Fiera Letteraria - Anno III - n. 24 - 20 giugno 1948

LA. FIERA LETTERAR Dlrez, eRedaz,: Via delCondnlll, 5-Tel. 681171 ROMA 20GIUGNO 1948-ANNO lii - NUMERO 24 AmminUtra.;:ione e pubbliciid: Via dei Corridori, 20-22 - Tel. 564.089 • SETTIMANALE DELLE LETTERE, DELLE ARTI E DELLE SCIENZE • Umi copia arretrata L. 60 Spedizione in c. c. pottale (Gruppq 56 · Il) PIETRO PAOLO TllOMPEO, Direttore QUESTO NUMERO l. 4,0 - SI PUBBLICA LA DOMENICA EDIZIONI DELLA BUSSOLA ,ABllONAMEN'rI: annuo L. 18\JO, 81111110 con pagamento scruestrnlo 1,, 9ò0, nmrno con pngnmcnt.o trimestrnle L. 500 . Estero : n1111110 L. 3600 - Quota mensile 11bbonamontl speciali (insegnanti o studenti) L. 150 co:v•ro CORRENTE POS'l',U,E 1/21670 ltednzione milanese: presso Gnlloria llerg11miui, Corso Yenozin, 16 • Tel. 72-345 · Milano PUBJlLICl'l'A': comm. mm. L. 30 · edit, L. 20 lalIIUHAIUHA ~i f ~nu alla VIIA li Meiss ~= ~u~ se!~ ;::: atm~~rcra affcnuosa e .i,~cornggiant.e. Co– nti una rama. intemulonak. Al· mc e vero tutto questo. tualmcnte sta p:epuando un llbto Ma d'ahr:i parto. non vi sembra elio dalla form:i 11cll'ar1e. io o voi J)OSSiamo dimenticare l'i1111,or1anz.:1 delb fom1a nella vita. PotreLho dar6i che la vostra e b mia ,,i1:.i,<ruclla parlo delb no"'"' ,'11:iche 11011 ap1>arti"ne alla noelr::i at. ti,•ità di scrittori. fliano dei i,emplici maq;ini cho racchiuc'\ino il racconto ininterrotto che meuiamo internamente a fooco scri,·etulo. Ma io non mi mc· raviglierei eo fo~òlCprOpl"'iO la fonna, princip,.1lmen1e. nuol che il lc1tore. la massa, il pubblico. vanno a cercare nella 11arrazi011c. L'idea della 1)()Ssibi– liti"1di una fonnn i: 11011 solo allraente. ma anche tal111nre. La rnanca"z.a di for. ma. l'a35Cn7-1di •i!,nificato. l'eS6Cr privi di o1irr,;ionc. fonna il map:gior incubo che possa BS6illare ili uomilll. una voi· 13 che C61iabbiano comincato a pen~– re - e ;>Ct11prcdi più g:li u<>mini ro. minciano a pen'l.lrc. C('rlamente. o~ni J>ensicro ha 11-- srumotu~a li emotività, che può Cr6SCro m:i1giore o minol"'e: im· magino cbo eia molto rnra la fii:;ul"'a ,?cl pcnsalorc puro, tapace di r.cns..iro fa. ccndo a$trazio110 da sè stc!,SO. E l'aspi. razione dlcl pcn~1ore medio non è for· EC. 8Clll.pliccmente, di lraccial"'e un con– torno inlorno a l!!è s1es..-o. oppure .-li r::r.ggiunl,( 'TC.di scOprire un contorno b.-tsil11"cnel quale poter~i collocare? Per l'indi,•iduo. la po11.,,,ihilitàcl1e la su:i vi– ta ,·en!a a ri,·elarci pri,•2 di l!!Cnso.fe· rio tn§ualc di o-.·enli fortuili, e che la wa morte sin coeì un (allo ~cl lutto di n.un.lin di uste dlmcns1')(11. Elizabeth Jloweu a Y, 8. Pritcltett Il Mi cbioleto quale sia il mio parer-o intomo allo scrittCl"'C, ai i!!UOirapporti con In 1K>cietà. alb risposta che egli (o olla) dà alla sfida 0.'cl proprio tem– po. E" ,·ero: è (?ue5t:a un:a doni:mda cho fon;e noi foremmo bene 3 ri,•olger. ci fun l'altro. Quando venSo interroga· ta da una pcrson:i ~tranea. -da una penscn:i che non 5Cl"in,. mi pare d\ non rendenui bene conto dd ai1nific:110 di quc.ta donuoda: o piunoMo. pur accor– lffllJomi che cs,,a dC\·e signif'ic3rc qual. Nna. quasi tutte le rk.