Fiera Letteraria - Anno II - n. 50 - 11 dicembre 1947
________________________________ f_l_f_H 1_1_f_1_1_,._H_1_11_1 _1 __ ______________________________ ~ La figlia di Papà Naturale , Che cosa è mancato a Proust"? p I\P., 'awr;ile! Era lor:--c 1\ ::-uo nu- me o la ~u;i qualit;l? Lo chiama. v:1no co~l, voglio dire, pcrchè nnn dVevn avuto g-cnitori lcgitti1ni? IJ let. 10, la tavola di legno. quattro "'cdie, due M'O<lcllc e tre piatti, pin:oli utcn– -.il, di piombo da cut.·ina, una c;a::,a latta per lui su rnir,ur::1, iJ giardino che coltivav:1 da solo, la p:1nca di legno dove -.(:deva :tll 'ombra di uua per~ol:1, ogni sera appLna facc,·a bel lt:'rnpo, per m:1ng-iarc la minestra, e ,1l1:J domcnirn dalla mallina lino a notte. Er:1 tulio il :-.uo reg-no <l:1 pi\.1 di rnrnn .._t•,:olo, e aveva g-i/l. p;1ssato ,l!li ot1anta .. \ndando o torn:1ndo dal 1•1mitc-ro, tulta la città lo -.aiutava r-ome un monumc.•nto immutabilt' di µace, romc il dio Termine, t.:ome una divinit3. campestre che pori:\\ a for– run11, for::,c Saturno p•crcht' da varie g-cnerazioni lo s; vcdev~l sempre Il allo SlC:,,5(.> J)('>~lO t! senz:1 lllll\)VC'rsi; for-.,<: :'\Oi· rbpctlo ai r:1g-a1.z1ni, o for~ il Padreterno p<'r , i:1 della barba. Portava larghi ..::1lzonj blù marino, una blusa cli colore pili scuro a l:ughc pieglw e slacciata sull:1 camiciil, :i.n– d1'cs"-1 aperta fino all'ombe1ico a mo. -.trarc il petto "elloso, ma bianco e -.Cu1tor~o; i piedi erano nudi ncg-li -roccoli g-ros..,olani e puntuti. Una volta rlll'anno 1 d'c~t:11c, veni• va a trovarlo cln Parigi "illa fig-lin; una brunn formosa, molto \'olgare ma buon:1, che, COI pretesto di far di MARCEL JOUllANDEAU il servizio di quan.a cla:;sc; voglio dire che gli ru reso c:-:all:imentc tutto l'onort.• che egli si sard>be nugur:110, mn 1·011 quakosa di più; info1ti, si<'– come tutta la f'itt:\ aveva capito che !--Oll:1nto lui non -si era la,;;c-iato abbn– glinre da ciò che aveva ing-annato, acc-t"<'ato tutti gli allri, non ~i fu fa– miglia, per qu:into nobile, che non si rite11C1;$.C in dovere di farsi rappre. scnt:ire da uno dei suoi membri per attomp:ignan· aJ rimitern il ()(>vero vecchio; e pass:1ndo davanti alla \'i– gna, $U3 degna vedova, e davanti .-.1~ 1:t p:1nca di legno eh~ egli non avrei). be mai pili onor:1.to della sua augu– sla 1>rC-S("•nn1, il corteo ~i fermò -.in momento in silenzio. Cosi non vi furono nMj a Chami. nadour eia quciio di Moooignor dc Che-umi dc Ragnère~ çhc- ~filò per due orè auorno ai bas1ioni, fino :1 ciuC'lln dC'lla fig-li:i cli C'lodc)mir cli ìllu-.,lft• mem0ria, funerali più rdiJ?"iOSi nt\ più commo\-enti cli que-llo di ..Papà Na– tur:dc. , BHAQUt--": /,., {etto 11, :ucr.o di JACQUES MADAULE Ch(. ooa·è mancato a Prou•O VI certo, non la Jcde. nè uno •pfrito d, IIOCri/it:io ap1n– lo /in-0 c.