Fiera Letteraria - Anno V - n. 10 - 5 marzo 1950
Domenica 5 marzo 1950 .. ARTISTI ITALIANI Sergio Campo resi • Non JÌ è fermato al ,uo or,gtnario • ,cif,ioni- lmO », ma è andato via via cercando accanita- mente la rua strada S lRGIO CA,VPORESI comlncfb a df.legn.are, f,a. prigio– nia. cht avta,c ormai trent'anni. Mal toecota una ma– tita, prima. Mal dipinto iin q11adro. La .ua ; 1u1c Gt'ttntura lhcgolare. ch'egli condtm'1e con due amlc1, pr10 1 onfert 11,t P11r• degli ln"Jc1l 111 E11ttto. n,m e tr.. ,i 1eo,=tritro artiltl, a un'et4 le cvi o 11 t fatto o la inta ho tmpoato·unu ,celta. Camporui, prima. di andare tn oue"a., eta pro/e11or, di gfnntutfca e non pen,at1a /or1t1 che dopo arrdtbt /arto q11alco,a di molto dlt~r,o, GU u}/lc1al~ lngle1I a modo loro appreuarono le quaW4 dei tre amici, o oli diedero da riprodurre a colori cartoline della Scozia e delle Cornoroglitt &:edule del f/01/o di Napoli; net ritagli di tempo, I rre dlphuero 11cr ,t ,oH, 11ccheal momento dd rimpa trio ognuno ,1 portava dfttro nello zaino a.uftnne alle camicie e al aoi.1rrntr1 d'~~tto, un /tuclo cU dl,egnl 4 penna e 4 mat,ta. traccf11tt iec?ndo un11 tecnica che gU era nata dalle m,in l come 1m ml:-acolo. • Campore,I abtta tn proufncfa, a ,orli, e non pen.,6 ma.!, o lo ptn16 ,oltuto ffl un momento, che quello che rzt era lkCCaJIO /OHt llM co,a da nltlla, un lncfUn.U tnlat:ll• r11bfle. Con.Unu6 a dtlegnare e qualcii,w gH dUff, COfl '" meraetgtta , che i 1uol dl,egnl cu,omfglltlrono 11- qucm cft Sc1plonc: C4mpor«I non aveva mal out.o nulla di Sd p(on.a, ftt u" ' quadro nt un dt,egno n• una rlprodtufone. 11, quuto, i:enuuJllf, I un prlrruUDO. llO(lllo dlre elle, entr ato a •ri certo momento nd "'°"do dell'arte, fnco1U4~oolmen te ne ha ...,,,biro l'arla, collocandoli al punto utremo dON pt1 aun arfUtf. che lui non cono,ccro, treno gf1.inU. E dfda.mo pure Sctptone, e anche Maccarf; ma, a df/lerenza di molti altn che, J)ffmeaft del loro ùmpo, rl/anno abilmente qudo o que!l'artfda, • prima o poi ,copro,w fl gioco e ,1 uavrl - 1co11O,Camporc,I t:a tror11ndo, tra dll/fcoltd e pe-ntiml!'ntl, la ,ua ltrada . Chf non t ,tato in prot:lncia, non cono,ce l'ambiente, U ,o,petto e I buoni comlfll dd plUor1 che rl /f.n.KO U -peg– giore ottounto. le dl/lfcoUà di organ~re un11 mo..,tra che f lfgnorf del circolo guardano, tra 1111 ba.Ilo e l'altro, con mal– celato dtlpruzo: ,t tratta, tl plil et.elle volte, df ,oai:ar,f u11 bvco e quf t/oqlla ra. Z. rfprochufonJ ,u Van Gogh, Goya, Mo– d.igttanl. Chagall, Immaginare i: colori ceri, rifare ht,omma. dentr o un buco, Roma e Parigi, Camporul ha n ,uo buco in una ,tanza a tetto. come certe di l'fa Margutla, dove f quadri 1algono e ,cendono dalle pareti che non ne ,apportano più d! un certo nu– me,n, e: gU 111Uml, cui toccano le quattro cornfd, ,01tftuf – scono i primi già ,orpa11aU che d ammucchiano In un an– golo. Qualcuno rimane, att11ccato al chiodo. a 1conare una. tappa fortunata. Dentro fJU~tta , tan :11 c•e di tutto, la libre – ria, la ,tu/a, Il letto, u11a veccl,la poltrona -per glt omfct, Il cavallttto, e 1:,ar,a sul mobili una Innocua paccottiglia, maachere di cariane:. ad e,e:inpfo, palline colorate per l'11lbero di Natale, nlnnoll K"nM apparente .ignlttcato , che un gior – no. per una fmprowt,4 rlcognll'fone dell4 /anttul 4, li tr 11- t/Orffl.(tnO ,ulla carta In mt11clt.cre dolenti e animate, guanti ttrazlatf . Campol'l!'li non ,1 t /erm.ato a1 iuo originarlo c1dptolll– •mo•• ma t andato t'ia da, accanitamente , cercando t mud pfu adatti In cvi la '" Ironia, Il ,a rcc,mo delle ,ue: donnine IUJornd, uprcul Jacllmcnte dal dllt(lfl-0, poteatcTO uprl– f'ttrri e placarsi nd colore. net toni, /are tutt'uno con Il 1t11tim,nto della pittura, che d amore MllG co,4 dlplnt11, e per ù /or:.e I colori che la fndir;fdu11no. Polchd eglt crede ,la t-allda la deJfnlzlone grammaticale, r,tr c11l fl pittore d ,opratt11.tto colui che ,a diplnftre Per quc,to molti suoi d1- ugni egli li rlp~c,1dc e ,se /4 quadri, ,ottoponendoli al va.,uo del'lnlhto del rolore. Nella ;ngenultà • nella ,crlctà di qlU'– tta lmpostQ.UO-n-e c'd tutto C11rnporcli. In J)TOVlnda c't un pericolo, 8 quello di prendere ,rd 1erio quello che tiiene dalla cftf4, 1 programmi, le nuooe 1c1tolc maniere. Anche Camporuf li prende ,ul ,ulO, ma "°" per aderfrttf. C'C un buon unao fn114to che ,1 ribella. LI prende Hl terlo 1>itr 1rrltarcttl. Ma ora ha ,muso anche d"frTftar,f e penaa 11 dipingere: cieli Jantaattcl gra11ldl di ,netamor/011 su r,auaggl, giallo, arancloM e viola, df peri– /er ta italiana. Come C•mporc,f fn !talla ce m: ,ono degli CJJtrl. ognuno df'f q1LOU meriterebbe un cfl1corso ben pft di- 1tuo, nutrlU di ,oUtudln• e cff pa.Ulone J)Cr fl proprio la1:oro. STELIO !\IARTlNI LA FTERA LETTERAR I A • Generose memorie di una pittrice napoletana E' lontanissimo il capriccio d i un Dali, dove il ricordo è sempre acido , catti .vo e dispone pizat.osto alla di sperq.:r.ioneche non alla speranza iblioteca Gino Bianco Pagina 7 JHOSTRE ROMAL\E lisioni d Londr ealtre note liete
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