ì>QSICche poaao fornire rimangono come total111eule f)f"i· ve G\ scnw: bluff.,, o luoghi comuni. C.... donu1nd:1, poEta da una pcn,ona ,... ..tranea. mi spirlf;o quas.i a cercare una itCaP1>atoia. e ciò mi irrita. Mi sento •allora 1cn1a1a di dire: cr: Non fole do– man-Jc e non vi $lranno rispoMe men· zop-.c». M:a in dl'eui. anche a prekinGèrc dal- 6 c011csi.:t. non si può dire :a delle pcnonc intelligenti di andare al d,ia,•o– lo: e coloro che rivolgono quella nar– ticoùre :lomanda sono s~tu.'l G\ibbio pe.rt ,0ne intelligenti, nel p.ieno dei lo– ro diritti, Almeno così t;up1>011go, anche, f!c non t;O f)f"ecisaro con s1ifficisnto :rn– lorità 13 natuni di (fUCStidirilli. cosi corno non l"'ie6coa definire con ~11ez· u quel che implica l'~n1.1 il cna per10na d:all'intelligenza 1;tabile. Pt:r ciò che mi ri~uar b. io clt<io di essere pienamente intellirente 1i0hanto quando l!!Crh·o: ho poi un:1 ceri.a qu:anlitii di in- 1elli,:enza di pi~olo tulio che porto -..empre con me, così come in cittia c1 @i por13 .semf)1'eGietro per orni evt-n– tualità del denaro spicdolo, per le ne– ct8Eòitàdella giornata, ,:)ella giomatn 1n cui non scrh-o. Ma mi &embra che &010 :a~•i 1"'3ramcn1e io J)OS!'-0 dire di pen~– re in maniera esclusi,·a. as~lu1a. ~e ~,~i di meno - non qu:intilati,-... menle. m11 con meno intnwi1à - J<i· trei pen•are C:i più: e !C inve(:f' pen-- 11.aMi di piU. !arei obbli!=ala a .acri\•,ere ,li meno. E' molto evi 'care cht- il ntune-o del. le penone intelliscnti è in continuo :au· mento e sur,pongo che ciò ~ia do,•uto all'i1;tnizione. Que..10 :11>pr<zzamentopuò 6UOn:areun pò altezzoso: ma vi assicu– ro che non mi ~nto afTauo •heuo<.a; ,-ono .ollllnlo, ,emnui, leuermentc 6P3- ,·ental:a. Pare infatti che le penonc in· teJligrnti ~li3no accerchiando J'arti~1a a un dipret\50 come i 1opi intorno a quel \'"C:~\O e1oir14 che accumul:a,·a ~r:1110 in perioio di care,;.ti:a. Tu1ti upp"am.1 CON accadde al ,,e-covo: i topi rosic• f"hi3rono :anche le '-UC o~~a. I ro litol"'i a, e,·3no rafione; e in orni modo tlf"a. rtO a1rumenti d.i una ,·endelta. Il ve– !'C0VOavC\'3 IOr10 poicl1e si era oppo~to alla &0cielà. Ma in ,•rritU mi pare che ne&&uno potrebbe tentare di ~~agona· re me o ,•oi al vCECCvo H:1110~ fo. per quel 1:he !O, creio che nt<-~uno lo foc– c.Llll.~Oi non accap:11riamo cerio 11.ilb, e tullo ciò che prendi3mo lo rt:stiluia· mo poi. E n,:.pure éiamo dei granai Eb:an-ati e ehiu~i a catenaccio: Eiamo, 8(! 'mm.ai ,un mi•to :i mulinc, e di forno. Sarà m'"glio perciò meuere da parie quell'incubo dei topj di poco fa, e 6 i~ra di e1m;ro accachiati da mir;liaia di oeehi aviJi e luccir..:in1i. La cOfla ,,.u preoccup:inte for~. che v:id-i accaden– do. C che la genie in questi giorni ha la ntanja di fal"'~icondurre a vi&itarc le fabbriche. le officine: a ,,edere come iun falle Centro. E in reahi non c·c m:ai 6l3to un p""rioJo (o lcr:e tiÌ?J in n· il puhbli. ro in ff'nerale, e in ogni m,,do il pub· blico anglo-'"'3-58Cne, si f!:.i mo5tr :i.to ,nù J>f'rtevol<> VfrEO rar1i•1•, ,. r>iù ron~Jpe. vole della sua ef!.i~tf'11:i'.a. Ed t qui cho ti ri,cla J'a1.ione kll'intelligenw: e."8:i JY.odure (!Uffta almO'ffera r.onfor1t>vole. Il meno che l'ani~ta. da parie ,ua, p?&· &:a fare, e venire incontro a quc,;ta gen– tilez"t.a e Givenire meno tacitumo e 1n– l1"'3llahilf".Di fronte a 1an1a bencvoh:T1· :r.a non tci J.ll.lÒmai CèM:l"'e umili ablXt• ,wnu: umili, intento dirl". ,ersn la grnle. poit"hC rviden1emente nt.ln ,; può e.~ne altro che wnili di front,. alla arie, per via della perenne spropor7,io. ne tra f"iÒ che ,i po1rrbhe fare e ri0 rhc N'3lmen1e vien fatti). Per mc per· mnal11H•1110,com"' donna, Qgni 8J)" "r.io di amal,ili1à. i~ gcntilena i: il rrs-pim ete,i.,io della vita; o que6la a•pirozione non e C6Clu6inm"nte pen0naJe, fnnmi• nilt-: e""'3 e.~i.Flt' in me anrhe romc– k'rillrioe F'u; moho colpila E,iorni fJ ,:la ciò rhc dice O•bert Sitwl"II in « 'Mio Yarlct Tree., quando affenna ehe l'~r. li•ta, come il fanciullo. 