Fiera Letteraria - Anno III - n. 8 - 27 febbraio 1948
27 Jebbraio 1948 LA FIERA LETIF.RARJA I CAPI MOZZI L'INVERNO 400 . anni di teatro shakespea Ln'e.,po~1:iu11e. clie /rn l',dtro. /m il prtgw ,t, j/UC"llart w eh, ama /llr.,, 1 e./. l1c11re ,m rea;,,ut1tu .«'n>u d1 11n1ur1!mw 1/11/ C(ll/1 t:o g11Mu dt1 CQ.l'IUtl/1 tli wg(w 11111l,crt1tw, i: ,,11cllt, del 1'uuru .,/1111.-e• <pe11r,1,no d,e .s1 è uµutll II tu11dra riel. h, ul\Stoc1a1i«1 Alber11wll' S1,ee1. lrm,e,,u Jeli'ele.gmue e gre1111tll /Ju:Ct1d1lly. a un t1,u d• /111nd11 dall'alleru pvrllcatu dcl– l'Jl6ttl /(H;. ooltn al l1111i1e ,/ella 1tr,1Lasa11za. e ma– w1r1 t1nrl1f ultrt>. Oggi (Jg11i dramma 1j rf.'cita. fl pin~n~, IICI CUSIIH111 ,te.Ile epo– t:l,c più tll'JXlrtlff'; uppure ( c11QU! è uu. ul'111110 rtC<'ntCml'tue a t<md,n), con a,, , 11/,,11(1 e(l iru11ic11 fJ11lcbti 11gl1 111Si t111/i, h,, Antoniu e Clco1 alra 1•1c.11e "'ppre. ,e,11n10 1,esun./0 g/1 m11ich1 rumam 11ei e 1llUm1 11, eudu-ruma11, 1/el 1600. DI MARINO MARINI Troppo dolore più non si risolve in alcuna operazione sublime: La sua arte attende di ghermire l'immagine del pittore Morandi e di e mozzargli la testa> in un grande ritratto non si lrasporla quesla Que~ICI Mo:ura r11wuu ,rampe delle pnme ruppre,e11/t1:wm e /11tugrt1/ie d, ,tJJt'ltllC(i/1 dj 1)881 C t/1 H.'rl, l'f'IIUUÌO C(J, ,i II co11111111re 1111 p•1m,ramt1 Slfiricu 1fr./. 1,, rtj!Ìfl t::1. i111erprew:w11e. 3/mkes11earia,111. 1fo1 g1t1rm Jel sra111Je 1we111 11 ,u,str,. D'11ltrt1 pnrte è 11mcsubile cl,e i 1u11 ~lwke,peoriam sono r111ws111mmu1Uti ~ WO cmm. Chi Ulll 11wnd1 rimproverrue 1/ tf'S1,t<t cl1e, ,, tulli i cwli, si s/or:.o ,C •.rnrnr ,uwvi ef/e111 d11 011ere 1et11mli """' JJii:t 11ote di ,,mmtò lo .,ianLJi11 /w. lw IP r1111e J, Dfl11te •• 1lcl Petrarca e del J,e ,purtli? Fr:t i dada cJel!'infan:,ia p 0 !Jtoie-1 E' in l'ui qualco.c;n della crudeh!i e di Marini, il testone camu:.-o to-.cana, della tcrrihilc frCddcaa di ~cl traditore Filippo Tedici in- -.:mg-ucche i Tosrani ri\'clano nelle chiodato sulla facciata del palaz- zo cumunalc e su altri muri cilto• di NINO BERTQCCHI <lini fu di certo il preferito. Quel- la grinta nera, quel profilo teso I tra il sublime ciel Monti·feltro d1 I lotte civili e nei con.unerci umnni. PieT0 il ridicolo degli anonimi Soltanto dal gr:mdc crogiuolo li– pupazzi da fiera, (leve avere os- vorne5,e e, per riflc~'io, dalla <lolcc :i,e5,sionato il nostro amico quando terra pisamt, escono figure capaci p35Sava le sue giornat.e conruse \ di :11terare il l.ncamcnto morale di mana 11 risolta in ritmi allucinanti ~ul gran prato dCI Campos:into pi– ,;;ano, sono sc:1r~ tracce nel lCmpe– ramento mariniano ormai c1ualf1- ~abile nei termini di una nati,., clinazione al • parlai" chiuso ,, 1 modi e nello ~r1r1to eh un;i stntua. Tia nemica ciel gesto e della confi– denza amorosa, e in quc.li cli un;t ritrnttistica agg)1incci:inte. Tutta l'attività di Marino è 5t01"• retta da un fortissimo istinto Mchi– tettonico: carnttcl";zt.arn da un co– stante Tiporto di ogni cmoz1on<.