~ 1 /'cro 3r'fl4. Si sa che erti appro fit;ò Jella propria OR'()nlO per mod,/icore u/. cuni brGTU della morte d1 lkrgoHe, e c'1c, dopo lo •ua morld. al suo cope:zole •1' p,t;Kl– dcc /rcrre •u uno bulfa macc'1iala do/le me d "Cinc. /rt.• alfre parola illesgibili. il noma d; FordterJillc. Ma non c'era bi90gno eh queste estreme lc:rt1moman:e Pt:r .aperc c'1c:. da pqrecchi anni. Proull viueua .,/lo-rito pa– la p,opro opera. In quell' e&i.sten:a imrnal(I.·• noria, che egli $i•mal}a •upcriorc. OVCt.'G di •trutto I.i vita reale. Non e' i Jork cumpio, in hdt.a la noatra 11toda letterar'a, di. un uomo aacri/ioato a tal punto alla pro~ opero. La religione dcll'arlc ebbe m.ohi ac- •o/,li e mo/ti /anati'ci; ebbe anche ero( NOlft Dl>el}aancora aouto martiri. Prou&l è uno dl q11Clli1 tutimon1· pril>'.lc(llati Ora, CBli è mancoto al propino comp.'lo. Non aohanlo perc.h~ ciò c'1e è ntr-oc.'ato, ._ /i~ dei conti. non cl I eternilà, ma il le-rnpo Ma an-c'1e pcrchè l"opera è incompiuta. r non poleoo es.sere altrimenll. Ccrfo, l'uhim. oolunic /u ,-e.ritto bene. e non è ìl meno bello della «rie. Ma "' sa c:l,c Jutto quonto ai è pubblie,ato dopo la mbrle di Proust non '1u attuto la /orma definii va che egli 01,:rcb be IJOluto dargli. In an certo .en,o abbiamo •olto sii occhi 'Oltanto le minute. l'rou• tornal)a Hnzo f><Aa a.:u ci& che ooel.)Q xritto. o la 11ito lo ha abbandonalo pr··ma che "1lt~ aoc,ae mJuto il lcmpo di prouderc per gli ultirru 1'0/umi a que.sttJ de-finiliiJO reo •i'ono Coa~ il poda è 9'oto, nella •ua .steua ~ "°"°· vinto da quel lem,po c-he egli ac>et..~ .fidato. Ciò c'1e è -ànpoH,bdc a/ruomo è pouib,I .. , a Dio. Ma Dio è tcrribi/mmle asaentc dal l'opero di Pron-"', Quc•l'aucnU? non '1a /4 oiolenza acula di ,una be.«emmia l'ro!MI pulizia, turbav:1 l'ordine di cui egli -.i circondnv:1.. Un anno non venne più .sola, ma Jcçoppiata n un uomo ric:chissimo, bot teg-aio, come lei diceva, suo ma- COLLOQUIO IN UN ESSERE non è uno Jf. quegli OtJ"t>er.ari apP:,.,,ionati come ne abbiamo 1l.t1 lonli do più di u,; M.!COlo. Si direbbe che:, per lui, il probk,.. ma non •i ,ia neppure prcaenl~Vo. Non om uno di ques problemi. almeno, che lo à, quictooono in apparenza, Ma ~ -101'tanto on.o illu•ionc. ProuM '1a creduto che l'uomo po. le.su da ~o. e ,con i suoi orop,..· mezrJ, rito. Le -.pese :,Ile quali ormai si ab- handona\·a ri, 1 cla,·:1110 una vita lus- e L'albo ml w,ela11a 1ulto 1I eiomo nenuco » ~uosa, e lei "-le.c;sa s'era .,~g-cgg-iata come una g-r:111 d:tma da Carne\•ale, A Sù andiamo.. Eac& dallo econcre .;0n vesti <li c;Cl:'l a. folpalà., cappelli a degli 11Jtan;1 ... Com~i le tue ronc ... Li. piume che Je ~tnvano bene, c;j diceva, bcra la. pe:raonn che tu sci. da codcato fango c:-ome j grembiuli alle vacche. Silc- vivente che giace, in formn d 0 uomo abbat• tuto e a.bbnr,donato, nel disordine delle l.cn. r~1cggi:1Va il me~cato, IUttc le primi- zuola del tuo letto ... Rinai,ci. N'è ,1 tempo. '-'C erano per lc1, e: nulla le pareva La notte ai decompone. E perde rapidamcn• a~ba_st~n:,~ c~ro. ,\ poco_ 11• Jl0<_" O IOV~- te le •tdle, e il ~l<'no drl giorno che .torse !.,"liolrn, d1 1)11.70, CUSCll11 nt.