad e 1n que• S ICISlllO l cose poi· e senza as raz1on1 ampio e di maggiore impegno dJ ~d lecco, senu. andar lontano, no delle vicende. u suo lavoro II personaa:ato l)Cr II quale u st-0 pae&e 1 dl Adela ide, di Eric ~~~~enr:,;u:~nkl~et~ u::i ~9f4 a~co:!~d:::r :la~~ 1 ~e~~a%°~ =~~~~. e:~~ r~lt~t!1r 0 nse: : ;,~~~t~ÌI S:~~ 1 tt~~t:ti gi::i: e di Carla - dice lo scritto re [L letto,e che scor ra l'ln - un gioco naturale dell'lntel- stare che prove e tentativi di umana Attorno a. un tale In un Circolo forlivese e paa non si trattava di e caso lette- brare talvolta monotono o addl- miro Il protagonista che vl è de- nell 'ultimo capitolo dopo aver dice di questa. raccolta llgenza, per un classicismo approfondim ento, •in lui ve• centro si muovono altre oc- Mta pol alla stampa nella Rf: rauo; 0 di e rtvelazlone• rittura nol 060 Abitudine, d'ac · scrltlo con un gustÒ e un com- condotto per quasi quattro- poetica, di Sergio Salmi sentito diamo come questa scuola casionl che abbiamo sempre trlda d'It alia dell'anno seguente quarto v;i~::S\ èq~~~t~l ;~g :i[r~\·!bb~~d~~C:~ ~I~ J!v~~~~ f.~aclm~n~~nche corrtsponde al: cento pagine questa. densa (Poesie - Mond adorl, Lo Se si bada &l suo vocabo- poetica abbia dato una forza più scoperto nella poesia del Per questo lo dicevo Più so- dJr tutto Sta di fatto che fin dal ture e all'Imprevisto dell'imprc.,• gu~l~ter~nr~~a ls~~to n::a narr&zlone di fatti e avvent- Specchio, 1950) si stupirà su- lario si noter à come 11 ritorno nuova e vita le alla poesia a,p- nostro tempo con un proces - pra che 11 nome del primo gran- racconti dell'Ottavo 1apfente, stoni sull'altalena delle lmmagl• con una bravura che ~ voli! pa • men ti - battesimi , nozze e blto dalla severità con cui l'au - continuo dl a,lcunl sosta nti vi profonden do sostanzia lm ente so tutto particolare e raccol • dc ~t\i di Francla dev~/:iere pubblicati una quindicina d'anni nl più strane e lllstantl, egli s'ln- re fin troppo scaltrita M1t cosl funer&U Raram ente Qualcuno tare ha salvakl la .sua produ - most ra no come egll lavori su la nos tra lettura allarga ndo to attorn o alla nostra quoti- I ~~u~o ct~~~n n::;~ bont 0: fa~o ve hii dovuto ritrovare una aegna, ligure com'è, di dar pre- tuttl l personaggi del resto Plp– emlgra. >, Ma. nella ripeti- zione di qua si venticin que di un eleme nto costante <cuo- le nos tre reazioni intime. dian& esistenza VI gluocano omen) Tanto più che 'Lugli è f{r1tfuratu 11 ~:r':!\~ta d:n d!~: jislone e~i;tustrtosl: al sjif s~- po, Cesira, Adelina, 11 Danesi. zlon e in a,pparenza. monokl~ anni , dal 192f a,l 1947 Infatti re, vita, gluoco, voce, fuoco, A tal e disegno generale è la. memor ia. (Torno aU'lnfan - stato uno del primissimi a trat- ad lnten'dere al critico dJ poue- s!"a1f:nnan: r: le ~~ le ~; ~~ or~b Cti~a:a I s; 11 Ìu~ve~~ di eventi, passano gli anni, egli non sta mpa. Qui che tren- anima, gioia , notte, vento, naturale rispondano, 0 meglio zia atton ita>, l'Incontro di un tare In Italia del poeta del re- dere una personalttà artistica nucondere la pena dJ non aver un'arte di ~passi che ~on co– tutta una, comunità di faml- ta. componimenti. La lett ura occhi, ombr a), e l'ins istenza siano anteposte quelle che volto, di un gest-0, di un paese probi e ael ratts , di cui Vlncen- ben distinta e al lettore dJ e.a- nulla da dire, sente pure Il bi.so - nosce Imbarazzi e un pollice for– a-Uecon i sentim enti mutevo- del versi , però, darà con la degli agget tivi ricorra per la sono le sue posizioni intime, ridotti ad un modo esclwlvo :n Mao;:~z.! 1 n~~a st~~à sa°:;\~P:~ sere I uno spirito rlrleutvo e gno di uscir con lo spirito oltre te che sa mod~llare e sbrigarsi. 