Fiera Letteraria - Anno IV - n. 51 - 18 dicembre 1949
Pag. 6 LA FIER A LETTERARIA Dom enica 18 Dicembre 19:t-9 Le streghe mi anni, fermat a da Françoi-:,i- -- -- ----- - .l!,si Lenzialistno e ARTA e ANTA Coppéecome(JueUa~ t. unu .~- 1eologico . ':oro '%;';..~i:,' . ~a:q~~::) 0 ;. ~'.: La Casa Ed. o: Morcelliana » doiali che, abba.,sando le <:l• di Brescia ha pubb licato un nlia di .,eta ,'tuOli occ h i di ca• volum e di D. Morand o sull'E· pra innamorata, ,mmw una .'listcnzialfsmo teolooico « nel voe~ia che :iia anche mtuh: u, qua le si passano in rasseo11a versa che diano l'impr c3Sinuc le pos1,:iont piti rapp rese nta ti- . "d Q an stanli non accettar ono que sta stile, la grafi a piii aperLamc~ue di 1111a sinfonia. . r: !!~ l;~~~1~,~~i~~1~i n~: :/U O• Pr ezzi popola r i ~~:ri v:::a:;~r~ :ci~/ rf~tt~ria~ separazione, preoccupati come ~1:ler:: ;~ s~o s~l;~~~cr~~ab~~~; de?~si~: ~~~1fa1~tf~~~:~ ~::~~ indi peuden.za d ella magistratura • Il merito, atme 110 stor ico dei Mu sei ,scill~~:. ril fgi~~o !f 1 j 0 "/:c s~;~~ f;a ~g:!;;!J tac~;:~: ,~:u~t:d1ae~: con trnua misura ed u11 conti• ra11t'a11r11. A quell'epucu. ornrni che non si può misconoscerE' u nuo bila ,1crnrsi su te 11tazion 1 liber o da onni 'impr(IIIO s cola• tale corren te esiste11:inlistica è Nel}'ulllm o numero di Oggi nell'angolo estremo, come se te ja famosa dottrina del -~r for w,s1111e ha potuto da re lu stico, ef/li radunava tutti i ma r t a U ( I d Il . ) nett·avcr messo l'accento ~u, ( 15 dicembre ) Marco Valseccht i tre metri e mezzo che met- cer ozio universale, secondo {! c.:orictusione che si è avuta, Lo tedi nel ~uo mnde.~to ,ipparra• Git~t1z~uo}: a~i"'~~r~':c~1nta : COl)t n. a a terza pctgtna • • • senso religioso del vive re uma- Ca giusta mente. n<;>tare che i\ teva tra la porta e se ste~ o quale ooni credente è in fXl;! equilibrio fra persona e mo11: mento di rue de Rame, a Pa - l d. M . Eli68bena ridivcntnta finalmenl~ no e nell'aver considerato la costo, ~el btg hell1 dei nostri ada"'11'asc/roollapoe~~:ratap~~ll!Pa~~~.~ tempo pre te, cioè ministro I do si fa poesia. La capa cilf'I rioi, quello che le lr tlere fran• d1sp1aciuta a giu ICt! ano /1toso/1a in funzione dir ett a Musei e eccessi vamente basso Dio, e H "pastore" un ''iai co,'i" ra1,P1·escrntativa anzi ha ... J )c.uo c.:esidel momento O!/riua110di Uarba it, quale . _asi'icura ne,l- 1erena, di nuovo la mile crea· della vita. lant o da far conclud ere eh~ la Si appoggiava al muro, il viSo fra oH altri: Cosi il pror estan - agevolato di molto il di/ficile pill ral/inato e di Più audace. la ma11iera PW perjnto na tura ch'io 3ruavo tanto .•Orn,stiJ.· L'esistenza uman a soanciatn cultura ~opolar.e .- cacciata scarnito era madido di sudore te.simo porto ~li~ Stato-Chiesa, impeg no che si è assunto l'au • Strane sedute, al dire di chi i:he • è fal~p, p .soiut· i:;~ntc vamo un'ohr:a volta inÌi~mc fo dal rifer imento a Dio si vani• d.at teatri. e : da 1. emema - si e di sanoue. Subiva i cotpi ·t presupposto el o Stato tota- tare e portato a term ine con embeb,e,ol .. • ,l:'}.t!1,na edla'1'1a',rv,,.~da,m,,,- ~~1~ a~h!inag~fi~n~~iis~::a '!!~: sera 1ull'aill, cd io ero pieno di fica in un frammcntansmo ns• sia oram ai n[u giata t;a le st a• lcedir~!~~~e i~n t:n~~z~i ~a~:;:~ saooez::a;nulla di Cclatante per ~• " " lfi maldestra ccciH1zionc pcrchè ,ei;a .,:urdo e in una contina,rnza di• tue e . 1 qua,drl celebri. . s/uogtre un grido lacerante di un lettore distratlo, per un lct- Nel piccolo ~alotro, che ha alle ~o :e~rv:l~~,:~v~ u_i~f~' 1 ~;r:~~ giugno, adesso, e a'approssimavn sperante. IL richiamo, anche se ccSt cont~!luano a vender~ t dolore. Qua•do stava per la- tore che corre sulle pagi,1e, cp- pareti quadri di Mariet e di al- ,,·ve • cui faceva1"'0 cenno a no¼e. di • iovanni. la finitezza delt'uomo, alla Valsecch~ - 0 2~ ltre. Meno dt sciarsi andare, un tipo di co- ~[~fs~ -~ 0 1 te,::po co~e in quel- sempr e in piedi pre.,0 !a .uu- noi. Ne prendiamo volentieri ] S G talora sconcertante e cupo, al- biaHettt. d more ss'? - scrw~ " ~ s·am che ella storia tri maestri del tempo, qua~i ,. - 1 on dimentichia mo lo co· s precarietd fletla sua vita mon• u~ ca/le. . Infim!~mente meno lasso cot cranio rasato lo tra - ~ la di ognuno di noi rimarra /a di maiolica, Mallarme J?Orla atto, permeu endoet, nt:l tcm • rona, zia - e lei aÒrrid c,·a, se- ettarism o dana, alla sua inquietudine d! un big~1ett?d mgresso a,;:n va su di peso e lo rinco lava ~ ben chiaro il contributo di Pe- (vati cina, dicono i maltoniJ, po stesso, di 50ttolinear ,: due ~~:m :~1~: ,:•? c~~.:,t, .:. ~ :r.· I~ ~~f;,~~, ;~~~1:':~~.~~i~à '~i''u~~ ctnema d1 Milano o di Ro a, !~:€::;t~li'~::irz:tv;'.:; \ :;i;~ Fo;:,~o è ::r ~;~gfcua:::~ ~:r.~ii~..::~: !~1~~ 0 ): i;; = ~~ ~f::~;;~f:; no ce a,•e\'a rimc S5o. le foglie K apertura che si. concreta nella tata una corda fatta di strisce tanti altri testi•· nuose al soffitto, una nebbia terTOgativo del, titolo .uava la grandi e folte, era fiorito -e c'ern· T" affermazione di Dio e net re• G di coperte intrecciate. Sachs, ler,oiera ri$tagna tra le pare- a provarlo; in secondo luogo no gii piccOl!u i!1i ,e acerbi i li~~~tt~~~~;i?