· p\:i. -.tica al paragone di una lucida in– telligenza delle norme rcgolatr:ci cli un altissimo • giuoco " form:1lc. I suoi Ca~•alli, le 5,ue Pomone ie– ratiche, scandiscono i tempi di una espeTienza cufturale ricca d'apporta e cocrcntissima nei suoi 5-viluppi dialettici : alzano i mu• .;;i pTiinordia– li e 5,'accampano acéfale in un'iarin rarefatta, che non è Vanto u di mu– seo 1, quanto di una u modcrnit:"t " nccettata a cuore fen110 in 1u1ta la fcrncia di un vivere deseTtO d';1f– fetti pTOfondi, di richiami amoToSi. Marini non si dbella al Hto 1cm. po, non ci prnponc, come ~lnnzù, s1upencle immagini cli un par:.1diso perduto: la sua opposizione al di– sol"Cline e al cinismo modcTno si ra di anno in nnno p'ù ermetica, si conclude in potentissime sigle : 1 chi tettoniche. pena in chiave di gaudio. Essa è male e sollanlo male, dislruzione senza rimedio della poca vila che avanza: è acido che brucia le radici. Il dolore ha inlaccalo la sostanza. / n giorni così belli non si muore : mesci, o fanciullo, il luo vecchio Falerno, mescine ancora un colmo bicchiere, chè oggi io voglio sentire la poesia del 'inverno, oggi che il freddo splende sui boschi coperli di neve. In giorni così belli non si muore: mesci, o fanciullo, un allro colmo bicchiere. GioTglo VIGOLO 1111====================•111 L'amore dell'art.e 1Sopraffà. anco– ra, in lui, ogni altra voce coTdiale, Madni si rifiuta :1ncorn ad un espii- di una resa immccli:1t:1 di u c:arnt– cito giudizio morale sulla società teri II inediti. Le superfici, che un rhe lo circonda : insiste a cifrare 1cmpo Marini corrode\ 1 a e lirmwa nello spazio gli ampi e solenni li- e 1>--'ltinava • a freddo ", ~econdo le ne:.1menti delle sue " nude " anti- regole di un gusto di derivazione graziose, a voltar cupole di tCsle, libresc.t, si frangono, 01"3, 1Sicar– di omeri, di seni, con l'attenta e di- rodono, si irritnno come investite st:1.ccata perizia <.liun mur.llorc di da un soffio potente, che h:.1 la vio. alto rango. lenza delle encrg:e cosmiche. La lo. estranea al mondo figurati\'O ma– riniano, quale ci fu consegn:110 dall'Mtbta nella sua opera fra le due gu<:rre. Jl ,l,,cumemu p111mlCrts,fltlle tielle re. cl/e tll'l pen,,.fo 1/1 l1t1ke.:ipef1re è il /u• m0"-1 1l"tir1t.1 1l1 Ciu1..11n111 tle IV111, ,i. 11ruduce,ue 1111 temro 111,cr1u. ir11erm11e11° le .,, fo1J:m1. ere.Ilo 111 1m cortile. Dli u,w $1Ull/f~I dei "iOQ vuli!/m(I cu11/er111111u CU• me ui ,,11e/ p«wdu gli tlllur, ,ec1t <1bé.TO 11vn ne, cus,,1111i delle l'fwclie m cu, , 1lmt111111 mw po~t•. mu 111 11uelli di!, fo. ru 1cm111. Vi 31 11n11111ra u,ia 1n1gicu. 111t1 MHl~llft!