Fiera Letteraria - Anno II - n. 50 - 11 dicembre 1947

6 più familian allo nostro immag,n.n2.Ìonc lLe Chdeau d'Argol, Un Beau "fénébrcux). ~ fanias:a persor.olluima di Noel Devaulx che, invece. ha preferito esp,1mcnti nel raccon\4 (L'Auberge Parpillon) deve essere scgna!o1a all"attivo d.i quesla rivendicazione poetica Citiamo anche i roman-zi a; Maurice l31ai.c~ (1'homa,- l'Obtcur, Aminadab). d1 Louis Pauwels (Sainl-Que/q'un), di Louis-Hené des Forets (Lcs Mendianls), di Ceorges Limbout (Le Bridge de Madame Luane), di Pierre Herbart (Alcyon). di Nic::olc Vedres (Le La. byr:°nfhc), di André Dhotel (Les l<ues don• l'Aurore), di Margueritc Durns {La V!e Tr<.onquillc},molto diversi. certo. gli uni da, gli altri ma che hanno tutli origine plUl• tc.,sto daila poesia che èlalJ'1ntclligen:za. L'internazionalismo In quanto o Jean Ce1,et, nella ~ma opera ~ndalosa e clandestina troviamo insieme– l'universo senza illusione, l"ur,ivc~!IO .,iJol.to dell'intelligenza contemporanea. e un po'.ci• di trasfigurazione poetica che dfl. alfinfcrno Jclle prigioni, della pedcras.tia e delle pr~ ,ritutc non !IO quale magica grazia (Notre Dame des Flears Le. Miracle de la Rose) Gcnèt, d'altronde: è meno· romanziere rh• tc:rittore e bisogr,a riconoscere che la a11A prosa è un" delle più belle che abbiamo attualmente: risuona come un nuovo modu– lo musicale. I testimoni Bisognerebbe anche catare le opere che attingono la loro materia o il loro pretesto nella rcccr,tc attunli!à: la massa dei roman. zi-tcMimonianu Ma nei bei libri di Oav 1 d Rousact (L'Uni~ers 'concentrafionnaire, Ua }our, dc no«re Morl), ir. quello di lules Roy (La Valile Hcurcuae) la parte di finzione è troppo debole perchè si po&aa parlare di ro, manz.o. sono documenti roman:r.ati . Alcune opere hanno avuto successo, ma più per il loro valore d'attualità che per quello d 1 forma e di significato: DrO!e de Jcu (Roger Vailland) è già dimenticato, e Le, ForM• de la Nuft (J, L. Curtis) avranno la mede• •ima 80rte. AC(()rdiamo tuttavia una mcnzto– ne specia1e a Soklaf• ,an• E1poir (Morvan Lebesque) e a Heurcux le• Paci.fique• (Ray, mond Ahcllio) romanze1che confessioni di flali del accolo.' Citiamo infine a.Jcuni roman. ti di atruttura più tradizionale che har,no meno vftlore per il loto contributo che pet la' loro perfezione o elficacità: i due ro– manzi di Paul Cnvcnr,c (Si/oé e Le Veni .VOY') e aoprattutto il libro di Roger Peyrcf, (itte (Le. Amitil, Pcrrticulière•}, racconto di una forma del tutto classica. che molti hanno 11&Ìutato còme un capolavoro. Abbiamo insiwtito 80prattutto sulla novità dei nomi e delle tender.zc e questa in!Pstcn. za, crediamo. non è arbitraria. Il romanzo hance-c attuale è in piena metamorfosi, ala distruggendo la sua definizione classica, di· venra sempre meno una narraz.ione, sempre più un'esprcsaione totale dell'uomo. Perciò questi ultimi annj ci ~mbrano ricchi bcnchè non abbiano visto l'apparizione di molti ro. manzi. Il r-9stro romanz.o prepara le nuove basi di partenza. è un campo di ctJpericnze. Gli edifici, ac venanno. non poseono venire che più tardi. GAf.TAN P1coN J\1. '::;~ ; 1 ~~vdt,;i/':.~ p;et:: 1 e~~~~ cercaim, d'l'lltronde per dei motivi più o mc• no confessabil1, d1 pcrvert:re il gusto. se non tutta l'att~vità, d1 moht giovani ingenui ne. corsi al mio inseg1,t11ncnto per spirito d'av• ventura, per desiderio d1 susci1are scar.dalo etc. Si è g111nl1perfrno a batkzwre il mio movimento • Officina Clandestina • (Sou. guet). quanlunquc:. a dir la vcrìr.