Fiera Letteraria - Anno V - n. 13 - 26 marzo 1950

1,, Domenica 26 marzo 1950 PLENILUNIO DI PRIMA VERA (Conunuoa, dolla 3, va~naJ 10.rcbbc IOfl\nto, nè giungeva e rattcnnero insieme un ,or- inn1tc10; nè chicst mai una riso che luccicava nella pelle. chiave per entra re cd u1cir c Bevvero un secondo bicchiere. con m3ggior conuxlo, Stava– E non appena Panno si alzò no i111icme trattando, contt: per andare a cercare dentro nelle la1mglic, argomenti del– l'armadio e al c.a11cttonc, il la vita comune, senza com- ~flnaczÌ~~~li~efeuàic~~ ,:~bi~~ b i;,ticg~~~~~~cb~~s:, i ~ 1 ic:~ che in ca.a ICRUCnei loro e per 111 vicinamen del giova– movimenti il padre e la mn- ne il vecchio cm portato a drc. Lo fece distt:ndcrc sul- rivivere la propria vita in l'ottomana, vi depose un immagini che quello per in– guanciale, 211 buttò addosso canto 1tli faceva fiorir nella due coperte di lana, e per mente, richiamandolo a quei ul~aeoc:: filic~t~:r, ~~:~i ct~~ini!r!~ 0 L!c•st!~o ~~~ - Renato, sentimenta le: la donna ch1: Si au2urarono la buona aveva voluto 1po111rc malata notte. Po11r,o 1pen1c il lume, e che 1tli erA morta dopo du~· si rannicchib di nuovo ma anni aolamcnte: un bambino con 1pirito cambiato nei suo morto venendo alla luce. La lettone, e non appen11 udi il sua 1olitudinc, e quanto CJrli respiro dell'altro in ritm n fotsc creato per essa, le cau– forte e re,rolare: •trac•, ti- s~ che l'avevano dipoi favo- ~n~oc0:11~nfa~~\F0:~~~1nt Vl ~~\;!cl~!! la cv~~!~r a;,eci~: C?rtile ,era imm,eno ncll'o,cu- nei, la ,forza per 10pportarla: ~~fi r:;c ~1[i~~y:;~ eh~ n ~iia~ :~ ~~ 111 :itc~~~epfc 1 t~ Il:•~~:~ sciava diltin2u crc le cose fetta di cui amava la frcd– dcnt ro la stanza: il fauolct - dcna tragica, che in certe tino ar2enteo era nlito at- ore lo aveva esaltato fino al tratto dalla luce. deli rio, In ah.re lo aveva ri- • • • dotto muto e livido come pie- Quando Po,mo la mattinn tra. 11a soprattutto una forza si ridest ò, il ~iovane rim•ol- o~cura, tremenda, lo univa al ~~!~a d~~~i!:p::::pr:~ 1 :~ 0 ~ 1 l~~ ~~r1:a~~arch~r: 0 :11n~ 0 ~~~~c:a~ respiro era avvertibile appt- accenno che tplendeva nei 11- na. il rc1piro lieve del corpo lenii e nc~lt s~uardi frn ~~~mi~~R~~l\;;~n •c~~~:pr~ i dM~ntrc Renato ern fuori pensie ro, come le aftre mat- egli, abitualmente, chiude,•a ti11e prima di 1ccndcrc dal la porta per correre ai na– letto, ma con un trava1tlio 11condi,rlidove era il peculio. nuovo nell'animo, Quindi si aia per prendervi del denaro ;f~~è d~ 1 1la";:~~z:,ar~~ce~~P«jjdtèp~~J'ii~:a~:u;itr:e~i~~~~~~ lume a petrolio infisso alla i!'lil'lrlo senza tre2"ua. Poi lo pare1e. e si deue a preparare riponc,•a in due luoghi sem– la colazione per lui e r,rr pre div•ni , diversi1à po;icolo– l'ospitc. Appena fu pro111a j{iche che studiav a con acum~ dalla sommità dei tr e scalini o che- J;?lisaltav.1no in tetta lo chiamò: per ispirazione. Talora ritor - - OhH Sono le nove. n.iva sulle vecchie posizioni si f~r~a~!zz:~P~~[ce :::àò"~~j doi~:::~~~o a~~:hee.dellc pa, - aprirc- gli occhi. li volse at- se.rn (i:lte irr campa,:na, e al torno indifferen te. e rip ren- contatto della natura le loro dendo possesso della vita sor- facoltà pareva si dilat:lssero. rise appena all'altro che lo nasceva Ira cui unn certa guarda,·a amichevole; 1orri"e e,i,an1ione che non varcava senza S'lrpresa, poi, aa-i:rrot•mai un dato limite. e1pansio– tanclo la fronte. con sforni ne fisie.\ piit preci1amente. palese riprese il po~scsso di sè quasi la confidenza fosse vie- •Uscirono insieme senza tata o inutile. Entrambi ama– imbastir proF"elli e senza dar- vano la campas:-nacome diva– si spie2ai 1oni reciproche, rio, come riposo di Poche ore. quasi si fossero conosciuti il loro amore era la città: nel sempre A mezzo,ziorno tor cuore di essa pulsava il loro narono con le provviste cuore. E riavvicinandosi la ~hngiarono l'uno davanti ser,,, le facce ritornavan o all'alrro alla tavola P02'2"ia1aprofonde, si richiudevano co-– alla parete sulla quale era in• mc i fiori la notte. fi,so il R"rouo lume a petrt'I• Un R"iorno Panno, con inat – lio dal riflettore scannella10 fesa semplicità offri al ,:!o– che lo faceva sembrare un R"i vane del denaro cbc quello rasole impauia10 ncll'oscu r• rifiut ò .senza un attimo di ti. Ebbero accenti di rccipro - c.1itazione C'era nell'offerta ca comprensione della vita ~ un'intenzione precisa, non si delle co1e, e più che simpatia poteva 1bn,rliare, quasi avesse di reciproca fona biaojZ'nercb voluto con quella tcnder,1rli il ~. di•~e~s~r:::fo~f di i~.