Fiera Letteraria - Anno V - n. 2 - 8 gennaio 1950

Domenica 8 gennaio 1950 MAESTRI.IM.PRESSIONJSTl A BASILEA MONET IN CHIARO Paesaggi iridesoonti diluci. daimobili r flessi d'a1·qmi e dt soe, dal eromatismo pred11111 i a 1te - ~na ta1 1 olozza ehe riwrda i modi ,,, .anete Courbert * di GARIBALuO MARUSSI Biblioteca Gino Bianco LA FIERA LETTERARIA CRONACHE MILANESI DEL NUOVO A·NNO Morandi pittore s nza fratture T,merezza sognante di Morandi • ll g ruppo det{li indipen– denti difend e il Nove centismo contro le tend enze di punta Schizzi, disegni e tavolette ovali al Naviglio . ~uccesso del Natale dell'Arte * CORR1ERE DELLE ARTI Pagina 7 ARTISTI l'rALIANI ARTURO TOSI • Dominano su tut ,o quelle tinte del cielo e della lagun e, fini e vive come si vede solo in pr imaver a * P ER chi scrive queste righe, e f,li i amico ormai da ta11to, torna davvero di ficile immagi,rare Tosi che dipint e lo11tanodalla sua casa di Ro i-etto, co.d bella , raccolta; da quti ,a,,.pi che chiu– dono, da ut1a parte, le giogajt altissi1t1e del Preso– lana t digradano dall'altra, in 11na luce più tenera, agli ulivi dell'Isto. . TtHtla più. meraviglia fii il sapert cli'1gli dipin– gl'lla a Venei:ia. Proprio dov, la natura, smtssi i s.uoi aspetli più familiari, si riassumi nel giuoco tslremamtnle labile, nella liquida COfflbina•ion1 di acqua ed aria, Elementi che smtbrono quonln di f>i,', disgregalo e n1utcvole e dì più e rtt1ertigi11oso • possa dorsi; e quo,.tifuori dalle leggi dello nat11ratnedesimo. Se og,umo può inletidere agevolmen te comt si riesca a distg"4 re · 11n volto, un albero, una pi,lra, all'inco,itrario: disegnar e l'acqua, distgnor e "" citla resta,10 poco più cht fr0$i allucinanti. Op,rai:ioni ef• fettuobiU soltanto da chi sia fornito, com, gli aNtichi pittori cinesi, Leonardo, di .,,. occhio inflessibile, Po• .ziente e addirittura magico, capace di scernrrne le linee segrllle, ~ss,, l, linee di farsa. Oppure, per modi affollo diversi, a chi abbia ricevuto, quote "" Guardi, Mn Corot o Tosi sl,sso, quel misterioso dono d'ititesa con lo Natura, eh, accennò G,ee,. a propo. sito di Yeat s, "i pc, cuf e on diroit qu'il o un pact a~ elle, et._,qi,and il fi.rlt de la, <;ompag,.,. c, sor1 les orbres qui. parle11t, et l'he,be et le ciel-. Una ·voce clte crescendo il lempo, l'espe,-ienso, da questo l1nto accumula,si di ene,gia ormai ricavo la gra:sia, clte è dei ve,i poeti, dt dar vive uo, inaspet • tali accenti , e sensi nuovi all, parai, pi1' co,uue te e spoglie. J,1 ,ffett i dir,i eh, Tosi s'~ prowlo nei peni di obbligo, ai puni i tòpici del pa,eoromo v11nuiano. Se, tra,11ral111e,ite, tton Ira giuocato di scallr11.ua co11 ù geometrie di quelle costru::ion i por,uali dilette ad Eupalino II i ,netafisici, neancl1e ti è f'ifu tiat o tra 14 gra:1ic conventuali e umbratili dell, isolt sull 'estua – rio. Tonio meno a11còraIra presuNI0 d'i,evtntart, C0Me ,usa, le sct11ogrofie ù1gannotorie di una V,nezia libresca ... Ha dipinto il baclno tra San Marco e San Gio,– gio Magg iore, la punta della Doga,ea, la Salute. Quando si dice, per solito, che u,e artista l,a in– t1dto e , ivela to il segreto di alcun foogo, in realtt} egli non lio potuto scoprirci , una volla di più., cht il ug,eto di se stesso. Tosi era dunqu1 innitabile c/11, a toccarlo, fossero soprattutto quelle due compo. ,11mti primordiali di Vene&ia: l'acqua, l'aria. E eh, gli edi{isii itk111tri, le loro prospettv, gli dovessero suggerire, caso mai, non troppo di più che il destro di co11cl1iuderle ,rel giro dì una sereno co,nposisione . Sollecito di 1ma sua veritd , prima cl,11d11ll'esat• tena, persino davaut i alla Salute «tli l'ha con.ride. rata 1111 blocco pétreo, del quale tli premeva rendere il senso di geologi.ca slnctturo, p, ,- cod dire, pi..tto – sto cl,e descrivern e le volut11 architetton iche, l'o,nata apparoir:ra. Altrove 110acce,1t11ato certa ,11sticitd dell'edili.::ia vene:rim,o miHor,, indugiando on10,oso sul br1mo, sul ,asso degli embrici. Pac1111done indovinare, quasi, il legname delle impalca.ture, i tro11chi ch11la reggo110. Come dietro utt'ittconsopev ol, nunnorio di te,·re a,ate, di sclt,e. s., tutto dominano , p,rò, quelle tinte del cielo e della laguna. Fini e t1ive come si vede solo in prima– ve,a . E ora di 11n celeslt egualm11nte b, illant11. Ora contrastate tra il turchino dei flutt i e qud e tiepido t1111tobianco • che favorl, dic, Sinisgalli, la miraco• lo.,a dùctsa dell'A rcangelo di Carpaccic. GIUSEPPE GALEAZZI I SIG A ---- ---- l PI. ODO?TI Pf.a I ELLE .laTt . ., o,OMff_ .. _-N_,_,_,.,::::: ~~_j

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