-u~~ ~~~ià _ ~ che ormai per la paura e pe r litarlo mentre la separazione MaTkcvitch itali ano ti, rendendo misterioso t'am- che, &cartata ormai l' fpo1es1 o/· 1:1:~o~; : i:~:i:;nt~:~·'.~:: ~~:i 1 :~r,:n;;51r~~h!;1~ :;q:1~{:?i~!~~r::t~ri;b~?.11~ ~~ t•~:I:i~fiJ:~-::i{,~:J:!FI ~~r1"fir1i:~:,;~~."3:ii~'~,ir~ 0 :\1 g~~;,~;~ Igor Markevltch :~ 0 t~ta 11 ;;;,:~r:t~~;!,\':::~ ~;~rJ:.:1i::1i!: .~;~f Annib ale, verso il tramonto. « perle » crociane che Ci dan- trascendenza divine, l'uomo q~;i"ndosappiamo che in Fran- !!!:: 1pe;.,:;:~~:C,~ 51 qt~l~o~~ "~I Li~~:;t~ •· interessanti pre clsa- ~! ~~~~~~o 0 ~!r~~~el~u~~it~df;':~~ :~U~':; 1 ~n~~~~ 1~ 0 c:::::;,sa;':- ~f~leeh~a~:i~~:)e c::r c~~i~1J~ - Beato 'te - lei dice,•a la- no, se ce ne .fosse 3!1c;ra J;i acquista valore di fine, pur se ;~a\!" A~!;~~~:•d~~/~ O~~:;[ più dell'impiccagione e della zioni $OTTO di Mariod Mls~roli za italiana, parasse in anticipo quello che qualche me3e a questa parte lora C.llrezzandomi un'altra voha :~f1~~1.,;::i~a dr~~:st'~om~ che ~~~~~~ ~e!~~ ~~?::::ee::~o:~~: no'nposseggono la ricchezza dei manocr tr•.··:,.~,"o'',1,a,toorpoe co.fpff:.o dn <«Il Messaggero», 4 icem re). La devozione per L'Italia del doveva dire . Mondor lo nega, - improv~is amente -:- Lesen- i ~peU~ co'n1le d&lle lu?gb e diln si •continua, tnVece, a far zia di eterno, anche t-2 sl SV(ll • nostri. il btglietto costa, i_n me- ,. t' dd H Markevitch non è soltanto do- limitandosi a riconoscere che tenzc .che prima erano b~/u- COSl ag i quan o cucivano. o passare per il campione del ge nella pre cari etd del tempo. dia daUe trecento alle crnque - ~~~~:::ienfiet~~l~e ~cu~i!~ e aie Importanza di Petroni ~~';ee~':at::ie:ti s~~m;;-~:o si~~~ egli dava ''q11elqucs soins" f,1° ~~~~e v;7:: ~':eo d~~~f ,~cq~f,~: dicev; eh' b '> « critico ingegno italiano ». Però non è da sottacere il vi- cento · lire. Perchè da noi si membra del cadavere si fraltu liana e .tulio splendore della ~~t~~~~:~:~"L~on~ia!f8 ~~r~11! ni, abbiano cambiat o dire zio- ca;;zz/~r° u:a:o: : ~to- 1iea!~ su! 1 1:::~~~ teiend:enc1~;:ro l~ !~'k~~i~flim~~ dd~~~:edtiq~~j_i ~~hi s;~~~ st"~fsi~:~:t l~t~~a1l r~r~r~:~t~~e~i~~lPJ i ~u!~:~~~t; d,tor 0 :1, 1 ~.·~d 1 •• tltmtpo~r;e~?~nGr~ug~-;iJ~Fi~: ~ i~~ii~;t:,d:t~ ~n~~t:a~gs~j~ ~C:!~fo ~!:5r}:o ci~~f~~~?~~:~.n~! :i ciro~:;~ c::d~~of~~~:~~ ,pe ndeva sulla mia tesla, per ri- suot bersagli obbligati , il fi- lo teolon-ico, cioè l'eccesivo di· si dice, essi si rtdur-r0;nno non sapevano neanche dt chi troni si occupa con partico lare musica modernissim a nelle sue tida e ~enza intop])1, sostenuta continuitd le buone ragioni prendere più quieto e più iton· lo.so/o p~er_de le moss~ da.I- scredito di cui &f ctrconda la ~ftl."~~nilè b~~~~ttf ;g~~~~u~~ ~i tratta sse. attenzione cd acutezza Valerlo /requcntt ·•tournécs " all'estero. da gesti conte nuti , perfetta- dei pa droni di casa. Il fatto - ca ui attimo dop: : b ~!i! st jp~~~b~e:e a j~":! a~~ ;~Ji~~~:;::;a;c:nJ:~or/in::;~ aU stranieri che sono disposti Quando Sachs Jul ri1ottoi a Volpini sull'ultimo numero del- :a~o;;.,e;~:étt~~~e;.~r~:::fra iJ mente articolati, privi di !ec- se vero - per noi letterar - eato te pere e sei nn am· curato libro sull'esfstenzialf- neL totale ripudio della ra• a pagare di pitl nel loro mu- ,~:mi:.a:s°u~:"';::,;7rg1~: dte c:r: la rivista « Stad1um :1. ~:,e~z:r·;, ~ ~~~~'::i: ~~~e!t~~t ;~~tf~ni:s])1ega~ile con la SQ a bino - lei diceva aorrid endomi. smo si legge che questo è "la gione. sei, pag~ino altrettanto nei no- « CiO che mette conto di no- I d 1 - Ma poi anche tu ,arai un chiara e vigorosa manifesta- <..:osi anche per il cattolico stri. Costano i !oro, costa no I tare è la quast assenza di q1tel ~ per pre cl5are e s ron are e E avremmo finito, se un uomo, un giorno, Allora non ti zione dei due caratteri fonda- Marcel - in cui si possono nostri: ed è da ipocriti servi r- ~ tanto esaoerato senamcnto di _A" . sue enunciazi oni. vasso ir1iziale della leltc:-a del vor_rò più bene. ~(• giiÌ alloro ;n••l~~t:,i~~';:;• 1~e1ì!';:~- rinvenire le linee fondamen ta• ~,a1il i!~ia 1:~;/rg:;:;:.':\: f;;;~ f' ~ 1 ~1:, ~h;ri:!~~~~ , ::,o;;:fro~:u;~ (~~ neTi~rt~io~~n d!/,a h~e,f::a":~)~: ~:•: \•n:a;,~~e~i~:: . fr,nuce, • ;:~i i!r~!Ì ~d~~P,:: ~~r:~~ v:i: •:r*:t!a~~~~che d~~!:~~~n:i ~~l:e~r{i~~ u;:a Ds!,~:~afi,~c~ :~i e1:sr~~i s~i:::::i:e n:;.,;:~~:a:d . ~ · "')/\\, ~~:~!ol~cia/r~ 17ri:[{ nci1"a~~~~ tV:ide:laén•; ~t-rG~l~f~fifi~, Dd":aotM~o;:,.i:',ra; ,"h;1a'~,-~a", ._a m'etf:,bi:dpeod:•,rcfa;dtvuf::adl-li• · Ion e adeuo capisco meglio' tu; P,c',r!o __ analdlsetlil;,•nte~ess': :e~fa'ri: mare e tutti i problemi vcn- una amministrazione decente. a.n, .•h.•.:r, ~~!~~tJ~i,s~loP'~?d~:; stato in Spaona e in Yot tooal- " madre. so." Tutti oli esf5tenztalisti, gono ridotti a mi.s t eri, dc~~ne"~"~~cfnde ~:e:::m~n/~~~ e l'avere net rapporto con que- lo con l'Orchestra deL « Magg io r1:;~ed~ 0 0~\v1,deG ~deM~eYe~= !