~~ 0 ~:: ~~~~ 0 • r 0 rtr!~c~~:a~~~~~~ ~ità virile. Finito 11 pranzo, con uno sforzo l'effetto pro- 11raJrazzo come per comiat.ar - dotto nell'animo dalla sicu– si d1u c di u1circ, e l'altro lo rezza del rifi uto. E un altro fitsò intcrro~ativamcnte . effetto nascose. Panno, quan - - P011sotornare? do scorte nella stanza, ap- Tì-f~Ò80t~~v~~~i . t•~t~~:~~e~ ~fifi~ 3 'Jc1i! 1 ~~!e~en i~rJi~ 0 : ~ con le lenzuola Questa noUt". a lui sconosciuto , Non ap– potra1 dormi re, comodamcu- pena Renato R"iunscgli chiese· te. - L'altro riipo.te un a s1• - E que1to, che H con la 1pont11neit3di m1 gra - - Un sollevato re idrau lico. zie, ma privo di dolceua . Più Dopo avere esaminato allo che una corr itpondcnia ano· lontana Qucll'ordii:-no per 11 chevoh:: provocata dal cu u. qua le non pareva nutrire nem– cra fra I due una 1uperiore meno curios ità. ma la più fatalità marcata rioue-nanza. fiuò il Utcito il a-1ovane, Pa,o,o ,:iovanc con la porta aperta si dette a - No no, l un caso, pro considerare la sua dimora prio un ca,o qualunque ... che amava con trasporto , e Nella fronte del vecchio ,1 che per la nuova orescnza rei• era ttam pata una contrarietÀ appariva sotto nuova luce. E che l'nhru pareva voler can– conte era 11uocosturue d1 1an• celiare di11colpando11i to in tanto, aenza rcJCOla,lii - No no, lo so.. decise ad annaffiarne e spaz- Più chC'per llna le,:gereua ::;l~c u~o P,~;~r:;,endr ::r:~~~ 1;~,~~~: vb~!~r:~re~,·aun~ 01 i~: ~r:d: .· l~°i!,~~i,·:o~" .:::::oc!~ ~:~1~~:bile mancanza di cdu ra per vederla lucente in quel - Comunque sia qui non di11ordine che per lui aveva può ,ta re - aa-2iunsc auto • tanto fascino, con una cura ritario, i:uardandolo con se– maJ;?a-k,redel 101ito, con aria verità. Pal1ueschl a Venei.la Bibliografia e notizia I f'ova/ll bia11c/11. Spinelli, Firenze, 1QO~. L'!.nlen1a Fra1wcschir11,Firen ze, 1()07 R1fless1 Blanc, Fir enze, 1()08 Poemi Blanc. Fir<'nze. 1909. L'/1Jce11diario. Ediz fu1uriste d1 Poe,rn, Milano, 1",111• li ediz. 1tJ 1:\, Il Cod,èe ,J1 Perl'là Ed1z Futu riste dt Poesia l\lila• ~ no, 1911; 11 cdiz Vallecchi, Firenze, 1920 Il contr o tlolorr . Manifesto f11t11r11to. Ediz. di Poesia ~lilano. 1914. Otre w,peri . mu11rao Vallecch1, Fir enze, 1920. Il Re Grifo Vallecch1 1 Firenze, 1q21. le pi,i belle pugi11e di G Giusti . Tr cvcs. Milano, 192.1 f;"1t11t 1 t!f'e 4 -~~~c~tir~~~~t 1 ~~~6~· 1921 ' Daudct. Turtarì110. Traduz . ~londadori, ~lilano, tQ;\.J Sta mpe dell'01tocr11to Tr e\'es. ~filano. 1()~2; I I cdiz Vall1:cchi. Firenze, IQ,'\8. Sore~ait:::~~asJire~:~~c~~;is . Fire-nze, IQ,i4; Il cd1z Il palfo clri b11ffi. Vallecchi. Firenze, 19~7. Tre imperi ma11<all. Vallccch1. Firenze, Ì946. I fratelli C11cc:ol1. Vallccch1 Fir enze. 1948. Quasi ll11te le opere d1 Palaue sch1 hanno avuto molte edizio ni e, le ristampe delle Poesie, delle Stampe dell'01toce11to, Lr Sorelle M11tcrt1si 1 I fratelli Cuc coli, si sus\c_guono tull'ora a dimostra zione che l'au• torc fiorentino è cos1antemcnte ricercato e che le sue opere mai:-1?1oricircolano ormai tra il ciclo d1 quei libri di lunga e regolare vita. Palaueschi è tradotto m tutte le lmgue . La cri– tica internazionale l'ha dfl, tempo clauificato tra i pochi autori di cihadinam:a universal e. Nato Il F,irtnze 1I 2 febbraio 188,, visse a p1(1 riprese a P11ri iri: ma sua sidenza fu Firenze fino a cìrcn 10 anni or sono, epoca nella Quale ,i stabili a Ro~ 3 L~ 0 \~~~t: • 0 f.!