11 degU uomini , odi, rancori, stessa subitane ità la rispo sta Immediatezza dell 'Imma gine le ragioni Interiori della vita di deter minazione sciolti da Poda delinquente e sul quale ui 6a ~en te ~ 1nslblll.s.,lmo. che che con la forma letteraria dal Certe sensazioni son dette con gelosie , affet~J, spera,nze. gioie più ampia, dimo strand o co- che non h& bisogno di fer- che mette al centro del suo un riferi mento 'pura mente Annibale Nlnchl' tcsse,a po\ ~en::° ~~!~~e d~~r~z:Ja:s;::~ ~~ 1 :~ht't':.~ 0 ~f 1 d 1 d~ 1 ~~tapli1s:;::~ iZ:::!~~en:rifhe ~n ~~~ 1 1 : e sofferenze, e tutte Queste me il suo l&voro ris pond a, ad mars1 con un discorso lasciato verso Non Il mito di una, esl- dlaristlco, In un a flssltà tem- quattro atti dal titolo Il poeta contava con felice artosltA e con dlall Non è a dire di quanto ca- naturali' dlplntlpa con 1 ~n lmpres– cose appaiono regola.te da una una. fond&mentale esigenza di alla volontà men tre Il verbo stenza deserta e ì>ruclata parale piu elevata e durevole maf:"1rino E dnonos~n 1 teL t.a.1 1 e molta com~teua. E' un bene lore s1 arricchiscano le sue pagl• 1,Jonlsmoche non Ignora II pro– divln& prospettiva che 1&ra- compostezza lontana. da una sarà. sotto lineato e colorlt-0 come 'uella di Montal e anche Salmi poeta che risolve ogni :u~I :o emf:~ ~::' e v ug I dunque, che tale composteua e, ne con tali contamlnatlonl. fondo E ecru dialoghi non si gione soltant-0 nel distacco del forma. aperta. alle lntempe- anch e per la particolare di- se d&\na prima superficiale Intensità In se stesso riman e del s~ Vlllon· cenno ;r:u~o ::: n;1piace aggiungere, bravura non Queato è un roman.r.oprovln- dlmenUcano facilmente si ricor- tempo. discer~e e percepisce . r~nze del cuor e e del canto sposlzlone metrlca lettura potremo credete (co- In una. media età di e eslsten - lavori di maggior mole che se- :O~": ;:W!':~~d:° J~ 1 ::~~ 0 :: ~~ 1 t~~~ a~l~l~~r~~è U:o:'~~~ : ~~elac:~:ta , 1 d~ 1 :0i~~h ~~a ; 0 1; Adela1de s incontra. prima E pre sente nel poeta una Accende I miei me avviene In certe figura - za terrestre> In cui è riflesso gulrono. rispettivamente nel ne che viva secondo I gustt pas- bria di d!Hlctle narrato con un ' pa fanc iulla sensitiva, e piena dl umlltà tut ta Interiore che bi- stanchipc-1u1ertancor pii) llen ruoco zlonl ed a ert ure un misticismo di cose portate 1921 e 1923 di Salva.tore Oae• seggerl del secolo dietro l'tnnuen- gusto dell'osse;vare Ironico e di conforto di Padre Barnaba • turbamenti, poi sposa felice sogna sotklllneare specie se Calmosole terrutre. dentro Il chiaro P sempr e sicura.mente e senza t.an ! e Giuseppe Modica za polemJca del gruppi (la no- stento (anche se la prosa dlven- Casimiro morente fra le plu bel- ed egoisticamente spensierata si vuol tentare una, esegesi del :~~!~a~loch!':!r~~ci:: niutevote. L'avvenimento et 1om1~11a. Traccia astrazioni o Incertezze · Ma basti ora di clò. Guardia - vltà germinale di uno scrittore ta a volte studiata e preziosa) ma le pagine del libro. fa~~~~~:~r~n~o~ 1:81:re~ ~~i !f[:;ga~:r l~f~!~!~f~~; ~~t:udlm~r:c:1\t~. ddailte t;roi: ~~:1!!:':':fn~!:;~;i;~e~~~~fr~a~~i: Per non aommeriere ' : 0 e 0 ;~t:~o~:. !