à. 1 non veda iroppo bene ciò che po::1sn C8--"IC:rvi d clan· destino duranle le riunioni eh 'io tengo coi miei allievi, se: non Sauguet, s·egli vi a&· siatcva ~nza (r,on v"è dubbio} capir nulla. Rimane tuuavia qualc0$n di c.ui non m1 s'è ancora accu&ato cioè di voler costituire uu organismo inter ~az.lona.le . un" specie di • maffia • dalle mi$teriose e prod1gi03e m· mi6caz.ioni, dcsllr,nta a dif(ondere le mie idee ncfos!L oltre le noslrc frontiere e a corrompere in 1al modo ciò che può ancor e.sservi di salutevole e: di $11110 negli nitri paesi del nostro piant!fa. Bene, i miei ;w· versari si ,ass,e,ur1r.o e g.oiscano: stiamo per fare anche questo. Proprio perchè a.I poslo d'un bilancio della slagione music."lle parigina come quellù ch'io compilai l'anno SC:OrSo in pari data, oggi p:derisco render conto di ciò che la prog1t'ssiva apertura delle d•vcrse fron1icre m'hu permesso cor,Sl-'tare un po• dapj>Crtuttn nel corso d QllC!lli ultimi mcai. Nociva propaganda nazionalista Mi sia anzitutto consentito di proporre una mia idea. invero poco profonda ma non. dimeno r.on abbastanza condivisa pcrchè aia superfluo ripeterla un'altra volta. M'è g,em. pro stato estremamente. difficile capire le ragioni di quel curioso naz.ionalismo mu· aicale. per cui è con orgcglio e accanimento che la maggior parte dei musicisti del mor, do difendono, vantano, cercano di propa· gare e dt rar amare la musica dei paesi cui appartengono. Quello che, propriamcn• te, mi par incomprcnsiJ:,1le in tale atteggia. mer.to . è il fatto che l"acunto d'una $1mile « propagandn • è messo soprnUutto sulla • na2:1onalità • d1 !aie o t.tilahro spartito, e non sulla sua qualità, volendo che questa sia automnticamenle gnratÌtlla da queJla V"è in ciò quasi il segno d'un r,ervosism~ lltu· pido. un.a specie di complcS80 d'inferiorità o piuttosto. per servini d'uno dei pili no· tcvoli concetti di Jean Paul Sartre. un fla. arante sir.tomo di mala)ede. Si concepirebbe il ca50 d'uno scienziato che, dopo aver !mpazientemente atteso i risultati delle ricerche d'uno dei suoi col• leghi atranicri, ovuli in mano tali r1suha11. servitosene pci suoi propri lavori, r.on n~ faccMC poi alcun cenno nelle sue dichiara• zioni. e nemmeno nella 1'\la bibliografia. e che non p8rla88C ac r,on della grandezza della scienza francese, inglese o italiana se. condo il suo paese d'origine? Andiamo an• cor più lontat,o: è mai possibile immaginare un erudito che non s'in1eressi se non dei lavori del suo proprio paese, e ehc rT8$Curi (cercando magari di min1m1zzare) tulto quanto di slmilc vien frino altrove> (Fir, qui un '$Ola paese, la Germania llllZistn, ci ha fornito esempi di sirnilc: atteggiamento anche fra gli scienziati. :senonchè r.on mi pare che i più cerchino di ptender coscien• temente a modello tale slrana mnnife!llll. zione della storia cor,tempornnca). T ullavia ciò che sembra assurdò ~ non impossibile nel mondo ìJCientifico, si dimo• stra euer monel3 corrcn1e nel mondo della mullica. La ragione è 11emp!icia."l1ma: la maggior parie degli sc1en2:).{lti è gente 8Cria ed onesto, mentre la maggior parte dei mu. sicisti ,80110 dei Fumisti in medn ntla più totale malafede. Lo scienziato vive per In sdenu. il musicl8ta per la sua ~rriera. Il ,aggio e il filo~Fo cercano di approfondire. di fondere alcuni problemi della conoscen \ za e dell'esistenza il compoBitore o l'in, ALLA GALLERIA 0ROUIN di J'arisri. terprct.e cèrca.no di far 1 circolare fo loro ,, è aperta una mostro di opere di A lber• opere o di brillare faccr,do circ::olnre le ape:. lo Magnell:. A · questo proposilo il crilico re <1hrui: e siccome I conrini del loro pro. del settm1anale Ar1s a/Jerrna clic l'arte del prio pac:~ non bastar.o. per definizione. a pittore fion:mlino rappre 11 enlo ·• il lentGlffoo assicurar loro una t< gloria mondiale•. ri· più .1p:nlo fa riuac1fa più per/ella dcl/'arle corrono ad un espediente: far del naziona, Jismo. affinchè, imponer.do il loro punto di vista al~'e-stero, po$58.11o importarvi la loro a.tro11a ·•. merce, Nuovi COUIIJOSitori <lo•lecaron ici di V1 sono tullavtu dc, IOU$1CISl1 cui 1<1 prcoccupat:ionc d'approfondire: e di com• prendere le leggi musicali imporla oiù del desiderio di far corriera. Invece di C()rrcr dìetro alla glorio, esai preferiscono - nl modo degli i<clenziati - servir la gloria della loro arie. E a rischio di sembrar prc suntuoso. r.on esito a did,iar.irc: ch'io m1 lusingo d·appnrtenere n quest'uhimn calt. goria Perchè m'è .!ICmpre stola 1mposaibilc, ascoltando un'opera musicale. interessarmi al suo paese d'origine, cd anche pcrchè. dopo la fine della guerra, non ho avuto pace prima d'aver cor,08ciulo i lavori d'una gran quantità di compositon viventi fuori della Francia, il cui contallo, divenuto un. possibile 1>er quattro o cinque lunghi anni. m'er<1 più che mni necessario. M'appariva chinrnmcr,11; e anche quc• sto dovrebb·e·sserc una banal11à ! che la mia per80nale .:.t1iv11à non poteva che ar ricchiu1i di pari pauo con la conoscenza delle opere d1 quei compc-5itori, cui circo• stanze cd cnlourGt'fe diver,i da quelle in cui eta viMuto dovevar,o avcr conf,erito ten• denze differenti dalle mie e per questo tanto più feconde. Le mie previsioni non t'OII rimaste deluK, Ho già pnrlato in altra sede d'ella pro. fonda impressior,c che produ'SSCro su di me le recenti opere di Luigi Dallapiccola. ho parlare altrove di quelle d'Elisabena Lulyens, di Humphrey S~rle (I) e d'An. dré Souris (2) Senza voler oggi entrare nei dectagli d'una· discussione concerner.te aliti compositori che perseguono in differenti paesi mire simili, mi piacerebbe dire in poche p&role certe carnttcristichc generali di que· sta vasta i, atl ivifà •nterm,xior,ale •· Grosso modo, si posson di1uinguere al mo– mento attuale due: cacegorie di compositori dodccnfonici. Da una parte abbiamo un oerto numero di cx allievi di Shoenberg, di Berg o d1 \Vcbcrn pci quali la tccr.ica dc:i dodici t1uo. ni è da lungo tempo un familinre meno di compos°iz.ione. (E.' jl caso di molti musi• cisti d'origine germanica o austriaca, i qua• li, in K'tan pnrte, si 1rovano oggi !llcgli Sta. ti Ur,i11). D'altro canto, abbiamo a,•uto modo òi far la conoscenz:1 d'u1t numero non me:10 importante di compositori - in gran porte assai giovar,i - che. non 1we.ndo subito un" influen.zn diretta da Schoenberg e dai suoi principali discepoli, sono slali a poco a poco ridotti ad adottare la tecnica com• po-sitiva in p."lrola. (E' il caso, per cscm1>io. dei musicisti sopranominati) (3). Va da sè ch'c:sistono sensibili difl~re1>ze fra le. du~ cotegoric, dìfferenzc che pongono problemi interessantissimi da i,tudiaui e che m~trano a pcrfoz.ionc 111 qual mer11vigli0So modo \J"attuale linguaggio musicale si forma, si n,iluppn e s'articchiscc di pari passo cor, l'apporto di quelle forze vive e ordenti che affluiscono da tutti i paesi del mondo. Ma vi ~no pure delle diHer~nze fm i compositori d'una sola C."ltegoria; e qui Ci lroviamo nncora a conlronto cor, problemi del più alto interesse. in quanto tali dii· rerenze. lungi dal dipendere unicamente dai tcmperamer.ti specific.i di ciascun indi. viduo sj trovano e:l.SenZ1almente determinate da u~a storicizzazione del processo di com• posizione musicale che ammette un gran nurnero di sfumature o c.he "Si coloriKe d'un s.er ,M differente secondo la stc:na • lem· peralurn • delle condiz.1oni che lo gen.erano. Qualche mese fa nndai con uno de.1 mìc1 allievi a dare un concerto a Bruxelles. Vi 1ncoi.trammo dei giovani compositori belgi le cui preoccupaz-ioni collimavano qualch• volta con le nostre: e, si capisce. noi .lvcmmo ·con loro numerose: d1scu!o81oni. A conclusione d'ur.o di tali incontri quel mio nllicvo mi comunicò un°osscrvnz1one da lui falla e che lo stupiva: in linea gencrnle, mi di~, si nota una d1Hercnza assai spie• catn fra r uso dclln 1ecr.icn seria che. da una parte. fanno i composilori della nostra • scuola-. parigina e, dall'allra parte. i comPOSitori helg;i. •ng;lr..J11i n italian, rii cui abbiamo recentemente: conosciuto le open:. Tale diHerenza cor,sistt: princ1pa!mcn1e in questo: che il « noslro • ,11teggiamento sembra pit'1 radicale. aembr11 voler abbrnc· ~ 1 1~~-tr- 1(~ / Na MESE DI OTJ"OijRE G. 8. An. Riolc.tli è staio o Parigi'. doue ho incon• rroio n.umcro•i :scrittori e urhs!a' / rane.ca, /ro 1 quo/! Jean Paulhan. A udiberh, Ga,briei Marce/. Marce/ Jouliandeou, Georgc /Jroque. /ocques Madaule. ecc Il n~lro direttore è lomalo a Parigi a/lq fine di· nooembrc. di ritorno da un SORgfomo ·n lnghihcrra. -~ ----C-é:!~"5---S- ----ç-- ,... ....._ - .... ..... -..: ~ ~- -~ musicale LEIBO\V[TZ cinre In modo più rarhcali: In nuova U:C n1ea, più esclusivamente 1-· più per CIÒ eh<." t-...:,&."\ gencrn proprio come POMlbi.1tà • 111e. due•: inenlrt' I an,eggiamt:nto dcli.. mag– gior patll" degh ahu 1.uovi .,depli alla mu sica dei dodici imon, st.mbra lciillmoniare maggior c,.t1nz1onc r. qu~fo rigunrdo Atteggi,tmc11to nHlical<• della. scuoi.a ·' 1iarigiua ,. E' questo un 1.-110 1ncontcstabde, e:. il fenomeno da Cl"SO costituuo sl rivela re• lntivnmcnle compleJJMO. Una prim,, apiega zione s·1mpor,~. rna CS3a è incomplt:l..t: giovani dodecafoui.f-11 paria•111 sono p,h~,,l tuni per 11 mio in~gname.nto. bn~to "u lunghi anni di pralÌca dodcwfor.ica oltre che su una inveliltig,,z.ione s,crupolosu e n nuzio-sa delle leggi teoriche di taLe -pratica Non c'C dunque mouvo d, .1ttup.1r!!11 se ce> lor<> che un tal<' inscgtiame.iuo ha condotto verso l'adozione della tecmw dodec.alonJca, affronlano tait! tecnica .c.condo una prospet• !Iva più radicnie che: noi, quelli giunti allo stesso r1sultato qua1ti unicamente spinti dn un impulso spontaneo. più intuitivo che ra gionafo. Ma. ancora un~ volta, !aie 11piega. zìo1,e non csaurisc;.c il $0gget1o 1n quan o ])088iam constatare le medc:,ime diffcrl."n.t:c lr.l comp()BJlolÌ 1I cui processo tn materia d'adozione: della tecnica d~i dodici suoni è stato sensibilmente analogo a quello dc:1 gio– vani compositori parigini. Ho potuto rendermi conto d1 quc:::o ncè\'~ndo molti !1par.1tj da. gli S1ati Uniti. alcuni dei quali 1eslimoniano una coscienza orinai aS901utu d1 tulle le nuove po"ibilità 111dmJ~ r.clla tecnica dei dodici suoni. mentre altri sembrano in gran parie maneggiar,c tale tc;.-cnica in modo nu· tentico ecrtamc.r,le. ma vincolato d" molti legami fm il linguaggio nuovo e que!lo del pass1tto. f.' così che, per eHCmpio, dtvcrse raccohe di melodie d' .,hronde molto note– voli di Théodore \V,c-ngrund Ade.mo (un allievo di [1.hoonberg e: di dcrg) ai riallac• ciano piuttosto alla ter,denz."l di utilizzare in modo C08tantc dcmculi < prc·dodecafo. nici, mentre un'opera come l"Adu$ Tra. gicus • per dieci strumc.nri d'C:rich lcor Kahn (un autodidatta in materia di tecnica dei dodici suoni). opera che mi .i,embra una delle più s1gni6ct1live della g•ovnne produ. xione dodecnfoniCft. si ri\•ela totalmente voha veno la più rndtcak realiuazione del nue> vo metodo di çompo:siz1onc ~mb1.1 du1tque che queU coc~istenzn sotto tutte le la1i1udini qualunque siano le condizioni sociali di due tipi d1 piani compositivi 11ettamen1e distinti nono• ~ante la loro comune origine, tiia uno de· gli Mpelti più importanti dell'nute.ntica al– llv1tà mueici\le contemporanea. Ho già SOi· tolinealo nllrove. come ciò che carn11e.rizz.o essenzialmente l" nostrn cpoea, sia tale pa~. saggio da un antico ordine musicn{c a un or• dine mu!tic.:ile nuovo. Tale: trap,,sto s'avvera con una forz.n prodigiosa ncll'opcrn d"Arnold USCIKANNO PKU5.>l\'1AMl:.N IJ:.. Du o51é dc chez Proust di Frd'1ço1, Maur.:.Oc; Htatoire. dc la France di André Mauroi•; Avonl la de\lllructton d'un mor,de (Dc. De J.,cro1x à Pic.u,JIO) cli Clauc/e Roger·Marx; L'lnnooent, romanzo di Ph1/ippe Hbiol. it quale :da terminando un naotlo roman~o. Dut"l MAURICE MAE.Tl:.H.LINCK ha com,Dlir., lo a; anni e ~i lrovo ottualrnenfc a N1::.za. Les Ed1t10°na du Roche, di MontJco pub 1,/ichcranno /e sue opere ine</,lj.e e rialam pc: Jeanne d'Arc, 11..'Abbé ~ébatr,I. Le m,. rade dc., Mères, Souvenlrs d'.entanc" el df' 1eune!t~, ecc. I Nl:.L NUMERO del 22 novembre del fi– garo littéraire è pubbli"coto il rocconlo Le Pérc dc Fam~II,· di Alberlo Moraoia. lra– doHo da Claude Soci. IL SE.TTIMAf<ALJ:. "CAl{J{J:.FOUK • ha inid.oto fa pul,bl:ca_..-ione J1· La. Pcau di Cur-::.io M1.IJJfXJTfe. La Peau. 1:cco{ta con mollo intercue dal publ,lic;o frQnçcae~ è iJ .Jeguito d1 Kaputt. Mafo:parlc ha anche tei--. minalo un'o,oero tentrale, Da, Kapitol. che sarà p,oasimomenlc ro.O!J..CSenlato ,1 Parigi._ Sempre a proposi/o di Mal.aparlc, a!. 1t:nlo che la /1ratura di Kaputt nella fradurlont. }ronce,e sia aiunla alle 80.000 cop!e. Schoenberg, la quale contiene, da sola, tut. 1.==============::;i lt~ le tendenze che gli ahri .musJcisti si sfo,. zana di comprendere ,e di cor,solidare ndle loro parllcolari attivi là. Assistiamo in tal I modo a un n"meacolio considerevole, a un I ribollio d'amvi1à e di ricerche compositjvo che si producono in un gran. numero di paesi differer,ti e che fan 11ì che il vero musicist:1 d'oggi può. gunrdnndo intorno :, sè e perfino oltre certe frontiere. 1nconlrnrc il suo simile. Un'unica famiglia. spirituale Una conqui~ta davvero grandi~ in ma• tc:ria d' educazioi:.e della musica è nccc:sta• rÌamente in origine un f.u110 del tutfo i'!Og– gellivo Il piano nuovo germina e si rcahzzn nella 110ggcttività del genio. l:'..SM s'obbiet· tiva a JX>CO a poco nell'opera ove &·incam{I e tocca anzitutto r cntouro~e immediato del creatore. Tale proc~, d'altronde affo,tto logico. :spiega In nascila delle scuo!e l( lo. caJi •; m:i se l'acquisto .si rivela davvero grnnd1o'SO non può non fir,ire col lrapassnr tali limiti. L'avvcnimcnlo locale. in sim.ili circo81nnze. divenl.l un'ovvcr,imc;.\ lo univer sale. La storia della mu!ic:a ci oHre molli esempi d'una simile « e6'enaione •, il più notevole dei quali è forl!e qudlo della atu. pefaccnle scuoi.) franco.fiamminga che:. in mer,o d'un secolo, si estese a tutto l'Occi dente europeo ov· eS&n a,·eva segnalo dellJ imo scia l'attività d'ogni autcnlico composi. !ore. Null:t di stmordtnnr!o, per conseguenza. che Schoenbetg e i suoi principali discepoli. che non ar,cor molto tempo fa si chiamu-1 ,·ano della e Scuola di Vienni1 •, in meno di qunra.nt •~nni. si~no diver,uli i maestri d1 retti o ind1Jell1 d un numero sempre ere• sccnte di compositori apparticnenti a tull1 , pal;si. Nullra di •~traordinario che le con. quiste di tali m,u:stri c:ostitu1scano il più pre zioso nutrimento di lulli coloro che vi si richiamano: e r:ulla di straordinario. ormaj che 1ali mu:sicisti collochino lfl loro fiere2: ~ nel fotto d'oppaTtenerc a quest"umca famiglia spirituale che oggi :tt rivela aulcr.u. camente internaziona.le . piuttosto che abban• don:ir.si a <1uell'atto di malafede (di cui non san che farsene) consìfiter,te nel fnr d'un falso orgoglio nazionale un ideale art1s.t1co e mu:iicale. (I) Musiquc.s d'Anglelerre in Temp$ Mo. dcrne:s, n, 15. (2) André Sauri., ou le: Cl1eoolier della I a ble Ra.se don:s la Mu:.ique Conlcmporoinc. di prossima pubblicnzione. · (3) Ad ccce.:ione di Humphrey .'ieode eh è :dolo allieoo di W ebern. NO VITA' NOZZE SUL UELTA di l':udora Weliy ROMANZO Le ..r-d{lo Ji ,,u.. 10 libo, ;. Il D.Jta d•I .\IINl•ipl IIIJello YHoo, I• ,:.,111r-'9• felice Jo•e il mondo •embt» co11i1uho la ... ,,11111• p•ne di ciclo. Uo 1101110 Jet N1ud ol pori• •i• D•bocy, Il fiore plill bello del •·•ircblld. Nt, gli •"i, cbe guerd.uo ,:o,rrucchll d,i ri1n11l. 116 I vhl riuo:o•o • 1uuea11tre u•• foaelull• ohe 11111u,••• •piota d,1 ,le,,IJerio di orlvir.r• e d•II• ... ...,;, di »noluc. ,.; .. ,s, . * Plt.lMO AMORE di l':udora Welty EuJot• Wehy b■ uo••10 un modn orlgi• 1tln■le di UJ.lf >U'UOIUIII 1. , ... 11•. com, _... I• 1,ercrr1 ...e ,:oo le orecchi<!! 111 eoo gli oech, ,kl •1>0i f""'IOD•l4j e I• • ,nru.n Cl le <ih•t' •in eun 'JDC:•1• 1ecalc•, ··l'riruo Amore •• nur• la vlc:eaJ, di due glov•11i, Il cui de• -1100 .. Jomio110 •I• ue• •lr•o• l'•••iope. Nc••irno 1~1ri l•1gere li r•rcon10, rhc, ,1 .,.,lge •ulle rh• dd lìumc, In IUI pltcJJo u1,noo1u d'~1■1e. "IIIOU re,,1■re •lferrai• J•LI• m•1lr■ •111:10•/en ehe I■ \\ ""• Ctf't V11/u"'" di 1J6 paft'"" l,in JOI. * LA MIA AN'fONIA di IJ?ille Cather ROMANZO Un rhn110 Jl doun■ • liuln Jelh:ale n11 rl•I lll"(SUO pfllleloo. ÌecunfonJlbile, All<UIIO 11dA11tooi» h, .,,1. olf'I ,:aloni euro11111i u■llc •·•m1>■go-:= ,lcl Ncbruk, ~ompuue li •tu■drl) '"'" umu,i•• •••e•• ,. fcliee. eh11 .,;,.e oom• yiu1•mrn1111 I• ..ha •ff••d••nlo rd lrultU0•11 degli alf,ul. LOHGÀHESI & C.

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