~~ ivt~/ ila:~~\ · collaboratori pili appreuati e rappresentativi e, dopo l'altra ,rucrra n\cmu accenti rlt>lla sua open coinri sero col mov i mento futurista Con le Stampt dt>ll'Ottouniv ~•1111z1a ~I ciclo p:tr t1colarmcntc narrativo di Palazze schi che è conti• nuato ininterrotlfl fino all'ult imo suo libro. salvo qual che rar3 poc,ia pubblicata ~u rivi,t r t oeriodi cr ltllcrari Da g10,•anc ha fatto l'auorc nella compa)?nia d1 Lida Barelli. Lasciò il tca1ro per la letteratura. Non ha mai scritto per il teatro. bench!, e,:li dice, lo ha amato molto e si è 1cntito ~emprc essenzialmente au– .1orc di te3tro, oggi si ram marica di non aver mai sci:-uito que.ua voc:1uon<' ma <'Ontinua 111 ~ua 01,ern di narratN e LA FI ERA LETTERARIA Pagina 4 UN lLAS~llU DtLL A l!OLJ1 J(,A L'ALTERNAVICENDA DEL GUIC IARDINI La fortuna di (;uiccia1 ·dini segue in ~1·an parte il succedersi di età storic he e di dott.rine filosofiche . il Protestànte simo, I' •Jluminismo, il Risoq~i – mento italiano;essa dip ende dalla prog1·essiva conoscenza della sua ope1·a G LI ARGOMENTI capi - 1111. zlalmentc, psicologico - qua . tali sul valore e la. -r le è quello che 1sce dalle I o r i un a dell'opera. rassegne del Luclanl -- an- gu1cc1 urmnmn u i..Jno di" ALDO BORLE1\JGHJ che In sede di valutaz ione analizzati nel dcn.so volume storica della. sua. opera è di bibliografico di Vlncent Lu~ Inestimabile utilità, chia risce ciani fF, G. e la Jortufla del· nel suo proiresstvo C03t1tuir- l'opera 1ua, Fircnu 1949J. trnttaz ioue. D'altra part.t . ,u - ben presen te 11 caratter e e co, dt:l libro - nonostante lo ,1, nel primo lmpulio d'orl– chc è una riedizione, arnc- glwto sarebbe in opere come 811 scopi di çompluta lnfor. scrupolo d'obiettività dell'au - il ne. Il carattere con le 1ue chlta, d'un'opcra pubbUcata que.sta andar a cercare le di- maztone sulla rortuno del 1.0re _ e l'Interesse ch' ea.so tmpUcazlonl e I problemi che In America nel '36. Il c.arat- ment.lcanzc o le mesattczzc di Oulcclardlnl, sul c0&tlt.ulrsl o offre alla lettura e una notn no derivano. del Oulcclar<U– tere blbhogra!lco , md1cat-0giudizio; 1:1enzavoler poi ar- sulle alterne vtcendo di que- costo.nte di colnplesaltà nul nl. D'alcuno di questi motivi nel titolo stesso, coincide poi rlvare, con questo. alla mo- sta. Vicende ohe, come è na- c111·11ttore, nella figura. dello s't: accennato: la rella:tosltà col temi !ondamc~tall dell'in- detstlo.dell'aut.ore che dcflm- turale . seguono In aran pnrtc storico. Dopo due capitoli del Oulcclardlnt. e In partl – terpretazlonc dcli opcrn, o del sco questa sua opera e un Il succedersi di età storiche sulle edizioni blotrrafle e tra.- colare la aua valutnzlone ne– significato del pensiero in punto di partenza >. Quel suo e di dottrin e moao!lche, 11 du:zlonl C:d Oulcclnrdlnl, Il go.Uvadi Lutero; e al potreb – generale, del Gulcclardlni; la comment.o all'osservazione del p1·otestanteslmo, l'Illumini- ter1..o cnpltolo trntta dello boro agaluna:ere U suo pro– ricerca delle edizioni, delle Ln Vista cl è sembrato utile SIDO, 11 risorgimento Italiano: 11plrlt-0 di parte nella Stor ia, rirammn politico, la sua. stes• connesse polemiche, e dei a lodlcare un pregio di quel e dipendono dalla progressi• o mcgllo delle valutnzlonl di sa tormaztone, le ltnee ccn– gludlZl, di secolo lo secolo, nuovi studi del quali ha de- va conoscenza dell'opera del essa dettate da spirito di tra.Il quindi di un suo pen • offre di per sé un ricco qua- aorltto alcuni risultati il Lu• Oulcclard lnl, sostanzialmente parte. On questo derlvl\no siero. e del tuo stile. Con dro del costituirsi della tor- climi st.el80, negli ultimi capi- limitata - fino nlln pubbll- direttamente 1 due co.pltoll queste ultime si CICC In IO• tuna del Gulcclardinl con le toli del suo libro; e cioè, d"l cazione, n metà del secolo seguenti, sulle o.ccuae mossi;.:stanza dag:11 lntere sal conere – dlverse storie di partlcol an Gherardl al Barbi al Palm a- 11corso,delle Opere Inedite a al Oulcelnrdl nl di parzialità ti più: che dai limiti di que– episod1, che testimoniano del~ roccht