~1::t'i:C~':~ : :1=0 fa:au:r~~~l.lsU~~:J1a°:o:i~ ~fg~~~t~ coilni ~~ 1 ;r::~1s1~: avZr ~=rs:u:ef .:.:a~a~:~ macla di•paese ch'è il .suo la- del De Robertls che parla. di ;~:Ton1!1 1;r~1~~~· ! u~t n;::1c1 . :1~:!~~ !a~~!:~!f:.:.•· g::~ir:nca. la poesia francese. ordinato ~~~~U~~ Cfva&a è tutt'altro che e Insinuanti. Certi segni. attcg- ia averne, almeno. accennato Il varo e la. rag ione della sua c un classicismo .ftovecente- ~1e1}!m~o17!:,:u~~~~\to rl~~\t° cd altri ancora, anche per ~~u!!~~fat~~r~~tr=~ at.ec ,~\m ~~~f.tacelo comm,entato e Illustrato dal Lu- ca è. se :u~c.~ud~:1au~vo;l::~~~ ru~ 1 ::_en~l~t~~~t~t~:clv::of:~~ tema. ~ niente. Il lettore ne tr anqulll a e borghese agiatez. sco > perchè a, nol sembra 1atua antica ragione, ratta musica quel tono di e bruciato >, di ma iu non ra1el\:e1tare. t·a11o'ntan1. gli. I. quale. anche una volta, dl atteggiamenti e dl modi nuo- di chiederci dove II abblRmo tro- san\ plu Incuriosito. Per finire za e tutti i parenti e cono- propr io che Solmi come po- e essenziale > che è faclle dal diorama ttorlto m•ucludl. è del primi Jn Italia ad offrire vi, e non fa. meraviglia che que- vati· ma cl rlmanaono neUa me- dirò che questa potrebbe ossere sc~nti. In certi mom enti sem- chl del mod erni e porte un Salmi con una tale mante - scoprire) e neppure violenta agli studlml un'opera. che, più st'ultlmo libro (Mond.adori edl- moria con un misto d'lmpresslo- per Cavassa la prova del fuoco. bra dl vivere nell 'atmosfera di critlque en soi-mlme et l'as- ra. grafica esclude e mortlfl'ca e deci samente risoluta ad una Agglomerare In una cate - che ar.tologla. è storia. della poe - tore) cl dia le prove che Il suo nl diverse. a descriver le quali RENZO FRATTAllOLO una tela, di Bru eghel o dl Van socfe intimement à ses tra- un romantic ismo al quale sa- soluzione, come quella di Un- gorla propri a. per una capa- st a di Francia. durante quasi Eyk piena di personaggi vivi vaux >, secondo la defln lzlone rebbe facile aderire, e che garettl. La vita per Soiml è cltà Istintiva di contenu~ cinque secoli. da Villon a Va- 11111111111111111 1111trtm mu111 111111no11mm 1rn111111111111mmm1111111m111m m1111111111m11111m111111111111111111mmmmm111111111111111111• e di cose vere ariosa e llluml- di Valéry espressa e prova ta. potre bbe dare un color e più al cent ro di un interrog ativo trasfigurazione. è Il dono plu léry, Qui st esprime In atto e II r nata dove 010 entra non sol- Ogni sda tecnica e stlllstlca eviden te ma Inaccettablle per risolto nell'atto stesso della s~u~o di questa, poesia: an - ~ : 1 una fut 1 a :,. ~mf 11 tan~ per l& fede e il terrore ha le radici in una. dur a lm~ lui. Se l_egglamo un a delle sua richiesta; ricorre conti- ;u~~ co:;~rlo~d~~~~~is:~ le't:c dJa:i~to l/ .;:,~ pe.:f: : religioso dl Adel&lde, ma con- posizion e che è anzitutto rl- poesie plu movimentate ve- nua~ente come un denoml• per farsi fraterni tà e diretta dltà e slcureua di vedute orl– tlnuamente nel destino di tut. cerca attenta della paro la _ dremo con qua le assiduità egli natot e preteso dalla sua ani- In una prospettlv I ta di glnall e suggestive· slcchè cote– ti i personag gi che popolano di 'una. parola che non perd e tra,ttenga. il suo can_to Pre- ma e dalla sua presenza. canto per dlvenl~e 0 ~oll~ulo sta visione d'Insieme. cotesta 11vasto diorama del romanzo. il suo valore d'immedi atezza ghiera alla vita. Ne I lportln - Come u sole raccolto in uua lente più universale ed accettablle