Fiera Letteraria - Anno IV - n. 50 - 11 dicembre 1950

l'a gina 7 Ilallapicnola prigion ero La salvezza dell 'anima de ll'e, etico l'e~pia~i?ne della propria colpa su/, di ROMAN VLAD sarà rogo J Bianco L A F, I E R A LETTE R•A R I A Domenica 4 Dicembre 1949 ~ORRIERE DELLE AR delta .nascita di Giacomo Fa– vreUo, uno dt'I caposcuola del– l'Ottocento Yt'nexiano cd uno del moutrl dell'Ottocento Ita– liano. Un'altra retrospettiva tarà dedicata alra scultura dl Ernesto De Fiori, morto a Rlo dc Janeiro nel 194~. L'espe– rienza plastlcn di De Fiori. fondamenta le per l'ar te moder – na europea, ottenne sempre nll'c!tero I migliori riconosci– menti ed è cnppreaenlato nel maglor l musei del mondo, ma è pochissimo nota In Italia e la Biennale non ne espose mal alcuna opera. LA HADLU Mirag;g;i d Sa.myFayd Mlraag1 dJ Samv Favad più eh• una n:idfoeommedfa i un lungo atto unico, fmpian1otò ,u dfaloao teatrale, dfvt, o ht quadri e con uno oggrouon1e: l'lncopocUd defl'ou 1ore a .,pemaTe Tadfo/onlcomente e dt vedere con occhL che non ■fono quellJ COTl)Ot"OIL ll louoro •f Inizio con uno voce (un nOTTatore IJ)eTIOffOll.z.tato), ultima meromor/011 QUHfa, o meglio: uUlmo comu//omento dello 1p,ok•r che ha l'1ngra10 compHo di illu,tTaTe dal di /uorl l'lnlroduzlone oU'ozfone, Il poj!,aggio, la. 1cena, lo geometria dcli• poalzfonf, I J)ff,o. noggf. L'a.ndomentu leueTorio del f'Occonto non "'••e• a. coprire la dlducalla dedlco1a of pouM aacoUotori eh• hanno lo a/ortuno di o, colla.re la t'Odio (nv•c• df Ttcoraf ol teatro o ol dntmol<>ora/o. Afeuo o fuoco Il pae1oggfo, fl compito deU'outOTe nofurolmente f J)fù leggero: i binari vLrivl $0no tracciad; non reato altro che dar pr111lone olla coldola delle parole, e il treno va do d. Alcuni auton eh• scrivono per lo rodio non T'feacono a. ,trlncola.rtl dol -retaggio oncHtrole della dldcucollo - no,tolglo fn1anobUe di un mondo trldlmen.sionole e cromatico j!,lfraneo alla rodto orU.sUco - Inevitabile quando per neceuUd di rel)C'rlorlo Il ccratro e lra.sclnato per i COPC!lll avonU ol microfono per dare uno teatimonfonz o di ,è in uno pallido ombra di 1pe1- 1ocolo riprodotto. Lo ueomelrfa dello T"lbolla acu1llco non è folta di quadri , dl quf nle, di volumi e di lati, ma rlpo10 aulla dimensione del sllentlo Illuminato doll'onlmo della parole e del suoni In comp0al::lone drammatica, T'ltmlca e lirica. Non ealate /iHltd di lmmoolnl ma /luni di afntboll ~~~~;'a~~:te~ust~no~01ll,;;nc;::,:i~g:n~~:1a!oa~e!?:r~•;~~f~~aj auumono to cltladfnanta radiofonica quando la loro J)Grola i coatTtdta fn modo da tf'a,cendere l'fn1er11ae di una drammatlcttd e,terWf'e, Quando f lltvltata e lra,lucfdo , coricato di uno auo strfngatetta ed fnclafvlld, ed fn,11neQuando eua erto un compatto, serralo, largo e profondo mo11lmen10 interiore e aoue-rrnneo che li Teallzza In un Tare/allo mondo J)Odlco. Ma 11 dialogo di Fo11od , lento, peaance, OJ)GC:O e ornalo, aPJ)'rezZ<tbflel'lllnnto r-on l'au.allfo e Il aollietH> della bruta eomlce di una scena. Ch, almeno glf autori che ,t dedicano alta radio evitino dunque df ,crfvere coJ)fonf odout .soltanto a rfemptre quella anodina ed tconomlco sue• cur,ale del Teatro J)tf' f dechf (a quaato gld provv.a'e fl repe:rtorlo teatrale programmalo), lnaerilo ncll'ombfto della deaolota e terra di nH,uno • che la. Rodio, tllanlca moefno• trke di programmi nece.uan ad oUmentare un •~ltlo pubblico, i ,poso coatreua o llntf'e .0110 ra wo .ovran1ta. LA dlda.scalfo 1'1!110 comunque una ,corclotolo legger– menle umiliontl". Ciò che nel giOvan, Paolo Levi (L'altra :~urodc~~bu~u~~Pi!m::;~ng:,~~:llol:'ace~:t:n ~~Pf~~~I~ 11rul10 con Ingegno, prccl.slone di ,collo , ogUUd di movf.. m•nd, in Sam11Fa11ad è un'tuldtnte crfp1ooamla col ttotro, un compromess o congenito. Dello .steuo autore è alato tro,meuo, fl otuono ,corso, [J soldato ,conosciuto, hmoo e fngombroncc racconto, ,ce. ,1er,glato nel punti .Olli /acllflotl. Que,ta uolla f.n Mlra,al U 10110 verso la sponda dello radio e alato plu lut1go, ma l'altro rlua n0t1 e stata raggl11n10 11e1mure que110 uol1a e !~~~~o:eu,11c~':1tt~.e~,C;[1~e::;f a~~"fèa:~~:~o n~lc!:~,g,~:i:- da que,co .ai distingue Ptr un ,ernpUce ln1endere e per un~ mano pfU rozza e /orse J)f1i /retea net dipingere tipi • 1ftua– zfor1I, a ool!e divertenti a volte patetici, pregni dt un carat• terl1tlco .succo pop0lore.seo non actmJ)'re leuern.,.lamer11e Inedita, comunque abbaaranza /elfce. Buo"a l'Impennata lirica flnole del proraoonlaca delu,o che ,1 conaolo con la awe /onto1le, impennato giunto purtroppo In ritardo: quauro mfnull su ",.santa di 1ra,ml1tfone. A po,to nelle loro parti: Margherita Bag"i, Ang,ro Calabreu, Ck>rg(o PlomonH Moufmo Turct e Flamlnfa Jondolo. Ha dlreuo Antori CluHo Ma,ano. ALBERTO PEHlllNl

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