al Fublnl. l'apporto di cura del Cnncstrlnt - alla verso alcuni prota gonisti del- sto libro. Lo. questione delle la !orza. della sua opera. con- un metodo, ohe distingue i Storia e alle mosslne dell'edl- la aua Storia, e sulla critica locuzioni fiorentine e del lln• slderata sempre come cnplta- lorn dal a:iudlzl delle scuole zlone Corblnelll del 1~76 e l&plrnta o. opinioni rellslo.c , e:uaggto e del criteri seguit i le. anche dove soga-lacem a precedenti , e del quale è pur delle altrr che 5eRUlrono a e cloò, In soatanza, polemica . dGI Gulcclardlnl nelle sue• settarle o preconcette valu- da. tener conto. cosi come di- breve dtstnnza Lo sposta • E' questa la parte centrale. ceMive revlllonl delle aue o– tazionl. Ancor prima che ve- s,tna:ue diversi tipi di gludl- mento provocato dnlln cono- cd ('5.Sellzlale. del volume. SI pere confermano altresl le ntsse pubblicata, la Storta zio e diverse scuole o modi scenzn dela !ortunn del Oulc- Jnacl la pagina che apre Il aue costanti opinioni, morali, d'Italia aveva subito I morsi di interpretazion e storica. SI- clardinl, l'ultimo cioè che ab- terza cnpltolo e che ccron di polttlche , letterarie . Non ao• di avversari politici: uscita mlii distinzioni potevano aver btn provocato o piut tosto vi- avoll{err. del l'l\PPDrtl cpl1to- no più le notazioni limitate noQ completa nel 1561, se- maggiore vigore. e ne snreb- sto accedersi, sulln concreta lari del Machiavelli e del alla pagina di dubbi a:ram– gul tre anni più tOl'dl. la pub- be venuta !orse una più di- ricostituzione storica della Oulcclnrdlnl, qualche cle- mntlcnll, pubblicata dal Ro– bllcazlone degli ultimi quat- stinta caratterizzazione del sua. opera, una opposizione di mento d'un giudizio o d'una stn11no e dal Panlaada. Ca.IO tro libri, la cui revisione era diversi aludlzl. Il Luclanl tor- Interpretazioni polemiche, cui presa di D08izione del Ma- mal, Il pericolo sarl ora nel- . rimasta Interrotta per la na. altre volte su quella sup- credo non si possa ridurre pc- chlavclll verso Il suo corri- la tentazione d'lntellettuallz – morte dell'autore: ma edtzto- pogta sordità del Guleclardi - rb Il celebre sagRIOdesnnctl - spandent e. Ma viva è la par- zare quelle direttive che lspl– ni mutile di passi che ot'!en- nl, e in generale le osservnzio- alano sull'uomo del Oulcciar- te che sesue, e che tratta rarono nelle sue correzioni il devano principi e autorità re- nl sue personali ritengono dlnl. In effetti. dnll'edlzlone delle neon.se del e piagnoni>: Oulcclardtnt, tentat.lvo che la. Uglose e polltlche; e qulndt d'alcuneh è dl particolare. co~ Oherardl e dal snRglo del qucUc ace~ del popolnrl natura , 11 carattere steaso oltre edizioni. Integrali, o del me una contrapposizion e di Bat'bl a oggi. lo studio degli confermano per noi, come dclJ'autoro sembrano alngo– soll passi mutilati, avvlsàglla pareri l\ qucllt del Gulcclnr- Rutogrart e le nuove pubbll- n!termb 11 Fuctcr , l'lncapl'\- larmcnte confortare: e que• della larga. polemica trn cnt- dlnl su vari argomenti: non culonl hnn consentito un ec~ cltà politica loro rtmprove- sto 11 libro del Luclanl utll• tollcl e protestanti. 1Al. rei!- si <1rcdnche questo offuschi cezlonale progre&SOnena va- rata dal Ouicclardlnl: cl In- mente correHe, con l'acco– glosltà del Ou1cch,rdlnl e In. però la S\JA esposizione, sem- lutazion e del lavoro del Oulc• tcresaa. di pll'.l l'emergere da star un vasto quadro - e ala. vena che corre sotto le op- pre 11 un modo chiara e clardlnl, la scelto. e l'uao del- quelle ncou.se di un lato del pur sopratutto psicologico - l)()Stel1nglurledegli nvveraari;' obiettiva le fonti. i tempi del 1uo lavo- carattere del Gulcclardlnl. della sua secolare fortuna. ma concorrono a render pl(I. Alcune delle questioni qui ro. ta 10pratutto l'elaborazion e che !u tra le cause della sua ALDO BORLENGBI Intricato il problema, un'esl~ ampiamente discusse. come stlllstlca della sua pagina, grave tristezza, dura e tutta ~~~l~r: ~~;la~~~ ~~~~~lic::~: ~~r'~a:lel~~l