Indagine suadente deUa poesia D peccato di Adelaide è di a,ver _ perc hè d& un a slmlle con- mo pochi versi. ~:t a 1 ~a ';l:-., ~~~~~~i:!1. ~ 11 e;~cl~~~ato. (come In Bagni popolari e Dal francese poteva e.Mere la. natu - rlflutato, per un cert-0 periodo cretezza e musicalità non va- trerua non darmi, mia vita, al vento ~t conauma quaderno di Mario Rossetto raie prefazione del volume, che della sua. vit a. coniugale, per da mai disgiunto Il primo laactamt l'umlllata POvertl. • • 1Momento) · ptenamcnte risponde al bisogni :~:r~!Ie ~!~~~c~T;l~ ~; impulso poetico ; cl sia. cioè, le nere tnsonnle, le cure ed I mal!. ;r~~t~~ 1 ;~ .~~ndodella vita cede m!:~~~er~~:r~:~~ t~r~ n~~= :~;:u~a~ 1 d!t~ ~~.persona di cui- un giorno un saeerdote l'am - ::i~~ivr :: rt~~~f8"ch:sreti:àn~~ L'effetkl deve certo trovar- à rat.\o vano· (Rt.tverllodell'evuo) Ve e crea una mitologia mo- Invece Il volume presente non ~uo~~~i::se~er~~~oe~~ f~enor: vita.. Solmi non sl abbandona i~ i~[e~~~e f~! u~:n :!t: n~~~ teso. n te_mpo.•ca~da:::c, 1 ~ad~i~tobiri:) ~~~n!o~e ~~:!~~;~ ~~~!a:e; ~~c!~~ntaezl~~~ 1 ~cu;;~:: ~= volontaria mente Infeconde. A- ~ J::I dlva gaf~ne 0 ';;: : 1 a di facili~ ma sr 1 nta l'Impegno :::i 1 e:: ,i f'!\1! 01 ~ft~. fatto vita l1 segno d'aver su- materia ~ssenzlale, prendendo le ~f1:~~:r d!p?i,,~~ e~~°}:;[°de1~ ventare ~~~& P:-nus~c! e gioi; ~~i~f~ 1 ~~a.::e~~rc,er~I~~ · · · · · cNeve)perato la. provvisoria rasse - ~=· ~o~;b: i1a;:n! :~he d: la. sua lucida pazz ia, sono 1 della. parola; l& sua voce è rtl quanto ha potuto 11 nostro Vita che è nel cuore ed è gnata. concluS!one che in ogni più vicino aua noatra aenslblll· passi lnc&lzanti della giwti- defin ita e Il rapporto fra me - ermetis mo al di fuori dl ogni propr ia. anche nell e cose do - componimento si sente con tà moderna. DI tale particolare 'tla di Dio che si compie. Quan- ditazJone e canto rimane si- esasperaz ione polemica o dl ve cl si espande per una com• commozione. prerogativa. nello svUuppo ae– do muore getta ndo si d&lla fl. curo; la parola è eletta. per forme che non pote vano re- compartecipazione lirica. ed VALERIO VOLPINI neralc della materia, spesso si nestra.. in un accesso di allu– cinazion e e di gelosia, l'espia– zione non è finita: 11marlkl , colpito d& una forma, di epi– lessia , sconta. la sua parte di colpa con il mal e e con U ti– more di veder& nel figlio Erlc, d'lnt elllgenza. troppo precoce, Limiti eincidenze dell'arte edella scienza 1 sintomi preoccupanti della L PROBLEMA delle affinità ered itarietà del mal e mater• I tra arte e scienza, glà di no. Ma. Erlc rimane pr eskl or- per ~ abbastanza comples- fano e preskl scopre tutto ciò .so, r16chla di divenire ine- che sulla famigUa. gli era, sem• strtcabllc a cau.sa della facllità pre stato na.scoskl. Anche la stessa con cui oggt lo si affron- vlta di Eric è un segui to tor- ~1softo~d=t~Jie 1 ~!\ir:rC:~:: mentato di sofferenza. e di e- dere un po' dappetutto. Anz.1 spiazlo ne: morirà giovanissi- nel trovare. tornando In Ita lia mo di tubercol osi, senza. sa- dopo una lunga permanenu ad t>ere sino a. che punto sla re• un estremo margine dell'Euro· 5ponsa blle del suo male che 1n ~iis~~~n\~1), 108 ~~ asa~~~ parte ha. cercato volontaria• potuto venir fatto dl pensare mente, lasclando una moglie all'accordo tra l'Arcivescovo e ilovanissima con una bimba, Perpetua. Se in questa terra .::"arla, che nascerà senza aver .satura d·arte s1 è dello steS,SO :onosciuto il padre. Nella. vita avviso che lassù per ciò che rt- :H Car la. si compirà , c~n un ~~;:,te _:aiass\~~r:i:n:i~~lf! .