$1C(J Vl{l) Jlacbetli, tlall'al,u CO• p1s;lu1t11ra ct1111/u1n', wc,uve un 1i111lxr11te ,1focbc1J,, 111 ptvr11cc1t e CfJ1!i!!u, a com· 111cri: l'atruce cru,11t1t>. S, s11111,;e 1w, a tempi c11ltu,alme,11e p11i CJlie1111. E' l'epoca ,lei/a co51Jde1• t11 • Jedt>ltà .SlfJr1ca •· ma d'un giuto coli ,letedobife eia /urei nmprnngere l'allegru c,,ilino de.I periodo pr<ce11e111e. IJ,,po 1"0110, ,I 1\111 eu,iu,. Lo $e11si• lnl1ttì ,lominante i, 1111eiln dcll'1mparegg111 bile mltru di Jouuet ,. Dullin. Og11i rt1/• /i,111u:::t1 11e-,.ec/0111(1 1w 0 al1ra: finu tal. Ed ecoo, allora, ,I pnnci~ di Dani• .,rnrc 11 111 "smokmg e; oi;vuo. come hu u,w " (1ues1a monra, 11011 ricordo più 111flle 1rugcdrn di Slwke(/,pe11re ,ecita/11 in 1h11, e 1miform1 del IJiretturfo! Complewno l'in1e,eu1111te ,a~!el(m1 i ,. Vob1l1 Te.sii •• uhiu tdc,mi preziosi t•.~emplar1 ,li. ecliziom JhakeJp<a--iane ori– .:int1li, 50110 1.e.1,0 e iollu chiave e n/• 'itmcate d,, doue sp1e.gu :1011i. • Es!ere o 111111 eS5erc »? ai cliicse nel 0 600 Anrle1u r>er In primn 1..-0l111, E da allorn in poi /"Ur,w11itti 11(111 /111 viii ce,,ato di cJ,ie· ,lt!rsdu. 1111:i ~e lo w chictle11do con ,empre mnggiore in.ti ,1e,1:a. E, .special. ;;c::;ri~o~i::1t:,t,:.:r;ono. chi le 1..~r• MeracigliQSO uma11e,imo. fonte di ,:rmule bene. ma cerio, anche di male. l,, moslrn 1..-errà be.11prcs10 im1itfllt1 1n Ruuia. Aldo LIPSOII fra la vociante marmaglia sca1e– nata sulle pialze e per le stTacle di Pi:!ttoia, negli anni che pTCCe– dettcro la prima guerra europea. Anche quando, più tardi, l'ado– lescente scultore s'infilava zitto zitto in Sant •Andrea, obbediente aj richiami Ji liiLo,•,a:i,1,Pi~.1110che gli oHriva nello \Stupendo Croce– fiSso un modello cli stile di cui ap– paTve traccia nei legni del Nuota– tore del '29 e del Pug,1e del '35, Mal"ino dove,·a sbirciare lo spavcn. tacchio dcalcato sul Tedici, infi~so su una delle colonne che riancheg– giano il J>Ol"Laled'ingresso alli, Chiesa. Ma nei TitTatti recenti, nei c :i.pi ro reazione alla luce non totraddice mozzi che l'anista va allineando ~u p:ù, come accadeva un tempo, la una rnzza assicella d'abete a rregi 1 misuTa di un ordine ~tatico delle sulla nuda p:iretc del suo studio, è masse plastiche: di adegua, ora, una rnzza quan1'altre mai impicto- av\'ertibile la presenza di una upnz. al convulso moto dei pinni, artico– Ml; di spezzare il crisrnllo di una .c:ia11 nuova, l'irrompere di una fu. lati in un'architettura che s'impn– intelligenza razioci11nn1e, des1in:1rn ria spietata net calmo cantiere in renta con quelln, anim:nissima, dei ad esaurirsi nel giuoco delle ele. cui opera questo p~toiese di genio. Tari, veramente gr:tndi e::.pressioni- gami astrazioni o nel calcolo dcllr Già nell'.4rca.ngelo e nel patc1ico st i moderni. l..'Arcn 11 gelo e la Melms poggia. no sul limp:clissimo fondale di una ingenuità che sl'm()rc so~pctt::,m– mo teso fTa gli scogli dcll:a volontà di st;Je e del gu ... to archeologico, fra i quali '.\1arini naviga da espel"– ii-,simo .. arri~icatorc »: occorrer:"t, d 0 01":a :1,·anti, aver presenli quei due autentici capilavori, se si vor– rà int<.'dCre il &ignificato u dtrat- 1i u che ad e~si sono seguiti. In que!>te zucche impalate d'uo– mini del suo tempo, Marini dà la misuTa di una forza trasfìguratriee del Teale, di una cap.