rg~~~cl~r:n!tl'.a~:~~ao:~~lgu~ è ::~t~.a~ ~~~ ~h1.u3: :~l~~tc:~~; s~~::~~: * rate, e cosi su temi di religlo .. son protratte fino a questi ul- quale torna nell'appendic e, ai1.a che vi si P0-'8a dnr più Sono In prepurulOJ'tepreuo ra ne <esitazione che cresce con timi anni. ma corrette ormai m11che gli riesce tro. I più mollo J)eM), è caratteristici\ 011111 EdHr'lcll san,an, dfcerae la chiarezza e In maturità del dal sostegno di documenU astratti , per In st-0ssa lmpos- anche l'insistenza olre4 lr nuovd opere, i,o cuf: e Art• • suo pensiero: .1 Ricordi ne- che lndlCl\nO la preparazione slbllltà di trnt.tarc. senza con- sue preoccupazioni di ln1rnn- giur:ieC:i~~!' a u:~alt!su~!:i• : cumulano nell ultima serie I precisa. o l'autenticità della nesslone storica, sen1.adlstln- dlmentl e vantaga-1 persona• J>eri11 df olot-onaf 0111 ,uue•; • ,.. pensieri sul mira coli delle di- scrittura rulcctardlnlan a: al~ zlonl di metodo tale argo• Il. In!lnr. pur concedendo nl- trodutton• alla p, 100,ogfa. couer- ~~cl~!11!:~~\~a':::r~vl~~W; ~~u~~~~~zl~~ !~~r:::w ~~ ~e~~~i v: c;~~fo~f.ntl ~lo ~~e ~le~i:cst!~W\ ;,~=:~ :~:a:: O:E~lt' ~~~:~!'1 storln. e In mort e, la giusti- restano caro.tterlstlchc per 11 81 è detto . nl prlnr\plo d !ore cosi sicuro uso e si rl• ,tre/li, e Novo/fa• df Ceccn,, in zia di Dio). In dlrtlcoltà a In~ costituirsi della fortuna del- quest~ noto.. ohe nrll 'opt>1'fl. volgessero con simpatia alle du11 volumi , aCcmfcr111nae oomm•– tendcre li luogo esatto dl glu- l'opern del Guleclnrdlnl : cosi do! Luelant. nttrnvrrso l'am- auo pagine . Frnnctn Sparmn ';',°,; 1 ~~i;1,~l~'et 0 f 111 ~':":'!~,:-~ 1 / ~;: dlzl e proverbi e !orme cor- le accuse del cat tolici e le pia rnsaegna blblloa:rnflcn In11hllterra , l'Eut'opa pnrtt- lò " camaanl ,e .,tortG a, Ffren• rentl di llngua H IO, come 1\ difese e In propaganda dC'Iraccolta sotto alcuni centrali clpa nllc polemiche suscltntP te - Le or1111nf,. di R. Dl°',ltf.&o1n, ::i:p~~rel~n u~ 1 n !~~~:~l~n: ~f:r~1o~!=. ;,fc,nl~ ;n:r::: :te~ r~~~; e1~:t 0 ail-o:~bl e~~ rcrpr~~: 11 ret~l~es~aon°:r~i;;ng 11i~Y:1~::al~~ii =: invcee. originale. e di valuta- t.nzlonc della fortuna sua nel- Gulcclardlnl. sopratutto allo ancora nelln valutav.lonC'. t11111a,u1 a,. B. Paradlaf, a rond4- re Il dL!prezzo suo e la non l'età del rlsoralmento lto.lln- 'Uoria, che cl venqon resti- spes.,;o Involontariamente po. 'IJ::~!/e;lsc,C:,1:'"~a c:r/~~~ca :e:,i retta valutazion e del !enome• no, Ma per dar retto gludlz.lo tultl In un ampio quadro . 0 1 lC'mlca, d1 storici dell'otto •i Arabh di 1,1, Gufdf , a Pifoologla no storico rappresentato da di qucst'opern occorre tenerne qui certo nspctto vivo polcml- cent o Un rltra.tto. !JOStnn- animate• di J. Ot.111/amno, aJuar Lutero. Ma anche del Outc- _____________________________ fro~~!~~ •e1,di. ';,, 0 ~':[dg:A!1: clardl nl dobbiamo chiedere • Propeaoutfca /Uo,o/fco a df He• un giudizio storicamente con- 11d, a Tragedia l'l.'amore • at a. creta: una valutazione della - ~ ~e;~ 0 ,;c;~~,.;f /I u~:!er, 11 ~j rivolta .splrttuale simboleggia- coneetto IOOfologfco e ytttrfdfco ta In Lutero. poteva solo ve- dfllfoSfato• dt II KdHJ't, e Tea- ~: :i e:!61&tf~:! u~l !~~~~;:~: :?1::~~1~::h~~~ ,{;'~ 0 it nn1e ambiente !lorentlno, da Ulr•, a Nuovi i1ml Jlorcntlnt dc:I unn coincidenza. di tede rei!- Duecf!nta • o curo di ,'lllt1lf0rf" I • Rlosa: laddove lo tro.dlzlu 11r> ~';;'/~ 11 ~7'·M.• ~;:r~re~rr:'! '&,,:~r:r: rcllgtosn cnttollca ern storl- ~~~,m ca ,co,ioJolusa • di o Ponemi. camcnte un elemento della a Le .,allru dl Per,fi>, a Lo Re• cultura e deUn vita. ;::tefw\ ;_--~ </f""J'!~~'tif "11"'\!..::;i;-f-,- 11ubblfC"O '" Ploion, e senza un at.to rivoluziona– rlo non poteva venirne sepa– rata: Oulcela.rdlnl atudleb auel che Lutero rra nel qua– dro della rea.ltà ,torica ch'i\ In so.,tanw 11te~m, di tutta In sua Storto . E Luclanl ricor – da n bla.,tmo rivolto da Lul– a:! Ln VlstR al Oulcclardlnl per non aver visto qunllA e µandr rlvoltn gp\rltunle :t e commf•nta e OS.\t>rvR7lon,. 