Fiera Letteraria - Anno V - n. 9 - 26 febbraio 1950

LA FIERA LETTERA IA ANNO V - NU~rERO 9 S ETTIM ANAL I!. DELL E LETTERE DEL LE A RTI E D ELLE SC IE N ZE RO~IA, 26 FEBBRA IO 195-0 SJ PUBB LICA LA DOMENICA Direttore VINCENZ O CARDARELLI QUESTO NUMERO LI R E 50 O11,~Z IONE., AMMIN ISTRAZ IONE: ROM A, VIA D'ARACOELI n. 3 - Tele!o nl D. 684.097 e 684.098 • CONCESSIONAR IA DE LLA PUBBLICITA' : PUBLITAL: v,a Condotll , 5 - Roma • TARIFFE: Comm. L. 60 • Eclltonale L. 40 al m/m. A880NAMENTI : Annuo L. 2.200 • Sem L. 11 50 • Trim. L 600 . Estero: Annuo L. 4.000 - Abbonam ento speciale (Insegnan ti e studenti>: rata menstle L. 185 - Copla arret rata L. 80 • Spedizione ln e.e .p. <Gruppo Il). c. c. postale n. 1/31426 . .. :« L'ARTE E IL TEMPO DI CASSOU N ELLA sua Slt'SStJ fat t11ro, l'opero d'ar- sio~1e e allo gioia Nella cr,ro;iotrc arli– tr implica e co11de11sa 11nvasto tra- stico éè ip1apve: gli dei sociali ·01:lia110 il– . scorrue di tempo, piiì va1to di q1teUo piacere. Lo temotro•pèrcll'è ci vcdo110 11110 c~•emteressa la socie Id, q11ello su wi esJa mat1ifesla::tòne di vita; e percllè so110tri– s, m1s11ra,e su cui inte11deaiire. Nello . stt, e il loro piacere è di CQstrittgere Rii fabbrica:io,,e dell'opera d'arte l'artista 11sa 11omiliialla rii11i11cia. i suoi ricordi., tutlo il malllrarsi, tutta /a L'artista, di tutti gli uommi, è il mc110 lc11tc::;a dello .ma dperie 11sa e dei .rn:>i disposto alla ri111111ciaA ragiona il pi,ì pe11sicri, 111110 il peso di 11ua vi ta viss,aa. vivo dei suoi piaceri, ·e quello a c11i 11nttt– E a11chel'impa:;i<',r:;a del suo avve 11ire. E' ralmente tie,1edi piiì., è appm,to la facolttl per questo cl,.-, negli artisti destinati n mo- di riassumere nella sua oprro delle qm111- rire giovo11I, i quali 11011,a,rno 011cora una ti/a di t,empo. Ma le soc.ietà si irrito,10 di mnssa di passato da proiettare ,ic/la loro ciò, e s'osti1111110 a ricondurre l'arte 11elor<, crea:;io!1c,c'è 1m prese11timcnto di morte: proprio tempo, a re11der/aattual e. lYo,1 SO• co11cc/nla110,1 come m, termi 11e, ma micara lo le società giunte al colmo della loro comc imo ruolgime11to, come uira sorte, autorità, come la societd borl{heu dello comr t.:mpo fi11almr11tc, che trionfa dcll'ar- fi11edel Xl X secolo, ma auclie le società "'?lo della vita, e prol1mgo dei, virtuali so. iu for111a::iio11c, i ,-cgimi d1e prepara110 il spiri. Ln frmt•brc mali11co11ia che si respira loro o.ruento o lo consolida,io e stamro 11dlr opere di q11r.sti gicwani ,cl,e J,a11110 lotta11do: in co11scg11e11::a di ciò il presente comr uvrro prir1ilegio l'esclusiva tfo··ui,,o::- assorbe lrtth i loro sfor::i cd essi vedono ::a,_110 rm movimento d'allegro, e tende a IHtto, l'arte come il ,.csto, in f1m:io11t di sv,IHpjx,r.u_.o spandersi . Sorpasso lo stretto q1teslo presrute t in vista d'ima i111111e– tHome11tn. rl minuto prestnlc d'm 1 dutin'J diata efficacia prati co A loro t 11ecesM– spez::.Jto Il desti110vieta q11clfilo sat1J.!uÌ- rio possedue e condurre il preseute nella 11a11teEgli s'ostina a,rcora e dice, co,1acca- sua fatalità: non glin,c deve sfuggire t1itn. nimr11to t occ1m111lo::io11r, 111110 quello clic te. Cosi si co,,.,id.trererò l'arte come u,1 01:rrbbc pot11tQdire, cltt doveva dire. Nel- me::::o,e il farlo sarà, come gli altri mt::– l'upcra brn·t. c"è 1111cora, se11::adubbio i11 ::i, partecipar« a una tattica O a ima forma feb"brilr. pi,) tempo di quanto essa scolastico. "" al>b10misurato .La scolasllca capovolge lo propor::ione A sitn volta l'opera compiu ta entra 11el degli eleme11t1 elle e11tra11011011,ratmentc suo tempo, 11ntempo a cui couv ie11e partì- i11 11110opcra::J1011e dello spirito: i1:11ccc cofor111c11tr il 11omr di d11rata L'upera l'opera::io11e CP'eatYice arlis tira, richiede d'ar1e tende 11 dilatarsi. Q11estadilata::iio11c i,i1Jo113i tutto libertà, co11ce11tra:,io11e,co110- dcU'o/iua, gli artisti la provano nel mo• scenza dei suoi cleme11ti semplici, cioè i m1·11tostesso che la c,·eat10 Lò si trova s11011i, le lince, i colori; poi, 1111'emo:io11e , iri e.li ,ss i d1iama110 fo gloria, clic occupa viva, personalme11te s,miita,• 1mtrfrò que– i foru desitlrri, tt che procurn loro 1111 s,·11- sta primo ispira:irme creatrict; ma lasco. so d, strc,w e 1111stic11 fiere:,::in la..stica rovescia q11cst'ordi11ee vuol sotto- S1•11:ndNbbio ,·ssi 11011prevedo 11", 11 è meltere i11ternme,,,e t'nsp irn::ione dell'arti– es.