6i ,,iluvr~ 111,.· g:lio e fo una migliol"'e riu-cita in un3 questi nostri ,iorni pGi',e,,.'100 rirucirci quasi troppo Jk""Opiz.i? E che bsciarsi im-:idere n"b que,13 compiacenu po. trcbbc caus:irc un ahbaM3mCnto dell'I 1~ionc in1eriore? DO'\ttmrno a,·erc qualco$.'I d.:1 oppon•i contro; certo. quo- 6to non do\·c preoccu-p3rei, poichè ~10- vn:mmo C11Sere f!Clnpre foni.ili di quc<-to genere di d~fose. lo J>0i siiero cho 61i effetti di un atteggiamento co~i pieno di intttc!;...ce e benevolenza per l'al"'te siano moho J>iù limitati di <11101 cho non 8i:J spinl3 3 pen•al"'e. Una ~h1l:1re indifTcrmz.a nei ri,:.uardi dell':artc C for· ~ un elemento endemico nelb natura uma114, in auelle , o~trc folle de 1 6 piuz.a di Li~hfield. Se in quella gior– nata uru;:fa a q0.3lcuno dli loro f~e !,lato dello che pro1 >r.io al loro lbnco c'era uno scrillore, probabilmente a– vrebbero r-em.a10: « E• una veni fortu· no che io :abbia un lrworo normale ». Ed C proprio questa ver&-inc indifferen– z.a dell1 Jran ma~u. questo mistero i– rJCSpre,,;,oche ,·.i,"Oin ciascuno di loro. al <rualc ~si non pen~ano mai. e , ho e invece cosi atlr.it 'llle, enlu!"i11snun1c. è qua.lo mi.stero che (a 4:iÌ che io o \'oi ~ri,·i:amo rom.a~i e r.lt 'COnti. Si ~~:r~ ~e~;c:c~~;:~:~!(\'":oi™;;c::~ mo a questo moJo. Mclto 8p0&$0si de– scrivono l'uomo o 6 Jonnu che. lcg. irtsie:nifieantc è !,Cmplircmente ins<>iale• gendo b vostra o b mia pagina di 11ibile. Ed è proprio r.ontl"'o qti('!!la pos. pl"'Osa, ,•i gctrcrebbcro un'on--liialu obli· ~ibilit?, <'ho l'al"'Te \ iene a erigere. per <1ua o broniolcrebbero: « Di che -111 il lettore. ~r chi a~ll'I -::Jelb rnusir3. J>arlando? ». To dubito moho . anche J)CI"' chi guard:a dei quadri -· :111chc:.e ~e il r:-aragone è un pò irri,-ercnte da tem1>0rant:1mcnte - una b:tn-iera. O, parte ruia - che. J)"'r esempio. un per- meflio all('oni. (orni;;ce una contl"'opro· sonargio di Prou;;t abbia potuto o ,·o- v:t. La 1:ompleta arbilr.il "'ietò dell'.irtc '1110 lege-ere Prcu.st. For~ Oriane de procura una atl"'ana 1ranqui1li1ii. Voi ed Cu,.rmar.les lo farebbe - ma &empre io. ~ivcndO un racconto. imponiamo lenendo d'pechio l"orolo,:io pe~ vedere •e 1ia giunta l'era di andan,i a vCEctire po- il ballo e la-"""ianc.òsisfug~irc or;ni lanto un J,-;:gcr" •o~ril"'o: 11: Ce JX111ue A mfrP Fag,, dù nnlit:;in - nellr. ~:~: ..d:;es~~·V: :1i~"g 1 t ~!~; 1 1 ~· ~~ 3 - "Nou-velles Littcraircs'' (del 3 giu- vary tiarebbe cttto caduta addon11e-r11a1a gno '48) - e/ella ve11dita, tr<1ven11ta ~u « Mad.ame Bovary • moho l)l"'im'.ldi ali'" Hotel Drouot'', di una prima arrival"'c a tNwarc qualcol!!a che le r,ja- edizione delle Li:iisons Dangereuses ce«!e. Ma proprio in qu0110. dj terio. di Chodcrlos Dc Lacios per be,1 loVC"\•3 consiste-re una buona mclii del 63.~ franchi il che, ·a occ11io e piacere di Flaubert: ~are delle per- croce, farebbe la ,i.spcttab,1e so111- 80ne, per c<W!'.Ì dire « noiose• (le quali ma di 200.000 lire al cambio libe- ;mr~~C:l~;,!:i. i!:l~:e ,:.:~t:ia;:i: ramente (>rnticato dai librai ita/ia,. Fo.. ~ una delle ragioni emoti,·e per ni. ll prt:t:;t:;O non. sarebbe poi ec– le quali si scrive è il bisogno <Ì-i clabo· cessivo ma ... ma si tratta vera.men- 1"'31"'C, fuGTi da ogni sistema. il senso ,.!cl- te,d'una prima ctlizione? André Fa. '4 soli1udinç e dell'isolamento. Lo per. ge, infatti, incl1ulc nella sua notizia sono solitarie e isolate E0no prive di ima fm.rc molto pericolosa: "cn relazioni: 8Cno, anzi, imr>0c•il,i!ita1e a deu.. "t: vol1"'zes 'tlcari marbré (ancicn contrarn'!. Se voi ed io foc!"imo c.ipaei mais non d~époquo)". Ora l'ed:zio– di GÒ 1.irarci inleramente all.:a noctra vi· ne originale dC\'e es..