1 . L. a:lust!sslma•. cadi" n,.ll'a-l'ltro.t- ·\.4(. 1'",t,~·e.,. te1.:za. Ma. non ~•i> d,-tto eh,. ~ nuesto sta un volnmr .-rltl co E'. ben.si utlltsslmo per In "hlnrM·M " l'nmo!,-7,1.n dcllti Serrlu Can1porc1I: l'l\ts1r glo Un ro1nan,.1er 111n11r1cano ct1.1 ha conqulaltlto In tuuo li mon– do una 1fande popolar!•'&, Up• ton Slnc\alr, •rt. prnoDtlllO In poca 11111 llaltant da \lllnC:Mlo:1 li primo romanco ad appa,u,a nello. ,or,tono U1\\11na urà Tina del mondo , un lugo e Clramma– t\co 11ffreaco delln ,1ta america– na oove 6 prota1onl#ta LannJ DuCld, un ayanll:ot • CfellaUned.el Meolo, nauo di un mercantd 111 cannoni e di una adonna tata• le•· Bulla arondo delle puatonl amoroMdella madre • desii tn– trlthl poli tici del padre. ems-rso Il quadro dl un'1poca, fra le ptQ ,1 ... e e to,mentete della ■tona d'Amerio• di festa. Nei candelabri do- - Ma ora non posso por- rati sopra la con,ollc ~ddiriz - tarlo via. . digho: \'UOto.Vi restava !'m stato arre!llato Per ruru ,. ,1 .C. ;t 11.J1\ ll'II -t:ttlo d1 nc or• rno abbia rubato altre voltt•, l'spresstone uerfettam~ntt' ,.1. p ,6 una a una le vc~t1quattro . - Non appena ~arà poni - ,•olucro che <1''CVaracch,iuso capisce. dare le $UCparole medesime ,nrcbbe infirmare I poteri del J:norilr , assa to e prese t candele rosse, ,quasi che da bile. - Guardò intorno le le ~ute e le mç>netc.Un 3K1· Alla fine li dehnqu~ntc .e.r11• i vecchi hanno l'occhio tar la J;?iustizia, la sua forza in,· Il giovane: Pn:tore: conchi n e un momento ali altro doveue- sue cose dentro _lasta!1ia che tata~>nelo assaliva affrontan nel.le ~1am ~ella ,:1ust111~ d~ e !a mano ~esantc • e a I sorabi le. Se ef li si è prcsen - se- per non costitmre reato. :o essere acccs~. Non , toccò parev~n~ ar ricciare 11 n~•o do 11terzo posto, ma la ma- a Er:l I ora! Cera cascato, al rnccoh ladri fintScono icm1>rc-tato a noi col certificato Pt>· il fatto, e rivolto all'imi>utato ti lampadario d1.Vef!e~•.t;a1i: · t'!ttc m11cmc,,~ome ~amc m no. tremante non •ave,•~ d~ la fine! _Una ~e pa!Z'a tutte• . rnp,le ~ ln\•tce, ne111111e1!0 Qu•· nalc in regola. noi dobbiamo aggiunst>, con soitenuia se- l h • grappato al so(f1tto s1m1le a d1gn:atc per I 1~trus1onc pie- str mJ;?ere che delle s~oKl,1e. S1 Un re1p1r~ d1 .sollievo corsi! ste c1 potrebbero ser.v1rc. credere che questo è il pri • verità: pa azzesc ,ano un 1mmcn10pohpo, e dal qua- bea msoppor1ab1le. Le i:-~ardb sedette pensando, qu111d1 1 con veloce E se ra fissata, al tem'. E l'uomo che tutti avrcb• 1110 furio che compie,. Allo a Un'altra volta r •nndovi 1~ sarebbe ro d11ccse nuvo~e una a una, .calmo e sorndcn - indifferenza di forma lità, ,1 po stess~, una sospensione d1 bero voluto 11 Corte d'Assis'-', "COPO di sedare il clamore che- 111 una ~,z;ic herin' pc\ 'acqu: . dt polvere da formare un c1- te per rass,1curarle. avvicinò ~I quarto ~he J;?ii.R"liincredulità; ~•enne chiarnato u~a mattin a crcsce\•a nell'au la il )?iovam•!<ilare-·del formai:J.{'io,ricord:;. (Conth1uaz dallo J. poglnaJ que,to giuto qua,1 otcoconweo cloq~. E non appena dalla La m~ttina .dopo, li solle- pareva di aver v11to orima In un mante la fanta:ii;t m Pretura, e a piede liberi, Preiore anzicht sen•irsi tll'I levi di 1>ass:lre dalla cas... a locazlo,11 di cenee pu:cfl. ma 11tl (e li I! olato In che modo sap~ ~!u,~: 1tf!~v~f!!~~:e 1~ccti: : v=~~~~ idrau lico era "com- di apr:irc. con le bucce rima- cors_c. per 11 f!a causa di entità tra• campanello affermò: ~ in oi: 11 Prima ~• uscire . Una )~cond;1~~~f,C:e 10 :! !~tet:!:'r~co!to pr:! ~~tfu::i~~• e 0 ~!'°~1t. ~: ~!: se e si usicurò di averla P Panno rnnasto solo chiu- st.e d1 un f.rutto i:oduto a S1 parlò di un colpo ma• scurab,le. modo questa volta il furtt , d11nent1ca11za ,arcbhl" 1mpe, por::lonl e duarmon,c: qua&,ca, ,to qua,t paroat,ttco décor che chiusa bene. Accese la can- se berle la porta e con ia can• pieno. <;;uard~ attori:10 la .sua i:-1s1ralc fatto ad una banc_a: P~ oduce.va viva 1111p:e:;;~10-c'è,. , Mo,Strando fra due du;1 .Jonabilc •. . vando II romanzo di li. 0 voco Impaludo eon tal'lto, 1apore le d I d . , è d 1 11 d' .. _ stanza 1!1ord 1!1c, ,Kh luccica- vennero tn scena la ~e.litac1r- ne I accanuncnto del 01z~1c:i una J?rai,osa scatolcua rolOu• Da quella .iO.