~~: ::!~hft~~e I~ ~~n;'et - Perchè la capiaci? Che ba indistintamente, si propon- tst~~!! v:e~ro~fcvaeced:«!~:i~!e~~ corsi per rtpristino.re ali Uf- sti: rapporto che ha la 1'adfce Musicale Fiorentino :1; eb~ne, ~~n:,kv:: ;;,~ 1~:raer :hev~~~:~~ ~~~::!:,,.!fod/ :t~!v1rt ~~i ~~Ja~ fatto, zia? gono di fondare filosofica- zialismo _ della quale e Kier- fizi; si pensi alle cent inata di basata su condizioni spirituali nel venti co!1certi/ihetti :n :o- il piccolo salotto di rue de Ro- ,.,... E lei diceva, invece: ~~';;e e!~!i~~~~~ tee /\n:;~- keaaard e Dostoievski e Barth ;~~tt!u~1[ d;~P;;f;: 20 i dii~~~ fiss~Ì~i, ~:ses~ui:~;::i~~ •~: !~ 11 ~! 11 fji°rn;•res~ 0 ntato a ~;i:; me vlde passare i più tnsioni ;~er!ie~:i , d!gdj~~~i:l~~d~!I cJ - Faremo una bella corono, cHaflente, in un ¼nodo o net: e Marcel e Berdiaelf dànno ra. E' 11iu.1to quindi che ogni non si puO fare se non partcn- di Ca.,ella, Pizzetti , Ghedh1i, rappresentan(f di una glorio.,a in ,errore. Proprio pet r-hè ci per la 'danza delle 1Lreghe. Dob- l'altro all'invocazione 1'elioio- avvince nte testimonianza - vi.titatore sborsi qualcosa di ne, di ossa e di sangue, t suoi do dal fondo della propria ani- nonchè di molti autori del sei epoca letteraria . A volte . l',:n· occupiamo di Lett er.:, di biamo tenere il malocch io lon· sa". La "persona", ossia la bisogna chiariTla razionalmen• più di quelle poche 20 Hre :1. carnefici l'abban donarono per ma, della propria cultura... e settecento . tusiasmo dei discepoli di que- Scienze e di Arti, dobl, iamo tano da casa, mi.terabfle vitalitd deU'indi- te e in.teri rla , pur senza ta• andare a rende-re le estreme sentii il bisoono di cercare sol- Non va inoltre dimenticato sto Socrate della poe.<tiasi ma- occuparci, anzitutto, della qu~s!: 1:~~~o;~:o~::'adf v:~:!~: ~~~:~,:ne: ::u~i::.~. eci~;·,f~ gliarla dall'analitica esisten. Così muore la carne ~]JFtfl: a~!:as~~~::f ;~~\i~: ~,;i:o i~;lmc:o~nm!~oii":q,'R1\~ ~~fid~mA::;eke~~1;7i;t : ~r~1; ni/esta in frasi come quella no- ;:al!~c~/eJ':i,:it~iu~~j~~a~ :t ecitato o goffo, pieno di tr e· stolta richie~a dtbuna ?li- ---------~ l'e~i1~~e ~~ig~ilraau~::;:~ Alcuni « pastori » tedeschi, ~[lg• nu:C~s:uxvadpt~~~;:,zi:n~ ~~':r~~i~ r~v~: asioll~tt~ i pre- ~ r:m;:~;ic~l~z/;. della 0111.,Uzla p.i.t:zlai:,.,ue.'°,·.·•d';" ,vieora,·om,. •··p· ~ ••ll.,•.· ~! 0 Elr:po.;c;.o:·pd1·,~,'°.du!,reo/u,,:unpa·.candeor ..l (~✓~-·~ la vita di i\faurice Sachs, il ~~:~a:.e:~raov::o a:~::~a~ ~e~~~ ~o~~~tàcodni 1;se;:;,c~~n2~ua~cli! ,~~~i t~~:;;~::/! ~~~:g:: ;hdco;, ìe:,(f E' .,tato osservato - a$.'tOi che ci occupò tutto un pome- rcr;~,,f~r::i~:;e,df 0 i-ietde;g~~~ dato . L'autore, Phillppe Mon- propose: Meditazio ne, come vediamo, do intern<izionale che faceva mo~e di Uttli i tempi e di riggio, e insieme l'intr ecciammo aveva detto: « A che può ser- ceau, rivela - per la pri- « Diamoglt la Zia, che st sfo- riiolta secondo il senso aoostt- capo a Diaohilcv :1. tutti i Pae.,i non sonc• altro l l' b't .. / A - , ~t': 0 ~~ ~~!~r~;t~e~a:fibt~t;: sh'e. Per calmarli qualcuno gioie dei piti". aver compreso a fondo il mon- \ z:~;.t~r~:t~eUe ~Z: r; a1,t!r/~: intorno all'albero, calata la 1era. vire H suo chiuso discorso ma volta - L'orrenda fine di Qhino con lui•· :ic:;:o-rJdt~j~~at!r~~~einhi':n/%; Malla nné ma]inconico h che la storia di un p:-ocl::'l'so. ~ou: 11 do:::;c:m· :: 1e;: 0 ~::~~c ~; ;·i~~t:~zf::t6? th ;t" 0 èn ieruro ziale, in una salda metafisica fgch:~achebr~f~/s;:~~:.!:; ~t Jr :an~~;~i~~e c,:~~a~~~;: ;~ habitat veritas) che non lo « Mallarm~ fa parte della 1 h\ ia~ze li~~r~:s~~~~e J.~~-t:llè aulla porta e guarda re le atre- nei fatti: a spinge re taluni a ~~!::;:eri~- i~r~~~r i~el7:a:~~ ~~::i~:~wr,aj~~t. t;~e;~f!n!:: r:~,:e ~~ tf ~:'~::tenne getta - porta ad una condizione di lon- grande schiera dei mel011coni• ~, ( 1J ~:eu~:1~~~:~~:he n~;~~cJ!ii~!:: thfl qua_nd0 . ao~eb~ero ven~to a ~r:s~iou~at~~~:;i~n:c~fv:1~~~: pagine, le quali qu indi oltre nie, vcrooane, si alleO aoli Io ricordavo le ultim e paro- ~~e-;t::~i:;f:~n~ti~~fi~i~i:•:r~~ ta di Mirabeau: "Se io potesti essere chiamati a part t>cipare a are m circo o mtorno a no· nel qual 1'iguardo l'esistenzia• al valore storico della ooaet- invasori tedeschi, seauendoli le che Sachs mi aveva detto, ._ l ./"':~ bile" _ e andava sogaetto a credere a Dio, il mio dio sa- dal 1 _1aunoscolfl?n~~a,,~; 0 u 0 n ;i~r::vi ce, ma 1enu potervi fare ìl mo· lilmo opera come molte altre tiva esposizione a.ssumono pu- an·che dopo la loro fuga dal- qualche me.se prima: y-'~l ; crisi di depre:;sionc che oli to- rebqe Mallarmél". Più acu to, dere un 'giudizio di assoluzio- loc~io pd: via ~elio corona. O situazioni 1»ico~'?aiche .~i fL· ;~rr~zi~~!o~ede~f:ri~:~~raz~~~: ~e!t;c;;cidi ~f:1n~asp~ dJ~ m:n~~rf~~ f6:at!elii!• i!~aJi ~• i ~ glievano ogni fiducia in seste!- più cauto, forse irritato di do- ne O di condanna, in altre pen11ero I acen ere a ,orprcn · sperazionc, e tu/peci ,c_a a- critica"· burgo. Arrestato. do ulttmo, calma». so, o11ni possibilità di crea- ver subire anch'egli il fascino paro le o pen,enire a una ve• derle mi p3revn cosl import an- mante c~me a dspr~z~od~e (Cosi F. Cristalli nel Quo- dai tedeschi stessi per le sue D l' d t d. / h zione... h h dell'incantatore, Rodin diceva rità. te e nuovo che non avrei potuto del pens1ero,tquan o m - tidfano del 6 dicembre) . manie da satrapo, trovò la . g,r utn ii a ~l roI{ f e Il dottor Jean F'Tf!Let, C , a al poeta: "Voi siete un mo• E in questo senso Lei i:api- me1colarvi il aentimcnto dclln guato a se s esso ». morte in prigione, Sinora ~1ar a ~ede~~ :e cios~ea1'i~a~;~ studiato l~s_uob cas; in~~e;e co~ stro!", al che que llo, con un rà forse meglio lo spirir ~ con paura , e perciò camminavo ai· Si capi;ce come possa e~ Gonella intimo non sl sapeva. niente di que• qualche foglio scritto. Non tanza, ad essere straniero col fu'e!~ 1/br~":n~:re&:an~e (~~F'. sorr i!o non meno ermetico di cu i la nota che Le è di.';pia- curo, appe na agusciato dnl letto ~~\~;o~ao~~nns~~r~; ~n ,;:o- sta sua morte efferata: anzi c'era pili niente. La tavola, fl prossimo (abbiamo usato quc- _ ''L'Aliénation Poétlque - J. ::::a:d~f~ :;:ro~~~;:,. rispon- ciu ta è ,'I.tatascritta. Spirito, o awia tomi per le scale in cor- pria e.,:istenza di studioso a (Dal giorna li dei giorni scorsi): qualcuno riteneva che eoli letto, tutto era stato distrutto, sta parola "straniero•i perchè B. Janin éd., Pari s 194.6), enu• Nascevan o intanto , nelle ore ir. sostanza, di.collabor11::f 0 ne. til e, La porta era già aperta, distogliere olt uomini di stu- « Alla maestra Auousta Ros- fosse ancora vivo e vivesse e i miei piedi si incollavano al ci pare di pote-r vedere in que- mera tre dt tau crisi, l'ultima tormento.te e divine del silen• '-----------' :u:~ ~::: 0d~;~an1i :S'::Odi uch;~~ f/; 0~aei ;t~~:::\~iv~~~~e~ ~t: !,it~fot cl~t~!i~Ò :::~i;i:r; :q~:1:\. .\-1~' f:'arf:;ie;/ 0 s:i~;:o dfl ,~:;o;'ct d\ 0 J!:is, d~f P:!r°C! m1~~,~~~ ::~ea~:t! ~z~o~"Ap~~t~a a~~ ~~f: tt~eu:he so~i~~d~~g~n~erl~ 11111111111111111111111111111111111111111 der)a: impaurito , adesso, im· 3 1au 0 v1 01 1n1,t·••lledttiual',onc!! 0 dvear 0 e 11 _ 0 11 0 sta bella e nobile lettera: ,,..,.; fc<Zi ». tende , completamente orlenla - L'uscire da questa crisi, U 18 smilzo volume delle "Poésie!" • 1 te mi affacciai a ~• ~I' (Dal « Momento» dell 'll to e risolto) ma ad una comu- febbraio 1869, da Avignone , (que i ver.,i ognuno dei quali , provvud mun I gl' che proprio quella « 1'eligio- "Cara Maestra, accanto agU ~~, J ~ . dicembr e). nicante inten.•ità d'a/fettf, ad Mallarmé scriveva a un ami - nell'inte nzione de 1 poeto, lpiare a a so ia. ne rivelata» sta guadagnan- augu ri che da ogni parte I.e ~ ., una carità pttì distesa ed o/- co: "Il mio cerve llo, invaso dal avrebbe dovuto pesare nell a C'era una 10l11strega, intorno do a sè per vie ben più per• giungono, dai Suoi cari, come (i7\ «Laico ,>,ora e allora /erta. E et pare che dobbiamo soano, rifiutantesi alle funzioni mano come un b'el monile), i al noce, vestita d'un lun go e suaslve delle persua.tioni so- dat Suol antichi scolari che 1 \ f /) ancora riprendere le parole di esteriori che non lo sollecita- poemi terribilmente consape• Outtuant e abito bianco, e atrap· lamente filosofiche, gli impe- oagi l Lai 1 be~~dic~:o, 0 ~:si~1::i- rlv•aCdo 0 sa 1 0 ,,i/cncf 0 /t~,a 101 :,•1 0 a,i,~.o•E•1,, .mDo-e- Pancrazi che avvertono: "eolt vano più, stava per perire ne 1 l- . vo. nei quali la poesia prende pava con mani rabbio se la co- ani ptll significativi di tutti ~~ati, ~:r ele v~rtù che ha in- non parla propriamente mai nè la sua insonnia permanente; 10 per la prima volta coscienza rona gettando le foglie qua e là ~f~1=~~ s~gr~liS:Jic'::ra c~:c:~ segnate, desidero non Le man- nascosto, com'è n caso di ~oe~ic:O";;o7~e dyug~o~i~f •~:.!?:.~ ~/t ;ic~~~:èso~i:;t~vr:d::i~~: km:i:~.r~~oe ~l'~~a es~: dit~r~n~: di !è, e, .,imile anch'essa a Nar- per terra , Allora mi duggì un e pe rciò settarlo - l'accani• chino, per il Suo novantano- altri scrittori "collabora zio- Ma a partire dal terzo secolo, e fl peggio, si sente che dal- dispiegato le .,ue tene iJre. La ~!~tea':em!f:ss: . • ~:!~teu:~~f grido e quella •i girò iorprc!a mento con cuf Croce contl- vesimo compleanno, i voti più nfsti ". esso assume un 5enso del tut- l'una e dall'altra viene via via prima fase della mia vita è ti- disperate " scriveva Mallarmé :i:•~;1 ,~b: t~ .ri~on;;~:~-0~~~ :~~ nua a esJ)OT!i- donchisciot- i~r;~d}st:!zf~~n:stro della Pub- Davantt alla cellula II una IO di~rso. fO?JS~~idatas~i la acquistando il srns o celiai mi· nita ...'. i ·1 t rt a un amico, "e quanti pior nf Pen. • ·, fu ,·oltat, ·. aveva •I', tqeu•,callma •••Ire,, 10,.grlaomnael ,-,.ve'ioan,atro, "Possa ancora conservare il v,·11,·madi Sachs or,'dava.· o•ur,arc.l a eccdcsl1asica e ve- su,ra eh~ fa pfier ui... lii s au· A venti~.~tte ann , '1 'P.°ea - di fanta sticher ie biso11nasacri- o n o, 1 sacer o e, un euere a o unoera in ne, come un re• na-'Ceva 1mpersona e come, ficare per riuscir e a fare del : c: im:~=r~:::~ ~ :t:~ 1 ~v!~!?!~ ~z·:o!i d1~i~~t~;::C~?c:s~:;:: i;~~~i7r:;:~;;;~ti:t;tt~ 0 ~1; (ei{~1ifrli~~~~t~l:~:ih~): ~:i~r f.prfii~;1t 1 ~~b1ti, 11 i!:1;a~1r~ oa:bd. b7:m~c'A~~t~d '!:ri~~i:~·;ito ~d~~ru~~~~~osu!;,;;r,~~:!t~d~"e~ !'n~~1~rr;~i;:;~i~e3r 1 ra~l~a:~;~ con un ,·iso 11ravolto: do avrebbe pot-uto essere, an- Possa da que5to giorno di te- aico msce per app cars a su i un punto: ne terreno crd e svi uppan a aver~o l'anima del poeta... ». _ Che fai, qui ? Cbe iei ve· che per lui, liberalissima sta trarre motivo di allegre:- !Cardinata tra le arida scom- coloro che non disponoono dt dell'indagine intima perchè è l'uomo che io fu i", come "un (Cesare Giardini sul a Giu:- nuto a lare? - Mo poichè mi madre. za e di speranza. Con simpa- rr:~~-·- d;~~~s ':!-~~~n~:n:asc~~~ %t~:~t~~~'r:~;sr;i:ll:; ;:-~~tir~ g~::;o e~s::i~~~~~ f:~ •i~1~:e;;: pef~.lero c~e .sf ~e.nsa".fd di zettlno » del 2 dicembre). vide piang ere, pians e anch'ella , ,__ __ _______ , tia. Guido Gonella" •· volto, mi ricordaVa un maiale opposizione, al clero. I prote - troni; non che il resto - lo Mall~~;otequ~1 1 ! J'eaa;i 0 ulti- LO SCHEDAT ORE abbracci:mdomi, con dei ,i n· _ ____ ___ __ ________ _ ________ ____ ____ __ .____________ _ _ :_ _ ______ ___ _ ___ _ _________ 1 r:::::!od~~~i :!r: !r ::~ ~oc: 1: (contin. dalla terza pagina) Cosl accadono fatti strant sot• sta proprio filando verso un ae . premono, moutss imi om1a t, ti camicia da notte. 7 Ab, _che ho ca sf era fermata e lagoiU a ~ 0 1!l ~;~•ftc~=~hs~ ~rèe 't~~t RETEIN ACQU,A ~~~l i~~~°j~~d~;~~a{rL~s()ntf~rs: ~~~~ipa;~ico;;;:d~~: . r,~iu:!~;~ ratto, che ho fat_to · - ripet~va. vele fiacche, il panfilo non po- ma, strane fortune /amm mori. no, pcrchè vi si parla d 1 mare quello .,venturato '";Ondo ol - Anche da Ju1 aono 1lata. :~ teva avanzare nè tornare rndiQ.. re e vivere creature di possa{}• agitatissimo e invt ce per lo quale si sentono desttnau. 1trappargli le corone dai noci! tro. Immobile buffo nella cal- gio, sia quando il cielo è buio, 11acht /IL calma a~soluta... Ep- Un'occhiata all'ori zzonte e U• Ora le str eghe potranno fare lo ma, oallcaoiava, senza nulla in o sia in una notte di luna. pure, dalla ,tc~ta mancan te di na alla rete, vive ndo in oraa· incanlamento, ma la mnla ven· vista, f~ri bastimenti scogti « Codesta. luna, bassa enorme quella bambina, !oppiamo clH' smo quelli della tonnara si era. tura ci iarà per tutti e due! Oppure 1l caso di una c1ster11asull'acqua, rendeva luce diffusa rendeva ancora pili ardua la elevata df beni , parentela, no- una mina, maligna, beffarda , 1t pescecane c'è stato. QuL l'i- no angosciati - rete o,122ontE' N non dirlo a nessuno non che &iera ab~attuta sulla diga al di sotto della superficie; e fatica dei palombat'i. Tutti i me conosciuto. apparsa lì intorno: ecco, si J')Ocrita11de più. che mm. Non - 1'esi cionchi nei barconi· pal• pa:·1orne! . 1 • ~~~~~ uc~lr:;:t~"~!:tt~::· :~ :g~; i~:~ rns~~;t~::Joli~~: ~!;';:!tin in 11 ~~~ 0 dr~:;~;i ~ii~: pir;,raa~ r~':1~~~~~::~~em~~ ~~~t~,od~ :ri:::. ta .st~,:::~c;~: :~ :tm!~p:::i té'~i~ ~ !1t;~are: :~nt~l dci%~nr~i~:i d;n::: No~ parla i, op~r esso da oacu~J s~cco, attendeva di esser': ~i: do diverso certe sardelle -. Ma ni, che m1 gtovane pat.:,mbaro dusa -. Sotto un'elica gonfiu sa ,<;tupìta,aveva passato ore Quella stessa bonaccia che II dere tutto, Non sl poteva sal• timor i. Qualche giorno dopo min .smcaglfata . Impediva ~er dt Pt~• in particolare vedemmo a oalla non torno» ... « All'intel'no della di muschio, che non otl'uva da senza scam.po , con quella mina volte porta di.,astri, piccoli o pare prima di avere l'oUo, n zia Eli1abetta laac.iò inaspettata· la manoora ad_ alt·n n~tant1: un riflesso isolato, plU acuto in nave olacclono una .,eS$111tina anni, io me ne stavo a guar- a pochi metri dallo 11acht.Un g-randi: nello spcccliio marino 1'ischio di far marcire i tonni mente la casn e d'allora non s'è a ~n peschereccio che prima d· tutta la luna, ampia tuna, ap. rli cadaveri ridotti ormai allo dare: /rullò di schiuma, u /alce , flusso lentis.simo la avvicinava aveva brillato un ooçetto; fl steut senza neppure lessarli · .ap ulo più null a di lei . let, essendo notte, era entrat o pena sospesa sull'acqua. Orma i stato di. schelet,:i. Neu uno ha mi tagliò in due ». o /or !~ ~nche il fatto che . in timon iere di una motocis1erna ma la rc~e era P!ena, Zf'PJ?tl di Q lche volta di giugno te n.el porto senza neppure dover- ~ un peccato che abb iamo , osato r?muov erlt » ( « !l Tem• Per gitrnta succedeva che 1 1 tutto l orizzonte non galleoq10.<t• - avevano catturato un delfi· bocc11e pmn e furiose; pcrc16 d( u; . t J· . h p~pa · ci fare ql.!alcosa:per !b.l9Ho. quella curiosità dei lumi : e al.- r,o », 16-6-'49). battello pilota della capuo.neria se altro approdo per la mina . no, cenato: ora dt sonno per ora in ora c'era da atrenders , :::::,,,,'<;. Viuunni LE DONNE 01 MESSINA Un uomo ba uc• ciso sen,.a sapere di nver commes so un delitt o 496 pag.. L. 1100 guar O l con a ~ni . c e . 1 _ Ad ogm modo il mai c non sl t'ultimo ci rendemmo in poche Si leoaeva sul gior11atcla no- fosse venuto a mancare in un Piora ineluttabile volocva alla l'equ ipan-aio - deviO a largo che si. #andasse. rano ~e cor~,ne di pioppo •~ ?r turba se tre, dieci to!'n f corro- sardelle. un tacito gruppo, qu i('. tizia di un palombaro oc che a• momento quanto mai tratiaolia• fine di. un viaggio scaturito da bevv e da una bottiglia rnccolta All 'ultimo era spuntato il PC:· B • • DO al DOCJ, un l~ngo brn •ido no le acque, dannati; cercano te: rave.scie nel raggio i, , Dun,- veva avuto il tubo dell'aria to. Una motocisterna 11iaceva un punto qualsiasi del mare: a• nell'acqua: rum; e il sole era schereccio, quello presr, a no• ompiani m'a11ale: allora m assale anche di alloritanar.st da dovP. !ono . que rimasero, ampio come era spezzato in due punti • ciuran- 5ulla diga del r,orto, sbandata, sciutta di sopra; greve, cun lu11- sceso, lenlo, alla fine di un leooio· oli avevano mo~so in· 11 n ru r1010 pen&icro. come un Dice il v~abo lario: laliin,ao · 1l cielo, nel ta glio del chtaro te tl recupero a galla di un i'HUnta tn quelta posizione men. ohe barbe dt sotto, con ombra· arande arco Nella notte la mo• contro coi barconi. Fino alla rigurgito della f;inciullezza e di- luogo ll'ltncato di molt e st~nzc che filtrava da una boftfgha in incrociatore. Ora il q1ornate e· tre il pilota e,ra gm spante in cui una tartaruga sventata toc1sterna sv10 fuon rotta, .<;er• tonnara .si eran o azzuffati ur, -- - quel lempp )ontano. Chi lo sa e cor nd01 , senza posSibillt d' mezzo al mare Sfila,on 0 torm- ra pcrv e11uto 111 un faro col uèrso Est, h1 calma biam.a. C'c• si beava La donna, a oc'cln ro,t.. pegg1a',ido con tunattcu pazza lando· discuss1om, UH agitando 5 000 000 mi dico chi lo sa 'ae mia ziJ cscirn e. dt' ore, quasi un a notte •poche battello d1 Of/lll quindlct g1ornf ra stata qumd1 necessita dt a· si. aveva osservato - e mipaz- carena, t;monc a ~onr.be !cio attrezzi. La ciuT!fla de l motope- E I' be ' 1 .. 1 cnaa per Hanno disperso, ton:• coSl tr- sardelle raccolte in orupr,r sot- insieme ai vi veri, nelle man i doperare i natanti dtspomot11· e ziva - quell e /hu de mout te- tutta abbrivata sbando ~ulla di· schereccio nf enva, e vero, d1 ■ ■ ig:i na non ascto O • r~quieli, certi sciami 1 pese.et• to una botltgha che galleggia• del guardian o. S1 poteva perct O per questo, comandato d1 au.to• sttmomanze che fa min a o-allea- ga dt prua po 1 dl fianco, g1ac• aver fatto ritardo essendo sta andare da loro , dalle Etreghe. h assolutament e trascurabili va senza vento ad aa•tare la supporr e che dal med~.!1mo t· ntd 1t pe5chere cc10 av,•va do• giava da molto tempo, sempre qu'e tmprec:.,a Net contPnuto dt ta trattenuta dalla capitaneri a d i Amei·lcnnl ailorls cono ai fone in qualche notte di San nè st sono jviat\ a ~wora;l;, zuée o corrente a spostarla . siantc quest'uomo fosse 1.mJ1stc uut~ sostitu ire 1l battello pilo su tifi lato. Eppuye avrebbe PD· una bottigha giunta att1'0VCrso Per dislncaoliare tma motoci Giovanni,. 1e aveni gli occhr re 31 rncauo / e~to osi Il un~ · « E ola la luna l i 1'endeva pt, 1 scosso, sveglio per 01orn1 e not• ta, come unico mezzo a portatu tulo adop erar.u con un ,emo , schiume ritard i gm a vuoto , ~terna, ma nulla aveva detto BOOK CLUB S della mia infonzio, potrei ve· lr_a. parete c / aanno shop~r O fioca, lenta scoloriva.: allora u, dato che avev a uri ft11ho pa- d1 ma11ovra con suU1cter,t1 mo• un ya11c10, e deviare la m ina frane sdlt elh da' un'onda all'al circa l'error e di approd<• Que• J.A OINIM ,I Ul'IZIAf'l1A 1 , 514 ., der)a icendere insieme con le PtU st r.etta. orse anc e invi vennero le aguglie. ci co!sero lombaro proprio li 111 quel la• tor!. Tutta via, a3!al p1u lcaoero ma c'era sule violento sotto il tra all'ult mio /erma nella bo• sto perchè la rissa era ,iorta FA FINAl,NH/l'TB llBAI.IZZ Af'A 111 hr e a ballare in circolo intorn o dig~ 1 _di certi fs:n apfna ~~- tran gugiarono in /uoa· mentre ooro, e sul 01ornal e non si ac- aella motoctuerna, era 1mdatv coperchio del cielo, e11onnc sta. na~c 1a in tralice contro 11 sole. cercando~i il responsabile fra lf' AIJ.tt nAOU •. . d II 51 e cam a ne si 1 ma non t anno wora t ~orgeva l'alba » cennava al nome del mcrto . la trafficando a dritta e a mancli .. 1 di acqu e, e 11 s1lenzlc che quel t,momere aveva 1111bro tutti avrebbe dovuto pnonre , : ,· 0 •1~· che _e/r1 ,,r r zia \ gho ~:S~!ffibb:: 0 o~ucrm'"are qqu::.,~ I( Era vamo ricorse dl'J.Ident i- capitan eria, 11ch1esta CO\ seona- per due giorni complf:11, per- passava oom linnte per re:i1• gi1ato , 1.ur i e dir ezioni, fmache dannf se la rete fosse venuta AMICI DEL LIBRO 11 a g 1 oc I e in an '' • 11 r n re ce - dice un'aguglia - sai• li, non aveva n.sposto :;ubtto, ae~1do tempo: tanto pw ~ecca11•sterlo, farsene una ragumc.. 1perboli era pasiato a caso ve• su senza pesci. E .,ul pe~cherec • perd uti da tanto tempo e. n~n ma;,a~r,oltt nel~~/~~ n° ~~oa;,: tellammo per tutto tl ma'ttino essendo tmpeonata per allre na• te 1l fatto se st considera che « Tu, come sci stato ucciso? » dendo /~n che 110nest~tevano c10 credevano di cs,erl' 111 col I ctu aderenti gcxLono de:IJe ,e.. ~,: ::i: ,~r:r _oen ~~ ,~e.~~~c h 1 i:;ct: fia,•n:cirhceac::r:l •ogrn, •,~rriu~ sc,i,.onrM,au. 1in:;,o s~a1;:irid:l~~asc::~::?~~~. VI C~s:a~:o:~.:::;a .no, OP ,.rcsso ~~a~~~I ri r:::ar~:a t::~::~~ i :-Ìo d~~: n~::~o a.~r~:~c;r~ ie;;_ ~,?:rovet~ nd go:i.1otg,a i :/r: 11~~~- ~c: t r~~èt1~0o~1e~_•:. v::~~1ait~· '1Ueii ti agevola.doni: lunga a,•\'icinarai amo alla ca1a: giacchèpeson morl:ti ';;irurii di ferm a, a galla, stanca sulla dt- pres~ di /una ~mco sull 1.solot• acce_nnava mott o tr acce ~1 ~en- s~ n~e. Ma rnststono: « Dicci 11011~apeva egh .stc.,so d<,ve /o:;. un faro... In realta 1l ou,11<hano 101 f,!ft: 0 diz~~11J~;'~ "s~,c~ e poi è probabi le che lei ai ri- essi per ind~ e!ti one uC't1.dem• stesa del mare . Venne un oab- to, si era trasctnato !Ueglio dt to, atono smisurato, sc11~ nm_mo clu tl ha colpito». sr a11dataa {imre. era caduto, s~ervato, fu.su dal , o scelto fra quelli n:ce 11 te- fi t bbe di far 13 malio pro· nw' sut /ond~ ottu~f tesi nel biano e mt tolse per aria» . . notte a cau3!1 della lanttr na e .sotto Il sole, 5e11za vot.:1,bnv:- « Nessuno mi pre nde. le so111 Anche uom ini ubr iac:ht, pe,· .,onno, dimentica ndo la lanter• mente 11ubl)llcaH in traUa; u.cr~ 1 ce l~e nhbia· ventre· a tort~ viscere crepat· Ma non ha pensalo a c!orrm- di aiorno per la 11otfaia. Veglia• di nella nott<'. Vele /enne ; :I il pescecane e calo a Jnndo di mare: ne abbiamo visto. E ton, na spenta 3ull'i.,olorto e n /aro, l•J conscgmJ a domicili o a prio int~r!'o 1 11 1~ e. inutile schifi · 0 noi stes&i ffla,.cimm~ re, quel tonno dt stanotte: ec- va privo di aiuto, 3enza co~pa· /umo, lontano, perpe~dic.olare; morte 11at~ralc. ~nz i mi rvita: ni sott'acqua: Svolto_lanr, a coda qui~di, c~c no11 rl,u ltava . ~l!a p~:zo di copet'!ina, 1n mcc mo aull aia, e a ora e. prima di morire Fu secondo colo quasi folle che si oetta onta, a vo.ltc non tene ndo pm a t..uromet~i ,fissi. Alghe tllc1u de, no, pcrche mangio l'uomo, Vm ritta, rove~c,a, ~I danno via do capit ane_rra non erano , tau 111 (l i p<>rl-0, del L\l>ro del :'\11?• attend erla_ ancora , orm 3 i. t~ o per esser&i f~tr odctti nel- sbieco di contro aglt ultrl: .,i mente d1_ speg nere 1i /aro Jondo ~1cmo alla costa ·"OPrJ tu~ti mi divornt e, quam lo sono se sre.,,i, tracciano folli diaoo• 17rado d1 rispo11d~r11lf P .~oltan• se richiesto dnll'nhbonnto: l\lI CHELE PR-ISCO la éa,, .cas.ta di un incrod arore accapioliano, urtano i tc111i. In qua_ndo SI faceva. otorno: col le c1ual1. vacue, .trascorr~van~ Qia morto: l'uomo vi in.,!dfo, nafi, disgraziati ; incc1tw no !11 to do~ una ~elhmana {}li f11<'· :O) r,u-ra, 1 ~10 di ricevere ; vo- afiondato. Giun.,:ero a tr.U!o u· effetti la rele presenta r 1 uattro pencolo. inoltre dl SJ}C(J11Prio e carene di IX>Cfl scia, e st:bito s1.:mangia ognuno di voi: io divo- 1·ete e qurlla, ela3tica, li re• vano ri m~sso H_ battell o pilota ~ umi ;eUa veste e a. pr ez• QUZZO per dove 011 altri pesci lati cd essi ~ono in 111 olr:. Du- non pii~ riaccenderlo; (:0:duro, r1e perdeva la traccia. rr, l'uomo. Co.sl porto .c-;fortun(I: sph1oe. Hanno trovato uno con u.n d1spacc10: ap~1u1 css,~ zo ckU'edizione in commer• + Suzanne Labin, presenta!a no~ potevano eritrare: z.,·,.mtato• rante la notte altri ne ~ono tratto vta dal sonno, pof.rhe dat- "Nello specchio dcll1.& supe r- se 11no yacht mi segue. ecco scampo: e dài , tutti pa.::z! vi ,i era rien trato dalla r1re1ca d 1 clo; in avvosUa firnt11m;. da Arthur Koester~ ha scrit- no cadaveri di molle facce, li 11iunti: ha~no .sfuriato, r,-biiqm la capitaneria ~011 yiunçP"a ri- /1cie, grande .acqua dcL 111a1:e. per su~ disorazia ~marr i.~ce la c~ndannano. Fuur,fa:;c~t ncll' ul• uno yacht, del quale J)M' n,ltro 40J hwlo a'l~o:utamcn le gra• to un documentat1ssim~ _Pa- pfzzfcaYono voracissimi &e ne nello spazio, forme nere SJXI· .,posta. Davantt a <1ucL mare una donna bizzarra, Pt'r ozio, rotta: e una combmazrn11e che t1mt1 sta112a premo110 ti grup po. non aveva raggmnto c~e_t iro- - tu\to er ogni tre 1 t norama .della Russia sov~etica: scoppiaron~ il ventre. \lapava- uento.,:c preuo la ,u~e, J1cie ." ,:~tmo era sceso a pe.,carc per cl_ all~ttava col pa,w. Pczz.1 mi oiova. AU1mdo, quando so· ri~oH,itudi ne di altri ton ni prl• nja di tre pesci a,111eqat~ 111 una 6 cqulsf~t1. di un 1.u~i / ~f~l che sara tradotto anch_e m ita no tutti occhi nel buio dt un sotto, fino alla base, mfl?tnah· disperazione; anche qucst<, scr• b1anch1 go11fi galleoolavano •: ,10 mon o; ma 110n vcuao pre• u1omeri da un me.1e, cl,c .~alta• tinozza. !\le1'1? a scelt~ cf4>'i'~hho• Uano, pre ,so Garzanti. Trai(!· sepolcro ben fomlto, Qua e Id hanno. dato di.cozzo 11ell.i rete. !.!Iva_ a .,_nst_enere _ncrt 1 :. occh': noi di rovescio passana, e tor• so:· perchè sono io, il re ~e· 110 I~ mezz?,.si ~ccasci111U•,~i- Infi,ne le ciurme si cra ~o_mes: nolo; no, dal capita i~ sulla olorl/1.-. si gellavano piluccando con A,l chiaro dell.alba scoroono _u· dest i sull orizzon~c. e ~,., ... ,o a· nando ne facevamo _u11c /csw gh animali, predalore mannc J oiun1, tnfehc1 ; dt nuovo 11chtZ· se d accor do e con l oho h SoJ servt:::l-0 gratuito dt trifor- cazione di Sta hn, alcun i br am denti minuti. J morti /nrm sot• n apertura: sciagurati vl . .-;1 _l!c• vcva. calato ami s"n:a pc-sca vir.in ~ alla sua neve III utto !Ha• rhe ha il corpo assai l11nfJO, /u za110 m mezzo, tram i:no di pronto,.avc11ano ~al,>at'?la ton· .. ma:lon~ e con.~ule,iza u. di varie poe&le che sono stati L'acqua si lasciavano avvolgere cano dent ro, senza 01ud1z10;straviato, una volta tr1:1•1 do a re, dt chiglia smaltata. Poi lo nelle ruvi dci scabrn: ariitn mo!• sbran a1'Sl l'uno con l'altro : nara: e t>ra uno ~quarcm... Del- /Jrarlfl. pubblico.ti da vari giornali e aperti poi, attontt i sbrinaellatl vanno in massa credendo di U· -:nso uria ~ tupi.da Ol!lbrma, che donna voltO l)~r acqua u,10 retè te serie di den ti, se Un ucreo c1ualcuno pi,i piccolo, colpi to '" l'unico. tonno, in!pic,liato per lo riv iste:_ • . in buchi orrendi via via che sci.re . erl.entrano rn un1 .;1ar120 rwev~ noi dnne11t1cat•J sullo a COPJ?O e noi passamm . 1 li V'· sproforida, porto dhiora: fa ». tc~ta, 110 11 cade a /Olldt,: se In c?da, s1 vollero 1nt eressm·e tut • Stalin è un aqulla potente sciami di altri musi, codE', fru• pili 1 ~tei:na.Inoltre que.~t.1 c~m- ~cooho. . vere rn una tinozza di b1~rd•.J Oro 11n /litio df crona·:a: (« I! stracciano a pezzi prnua c1iE' 11,e Quello, fra tante ma ni, rro • - Che vola piena df corao: qavano i corpi. Quc.,u (·osi fn• pagm et trova.1101: rabt. t:•!f?al D'altrond(' nelle capirnner1e Cravam<? tre poven cc/ali, le. Pnc.<;c n, 24-6-'49): « un,J terrifi• tcc nda, furibondi rapac-i, xenzfl vO il modo di anda rxt>ne per gio; - Stalin é la saaoezza det (imf bocche oscene nccanite u mas~imo; chiuxt da moltt a,ornf. non ci pu6 essere treauu, <Jl!ari .ucssa c_1nutrwa, perf1110 ca m cnnlc sciaoura aerea 11 ree cc:- spcra11za df ri 11, 1ovare altri far• conto suo. !!COii, - Stali n e la aioven- affldaevano trasvolando, moli.i,. Viene !'alba, di fuori. ,;1.rrnn , do si tratta di navinlt t:f11.• deb• bland'?c1l'acqua. Non s::pJJfamu cerera, « be n presto aii, 1 .,;/pf'r• ti della loro vitti in a;mi nicl E' per atlesso, dun quP. rhe H tu della terra... stmi dal primo alt'ul tim(l di LO·voci, notizie; ma non :,er loro fumo essei'<'cercati. N1>1la cal- J;erchc, ma ad u11certo rnome11 /icie del mure aoitaw;,rjmn J' ,r_a.1conl, altre prede; . 1,a pro, , 110.,tro totino non ha unn .,to (Vita economica, ?B nov, 1936). ro: ~Ile qunn<'(', negli or.chi, poi che. so110tmmi, /ru~ano wo/on ma a~sol.uta _era uià ,m,:i:~ d" IO ca~e-rumr, di nuovo ulla su• sollo vi.,re aUìorare alcune ,<;als11ni i,ivecc a uri mOr.,lo di· da: ~a no n ~•è dubbi rh e in gf~:n/~ e~f 1 !,:f 1e n~~f;ut1:! ~~~\;e!~: ~c;;g;t; ~~u~~~in~c~[, 1;t~:: 0 ;:;:.n!" l~g;; r;; it~~ :;1u~. ~!c~:~c~ 1 ~~n~:~ ~:~~:l~a~~:~:: ::!;/:· n:Wa ~~::2~~~ ,/:.v~ 0 ~,~· ;::~;re e~~~e~ ~c.st :e%::,, ~;ta;:; ~~"r 0 0.1oc.:l!{ovt!,~i:c~!t•pa~;~f;g ~~!1a 11 r 1 ;e 1J'° !~~ 0 n~~~i"e. 11 ~ 1 ~~~f obbe discono al tuo volere - ll triveHavano. 1: Questo /accm•1 E qui invece poche righe dal scomparso: sJ)er~o, no11 si sa• inUocammo pcrchè l'acc,ua 110,, vit1(1hh1ta una bimba <h ,;och i perchè e.,.,i 11iJ,0 110 gi'l cr>11~e• come ~ !t ato :1, gli dcmnnd e• L'in compa rabile tuo genio ,1a- mo {inchè i morti non furono aiornnle, apjjorse una rnattfna pcva dovr. Tutti in mr:.tm1e11 ,, ci bc.,rnva )I, I m".,1, priv 11 della tcs!f'I"· <;1ui il 1111nllo!la mortt'. ra11110. . !;. ! ~a clef; - pr~f~n~~~Cl ita~~,:~ 1~~:~iL!e~;~/~, bi 1 1~;1~%P t::: c~ 1 f~r;ira~~;~at~~t:~. ~e~~W,/~ }~: 7~ 1 r~~f.)~~':C:~u::,~v;.~•;n~ 1 t~~-. ve~i~~~~rg11;g"c1~a ~~~~g!:a :';~~- ~~~:;~:;" é 5 f, r~dr~d~ 1 ~~· 11 fiu1~;,. ,ic~i.~. r~:~~; 1 ~~ 1 ::~t,~:o~::~; g:~,~ ra 1 r:t!~~~ c~~~!~~•: 0 no~nc:f~r;;;~• ~eano ...(Pravd a, 27 tlOV, 1936). i~~'I1~~r:r;~r fl~~~~e~~tr.•.uccls/ i :~iz:~ 11 ~111;::: ;,~~lla 11 ~,'i' 11 ~rt~ ~~: :ue,~a~to 1 d!t~n~ 1 ~oi1~11:; 0:~~~ r c~1~n°~:· ,~!~,~~;';~ai,i1~i~-~~1'.· r;.: !~c,::~~rl; /;~g11i !~11~~11~,1~"?l:::g~·: ~~a;,~~trii;:~, 1~11~'lt 1?ua~tr'; ti~ 0 '~ t;;~;~;Et·~~ r;~~~;;{-~ ~. - ::- l.,'adcslone agli Am 1c1 del I,\, bro e libero e gratulrn e si e.f f t ltua con f ncqui! to rii 'Ln Lthrù del me.-f' Gli aclercntt che µres<'11hu1a tre nuovi nhbonall h11111,> di.· rit to a sceçile re g1 otult:1111en• te un Libro del i\le-.e -: :- fftOllltllflt •cmin i>11J,t(IIO 1"°! "1,11(1. ID 1)1'01,'fGIIIIIIIII • lf'l1edo d\ 11d'*"IWI a,;/ . • A111i. 1 dft 1.\1,ro • • 'il • l'OM, e,eo IIIC.O, l • Ho1.11a, 11111: 111111111,1111111111111111111111111
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