-ertJce di sofferenza 1espia- una TUle relativamente vera!• tione del passato e delle colpe ne come terreno d'arte e ancor Jei genitori. Prima. è un'in- p!ù d'esteUca teorica - non f!s~~I ~~~~~~~ ~~~~= !~e i:es;us:n:1 agi~~~~ tu bo dl un patrigno bestiale, da~~nto converrebbe tntender– l finalmente l'inganno di un sl su questa quut- scientlflcltà ìbatrlmonlo con un uomo , dell'arte. Glacchè nessuno af– i..eo, che fino all'ultimo glor- !erma che l'arte aia scienza no l'odierà e la tormenterà sens·a1tro; allora sarebbe gc!en- brutalme nte. I ca.plklll dell e ~~~en~~ ~t!\~ ~~~~t~J~ :o~;~r~~i ~i~~~~ sgnr~~°:~~ =:~~ 0 ;. ,e.so ~~ ~u~°:itopo~! io e sono pagine di una po- sotto il titolo di arte si fac.::la ,-enza e d1 una drammaticità pa.s.sue una pill o meno !nutile !mpr esslonantl. Bas terebbero pseudosctenu. ~uestl capitoli _per colloca~e hoM~e~~~am;/~~i ~i Ign~;e!~~ ~~s r~detr:~rr 1 ~ ~~;:b~1; ~~d:~:i er:~::::a. dJ: q~ift~ ~t~ con la su& soffer enza e con la si può trovar dJ comun: ai:e forza talvolta persino Jnqule- due quando si cerca ::ti inoltrar- si verso Je loro radici - o la Il posto domani ad un'altra, più loro radice -, e su quesw. r!- adeguata od opportuna, cl si cerca. verte buona patte del la- trova In mezzo ad un pullulare \'Oriche ho fatto In questi anni. di espressioni dinamiche, evo– Senoochè appunto quando al luzlonis!Jlche, 11volut1onarle o tenta di approfondJre la que- sovvemtrlcl che dJr si vogliano. srtone, si nota ph) facilmente Però li panta ref non si può la superficialità d1 cerU tenta- mal concepire altro che come tlvl dl rLsolverla cons!deran- limite ul ntotlco, e flnchè reste– done aspetti e.,tern1, per quan- rà ombra d'arte o di M:lenza, to vistosi. sarà un·ombra lmmobtle, o, se Dall'Interno sembra di poter meglio piace li paragone, una anzttutto constatare una p:i.- chiana dJ luce penlStente, per rentela tra arte e scienza per quanto saltellante, sulle onde ti fatto elementare che l'una Inafferrabili del famoso diurne ». e l'altra tendono a fissare un Volendo fare una dlstlnzlone oggetto: e fissare> tanto nel tra arte e selenu, converrebbe senso di e rendere Immobile> considerare che la ch!a:u.a di quaoto In quello di e conte.m- luce nel caso dell'arte è reale, plare »; li quale ultimo del re- mentre è Immaginarla nel ca.so sto dipende dal primo, data della scienza. Questa consldera– l'tmpo.sstbllltà dJ contemplare %ionesembra sufficiente a ren– ra.ssolutamente mobile. In al- der conto della disparità del fat – tre parole sl ha nel due casi, to arti.stico e di di quello sclen– dl studio sclenUflco e dJ studio tifico sensa scavare tra I due un artistico, 1a ricerca d'lnvartan- ablMOlnglustlflcato. Infatti ab– U, l'esigenza di togliere dal biamo Il ponte costituito dalla flusso del tempo forme (relati- matematica pura, che è arte CO• vamente) stabU1,sia che si trat- me teoria nel senso e:Jmoloalco ti, poniamo, della forma d.l una della parola, mentre è scienza legge fisica o di quella di una per la sua Intellettualità. An– slnfonla che, una volta creata, che un numero irrazionale o lm– è e eterna > in quanto può ve- magtnarto fa parte di una e vl– ntr ripetuta ldenUca (praUca- sione:, che .s.l può considerare mente) a se stessa. arUsttca, come tra i matemaUc! Vero è che negli ultimi tem- moderni 11\a considerata p. es. si è andata accentuando lo tut- il Dehn, ma d'altra parte ).'01• ti I campi l'insofferenza d~l cbè un t.a.1 numero è sempllce– flsso, della legge, e, per rlfies- mentl' li segno di una relazione so, della tradizione. E dal e \'!