(i ,,; i loru co11tempora11ei,sotto quali sta all'obbligo di rappresentare 1111 dogma sp11;:liel'!Jpt1rncompirtl il s11•J i•iaggio 11eUo o 1111 qvve,1ime11to, o di esaltare un prili– d11r11/a, ltt 1111ove 11a.scitc c/1e la perfelt16• cipe, ossia 101 Ulvoro attuai•. O, per esom– ramw Ala, già dal p,-i11dpio essa è tutta pio, e per parlare in termini 11011 piri di gc111fi11, e s11upadre lo .sa, la so c/,ia;,wt 9 scolastica ma di tal,ica, a quel cl,e og}i. a su('rat'Vivergh, come una creatura, 1m noi cl1iamia1110uno slogan. elrme11todrlla 11atura, 1111 albero, degli al- Mi esaspera,10 quelle i11cl1icsteche, ogui ber-i. della vrgela$ÌOne. Essa ì ormai in- ta11to, fo1u10 1 giornali, ciot gli orRalli trndotta i1I questa wgeta :;io11e, lo cui ere- dell'attualità, i q11ali c/1iedo110 al vostro sòlfl ge,1t1rale comporta le d,uesceu::t vicino: e Per clii sc,-ivettf Per chi dipi,i. fart1colari, cosi come la ra::~a 11111ami. aU.1 get,f >. Naturalmente la risposlq el1e ci s11uumbra, 11011 cessa, no11ostante le 111011. si 0$petta ~ cl,e si scrive o si dipi11Re per clrt<•f>li':::e personali, di moltiplicarsi 1111 i,. le masse proletarie. E questo 11011 vuole i.•crs,,lmentt assollltome11te dir ,mllo. Si pi,ò votare per Come si osa- privare l'artista del senti- le masse proletarit. Ci si puq far omma=– mr11to rlie lo sua opero partec ipi olla du- ::iareper loro. Ma capita, lo sera, prima raia cosmica t! dello volo11tà n immettere d'addo,.,11e11tarsi,di rileggere "" po' di ,irl/a s11a crra:io11e tutte ltt dimei:sio 11 i Ro11.rard.Forse che Ro11sard sc,-iveva p.:r dt'/ tt·mpa! Per q11alecr11dellà puì 1mflo- le mosse prolelarie del XVI secolo! No, ral11lr d, q11ellu delU1 morie, ,:li dei so- scriveva per te. E Ste11dhal dicl1iarava, a ,f11I, J uppo11xo110a 1111 desideYio che, nei chi voleva capirlo - e pochi voleva110 porli mart'Mi dal .rng~cllo della giovù ,ez- c4pirlo - che scriveva per gli uomini dcl– :11 troppo preJto f,rlciota, riveste 1m cosi l'a11110 1900. Questo desiderio d'immor – b~I ,arattere d'eroismo appass ionato! Per talità è ,mo dei luoglii comuni delt'espres– q1111k idiota stn•tte=:a di spiri to e di {IIOre sio11e letteraria , da elle questa esiste. E', i 1 .ui pr,1c,,do110 di ridurre l'artis ta 11 11011ripeto, i11ere11te al ~ensicro, al compor – co11sid1•ra,.eclre l'attualità immediata, ed tame11to, allo vita steSSa dello scrittore. a pJQ.,o;are su Jci folti diversi/ Mn gli Questi scrive per gli 110111i11i, per l'uomo. d~, sociali da,u,o risalto alla rtlitio 11e più E il pittore dipillge per gli uomini, per cJ,,, alla rrligiosità: c'è j 11 essi 1111 mora• l'11omo. Ecco pcrchè dipi,1Re. E pcrchè? 11.,-nwprrt•erso e morboso, un sadico puri- Percl 1è è Pillare t11nrsi1110 clte h irrduce a esercitare la lor,J tira1111ia pc,- mc.::::odella castra:1io11e,sof– focando tutto ciò clic aspira alla espan - J EAN CASSOU (T raduzione di ~fario Picchi). ~10 10eca l:i1no Bianco A pag. 3 e 4 Ri~cardo BaccbeHi articoli di : .' ..: e un sagg,o di RiccardoBac~helli su A pag. 5 'Benjamin Britten articoli di Massimo Mila e e pagine di diarin di BenjamioBritten "In questo libro, io l'uomo in tutti i \ * mi sono proposto ·di segu ire e di capire momenti e gli aspetti della sua vita,, ... di PIERO REBORA I PENSIE E LEORE

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