~cre in quattro 13 ordinaria, e di CS6Cf"C tioviali o \·olumi e non in due: la divi'.sio11e ;:;;~tr;i~c!:,:~~mo 11 !elle 11 :;eo~~en'::~ I in due 11olumi,_ ~ parti. è soltant? •4""ri11ori, Se mi info~tidi~o e mi sento della nona ed1zume, fatta a Neuf. a di•a!io qu 3r,Jo m.i ,i <fumanda qual. chfitel (due vol11111_i ~l .go'. mentr~ Msa ~ulla natura del mio ra1>rorto - tutte le prcccde,it, ccl1z1on1sono d, t'Ome rcrilll"'ice - con )a 60<"ie1à,que· 4 volmui in 12°, la sruldiviSione :·11 ~,o accado pcrchè mi ,i intcl"'roga Eulb c/ue vo/lW1i - più volte poi seguito nnlura d; un qualche, tosa che. 1>t;.r dai s11ccrusivi editori - non. corri– qu.:111'.o <1 m~.è dato .-1pcre, non esiste. sponde, per<}, olla sud<livisionc in S1ar1 J>CI"' dire rhc il mio "f'ri,•ere vuol due parti contemplata dal mano. :.::il~:~:,.~;:!eo;.~ ~~ 1~ 1 i 11 :~i;:n.:_ ';: scritto: n~l manr>scritto la prima rl1c ,·iene chiamata un3 relazione nor. parte co,itienc iO lettere men-tre male con 6 -oocietà. E l)('TCht !m.ai ven· nell'cdir;io-ne di 1\'cujcl1(itel l'editore j!:OllOa domandarmi quale ... ill b natura - wuide11tementc rit:ll'inte11to di fare ii ,,uC51o 1"3PJY)r1o?Mi 8Cmhra d1e 6ia- d11c vol11mi eq11h..•alcnti - lia spo. '10 e:li altri, j !cuori. a do,·nlo ,apere. stato nellll prima p11rtc ben 88 let. Ve~o che voi dito. <-!primendovi 1•iù terc, A ,ulré Fagc potrebbe rnbitn -omrnutamenle. <111:tlt'-1~ 'i mollo simi- obl,iettarmi cfrc p11ò trattarsi d' 11na ~i~i;/ d:~i e;:i~~u:;~ 0 1 ~ ~~~;~~ca,:~ ed~s;i?nc origittflle ~11 quattro volu- ~ tc'>pre la noecs&ilù di J>arloro a ~è m: rile,rala succcss,vame,ite in due, •1~ e non a col-toro. Cominria un tanto pill che fui stesso ha sotto/i. 'tlOnolo-~o ... Scrivt"re ~ii;:nifìca ec.~ ; 11• neato come la legal11ro in "vea11 t;rnui. e uno degli ctr3nj J1,Uceri ,lei ma,bré'' .,,on fosse « d' époquc ». monologo solitario e lo ~Qprire ..Ji a- Come si fa a riconoscere l~cdi– ,•...,. detto ad aha V'>ff a &è fte!'flo <iò zione oril!Ùla/c delle Liai~ons Dan– rt>e di altri diccno in •ilenzio ... •· \fo, gereuse~? naw:3Jm~nte, il ,•o"tr~ monologo no~ Non basta l'anno della pubblica. <''>"e:"~ '",_u 11 a 6empl,r,-. con-enle d, :;;ione, 'i82, perchè, per esempio, pcns_ier_i: ce un punt? d, part~nza. a soltanto .,,eUn Biblioteca Na:;iomùe ;::n~:,r;a:::;~:! '~ 1 :/,: v;:~t:.: 1 e:~n~:~:i:~ di Paril(i, csisto,io hen 29 escm.pla. JJe » ,-li J>Crsonar.ri clic H:ulono, parla- ridi edizioni del 1782 .__ t'esempla– no, :igi~ono, quJJlcot,a rho J)'f')jnon fi re numero 18 ~ q11ellodi Afaria An. (orma più. che non t1i fcl"'lnttia fìnthc tonictta, pi,i vr,llt dr.rcritto dai bio– ni•1erà una &Cla f"OJli3dd romanzo o grafi di l...nclos pcrch~ r,1e![ato sen– del rarconto che a,·c1e '-('rino. Siet(o vl)i t:;aindicazione del nome dell'autore a ere.are una torie1ii. 01ni ,·olia 'he (e che prohobilmcntc data la pro– f'crhc-1e un racconto, E difalli. ,icte ron prieta:io. appartiene :Vredizione r,. : 1:;~~ri cre....,:;~sit:0~ 11 t~;:f";~:::rto 0 1 1 1~ ril(inale). E poi la Bibliografia del- "ita reale. E' <rue~ta parf'f!lola ideale fl; l' Allem (edizione dr/I<, Plei(Ufc} por– intimilia e di c-,Jf'r&ia rho affa&rina i ta dieci disti11tc e(ljt:;ioni del 1 782: lenori: li afTa8Cin:1o li delude. F,,.,ij ma, piano!, non tulle e dieci haww tr.e-rano infalli che qu"Sla J><>Mihililil .r:li come luogo tli pubblicazione Pari– J>aren1cl:1po~-63eslt'nd(•r~i ohr<' In J•tl• gi. ,ina: a foro stessi, alb M>t'ictUlutla in· Ma fo primll edizione, l'edizio,1e ii-a. originale p,i11cipe, dt•ve 01.rcrc ol- la ~:eon"eem~:a::~:~e;'711(~:;~~;"Q~~; 1~ tre et1rattcristicl1c clic sono state <'hc ini~rale Fn"i,•,-ndo? E. ptt di più, st11di11lecon ![rande prt•cisione tfo ;. forma: e b (om, 1 ;•. 