- tra concet.tl, nessuno lo chla– vere perlco!Oi!lamente, In poli - merebbe un'opera d'arte. L'opera tlca al rlconOi!lc!mento dello d'arte, se mal, è tutto l'edificio scienziato che la sua e legge> matemaUco nel suo complesso, non è che una co1wenzlone ma essa non è c-rappre!S"ntablle:t provvlsorla destinata a cedere altro che, appunto per mezzo del Biblioteca Gino Bianco &egnl matemaUcl che lo lndJca– no, ma non losono- tanto è ve– ro che al potrebbero cambiare come SI cambia.no ancora da un autore all'altro I segni delle ope– razioni logiche formali, senza In nulla modiflca.re l'edifizio mate– matlco stesso - . Cosi, per pas – sare all'arte, si può certo conve– nire di cambiare la notazione muslcale che Indica un dato bra– no di muslpa. Ma l'opera d·arte è la musica che ascoltlamo ed In quanto l'ascoltiamo (sia che rascoltJamo effettivamente come un complesso di suoni esterni, sia che l'ascoltiamo dentro di noi, p.s. come ricordo), non è certo 11 foglio riempito di note. Ora in base 11 queste conslde– ra%lonl assai ovvie, sembra Il– legittimo compars.rearte e .sclen– u nel .stn.so p.s. che un dipinto od unii sculwra possano dare! una vt.s!one dJ molteplici dimen– sioni spulo-te mporall, come og– gi facilmente si assume. Olac– chè l'opera d'arte è quella che contempliamo, non quella che cl serve d1ndlcazJone ad altro (Il dipinto e llluslonlsUco> c'Il– lude precisamente facendoci vedere uno spazio concreto, non Indicandocene uno astratto). E se contempliamo Il dipinto o la scultura non possiamo far– lo altro che per quello che sono nel nostro spulo reale, senza curorci del numero delle aue ve di simbolo per e darci un·idea >, come si suol dJrc, di dime.nslonlspazio-temporali pu– ramente astratte , sarà opera d'arte solo casunlmente, se, a parte tale valore Indicativo, ne ha uno artistico per se stessa. Come, per Intenderci, I mosai– ci bizantini li consideriamo ope- re d'arte Indipendentemente , dal mondo soprannaturale che Intendono mostrarci, e non !n ragione di questa intenzione che, per qualcuno di noi mo- 1 dernl può anche risultare vana. lndubblamente, In sede sto– rica, si può supporre cht- nes– sun m~alc o sarebbe stato com– posto sen:r.a. l'Ispirazione, la fiamma di lede che ne animava I compositori. E cosi si può di– re che un arUsta moderno ,•enga ispirato dalle teorie di Elnsteln - se ne è compreso - e faccia opera d'arte nel ten– tare di rendercele quasi direi tangibili. Ma l'arte resterà sem– pre, In questo senso, altra cosa eia.Ilascienza, come a suo tem– po era altra cosa dalla teologia. Se Invece la Intendiamo come mcuo dl conoscenu o esprcs– !lone (I n senso matem11Uco)di conoscenza, non c'è più rau:lone di chiamarla e arte :t. E' sem– plicemente una notazlont, co– me 2 + 2 = ◄. AN'TONIO NADIANI :~~:~ 0 n:; 0 ::r~ =t1~r:,1e:! Nel prassi.mo numero: !!igc~idf~~~~s~: c a;~ 111 ~ju~~ : LETTERA re l'opera d'arte In esso rea• l!:i:zata. Se Invece l'opera scr- DA TA RA NTO Dis,,gnn d, "BALLATA \ Franco GPntilini per il film BERLINESE", Premio Int erna• zfo nal e all" Mostra di Venezia. che sarà pre • sentato prossimamerit P .mgli .,che, rru italiani dulia Lu x J, um,

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