-'lcit:"tdi resa dei caratteri umnni, di una crudel- 1à, d'indagine nel fondo dCi pen– sieri .segreti, delle nmbizioni, dei vizi, delle scaTse virtU dei suoi 11mo. dclii", che ha pochissimi riscontri nella Titrattistica europea an11ca e modeTna. ~on è chiaro se la zucca riccio. ta proposta da 5,ecoli all"a1tenzio– ll<: dei pistoie!>i sia quella del 1r:i. dil0Te doppio-giochi.sta o raUigu}1 invece, un Musetto, re di Maimca battuto dal repubblicano Gr.1ndonc de' Ghisilicri nella lolla peT il do– minio delle Bttleari : Marino, cli certo, non si è mai applicalo a ri– sol\tera quc5otO problemino icono– grafico: a lui bast:t d'avei" polulO. J)CTvia di quella testa, giuocarc d fantasia, fin d:-i Tagazzo, sul tema della decollai-ione. fOl"ze polemiche. Ritratto della Melm.s datati al H),lJ, Profili e modellati di de1taglio, Del.la \'io\cnz:t gen~ro~a ~ plebe_a il l_ing~aggi~ plast_ic~ di. Marini si ~;~!fi~a:s:o~i.i:~~ 1~~~ 0 ~f":~~~~~s~ che dilaga oltTe le ariose pazze h- arncch1sce d1 tcrm1n1 e d1 costTUtti inicsi a una commos~a adesione a v~rnesi, dcl_la civ~lissima disposi-1modernamentc umani, di SCoTCiclun'11 idea dell'umano n che ci è ca. zaone alle misure dt una poesia 1• u. di sprezzaturc efficacissime ai fini ra, ma che per :inni considerammo Soltanto Ensor e Kokoschka hanno toccalo il segno di una 11gua. le inten!liià sul pinno cli una sfeT• ✓.ante TCquisitorin mornlc: ma sul f;ammingo e sul boemo, iI toscnno Marini ha il ,·antaggio di una pos– ,ibilità di distacco, di una freddez. ✓a ironica, che gli CQnsentono di non patire, di non scontare nel vivo della propria carne le ri!)u)tanze di un'indagine condotta oltre i limiti d'ogni sentimento cristiano della virn. )farino non vuol sapere, o fn. ge di non ,·oleT snpcrc se i suoi capi moui rnrfigurano dei Tedici tradi1ori di un., c;viltà as~ediata, o semplicemente dei vinti Mu~ctti, Disegno di Mirko oTgogliosj so,•rani di Ticche isole. tema dcchissimo di sottinte5,j e di Dopo gli nbb:andoni csp1essioni- significati umani. Ascoltava eccita. stici del 1 43 1 torna a prevaJeTe in to, le mie allusione a un personag. lui il crudele «l:lgliatol"e tli 1e~te 11, gio balzacchiano, l'Abate Troubert, il freddo e innocente scOpTitore di e alle inevitabili resistenze c-he forme rivt:latT;ci di segreti aspetti avrebbe incontrate per parte di un dc) viveTe moderno. modello avveTtiti5tsimo e stl"etto jn Dalle asole delle sue gonfie paJ. una • guardia )I impenetrabile: di pcbre, sempre un poco arrossate, colpo, dalle sue labbra frementi affiorano le nere: e lustre antraciti uscirono queste parole: • Mi baste. (lei suoi mobilissimi occhietti di fu- 1"à vederlo da vicino J>CI" mezz'ora. retto, pronto a scattare alla gola Ci sfioreremo t:om.c due pesci i, Non so .se Marino Tiuscirà ;, della. vittima per succhiarne, col « mozzare il capo • di Morandi. Ne ~angue, ogni segreto moTale. ha già realizzata un'immagine, in- ~li c~isco~rev,,, ten. 1 1>0. fa, del _!.UOsicmc con quella di un tremendo proposito d1 tentare il ntra1to da un autoritratto in quest:, frase stu- notissimo pittore bolognese e prC-1penda, 1 gustava la gioia di affrontare un Mino IEITOCCHI= alla ck,meinca i cop<Jce d, mellersi 011• .. 4., r11orno c"crano sul piroJOJ/o P''· elle Il fiore uJl'orecchioJ. recchi em,pwui, che nbtH111du11at}(111•1 C'erarw anche u11 du~1110 co11ta1J1- l0Amerìca; qualcuno dopo ap~na due 11, bul1.ari; wrn111..a,11.1 dupu qumclie an– c, 1,e m~1 passati 1·n Argenllf!U a 1n nu JHJ.bUlu 11cile 1er,I! utt ::iud Amer,. Brasile, dd1u1 ,ldltt luro speran;e ,l1 ca, perch6 e_;pub1, ~emhra, cume. cum1 .. n• Jorluna, o H1MJ/lt.ren1t di adiJ11ars1 u 111i,11. r.ra ,w 1u111 p1ultu$II.I mwe i,i flr. ruwa.·;- ambienli. 11e..,e, q1w11110 .w111,,u11u dalle .sru.e sta• DI RITORNO una trud1:wne; uri pll' il tro1..·arsi d, fru111e. u1 fil(/, de.ila ger1te più m'-leru del 11uslru pupulu, uuie,11 che nel ;>llS· .wito 11 più cr11du ett aemenmre t,,.,.,. Occorre vederl! che coso di primige11ioJ e u1in111,~ ribolle wuu quesu 1tthem1 e q1.1e11e sJruuure; e quando .si autvda a1 pupo/, detl'Amenca La1111a, o«orre tedue che cuw, al duow, di 11111i I ri• fieni e /e it1f/ue11,;e e le d1Uerc,~e, ri 1t11J d, Jor;u a11oora 11re:ua e pu1C11-:111le. <..'èi ua 001;1,ertt l<1lla1110 degli ,,w1:.i, /or– se ault1111ludelle Q.l'<:u,e ~t:U:.lvt.\. cli~ 11e,11111enu si .sanno delin111are in un ra– sw11amftl1lc, e,.,p/100111.·u. Se1110 che l"a,;eg• JWIIIHUll(.o d1 supremu:rn e d, legsera 11l- 1erill1u 1tcgl1 eJ'rupe1 d, /flmle a1 populi 1tfllf m11encu111 i: pru/u11dumen1e errmo, e """ l'.•prc; d,re prup,tu ,l percl1è. C°l!ra Mli mendionale. ndlu cinquan· 00110 M:mpr& uggrappm, Ila CU luro. Al lino. con do. bo//l da bam 1 t,e,e alla cUlure cie:1a sera, UVJW la cei1a, u pup, conquista d, Tripoli e una ttrla ur1n puc:,a uno .,,i ,ed~i.u wl huccaporw .. di nut1cana .tpa1..,aldena. C.raw per lo uu una p1cc1.11u. 1..ecc111u J1.'<Umv,uca nnce con un. t:~1110 tuuo lacer<,, tll• traeva tk.1 r11m1 """• r1pe11111 C(.11& ur&u1• trar:erso gli strappi si i:edevt1 la 1w.lle 1we 11u.i1tler-a.:a; u auri, w cvrolo, H bruna cli meml,,c,. nodose e tuc:11111,. 111 e11uew,W- per m<mu, face,xm<, 1l 11rfJ• Auaccooo i;ale,uiai d;,corso • la ,i.111 11.1,ufo u ~ d1 ,wn~,, .,empre p1u t.'Qee /orre, da1l1 accenti culor111, iu ~1..«111.1, sempre più Jt.<!lto; e r1c.euu1u ,,.,1.10 Jaalrnente intt1rno un circolo d1 Jurte. t..,.fllo. Se c'ua ,l sale, si 51!(1eva sulla Ln a1or, 1c, c/Je la 11ave era ferma 1ri tolda Ira I wo1 aWtmori, si to&lit-111 u11 po111.1 Wa.11111mc,1111cmuco ,nio, U le .scar~ J/unda1e. tirava su fono al p,uu,e i,1Vre,m11u t(1(;t.Uruu Jt,c,u, t,u ginocduo I cahon, tmti a strappi: - un p011te d1pwgeva la. /an1w11ca a.sua• E che l'ira è quella? enza acqu.u, .1e11• .:1011e della cu3rn l,ussu e 1111.111<,tu114 e :a C(IVJ, tutto p,atto, prn110, p1111w. l 1 u- d~ c1e1u ricco J, c:<,l<.irt; urw <li quei slio 1..-ede,/i in faccia ,,lfflii che e, t,UI· contafAm bulstm, tl,e p0r1au1 la tu:a no e credono a/111 Jo,tu11a, /HIJfH'&O III a;zu.rra con peuoruw del l.u1,ura1u,e 11 /accia. Tanto lo dicieYo sempre 10, l A- mer1cw1u, 1u1udo a lu1110 11 qumbu, n,erica 1.wa è a ca.Ml nostra, è ,I pO.(.· Jl<JI m, li ava,1ci11 ci pU d1rm1 d,e lo se tUJ&lro, che me lo <Acan,, a me... atrebl,e cum/JfU/1.1 1:CHe11tier1, i,e 11 p,u. (Al paese or« s/1111no a sen11re 11 me- :u 1 w11 Joue s1a10 troppo a/10 per lui. ravi1liow rOCCQruudel ,11w 1.·11111,;iu ,,t. Gt, d,ss1 ,I preuo che l'umico c/11eoe- 1re i mari; a tutti /a piacere sentire 1,"(1 per , suo 1 ,,uudr,; al mostrò Uup111- cM, i11 fondu, 11 c«sa ,i ,,a me1lio elle c,utc,, 1 ua,Jò a lu11ju cc,n mulO deli u,J andare a CI.Jtrere all'a1;tentur,1 1>er 11 de.t'1u la p1111«a. mondo. A MJpere come i dai.n;ero l"ol1ru. 1\ella cabwn 4e4».1110 alla mili c'era• /accia della ,erra d11 una cl1e c·e llU• ,w W,e bu//, 1.--ecclue/l\, ,tue /ra1ell1, ta a vede.ria co,i ,t, ocr.lK .mfJI, n l 1 l'u110 più, /'nitro men,, .sullu u11an11r1a. ~nte racc,111sola1i della propria miie• Purla 00110 il J,aleuu 1 1 1 11110 nustra 1,f/l• ria; e «ti s1 offre. i:olrraueri 1111 bircl11er hua ulpi11u e pu,aw,1 0 ,ti~e 31 dn 1111'1111 di umo a 11u,,el t11Jù li, cl,e /tJ so111,re tica fotografia, cu11 , 1 111.•1 1,u11 bu/10111 1 idere lulli. 1;pcdalme111e le ,t,mr1(>, e allu r.t«ob•pp'! • i:1 1 abili d, LKc/1111 Josgiu e alle dita, alla cra1.1a11a, al pt1n• Mi dissero f,e,,ue,ite il ctuu, ira 1 ciouo, une.Ili, spille. cmene pesanh ,li ,ws1r, recf!11ti e.1111srt11111, d1 seme cl1e oro ros.ro. Stai.·an(J lllltu il giorrw u rur11:11 alle spv,wt: dell'America tlupv duti ,u una ses11ola dauanli alltt purla ouer magari pc11flto 1111!.1'1 e m~i per c,f. ddla cubina, mu/1, cume ,ull°,1111 da• 1er1ue ti permes..., e I me;;i, g._nie m,u, alla p<,rla d4 cala; ,a,e vo/1e J, ,u.,puita dt1lla sperm,ui e ,lui buU,!illU, ,ent,vo parlare cmi u,1 1ro11fio JNJppa Jun,e tmcl,c dmf1111wre::11u dal nw• gallo br11s1lw110, clie u1.11e1,m10 111 sub- core, e che pure 1w11 hlllmo .,a,11110 11• bw acccmto nll« cuccetla; ma em 1/1//1 iln11tirs1 1d ,wuvu 1111,bu.1~.e. s1 .,u,w c1le du11111uere lu loro uoce da 1111elfo mOllrflli ritJ//o.u ad c,11H1l1t11;11ari'l. e r,,. ae/ pe1111u1u. Tor1111u1110 a ca.su /IU lt, u ,folla deiu.sw11e 1lt,ll'1mpu:1e11:a lw11• primu volta Jupu p,ù di 6U aw1, d1 110 ,,~1111u sulo 11uw1W, .son rw~w 11 Americu. l\mlltere ,i piede .cu. una na1,·c 1,/ie I, De, nue, comvasm J, U:aigw io 111111 rwprt(1$.)e in ll1Al1U. Ju i,IWO ricv,do $0 pllÌ dt , 1 uestv; per 11 u111ra nua cu,iO• 1111 gwrnnc pru/~jl(I/IUtu, i;11m1u tlu i,u, sono pe,ò t1,r11do J, fr,;,ue al du /t<JCQ 1,iù d1 d11e me,i « B11ow, Aire.I' i;er a11,1cC11r tfUcUr.JfJ e frugare nel /M· tl1ne sl1 1tl crn o/lerw 1m'u11111111111si– dello ,I, 1,•itt, ""si• altri. I:. pol. la mw :.11ur1P; epp11re d1111u1;1,.,c(~ 111111 11pcrm curio,ilà meiliu ,1j tl/J/J''S'I 11 el suwci> 111tullera,u;1 1lell,.. 