•.:unal:, la pèn,.tra. Lo luce a'111a1nuanella profondu -;edic: di stile in,adevano la ca~ttn, ~nnZA delle tènebrc (.orrompcndot,(" la c1i.:.;truggendonc la rnodcc;tia. Ai vasi I 80 Jenne unità. Come pr~otti cL codesta cor. s<-m~li«:"i, c;ac-r_i,_:rnncriti da:;rli :l~rni. si ru.z;ione._ai veclon~ ~pparirc,, qui ~ là. ab: -.o~t1tu1v:ino 1rrispetto~amentc 1 n1n. boui d1 co1Je, pnm1 ain1om1 dc51h oggetti noli profani, sacrileghi. P:tpà Natu- e degli CS8Cri che .tttnnno J><'resigere da lf'" raie guardava di pessimo umore luttc riapoare ~d atu ... 'lnclle cianfru'-ag-li<:, borboltando e B - P1c-tàl Non po111ao. l u ch 1 cd1 01cn1'"– .,ç.uotc-nclo il cnpo ogni qual\•olt:-t ve- di mer.o che l'impos.1ibilel Il pc80 del nuo deva J~ fig-lin arriv:1re CC)II IC br:iccia corpo è quello di tunn Ln, tcrrn che sta aott~ c•nriche di un numero ,li rcg-:lli :,,1._•m- di mc. Come vuoi che. m1 11lz1. che ~llcv1, . m uno volta e tulio I eMCre e tutto ,I non prt• mng-~iorc. cttSC.to che .;no intimnmente confusi in md * Il minimo afono il nun1mo tcntath·o dello spinto non ""'°''° • pouib1li a1 mi~ metti m qu08Co rnomcnto, Lnsc.iam1... Ah I Lascinr11 I A No. lo h 1101,pinge,ò n ricostruirti. 8 - Mn ti dico che sono 1mpos:iib•litato, ConecpitlCi ch'una pietra poSM modific1113i rcrc-.a, quc-,to era. il -.uo nome ma In chiamavano « la gro.,~a 1·erc!,u Na. turale 1, o "icmplicemcnh' ccJa gro!'Jia reresa 11, avcv~ una li,-lic~:·cia nel quartiere. Le vt.'nne in capo <li darle 1l1ari10, di fornirle una dote e di far tulle le spese di un matrimonio t:he :..arcbbe stalo il pretesto per una scor– pacciat,1 1rggt•ncl:uia. Furono invita– li il sindaco é me1:za ·itt,'l. l.'IIOtcl Continerll:tl, rcqui~lto, ing-hirlandato, -.npev: 1 di nrro..,to e di v:1nig-lia dalla cantina al granaio quando, aJla una dopo me✓.zog-iorno, apri le ,uc tre [)Or1t• fiorite a unn folla in ghing-heri l"i1e sq.,:-uiv:.1~l brncceno un.1 <'OJ>pia male :ipp:11at:1 e un Pap;\ . :1tur:tlc ,·t•~tito a festa a ~uo 111:ilt:"rado, i-on la pipa in bocca, cli umon.· più nuti– \'O t~tw m:11. t.' dtl• face,;1 appoMa a ,purnr 1, d;\pf)(:rlullo -.ui 1:1ppNi, ~111 fiori e sulla gente. hrcva ben r:1gionc cli non r>rcndt::– n· ,ul ,erio quel baccanale. lnfolli, mentre (;,i stnvn per versare lo cham– p:urne, vrr'-o le qu:1.ttro (crn un saba 10) un:1 f'.trrO,..l':1 ,1 fermò d:1.,anti al. I 'o,1crin e ni sce,l• un i'J)('llore ddJ.-1 polizi,1 p;1ritrin;-i :10::01np:l(:-11,11t, Jal ,·ommi-.sariP loc;-ik~: 'lucs1i .;;ig-nori llll:l\'er~arono il ,,c!-ittbolo, ,.:11irono rapicl:une111c l:1 ,c-nla che li "'<"p:1rav:1 clal b:111chet10 1• mo.,sero dritti l'u110 , c.:r<-0 la i,:-ros~:t Teresa. 