Fiera Letteraria - Anno III - n. 22 - 6 giugno 1948
LA FIERA LETTERARIA ff ARRIIIVA m MAHIH~ M HUII S1cccheui che vivono un po' a!la I pii1 aspre espCrici:ue ~essu;ilj della ribalt;1, tra lucj faJ,e, una loro ,,j. u'1ima leuer:ltura, ci pare che l,l di nrnnicra. egli ~i s·a venuto - n;ituralmcnie Qui la lctteratur;i h:1 prc:..o b - a tro\·are nel meno del suo mnno e quC.:. cluc potrebbero esse. mondo, che ha venature goldonia– re ricordati come II ritratti retori- ne e da teatro dialettale. tu110 mo. ci di letterali fine secolo XIX •·· bile, ;ippena caricaturale. del qua. Quanto insomma :iccade al di fuo- le le sue cre:iturc predilette - •1ui ri vale sopra11u110 come reagente, don :\1az;,areno e ]:1 palomita - ptr •mimare quella canonica e qu-.!I C-o"Ùuiscono i centri e la caric.1 : \'~O\'ado, che per ~ stesso. l..;1 tutto par muo\'Crsj :1ttorno a toro, 5tori:1 non entra nel mondo di Mo. mentre ha le proprie c-onfu:..e ra– retti che ridotta :l epiMXI:o e fram. gioni, il proprio s;inguc, e come mento, e anche cosi sembra no:i una fcbbricosa ansia che lo spinge tro, 1 arsi . :11 !-.UO pO"to. Soltanto • lo :ncal7.a, Dal drammatico ( 11 n nella casa del ve~c-ovo, in questo d!':11nma che si con~uma in pati– rcg-no d! 1onad1c, fra i livori e *e mc-1110 e 6ò1crificio). via vin. sjamo· me: r.ze p:irolc, J:;°I: ~crollamc111i di 1 rriva1. :ill'ele{!iaco. in uno sp;i;,jo te'-ta e 1 c recrimina.-ioni a denti do\'c do1>0 1:1111;-.bnuimt'nli di !u. 1nrctti elci pochi preti che vi com. ·ç. le Mie e-r;icilj cre;11urc orive di p:tiono: e :1 P:ilnno .\l:infre<li, i:1 ~tori;, e di 6\·iluppi, domate e 1 n quel ,·cs1>aio di r;ig:iue che sI ;1. m1ce, trovano la propri:i qlucte. gitano come pa~~crotti, con una M::i, ancora e sempre, un monclo {!ioia di canto e uno Mrep:to d'ali, di unii!i, di •puri di cuore, di t·r. J:, mano d: )lore11i !-i fa !eggera, ran1: per qualcosa <"h<.• li c:overcli"a ;1rios.'I, ironic:1, con una scrittura e li domina, dentro la corniee di coOtr.ippuntata, pien;i di ricami .. di un pae~e. con un camp:ini!e che r:pre~. di spinte e irnpenn:1mcnti: pare o(ù allo 7.enit della rosc·c 1 wa qui la s.ua particolare ,·ena rompe c..·he dell'orizzonte. RECENSIONI ' ' La reocnte pubblicazione nella vi, e il balbettante contr:1ppunto che mon,dadoriana " ~lcdusa degli 1- CO!tlituiva un:, specie di ri1ornello tahani » del ~>rimo e dell'uhjmo ~cn;,,.1. S\·ilupp·, :lpJ)Cn:l l na ripeti– romanzo di ,\tarino )Jorctti (11 so- lionc, mnemonica O meccanjca, dei le del sabato e // /iucco -:1erde), ci tema. Il paes.,gg-io, in questo rnon– offrc l'occa-.ione per alcune O!t• do umano sm,<,ulrnntc, fr:1mmcni-.. !tCr),•azioni 6u questo scrittore che to, veniva :lnch'e-.:so :1d avere 1,.na dopo t:'lnti volumi, qualcuno dei funzione commenl:ttori.1, d: como. quali anche di grande succes:io, e do, come purn intcrprc1.-.zionc di non solo in Italia, come La 1JCduva ',Jati cl':1nimo, cnrico di tropp: !->'.– Fioravanti, non trova gencra!men. ~nificati, con un mero v:i.!ore cli te pres~o la crit..ca l'aucnz.ione da (,pinta o c1: risucchio, ma incapace un discorso impegnato e di una leL. di reggere automa1jc:imcntc e ;n. tur:i non occasion:ile. Gli è nuociu. c;omma privo di una prop~i:i ro. ta forse la fortuna iniz.ale, al)'cpo. c:truzione. ca d'oro dei crepu!.colari che !o fc. Di qui il )loretti partì, e lo p<>"· cc apparire una voec un po' troppo c:iamo vedere in modo si può di. esile ·e alla moda, troppo legata al- re es.emplare nel Sole del sabato. l'armamentario· d'obbligo, tra or- Un romanzo che ha :lppCna ·un.1 ganetti d. barberia, cani randagi e vicenda. )[a la e'-ilit!t del tes,;;uto pomengl:'1 domenicah tquantunquc, narrativo è come aAC>g"ata da 11n non è d1.tto che le rocs1c scritte Cth troppo di parole, che più che co. lapis aeobano co:. utu.re ~ulo una c:truire immagini e ,;ent'menti sem. cunos1ta, o una 1c.:,111non,an:ca ll1 hrano coprirli, Mronc:1rli, ridurli :1 coMume, e Cile da1Ja :..e1va dc1Ja una m:sura di r.enia in un tono poc.)1a umoeruna non s- 1cv,no an. c:empre spento, di1;1esso, !<!PC'-• cora O&;'t:• con un.\ loro caraucnz. (,0 infanti!c ... \nd1 il dolore p:t•':t :ca..:,one t:, a.la Ime, con uno :iol.11'.:J. 'lttr:t\'Cr.so questo ,etaccio, si rom. lrlt C nu()(.;iuto po. quel c:,uo un po' Pe e si s.compone, e un po' si can. ball>Cttaute b:1loccmnento coi, og- ::i. E il cr:sti:i11cs:mo cli ~lor('Ui, getti Che gl 1 dl\'\!ntav:mo fra le ma. in questo libro e in fondo in tu11i n1 mari:i.uch g1ocattol1, .una rca!tà Q'!i ;-altri, dal Tro,10 dei povt·ri Jì. clic s .. 