1,rolJal,ilrnentc I/curi Ducup de St1it1l.Pa11l nel Jtlr, la 1:Ma r,;ù im1H,r1a111e, O~ionati saggio bibliografico pubblicato d1P neo una forma: a una ,·il.a. è vero. fittizia. m. 3 una ,•.ila che è abbastanza \'ttisimilo por riu.scin: fomiliare e l"'icono~ibilt:. Ogni J>., .. ola. ogni azione che viene d11 un qu:1hia.. i personauio tiella narr:i– :i:iono, h:i un illO 6i1;nilìeato (ed è• di ,•it:1l0 i1111>0rt:111za, JJoC"r noi. che lo nb. l,ia). o lutto lo &\"il11111>0 del racconto sui;i:;erisco una direzione - flia ossa. o no, tragie:l. Anche i rnceonti cho tenni· n.,no in nicnle, (jUCi racconti che &0110 un co111111cnlo un rimJ>rovcro alla ru- 1ili1à. im1)lit-ano che uomini o donne 6iartO trop1>0 grano.\ o buoni r!f>CllO alb futilità nella <111ale sono coinvolti. An. che obbieni,·arn b fo1ili1à e giù un fr ,,uhato. E non r:otrebbo dal"'Si<'ho il Josiderio. la rirhicsta della forma. più che un (al– lo i!l{li,•ifl11ol1•. sia <!Uakorn come 1111 renomeno colkuiVO? O 1>i111tosto, · d1e e&!O rappresenti il desiè'erio delL1 mo&– iaa •li non scsuitare 3d CSS'TC semplice· mento mai.s..-i?Mi r-are che la differenza fra 1:.i mas.sa o la socic1à consista pro– prio ndl1 fonna, Voi dilc: • Quandf) dico « sccielà ». in1en~o qualcosa 1,iù d1c 41 p:entc »: ,·oflio csprimcl"'e .n con. ceno di molti uomini uniti 3qjeme da uno i-co1>0, che si creano un foturo ,i, Forma. rela1.ione, ,tlirez:ione•.. Mi è dif• ficile ar,1,ro(ondiro di più: ma f.arei lictn che ,•oi )o faceste. Arri!!chierò ~1• 1111110 l'id1ea ,-!Jo l'arlista ili nuC!lti tem • pi viene cerc:ito. d('f!idO'"alo · (ed egli può avel"'e qualcl10 volta la 6CO.!l.1Zione !i e~~rc ass~diato) J)'Tchè &j ho l'im· ~ione che egli sia colui che può confrrirc um fonna, d1" può r."ndersi inlcrprele d.i una d1ire7,ione. Se in que-– !lo periodo ~il!te<.EcunJJ goci'"li1- co– mc (111alto~1di con..<;ape,•ole di nulorc– volc. di compiulo - probabilmente lo arti~Ta sarrbl,o in uria c"ln-!izione rriù lrt18(:11r.11anche se. pcl"' lui. più !'alu– tnre. Per il momento. non gli si chiede 11em1>liccme11te " ee:li sia in rapporto t'0n la Mcitlà. se sen13 c."'i C&6C'r"Vi o ro do,TCbbe Cf.re:-,•i: !!li $i chi,.de. impli– rilaruente. di uearo una :,0eietà con , ui •tabilil"'e rappo ..1j. Oppul"'e - p'lichè b ~cietù è tanto 6Cnsazionc (!U::lnlo for-- dicembre 192i al marzo 1928 nel "B11llctin dti Bibliopl1le". Questo saggio li-a dato origine agli inhr. 1Jenti di altri studi.)si qi.ali Noci Pb1clli, Zorcaziello, He,iry SaiUarcl ccc. clte ham10 apportato 'tMWVe precisio,ij allo studio del Ducwp e/e S(lint-Pa11I. I-a quistionc e presto detta: i 1,;. bliogrllfi avevano i11div.du11to due cdfoioni 1782 1 4 volumi in 12°, Pa.. ,is l)u,and Neve11, quasi simili, tl• ve11do lo stesso editore, lo stesso formato, e lo stesso mm1cro di pa. gine pc, og11i volume {elle, tanto per la precisione, dwo.1eessere 248, 242, 2.·,i, 25i, rispettiuamcnte por il primo. secondo, terco e quarto vol11111c).Tra le due edis;ioni esiste, tllttt1vill, una differenza che, mentre serve a di.sti,1f!"Uerlefra loro, sc,...,e anche (U/ j11dicarc quale delle due d fo prima, quella vc,amc11le origi. nale: Ducup de Sa;,1t-Pa11J l1a di– mostrato che i,i calce al quarto ·:io~ lume 11rl1'('(/icionc originllle deve cssuci un foglio di Err:ita. Nella seconda c<lizione, infatti :1 fo,:rlio i; --compar~o e Kli errori sono stat, corretti m,i (atfcnàonc!) il testo c.or– rcl/o 1ro11 si trowi piii al posto J,ra– ci-'io (pa)(iiw e rigo) della prima 1•. dizione perclil\ cviclc11temcr1tc, 1/ testo /> stato ricomposto. Il libraio Ca111illc JJlocli se;pwlò nel Kiug110 1928, a D11c11p de Saint . P,wl 11,iesemplare cli-e si può co11- sidernrc intermedio tra la ,prima e la seconda edizione sullhlette e ,·hr è i,t tutto simile alla prima cdit:;iOne ma ne differisce: 1. per l'asscnt:;a dell'errata, 2. per l'ossenza degli errori clic so,iq si.ali Correi.ti ai po. sti j11dicoti nel!' Ermla e non n quelli i11 Clii appariranno nella .~e. conda c<lizio11e, .1. pc, la data P?– stfl in calce fllt'ultima lettera, tfol11 che 110n esiste nell'edizione oriKina. le C<J1~rll<, cou Errata): Ducup dr. S11i11t.Pa11I,m•tmdo a11cl1c ri!C1Jal,, (IIUme lie-:.,•i di{fcrl'nze ut•i titolo d,, 110J11111r t1 'VfJlumc, è portato a crt·– drrr, chr tale c'irmplnre appart.r,1>,ra tu/ 1111a firllt11ra di p,,n111 /nttn ;11 11/,tf11 drlfa srcmulr, c</,'t:;ione. /11 con. c/luio,1c J'cfeme11to fondnml'nla/t, di disc,;m,,wcimzc ,\ quel famoso _( •– ,:liett,J di Errntn. Da buon st11diofo di /.nclos mi sn110 prencc11pato di mulnre fJ 1Jederc quali fossero q11e. Sii ft1mqsi errori che Laclos s'cr11 111:i -· di 61:abilire ne&li uomini un ,,,en• &0 della società. Dni r,uoi libri ei ha l'i11111re&!1iono che egli conosca il .egre. to. la elr.a-Ja. rJle./.lea/J.,,.e p.a.g,ine : E' for;;o di qui che Jleri,·a lo gran rirhie,.1a di plrt.icol:iri sull'allivitì, dello arliMa? Eviden1emento so no iC"nte la 11ecossi1ia.o vi s.,r:mno dei lcuori: al· 11"'i111e11ti 1011,·i 6nrehbo l'ordinazione; e la pro luziono richiesta &evo avere ca– rancro t,0ciale. e non creativo. li mio p.1rerc - e. a quanto vedo, :anche il ,·0s1ro - è che gli scrillol"'i d('blxmo te– ncrtoi Ioni.ani d.al pul1>ilo e ila) palco. e dedicarsi soltanto a ficri,•ere. FMi non c:fovrcbbero pCn!otll"'C neanche 1111 mom~n– to a mettere il loro nome in fon:lo a 1x:1izioni o letlcro ai quoli(lianj che ri• gual"'dano argomenti 11i cui poco &llnno o J>Oco li:anno motivo di 8.'lJ><:rC, Cio– nonostante, la lenlatione di for (111csto sin divenlandb ecceseivamento forte: perchè? E' evi-:leri1ccho 1i tratla di un alleuamento dcli'« 3mour propre ». ma ~rebbo interessante stabilire .in qual modo questa tentazione &inn1a a pro· duriai: voglio dire seguend'o quali di60t""– dinati valori e follaci gpcranzc prave. nienti <lai pubblico. S. PENNA - M. GUJDACCI, Due poesie P. llJGONGJARI, Lettura ,eg«1a delle Rico,– dan:c · M. FRANCJOSA, Scheda p« mia ma• drc - s. ANTONIELLI: Nn.rratori nuovi • P. FESTA CAMPANILE, Ancou '" Faulkn« · A. ARDJZZONI: Sallustio poJitico e storico • G. PETROCCHI· L' Avvi,ato« · N. BER TOC– CHI: Attr•verso la XXIV Biennale - o. PIN– NA, La pittuu a Napoli - A. FRATEILL Sob«,o na,uto«. - A. CI ARROCCHI, Note d' a,te. · G. DORFLES, A Pablo Picauo - G. B. VICARI: Raccontino critico - G. L. RON– Dl: Le ler::e pagine. - Teatro, cinema. l'une lo mie EC;0pcrlointorno alla ,·1111 hanno seguito un l"'ilmo capriccioso " incontrollato: io C6ilo fempro a rormu· lul"'O una leggo, su (!ualsi:uri co11,:1, Non vo..-rci dire lo stesso di voi. ma sono rima!ta molto colpita dn quel che mi :a,·cte d'etto drl voslro l"'acconto sul rc– p-arto rndìologico. e del1'i11fom1iera che ,,j ha '-critto. Non cro1o che io e ,,oi dobbiamo ip,ol"':arc cruel noelro &ertl!o comune, di cui possediamo una ~o. ne ugu:ilo per o~ni uomo. "Ei!!ao appare nei noslri ficrilli perchè appare in 10:: ma pojchè è m~o6to ron l'imma,;ine, e con tutto quel che si r-uò chiama.-e percezione immaginati\':J, acquisln un ,mono qua!i di orncolo. Potl"'ei eegui1:1- re, ma è meglio inten-ompcre, Volevo cercare .&i abbordal"'e l'arf:Omento della sfidn ,:lei tempi, ma quC!I0 verrà ur>·, alll"'a ,•oha. Vi isaloto. (Tradu:iorze di Renzo TIAHJ (Esc.lush'ltà AMEA) HENRY MOORE, Figura (Continua). soni, j'étois moin~ tourmentée; quelque ag:talion sé joignoit bien à mes regrct,s., mais fo l'attribuoi~ à l 'impaticnce <1ue mc causoit la présence de mes fcmme5, qui entré- rent à I'instant, et dont le .service, affrettato a far correggere: ma Stl. « La présidcntc dc Touruel ati toujours uop Jong à mon gré, me 110lutti banali errori tipografici'. d; Vicorite de Valmo 11 . p'lrois~oit ~e prolonger encore mi!. 11ess1ma importanza agli effetti lti- * le fois plus qne de coutume. Je vou. listici. Come, d'altronde, le stesse lois sourtout étre seu!e: je ne dou. varianti tra manoscritto o testo O mon ami! quel est donc le 1oi5, pas alor,s. que environnée <1:- stampato sono di poco o 11essun trouble que j! éprouve depuis !"in- souvCnirs si doux, je ne dusse trou. conto. Se mai pir't.i,1teressm1t-i sono 5,tant où vous vous ùtes éloigné dc vcr dons la solitude, le seul bon– lo corre:;;io,1i sul manoscritto per• moi; quelque tranquillité me 5eroit heur dont votre absenee me laissoit chè Laclos lta sempre fatto cadere si nécessaire! Comment se fait-il suscept;ble. Comment auroi5,.je ru le partjcelle t le es-pressioni fraseo- que je ~ois livrée à une telle agita- prévoir. qu'aussj forte auprés de logiche cd fra generalmente cercato t:on qu'elle va ju!-<]u'à la douJeur ('r vou~ pour iSOutenir le choc de tant l'espressione piri brc-vc e più preci• me cause un véritable effroi? Le de sentimens divers, si rapidcml!Ilt sa, al1011tauandosi dalla lingua par~ croiriez.vous? je sens que ml:me eprou\'é:::-, je ne pourroi5, scule cu lata per ima secchezza ed una luci. pour \'OU~ écrire, j'ai besojn de supporter !a ré.meniscence. ]'ai été dita spesso degne di Voltaire ... Era rassemb!er mes forccs et de rnppel- bicnt6t bicn cruellcment détrom. i11tcressmrte vedere ,,ucsti famosi Jcr ma raison. Cependant, je me di5., pée ..• lei. mon tendre ami, j"hésite errori airclle percl1è Laclo.s s'era je me répètc quc vous Ctes heureux, à vous dire tout... Cependant, ne preoccupato, in vecchiaia, di p ..cci- mai,s. cctte idée si chère à mon ~ui.s.je p:1s à vous, smtièrement à sarc al figlio Etiennc che qrw/fo coeur et que vou~ avez si bien vous, Cl clo:s.jc vous chacher une stuldette erano ''!es dew-r scules é- nomméc le clou,,; calmant de ra. ~culc de mes pen~ées? Ah! cela me ditions que j'en ai faitcs": tutte le mour en est au contra.ire deven·u SCl"'Oit bien jmpossible; ~eulement nitre erano da co,isidcrarsi contra/- le fermcnt et me foit succomber ie rt'!clame ,·otre indulg-cncc pour fazioni, le quali furono infinite a sous une fé.lecité trop forte; tandis des fautes involontairc~ et que mon. tcstimo11ia11ca dell'c110,me successo que, ~i j'ess.."lye de m'arracher à coeur ne partag-e pas: j"avois, sui. de[ libro, cette délicieusc méditation, je re- ,,ant mon hab:tude, renvoyé me5,• Le edizioni da allora 11011 l1a,1110 tombe aussit6t da.ns Ics crUelles an. fommes avant de me meurc au ce.'iSato di moltiplicarsi cd alle 4i goi&ses, que ie vous ai tant prom:s cit(lte dalla Pleiade se ne so110 re- d'éviter et doro·, cn