1':111ro ,·t:rso ar marito. mettendo loro In m:1110 !JUl– l:1 ~palla. I g1._•11darmiche li c;('f.,.T'Uh·n– no ,i),1rr:1va110 le uc;c-itc, ed t.~"Coli tutti e due .tncktr~('ne amm,1.ncttati, tra l:t gente impietrita dallo ~lupore, ,alvo Papà ~:uurale cht.· c;i mi ... e a ri• <lere. ma di un ri~ incsting-uibilc- d1e ~li torceva il v~ntre o che lo (N"c· mo. rirc la sera .ilessa all'ospeda1c. fl lunecll c:bhe per i funerali la t,ar.1 rl<"i poveri ,,.,,,..:1 len7.uo1f't funebre. <: 1 r, sè tlCS8,.'\ dn. @è. alt.""3, m modo tale c.hc trovi infine il ~no di hbc.rarai dal •uolo c– balz.arc 1>rod1gios:1m('nte vcr.a l'n.lto? Asco!. ta I La-.ciami. lo "Cno come 11!-!Cnle nclll\ m.ia prc.,cnz.a, e- ftppcna A metà presente ndl,1 min M&Cnza Non vi isono legami 1 n mc fta t.-ÌÒ c.'1c l)ede, che vuole., c:ò che dura ciò d1c o:imb:ò ciA c'1c ,a e ciò eh( farebbe .. Nor, d•atin~uo ciò ch,e fui, che ~no, c poNO Cf!Serc E tu. cnrncficc. m1 obblighi n nsponderh, quosto è co•ì penoso per me da ..entirmi vcnire 11f(li occh, 111 crtnu- d'impotenza f'" di rifiuto. 1-\ Pinngi pure, ma Vivi I.. Eaci W\llo ~ato d1 larva. Sciogli codct1to m.i~r-Abilc mixuglio di 9ens..,voni cqu1v11lenti, di ri– cordi 9ellZft impiego. d1 ,ogni &enz.a credito, di previ.ior,i acnzo c-onsiafenu. Richiama all'ordine. riunu1ci tutte cock$~ p,1cc:olcfor -~ non orientate d,c ei di•pcrdono ncll:1 tuo fntico Lo tua dcbolcno :1hro non è eh«- la loro conru.sionf'". An<ltiuno i.e-pàram1 tutt('" co. dc.-slc •pcc.ie : r;1duna lr tue cnn-gic d1 ste8M r.atura.; non Q>nfond.erc più il vero con 1! faùo; ognuno deve 9ervirC' 1,I •mo prec~o momento! Org:,1.nii.u le d1vC"r&e p a.rh dd tempo com plesso k- quali ti pcrmctlano di rar agire quello clte non è IJU q.uel/o che. ~. C" quello c'1c ~ su quello che non ~ .. Di"'pon1 f'"or– dina bene IC"tue gambe e le tue bracc.l-8., r- rt.9t'nti 11 tuo polcrt- fino alle Cfl(rcmill\ del tuo im~ro Ml codeste mcmb-ra. lmpos• !fèas...,tidel luo aguardo e crea. /c..•· lo •oo~to, ir.vecr d1 ::,ublN'" tutti gli nccJdcnti d('II,-, di-4tcaa coloralo. ... Di~srn., dunouc. con co. dcsLo sguardo 1n mo\rimento. In figurn ne11:1 ckgi1 oggetu. Ass.curati anchf'" òdla lua po• tenza. intenorc EsiHi. l"'-.crc la, ecc.ila la h. hcrtà generale cl.e-i l<"nnlni e d~lle Forme dc-I tuo linguaggio; rusv~liane le fl90rse d1 c::om.b,naziorc, di rra.sposiz,ont'. d'articola· zionc:- dcli~ idee e di di1111nzionr-dei con• (:Citi d PAUL VALER Y B A - on è lUIIO, B Che vuoi Ancora da md Du1tingw tu &te.No 'Re mi riaueciti o nu a8fflnlni? A - Non è tutto, ti dico. Metti in aitone 1l tuo pensiero. Appoggia S'U qualche• punto che comir.ci A fnr Impelare nel 1uo irp1rì10 l'anelito di desidero e li,, polen.u di duratn{ per cui si d1apormnno, in la,-ore dello .vi– luppo complrto di cod.. ••lo senne, l"insif'"~ delle. •lmilitudini, J,o