Fiera Letteraria - Anno V - n. 10 - 5 marzo 1950

Di>menicà 26 Febb raio I950 Uno seri t tore · eon ·due · volti Fr an z K afk a è g ià al di là di qu ei tra tti così singolari e a volte pau ro si, che segnano il suo second o volt o DI PAOLI L A F IERA LET T ER A RI A Pagina 5 lLA P AJROJLA M AGICA E' IN VISTA . Come ·sollecitarela divnità 1 Kafka tent a di r aggiungere l'assoluto in manier a miracolistica DI N E LL O S AITO L A INTERESSANTE bio- met,rici (uomo-Dio; uomo- « prima » che Ja mcdernit~ ca» sono invidiabUl ed er– grafta di Kafka che mondo ), stabili tisi già cosl rendesse ad essi facile e me~ici, gelosi della loro im- / N TUTTO questo dìscor. qualcuno veni.su in me11te di aiuto, ma sollanto tma mi- BrOd ha pubblicato (F. ferre i e •immutab i:i nell 'io- quas i gioconda la loro vuo• penetrab iUtà , ne:ta loro in- rere e.distrtfcr e, cli 1t s~ fa tornare, dopo pi,ì di veut! an- noccio,. un ~anno, no,i tanto K. Mercy, Prag ) a segUito Canzla. Kafka è fa!;clnosa- te.zza. Già « prima» il sen- comprens ibUità, divini. E, tor/del'Pr~c~l:s~:'~:.r :~'!l:1:'; ~ties 1 di?~'\inPda'e~~~ >,,,~i: 1 ~i ::; f1'si~'; ·11i?,:: 11 to,f",%l!: ~f 1 {~t~i~og.;e~ d~1;~ 1 c ~~ ~~~ 1i~aJ~te~~tnJ';~rri: ~~ri=~t~i:~ 1r: t ~t~;al'l~~; ri~~atl~~~e~ te·n~:Su~~ ~~ si tro.sc 11 ri, 011 ti che il dime 11- verdetto suo 11 erebbe allo frnr rogio 11 e Brod c~i,11ne,1ta a tore ed intimo amico . ha assol uta come solo lo fu pet non ha mai riconosciuto la abbia comprensione per me. ,t.chi del tutt~, 11 n elemento , favorevole a Brod, Kafka l,a q,usto propoS1·to: < E~li ave- squarc iato il velo di miste- un Pr o\1st o un Kleist; e tut - <<diversità» assol uta di al- Avere uno che mostrasse eh~ ha la sua w,portmua. Co- detto 1010 parola 11 uova 11 etfo r,a imposto la Più alta 111is11rJ roche avvolgeva con un'osti- tavia sviscera quei motivi cuno, cioè quella purezza che questa comprension<:: signi - ~e si sa, l'ope_ra che lta me- lett eratura mod erna - qua- religio sa alla s.ua opera che, nazione come pred isposta la con un'acrib ia così furiosa Kafka , gelosissimo , t.enta di !lcherebbe avere un app og- rilato 01 ! 0 .sc_rrttore praghes e l 1111 Qtte se11so a questa parol a str appata a molt eplici disor- vita di Kafka; quà"s1le ope- che oltrepassa quello che difendere contro chiunque . gio ovunqu e, avere Dio ». la maggior rrniw 1a11:a è tutt,i si. v oçlia dare e si possa at- '!lrni, 11011v ~ si pot tv a certo re, che del resto Kafka ave- potevano essere j lasciti a- Essere rimas ti cosi preme- Kafka, pr ima della. poe- P0stuma. In v~ta Kafka ave- trib111re aticltt iii futuro, oc- ad~guare p1e11ame11te. A lui va ordinato di distruggere , mari della memor ia. Kafka ditatame nte fedeli alla pro- sia, av eva. tenta to di saivare il°i:r;c:str l~~/t~~~f:;~; :Iei h:rrdaf:r,i~~dC: at~s:ou1;~1!'. f:;;~,-il'{ v~~;o ~" p;t~s::":!;;~ dovessero rimaner e il più a insomma offr e con ll'lstoria prla infanz ia è ans ia di pu- la propria afflitta :.,manità', brevi racconti, ili piccoli qua- Ma rima11e da ì11daiare le rn- 111es10a cercare la diritta ~-ia ~fia ~:~} 1 i~. ~~~f~ ~ ~~m:1e~~tavi~~ ·l! ~l::io~~ ~~ci~o ~?~o.~~J6;~ ·~~ i~ ~r~f;~e ~;:11i~r~t~tit derni rari e rapidam e11t1,• esar,. gioni, a11zi la cau.sa segreta cd aveva quindi da porzer rtuto di qualsiasi biC>grafla.della crisi dei rapporti tra trocorrente sarebbe in que- sentirs i fuori da una !ami - riti, .cl,e mesn insieme costi - di questo sco11/inato a11elito cousigl-io soprnthtlto a se stes. Ma a ben considerare, que- individuo e società che la sta America , come ovunque, glia (cacciato d.allo Zio,dal 4 t11i.sco10 appena 1111 volume di d'a1111ientame11to, che par di sa, 110n agh altr~, non doveva sta insof!erenzç1. ad essere tempesta idealistica non ha ailtrettanto assurdo. E Ka.f- l'Hotel, da ogni parte come 250 pagiuc. Si dice e co11ces- i11t11ìre s11bito nell'anima del• .tig11ificar 11utla, se fo sua ope. documentato sia pure col fatto che quotidiana.mente ka è assurdo. vivo e dia.bo- In «America») è il suo do- M:x e:~/ l'~~~~ca(e!:i:' 1 d~ lo Nc:~ttr edt;:;;~s~ prrnia 'i':a:v::~r/ 0 :,~~io:i!s:re d/u~~~ t~ 11 s~!~:~f!1s~J~~~i11~q~~; ag:;:;~~\uol rare Carlo In llc~ele~ ~~~~ ~na~~=~~\ple- !