effett. je dojs ccntemcntc asr,:iimte ancora 11u me garantir 6i soigneusement, pui– paio. E' da ,;oÌarc im i11crcml'11to ~qu'c!Ies altèreroient votrc bonheur. uclla fortuna di f..aclos a pari.ire dal Mon ami, vous. m'avez focilc- 1903, data a partire dalla quale fr, ment appris à ne vivre que pour l'd~ioni si intens-ifica110. Tal.e •n. vous; apprcncz.moi maintenant à crcme11to è stato da alcuni mesto \'inc loln de vous ... Non, ce n'est in rclazio11e al fiorire dcf!li stt1d; pas Ht ce que fo veu,,; dire, c'est .'itcndlmliarii ma, forse. sarebbe più plutOt que, Join dc vous, je vou– ![iusto metterlo i11 rclnzione con le drois ne point vivre, ou au moins mode /l't.tcrarie dcll'in~it, del .. e- oublie,- mon e,,;istence. Abandon– colo: Bnrrès, TVildc, il primo Gi- -néc à mo:.méme, jc ne puis ~up. dc, D'Amum:;;io, eccetera e forse portcl'" ni mon bonheur. ni ma pei. miche co,t la fortuna delle teorie ne: je s.cns le bcsoin du repos, et 11iett:;schi<mc .. !Lf11 q11esto ddla for. tout repo5, m'est impossible; j'ai t1wa fnclosiruia e tm discorso che vaincment :ippcllé !e sommeil, le porterrbbe troppo loritano. Invece, sommC:I :,. fui loin dc moi; je :1e rcstmulo 11clcampo della mcm JJ;. puis ni m'ocruper nj rcstcr oisi,·e; blioJrrafia. mi premerebbe, piutto- tour.a-tour un fc1.1 brùlant me dé– sto, di snpl're 11nacosa clic D11c11p ,·ore, un fri!-~On morte) rn'ané:lntit: dc S11i11t.Paul ,1011 precisa: ncll'c- tout mou\'emcnt me fatigue ct je dizione originale prima e seconda, ne saurois restcr cn piace. Enfin! insomma nelle edizioni co,1trollatc que dirai-je? je soufrrirois moin5, da f.<1clos, appare la lettera (incom. dans. l'ardeur dc la plus violente pj11tll) tiella Presidentessa dc 1'011,. fìèvre, et, san5, que jc puissc •:i ve/ al Visconto di f/11/mm11 clic ti rcxpliquer ni le con~,•oir, ie 6Cns trova ;, 1 calce al t11(111oscritto di La. l.r~s-bien pout:rnt que cet état c1c clos e che nel 1903 fu inclusa ncf. souffrance ne vicnt quc de mon l'l'dieionl' del Merc11re dc F'rm,. e impui~s.'lnce à contenir ou diriger une foulc dc 6Cntimens au charme crmsitlcrazulol11 i11ediU1? de!.quel-. cepcndant fo me trove- Ecco il testo tiella lettera elle è l"'Oisheurcu5.e de pouvoir Jivrer mon poco 11otti e non è comprcSa nella !ìmc 1outc entièrt:. ccljzione tlclfo Pleiade: .'\n momcnt ml:me oli vous ète-. lit ... ». * EWouard Maynial ritiene che questa lettera dovrebbe essere ,çi. tuata tra la 138 e la 139 del --o. manzo e, q11i!l(/i,datata «15 novem. brc Ii**"· Jca,i Mistler tl.'altra parte, p,msa che. il brevio mancan. te ,acco,1tasse rm sogrio faUo dalla imiamo,ata Madame de To11ro.1e/ ... Certo è che ,ma lettera incompiuta mm poteva tro-::ar ·posto -nella n'go– rorn f!eometria delle Liaisons e La– clos 11011 era autore da appiccicarvi """ co11cl1uione <Jlrnlsiasi; ,-esta, conumquc, ,1 fatto che Laclos 11011 soppresse la lettera nè (come altre -:,oltc ave11t1fatto per lettere scritte. ma. non inserite nel romanzo) l'o. 1 1 e-.•a scm1cellata ma, a,1si, l'aveva lascialll legata a/, ma11oscritto dr.l romanzo, manoscritto clic dopo la morie dell'autore, è passato n. su-:1 ,,,,orn la quale 11el 1849 fha laSciti. to a/.fo Biblioteca Na::.ionalc di Pa. rigi. No, f>rit11t1 mi sono sba,srliato: la mcm l,il,liog·rt1fia 110,i può dar ìu. ce a tanti problemi! Tuttavia q11an. lo sa ..l'blic stato intcressa11tc se D11. cup dc Saint.P,ml e compagni ci m•csscro illuminati circa la prese,,. za o mc,Jo, nelle edizioni controlla– te da l..aclos. tiella rncitata lcttt'r!JI libero SOLAROLI

RkJQdWJsaXNoZXIy