(tlrn. r1tornan a poco, da quella lndu1trlo:rarrcature i,cannl deltarttt pal.aa: – e a e a~J?r~pptn °t 1 d I ca: e a ne o. jfno e 11 1 P 11 d 6 aJ.!1 ,•ano ,rii occhi dt un ardore colare, la fiamma ossidrica l" l{nolo nel \'Olerlo denunciare. eia sulla quale era rtprodoiiu clo Pomrn il iiimor Q..,car vlsuulltA con quel perwnaua1 e te,chtana, na,ca quel 1011$0 qua- me un anima e c.e . a,van~1i:-rup~ato n_ee spa e, an . ~ febbrile. uscì nella corte e .s, una nuova invenzione eleu'ri• e- una v?lta denunziato man- a. bocca ii alancata una ti •r . Pampaloni riprC'se il "HO ·1;1 vucllu voci. quelle ,cene e cor- lf tra,lacfdo del ra1,mortf, ata- ;~~ri~cdav;I~~~ dui,~~u:fc\ ,~ rnci~h~ut~: 1 ~~~a n~!co~:!~ I~: di~de ,a pcrcorrer !a ~avanti ca che, 11furfante aveva cr~- tenendone ,la.denunzia per un . Dn ~nrr~ ;ua il p1zz1ca.:.11~ clarc ~ilc111oso e lc-1r,iero' 1, ~1%t~f ~~(! ,!~~or; :!~i:~~~e ::• 11 J :;~1i, ~hc ~ 1 ~1 :,i 1 ~:':;~~o t~= dove era il pecuiio e dal na- contb, ricontò, diStese; e quc~ ali uscio pestan~o 11piede. al duto d,1varare . danno cosi htvc. . lo, con un. accanimento scm modo d1 chi hn faccende qua, 1 la df111t"n•fo11e ,,tm<ÙJerlC!ol'artt,ta. In quel nutdc ll)tcchlo scondiStlio lo trasse. Al lu- sta volta sparti in Quattro ti !'"odo delle s~ntmellc che per S~bno dopo ,1;1nvento con- In Pretur~ la piccola cauu pre ma,ii:1ore, confermò !a ALDO PALAZZESCIIJ df Fircnte e dtntonu tlt'rclra do ,10J't rlachfamo ,oltarito df tro• mc della candela sopra la ta- totale e m quattro luoghi dif- 11 fr.cddo ~, sentono rat• 1rn10, molto p1u modesto per prese ~na p1e_gacle,:ante. . denunzia, e descriue nei mi- un lmprculOnlata ,cnta •crupoll r.'arel co,I noltrl of.rl d cleboleue, vola aperse e distese· contò ferenti lo nascose dopo averci trapp1rc quanto non meno strab1hantc, li s1,2'norPretore, un a-10- 1llfflÌ particolari come il furto * Niente plil:, In/atti, .soatiltà e trn. :o I t':ft,:riterl, con,: :'rg111tf fn• contò, ricontò ta.ntc· volte; PC'ntnto e ripensato bene, CO· Non s,CJtU!Vrl nè pene,ruiv a spostò . Ji netto il, campo d1 vane eh bçll'as1>etto e dalla io.ne- ~V\ftlllltO sotto I suoi ~:a;f": n,crc,?:~d::a,~,~1~~:c;~ cu~ ,o:./ ::r·~t~,~n;, ql~el~tt~ sparti in\'olsc e rinvol&e ri• mc per un problema sempre col pen.siero 10 Scomparso, ma azione . Pa,mo a\e ya 5vah - paro.la facile. izua r <lava col urrh1 1mpuncmc:nk e conw bero acde all'bifzto l)roirfo Jr. tudlnJ eroiche e IJ ,cntt mento chius~ ancora e fattone, due più grave da risoh•ere. :11 :ient1va. crcacer~ dentro un J(1ato una p1zz1cher1a, aveva ~orn _so ar.i:uto da\•a11t1 a "~ il malandrino si {o~se porta La maccl1ina da scriver e certt parcigat dtll'oÙr'AOrlco, ,~ drammatica della ultri. parli ,i apprestò a naacon• Una reciproca allc,:ria ere- ardore mco~teniblle. E,:11aspor ta10. non s1. sa come, Il, s1~nor Oscar Pampa lom ta via In SC:ltola con una d, . . . zona df Pe,genth1aJ, ,na un ar,- Palaueachl non eaclude nè de– dcrJe in due luoJrhi differenti sceva nei due, nei loro rap- .~tcs~onon.poteva compr~nde-- molte. to~111cllate _d1 m~fCC, danni ~ettanta quattro. so• siiwolt ura che sapeva di pro non piace a J>alazzcsclu ,to tutto civile e tnqulaltorlo di ~rlme, ff llmlta a tra,crivcrc. anzichè in uno •'?han~ . Qu~l; porti QUOtidia!1i, al !"odo Chf' ~itt~ ~t~~~lCe~' r~h ! ~~~~ai~ bil?a~'t~d•df\~~:~~à.a::~/ 1 ~~: ~raai~'timdiat~r ore: ;i.~~i'e. c~~~ vocaz,~nc: nè più nè menu w. maochtna di scrt,cre 11a ~~~n!e% ~"a,C:r':ic,~~&O~~"::: ~t i::::u:!fatfi~~n::i/1,:S~:!~ ~,,;~~ri~ rtiuc::r:~~~t~o:~~ ~e~n::r~ ~~ii ~nin~i ~~ubaltt:~ : ogni mod~. non avrebbe '3 bato una scatolet~ di for- ave,·a a, sun10 per la ~•:co• ~~~,~ ~lfev:t~bbepresa un nor :.: 1 ~u!:~::!ir1°?~atA!~~: t::!~ :oa~~ '°Jfet:c,;'°~ 1fo~a~ !::rl'! ~:~e ::::~q:~"aft1t:r:t~•/ :i~e;; manati era ricca di tali na za e la tensione: l'unità . E put~ csprimerr ma~_inoda ooche lire. stanza un conlefnu uff!c,alr-. a E n ~ ta perfino ,upent a dal ditta- malinconie. Solo, nél Janao, du- I! ridotto, o tra,cfnato, all'ope- JCOndi/?li· CO$Ì ina-ca-nosi e allorqua .,do una sera Renato, Rientrò . ch1~sc. Una stra • C, sarebbt- da credert che Era corr etta1~1ente ,·est1to, ~uc st0 /adro se.ah . fono). per mo1udel quau la ,u.l rcoole, quell'arnioniMa col/abo- rtmco . Il ,uperumano al r,aro- d'v 1 ~he solo la fantaaia contro la propria abitudine na allea-re~n mvade.va .orni la fantas!a, dopo tan10 cor- 51 mostr.a\•a. m un ~t~ejZ'J;?rn ~,mo, c ~ pc~ intera vita •·• prstlcltt • ,•PGUta a un eccllft· ra:fo11e di pre,entc e panat o, dfattco. eaettl ,tranamente, ma d! p~sn~o aveva potuto creare tard a"a a rientrare era stato sua fibra m quell'aima zione. rere inutil mente, con la 1111mento d1a-n1toso e ~11m,•oltu reb~c rmscu o ad ev~der, mento delllaplraatone prq,OCAtri transeu11te e peralatente. d'uomt• accettabilmente dlrntn11cn.tl del- 1AII ·i ò e ntu ale alÌ'ora datA Nei candelabri dorati so• gua fuori si fosse buttata a alla pubblica opirnone R 1• l'atione salutare dcliii c:-1ust dal ticchettio del tan t. nl e coae. Neuim a Polemica, mal l'arte di Palaue1c11c. E' l'ecce- puntu;l~~~tc', :ti:~~Ì~ ~o~~- P!~~.~eil1iusa la port~ e ac. D_ra la Cl1nsolle accese le ven- sedere. per. 1111 ris~1hato 1 CO!:spondev~ ~011un. sorri_so i11• l ~~· alla fine della carri er ·• ro!:1 1:~~:t~ e~~=~c: C~lll~~::al~ ~r::r?a ~~1~u,~~~t6 t~11;:1i::ta~~: f! 0 ":ci~ 1 · d~hc~~g:~o, eco:1~:k~~ raie del giovane che la sera cesa la candela quasi f?u c uqua ttr o can~elc rosse, dett.c POC!) app rezzabile: macchc.' tellig~n11ss11no. pieno d1 com- :i reb~t CO!ll_Huto ~n furt ,crivere lutto - dalla corr111>011- co11dlzlone dell'uomo tid ,uo prt>- li giudf::to e f/ co.stu111e !f tra– rientra al focolare . Nè Pann a chiamato da una voce alt1111- fuocco al i:1rasolc sotto 1I Stnn,rendo la m1croscopa:.1 prens1011c, al sorr iso ar~u h1 11 ! C!Httà 11\11111!1~ e 10 con~ donu alle d1,erH 1tc1uu c1e1auo: Jcntc /atto di rtmpfa11ile di dc• 1/crf,cano O grado u grudo tn si stupi di unta naturalezz a, ma, eone al primo nascondi- quale si sedette per consuma- pre~a sej[ultava a ~orrere. e au_t~revole del suo ~10\'anl" z1om ,tanto mai .111.i!' l!llle? I racconti, romanr.1,o poe,1e - cou slderl. Una ,w, talgfa dlrtmmQ, u11atral"parenzadi oocc. 1Jualco- . on altrettanta ,·i cor- glio dove si trovava il denaro: re da solo la eena preparata a Cera cascato proprio come mquasuorc. II Quale a sua ..:hc 11 colpo d1 un famu, una 1roua penna 1t11o;rat1ca r!J Ml,µrivalenti,. ,ulla IJUalo gioca ,a cf tocca di lcoparllfa"lamcnto arl'I, c . bT f • d \'UOto v· esta a l'involucro per due 11topo. Bene! Bene!• volta ri,·ol)?e,•a te proprie pa- maestro ci appare il prin H tavolo. 11mtnuztoao lucanto dc. tutta la • t·en.-e• e l'mn aurl- sereno: e 1J et1nto dd vetturino ~:°t'a%ifias;e '!~n~lvc~~ ; co~~ che avcv~ ~acchiuso le cartt . Su che cosa -.'era iasc1at:t ro]c più all'aria, che scnti,·..i pabc.,, i~c~rto e inftlic e, rl =~ ~e ~ ~!:~d~ 1 •;.~~ 1 .:tt~le:~ 1 1~ :~:u~!~~~e;,::0 ,; 0 l':"f~n~l:;f~~o et! ::,r:,' 11 ;:\ uae~J:'~!!~n:::~}e f~ :: retta e semplice. e le monete. Stette un pocn Pochi 'tlOrn! dopa . cors<.orcndcre. la volpe m1pren.ch - .'ip1rar~ dentro I aula che al un pr!ncip111nte • · Pita 01 parole, uon puo per ,ui clit' ,ta 11n IJOCO m mmLn a Pa• colare tJOC• dd venditore d'al~ Renato non diceva mai di a riflett ere prima di accin una voce per ti quart iere t- bile! Per Qualche pcu ct11110 pc:110 m sè. 11. ,1gnor O~ca, r .111111:tll•• fNere aoetltu!to e1a1 rumori» 1az~e,ch1 manaecht · ritorna re se saptva che non ,reni verso il secondo nascon- pc: l'intera città: Pa11no era di forma)?gio . e Ammettere che quest' uo- sorrideva d1 consenso CtJll11:1a battere del ui,u. Noi diremmo che proprio dG f'EURUCOlOULIVI iblioteca Gino Biaoco

RkJQdWJsaXNoZXIy