~i~. ~~~~~=~o ~~n:~~ Kafka, ricorda come ovu volta e/te un artista, sorpres o /er molti elle nnelava110 ver- letteratura e vita che tor• « America)) o K. nel « Pro- ta tamente esatto, di una della solitud ine. La condì- si"gola p11bbhca:;1011egh do- dalla morte te11ta di dtstrul! so la fede, la natura, la p1e110 mentandolo con ambizio ni cesso?)) Rimettere in moto compatt ezza kleisttana non zione di uomini. cosl irta d1 vevo- esser strappata e moll.., gere la sua opera matg1or e , salute dell'a111m1J > Qut e pie- 11e.Poicl iè egli era contillua• .sione della s11a opero post i,- e sconforti amaTISSlmi ave- niente meno che il mondo solo linguistica - Kafka problemi, schiaCC?latida una spesso q 1t a s I elemosrnato basti pe11sare a Vt rg1ho M (I 11ame11te1ntrov1~la la vera ra 111e11te in pro.ircdi - e t'im- ma, come lo scrittore fosse tià va sorretto l'anima di lui in statico della borghesia che davvero costruisce a blocchi colpa, mlnacciatt da un_giu– Qlftrnto aU'opf'ra postuma, J1 è, come 11tll'esemp10 più 01111- g1011e della tenace volontà di magi11e della scala di Giacob- at di là di quei lratti , cosl una perpetua tensione . Brod, si muove sì ma Illusoria- di parole più che scriv,ere di.zio prima ~ncora di C<?4 sa che seco11do 1l volere del- co, qua.si sempre l'i mpossibi - distruzione cl1e a11i111avaKaf- be si propo11e quasi da sè, - singolari e O volte paurosi involonta TIO spetta.tare di mente, come IJ:1 un film . se- per linee. e i pezzi esclusi so. minciare a vivere, l'umam – l'outore doveva e~sere distrut. lità di dar~ all'opero lunga- ka verso la suo opera mai- i gradini superati 11011 ili po- che u,: 110110 Per noi ;, 1 manie: qua.sta contraddizione. del- nonchè questo immane ten- no egu,almente bell1, Solo tà c~lta cioè n~l suo nu~leo ta, ma 1101ituttt l,am10 prc- 111e11temedita ta, t'ultima mo- ~iore . Non ,era 1m se11.so di tevo110 essere che di impac• ra tlldimenticabile il sua se- l'amico aveva tentato prima tativo , perseguito con pue- n~n si incastravano - non inizia le, germm~le, pnma santi j· termini t,ere11tor5 d1 110, che delta allo scr ittore il 1mperfe:1io11e artistica O d, cio, in q11a11toili ricordavll- condo volto p, ò 'p una incarnazione poetica rlle candore (e si vedano le rimane margine al senti - ancora del sentimento ma questa r~cltiest_o. 11 mr bifllet• duro co11~~ndo dell'a,111ie11t_a. i11timo p 11 dore a far lo11dan- ,io l~t!e · e ~ormc11ti che_era11~ /alllasia, la. 110;tra., 0 :~~i:~:: (Kafka è il protagonista del schiaccianti ~finità con mento. 'I\~tti r!l-gionano,.an - già segna,ta in viso da que– to eh, .u tro,10 nella sua scr,. 111e11to.Piu complesso e d1f- nare dal creatore lt1 sue crea stah t suo,, mo oltre t qual, d l ·d "d - d " roma:nzo di Brod << Zauber- Cha r,lot da me già Ulustrate che gli ammall, e la ragione sto suo ~over nascere e do– vaniti era scritto a Brod: ficile il caso di 1m Federico trtre, ma piuttosto irn'i1npres- ormai egli era già salito. Per a es, !rio . ' spo st re so- reich der Liebe ))); Pf1 rotto in questa stessa sede) non è come un tarlo , una «tana» ver morire a cui non Si può < Caris.simo .i/ax, ecco l'ult,- Am1el , cl,e, dopo aver i11va110sio11e d'illtcriore i11s11ffic1e11:ur lll)i i>1vece esse l1a,111011atu- ra ':t PIOIIO!;~certo 'à lrHla • ogni indugio , aveva pubbli• ha nulla a che ved<.'recon da cui si vorrebbe ma non p~ù opporre: ecco l'angoscia . "'q mig desider.io: f tdto q.uel aspirato alla ~lo,,ia i!, vita, religiosa. Si deli,w_ono _ cosi ralm~11te 1~11 yal'?re di test~- 111 e 1 11110 scr~ ore /:I I fer ~ato opere, dlari , lettere e, la ben nota polemica contro sl può us.cire. Il moto fan- se Kafka si fà c_osispesso cl1e r1111a11t- di manoscritto doieva olte11er rl 111aii1or sue- per noi due volli dwers, 011• mo11ra11:;aob1ettwa , clie ri- ~$ qua_nto mai f>r';'blemat_ico. infine , la biografia . 11 [llistelsmo; e· nemmeno. tasmagor1co della vita è animate è proprio perchè ntl/.n libreria_, iieU'armadi'?, cesso proprio co11 quel Jour- che se no,1 opposi i, uell'opera marrà ormai uell a st oria del- 1 a " ~ouforta il Pe 11 s•~ro Ora la lettura del libro ol- come si potrebbe pensare , guardato sempre da l ~co essere uom~ni gli sembra ,,~ll!1. ur,...,an,a a caso e fil na\ intime cui eil i oveva co11-di Kaf/ta,. Il primo, . che ri.- la lctt eratrcra tedesca dal Pri. stesso di Kaf ka, co,~c vie11 tre a darci un'Immagine più con la sensazione di ?esC?-della serratura o da~loblò cosa dlfficlllssima che gli a.. uff1e10, od ov1111q11e q11alcl1l'fidato le- succ>pe11e, l'oscuro s11lta dai racconti bre-vi, so, mo quarto del Novece11to e espresso 11clk sue ul11'.11e v_o-, cordiale e umana di Kafka, lato smanimento del1lnd1- del transa ,t19:nt1codi« Am7 nimali stessi mirapo con cosa pos_sae.r.ter flato trasp~r- travaglio della sua co.scie11si.1pro ricordat i, delfoea già i certo di q11ella europ.ra di que- lo.1 )'4, 11e{lc, lettere oil, ~,11 1,1 cl.ha confermato in una con- vlduo mO?erno, som~erso rlca » (fuori. il mare) . Cè spavento. La colpa plù gran – toto ~ '! venga rn .111c11t~, sie: torm,mtaf!I. fila nel caso di trotti di 1111 gra11de scrittor e st,o suolo e su cui s, pot_r/Jp11~fidati, . u1fi11e !,ella diretta, vmzlone: che i romanzi di da.Ila t.ecn!ca e da.I n11rah9• sempre una porta nera tra d,e_è appunto quella di esse– "'! d1a~1, let~er, _,111c r _dalt~1. Kaf_ka, auclie se l_a preocw- ma rivela insi_e,ne. 1111 ~ra ,!