1:u:cva 1111an111e e s 1 vcn,va no nlla VNlow, Fiomv1111ti e :Il : i.pt. :gncnoo con un lantc1Ho un po' Fiocco ;•crd,· ;1iu1:1 e sp:nge veri,o prvt• a11unauco 1 p.cno d1 c.:omp,:t. qucs1a prosa tuttò1 ~enc:;ib.l'z:r.aia ;1, c11n\!nt 1 Cha,tatalt, Cile oel 1-'a:,,col, minore, p:ena di dpre!-e, intCs.'l ;11 racc.:oghcva un·en .. ·<htà sm,nuu:ita, raggiunf::'imenio d'una \'eri1à ~cm. nao,ta ad c~wuc.:hc csc,ama..:1on1 c., prc p"ù piccol:t e i,: empli.ce. Un cri– a troppo 1mm\!01:1te onomatoix:e- '-Canesimo umnnit:1rio, nel qunle hni c.:ne l'uuuh!t dei1'1sp.raz,one, il peccato ha una c:;11:1 ombra ili che non allargava le .)ue a11 tuor, '?''ioia s.cpo 1ta pcrchè l: quasi fC~– àCJ con11n 1 ae,Ja 1<.onrngna, Ira ht!r- ore frutto d'una bont!t, d'una non 1111oro e K.m,111 1 t,e:,ena1..ico e ::,an re":stenza - in se stcc.s.i - al m.i– ~lanno, lo r1tug1arono nel limbo d1 le, d'una violenza subita: un cri– un partlco1:are prov1nc1al.c,mo, 1ns1• stiane~imo che è, qui, una virtit, ~lito e un po' lez,o~, calato in una o un dono, più particolarinchtc materia umann di maniera, da po- rrmm:nile, in un pae~e e in 11:1 ver .. d1 spirito che parevano rccna. tempo nei quali le donne conosco– re una loro le.! 10ne e che non chic- no solo la bre\'e r.trncb fra il !oro devano d1 mtgl 1 o che di essere con. cuore e Dio, e finiccono p~r pag:,rc vinti. Ma quosto non era che i'1n1- lutti i conti con una r:i.,;,;egnazionc .l,O. U1etro quella lacc,ata, cite alla pr:"a di rancore II scr-:.ritcDomi– fine coswu1va ti mondo dello :..ent. no in Inctilin. che ~::ir;\ il contro. 1ore, un mondo da conuncch:i., 11f. l.,tnto del Fiocco verde, nel Sole follato di macch 1 ctte che facevano le del Mhal.o è nncora so!o un : servi. !oro bn:vj compar:-c e cost1tu,vano te il Signore in um:11à e ~ofTeren. il coro dell'opera, una musica ma- .-a. gari troppo mu,1<.·,11e, cs.clamativa Un romanzo di ,·inti. che hanno e piena di orgasmo, vcllivano a- perduto fin dall'ini,...io, e per i qua. prendesi la s1racle dei personaggi, li la sconfilla h::i un Mto dolce sa. che erano pcrM>naggi veri, tanto pore di umili:i?ione e lasc:a l'im– più chi:tr. e nell! quanto più tenrn. pre!-Sione che veng;i un po' cull;i. v::ino di ritrar6i nell'ombra; e Jr ta e ò1C'Carczzata eia eh! ne è vitti– loro pene, un fioco atlanno, unn ma. di que!it'uhimo libro: n fiocco 1wrdc. G!i intenti del ~lorcttj nel dare vita ;1 que'-ta vicenda apoarivano d,:ari fin d:tlla prCfo:r.ione: una rapprc~ enta:r.ionc di cc scene di vita italinna tipica dei bre\•i. anni scelti non a rnso nc!Pultimo decennio del ~ccolo scorso, thai! 'enciclic;i Re. rw11 No':Inrum alla morte d: C:i– vallotti )I; e piì.1 avanti : e, Non meno <lei di,·ertcntc ant"cleric;i]i– ..1110 di cui sono 0 1 1 remodo cur:o,;o fin eia r:lgazzo, mi ,;:educe\'a il pro– blema elci r:ipporli fra i preti e le donne. t:tnto pi\1 :mcref:.,:lnt! quan. 10 oii1 onec;1i 11. Roman7.o "torico? on·iament<: n~: e tuttavia romanzo in cui ia c:1oria entras~<.• per un:1 c:ua p,'lrte p:ù come C'lima generale e rico~tru. ?ione dj un •:0-.1urne, che come .-te. 1ermin:in1<' de~li a,·venimcnl! nar. rati nel libro . .\la l,. una storia UH• la morctùm::i con un Leone '\I I I di cui pfac.·e ,;,oprat1utto ricordare la be!la ,·ena poetica (,·cng-ono in rnen1e le parole che (?'li sono auri. buitc: « :,.,.'on d·mentichiamo che, dopotullo, Gahrielc D'.\nnun:r.·o è il solo che sappi;, .scrh·ere in ita– li:rno n), e un Cav:1llotti e uno in pal[ine che toccano for5e il ri- Anche questo l°bro, come quasi c:uha10 pili sicuro dei .,uo: trCnt'an. lt11ti i suo?, non ,i può prendere ni 1 <-I! letterntur~. De~ura10s! di :n blocco, ma vj è <lentro !I MIO c1uc1 eC'CC!.So d1 ,cnt1mcntal.smo C'Or~o un filone vi\·o che si r:trova che er;1 la sua mae,::-iore minacci:i, I in tutt:1 1a sua opera e cost'tu·sce chiarito e ~ncan:,l~to il ~ensuaJ:. la mor:ilità dei ~uoi trent'a~ni 1 d. --~o un po 1orb1clo, conlurbato. nuli10 esercizio letterario: la (e. ,..pl\'O. <~i rondo. o-.cill;1n1e tra una deità :illa propri;, natura e a un, 1 !iempl:c.1:\ v;1~;1mcntc (e souil. 1 •-:cura vocazione. mente) cva1,g-ehca e qu;ilcuna Ira I<.' Renzo ZORZI Nascita dell'occidente una minore eeu~ibilitù nazionale: t: di• co, corris-ponJe perchè tafe cc:aru aen· ciLi!i1ii era frutto omd1'eua di quel ten. «o um:ano che spinge,·a i greci a cer<:are 0 . 1111ch<' n~}j ahri J)OJmli" In ,•oce profon- c 0 1, ,eccluo dErodoto i;h i!toric1 tollC• 1111cd11err.11u.•:1. d:1111l'1m1wr1a11z3ed ,I do di una comune c1>i•crienza, al di rt,;,v, hanno ern:rto 11110 se.bema ,to 11g11dica10che ancor ooi ha in ram· fuori d1 orni fanatarmo rcl 1g 1 °' 0 e di rlO[lralicO', Jal q11:1lc mal,rado tanta l){l poh11co e ruhurale il contello di qual.s1a~ 1 e~lu~numo pohhco O rau 111• critica e fante r:cttcl1e crudne, d1tfi· 1 Occ1den1e, non è d, w:.auo 1ntertue ,-r. 1.- Questo non ~•,mfic:1 di l"erto che cilmcnte ric~no onco· ou;1 a libcr:1r- gu1rn,. b ,enc, 1 ,1or1c.1. ru1 non abbiano conoiciuto • cd inteso 11 , quel~~ della con1.appo~n:1one Eu- Non e ~a,crazionc parlar d1 • ml- ch1■ramenle l'ec11tnza dcll"umone, co. ropa - , ui, Occ1den1e • Oriente. Grc. r:acolo• a propo~ito della polr.s greca mc mezzo neces,,ano c pur ,ufficiente ci. - Barbari 1--{" 1111>ped, f(uesta dua• perche II tratla \Cramenle d, un aueg· per d1(cnJ~o la loro 4"1C'òc.a libertà; hla .~ono ac1nal111c,,come ognun ~:r. 1131 grnmcnto rhe 11011 h11JJrercdcnti III al. (p. 83): C!t1 s:ipevano d1 esser uom,m '.1111,co duello della 1uc1T~d1 Troia (che I cun :ihra formazione anteriore e clic' dcli., 1=11q>e. d 1 parl:ir la iten.:1 hngu:i, 111 1cr1111111 i;tor1c1 1, cluamcrehbe oi::g1 pure è nl centro dell.:1 cuhura an11ca, crono pur dupo 5 t 1 a comporre con mez. Il 1e111 3 1,o d1 11 11:.1 colonizz■:uone del. fu • un 1r:n•a1ho co111t11z1onale,opera z1 d1J1lomat1cie non nuhtar 1 le loro d 1• l'Analoli3) e 111Ji d:ille reali e non meno di lutti i Greci, 11 enz.n nc"un ~mprunl Mor.Jic. ma ,:iun1er, ~ino :ill'idea di cr,)idic guerre 11eni:inc culminale nellt' tlrnnicro, altrJ,er10 il quale 1",mima uno ,tato unico territori:ilc, im·ece 11ella viuoric di Mara1011a e Sa 1 nmina. dell'Occidente ,i è per b 1>rima volta r.C"t'iJ rQCa indipcndenro ed autonomia Ma ~" tale Khrma 1m1cv:iand:.1r be- rh•clata • (1,. 308). l'arten1lu da condi. llcllc fingole poleis, crn troppo per lo. "? J>Cr il u. J)atlre ilclb ,torio» e ,o.I. zioni eco110111ichc O •ociali analo1lio a ro. « L'unione. era a ,-c.n•i,:io dell'idealo d~tfoccva lo ei1igon1,ecritiche de~li ;;111. quello dello cittiMl11to orientali, i Gre. 11111n•1110, 11 JIO/jg, 0 11011 r.iil. c 1 ,a ,1cun dm1i dei i.eco-li kOr.si, non reu:c or• I ci stmo an\.luti ohro cd hailno ,•cnuucn. lino o ,o 6lc.ssa :o (ib.). Sicchò 10 ò le• mai nd u!' yii~ al~euto C!--au1etJ i suoi/ to 11coi,erto q11alco1a elio 1li orionlali ci10 JY.lrlar di una ,torio ,reco come duo term11u 11 du•olvono non ai,11cna non 110~J>Cllttvano: la 111;ua1lianU1 ,li qualco@a di unitario, e non già di 111111 uno terni di cousiJcrare da ,,icino l:i tultj i ciuadin, di fronte :alla legge e, ~11111111 di §loric, di 1inioli ,tati ,:rtt"i, lqr~ gene,i o I .t'!abor:izionc; vi C in. nello 1tc..so ICIIIJH),la NJ,11ÌI•tiella kg- r••a non potrà euer altro elio una ,to– fau, un? lo('alil• dove ci altuua lu ge; per dirl:i con altre parole: b con. rio della cultura ,reca « l"he 1 ,olitica. t"OOJ>eraz1onc di Greci e di non Greci, ccaionc, dello ~lato tt't"Omlo diritto. mente •i conlì&ura come storia dcll'i• 1111 mondo protc,o JJCruna 1>arteveno Qu~10 h~ portalo con &è la con~- dea le delb polis•· l'A•ia e per l'nhra ,·cno l'Elladc: pu:uza incakolabilO ddl:i libera peno- AllorchC quCEt:retigeu,.a nazionale li l'ambiente ionico dell"A.!ia Minoro che n.ali1ii. :inch'c.M 1gnot11 :tll'Vrn::nto e incontrò con 1111 1!inhcr,.;1lirnio tcrrito. 11011c.onoeeeva orgoglio naziorulc. m.11considcrat:i dai Crcci • come armonica riale, <'On uii &f'3nde impero politico, c~litui,·a. una koiné <'u.huraJ~· oi :l\'t~a e, perciO, a 11 lt0 moJo, ra.zionajp CiJ>rt5- una co1e1cnza p:mellen1<'a. Non N d,. ,ione ddla modc,.ima , ila i,,t.,talc • 1-0~ l"ellenlcmo ed ebbe \ ita un:i nuo. mcnticbi che fo proprio qui che ~r- (p. 303): ed 3nche ha pemi°"° Li na. ,a (orma di ch•ihi nella quale, lunlli 1ero i 1>0emi omerici! .cita della &lo~iovafia io teta come :m· dal conlr:appor.-,i, Oria11t' ed 0l"cidenlt' Il '4 italinuo e l',Europa ,pi,,oo di Jocobi, (che è ,pi,ito anti- E· tra lo c08e pii, i111clligen1i che ,~tematico o anti.mccc.3nici,tico): • L. Aiano 1ta1e ecritte i11 ,,ue,,tj uhimi 1cm. :~;i,:e:t:: 1 ~iar::.~~!::,~ir:::~~ad:ll:i a.;: J~ 1 : 1 ~in~ 8 cl 0 \l:ar;i:~!;,;:\: 1 '~·uriocf;;: 1 1 ! fida unicnrnc111e nlln rivt'l:izione del trn borgh~i:1 o 11rolctatin10. : 1u 0 or;: ,!:~racl~~ !t~li~:r~LI: ~;r:lr~!)i:: Gaetano Sal,•emini !cri•-e nd i.uo iilica in conlr.iJll•<hlO o nleali.,tic:i in Mn 7 ~ini Che • la prco«u1xi:iione del quanto in~i~lt eull'op:ìCllo rc.11le tÌell11 ,ocinli~mo h:i tenuto una JX1rtcnotc.vo. iJl:mcio rcligic,-o e 11011 •i accontenta lo, o liuoru non abbailnnui a,,prezza. 1 fclln idra lilo\olìca di Dio•· :~; 11 ~;~!~~ ~e~,eodi:tl}:,: 1 ~:~::c ;!: 11 11 c!i7; ,\ <11e~10 lo JnroLi arrivu con l 0 t1J1- c il 1860 ». JJrOfonlimento del ro11rc110 sle.,so cli Difa1ti il Jlroblu11:1 ,.ocinle era infr ragiono (conir.i11po1-lo a intcllcuo) in 111a111cn1c l ~to a , 1udlo nazionale che fJuanlo 1mii arriu1rc alla 1'l<'rcc1.:iono del. ~. C logico, il prol,!cma che pili appas. la «ir.rnnnatura: ••" ciò rhc noi rhia. ..iona nel n~tro Hi-or~imcnto, miamo r:agionc • liCri\C'lo JaC"Obi: « fo,._ Il nuovo staio nazionJle <lo,e,a CN;e. "e il purn e seruplil"t' 11ro1lo110 rhe c. re f)roirCJ.tivo o reìr<'uiw? Cc:-to pro. -it!o ntll"uomo, una fnroh1'1ii ritlcn<rt• Lri;••i\ o. 11111 ).:i lioq1.hc- .ia 11011 ebbe il a1111oggia1a unicamr-ntc, ,ull'e.tperienLa corauio di meucui sulla via di una i1e11,ibilc, orni di~corH1 rl·o &i foce•~· ro1111,lc.c.,ho politiea ~ialc prOJ)f"io intorno alle coae •Ol>C'UCn•ibili '<lreb. per paura del i.ociali~mo. be i,oh:11110un mucchio di chincchit. La borghe•i■ i13liona mentre inne,aia re•· La r 3 1ione ~,t',•a fu in f;"l'.lo d1 lilla rholnione ti: Parigi del (ebLraio. • imporr,. e d1 <'•iJ1.Tc una fede. chi che determina la fine della ~fonarchi!\ ohrci,a••a 0,:01 t:11>tre, m <1ualco..a eh+ ~ l'i~tauraziono della Reimbhlica. fo tla .al ili ~OJtra1lc1 toen,i e Jell'intcllc1. macchina indietro , 1110111 0 ,cde. con b lo. e della ttc-.a ra1io11r•· La fma fì. rh•oluzione di Pariiri, i pcri<·oli di 11na lo~olìa 'iene ·lum1110n 1,roeetlerc • da! ditt:itura <'0111uni&1.a. l ...u fine dc.I bre- '> n1i111en10. e J>iit 1,ìT'l't"i~amcnte tbl ,o regime « comuni,1ieo • francese e ~l'ntimento 1n1ro <' 01,cui,o • (la ra. &alut.atocon un srouo r&i>iro di ,ollic. ttione ;. l'or«ano, l"oec:/,io 1pil\luale ,w, ,o: Ca,·our grida dalla contentezza che o~getti spirituali, orpno la cui c,gi,ten. • il partilo dell'orJine ha trionfato».! t:1 ,,J ri\eln &010nei 1ent1111e11ti). Chi ,,. Quo~1a 110ura ho !Jloce:.11 0 una a.:in:1 po. 111 1 1lOggia ,olo sui 1c111i, ,.uJl'i111elleuo, lilicu iOriale da parte ,lella borghesia •i iro,a cli fronte il vuoto. il nulla mc. vfrM'1 il 1 1roletarin10. Noll':1111bito <lcl tafi,iro: onde .il tr11ait-o ..ri1lo: 1<11e il proletoria10 i1aliono O di quelli che 60 1mnlo tìUWemo •• .i, cui JlO&SOroc<"o. ne formo i d.iren~ori (chè 111::ancan.logliermi 11 rirleucrc, "che 1.0&10coglie. una gronde industrio, manca,•a un fone,.. re con l:1 mia inlunione 1\ il mio \'UOII• prole1ariato) - non ~i ,,uolo in ger.cre e puro. nudo e ~rmpli('e io. c:on la H1.1 diilruuere ):, proi,rielÌI bor&heee (sia 11u1ono111ia e la ,ua liL,.rtù. allora la m• In co1cienza della ~ua foru): si ricbie. autoeo~cicnza, l:i mia razio11ali1ù è un,, do invece, in un nuovo or,linamenu., ru~lldi~io,u•. e I io i1111•rtto conlrn L, tleli lavoro, l'a,~ociazionc del capilalo I nua ('-C.ictcnui •· e del l:I\Oro: «i ,,uolc initiare b lotta . So ritorniamo a Jar1,h1 i.• 1,tTchC ..e11_ • fondo conlro il 1wu1ioeri!>mo. In ha. 1,amo q111111to il duali~mo di erediti di• lia non ti arri,a alla ricl1iC$la dell.a' t:iamo 1mre « controrifor111i,1ica • C in. co111uni1àdei beni, 1113 ~olo ad un 60- discutibile nc!l'animo umano: • ai, ri. ci11li1m10di m.trca ~aint.~iruoniana n peti:unolo ancora pili t'neraicamente 0 fourorian■. mentre prima il ,oci.:11limio con ma,t,:ior ponder-atezu • ,crh·c il tta 11:ito l!Olo 1entimc111a!e. 1 nuovi nostro filoiofo « l'identiti della ntgio. problemi che cta,·ano n:i&eendo nel ne, con l'a~.,urclo, del bene rol male, mondo del lavoro, le AOluzioni O lo dell"entc l"ol niente; 1iù. 11erchCw11an.. op1Mi&io11i ai modCliimi i,i risolvono 10 -ulla con1rappo11i&iom•di quc~ti tcr_ nella •tena ,toria del Ri~or.1itnen1o ita. mini, t11ll'i11elimi11aLil,.clu11liJ1110 tra la li■no. 'Op:-u13tura e la natura, lrn la libCl"ti 11 La tr:aJiziono morale cri~1ial\a e in l:i nece11it.i. tra la (Yov,•idcnu e il eiecu epocic lulla la vi1ione politico.morale dc,,tino (o il ·cat>O) ripot-a l"uma 113 ra– dei 1110:lerati '11elfi, il profondo 11piri· ~ne, la quale 1caturi~ da <iuestt• luali,1110 metalit-ico- clol1 0 menti reli. contrn1>11Mizio11i, co,litucnti insic11111 gio,c più 1>ure nt111tirn11110 ) 3 0 ,,entu:a. un'unica e mcdc1into contrnppoaiziont', li11\ di ennguinoso Jllilin,eneai. in tal suis:1 e.ho 1111arrt•11clo•i la reahli. 'l'ali aono lo conclu,ioni ·• cui arriva l" o8a;ot1h• i11ìo la co11111iutavcridiciti, il Petrocchi in (111et-lo ,1,110 p1111ge111c e Ji quct.to originario con1r11110 Ira la n• · 1 ,~a,·oro} ~u7 3 \~er~:~:na 1 1;:ail oci•;: 0 Ltc 1 :c7i:~ M.t"'IIMO PEraoccu1, Riflus; e11ropei l>f'O\'\·Wenza,andrebbe, perduta b real. .tul '48 italirmo, Saru.oni. là tote,;~, della ra4io11e, 111 ,-111. ,cridici. là o la 'Ila lig11i1à. t• l'uomo con °"'" o per mezzo Ùj eoo 111111 IIHC"Lbc di fronte all'animale irr111;ionevole ■hm luperiorilà che di l"rrOri e di menzo· 1;11r ■. Per quc,to co1111nndiamo pcrcbè lo J11cobi •i aulodcfinlj,Ca e ui11iano •· Sllvlo PAGAHO sensualità ~nza impeto, turbata, o )fa g[ elementi del Moretti umil.azioni che trovavano un terre- successivo ci sono già tutti; ci 'SO• no cedt:vole e quasi un 'aues.a, hni. no - si potrebbe dire - 6Cmprc vano poi, dopo una partenza incer. stati. Xon è - il noMro - scr:t. ta. attraverso mo"imenti centripeti 1ore che scopra nuo,•i 6pa:r.j o e. che parevano frantmnnre l'az:one in stenda le proprie dimensioni; ~i bo~.zetti o in pantomime, per tro. potrebbe :il contrar:o forse dire \'are una componente, una s1rada che i! suo itinerario si res.tringri c-he porta':a dritrn al dramma. Re. col procedere dell'esperienza, nel :ttava, tuttavia, nella cos1ruzione di senso che :tempre con ma(?'~ior ,j. quei person:iggi, qua1cosa di troppo, cure:r.:r.a colfi<Sec e quasi s! trova un v;igheggi:uncnto eccessivo per nel mezzo dei propri !Cmi. reMan. certe forme p;l1 facili del scntimen- dogli immutato un certo limite cn. to, che aduggiavano la pag:na co- Lro il quale il H10 orizzonte si di. :1ringendo!a ad uno schemati~mo I Jat:t al_ punto ~:l C'ontenere sen:r.:t 1n cuj si S.'lrebbcro polllti def'ilarc angustie tutto 11 suo mondo. Su quC!iti e con!.imili :argomenti ha 1ia della ricerca • 1>ropria di chi C di- •i cornprc~o e 11j a..,imilarnno por1an– •crit10 un Cl'uditiuimo ,•ol11me S.,nto 6JIOilo a 011Jinaro in un 11uadro di in. ,lo cia~uno un conlrilrnto in•opprimi. Filo~offn e storin. Mauarino (Fra Ori,mte e Occfrle,ue. fi. dagini il Llroces.sodei lotti• (J). 297) o bile (l'Oriente diede al mondv lo ~un . i è ,empre molto diicuMo .-,ull'altez.. renzo 1917 • Ln Nuo,·a Italia, p1,. 108. gioi1ee delle ~opcr10 compiute, e rea• ril"ca Cllpcrienza rcligioca). Homo ru )'e. z.:i o meno della forza tpeculaliva di I•• 1200) ma 1>erun l~uorc, non speciali•tJ a;isco ai dati tradiz.ion■li J)Ct"che vuol rtdc, di tanla 6toria. rolci che i-Cflp(" Jarobi, e lo J>iù amare 1>un1e M>no ve. di ,toria greca :arcaica C aMai più in. render,i conto di pcraona, e non M>ttotlà J>la•mar,. ed unificare dher~i faaori non nute dalla 1cuola idcali1tiea. F. Il. J.t.coa1, ldcaliJmo e realismo 11 cura ili 'orhcrlo Dobbio, Oc Silvn. su due piani i motivi reali, narrnti- Vediamolo difatti al tragu~rdo :l~r~;~; 1 :,u:~:to~~'t 1 ;~u:~:un11cu1b";::!~: rad :,!:Ul1.,:;;~:~ 0 11:' 1 :~"e,;:~,,: 1C d~~.ir:~ H>lo moJianle una conq11itla otttn11t:1 Oui, IIJ>t'nla&ila polemica, ej p11Ò ::•:•,.: 1~!1o,:,::::~::~:o1::•l~~t1: t :. :: -~~~ e :.:•~ r~ f1,, 11 ~~:;;:-,~o1:: :i:t: ;::;,,,~ •: .,::::.1::•d;:;•~.t:::•,:•~~ :~•,:d:;•,~:e:--:•~ ~~: • ~•••::.r~~ •"; rin m,zionale. Ma1.Mrino credo di po• 1 la ,chi::t\•ilìi lrndrnricn, Hom. 11 fo la ."inl~i della ,,o.ria 0111ica1, !: 1 ::~:u r:1::w:::, 1 :~:ll~r/i/'~=ilrn~:is~ic:j lcr ,tcOJ>rirc il modo e la formo della Ma (luasi 1><:runa leago tlel compen. 'IIIIIH . provvtd~nzi:ilrncnle diliJ-.Otln nd 1 ,ioci,m10 ,c.11ocen1c,co O che prelude al– a 11.asci1adell'Occidcnto ■, ossia la no. ,o i111111:rne111e nel monJo, a <111~10 mc. 3 l'COGlaereo diffomlere la Duon:1 No- le 1 ,rime aolu1.ioni romantiche. ,•ili, l'apporlo, il pro1rc.uo rapprc&en• rito innegabile ai contraJlJ)Onc, ed in velia. Il Bobbio, nella eun bella prefazio. tali lai r.rcci nella -1ori:1 dell'umanità, ceno icnso Gli corri1pontle, nei Creci Paolo BREZZI ne, ha collo il ruo1i,o centrale deUo I erma d1 0111. nc1,·upcra 1oscol1a- 11a, wnno de1er1111,w11du la loro ricerca vet'$0 ta p(JCtica, i:u$0 1 p,tnap, che t ~lo rocaJlse e nsclmuo, o che bo– lcnarotW nel 1uo rn1e1110, cOme ugn.1, e che poi alln mu1aru11 0 ,n or1aw"n11 p1u cuerenh d, cr11ico. in que.tlo su1.w la paSl:IOM ~. no,,n ul11n11 UlllCI Ò pruJunatJ.me,ue d1t,erJt1 1tu ,,uclla ,le, preceden.11. S1 «rcoui allora l°or11111e ,UQrlC<, (U/ IIIOlldO /UiCc,1\(UIO, O .SI 1e11- I0OO 1'oppru/u11u1mc111 0 e.,_1e11co de"e u11mas•111~fiche; 11 e.crea OJ&\ rnve– ce I 0oper11.:nu, 11 tvreno Jecv,wo .,_u cu. ,, CTIIICO•J}UCUI l1t( cvstru110 la ,IU(I poeJU1. Ecco 11 pcrcl,C! de., con1u1111r1° chiami alla .c11hara v1u1 11e1 te111p1, r,. cer-caw 11011 cu111c !<mio, ma solo, e srn• stamc,uc, cume 111t.o't1vu d 0 av1,10, co11ic espe.ric,ua, per c11 11mu1Hlo elereo del– la wesia Sl cola 11el tempo e .;ri stori– c1:.:q, - ·RASSEGNA· FOSCOLIANA J->cr c/11arire le ,Iue du .. erse 1JOsi:w1" tiella cr111ca,uule è fare rije,,me1110 a due opere: « J, 1lo,oha e, po~•o d1 U&v F,,-c.,lu • dr frtmeocu Ct'oU.umo lBoc– ct1, 19'7J e ti: Fo,cvlo 11vlit11.:o » d1 tws1 lfo.$$0 111 « IJel/a1ur » {I, pp. 137.59; Il. pp. 137-6!1; lii, PI'• J6-IJ). L'opert1 de.I Ca-.sosuno. cl1e pur 11(111 manca dt «ria dourina, nJà 11 CO'minuno d,e 0l1r1 au1c1 s•à percor~o C<Jn 1.11orosa maeJ1r1a, e su 111111 l'ou,ma E. Zo11t1 l• Giornale siorico Jclla le11era1uro 11a– l1a11a • Vul. 63, 191•1> ,I Do1iatlo111, ,I Cwn; e rimescola l'o1~ra /oM:Otia,w. co11/u11de11dola e d,,~rdemlola, e111ro•I pe,u1f!ro dei filoso/i, ,la t"u,: l'in1111a&111t dd Fosc.oto poe1a eue ol1trata. • 1\ el f'oscolo appa10110alcun, «mce.1111mp0r. tani&: ,,uello tiella mOrte e dtl • 1u,llt1 tttnw ». 11uella clcll'ar1111111 e l°al1ro 1fdfo Jel~cilii 1err(',w, So110 pmu1 cara,. terbtici del suo f1C11Jiera <-' dello ,11/fl 1spira.:1one, che 0l1repa&-S<11w , ltm•ti del momento poe11c0 creu111·0 e risal1011° ai problemi sul mutrro ,Iella Lita e del– la morlt, probfom1 eh,. l1m1110 iempre 1rava1l1al0 le me,ui dei filosofi. Orbene 11 f'usco10 nori t.ll' t' ,al, p<11s1er1 c<Jm«" 11-0etasoluuuo, ma anclie oome filoso/o, ,111m111111q11e aOrr111Hm10 cl1e III lui, CO· me 111 ogni urli$1a dello sua natura, le th1r t,ntlt11:f' r111clltt fle/la filoJO(ia l' q1tdla de.Ila p0~a. 11 /u11do11u e rie formano una 111101:a, che non ha i ca. ratteri della prima, 11è t111tlli d«"lfo &e• conda: .sorse (la q11CJtaJ,uione ... 11110 par1ic@iare poc.sio (iloJO/ìca, nuom e. spre.ssione dell'evol11:io11e dello spirilo 11ma110.,. ». E' Cf)s,a111enel Cn-sosim 0 fa preo«up(1:ione rl1 far a:educ un Fo. tet>lo poela .sen::a cl,e egli Si J~"'" ,li ri111111.:iare al Foscolo filos 0Jo: 11e 110• .scc c0me 1mt1 co,11r1mi,m:io,1e cl1e umi• lfo il 1,0et(1e .soDoco il filoso/o. Scy,i.j dii , 1 11cMa nos1n, imf)r#'t:,.ione sono ,fo,,. ptrt,mo 11el ,,o/ume: co.sì li pt1g. 21: • Q11i ':.li so,w cm,11110:ionc 110e1ict1 e tiolleci1a.:io11c tlcl 1w11sieru, poesia e ,i. /!eu1one •; o ancora. • ••.la ri/leu1or11" o d puro pe,a•\frO.•. 110nri/ìulr. di ,,b,. tare ,lore. pii, 11 l1111go t' pui ,,,,erisa. mc,11e... ,re, '" lus1r1Ql1u:rc Jr,rm,- <1cl/t1 fu11taJia, acca,110t1l umtimt11to. <Mi;. <U• ,t1emc alla poe,,,a.,. • (1,ag. 20. PrCO<'• cupa:ion~ clic 111crina d Jagf\o " mO• Jtra maldt<lrn l'a11Mre tlar a,111 m prO• blem, di 1111n p~·u, cht t'gl1 cl,iama fi. lv1ofica. e ch'i 1nttt~ purameme p0e. 51U, rostiwoulv fl1tl'l filo-olk1 la •11• Jlflll:(1 ,ntima rh'(' ,,1 O/t/1\ l)Of>•HI, c eh, tc11:a la q11ale la poesw s1eJ"' sarebl,e 11 l 0 11bile /11111a,11cl1t'ria ». Il <:er•O'lmfJ, che sembra mm (()110J('Cr«" t suc11at1 Cia,1, Zona e 1/ re'«lllt' Borwoo. ci ri• porta lonto11i. ed i! lo ,olti «cl":1011e, t!ul 10110cr111c0 d,e <ltisoprt111bb1r1111n ch1ari10. E11tro 1111 remulo 1(11 uro 111 /o'>('l)l1Jt11 (ICuto e mim11ame111e /lf'Cportuo :i.i ,,.. qm1clr,1 il MI!i:sio, sullo l"i/tl1t1 ri,,,~tfl • IJel/asor ». tl1 l11\·11 HmJo. I.;' 1111•J &111d io clic 1mf~Sllll la 11r('pMa.:io11e tlel ffo.cs 0 su ,llacl11111,cl/, e Vico, tla lu, ,,11, luriame,ite cl11ama11 111 c,w&<1.Crrln• menlt il Mlg/:!.o 11011 f' opera II si•, 11111 de1c es.sere -:.:ut0 1111111 pui 10,,,, ori=• :mite storico e 1111111110, clit cOSIUm'-Ce la wlt!a mMii 1iel ~11.J1CrotleI critu-n. Tutta l'opera del Fo.scolo è 0011111111111 ,. ,u1a, st:11:a <'ap:fosf.' IIOllllrt'. 11ellti cu,1t.111.:1011c • che l'1111111us111e del poli– tico è p11rquella che dominò e fu cara al Foscl.Jlo s1u.w, cn/lco d1 se mede.si. mo. l)et reJto di 11110 p0l111clfà tra.sce.11• 1lc111ale .•. è da 1,arlore fH!r 11111i i poeti, ••.e un ,~,a che appaia ,wu:o di poli. 11,uà o è 1111 p0e1ri pot.•f:ru d1 poesia o e di/etto dd nollro a11s11.ltO acume d, SIOtlCI, cl,e 11011 flll,f('l(II/IO O i:ed'ere que.sta .sua p•IÌ mucosrn loJ;\ca politica. S1ccl1è il nostro mm è 1w omaggio ai te1111ri1,ie.111 e/o. 11abt1co ..•. Jc p(lrli(lmO di 1111Alfieri, ,il 1111 f'oscolo, di m1 teo1xu1li, ti•. 1111 M,111:u11i.d, 1m Cor. d11cc1 poli1ico; è 1wlw1110desiderio ,11 prenc.:::a e dt. co11crctc::a .'1or1ca per la q11alc s, p0ssano scor&crc 1 11e.ui della uperosaà circolare "ti, 1111e•11 sfl.nll e– sreg.1 • li, pog. IS9J. t,bt((llo ,I fosco. lo 1/tdfo JO&Se=1011c alficriano. per cui d11I « ':lecc/110 111110 <ll'll,1 liberiù • si P''·(· ~, 11ll'abro dcll'11uhpe11tle11=a. il pOf.'lil Ì! ,uto III mm p(lrucofore al/ieramtti • ui/11M di storicismo nch111110 ,.. Sottci <111e11<1 luce il Mp1w ~ nllaria e c<Jnt• prtmlc tulle lc npcre e g/1 a11t1~1omeJ1• rf /01col1tu11. Lt, 1tt"(~1 m.ste::.a t!ell'Or. l\s ;. se111i111 come • nwl111co11inopero– .la, la mal111comt1detti, eroi di Omero cl,e si plao:mo 11('/ca1110 ... Malinco11in cl1e se1I11a •.l nco110~1mt'11to. la rico11ci– l10:w11c con lrr rt"tdti, ... • {Il, p. )13}; " 111 Jacopo 11r11 elt, • l'uomQ rdi;,o•o 11/IQ 111 IJlll'l't 111)1'11111 relrgiMi à; cui perù la JtOna l1t1C'J11t1111mme11te bi~o- mo, 1 H!rc /1i• se11:(1cl, cJ.si n°cmmeno la 1wr111 e.le, 1mn f)(J/111c1 potrf!bbe mm 11rricolarsi >1, 11er cui « il 1radi:io11t1I~ <rtll' (ll/irrw110 ;. 1rw1/i1fllrflll). Ullllll'S,o 11<.'/1(1 L"Ila. 11111(/111::fllO •• }'t1st11su fJllt!.• sto p1m10 il Ru.Jso i• porlM 0 a salc:are fo 1urgul a proJ a del roma11~e110, (!" '"· <l<'re III es.so 1 1011 gl, nrcì1111t'11~ tlel rt>• wre o gl, a ,\",antlmu de/1"1mmal11ro. • ma l'en/as, (lell'11oma ,I, rr/igiont' ehe 1mrla qucui e-. 1r1110dc •· f.. t11tra~•rrJ1, ~r1><,lcri «" lt' Cra:,e. aCC(l11tc, ulla 111111111. cunv, op<ro(IJ 1lell'Or11s 101,11,111,, 11 parsi ollri ~;itimf.'nti pr<>/011aamC11te /i,• .1eol,alU, l'amore e la don11n. m cui ,I llm.10 i,'(!(ie • urur 1u111ra:•oncal d11:i– no, c/iè fo dea dt!m011,<1e11 d quella re. ligiOnr laica Ju 1icr l'n111111n10 la do11- m1 •· E dopo i carmi 11 t(tm111w110 l'iu . caniaziono, del F., i11 Didimo Chieri. co. pn~111e ira le "''l'I1or, <Id .st1si10, e par11c0larme11tt' le 110lcn11t:heconiro 1 do,(\ cJ,e ricc11011 0 cara1tcrc politico e cuh11r11le j,uit'nir, nel scn.so cl,e l'm, . /Ore .si tlie<fe " a 11rom11orrre 111111~tofl. citmo tli ~/IO m11icl1mstrole, fr1ici:;;m1- 1':., ,,, 111Jt0 e 11cr 111110 l'ufficifl tle1li tlflflCI t' d<.'i rrttìc, », Il tng,:io ~•iene '"'"' p0rtn10 cuw oli«" 11lf\mt ()fltre 11,1 f",Hcolo, 1 crlemln 1111(1,<' ,relfo •1m fifo. sofia puluica • 11,111 tf,t'l"I<' ,t, n111oro10 fomr11w. clie 11011 lrn la d11re:::a, mn llt'llllllf'nr, l'ol1m111('a tl'rOIIIÙ e (I\Jf(lt'((,I dc, /ilo~o/i delln f'nr:11 r dell'lntcre.s.~<', •uo! 11retll!(;coor, 1, t'Ullll'mpnro11t'1 •.• 11 ""· ,,. 25). p,,; drn.JU' fl (' l'n:tOllf' ?.el Foccofo di Jrntrt,. al mito alfiuin11n PQtt1a.w1:1011e,eh,- •;. t'flfotq ~ne,~•M· mc11tr 111ll11 terra, lu tlo1e son 111 fini.\ 111/mnti r brt'ri ,. 1fo1 «" 1111eJtr, ~<11eroir, pof!ta ,,uò &e10,:l1t>rle m1 111110 11uo11c.l.t1• ,w. cl, .1copcrto qmn,ue. r Jo.ir1re /H!r t'(~ 1/1J111g,1111rc.. Sf>l'rtm:•, mnlauie e r11. l1111111r •· Quel cl1t' 111 Jomlo 111tcreu11 nl lfot1 0 ;. fo .s1·ul1Nt1 tlellt" 1tlec /1,S<-11. l1tJ11t'.la rro:-.u11e ., l'ntln11umc11torhe ,I cr11ico.poeta f>(JIIP 11 Jrri,uc 111 _..,.o trmp-O. 111 11n11f)(Jrt)la 1'()111(' fwge~no del f'ovolo ~,ue 1 .probll'm~ e ne tU. ,orb" 1'111tl'g1iamf!11W, C"è 1iro1,r10 1111 e<mcl'llo cl,r, ""' mf'11lrc clc1crmfor, 1111(Slf1111uz:io11l'/01t'ol11u111,dw11,5'1 1 purticolarm<"11tc<1uel1r11aceauaccm11c11. to tld U11s10al ,,..,,, ,wwrc, • l'er 1111 al– /itria,u, l"111gcgno .i:e11:a la for:a <11 co· rt1lll'rl', '«"11:t1 la , irtì1 fflmto fo c/1(011111 r«"mpr«" ,I f'oscolo, i- una ca~, 11.ssa 1 11° 1". E' 11 .pn11c1p1(1 r(l<'-.cmo<fall'Alficn nel rrincipt' e nelle lrucre e 1rapo,1Ja• 0 i11 f'o,cOlo, e po, u1 IJe Samu ,Io, e lt, pianta uomo ,0~11tu1sr«"1111 rt'frain d1 tulla la s1oria lettUu1'a, e poi ,n Carducci, e pOi.11ello Jlu.so Croce e ne, croc,a,u, 111 ~ tale pr111c1p1o si alleg. gcri.sce da una certa pedt111tenamorao. suca ~r convertu-" rn 111w più ocre co11cc:1011e<letl'111se.s110;1111ia1t=i 1ut10 (11zse11w, ma il vero ,nsc1110 e 1mph. cuamc,uc t.'igon 0 morale.,,• (li, I'• 1c.z,.Souo lq prosopopea 1ie/ }'o:,,eo. lo palwco .si, può &eorgere ti eolio ol"· BUIO dd CTIIICO. 1're nltri critia, ;ic11:.o p,ec• sur.si in im a-'11Cttopar11colare, Jiu1111u "IH"~o u, e– ·•"me l'opera fu.scolia11a: Mar, 0 Samo. ro lii• • (..on1ribu10 allo 5tud10 della l111gu.aJl'Octica del Fo.-,culo• lL•brtria ~1e1111J1ca, 19-15. 1\ap0l1), lfoDriello l(a. 111r11 m • Itinerario r111111co fo&Coliano• lMocri, 19lo • llar1J, Aldo l1<1llo11e 111 • Gcne~i e formazione, Jcucrarin dei Se. IX1lcr1 • {Ar~1/11J.10, 1916 . AM\): sugli 1tl11m1 due -:;olum, ,1c111e cose sono 110- te scritte aal Coffis ui • A1111c 0 e ,\uo. 1·u » li, J9-18J e da C. l'erroccl11 rn • ll11ma!!11w • li, 1918}. ~ 111 che ,1. g11ur<la110 11ma l'o~ro Jet Foscolo; ma me11tre I primi at,e apJnmtano la lin• guo e la Ja1:ola JH>el\ca, il 1er:o rie.Ja. ,r1111,1 l'umtii dtlla pOcSta fo.)Coi1a11a t.t• sia dalle • Con~i-lerazwni :1lln cbiuma di lh.venice» (1803} s1wi alle ulume ptlSWe au,che. stttcCUndo,l mo11tlo gi.o. ramie, • Or1b • Jo11e11, ,. 1,ueJlt! ,ru,ao. r1, te11f1to t"Ome • 1110mr1110 se11l\met1• wlc». Oltre q11es1i .st1gg1, ,,u,. 1111111cc1110 co 1- 1rib111ipui Nmittu1, 110111cl v(/lore, 11111 11elcam1,o di r1cerCf1:m, <111e11i il Cui. Cl. 111 • Leopardi e l'Orlli » (Em1l,u110 degli Orfi111, 1917 • Genova,, ,I Cl(mjlo. 11e111 « L"aurorn poelica di Ugo FoM:O• lo• (LoOredo, 1917 • Napoli), e par I\COlrvme,ue il F11b1111 w • 1..cnurn del. l'Ortis i (M(lr:ora11. 1917 . !Como). T1111'e ,,, 1 cn,ic, ,, or1e11ta110 veno il mondo giota11ilr tltl POJColo; mo mentre I primi due. n c111 /era:orc e se– ntrosità 1w11manctuw. rimangono 10. Jta11::folme111e ntro i Nmuj di ricerche prec~le11ti che già 111 ernno /nito .sorge– re IIIN!i llf'()blcmi; il f'ubi,ti. i111:ece, a– Cf/11) e clouo /Oscolistr1. d11,ai1al'o~ret. ta. 11eappunta i 1,•ecel,1 t' , nuovi mo. ud, tli cui si J,i~1i/ìco110 i futuri ni· lll1>11i, e Il(' (a 1111,i le/lur<r clic è uno le:ione di Ùl!Ctligen:11 e tli /i11e:.:11, Mo/1i elementi, o 110; ,ffl<'Cilllmt'11le. clté 0111,11111110 iiolare l'irru'!nlc c 1,auio1111lc mo111lo~cwm1ilc t!olfo 1m1111r11 Jerc11i1(1 1lrllo olire 011Ne, ,,,e111fo11,, r1lie1'0 pi1i dt111't1bili1/t e sugt1f'i(I del critfr11che ,tal. la lorr, /1,ru, p,1rtie'1forl'. S11 1111'11l1m 1:in i,n,ece, che gii., i,.,~. rf!1'Ò d De Rober1is e'-' altri critici, 51 p011e il Varetl' col 3Uo .s11g1io « Lin. p:uauio ~ll'rni:1110r liniiuaggio foscolia– no• (&111<1111i, 917 • Fire,r:e). l.. a &CO. pt>rltl dello S1crne. come lemr, di "'· (i11,1me,110 dl'lla 11-0es1r1 JO.<t'rilìa,10, è re. t't'lllt'. D11,,,. l'Orti(, 11tl 1-·o~rolo si .ct,i. 1e la 11t"Ceu111i d 11110 • s11lc ripOsow d1e me/111 1,rtlme 11ellc ,mmu1ina:iorr1 1111.COrd, e 1111111i('lt.' •; t ,,. f/llCJIO pu11• 11, 11meMa ,I mo 1~1aier1, 11 Varese c<m 1m t1111tlibrfo e 11110 ,11c11re:.:a che d1~1110 I,, bo11t1ì dei suoi Mudi. Ma già il U11J1u mea:11 ,011oli11co1u l'fo11H>rw11. :.Il dcli .. ."Ìt('rne<111t1lldO flt.:tUI QSSl'rl'(JIO che « la pmq, delln 1md11:1011e ;, 11111n 1•em1111 il 1111 am"n, 11morismo. ed è. ,,u lt, #Jfo tli11,111:11 di quattr<I mmi, 1110/10 [0111111111 ,lallr forme accese e oru• colessia111i ,fcll'Orti~ ... n (Il. v. 158): i• 110/$/t!Ui, 11cl t.lÌIOIOMISSÌO, (ltJevomo 1111rici1w10 l'u11rra 11; ri111101'1une1110 O/>C. rllltl dallt1 1rt1d11;1011c ,fl'llo Sterne nc– ttli U'rill\ del l'acro, qll'o1)<"ra bene/ira dC'llo Chio11111 che « 11r0tl11ce la com1n. :w,r«" 11<"1 Poe1a rii«" 01.'II• f10C5iaha co. mc lxue la cult11ra" (IJag. 58). S11 p~ nol.ici poi e sior11ali il P11bini, il Go/– /ì.s, 1/ llottauo P<i "Itri lu111no illumi· 1111111 t.' cMnruo I ut, p<1r11coloridell'o. 11u11fo~colwno. 1111,ui 1110•1..'imenti a 111111 tiono •pereiò variamente intui ,. /i.Jwli e co11corror10 a coAtrmrc 1ut1i in siemc la fisura ,lj <111tsto mo1nM'mo poeta e visoro,o prosa1ore, che 1iu.s10 men1e è oonJiderato ol c~nlro del se,. cont!o 700 e primo 800. Chi ne inlcst• a .spra.::i, ma 1vnl)re con una lucidi1ù e oc111eua n11ot.-efoptra e la poJi:io. 11e, Ju, lo Scaldni. del 1111alepo11iam1.J fi,wlmcme tessere sii scriui ~i.i sis,U.· /ìc,1til1Ì. i11 1111 recentissimo volume, • Foi,colo, Manzoni, Goethe• c/18 ,J llarC(U::011con ((/r 0 amore f! con raru d1ligem.a ha pasto 111s1emc 1,,r l'edi,arc Ei,wudi ti, Ton'!o, Alt 0 .tteuo critico. oltre alta wc/a:ione dell'opera Jacitata. ,lobbimno il saggio, cc Ugo f"oi,colo nel. la critico di Cioviln Scalvini o (ripre;i•• dt1i alC0111me11111rij dcll'Aumeo di Dre. ~ci,, per i( 1931 ») in « llo1111111tici1,mo crilico u coscicuzu l'loric:i » (Mar.:occo, 1918 · Pir~nze), che po11e in rilievo 1 limu, ,I i;isorc ~ l'or18111al\làdella cri. I\Cf1 ,Mfo Scalvi11i all'opera del FoM:11. lo. F1i11r~ t.ich1e e lo111one. e.s.s«" p011go. 110 su 11111110'"uo piano la critica. ri.sol– le1'(/lt1ml 111111 110,i:ttmc. d1 piena di– g11i11ì. e i;ettano le brui ,Ii 1111ove. l'i1• che. inlieme portera11no al Carducci f' 111Cr(}Ce. Ci p.acc lff'rciò concli,Jere co11 la culca t.·oce dri \ftirro:um: • Ch, 1H'1'1,5i t1lla 111a ti, Cun•11a Scalnni... 110,1 può non cedere ,n f!..SO,an.che pt.· 11 conco"tre di circoJta,ue eJlerior1, 1m'ombr11 di qutllo che J11 il tlromnw <fi Ugo f'o.scolo. Ep1mre Cio1'111 Sool. d11i sunnla U10 Foscolo <:011 lo stc,5,)C ~<-'n•odi 111oomprt',1sio11t! con <:11i suar. da110 wlora ai pa<lri.i fiAli t1dolesce-ri11. l'11r r11cn.tfoili OCCtl/110 e 'fll(Ui IOIIO fo 1IC.C$11 ICIIO non 111/VCrtÌ quanlo ,I, erairo, ti• tita11i.coJo"e 11elltt o.eco 1,'Q. ~0111,i di Uso ,li tmer1rr,. rol propriu 1111m•110rn1llt' (itlllt, m11w$if1i tiella 5or. te)) (,,. 46). ... 1 O. .".118-Uriumo t"l1c a llll~llU Jervurt' f,1 cr111c,1pOJ~ corropo11tlere la riprr. 'O ddl'Ed1:10,1e l\a:wm,lt, Jumt1 nra ai so/i 1,ol11111i tlel Fauò "' del So11tini. e che sappiamo af/itlllla ouimamenie llll11 1lire:iomi tfpl f'11bi11i, Aldo VALLONE
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