Fiera Letteraria - Anno IV - n. 9 - 27 febbraio 1949
Domenica 27 Feb bra io 1949 LA FIERA LETT E R A RI A Pagina 5 RA UUONTI DI PAVESE Deipoeti e del tradurre S'a pron o ancora sere come laghi Non 50 se quanto ho detto ?·istico scoppiettio che prece • sca ». E' il dichiarato « stil spcs59 assonanze , _delle _tre THE POESIE DI 01Eh0 VALER! UNA ROSA lUd' · d' possa venir mi apposto a sot· do Ja flamma, imche dove nuovo» dl 1•1ontalc, è la par- <1uartme e ~cl distico fit,1ale pa i sopra i te tt i oro , tigliezi,a (sono ol'mai ahi• raccoglie sfumata tutte le LC per cui Montale, si è più del soneuo mglcse del _Rina· lieve tre1nando nella f er1ncilu ce tuato a seutir chiamare ra- energie amar e e realistic he affiancato an·cspcrien7.a che scimento. se la _m~tr!ca è fffll U~S~'l DUE r.icçon• la possibilità di una ripre sa,! del v.ilore di t.uLLala passa· glonl soltlli quelle che non d<'lìa prosa, quasl del gioi" suol dirsi ermetica (dò al spia delle intenz1~n~ in~on• ~ li dt Cesare Pavese Insomma la legge stcss..1 ciel ta cspc-riem:a dello scrit tor e la sp arsa ansÌll d.egli alberi . sono ragionl grosse} , scen· nalc su·accta to, anche dove termine un significato stori· scie a cui anchf: l'11;piraz,on~ . (.!('rima che Il Gallo sangue o della passione . Ce1~e mettono questa esperiw 7,. 1 E , , ~ • , l diamo allora al punt o obbli· il recitativo è più leggero e ce, definitorio. non peggio · soggiace: e _1 pcntame tr! canti , Einaud i) r<ll>Pl'CSen· to (!_ che non si può fare dei sono un pungolo incessante piu non C e ,ne inor,a O P 1 anto : SO O stc e armoniche • come han• giocato; il suo e lm.J)r(lm.ptu rativo) della poesia contem• giambici a r1m~ alterna~ tano forse la cosa migliore 5é;1lt1, non si può tornare iit di ricerca morale , 'e di aspi· un batt er d' occhi del cuor che si des tll e .Montale, rapporti evident i pro80dico • è veuuto ad aiu- poranca: è la poesia dove la conservano negll cndecas 1l- dello scritto re. del qual e di· chctro senza aver accolto li razione insieme umana e ar· di debito e Jate11Lidi credito tare l'atmos!er.1 degli Ossi a psicologia tcnrn di muoversi labi degli Orecchini Ja stes-- ceva recentemen te Emi lio signific:-tto o 1'01:>eradi chi ci tlstica , Jc uer vaLUrc in cui si dal suo sonno di pena e te rivede, (la teoria « eliotl:ma ,lei soildlfkarsl in una oggetti- sul fondo lu~tro e inganne- sa alternanza. mentre netla Cecchl, che non solo è tra ha prc<.-cd_uLI 11è si yuò cam· rilfraugono e r ichiaman o mo- 'c orrelativo obb!euivo' non va:-:ionc partic olare. in una vole, specchiato, delfa me· Franoia lo sch~~a è AB~A, que gli auto ri sui quali sl mlnnre llbcrandost o svuo- di di una simila ricerca li· chiaro lu.11ie di vita , 1neraviglia credo eslslCsse ancora, net storia familiare al poeta; e la moria , è Ja parte che per sempre col d1st1co a rn:1e fondano oggi le maggiori tandosi della propr ia e co- mttano nel loro signìfi~ato .,,·velata e seureta della vita '2& quando il mio Arstmfo simbologia ellotia na a far la ricostruzione delJ.'uomo i baciate. ~ ora con fronti.a• speranz e ma « tali speranze mune: complessa eredità: solo Indiretto Jél pur reale ~ fu pubbli cato nel Criter/0 11, , scaturire gli del assetati del• poeti contemporanei hanf!O n:io un pnmo ~hema di ver· con lui 'appaiono cventual - qualco sa in questa direzione alra biografia dell'art e di Pa· e /re vive. E il cielo è cielo. dice Montale). ll Montale l'uJLlmo Montale. sotirauo alla perp etua s1• s1one della prima quartina mente meglio fidate che in aveva azazrclato nei Dialcr vcsc. E spiegano anch e Ja vi· degli Ossi indica un 'atflni1à Sempre in Eilot e nuf gnlficabiJltà orfica: essl han • del sonetto XXII: mano d'altri: sia. non occor· ----------ltalità, l'au tent icità di quel E un a rosa è f iorita in qual che luogo di ispirazione (l'affinità che ---- -- - -------- -- ,ui,, •Ptcthl-. qu,,rij,:111d&111i , "'l er, &, re dirlo. per la ricchezza dC! d. A l l B l I . progresso , di quello svolgi· d l d . b . d t tt l' . Praz nota sopratutto con lo a; p; ero B;gong;a,..; t~":,~u:':".:'u~/1 ~~-" ~:,, ?;~in~z~,,.~ dono natu ra le. sia per una .,, . eo 01' eng 1,1, ment o clte,è stato notato CO- e mon o, ine ruoi o ,U a arra Eliot del periodo di 'l'he ., ., " " " Saprb th, aM:h, ( ni<e( dl t,, morf.d ~?est~ad~11·~m ~;;1\~r ~s~;cn ~~ , ~ 1 ;;5.~;riii~' él~~~ntls~ru~;~; della sera che dilaga sul 11 ,011.d o. ~~::{:0L:~~i~~ 1 :~~n~~~e ~ i . . r•pni~- sciE'JlZiOSO rifuggire eia arri. g,tl cc.n .~c1tcò,_ ma po_lso~ se. Ed è stato anche Indica· sa dl coscien 7 .. a con la poesia M!)ntale sente nella poesia no cercato un slgn1ficato, il con lo schem.a che tl Qua vJslich e arroganze e avven • no !_est'-!:~se. p~coc,cup~zlom to come quel la progr essione ~ 6'1 A rJ' E D O L .