aµaz.o delle r-110na112t'", In quantitft delle po--ibili1ft. infuik- denllo quello che tu sci... B Toci t ti eolo rich1411lo delle I') forte mi accnsc1t1. Mi coa:tnnai " 11V•urarr l'immcn~ pc.Ml che bitogna dnr,i per «"– ltte di essere a metà morti... L,sdnnu. al– me.no, tutto il tempo d1 ntom;:ue tcl\Ul froppn aoHcrc.nzn nè rimpianto. do.Ila con• d1z1ono di co&o'\ n quell11 di be11tift, e dolio bestia nll'uomo. r dall'uomo a a4! ,t;lf'"QO. all'unico ... A - Vedo c.he - 11 p,ù difficile è- comprnto. Or,1 ti «>lievi sul go,~lo. B Ahimè ... ~;. mt avegìio. ~on rooro .,,ì1 co~ in ~uilibno rn, 11 1u110 e lo uro 1•n r,icntc mi avrebb.r rtbuttn.lo nel nul del mio sonno; un mcnle mi nvn.•b~ !nito '-Orgc;e, edificato in fol'"UI,pronto I\ vivere ... A - Tu •lai differcnz.iandot, da te llfeuo come cbffcriscc dn una corda alleutnta In •lessa cordn le-.'\, 8 - For8C. Mo io m1 5enl0 anz1hmo alla• r,,mcnle la predi\ dt:i miei poteri. Ln rn.1a memoria mi o&&eM\ona.. li mio Intelletto eaiJe, e In mia vltlÙ d'ogire nbbondt1 nei m.ei mu8COli c.h'essn lnduri!ICe; 8Cnza llCOJ>O nncora ... Sentire. potere, volere, snperc. do. vere" ... Tutti I dèmoni dd giorno •1 .rirar.o. A Conaid.crt1. que$1o giorno vergine ... 8 - Vergir-c comr In vio ... Appena v1 pcnBO di3linsuo ai prtmi raggi del mio trpi• nto djverk cure e p1coccupaz.ioni fornllll~. eucri che mi ottendono; e sopratutto, non ,o quale cotl3 no&ol,iutmn. d,rficiliSl'llm .. '\ drt fu .. oggi SIC!,SO. A Quale cosi,? 8 Ti dico che non so ont.orn l-..Aift è- lultnvin veln1n. Unn urtcz:z:n tK-nzn voho. E prM1derà qunr,lo pr1nm rutto il ,mo nrp..,. rt110di 1c.mpo. dì luo510. di causn, di for"ta. esecutrice ... E dirr c.he ho tcnulo ciò in ~ lutta la notte; che mi sv('glio r che c 1 ò 11 ~ve.glia: e chC' una g.ornatu, la qut1lt'"non 4.'-.i"lt~ nncotn nr è vià del tuUo .wvdf'"n&ta A Auend1 !"evento. Forse~ verso "'Cri.I. NUA"Ì hC'to ddl" concluaior.c di qud,ln viccn– dn. r forse 11..uai contento dl ft- ~e8fll0 8 Ah!.. Pt-rch~ ntomnr«- ;1d c~rd Perchè mi hai ttallo dal rango fOKforcaccnh– tr" la veglia r- 11.eonno? Oiw•nlrr eh nuovo un tale... Colui che porL\ il mio nome, che è [1'8 le. sbarr,e delle mie ab.ituchn1, dei miei impocci, delle mie- opinior.1. cane-o di tante: C09t'" che avrebbero poluto C$-fer(' 1uu'aJtre CO"<'. e che !k:nlo 1tssolutt1menle accidentali. r che 1uuavia m, definiacono. Perchè) Pc:r. chè dann, vinto al aole con()eCluto. " alJ"/m mutabile McdC'11imotrop90 conoeciuto) ~e a «rt1 ci 11 addormenU\. non è un modo di dimostrare 111per[cua ,ufficicnza di aver vitsuto il giomo che at st., 1crm.inando d, vivcrel Un' ..,pcricnza d'alc-une. ore non dlC'f'" I tulio) /ntelligt?f'lti pàucc.., Qu:rn1e volte t>enlo ,;,rooo.,-~ il paraJi90 perduto. Quetfo me:z,o era, prcci•amenlo, la poe,io. Se si gtun me Slesso c.0noacermi A memoria I gC9H a mettere in.i