11b1IIJ1lrn1 e de.Un pt,11• contrnuo delle o.slert:a:.hmi, d•lle con• te del p<1e:i.c e d1c:eu1 ,u pe.r sui le 111tll• setture, ddl'accoitnmemo e 1 /elfo ,fr. 11che ç<,'ft> del 11.,co ber,i,11g/1f!Ee meri• du:ic,ne da ptv11coln/\ colti a 1r11111. H 1 1l,,11111le; /111chè, dupo 1m altru me.JI .", sa,ebbe p1ac1u/(J au11er per 1lu1uu lu .10,du a tulle le lllli<len;c e t1 tulle le 1, 1 w 1 / 1 <iu.esl, u(Jmmi, gumti lufll 11., 11//el'IP, riparti />fr l'luua ,·ers•J 1'1t1· cmi tlu.ers, Jbt111t, ed t1ui;e,11ure "l co cHgmw tiella d,.,ucc11pt1:.11.111e. 1111/IIP ,,pprodo di 1111 ruurn1, 111 ,,,,1,111; /\'t>gl1 111111/1 r,11u~sJl111111e11111 cieco cJ ma, u11c:l,e .s111e111 lu sulv 11m?lfo che s,,. 11s111cau1 nlit, pruprw /erro 1w1«lc c11m· /l'#!"Q• e,u 1111 s1 n1cc<1& t111.am, 11elt"mt'11 m11•11•c c:ume /'cJpre,llfHIC 11, u,u1 i u11• te ,,. u,1 unicll 1>e1111ero, } 1 erchè certu ere/a cu,1,C1en;u 11111t1111J; ed è /ur11cvrr questa parola - p111r1u - ttvrà ,n ,,ue I ''ucsw 11p11ur110 cl,11 l'um1 e, 111cu ,,,,c. :1,11 uumt,u d11,er.,,1,11111 ~1,111ficm1 e ~- &lu SCtUu è più 1111r11, Hl c.,,a se1111l1° i-11; (A ,wn g111J1t; e.ni at1·,u1r11:HmC t:1 I r11à d11U! Ili 11W f> d la, uru fu cl1111• 11rt'itle11, ma a(irà 1111 JHITO ,,111111.1 "' <('Il• 1/11/IIU e CO/I St'lll/,,IC"IIÙ ITll/)IIJJl/ll 11e/iu 11111e1111, j(IIUJ ,/1 cu!e l,11111111e c1111C'rr. ,1111,1,'ff ,~ni', .,ue t1b1111d1111 e co11tw1,11 1e: 1 pwe111i, le cn.se del ptJt',e, le coli,. e 11 111tret:t\f1 cu11 <1mll1 del pup,,fo '11c ne o I lunt1111, I\COrtl, tlell'111/uri:w, lo 01p1ta in mv, v11,(I /H:rpeluwì. Il 1/e, IIPI ha lp1111u Juuri u-e, c1.111J111J 1• 1111 ,,., ~• 1r1.11,•11ri,1 1 1 Jru11,c u J>upvu 111 Cl.tl ribullonu a11cura le dwer.,e prua.e• ,uen:e uccasum11u, a pU/H.JII g11.1uuu, c11.._ IIU/1/11,J CfJn1111cwtu Il CI.JJ ,rul, 8 cuu t1UIICI e u11cu,u pru,x1,e11/P111ùl.le ueuu, ali 1n• crementu tiene ricchuu mutermh. Cl,e 1111a 1l111er11,1tì i1 l11.eil11 cullu,ule vi ""'· elle l(l8illl UtlCC)r{I $1 tlltlCI tUI modelli e1irupe1 e ,1pc.»u sm mudel&i •le• ,cuun 111 umi bt11w,11u curre,ue, che lai;– g11i ti u1s11~tmo uml11t1.111e 111e1.1u 310 11 IIIWIU un /)O w-retr<llu lici /1,UlttO. è c;e,/11. ,Ila c'è 11d un lici mumenlu du ch1euerc1 sideriu del 1110 p11~ e rll!ile .sue genti lu colliw .segrew, ,w dei:emu e ,/,.. ce11111 e nwgan, ,lupu c11u1ua,1111 u .,ei• SlJnta a11ni. turtlll c1m. urr, /1llppc1g,1llo brfl<filia11v 111 porse ,wllo, ,,a pa,e1111 cl1e ,wn t,, cr11111K.,n1,. tNI memarie ,f1• spnal(lme,ue mute; e il sogno del ,i– t1,r1111, 1I sogna d, t1111t1 la uita 11, ,, .,jilocceni tra le ,/1111 stur/e in un Wll'I• ,,,, e fr~tJ.., 1l!•s,.Jui111e11w. Ma l'11tlflc• ct1111entu <1lfo vn,1,rw terra e 11/lu ,,,,,. Jil\11 gente. /'u11accume11to cl,e 11011 ""P· p111 11u1.111e11er.n 1.u:o 11mt1fgllm•mll11si r 111Jnwint1,,~, all'11m11re drllu lerrn 1trn• (! /u, 11.1 cp,c IU sia 1 ._,.im~ ,ue 1111p,.,,w1111. 111""· 11011 scmbr" puì <pecie i11 :mt1 u, fi,u dult1 culwra J1 u11 puJl"IO e se pel"Jtltlfl pilÌ colti, e cidlc. 1m .•e11l1• au11va1u11v,. 111 /1111 ae1w ,ua fu,~ ereo 0 111e1119 (ISSllluto e /tir/(', 111(1pwlt/UO /111, /Il>(/, '111/t1r11w1iua c:ul/Urtllt', Juttu u, ,o e 11~~11rdo: u,w mherei'f1lc i,u:u11••· ~.p,•,,1,w.11u ure1,t11,111 1.1, u,., 11 ~, ,u.ix, ,. ,.,,ti 1/(l 11«:irc 11,m 11111111 dtiffo .tu<w11:11 8 11 ul•u 1u11ite 111wra11:a, ,wn u11 J,eg– Jel prnprio cmt11mc, mfl dalle ri<frrf. giu. Certo, /,, mUU.1'1u11e mcdw u1 1e::e delle ,,mprie 11sunf, C'tìm•cn:wm. 1 111 g1u1u ,aJfi11111u e d, u11u 111/vr• dFli àtirpt1mr dt'1 prei11ul1:1; urlii 1.em , ,1111 ;,vue 1;e1<cr1c111.1.I ,ampu cu.1ura11,. ,. prt)J)Tl(I sard11ù 111to11tolr. s•mu I11111vr1un11,. 111.111 sulu a, /im d1 'I'tHl/(1 JHIÌ per1eufo(l1 l/111'(1/1 11/Cf/JIII• / lii.li p111 pwce1ult Cl,,/llll,(n,:a SVCIU• c1tà, c111 sto s111wr/icwlt' d,,,irt.>::o •,(>f• le, 11w 1111c:Ju1 u, (1111 t,el ,wrnwle Cviii• l't>i,lrflll('O, (Jlltltll/J ,,,,; /oci/e Il pt1rtu1i11mcrc,u •/rh.l'IICU; cl11u1tu cl1e u, ~lii/IV ,,•• 11e/ C'l/111/)11 1lrll11 cullllrn; ,. 111,1 curu• 1ret11111/Q tJ <1Uclli ,1, 1mu pr11fumU1 c1e1 pt!, e-e l,, por/1t1m11 1l1 .1me111e,Sù/W<I• 1111tu. J p.eguw1:1, lo c .. ,11e11:1v11\, ,11,• 11111111ua11du <'1 1r1,1111ni,, a t:tJnltlllu t'I 1u.r1<11g,,,11u tfo uu '"" 1111fim11CJ 1,a:,111• 1/1/f!j:h 1111p,1l1 compu~l/1 tlell"Ame ic11 /(1111('11/(1 dd ,:m,t,, e <la 11w1 puì d1J/11,,l L.011110: I, cu1111tltT11111111 emi ff11 c1111u•,1· c11l11,rt1 d1 111f11111111:.w111•, .,onv /ohe ,.,i, :11111•1/e 11re,.,,11tl1:111,c,m fa leg1:era 1d t•1111r1 d11 1111cll1 e/11 11ro1 u1101w ,.,, :i1111 lf"r1~1q d"-' ,111b1f", cl,e vmuu (I/te se• posu,1m1c p11i ,e11u•t1. ma uellu .,,e"",., 11r11/ug1e. d, /ri,r//e fil 111w1J<1 ritc11. J,,' 1cmpo ,,ui 111gc11w1, 1ldlo c11l111.1t1 me1/1,,; 1111 ,,.,,- 11 sc111irJ1 (ltle HJ11lle .secoli ,/1 e ,1ue311 1t1 scrullu,w imi /1wil111e11te 1/1 cultura, u11 p0' il sen11rs1 ,orre.11, dn tloSJo. Quella terra "" .sembra u11 calder"ue. 111 cui u11coraduurduwtame,11e bolle. i.11- lu 1,u~llu il, b11unu e d, c,mivo. cl,,, 1·t::.irup<1 e l'America ael /\o,d t:i lwmnu l,u11u1u; ma W/11) lUIIU .l'e/Uu che "' IV• de 1111 fm,co. Qm111ducerco di de/irnre cu~a .,it, mi v1e11e 111 memf! 1111 g,vriw 111 cm 1111 gruppo 1/i gioumi pmi1i 11er 11 tea1,o m, 111v11,vonQ ad u11 pra,ulJ al. fo gam:1111 nella ct1m1>11Jl11a u urr10 n Bue– n ,s Airu. In quel pt1eltlBIIO lffl po' de– ",luw Cl' uri do. du1 e pure lta 1.-egfta:.ionc e}pl{j1le cvn t'4'e111e11u1 1r,1ruie, dupo ai,cr mt111guuu le i111erwru 1,ei cu11rct1iurro• .,,11n alla fiamma uwfl clesl1 sterpi, 11w1 s1r,11111 r11su::a ,wrttMtlll, cl1e era de.lit, CfJl!Ullt'U, UIIU n1gt1::(1 '1<1g/1 occhi m,,. 111tmtlurl11C\ e la pelle 1.1/11• u de.il , fodii, c-11110 co11 t'I.ICe tisp111 e den<11 le tri..ti cn11.:1m1 11a!ire. C1m:,.,1, p,e,1e d1 1110/i,1• etima, ,ti $pa;io, J, sm1iue 11cceso ,lai 3t'rht e ,ti mnt1ci t1bb1111tlom. C'eru 111 1111el cC1r1to rlrilfo C1p/>arc111e moi:en:a .se11- 11111e11111le <1ue~tu 111/imv /11oco mrt.rtw. f. hH~t! miche ,fo 1111 Cflttlu si può com• prende.re 1111 popolo. G. PACUVIO
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