--1 ~ di J-~liot è avvenu ta, e g1à ellotlana « un suo p~rt lcola· significato. nena pollvalen · derno ci offre. ture, e per il laborioso ma deg)t alu1 !lb1}. I_aes~ tw,t rappresenti la spi nta tii una ..11:.J '-I U ..11:.J Praz ha specificato (nel sag• re e niente affatto ptndareg• 7,a della memoria pura, cioè Atu.l ,peecJr., ,r1e.,,- g(IJi,4,1-e 11l ud,, solido affidamento dei mezzi oggt app~re_ qua~\ ll più in· forza mol'alc. Qualcosa {llm· gio Elfot e Afonta le) quali giante ~prung rhv thm: Il daJla n:iemoria esigono una ~; Z':~~n~, 'al'" i!~t~'t:°w ~~ espres sivi». Lodi. che tro va- ce!·to; J, cne d Agosto . so· que che vnle anche per chi Ecate dolc e, i;ono gli acquisti tecnici di senso dt una mus ica sorgi· memoria per lmb:oc<;are il •sirò eh, or1c1t, " ' t, 111ortt ,v,n. no consen so gcne rnle nella p1~ttu~to nella s_ua ultim a dubiti di cel'ti significati la· . cul si vale questa coscieoza. va. person alissima, che (a cammino delal s1oria, il cam• r,,,,,, criti ca _ e meritamente _ pa~te 1,nclina ve1so i temi_ teroli, e fissi piutt osto che bi.ar.ca sospesa sù la nera cerchia Ma dobbiamo non limitarci vibrare dal sottosuolo del mino responsab ile dl una D bbl bito tare (a sia per quest o libro, che per dei Dtalo~ht c~n Le uctJ. nel procedim ento o nel pro- dell'Erebo terrestre, a una tecnica inJesa ln .senso lcsslc~ più comune tutte le storia concreta , pal"!-icolare: art~ c;:ig,:~o cl ~~nv ince l'ar te in general e del Pavc· temi1.ch1e rapi;>1-e.scntano un gresso , nella profon_dità - elementar e. è la sostanza possibili armoniche» . Que- Ora a questo senso d.i c:anzo r frontato se. Si è par !ato anche però eh.a i lm~nto_d1 ft~ntc_al, vec- magari una profondità sen· sola stai su noi soli; muta guardi plastica delia lingua e della stc ca rmonich e » come han• niere ha cont ribu ito in Mon• I quarto ve~h con l k I di alcun i rischi cli quc i.t'ar- ch10 libi'? d1 poesie d1 I ave-- za movimento - la for;-.a di immaginazione montallana no SCt'lllE:ntato la <lis~nsi o- tale auche lo stilnovismo ~n- co~thu~~to:da;s s~~uld~xpia - tc •. che 11 libro di cui di• se1,,1·n c ,~?1ccs,•cùapac~.,òa·1Prpo, suy~'tftra,v,1ac s, avo e l'energia mo_ raie _del_· con lontani occlù d'wigelo; non triste che risponde all'im1,ressloue ne dl OJ1glne ron~ant1ca e glosa ssone da Pouud a Ellot, de ) h Yil :t i è pacato. 1 b 1 .. .,.. ... C cho il linguaggio eliotiano crepuscol are del primo Mou• che ha portato eJa Selva~· ~e• c e<li ri mo s. dal to 0 scm ~ amo scm ra r pro1~one ~11 scuso dl questi problemi I:irte d~ Pav_ese. aiatt-c-nst 1· né lieta: sola. ha suscitato : è una. perdita tale: Ja corda _ora wsa, sfto- gia o Ja Ma11<1etta o la De,,~1acct·u•cnesor·1nas" c1"m'eonn,oai.e '1ucid"o. quas1 con nwgglorc ev 1dcn· ~ di ques te !)l~occupnzio nl co che 111lm nou tn.nto_ll la· rata nelle partl aliquot e del M ottetti » a pcrsonag~10 z_a:_il_ri_scl_1io._ ad esempio, cli "ci,e 11011 dcst,·,,ata .. 1 ,·ap·111,.....'.. voro purnmente st~llstico o Chiusa tu nel tuo lunie eterno , co1ne di distension e, quaSLun ve- ' , • • • ' . 1 di O e un po' da romanza. è cala• d d f 1 ,._- 1 1 t triflcarsi dell ' immagine; è emc~1c tutti glt armomc1 e messo a centro ur_1mot<? 1 1. pa neu· mt 1m1 l!'S1 i ronte a cert sen rnre colpe o mancanze. Ci espres!i ~,o vn<a uni o a un ne l suo buio 1nortale il nostro cuore. proprio Ja arte meno Jafor- gli iper toni che fauno, dl· spe1..azto. a protagoms1a dt to a tono .P udo Ilco e ·ca mo~1e~u rlsolut!~•i d~lla ~u~ sembra rivolto a una ricerca rlco.~osc1mento di -ene1;gla guiana di ~llot a esercitare nanzi a!la music~ bassa ~e- una S~<;!rla che ~Hviene, cioè 1mroon1f1;~pn~.oe dr Saha~~pes1 a• na,rauva , un. nsch10 e,~ ancora cosl acuta e aperta mo1.ile, '!la che, questa s lm· 1'1a un 'acuta dolcezza è nel tuo vano la sua !unzion e. quasi che gli Osst, la mus ica flauta~~ n~rt p1u fatto dt natu:3 . ma .. . non _soltanto st rettament e che non gli per mette quel· med~~lm1 senz altro c<?n il la e ro • di Lafor e delle Occasfotzl, sempre p1u d1 volontà, anche se msuffì• re p1u frenato- Là, come nel. artlsti~o ma che hll~ressc· r ult'<'riore attcggiamtnto: rl· s!gntficato s~es.so_ e con. 1mo- esse re bianca , esse re tu, sospesa )fonta':e l~vesse già acqu~i- acuta e dolce, e sem~re più clente, umana: l'insufftcl enza la Frangia~ ~o~ talc qu~là st rebb-~ l uomo Pave se. cioè una cerca più ingenua forse di ccl anch~ I pc.r1coll dt que l ta er suo conto · allora un raggelata , fino a Fimsterr e. è data dal rapporto tra J'u· superava I inuma sonori acut ezza e lentezza del suo qua nto. nell'a rt e, riso lta il; lavoro ar tistic~. E' uno sca· luc e szil nostro oscuro male. barba li s'ins inUa nella di• Nello stesso scritto il poeta mano e il cosmo in cui l'u · del pro?rlt? lln~uag,glo, attln• procedere nella rapprese nta- uno stile vibraut e e in rl· vo dl valore innanzi Llltto Tu stai come la pura stensl~n~ sinfonica già stata deve notare che ad interpre· maao. Ja sperm1za, risuona gendo I apice di ~t! esperie~- zi.one di ~erti personaggi e chiami e progressi tutti in· umano, più notevole e istru t· degli Ossl, rompe e fra.sta• tare Eliot. « gli italiani quan• dllantandosl e perdendos i co· za di ques to 1 pardtcoladre• 11 ?n : d1 ce!