• d1.sc11tere sett:;p fi11e. µa irn• n.c-1oi1e distruttric e da lui Kafka non _siano altro che lante bruh~ hio d~Ha molti · Kafka e la ~ita. C~rlo « vuo- re. ma slamo ormai come si dr.sir~,n e v ia d1 s~~iu to, si.1 pa::w11e di 11110 e 111su(ficie 11• de tor 111ento rnterrore, pero , d1ca11do la figura di Kafk c1~splicatn v er!o,la sua opera , la trasposiz ione e l'amplia- tudlne dewh uommi (Kafka le» entrare , z:na.::,aràil su~ dede in una posizione ~n bruciato senza rig-uardo s ~a ,. or11:s1icadei romanzi i 11- '~"!e trasfigttrato in. illit11a- nel s~o complesso , mi pnre 1n. 11110 m~mera da 110n la-· mento sino allo spasimo, su non interpreta. nessuna A~ .ragionare O 11 suo ,destino ~ k ls~~~ da que~a di Kter - senza e~ser letto, e la stessa campwti, può esser stata imu gun e proposto quasi dietro cl,e s1 dovrebbe sempre te11er scrar dubbi• un piano fantastico, dei rap- merica geogr~ica) . Troppi la vita degli altri, al,ucinan eg 1 · k .. 1 in sor te abbiano que~h scritti o delle ca11se determi11a:1ti, si ,m velo, in sordiua . E' l'ari- prese11te, .jpecie nella vafota - RODOLFO PAOLI porti logici, diremmo geo- uomini erano già:senz'anima te, 8 1 port~\a dt m~n~ e ir- 1 ~U Iça! a, ~f!~t • ~t dise,cni. c!re tu .o altri, a cui_ti i11t~11defacflme11te_cl!e 110,i 1 è tor': ~ci brevi,fra1 !1me11ti,11a"- --------- --- --- - --- - -------- ----- -- --- ~~~tg1!!nsioedi ins~d~: r:g~ ;u~ ~~~a~k>ne,s~:;,:iee i~ preio _ch1tdcrh a "!'"'e '!110, s,tata la rai10 11e pr111cipal,. i\_è rotivt ,. c~1e f'~ ~l11amereoberc bosa e di disperata inappar - avanti, teso, non si è accor .. /JOS,f011().avere. 0}tlll dest!!in- l op_era Sl~tJ/>OStl!tll!1 - l~ t~L- 'l!ole11l1err ltr!CI, a PC?emett, N d. . 1 ,,e t 11 tenenza Manca della ter- to di essersi staccato da torio SI .Prl'11d1,1 olme11n l1111-lOK•a de~ ro111a1131 coshhut,o lii p_ru!a, se 1l tono d1me.i.SO , essuno I llOl ne ' as e o za dtmfnsione: è cinema. quella vita che egli tanto pegno di bru ciar" q1telle let- da ': mene~, 11 Pro~ es.so e ~i real ,stico, duro_a t1?.lte, no 11• '' Solo il messaggio potrà rl- spasmodicamente ricercava . tere,. clie eve,1t,wlme11te 11011 Ca-.t-_llo cot racco11tt, t /rom - f~cessc .a pug11_1colt 1d.!a cli, . , stabilire il contatto e sve- E' ancora una de11econtra.d - voih!) ~onsex, _,are a t.~ >. I!' menti e le lette re~ - è for_ma,- d~ eoes1a r1rma1 tut~a 11110 !ra_- g,liare il castello Incantato . dizioni continue - ecco per .. u,i ~1iltetto d1 da!a ~m ant1 ta_d!l 1111 .cc!11tple_sso·d1 d,on, d1::1011cc~ ~ia !~serata . E 1f ][)I ~.A. JR.IO STEF A'N"ILE «n castello» è infa..tti a ohè la cronologia delle ope- ca e cr~. una _prc.c,sa~,o!,c a11- d1 g1or,ia~1 111t11!u, a 111~110 che g_rcrnde ,iw11atr1r•~ta che, Par- uh tempo l'opera di maggior re interessa sino a un certo coro /mi cluar~.· < Dr_ lutto " 011 la s, t•oglia COllftd erare, tito d~ r'acc.ontun da ap,L,1;:o Lo ,erJttore del secolo_ 004 na, alla solitudine. La dtl/lcoltd nel regno vietato . zjone delle ,ue pagine; proprio impegno e la testimonianza punto - che in lui non so- q11~lclic laosç r1tt_or_csl,1110 so- sec'! 1 do u. 110 famosa rn_tcrprc- crmcl1co, P!"'/.!C col~a Meta- glia dire tl testo che rl81}0n• del te,to consl.tte tn questa con- E se questa lbtta, ,e questo mentre pa.uavano il coltello .sul- più avvincente di quella no dialettiche, cioè progra; . lo,, vo/umetf1: Grnd1_z:10. Fuo• to:;1!)1~e di. G_oet/1c, '?alt~a P';r morfosi x•à alle so,:he del ro- de interamente a tutte le tlnua traspo.tlnonc; di elementi rlf.ta mortale et costa aangue, eh~ la aua testa, eglt aapeva ,cu aver cont raddizione perenne tra sive, ma statiche, senza ch1sta, :\Iet~morf~s1, Ba~no 111tt_1 temp, e t11tlt ~ft scrrt. man~o, , 011 !ut~e Jc osc_illa- nostre do,nam:te attuait, e proprio metaf~tet sul piano della real• importa? Il e Ccutello > è Il, naJ finalmente vtn~o. Non cera bi- vita e letteratura; ansia del scampo: uccidono, ma anche penale l\Icd1co d1 campa}!na /on, e u1ta sola, u111ca con- ~;~:i,11 le varia~1011i ritm1cl1e con l'lmpasslblllt4 e la crudeltd td plu o1111la. Uno che ,1 de.tta ne ,corgtamo le porte, a quelle sogno ormat ptu dJ altro. Le sue prossimo e rimo rso della so- la morte orma.i. non è più e il 'ra('C<>ll!O: J?igiunatorc. fessio 11 c_ >. fl caso di KafktJ_ ;Ile ,;,io troma.-protamga ta ot'. del no.ttro tempo - per qu,antl ~ne, ,nu~o chervfe:e co nd anna• :~~é :e q~:!!:, ~:~~lai;:~uac~ ~::rae li'iiici,e'~~ra':::!se(j,v~f.. litudine. 'Per noi. in fondo, che un pu nto, un inavverti – (()11~~ Pmo d~ cop ,c della :\le- 11011 rientra_ d,wque_ 11 egl~ tre 1m certo l11111tecomporta dt noli,;eiterd Fri7z !i fkaCld.s• n°on.0 011 ° ;,~n!e ne"m::Zc~ 1 '!,nc~~ nessuno mat verrd ad.aprtrct, non torta, ade.uo pptevano anche di- l'aver voluto Kafka brucia- bi-le passaggio, già' al di li d1taz_1on~ posso110 restare, t10!1 cse~11p_,clie già co 11 oscia mo, d~ Ca•1 qu_esto volto - e se vo- , 11 !fne 1~ 1::i~ Ka't!a è 'l:: eta- ,tata, uno che batte perduta - a Dio, non glt spettri che lo abl- 1truggerst, Ma non sarebbe pa.s- re i suol romanzi non pro- del dolore. voiI~o d11rea 11ess1110la (a h - artis ti c/ie _1 101110 t_entato rl, lctc cl11amotelo pur~ u11a 1110. acun~ di noi, la e Metomor /o.tt > mente alte porte di un. ccutella tano. E restiamo a una ftneatra .toto, con tanto lucido ,tra.::lo, viene tanto come pure fu In questa atmosfera rare– ca d1 manda rle al m~ce ro, mo sr,ttra~ re a, ~oste~, la loro scliera _ Kafka sa prese 11to e ph'i ancora , n proce,ao > e, al qunle è .stato chiamato ma act ,a,pcttare che e Il Messar,glo I~ ciascuno di noi. Ruta cosi affermato (Bertau x) dal de- fatta e rllk.lana Ka.fka sov- 11011deve esserne ,.,sta mpato maçg1ar test 1ma111a11:10. N è do siJ 11el mondo lettera rio , meglio di tutti, e /I ccutello > ,o- ~ue non -entrert\ mal: que.sto :f"nlmp~atore > 'z!/lnc ti rag- !fl 1 1'"'nW e,ot~r:::,no ~fl 1 « Ca- stderio inappagato di una verte ogni nozione di spazio 1111lla).Se di~o cli~ quei ci11. l'"? ove_r molla i111port ~1 7a_ la spirit11al6 .del s•!o e_ d'ov11 no 111 fondo il labirinto tremen - e tutto. ch~a~O. ::::~ gpera"':nor1~;ec; ~o;à q~~to ,,a:;:u:v:· fra perfezione non raggiunglbi• e d1 tempo. Spiega le mani – que vr,ltime tti e rl racco11to spiegazio ne proposta 1111::1ol-tempo P oi, cotti anm dopn do 111 cut et ctlbattfamo, la rar,na- Ma quctto st0 mo anche noi ,empre u mu,aggero è lontano noi u e ca.stello >7 Dar,lt anni le quanto da quella contrad - !estazioni de!!Ja. vi~a negati – resti11~, '!o" è cli~ de_sideri di m,mte t~a _Brod, per cui ._ < . l. la sua morte e contro 'ta s,~~ tel~nf~c!::!'t~I '::èit ! 1 1n:os'trf~!~~ :,:edfl~ize'act,;:::;: ,:.;:!:"~':a ':i da 1101; e tu,ttavla ogni co.ta dJ ormai lontani della e Metamor- dizione che egli non aveva vamente, piU che parados– so;P_erl,. ristampati _e 111 lu!11r!' c1111c t_r1sti esperie11::e, "' '•"l'a• volo,ttà, ro1 ~!tro volto, fnu f,~entl. tologla che ci ,ocoora· _ 0 la sola noi lo a.spettò, .J!no al momento /o.ti >, delle pagine raccolte ,10t- saputo risolvere: tra lettera - salmente: come ~nze. In difl 1m, al co11frano, se si dt· no spwto K afka 1Jl s,11;,at i- torme11tato p111,, gra11de sevo- s mb i> ppen una voce per mitologia che et ruta è quella della morte, Jtno a quando, come to Il titolo e Il meuagglo dell lm- tura e vita egli sacrlfdcava uno degli ultlm1 racconti spe rdesse!'o comPletame11t~,-gio di se stesso. e_ 911i 1 1di a le.te, piiì, singol(!re ma! ,indu- lntzia u,r u:: rari:.tlmo testo 1 m dt.ttrutuva, della e Macchina pe1 !~g',!%~ 0 ~nK;/;~n c~:emo ,:~:u,1 :;:a:f:'! ~m'!~:ca\P~i~e~~ .tf:ii la prima: e nel ~to l'abi - pubblicati, ad esempio, quei– Q!testo nrpo_11derebbe al nuo 1111n ;ori!,a dt ,11h 1 l•s~110 11e1bttab1lme11te dai _ trat _ti me110 quellt che In preda alla e mortale uccidere> - e tuttavia perpe- cOltello sulla nostra tu~ < Ecco, negli anni fra ls due guerre I llsslm a contraffazione dello lo di J osefine, il canto di lei srnce ra desiderio. Solo che co11fru11h della propri~ :;pe- s1c11ramn1 te dcl111eott alme- malatUa.> dj Soren Kle,kegaa rd tuamente alla ricerca di un a.t• aono pronto>. maggior, libri apparii tn Euro- stile tenta ancora dl repri- è ta nto beHo che fa scorn– . 110n vaglio impedire a 11css11-·:,;,, Tutte, q11cst,, potrà sc:r- 110a, tisticame,ae s•/ 11/iìo"- pote,sero compiacer.ti di un ara- ~ol;ro,U Quei to t!lamo noi, con- Co.ti, ctui1quc, la 11'/Jiclle spe- pa I testi pltì di/llclU ma anche mere in ogni modo il grido. parlre Ja musica dalla ' vita "~• dal '!1ome11~0 clie ormai vi rc afl~ appassio 11ati di psi- caw al primo ; Oggi l'ho bcsco oe:~do del!Ote/a11::iia,alte~ : g'tc,:Cal '!n:::::fo, ,~:~:nftaQ~: : ran.za df Dio ci sorprende nel phì carichi di mu,agr,lo? Fuip.- Affogarlo nell'infanzia; ra - del topi uomini. «La _più ci .sono, 4, av~rl1, 7e 11e Ila vo. co~11alw, ma 11011_ basta r, quasi ca11cellr,to. E' ~iusto !!ta 01 jfmi':: 0 :!f\~tu~ '.,c;co ,to 8 1amo noi, che cl sf.amo ,ve- ~J~n!el!:c~• t ~: 1z!te:!:tr':'~t ':z~n'r "(1/"'t:!1:f-/ufoctn:veJ:atc~.t~ re!ar]o ne1 subcosc !ente . bélla musica_~ il s1lenz10 », glia•. Si 110~1 po~ che secon- spiega~e 1111 attcg_giaoic11to d1 q11csto! E soprattutto è esat- dell'anima. Era invece uno .tpcc• gliali In que.sto ,ecolo, orrenda.- sperata valuttd di morte Dlo d nelle edfzloni ctt Gallimard e 111 Qui veramente l assoluto nota. Inoltre. il digiunatore do la test uuo111m11:a dello avver-!'1011e qu_as,, v~rso fu tof Non si vuol tentare qu, chfo nera, ol/erto alla no.stra mente tramutatf.tn •chlfo&LuL• cruct uto dalla rovina ,tei&a del- iubUo chiaro che , 11 Ca.stell0> è dovunque: lo «streben» che si accanisce a digiuna – .stesso Brod,. Kafka eseRtlì i11 propria oper~ 111compmta. C'è u,aa imtlile co1 trapposi:;ionu ,mania, al deserto dell'età. che me be.stie. la nostra anima, dalla condanna era veramente i·o~a del, ,eco- faustiano ridotto a. un mi- re sempre, .l'acrobata. che si parte materwlmcnte la d11ru 1m passo di 11,aa lettera " tra te due 111111 agilii • 011.:;isia- era andata .smarrendo Dlo e I suoi I Cod ~u~~/e'Ze,ro, fttflù • e dall'esclu&lonc: tl /atto che co- lo nostro, la più ricca ct'alht.slo- nimo ironico (trova re acces- ostina a rimanere, giorno e sen te11aa, pro111mciata i11quel Brod in cui Kafka par già 1110a11che 110{del Parere c;lte slmbott ctcrnt lun~l', le avvrnttr ~,"';!or' ' a a n C ascuno me Gregario Sam,a noi pouta - ni alla no.ttra crl&t umana, pul- so al reale, Inserir si nena so- notte sul trapezio non sono biglietto clie si può co,uide- proporre cl1iarame11tc la ro- un volto i,itegri l'altro e elle ~~ t~po;~,~:! ~ ra nu~n«:Jt::tt! Non .appena poulamo aver co mo,t seppure ,:::ostruo1ame11te lulante ct'aert Jermentl., dl8pera- claùlt8), ma sempre lncom - che altretta nte svalutazlo– ~are !