eme un •arto 1cle c.'10 iJ A - Ecco che tutlo va pe.r il meglio, - tempo dovell,IIC lroc>arui•i impigliato; i/ lem– c.omc è detto in Moliè.re... Vedo che ra. po. il no,tro più 11ottile DL°0'90'1o, olloro gioni. che componi idee e dà, formn al tuo non ci sarebbero più proble-rn,; e l'uomo per,eic,-o. L'cnc,.g-o uti(1::.abtlc frn. breve «>· dil)cn/ato creatore nQrcbbe raggiunlo la p,v, vmbbondcrA ne.Ila tuo economia, e r1 1 pon. prio aalve.uo . clc.ra_i tu 111casocon pro8'Ctti 1 decisioni, crea• I Ma U t~po non •i ~ la-.c:iato afferrare, ziom e di11truz1oni alla domando che mi ~l,è la Vita ~ hr-eoc e rar1c ~ lungo. Non lai (o eh<' ti 7.ai) • c. che non atnrnettc al- .x,ltanto ,{ ~anpo l,a atlcrrafo _l'arti,to P"'– tra rispo.ta. Non ~'è alcun "percl,è ,, quan- m'!' c'1e: eg/, aoeHc potuto term "?re_ la pro . . pria ope.ra, ma ancora danro netl ultimo oo,. do ~ fratta de.Ila orta. lume un'alluanante dan:.a J. morie CO. B Forte hn.i ragione. inl)(lno Prou•t si ~ 11acri/iealo~ 1noan~ a: i: A - Mi sembri inticrnmcnk- r1sveglin10, in un ccl"lo l't.o/llO, diNOlto nella propria 1icoetitui10, rtcostruifo... opero. Si è moho xrillo au que,la perdila B Da d,e lo CAJ>'sc.i? delfidcntità ~noie, .tu que•ta anoli.i mor A - Dal fallo che ajamo d'accordo. Al. tale in c:r.n· rio aoompt,re ,otto le proprie macerie. /o non 90 ,e ai 41 o·..to bene quak erd l'e•trema intenzione, Si trattaw onz:t. tutto di •pcz=arc ce,li l•m ti; di non lalO<Jre i nO"lri .ontinumli pii'J /orli in apporcnra e più profondi colmare il campo dello no– Mra co.8Cienzo al punto che queslo non ri– mane,~ libera d1 dominare il eonh·n,:entc e di c/cvar1i a un ordine più alobile. I aie eio appunlo il mari irto dell'art Ila che DtHleoa se 9'cHo per r-iu,C-rc, eo•i ~omc q.ue/1' eroe di Dostojcv•lf.ì che •i pcr,undc che, ,e Gt,,cne 1/ coraggio rii tu'cidor11 per dimostrare agi, uomini c'1c noi •iamo podroni della morfa, oa,c-bbc .oppre-uo nello 1le990 tempo il lf. more clc:lla morfo e /alto dell'.uomo un dio, . loTa fra noi non v'è alcun poeto per le eoa~ IXlgh<'; per le dom.imdc che sono ri1poe1c, per le rispol'ltc che aono domande; per 1 problemi che cercnno i loro enul\cil.\tì: per , tcrmini dir- roloro i qu11li ne fn.nno U80 credono più ricchi da loro li cui: per l'in– genuità che crede nl .apere .en:a potere ... Mn che f.u? Tu sahi ruort dalle lenzuola) 8 - In piedi •., lo eono in piedi. lo ballo COI"• il Ulllone nudo In rcahi\ dd mondo &l"n. eibile. A E' Ull modo oonle- un nitro per fo,c un colpo di Staio ... E poi? .. Tu t.i vesti? 18 Eppoi... Fiuò quello· che bitogna fare Mi .cnro oll"improvvieo un'encrgin &traordinaria.. Mi trovo cnrico di vii.a e quui im.b.'