·tc s1~.uazlonl, cui con· terni. Infine. anche Jl com· tlvo quan to veramente non fonna di un viso amato: Jia ues secondo Montale, do non si appagano dl una me un•e~o, In questo modo ma suo Ccrcon ato _a au tradd1ce 1incertez za o Ja pagno mir ava a chiudere solo intellettuale ma fino ~na 1erh~~di rapide rlspon· m~esta lette,ralità, S<:JllO for· facendosi, disperatamente es· ra rafflr:iata dl hqukcghan.n~ f~•etta nelle conclusio~i. qua- la esp èrlcnza di person-e del d'eccezìone era stata la par- splendi, e pur col tuo splendere ti ·doni. . . . . . . zatt a una ricerca dl mono- so stesso cosmo. Certo che fiorcn~int) _che s a espeana S1 Una fuga, come Gian slro Popolo in concreti elcmenli Lenza la prima formazione den.~e .,Ul;- 7.a attr~yei~ 1 t~~ sillabi, di elisioni e di cens u· lo OcctUJio,1t non sono meno no. Rmasctmem.o- M.a anche Ferr ~ta indica soprattutt? passionali e ,mitici,. al .dJ là d 1 'Paevese dalla quale si è con , 1 ' er50, piu nscn I re che certo stravolgono il roman~sche degU Ossi, an · di questo mi contento dl dar per 11 finale del secondo d1 rnsomma delle ecccz1om quo- e ' b" F l3J l..1 I (J I T A' nella sèua co~enza pe! genio originariamente plasti· che se meno fisiche e più in· cenn~- Il concettismo shake: questi rac conti : « Ha fatto tidiane. E tanto Stefan o che certo portat? lncompar a il· quant~ meno onato: [° co e disteso del nostro di· valldate da.Ua loro stessa speariano aiuta la vena gno del suo personaggio un fug· Corrado, i protagonisti del mente avant i, ma sempre fe• Dove vai, bel vento di fo glie e fiamme , n,;, fellce nena_ ,sua orig ne, scorso» : acutamen te, sullo concretezza in una storia mica di Montale, e:he dove giasco, poi ul"!oscialbo e a· due raccont i, rientrano in un delmen_te, con u~a coere nza per qu an~o è piu coi51osoÙ ~i specchio della lingua, Mon· par ticolare ; e cert o che non cede a un moto en.1an_ibé di stratto morah ~ta con Qual• a!Oll'ein cui la lQl·ovita pas- che spiega anc h essa la ~ e tu, bel cielo di nu vole e angeli, 11rrunta !n. u~a sere ~t ,a tale rltro v;t le ra giont del appartiene meno a quel ro- parlato confid~nte subito do- che raro palpito di pietà o sata si ripre senta con signi· r ietHe la valìdità del suo la· · ~n•;;;~u~::1; cpit 0 ff 1~~~~;:n~ proprio crescente recitativo , ma~zo lo spi~chio nor~ pla· P!) flsa lla ac_i-uta.VedaSi nel di comprensione; e ci sare b- ficati cht se distraggono da voro. e tu, bel fiu1ne chiaro che le rondini più accettata , ed anche più 1n ~ui le dissonenze e le t:\ 3 • tomco ma aJ1z1tutto ps~colo· disuco finale. be voluta allora ben altra. una prima parte cipazione , ALDO BORLE~G HI radono ad ali ferme attiva, per una anteriorità PfCSCbru sche prendono v1 gle:ament,e c~nc~ to, coi _ to~· Pmum, not on uv 1,,11rt ""'"'" "'i ~ più espli cita rappr cscntazio- ientano pcl'ò in profondo di partecipazione umana : via U posto del n:ielodlsmo chL dell a_nu~o ur~press1on1• fil ll11!n, ~~~~ 1 ;~ i~;òc 0 ;1;nc:c~1~ t~ f~~\ 0 ti~o~~~~~l~~ ~1\ ~~~; • per bere U1t altro cielo? « Tutto è uguale; non ridere: ~~s~~1~~e d,~l=~~ ~~=~ th ds!~ ke ~lm~;~J;t~~~!~ fEi~;~:: UilN ga~••t "'' th1 "' . r;!.::' 11::r:. pe.r Dc Robertis quelle stes· riscop erta difficil e, per una Dove vai, stagio ne d'amore, ~oua~~s: ·dtE!l~il e~n~h~ ctr~ (e ]a mia volon~ di a~eren• prOJ?ri9 Fi.:,i~tcrre riporta in S;,ellléIl inlo t"'-'''· tnrr~r,",,u!'!'; for~~~;~~;f;ie~:;n~ 0 ~ 11s~~ ~~~ 1 ~,~~~fe1~~~ep~-~~oer~ 1 luce alta e profumo di prugn'a, re1alivo oggt:ttivo • è soste: ~ ..~)~vèa c~~s i~~~e~~ sti n°i~ !fg~cmJleA~~~:)~d~~~;a~;.a~6~ Nrr,uu: tlsil 'M ai·uto rw"'. 10 ruvJ,. arhsllco ma umano: dice ti presa ulte1iore: « La p1esen· / z • • h • • •z ? nuto da una llngu~ alta. sem assiste più inerte al fluire compreso nel Quaderno: Dal discorso.« au_pa1r » dt>i De Roberlls , di quello stesso :r..adi Gianumo aveva di sin· e icita C e mi vuoti i cuo re. pre sul punto di pre nd ere negativo della natur a, anzi Perch 'i(I non spero ..., in cui pentametri g1amb 1~1,di una finale: « Tutto II racconto , da golare che faceva ogni volta 'J...__________________ _,,fuoc!Jo in preda al caraue- si è messo dalla parte di una u paslt che cavalcantiano alu- convinzione, per mtenderci, quei "lungo Isolamento» da trasalire come una pacata 11111111111111111111 m 11111111111111111 umm 111111111111110111111111111111111111111111111111111111111111m111111mum11111m111i1m11mm11m mumm1mmm m1um 1um 1111111u1111mm111mm11tt111 attività( sia pure negativa . ta Il pensiero emozion ale di leggermente litania.le, si pas- quella« futile vacnnza ».por· fantastlch· e.ria. In qu~to so- ma che egli modifica ~on la Eliot a partlre scopipettando sa allo stretto raccourct ta a quest' accordo in mag- mlgliava agli lucoutri che si Alfì • • stessa scelta del proprio po• verso U suo metafisico de- montaJ\ano: i due punti chiu • glore. Porta, dico, a grado !ann? per strada e ch_è un'lm · t t sto e con la propr ia fe<lel_tà:stino. dono il moto aperto e danno a grado, con un incredib~- mobile atn:iosfera l)Olsuggel~ eri pro oro man lCO cJ...o sai: debbo riperderti e Ma è bene stringere item• luogo al piano diverse. as• Je crescendo» ; e il Cecch1: )a •nel ~Jcor~o .,. Oppure. non posso ...•: da un pensle-- pl di un discorso che sl è servito. della sentenza che « Quale IJ)rofonda consolazlo- « Die~ro a1 colt1v1e alle str a• ro disteso a un penster? in• ratto lungo obbedendo agli hl d il etto (e chi l'ha ne della calma apert ura di de 1 d1etro alle case umane , teso, se cosl posso espnrner - impulsi parti colari del tema · c u e son mente, dall'affe ttuosa chla- sott o i piedi, l'antic o i'lldlfl'e- . . . . . ml, perché ha dato luogo al• a libro aperto, anzi a qua: avuto no~ . 10 re nde »). Al rezza dell e ragioni mora li. e 1·ent e cuo re della terra cova- (Co111!1111az. dalla 1 1 pagmn) <l'imparare e morire »J, dt tra cui si eroe tl diritto all a u11avolta. e 110nsolo pcrch~ Ja parte oggettiva e contem · derno aperto saltano fuor i verso 7 (1b1dem) tra Shake– senza il mlnimo sentimenta - va !1~1bui~, v~veva in bur - ---- . cut si Wumtnano le sue libe rt.d resta tuttavia ,ieUa nella _sua terra misto f!-l lat· pinta senza interventi o m~- le particolari 'riusci te, le bri· speare _e l\Iontale la ~ara dl llsmo e la minima eloquen - rom, ID rad1cl~.10e~ occul· ove ~t rlcr eat(O le forme del. grandi fioure traoche,t e fra sua fatale_ d!lr ezza, e.tnuene· te primo non bevve lib ertd nomlssi oni spuri~ la PC?Csia clole plù sapide perclié più «veloci tà, è ben di mcerto za, dalla grande capaci tà di te, in paure d mfanz1a ». « E l~ vita, si ~ifa,u~o .anch~ ' queste la sua, quat1d(I traoica· ra il pessmusmo eroi co alfie· ver~ , ma soprattutto perch~ non ha più quel senso d1lar- iscritte nel complesso di ra- esito. ed è ben rnontaliano. compatim ento. Per quanto sul fresco de~Ja colll~a, i_n oius~i leoatm fr_a i_ v.iven ti , ~ mente, ttelle Rime, si pro let- ra110, pure a volte par si pie• o(Jni terra era, e qual unque go penne lleggiato, ma dt gtoni della poesia montalia • oltre che di Shakes peare, lo tutto ciò sia in stretta dipen- quel vuoto, m qt!ell ansL~ fra 1 mortt e i vi~i , da cut ta su un vasto palcoscenico, r,hl e s'incrini sotto la vio- altra sarebb e stata, mi.sera acuta e precisa decisione, dt na, le più lievitanti nel libro inciso-conclusione: e - e 11 denza dalla bellezza artisti · che manten· eva alle_rta, r~- nasce ~a_s~orla, e si intu~sce vasto come Il mo ndo, e sl lenza dell' itrsurr ezione libe,-. alla sua subltmitd, e oh tw- decisione g1à presa , per cui diretto della sua poesia. Cosi tu nel mio-•· Mollo fort.o ca. sembra uno di quei casi, trovavo u~ sapore più anu· una dlv mità 11l~~va d~lll_w · mod ella r1ioante in. squalllde tarla, che, cercamfo att1·aver- mini mal er,U li am'ebbe vi• essa non viene adoperaia i sonetti shak espeariani, lo è ~ v l'estraz ione di co· purtroppo semp re più rari, co, contadino, -i_-emoto ». Qu~ m~ eh.e 11m è pm ta d._ 1omtà solitudini, e si dà voce elle so la p ietrosa compatt ezza ~ti varl _al suo ideale, aJ, su.o tecnicamente co~e mezz<?tsplendido romanzo che li 11 ecc in cui s'era cercato uno scrit· sto sapaa-..eauu~ e contadi· sc_1e11t1fica de~ Mcmett z o di riempi e di dolore e di f(l rza della ti.rannia univ ersale u n ro poetico ..E ~lfora eolz_.dal · ma in essa te~ma Ja es t· sottende , non sarebbero im- lor~ dal ".erbo per _mezzo tore . un artista, e si è trnva. no, C<?me_non .nconosc er lo, Pico dcliµ. Mmm dota . , gli spazi . va rco per etti possa espan· ~a sua solitud rnç astorica e tuazlone psicologica determl· maglnabllt tradotti dal prl• del} ~vverbio, n_el disnc~ del to anche e sopra ttutto un dopo 1 D1aloo!i~ c<J_n J..,eu· « IL _1,nmo_ preol-0 de!l1t0 · Morto mi ,·è <l'Intorno 811 0'1o derst trfonfa11te O glor lfic ar- im mtserlcorde. si proietta. nel naia». Ecco la part~ attiva, mo Montale; è proprio il À'X..X.Ill: ,« Suns of the \\ Orl,d uomo». Come si vede, tanto cò? ~no i m1ta. ~ 11valor e m-0 è il se11t1re; e le ~c1enz~ [M'\ "olta, si, 0 intui sce la dìreziotie u.tf· passato e 11eLf uturo: 1dst af· corrisponde nte sul piano stl· Montale petrarchesco dl Fl· may stam when heaven s Fe rr ata che Cecchi _e De Ro- ~el mito: « I colori, l~ forune, i,1seonano a !~n sentire. Vi- 6 ienta 1cntt1 a sua ma.g1<1nn,1 re dello sforzo, 0 s'illude del fra tella co?le ura11di ombre listico al partlc 91are sprunu nlsterre che può adoperare sun staineth •; e ben~ pu_òun bertis fann~ coincidere un 11. sento re _stesso d~ll_af~: 1:li v a d.unque l tgtwranza e la (t~a.ggc'. tr iot1/o, e per tm mom.e,1to dell?- G7:ec1a_ e dell a Roma e rhylb.m mont~hano; 1acuto , il linguaggio lucido e psico· terre stre Sole abbuiarsi, •~ rilievo d'ordme estetico con ie1ai:10 noti. e fam1g11a1.1, rn poesia, 1>er qua~ito ellç po~- Ma il verso eh'~ swt~s, alm eno, oonchiusa tutta la deUit.alla 11utfcl~e - qua ye- strai7.ante clarinetto che qua logica, di resa sentimen,a le. è così 11celeste,. una valutazione anche mo- que1 1uogh1 non ero m.m sta · so110 stare rns1em.e.: tm~o 1· gramlio!-a de!l 'emicc, passi~ vita n eli-tU usione st ineb · de I prop ri fiuh: e questi e e là si aJza indica li levarsi diretta di questo Shake pea- PlEUO BlGONGI~RI raie. n Cecch 1 indica invece to, e pur e camminavo lll uua 11iamo, e credtam(I l'mwr1nw· t1e e dell'ascetica morate al· ria della propria' pienezza. Quelle al/ierizza di una volontà concorde, non re. (È oggt tutt i attendia - ~ • Il risch io di quest'arte nella nube dLri cord i » Nou è uu~ to per ver o Z-ttomo vive d'a• fierana, è Qnello conclusivo Sono t moment t tn cui la Alt ro mome11to, essenziale rassegnata, se anche già de- mo glustifìcatamente il suo capaclt à di far saturo d1 si· l-ez1onemterna , volta a chta more , l'anwre lo fa Dto, chè dell 'autoritratto Uom se' tu passione india l'uomo («chè della vicenda romant ica · la stmata, e sott intende quello Amlet o ch'egli ha aggredi to gn 1 tìcah ogn i framme nto d1 r1meato dt sè, ql!ella che teu; Dto clitamo to l'uomo v,v ,s- grande , 0 vii' Muori, ~ il sa· DIO chtamo 1o l'uom o viv1ssl· pat ria ideale, tl litooo in cui stato volontario che la cassa da varie parti prima di rl · 1ealtà « senza bisogno di at· de verso simili soluziom s1mamente sentente· e ca11t prai E' un verso che, dwls o mamente semente»), e glt st attua l'1denftlà di ttbertd e armon ica di questa poesia: è comporlo nella sua inte gri• tegg1arc questa realtà nelle Può dire allora cc ì\11 ac~r- cluamo i oelatt filosofi,sti, m ot1ique membr l, si reoge dà la sensazione delta sua di leuoe, dt mdlv1dU-O e d! fedeltà uman a, Montale b tà) La luce che agua. per prospettive e. fra i chiaro. go ch'e ho vissuto un f so 1 o che da null' altrn son mossi , su lut,ghe 11111sicaltssime pau,• mfintta grandezza e della re· universo, dt splr Uo e dl ma· rmscho a raggiunge rla per· esem pio, La fra11oia dei ca– scuri d1 un intreccio», un lungo_ tsolam~nto, 1 ;n~a~~ 1zb f uo1ch~ dal d1te e due sou se, oon[ie dt sensi r1velato r1: li orosità della sua nuss,-0ne: terta, di arte e di vita Ad es- correndo a rlt:oso il cammi• peUf.. è quella che sommuo– caso che r1ch1amerebbe quel• vacanza , con e t < 0 e: quattro » e ne vie ne l'tmma g1 11 e più li· la quale l'Al/iert chtam.a rcr sa l'anima te11de con entu • no della convmzlo ne: la via ve il sonetto !'.lhakespear 1ano lotb Sherwood Anderse>n Ma che gi~cau d o anna~c1~nt~ s~ Dopo di che posswmo an· rlcame nte gra 11 diosa che l'Al· manticametllc « poesta » in· siasmo e dolore, per evasi cr 11eoatl(Jtils montallana risul · tradotto da Montale: )'aiuto sta 11fatto che da una pait e enti1a ::,tro u ~ 1 1S: 1 che accettare la defi.mzro,ie fi,crt mm abbta creato del tet1de1ldo con ciò ooni umo· ne dal reale caduto e p~r af· ta Insomma emmentemente è reciproco 1 slntagm1 han • si 11conosce dal ipndc1p 1 0 al ~ 1 stà tei S 1 ~!\ ~ 1du;!:i che per ta11to tempo ha costt· suo torm ento roma 11tico e na su.bltmitd nata di passio--fermaz1one d'una più pro- strumentale. L'impa 5 ta.zlone no Il tono alto. l'eloquenza term ine d1 ogn uno I que sti a sodtto e og ' ~ twto la sl11tesi cnt1ca del- della sua declSlone volo 11ta· ne di dolore fo11da realtà eterna. La pas• del problema è già tutta den· tormta rmasc 1menta le del due raccon ti uno svolg11nen· tJca I uscire mai piu " r Al fi.eri poeta della ltber · ri a tltamca E' u.na voce che ' · s1one che la crea porta con tro il prob lema della non sonett~ cllsabett1ano • La to orgamco e un crescendo Il pmno d1 quesLJdue rai tà - ,;ta no,,. dell a ltbertà um.bom.ba ,iell'tntmio spiri· J..,e mie_po.M)Je na3Con 111 <lo'ore. sè tu tto tl pesslnasnio dell 'e- poesia aJJa poesia li camm 1- fr a11gta de, capelli ' come s1g111fica~vo, ?all' a\~at;nJ~ ~~~ta(~! 39c~r~~~bo1f«;..,: nazio nale 1talla11a, nè di v.na to, fruga alle fonti, sale dal ! '~~11.1~: 1 :~n(l~ ~~!1:~omJcti;:: : sperie11za che la definisce ti: 1}~ è umano. c 1 r fcorge ~o~ GU (lrecchl nl sono 'met rica- ce si m ica a va 1 1 li ~a») , 474 8 com· pnL oenerale o oe11er1ca L1· segi eti pn.mo rdrnlt, pon e tl luswne , ttl-tta la volontd d, tu tQ.ammessa a on am nl mente sonetti sfocau: hanno -.:.: metodo d1 scavo e d1 ricerca casa iu co I d cen u10 ch e bert ù di fronte a p(llltlche o pro blema 11ella sua pbtente . E' la t.erztna id ealmente credere che essa esiste , na· tale bona voluntas prlm 1t. le rime, fattesi 10 Montate dello scrittore , e si n cono-- preudouo un e . 11 ero moraU tu aum e, sì bene nudità è ut1a voce metafìsl· inizial e del suo poema eroi · scosta dentro la sto rza, co- va; non si tratta dl dlstmt ~ sce 1n questa c~pac1tà a~c he rappresenta fin ~Ul 1 l., t d"una libertà cos 11 uca dello • , s può dar corpo co. la conclusione potr ebbe me reoola della storia sl che crlt1c1,ma d1 opposti umani , ,11111mmmm1mm111 1mmm111111111111m111m1u11mmm 1mm111111111mm11111111111111111m111n, ~~a P 1~ 1~ 0 1 ~:i ,z!~~l~~ò dt~~t ~~1~ 0 ~ 1 ~P~~! 1 ~ al~~~ 1 ~~i spinto, tl quale, d, frontf al· :a p~!l;i½ 0 ,ta :n s~ v1brazllmi esserne que st a· l'anima 11e cerca a11~i.osa f difatti Mont~1~:ls 1~v~n~ut~~ ~------ ------ --- -- ~ l ad~ttl I~ nanaz lone ed e- conti hanno molto )Il comu· la forza 1necca111cadellu m- dz. sacro orror e. Olle.I. forte ~nttrplOforte n~ll:t., lampeno tamentt là dove la er!ori e f 0 \ 0 1' t C· e I CAPRICCI DEL FILOLOGO ) r one art suca l\la si ne 1Dtutti ,e due il piot ago- verso che vuole linu tarlo , Quando int erroga Uom , cho ,'\· 1uo1 rcn-1<1\ tabrt.1JrOl c\At storia sl co11fot1de col mi· scienza aper iss mamen e a _ " ~~Jit!1 nei finali una disp cr- m~ta è costr-ctto a impegnar· adoperarlo, strtt ol~rlo, orrda pare che per la p rnna volta <tUt-1 t 1.c1nnv1<la. ~torte 1'tr~t:1~ to - ~ov'~ pnL pU1a, agli u11• ~uls~~- ~~;1òa~~h~ s~ ~~: s1one una dlsu·az 1one. li rl· si, ma, Sl è visto , dt ma lavo- ti SllO eroic o DO L UO~l.Odel- Qll,esta parola Sia stata pro-- [ 11.rtlgii.la, zt dell umamtd, - e anela a o i Li nse uenze s E N E e A N o corso' a formule as tratte. glia li confmo nel pr imo l'lllwmi111s1!to può dire col mw zlat a m m odo da 1nten- ~ a. 1a eul namma n cor mt un domani tn cui st spiepht su~ t? ev~denall~s uJto nei ,. ebb nel r acconto la resistenza dopo F wmo eh eglt è tl centra de-me il valore e ci affasci· (stace in tutta la rna gloria 7 aie e o1Dan o • I L1ro md ro6 ::: ~n s:n dei 1•8 scttei'i1bre nell'a ltro ,rap-- dell a 1iatura, e moroooli rse- t1a e sbt{J(ltflscé ed esalta_. se a.t wo <ltvlnfurore tlrm.10 li pa.ss ,one t ms,eme des1dcr,,o e trdàadurreIl poeta a~11ttanto Non vorre i aver l'aria dJ • breaklno a butterjfy upon o a co pa e pr I h • n i un 010 e l'o- ne l'Alfieri 110 perchè seflte , rand e O vii'· ecco soml~a, nostalgta è la Sehnsuc ii . quanto nceve. g con· whecl, (dl romvcre una farfalla su una ruota) secondo U prim o raccon 1 to, SI tefano. ~ ;. rr:~lota: lla pgel~a Jndeh· che CIÒ comp~rta l'accett a-- ~~t~~ lf bero ~ schiavo a,ri• d<!h .<larnmlctCl"ea tu vtta.,<ira..cei E m e.o;sa st anmda la ven· fessa anche nelle Occasiom famoso verso del Pove, o dt andare a cercar farfa tle soUo si ripete po ne suo caia , l' . l t 1 1 d, d 1 I n tali monie 11 ti lcJ spirito detta della st oria La pat ria e ho continuato la mia lotta t'areo dt TIW, secondo it meno /ero~ verso del Carducci, ma tere fondamentale nell'altro, cata d1vers1tà 1ntellettua ie zto11edi ut1a egge tia itra e ma o cosa. ma a secott O e · ha cosi itite,iso val or e da lm· rdeale luogo fuo~t del tem· per scavare un'altra dtmen· dai momento che Stmeca t tl tema. dt questa mia breve nata, dei secondo -racconto, Corra · del protagomsta da lle 1r1 so- /Iteri della sua annn.a e lilr,m· la rf,;:posta. tutto st edifica porsi come fo nna dell 'uni· pi e deoll spazi misnrabiU slone nel nostro pesante lln · li truculento Seneca, e L'occasione una rappresentazione detla. do l'in att ività, 11 nfiu to di ne semplici e ben de 1mt~ te od e(!sa L a tranedta a te- o IILtto si dist 7;1ooc, dt q1tel verso· t1e dis tru e la re(J<r in cut è poimbi le la ptet1ezz~ guagglo pollsilla blco, che mi vili turorda dcli-e sue traged!e, la Med-ea, una ruota (wheet) agire, L'isolamento e la passi• con le quau quegli avvem ria11a 11asceappun to da que· che è umano h. den tr o c, è Il I e•metri 1 llO lrit Laltz- spirituale la libertd dell'uo• pareva rifiutarsi a un'espc- str umento di supplizi o e un arco roma110no,, .1on poi fuori 'ità, gh element i che costi· menu lo mettono a contatt o sto ossesswo sct1ti111ent?<lel prob lema dell'essere · e l ani· a D J% l c1, o sp J r o nuov~ d1sa11corato da r1euza come la mia Ripeto luooo, sM pure per una farfaUetta (d ire uno .1/arfa!lone sa- tuiscono una fi""ura {h lnt e!· Il IJCOrdo è 1\ 1>rimo tertll!lle, lmiite posto alla m/imta po- ma resta sospesa dt1w11zt al za "1 a /f1 ii? / 'or P.u m if pp1odo det secolo b che la lotta non fu p1ogram· rebt,e troppo}, Rw elerò dtmq1ic aL coll ega Paratore , che quel lcuuale . nel pt'otagonista, o flèl caso dt ~OflT~do 1 ~07: 1 ~t~tl· te11zull e dello spmt-0, e dt~l vuo to, che non sa se è crel~ :ia~~tà~t~iè~t~e'\~~~; o r:z~ f- ~~~c,Ò mi valore assolut ~ ,m, mauca. Forse m1 ha assisti· ~~~n~~ia~ 1 ~:d 1~~~:a~':' (~~sez~~yd~f:;:~r:n°a::arf:~/;1~~: nei protago n1st1 dt qucst o- Stefano, della llo ~I ~co1do non saper e ome llberars : V~'! vol,o, o abtsso ove pre spos121one dell' twmo per i c1d si misura l'uom--0 in asso- to la mia for7.ata e sgradita batte, ctglto alle eurenate concioni delta maga delira. ma pera dme sp11it.ua e, vo,ch è quel lmutc, quella t1 cm111 L uom.o oran<le, che suo · fim pra tici nt decora· luto Per essa si se-0pro t1ole attività d1 traduttore Ho ma• mvece 11rooo,qualcosa d'assai 1,rossimo au·« orrore , ar-lsto- Per foiza soltanto di lro- svia la sol:ìtudrn e veiso JJ• ra11111a, quel meccawsmo, è sdegna i piccoli avfJe1sari e zrot~e dilettosa ' 1110 div iene cate on etnn dell'iima-- ledeuo spesso Ja nostra lln- tellco udendo rtpetut-e volte datLe labbra def conferen:,c re nla for;,,a mdiretta quan to c~1am1 e fa11tast1fhe11e eh~ le~ legge la vasswne solo va· le me.r.:chineprove , ha trova • ,mmedwto li riouog{Jto passfo-- i/ e . 11 z! n orme co- gua, mc1 111essa e per essa la forma s-enecano. L'amico lllgllorlnl 110nmi sedeva vlcino 1 er'ò dichiarata Pavese fa· danno un peso al a no,ia, ~ tisce , 11011c1ea a!tia forma to l'ati ta(lontr.:ta <fermo la m • e qurn< souo giunto I riconoscermi e to Sc-hlaf[,m era assente, e rn JaUo di Jlnoua italu ma lo non Pebb sentire la' colpa di cht la d1Vers1tà St'~ssa , ~111 msof· in cw la libe1ti't mncma vos• mo,te . /,a sua tcnswu e t.1ta· nale / el ti~a~ii°' clel 1 P,°gta~ stami della storia. L'Al fie~i , ·inguaiib ilmei;te italiano e sono elle 1111 mero orecclua11te,111t1 di fro11te a plutarchlano, 1 e Po ta a quel moòo fe1-cnza; v1aggiungono la re· sa. celeb)(lrsi B la t1aqedw mca 11011può mi mr msi se v~ve. a/uft O a p er a I e 1 ablnam vi sto, c1ea la propria seuza rimpian to,. con fesslo- vlchluno. vcrghlano, kafk1.mo , gorkluno, lauto J>CT citare ao– ~a cim « ~on ha mdulg en:r,.;spansab1l!tà, che al l'JC01d1 così 1>0Stada rlH vuol esser 1l0~ C(JII essa, ch'è la fatale t . cto s a 1·omant1ca patri a ide ale su una mttolo- ne che tutta insle'me conva• gettivi derivati da nomi di persona tn gutturale, che figura \1C;~osech1 soltanto «sent e » ed alle fantaSLJch~~\~,..~~ ~~ degu-0deUtt ve1a {Jlo_ria. della forza t1rnmuca <1ell'um1:erso Pur qu~II orridi m.,.s1I te ~ue- {)la ttat,ca , in cu1, secorido i l1da q~anto abbiamo' scopcr· ~~at~rlQ~,~~:,~ ss~~~~~~g~ (~ 11 :;:~1..af~~1e:i~1a:~ 11 t~o,~cr~;~lc a~ e Pansa e sta, a vede re. i\la pe~ e quasi Jmf uni nube stnna di sè me(lcsmw, non /, a man<le:z c, rimi sara om· sel-Toe I tor cupi a..bts~t (~ ele ~ canom tetteran cori ent i, to dell'mterio11zzarsl dt quel no)., ma <iuet senccano. sard u11lt1tln•smot suanfto presto su si può davve io parlar e d1 ve1so 1 ricor I a nt asso~ può 1tsolversi che tiella mor· dlZlO r tser bato ai posteii o ' fn<1ntt entrav ano d1 diritt o t miti fuoco. dal canto diretto al d, me l'effetto della tragcd,a, 110n aLtrctta11to presto svani colpa, e d''lroma, come se lo che acc~mparia ~g te~a d'el te, 11elsurc1d1n, che, se 11c,11 (J()(iuta, nell'at to di mo rire , acqueor mt fan con tilO$\Por or eci e lattm, cosl come canto suggerlto, assorbito l'1mprcss1onclasciatami da Q1teL!'msol1toa{lgettivo, e per motte scrittore fosse sostanzia\ mcn supera a vo o~t s una fi- è co11qwsta dz. llbertcl effet· m cospetto soltm110 alla pro- [<loi~re Dante sentzua leoati a Firen- negli oggetti slgnlficanu del ore una turba di fo1·mc tutte in -lan~ cater nlano, e lsabetlla . te dall'altra parte, di cht ha prot agomsta , . annj ianift · tu ale, è vrotesta co11t10 la pr1a amma tal e la v1brazlcr Spesso cosl avv iene che ze i m,ti de' troia,ri, di F, ~ secondo Montale, e Il lm- no, byroniano., blaklano, vlttoriugh!ano, kantiane-. ecc ecc mt già defimuvamente scelto e è s1onodla ,bap1t) '! 1 ~1C un tlranma, anermazio11e del di· ne e101ra dell'nnperat1vo· nelle tragedie la situaz ione sol e dt Roma L i vive u11a guaggio polis1llab1co è stato fece reuam capo, feroci come altrettan.t.e ltcdce:l pronte a sbra– passato all'azione? D11e1_che ~~oo, ~~~ rir es; n~~i.gichC la rttto (it llb eruì 1 gran<~ sm: muori ,lfo tr1 Q!ICl punto del- er-0,ca definisca il paesagolo mn~nitd ldeal~, alfìenana sc~va10 da cesure e accenti ~!f:.es?,uèa!:;~,'c~~~/:;,~~ 1 i'o 0 d~1f.~~~r;,.~~~~~: /$: :;:,~ <g ~g ,,Z: b~ la lettura <11 tutta la p1 e~ terr a la campagna, come cldtt alfi era11t r,(ln so, o f1L la morte, s~(J(lezza e glm ia (lo squallore orat1de che ci,-. cioè, che offre la propria fo, u, dimagr ito e fatto sfe~ Sanctl& si le-vò un gr,tccano (cosrftuzione gracca11aJ. ma • dente opera del Pa,~ese non , b 1 abitan· ohe dalia lotta, ma affenna- 11osono rl..umu rnre tutta condci Antioon e Saul Mt ,.. U zante e improvviso da l ta GTacchl come si sa fimro,m maLe A mo• d'antis trofe po, perm etta di affermar lo con I am tent e st essol gol 'ste sso zw11i m-0rall pmttosto ;he l'ombra a11r1osciosadeUa vi· ra) e che nell e 'rt1ne ie note concreta rmmao rne ne a gli volontart d1 voce m cui come i1~ un coro di. l,agedia greca (non . S<'necana) si'iei;O: sicu1e:-za 1 e for~ .Propon~ LI, S~Jeg?no .. a 111 1' tizioue· rasscon m si alla sc~iiavitt~ ~ ta: e 11sap rai. . . paésistiche plasmino la vi~ llfl{JU~- . t! patetico te~de al . recita• ro no altre voci: romano, cumano, trevisano, benévenhmo, un diverso S!glllh cato d1 modo. maga i I s upe s · tev.i rim ieocire la propna 11ob1lta E'' mia m.ediwzio11e. m fo,.. ferita immobilità i atitesca Il r11mouato stu dio del la· uvo dramamu co. vincen do nolano, grossetano, spoletano, ternano, fiumano e ,1atimti– qu ell'~tteggiam ento di crisi, «Ma ~roche 8 ~fSS~ ~rsti · spirituale , l'e1:oe _ gett.a vio- ma terrib ilme ,1te cristallin a, del perso,ragg io ~r~(Jico: e tmo. e pc,i, a quara11taseì la rila~tez 7.a enumerati va °"!ente, tratta11d_OSi di- Seneca, cordO\'ano_; A ascola'no da A&g,.ot( dL ripiegam ento. su. sè, _odi d_are 1 nome a a 5 ~! . 0 e lento 1apropna vita, e stra1r che dellt iea 11elta sua esse11-basti qui rlco,.dar n verso· anni, quell-0 de! greco, e dell'elegia. crUd, raceva ns contro fosool~a\10 da roseo /o, pascoliano da esitaz.ione. ~e c1 .rifacciarn'? zione, or~~ supc rs izi::, 11 a: pa il vropr io spirito da_ll'ob· za metafisica la sit uazio ne e u · sempre dei testi classic i tta· Lo spicchio che mancava Pa.scoLi, 0 ascollano da 1s coh '' · nlottologo, a senechiano da ai Dialoght ~y: Le~~~ lO!~i~~~~aild~~,: 1~~ 1 u;r~i~lov e b~~ie11z~ v~le atle legni ~e,-. mora le di ~au~ e z•.e~o~s~o Sol net c:!Mecrtl tacciono 1 ~~;\ liatti e della favella tosca,rn, all'ara nciata, o meg~lo_al li- ~l~~c ,/J~~~~/aa p1L~~ad: 1Y;~a~firs~~n~ad:(~1t/a':i~) 1°~}:t trova c.he qu beres), 0 .,,!!etto sbuc;tvano sull'as ino da sot· vili dell umv el'SOmecc~mc~- ~lel .mo sohtart(! s111c 1 ,11.o,· ~ · vanno considerati perciò 110n monc. ~lene Oc~aswm, se- Ne vi eue che senecano 110,,può essere che 1 m abltant Cdi s-e. che Qlll s.-1reb . o o o . to gli ulivi». Le nerva tur e Per qu esta ~,r ofo1_ula u~t·m· m oc11l' rc de(ll1 affasc11wt1 Son_-0 in~ne , quellt i 111~-cmoc V(l/oti liì (/i eru dizio ne condo J._1 con fc~s1one stc53a 11eca, cft.tadinu del Hansa.~, e 110 n ha 1/ltlla a che vedere' con. le della colpn, a1gomcnt o cli di racconti eh~ t:rnto poco, zione l' A l[ien è t! vnmo dalta .m ort e <lf'l teatro 11tfìC· me11t1 tn cut l A~fie~l re s1n· trad izionalista O di pu·rismo del p0c1.1, cioè 11~e11socde l tra!Jed,e de1t·m1lco e supremo t.raotco tnlln o. t: badi ;i Para– ironia sono invece la sosta n· come questi 5 . ac<'omentano 11ra 11 cJe fm i modertn cont em.· ra110, t r11w lt 1e cor rono 111co11•ra 11ella sua 1wtr1a tdeal e, e u ~ u · l' e JJeclale, <lclla musica profon· tore elle nello &fato di New l'orl~, 7rresso 1111 a localitd chiamata dei libro, rapJ)reS('nt.1110del JJl'CS<!;lt~ · 1 :cÌJe sue ester- p/atori <!ella morte: la_s1w tro t,ier trOIJ(lre se stessi, e placa il ,101e,1~escuso ch'eflli r-'~ o, ~na C?' i e all~ 't ; · d~ e della conte mplazione », m?ta11g11ratame111c w ,!tcrlo o, esiste Il paese ~ì Seneca Falts. 1:a. - 1 mito n~Ha cui cono- 11e e part icoi::rri ()('ra~ioni, im a .<.Pf;; eta è 1ma r,onti_,ma perciò se,,tono la m orte co- ebbe _d_ella mta come tutt ~ _,9,osa evozwnc O vat O ';~1~c ad essere spr ..:n,tJf«? il: (Ca.r.:cate del lfi11mc1Seneca). Orn io 11011 vogt,_ovru,n:ia man,.. ~~z~ 0 nel rit orno al qua !c mn eia qupJ!.-.,. OC'<'ilsioni tra• aw·Psi in q 11e.i;ta_ dirr. z1011e\ me imp erotivo catPn~rico. ~w- es1l1<1. « Ncss'-':11a_ terra 111~ uleale. .. .. , F 1111.r.:~e' '"e, « la mta cs~er1en· darlo Jn qttcl paese, e spero che 11ca11c1teml e, ma11d, tul. ; fare bbe racchtu sa pr oprio passa no a signifka ti gravidi (« 11011 l)crdo 11w1 occas1011e Se la leoue mcccantca co,~- e patri a» - dtchtarò eqli UAl; 1;:1.ELLO RA:"lA:r za, d1c1amo cosi, pet1arche- )IAUl O l'UAZ t:51 eca Gino l::31anco
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