·t sa,'?~estame11to, co11tr!' gio11c scgre t'! del suo dise- soltanto i11sieme essi dio, 10 ii fn "negativo dt. noi ,tessi, valido &ctenza dei nostri pen.tferl e dd ~;a~~J~a!~a ;:~var:eu~e~! 1 :i:,~; !';erO:::: J~:n~ 0 :J, 2 :g:;e~~~: mensurablle. Anzi si. potreb- ni . di fenomeni di_umanital , J-1~01 scr itti. e J:.'ell~ su~ ab•· g11_o: e P_err;he tocca_rlf_ancoro ritratto completo dello Jcrit- ln ognt mament.o a pdtto dt 1ape- nostri 1entlmentl, ecco che .sfa• aenza. Dentro Il no.stro male di ClVviltta 'e initcme riscattata .sul be dire che uno c:Ie1motivi piu accentua _ta quaJe dovreb- ~o:::;:i> d;;,t';':a~,Jt;:.~d;;: f!~it1: 11 'P~':ia,/d~'t .1;r1'r:ma:: i:,~~,;~~o~;" ,li'cd~~~e~:~0~1'd~ ~h1eedl -r:ra c;:'t!:'.S::3,n'c:::~; ;;~, ~::re,~f :io~~~:::;r:,~'g:r°t: :'t:~~~,::,i:i:~cm~ :f ~~~e·,Zi'!rn; 1 ''t d;!~~:;~tea'": ~f ~::,io>, ~l p~~pa:;:i~~: :el~~~~n!~ rr~a=f!ta~~l 1 l !1:e 0 I:n~ 11 i in q11ar to - 11111 11011 c'era- .:;i - « Solo percl1è a11coro volto _ quello e/te gli Ira du tenta:lont dt una piu facile allç- ca;entj ue-n;plata dii f{afka.ltc c!echl. forse plU del e Processo>, cosl mensurabiJltB : rendere cioè no di tutto per essere meno Ilo le copcrti11e, il co11te1111lfl lf'1' li /io bruciati_! Se pros• lo la IIIOK~ior rilloma11::a ...:. r:::,!ir1pedeta':o!t~~e ~::,.~dU:u:~ una°:tra'::O~tit1cll1.sifma,~:ctor . :ida(l~~,tara d~{''~~ ka.spaa:~ :comr~~r:'7nel~ ~: 0 ;/:~ : c?fare e lucidis.5l~e le ~i~- umani poss_ì~µe. Non è osti– ero tutto distrutto>. ~Vo11 era si.1!1ame11te ton,ass,, fpero cl,_c Kafka ,,oii voleva mai fitu- tldtano. , tuo&o camm ino che ,1 chlud~ !uto della~ua arid.L1~1M ,crlt - cl~ne mat ~ll'oJJéra ctt Ka/ka, fmlte, a.bissa.liposs1~UitN dJ nazione: è l mop inato spa.– d11nque rm vo,o plato!nco q11el- c~o avve11ga. Clte UllfO l,_a 11 rare. Se11tiva certamente che rn fondo, Ka1ka no,i Ja che tempre In &è ste.s.to, che non ha tura ,i nutre di questo vertigf- usa è sempre deatlnata ad av- questo rapporto : d1 come vento di essere vivi. !~1 e1;;d~~ .. : 0 ~z:c;:!~:,~d~: i: t 1 d:.::n~: 11 t;/::::;~:~~::; ~::~oit~~:t 0 ; 1 :t~ll'i >t•rr,:' 0 a~:~- ~~t!;i:o r~; ~":t::lit $~:~l~~c~~~ :'~~' z~!i°:"~~~~ena;ta d~, ' ':t:fent ~:·~e~~~ e~:l ";:f~:~Z: t:P: ~~~tual~mf:'~~:~=' no::=~~ ~rd : ~:roc~ ~~f13 g!;: no"n~~t~~g;nt:o: !~n~~r~ evide 11 teme 11 te a Il/IO prof<m• falliti? ' Sotta 11to la sf>era,tza come i1tvece si può -dire dei nozione del surreale che piace• lntellittuall: fiò hche ~eata 1 è la itrulta - proprio u~a pagina da no stringersi net llmm con.,uett sonaggi bianchi e neri , equi• perchè non capiscono: essi da esige1t::a j,it,riore. Di qua- di mettere insieme da questi primi racconti· ma 11011 era zeb~~ crlloca;e 11 af centro del suo !:'naa~:i~fe~:f:a cz:n:,.~ ,::~: piccolo Impiegato di banca, dat- di una /atto perchè appartengo- librantisi in perpet ua corsa n_on credono anzitu tto che te ,1ot1tra poteva esseref fram~11e11ti 1i11 t:,tto, di avere guella la sua ;,,tica preaccu• utn ':O'::in:, /u~·co ardeva nel- ce 11 :a, la loro pu;.ltd. ~e~~/ te~~d~~~~~o/~d'; ~e~I~ :oll'~,:a d~";:'?; ~fe.su ":P:;/::;:, su una corda, sia pregno di sia canto; pensano che Jose,. Sarà bene 6limi11are subi- tm ricorso m appello, al cui. po:;ione . Co11cepi1i in stati la .sua antma, la smania di tro- li povero Gregorio Sam.ta del· forza che ta solleva Jfno alla eferno) e' t"PJttavw. coil perfetta - destino . !\ne fJschi. Se non credon~ tC? , 111 possib_ile malinteso. Non cttor~ eossa b~1ter,1 quando 1111 d~a 11 !' 111~ partic.olari,. sinKOla· vare Jlnalments un Dlo dt pace, la e MetamorJosL~, Il tlgnor K. poula. e Jra.st calcolate; l'ar- mente architettato nell'equfllbrlo , Tuttavia un passo avanti 8 • ~nto non PoSsono senti– n vr1ole ~'" neppure lontana- Jrflvi III p ~ricolo. Io so che rtssmn III cm im'impressia- di bontà, di perdono. Un Dio del «Procuao>, lagrtmenaore K, chitettura dei capitoli, lorche- delle &ue pagine, ha un t-'alore cè stato. Dalla posizione re. come in certi _d1n.1oghi me11te ist1tui;e IUIO spt!cie di ~~Il "~:i èv!ro::--b:;~~.:~leu11!t!I 11eera' porta ta da~la fa11tosi~ ~:e d~r~~~;;:mpi::a~~tl~~~~in ~ ~: 1 0 df'!:if 1 ~n\:°!:~~~t!"ctC:Z~ ::;f:a~~e apa:!~n%r~a d:!~:!!,i!! ~:~a i:r:::a ::C/ia~i :c,:~ 0 ~:~ r:st 1 ;!. d;\ (~~~d~e1o/~ :1r~~~lnfsiv~~r~~ ~I;>;: process~ ali ese~utore testa_- . · alla, S!ta esaspera 1:1'?11e 1 Qttestt Un aUo dj amore. Lo aveva a la no,tra vita, In tutta la no.stra allucinante, e la ,tessa ouesslo- lo spirito In senso un.lver.sale. attiva de'l «Castello» Ka!· l'altro per deUe pagine in .. mentano, lo scrittore cd 01111. Che devo fa re allora di Q11est<'scri tti, queste vmom erano due p <U.tt, a ccanto, vlclnùstmo: vita. In Jondo a tutto tl buio, ne del motivi inventati ~ul fila Perchè Il e Ca.stello> è proprio ka assale i · tere dicendosi cos 11 ~:/is!:tt:· ~:~;. 8 i,~~;iter; P~S: 1 ail;,ta~~. 'f,~i ,;:v:i 0 ~ 1 11:!t~ 'lf Pfi.',',~o~: :~fif.!Kt~t ."~ii11:1f;, ~u:;~a~~gd:uftg~:,v;ito a;:n:!~ 0; to t;:'':tn~ ::~;~o;u;~i;: 1~:~: :u:n~:1~n!r:~:::~~ 1 ':t'~ca d;~~= ~h:tn,'I'a~a ~lav1::nre~te~~;g:r~l più; 11 ch~r~~urcoan :~:}: ci5:5ime, e non st ;:;;{Ex;. fuori luogo, Prima di tu-tto da,rneggiare, rome ,iccessa- isola te O alme 11 o 11011 comple- co,trulva Il labirinto della iua nandolo:. nessu no di noi potrtt tura dentro la .tcrlttura. Kafka, è l'allusione l/ù. tntensa nella magia, ne] messaggio. n.o.iperché non s~ cred~no certi Pr!)b~emi ciasclf110 se li riam.?11te dev'essert-, ,ma _voL- tome~lfe i11quadrate in 1wa f,;. :~:rr~e,a ~~a v~be~::lon~n~~'µ. ~~':; 1 !~ct;:,1a 4 tf!!::;:;en~le;':a~ ce<fi:::Ci:n:u[C:~ce; 1 /o~';: r::::, f,aroco;: 1 ~'ta:~ina~n cfazto;j 0 :it ~~ :1:sft~~~ 1gf: 1 a, ~~i ~ • I~~~o sfu~:: l~p~~~l po~, e l~ r1s~lv e per co,!to suo, ta accettata questa çosr1e11le ce, d1 u11a s~que11_zase11za f111f'nltlva, a una pace intatta con con un lungo, ,traztante amore; sangue, Ka/ka "ottiene tl lampo la terra e tuttavia dedderoso di l'Istante che lo afferra n uno ha paura o stupore nè a '!Ot p1,o alla . fi11c1!1teres- premess_af >. Par d, r1co110- appa~e11te, 111 ~IU Kafka P~O· &è stesso e c0n Il mondo. con una frenetica dolcts.tlma co- di luce che lo riscatta da tutto il Dio. C'è condanna. c'è colpa, c'è resent imento di una I lca che è lo stasso' non cred • sare 1l e caso dt coscie11za > scer e III queste par9le la gredtva, tra.scinato da 1t11'111- Questo vuol dlre < li procuso >, 1tan2a ognuno di noi, come vuo- dolore. Poteva essere una &olu-peccato alle radici di que.sta ter- ~!vina contrarla e ~ non può capire' e, di Brod, il quale, del resto, preocc11pazio11e di riavvici110 • co11te11ibile aspirazio 11 e alla que.sto e La metamo r/ o.st >, que.sto le Kafka, ognuno dt noi con- zlone /acile, una Cri.ti subito rt- rlbfle condi::lone df &olltudlne; Il opp at ~ Non ha vi· t ha una sensibilità morale re 1111 pa.ssato c/ie _ormai, ero co~1osce11::a,. da 1111 seireto SO· tn~r.e ,:r;~::i"::t~/·1/:':orfd 1 ~ 0 ~-1:~=n':n t:a11:%~; . :::::~:: :~z::--t:ttita~~aun;t:a:~il ~ta.te :~ - r,:o":p~:iu:!°t e~b~tt!~~te d:c:: ~~f.1•1~ta~1T:n:hee rf:~~~r!: ~eno lui, K~fk~\.';.))tr:; troppo elevata per 11011 esse~- Superalo, a,iche 0 ,gh occlu del sp,r~ qr,asi ~~lofa 1 !1e,1te. Cli · che della iua anima proprto .s-,na-a re&tar fuori •i ostina a vtve• una battar,Ua durata tutta uri g1on, della ditrlnttd: e tutto con per debolezza, la presenza ansia di vivere, il terrore di seto posto ed_averlo a11clte rr• Stio autore, elle s aspett~va du st od1to ne! p_m rnt!mo ricet- nto,a df pace e dt libertà. e co- re, .ti ostina a voler euere e ap- opera, Lo sapeva, egli, Jino al un .te11so ,dLtpcrato. uertlcale, di della macchina mostruosa cominciare a vivere, si sono solto p11bblica»tc11te. Se a quale/re fo 11te 11011dico 1w tacolo dell amma, d1 rede11::io- stretta all'equivoco, alla condon- parlre uomo, Il ostina a entrare punto che dulderava la dt1tru 4 rL!catto, e dt pace. defflagiustizia divina, Kafka rovesciati aU'uUlmo in que- - --------;-------------~---------------- -- ------- -- -- -- ----- 111: 0 J;a1J::e'ii'cct~:0. 0 ;:e ,:le=: giB ammette la colpa. ~ sta sfid ~cia immobile, come U.tlco ebreo di Praga .spremuto magg ior ragion e ten ta di un estatico paradiso del pro4 Abbozzo di una b • fi vinto oppr esso 11elpréifonao dal~ raggiungere il suo scapo in pr1o dolore. L'ostinaz;ione, in t la ,Ua condizione di uomo che man iera mlraco11sttca. un coraggio mentale («ognf a U O log ra a nel .tangue e nella memor ia por- Ma come si può sollecitare ostacolo mi vince»), in un tava terrlbflt erectltt\ di persecu- Ja divini tà'.? Dalla divinità eroismo della passività:; il _ doni, che Il trovò a vivere in egli vuole il praprio posto canto in fischio, la musica ~::d~~i g:.,Ct7i!: ::~~~~~ 1 1~: assegnato. ,rlc~nos 1 citìta la in silenzio. I person~gl , do- ~~" d~~o:':'e a4b~=~~oa1:ti::i~to, d4 non /armi :~~='\ ,n~::::,,u e<to,~ ~~~re :: ; wapa~~fl~~! t~/~{ ·~;na~i~ :rl~o~o~~~pegl~;::~ O GN I UOMO è particolare e fn virtù della sua parilcolarUd , è chiamato ad agire, po– ito che ri appautoni alla .sua paretcolarltà. A ,cuoia come in ec:u, per quel che h.o pouno con4tarare, ,1 cercava di cancellare que- 4t4 partte014MICl. In que1to modo ii rendeva più /ClClle n,ducazlone , e più Jactle anche la vita dt:t ragauo; è vero iurò elle gli era necu,arto, a, pr1ncfpl0, auaporara fl dolore provocato ctal– t·ooo11go.Non .ri rhucirà. mal a far capire a un ragauo, 14 ,era, net bet men o d"una ,torta In· tereuante, non .61 rfluctrà. mal a fargli capire , con una dlmo,ira :lonc HmUata a lul •leuo , che e l'ora d'Interrompere la leltura • df andare a letto . Mf dicevano, In quel ca,1, che era tardi, eh.e ml rovinavo gli occhi, che l'Indomani ml 1are1 .tveglfato mate, che quella .storia &tuplda e meaiocre -ion ne valeva la pena: e lo non po– tevo contraadfrll perch.t, lh fondo, tutto ciò non toccoi:a neanche t confini di clo che merita rl– /!t111on< Tu.no era Infinito, zuuo &f perde va co&1 oene nell'Indeterminato che poteva eHere oen1uur:o ldentl/l'coto con l'infinito . D[ F!RANZ KAIFKA Quando poi non aveul con..1ervato alcun ,e- d.l un padre autoritario, .teverl.s- e la vita può essere fatto da le, sono airr1va.tl, ma atto- gre,o, quana.·anch.e 4V(UI gettato tuit o Juorl e simo, gelldo: che alJlne Ju col- ora in avanti punt uadment el nit! , lunar). Tra l'urgenza :=~ ~ 0 p~o ~~n 1 n 11 : ~1~er: 0 ::, r~:~: r~ ~:~~~!; pfto, nella prima glovfneu a, dal- mentre il ro~an zo doveva di poter,11esprimere e la 10- 1nvaaere. ctal'anuco di11ordlne, polcht ,econdo me ~ior~"'d:; f :: _vaN::ct,~ ';[~0 ; g~ fi?ire prt'6umibllme,nte. CO· ro effet tiva.angelica presen .. 1t ,egreto non ,are bbe stato completamente rl- ttvt esterni e freudiani In tono sl. In considerazione d1 al- za, tra sentimento e imma– : ~e0:g!u~ a:o aff. ~ez::toim~f: 0 ~~,~~~:oda~~ approssimalo e volgare, iono le c_une circost anze seconda • gin~ è rimasto uno stacco, man toran:a. N(ln " trattaVct di un'll hul one costanti di inclinazione del auo rie, gli _si permetteva dl vi- quei rapporti geometr ici: me di un modo J>Ortloolare di ,opere che" sptrtto che Il rinchiudeva e s'ab- vere e lavoraTe nel villaggio : Kafk a aspetta sempre il ml– a1m~no tra I viventi, ne,.suno pnò abaraua r,1 ai batteva sul simboli catthn dellCt lo si tOlerav a in fondo , co- racol o per poterli raggiun- o tempo era Infinito, non &I potew perctb Jar iara1, la poren1ta della mta vllta era Infinita 110n porevo percto cona-umarla, la notte &teu a era tn/lntt a, perciò non c'era bisogno di preoc– cup ::irsi per Il rln e11Uo la mattina ; e quanto al uor z, 10 non lf dUtlnguevo aecondo la &tupldflà. o 1'1n,,..:lf9enw, ma secondo che m'intere.,'ava– no ·o no, 11 quello m'lnt eren al)(I. Tutt oclò non parevo e&pr1mer10. ma capitava che a /or::.a di prl"pare cllt ml ltUclauero continuare a ler,gere, cti:enht·o Importuno: o elle dcetdeuf d1 pro• 1tgu,re la mia lt ~tura &en:a p!!'rme110.Era la mia p:.rt:corartta, Togliendo quc~ta partlcolarftà, era come _u,gll,,e Il gai, laac!cmdoml 1cn:a luce, "11 d1cttY.1no, t q11eita era tutta la splega:lone: turu i;anno a a:orm1re, dunq ue devl an4drcl an"/1.e tu Que,10 lo t•elfeoo btne, e doveoo cre– a.erto.-ma ml rl!.i•ctva f11comprenJlblle Ne11uno M~'""ra :cnlo !f• rtfl)rmare. quanlo i raga:d .va ~- .,,.r,, q11t"opprc·,91ont', am.mfnlblle ptr ccr:· ;•_,r. rtnc1:tt·1 -- ({)me In. qua&f tutte 1e co~e - 11110: (rc::cfa çltc ntJ,un riferimento 111111 magg10ran:,a poteva. spuntare. lo. difatti, contlnuauo 11 credere che, pro~rfo quella .sera, nenuna pv aona al mondo avrJobe letto tanto votentlert quanto me, Ed ecco ciò ehe, almeno per auora, nu.tu n riferimento alla maggl'.orqnw : 1 ~':e C::~ u!f":; e~: ~o aft!fnlo°ip;f;lb~f: e::fac~~; che mt procurava la lettura. Fu 10Hanto a poco a pooo, e moHo più tardi che nacque In me una &pecte di convlndone : che altri proVctvano lo atu10 piacere e nondime no lo .sotocavano lo areu o. Ma allora fo ,enUvo toltanto l'fnglu.rtftla c/1e mf 11enfva /alta, andavo a letto trf1te, e in quel rempo cominciò a germogliare quell'odio che aoveva determinare la mfa 11Ua nella mia /am1gua, e fn una certa misura, la mia vita 1ntero, La prolbft fone cli leggere ne t un e,em- :;~io~fon~n c~~m~~o e~!f:: c;!~io'nl: .'cJ:n q::!~~ va r1conoscluta lo mia partfeol arUd, dovevo - 111 que&to ero auof su1ceitCblle e tem pre in ag– guaio - rtcono,cere una condanna in quell'ae– tegg1omen10 ver10 me ,1euo . Ma le veniva già con.aannata una J)(lrtfcolarUd che to manifesta• oo, quanto pltl gravi dovevano eue re le parti • cotanta che na&condevo, pere~ lo .steuo po– len l- rfcono&cere In loro una piccola lngfu&U:la. :: r~VO,t~~~~o 1 ~a"i::to:i~~~ l~~~elo;g~ lov,!;~ 1 c~~; Jor&eIn qiu110 - In quanto Inadem pienza al aovere - qualcoia df aual 9rove: 110n ~I tratta– va a·un.gCudl:to auol uto, per me al trat1ava di un g1ua:1tto di comparat lone. Dat'antt a quuto gnuzu:lO, , na.ut, btamcnte la mia negllgen~a non era ptU grai:e df quel che non lo /oue in. at il /auo dl 1e11pere a un"ora fndeblla, tanto più, cne qi,:ellantoU9en:a era llmltalo nelle ,ue con • 1eguen'!tl dalla grande paura che allevo della scuota e degli tn,egnantl. Quet Che avevo ,rralasclato per la lettu ra, po• iblioteca Gino Bianco ,evo Jac11mente 1fcuperarlo l'indomani , o a seuo- ~;(1 gg:i i:c,~:::,u ':~ n "':~Tt°C: 1 ~•u:i ~~ 4 t ~~: 1 ,!u:',!'~ aanna .subila dalla mfo e&agerata lettura, la u iendevo ormai, da me, all'aver mancato - na– &costamente - al mio dovere, e per quo to, ero giunto alte plù deprlmenll concJ14.sfonl. Come qualcuno che, vectendo.sl 1Jlorato, per ammoni– mento, d4 una verga che non deve fargli male, 1a prende e con ciascu1t ramo,cell o comincia de• 11ocratamente a pungere ed escoriare li &uo to in umo, 111entre la mano eatranea regge, ancora caima, re1trem1td della verga. Ma ,e In. ca&f sfmll( non mf punivo .ancora a-,iramente, t certo che non traevo mal dalle mte porueo/ar Uà. un vero t,ene/lcto, che fn fin ciel conti ,1 manf/u la In. una d.urevole fiducia m ,e. Ne r1iuua va pauu osto la rivelazione a•u,ia partfcolarltd; &la che detu ta.,11l'oppre,– sore, 11a che oon.,fderaul quella pa,tfcolarllà co– me 1ne.s111enre, 4Ue conseguente che potevano 1a1.samente untr,1. Ma, tacendo una delle mie paru co1arUa, ne veniva che ml detest avo, lo e Il mio de1ttno, che, ml conafderavo cattivo o aannato. Il rapportoes11rente ira quutt due gruppi cli partleolarltd t di mollo cambiato net corro deg/f anni. Il numero delle portlco larUà a1c111arte non cenava df aumen tare man mano che m'avvlclnavo alla vita a me acceulblle . LI• oerattone , pero, niente: la quantità del ,egretl non 41m1nulva, e ouerva ndo pfl"l a fondo, avrei nnpararo eh.e tutto, mal potrebbe euere con- 1eua10, E, più 1ardf, al rUrovav~rno fn me le ro– a:1ci a:e11e conJeulon1, In appare"ta complete, a:e, primi tempi. Ma ,e queato non c'er(l 1tato - In /aoore del rllauamen10 ,ublto senta ln– urru~1on1 dectslve dall'organf z:aa:fone della mia ~~!~~t;- p:,' 1 .:~~~~: , ~~t::it,~u~:~ art!'cg::;~~~ ~!..,~ t!:i0·u:uaa~~ f i6'eJ~ :;i ~:, r0~u:,~c't: 0 :: ,~ !~: ~'::r:::: ~if: ;J"i~g:i; ::re':: me veniva toUerat? come gere e dar loro un corpo e •teu o fatante, appa rentemente liberato deg'ava- dlde delle ,ue pagine scri ttore, come ((diverso» del sangue . ri.rta, di Jronte a quell'amico, ctot df front e ad. e n C~tello , è fl · cilarlo di an che in terra . NELLO SAJTO !!t~n~!~:'~! ~u7 ~!!~ ~ :c:g 1 :;n~:'~nj~ 0 ,';! 11~~ questa lunga battaglia Impegna- Solo in ques~ è. il rap. .a che ne 11egM l'uf.stenza, 0 che ela del conrigll ta a dentt .stretti con la vita, con porto con la.di_vmltà:, in que- ~ per lfberarsene , 0 cli.e prend4 la difesa dell'ava- la ateua salute minata, con la sto ll pess1m1smo che poi * Tum gli ~~!f· d~· ~ol~ elc~o'::cf~~~ ~e~~~i~ e::• :~~~avi; ro~: ~!ttdaco~ 1:;u:1~t:~1~e di sfuma nell'Irr igidimento. Ma tmpazten:a, ue;~or~,e~ ~: ~a •~~~ 11ncero, ,, 1111 confidato li segreto a tutti e si un profondo cielo balenavano al- sei Kafka, come ll pr ota go. terrt.utone della metodlcftd, un .speri, oon quearo, d.'av,re rlconquUtato la buo- la suo povera anima n sta del «Castello)), è CO- appa.rente allineame nto della oo- ~ fi!~:! u~ 1 ::!~U,Te;;a,q~~~ic~e ~~f~; fd:fd'\~ Jl e Costel lo > è • veramenttr st retto dalla sua dlsperazio- ;1 c~Pro'~e:~~ peccatt umani dat ~:~:~:~a;e ; e;~h:'~~e !:~~h:'o;!: :/ 1~u~:a~== :~a~:~~ J~ 1:h: u:011~ o.t::s1:.n1~ r:: S~~d~~c~èt~~~e~ft~~= ir: ~~1ee:!:a: ola ~;~.:f:~IA a:!~: 111,trCl ,:avaro e 1·4 m1co, 11 trova ti denaro eh; Jondo la religione che assegna a nare alla vita e rimanervi. •a della loro Impazienza sono ' ~ 4 4~~0 :fa~ve,::t;::d ';Ji~ ~a~~~!om!~t~~a~ l~e~ i~/1 q~~,;ile~tt :i r~::;:ro C::!i «Questa !Oria di vivere. di ~4;;a •::ti: 1 1 ,eiro d~;v:: 1 ~cu1!8:(i ~ uraaa, 111 contu,1one, agendo ,empre pifl de- cuore , nelle .tue rar,lollt poetlclie decidere, d~ posare con sod- tornano. Forae c't ~oltanto un 001mente, uoer4 ancora, poi non Ubera pl!l, e e mistiche nella posslblllt4 ,em- dts!azlone li piede Si.Il posto !eccato caJ''fNe · l tmpad en:a . ;.~:;::::Ifr'te ng,nn/4~sf::, 1 ~,Jl~~;r~o1: ~!~ 0 ;:.,~ pre apert~ di tramuta re l'onda g!us_t~». E' l'~nvld~a della ,tatf ~: : elatf. 4 ~=~e~~~l'f~~:~ !~ 1 ~:,fe~: ~ :f: 4°cc~~ ~a~~~- ;~a,ttf:i~:n~a'cc,!: ~i:;~:af!i ~~fl~~/1:t~~ ~~iioÌ~~~ ~~t~i 1 ~e:~dfd1~ee ~~i t! f [~~ ~e~t~a~~I ~o~ 0 ~~f,:aiutano u ~~fa"ni !!/~~~~~m:!fo 0'~1!:,~t!t~°'1~eJ~1~o"1e~i ~e e ie~~~el::O:tr!' ;/,Z:r!u~f t;o;!; e la dist an za che lo separa ~~:.: jo,,/ aqn~~nc~~~:~~ :~: ~ conleguenta /a mano ·.,14 di.strutto oppu;e che lllumlnarct e confortarci e muo- dagli ailtrl uomin i è la Stf\5• cordo con f loro avversari. neu·avamfa ci ,1.. .. • ' vdrci v~rso I segni del no.stra ve- sa c!1,elo sepa ra da Dio: gli ~ ~~f':.:n':~! '.~r:':e •:'vb~t/~~!: (trltd "~~~Nd~ ~:r r::t, cchl) ro destmo ~I,UUO STEFANJLE ~;~~e~1l~ ledi lo I~c:i ~~ ~i~ ~ 1 ;;~,:~: 01 :e~, :.:.st~~:!'i.:r on-

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