\mU~IO da una libtttft di pen-..'1re e di agire che m'invade, come for1cmente ec– citata dalrimmincnza ddle diffic:l'"lhò o dal rcdio che mi acca8Ciavano l'onimo. poco fa. A Allenz.1onc r... M·inc.anln il vederti co•ì difftrenle da quello che con tanla d,f. 6co:1à ho s1.rt1.pp ,3fo allo 111atodi v11a.con• follR. Sono vcu,mente pieno di gioia per la tua mclDomorfo,i. Non cri nienlc e ora tu fru-e~ti lutto I Mn eia bcr,c nllcnro Non abu. .-:are dt code•Lo vigore 1-A M"rft ~si~f'". E.ii8o viene sempre. 8 Crt-d1 tu che: la mia luad,Là 10 non Lo vcd11 venir ..) E credi ch'ea.."-11 non pensi 11proprio creputc-olo?, t anzi non l\1mmiri? Non è mernvigl•a sublime 11 pe.nta,c c.hc po'88CdiAmo in noi stet.Si d1 che l'J)<lrire n t.oj •lcMi, mentre lul!e le coec come prc.e. di qu11lunquc genere ,iano in unn wLo. e ■ICN6 rete che le 1raac111 ~1n.en •1· bilmente verto l"ombrn, - le pcT90ne, 1 pcnaitn, 1 dNidcr•. e 1 ~ni e I mali, e il mio corpo t' Qli dc•. si rÌllrano, •i di8801- vono, 1'aumi•1,tnno. Sotcurano insicm.e? Niente è- avvenuto. Tullo aparisc,,- in uno. volta. E' bello ciò? Qunndn ];1 navi'!' nf• fonda. il cielo avftniKe e il rnarc evaporn Ma ora, Amico. guarda quanlo <111e..iopu. sno ~ potenle. Euo pcrcu<.te lo lavol&. La ste~ forza è nel m.io cuore. c.he è groMO come lu•, e bane m µ1er,o il ttmpo della min 1>01enz.a I.. lo -t,0no miaura e dismisu?.1, rigore e ltncrczu. desiderio e di.degno; '<) mi oonsurno e mi M:cumulo: m1 a.mo e mi odio r m, nscn10 dalla fronl«- hno all'alluce. acceuandomi 1-.l q~lt- sono, qualunque io ,ia. rtapond"ndo cor, luUo il nuo c&&cre all.n dom.o.nda più semplice del mondo: O, .. rosa può un uomo) 11,od di ROMéO LU(C:Hl:.SE) Occorreoo all'arte ,,uell!o marh"re, non ,ra per IUKilore nuoc,i fede.li, mo come un e..em• pio lerrib /e e magru/ico del no•lro polern e della no•lro impotcnzG• prima che la ,torio compic•ac •u di noi atroci rapprcaalll:ie. Oro A co.,,a /alta, e noi ci rivolgiamo a Prou., come ,e egli' ,.lc.,.o • 1 1)()/geue uer.o /e c1ttd dialrutte, Sodoma e Goniorro, come la mo slic d1· Loll, mutala in .tatua di .aie pe, c.. cn1 l)o/totd, o oome Orfeo quando per dctk- Euridice. Qacala opera immen90 e $),Ul-– lulanle vibrerà •empre di una a:trana orta aulta .aglio di quel Parodi•o uielato cho l'omore e /'arie oi promettono •cnzcl pot<rrcclo donare. Proufl A morto come MCM in UÌ•to della Fer~ 1-'romeua. e• aflrat.)C,-90 altre lotte che no,• vi giungeremo, mo l'rou.i non aorc\ 90cri/icato la propria tfito 1n1JOno M la •ua opero "7tlanc uno d1 quegli apecchi m.a– ~.-i·ci n cui l'uomo. di 11eoolo in 9COO!o,n' cono.,,cc il •uo Ooho orrib:/e e mcrai,r"glioao c. dietro di ~- lo divtna rO"NOmigUanta, iJIJ'in/uo,; della quale non e,111te nesauna I 11,03,ri lettori re!idenii in Francia pO$$OnO abbonarti alla "'1F~ll o\ LE'l"rJmARIA L. I. B. R. I. s. LICUE INTt-;kNA1 IONALI! 1111:U,IOGltA• v111oua HMUIFJ\CIIF.!,ll'loli'OHMATION-., _<t;,~U.CTI0/>15 27, rue Saint - Aadrl • dClil . Aru l'~HIS IS · Tél. Odhn 1;.~t
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy