Fiera Letteraria - Anno II - n. 48 - 27 dicembre 1947
4 dcnclo fin doYe arriva,·a lo sgunrdo. Certamente essa co-oriv:t anche la campagna intorno, ·l'intera pianura; ma nella città o~curata per il timore delle irn.. ·ursioni la sw1 petulante l>1an– ci\e;,z:1 scmbrav:-1 Q'ricl:lrt: e C'lliarnarc lassù, quasi m\'Ìtare alt'ofTes:-i. yual– chc ombrn imbacucca1a pas~ava h:n– go i muri ton l'ombre1lo aperto, cd era piutto::-lO comit·o v<:derc sulla 1,:.:r,1 eupola di set.i quel bianco t·umuJo ri. lucente. Ecc·o qu31 era it mondo ,,ero e mediocre, Quando Angeli andò ,,..:r hl ~ua via, anche Duccio si dirc..,:;c in frett;1 nll'albcrg-o. Dietro :1 lui si perdevano con10,1~ clendosi le p;trolc: e il rumore della gente che usci,·a dal L-catro, e ben presto c~li si trO\'Ò solo per via, con ~•ombrello aperto che a poc-o a poco g-li si veniva apocsantcndo sotto In neve. In quella hi:inca solitudin~ in– ,·crn:1lc. nel morbido si\Cn%io della città as5opita, gli scmbr:l\-a lontano · il conc.:erto che :1\'Cva te~tè ascoltato. L{' persone, la musica e i nui suoi effetti gli :1pparivano g-ià cli un allro mondo, di un mondo e_ii1 luminoso e civi\-.: che senza rimedio fosse stato Ciinccllato da quella g-ran neve ch'egli ora veni\·a calpestando. Sembravano irreHli anche le belle sig-no,·c che ,wc– vano applau<lito Ri1ssolo wtte accese in \'Olto. perfino la fan1.:iulla ch11lc treccine bionde, animata pur css;:i e resa quasi bella chdl'cntusia~mo. Le diverse ~uggestioni di quell;:1 :;cr.ita !,:!•li si confondc\'ano nell'animo :1ccom– pagn:1te da ben precise immag-ini vi– ~ive. ma l"c:"~gere come se 1(' vecless~ in un dormiverrlia, o nell'incerto so– pore di quella nevicata. Mn :i tali im– ma(!'ini se ne opoonev:-i i;emorc un',1J. lr;1 ang-o~cios.1. quell,1 cli un rag-azzo che g-iarev:1 a terr:1 bag-nato e -sp~rco <ICI suo stes!-O sang l1c, c.·on 1e braccia stretlc a dircsil intorno nlla faccia. Povera faccia onllidn, ancor r,ii1 biiln– Cil di quella fredda luce t.:hc veniva climinucnclo ~otto la neve, sotto qutl. 1:-i fitta e morhicln coltre che addor– menlav:-'I olaciclamcnte ogni resa. Due. cio si affrettava t:omc poteva, stimo– lato dall'c1spro freddo puntrentc. Ai suoi IMi le ombre elci pnl:-1ui si nl. lon1.-11rnv:1no eia una parte e clall'al!ra in futr::t, ed eg-li ebbe per un ,nomento ,mthc l'i1111,1·cssione di e5scre rimasto !<-Olo vivo in quelt:1 -.olitucline. signo. re cli una squallida tcrr:-i il t•ui oriz– zonte ros.se chiuso per l'eternità da c1uel bianco sorficc muro di neve. ~ Per il Teatro delle Arti. Le prime fiale della peti:ione a S. E. .4 ndreotU pcrchC ocr1ga reslifuila la D',d– ziane Arl:$1ico del Tec.1/.ro delle Arli ad An• ton Giulio Bragagl'a, per una s!ogion~ di prosa Jal·ana spe,i,nen!afe, una Mran,.cra di alto Uocllo intcltclluale <"rl un11 Ji lealro mu,ico/e .prezio~, l1a raC"t."0/lonumcroac ed m1porlG'nlÌ firme. Lo sofloscn":hnc 110 a:i!'-unto un calnroso tono pld)scilario. giacchè l'ìniziot~oo è sld– ta ttitlamcnle senlila ed applaudila. Cosli· tuiscono il /orte della vibrala domanda le firme di Ufl ccntina'o di cllor:. lro i quall lroscri&Jiamo soltanto (fucile da Ren:o R'ICci, G!no Ccn>i. Eua Mogn;, Lola 8roccini1 E&J: Moltaglooli. Giuditla Hi,sone. Lomberlo Pi– ea110, Paolo Stoppa_ Vitto, o dc Sica, r·na Laltanzi, Emma Farnesi, Anna di Meo, Elena. da Venezia, Nella Bonoro. fernnndo Solicr,, /toto p:rani, G:andomcnico Giorgio. Silvio Risi. Gio4to ·1 cmpc,t"ni, Ubaldo Lo(, Talhna Farnesc, Augusto Mostranlon1, ,\}a,:al Saccenti, M caela G1uslin:ani, Clara Ristori. Anka Griorolli, Assia Noris, Gu– gl"clmo 8arnabò. Luigi Por;<·se, A. Sa/c;i. ni. Augusto Ma,cacci. Lia O,londmi. Augu· s1o /nere-xi S. PanicaU, !:,o,ndro Ruffini, Adolfo Ccr:". Carlo Romano. Lauro Ca.::o· lo. Velio Galvani Can.-cchi. Gaetano Cl1iu ro.:zi, Emi/io Cigoli. Giooanni Saccenti. A milcarc Pettine/li, Ce,ore Polacco, Gual– tiero de A ngelis cd allri num('ro,1·. ma molti numcr0$J scrittori. cr lic·, pillori, regi:oli lwnno aggi.uni; il proorio nome alla in;:iot.lcJa della genie di teatro· Em,'bo C<-C· cl,i, G, B. Angiolel!i, Bonaucntura Tccch., G-p,rgio Caproni. Rouo di San Secondo. Gorgia Prosperi. ::,ante Sooarino, A nlonio ..tn·onle V;•(l/.ano 8,anccli; macslri l'ìt Iorio Cui, GoUrcdo Petra,.• e PretJitaf;_ f\1,_ no Maccari Enn O de' Con rin; G irlini S /~:dri, S1~11one Cuccia, Pron~o Ferrara. Gastone Rc-ni Do, a. Giuseppe Rosati. Scr• ~b Pugliese, R M dc AnRelis. Corrado A foaro. Corrado So'ia. Ercole Patii, Fabri. z o Saraz.ani. Enn:o Pla1ano. Feder"co M1 sosi. San,lro dc Feo. Ermanno Confin . Vi'. nicio Ma,.:nucci, Diego Calcagno. Enr'co 1-"alqui. Fronasco Ca.'lar;. Vincenzo Taio• rie-e Or/eo Tamburi, Fermo Gcntilini. A m~r:go Bartoli. France!ICO , ombcrl.tni. L'ano Ferri. Enri-:-o fuld1ignoni Guglielmu Mcrandl. Gio1JOnni G:t:/io:.::i, Nino Meloni. L. Chiovorelr. Homolo Marc~tlini, Luiai Cli.orini, Marb SCTan.drei. Enrico Prampo. lini Mauarano Ta..-·cco, Pio Campo, Wan da · Capodoglio, Ferruccio Ulhi. Ubero D<' L, bcm. Renato A nizioJ:llo, Valentino 8om• piani. Stefano Landi. Leo Longanes .. Neda Naldi. Enrico RattJlio, Cualt'cri d· Sc.vi La=– zaro A C. Ferrara. eoc. A~cl,~ lt: R-_,iate leatral1 Dmmm.a e Pal. coscc11ico l1onno oder:fo serioçndo ,>uac' pezzi. l'IER \ LETTGRIIU-\ Visita a Silvana Mansio Non è 11.11a donna, è il nome di una località della Siln attribuito da ,,.,, albergatore dell' ltaliCt settentrionale che vi ha costru.ito un villaggio J r~::1odi 1::'~~~er/e~:o~~:r~ncl~i fo::h~e:1: nei vasetti dei raccoglitori. li sole riscaldan. do gli alberi rende fluida la resina che ac· corre per rinsaldare la corteccia intaccata. li, questi giorni il cielo è coperto e la tem. peratura è bana. le fcrile s: sono inaridite e i rnccogli'ori sono preoccupali per i loro guadagni La natura va per conto suo, gli uomini per conio loro. S: comirtcia a capire che con l'immagine non ci si fa nulla: nor, si incoraggia la na· tura. nè si confortano gli uomini. Pare che per \'immag·naz.ione che ha dato vita a tante l~iche aristoteliche e non, ma sem– pre logiche sia suonala l'ora della li,ne. 1 1 or• se gli uomir,i potranno ricom·nciare a pc:n. sarc. Uomini e uomini, gli uni e-Mranei agli altri m.a ,senza rancore, e quc,to è grave perchè un rancore più profondo e scono· sciulo si d"stende al fondo di lutto: si in. contrano e dopo i primi ter,tativi & ree i proca comprer.sione si staccano senz.a che alcunchè aotlenga. Se sulla costa calabrese di front~ alla Si. cilia albeggia. la luce, non più orizzontale come vuole l'occhio a quell'ora. si scom• i;one ir< corline che. salendo dalla tcrrn ver. so il ciclo. invece di t,asformorc la velocità. in colori e quindi las-::arc che ognuno di ess~ tocchi auc!lo vicino e lo ravvivi o lo attenui c-hiudono (lli o"gelli: e nell'in:iiden· la dell'oggetto .1i svuota la romanticità della vis·onc. Bisogna osservare da vicir,o le perso11e che si salutano intim,1men1e: prima di abbrac. ciarsi. _n,., o-.-.-n..l.-,,. nn7inn,. rl.-1 rn,on a'· trui poichè non è possibile giovarsi degli occhi. le mani ,· protendono in avanli nella ricerca di uh'a resistenza. Finalmente per meu.o di alcune parole pronunciale a voce alta. quasi gr'di, i corpi si :wvicinf''lO e le braccia cinp-ono il collo. Ma sarebl--e assur. do voler ricostruire con qu,..ste 1-,arole 1J 6ignificato degli incontrt. Questi incontri non har,no significato. Nè si tralln di qual• che co~ d1 eccezionale e di mister'osamen. te co,rnico E con la figura crolla il significato: le religioni non sono più gruppi •sanguigni lrnsfusibili. La loro pietrificazione corri• sponde ad una diHusione. ad una di•per– sion.e. I riti della logica trionfar.te, che esprime il "uo enlusiasmo nell'irrazionale. saldntl al ministero s.1ccrdotale allacciano la cultura ol piede dell'uomo cd i!wenlano' i messaggi. Il viaggio nell'oriente è di prammatica, e r.on c•è cinhrone del ncslro secolo che con In scusa di sslvare l"occidcnte non vi parli dell"or·enle. O1,gnnia p:\1 grave non poteva capitare. Questi cC"nfin; dello terra che si tenia di allargare a lutti i costi con una mohiplicaz.ionle dello spazio consuelo, perchè se nor. si mantiene m piedi lo spa. zio dell'abitudine tullo vn all'aria: quesli confini della terra sono il pr.etesto delle raJ,11(1 dell"immaginazione sulla tena. I ritorni. i cicli, una fis·oitnomica delJn natura: ecco i ritrovati figurAt•vi del mc· lodo dell'immaginazior,e. La linea della montagna che si fiua r:clla ri9etiz.1one e che nelronda d"cl mnre trovo la sua tema. ticn fond-amentate, mar1da in visibilio i giuo. catorj dell'unità metafisica. i p 1ngor1ci dei noslri tempi: i falsi orie.n1ali, fals' perchè nor, esistono orientali nè occidentali_ E la controversia appuntita agita gli uomini che hanno voluto o il figlio di Dio che cercn i) padre o il oadre che chioma il figl:o. I primi con il limite corporeo del figl=o hanno tentato di nHerrare la realtà nella figura: gli nitri. nell'inesprimibile attesa hanno volu10 esprimere la dipender.za del. la loro esistenza. In Calabria il medio·evo s: avvoltolò 11u se stc»o. Toccò subito il fondo economico. 90cialc e ru questo fondo In sovrnstrullura srr,za cultura, Il cristianc,imo fermo ·11 una poiiz!one p: t''\Ìcec nor, è nè il culto dello $t,irito nè quello del F'igro. senza pt:rò euerc del Padre. Solo un 'opposl7icn t<-lc· -sio-campnnc.llia11a poteva euercì nel :inn· 'SCimento al r'nascimcnro. Qualche rnr18$1mo pittore senz."l spazio (non c•è qui riferimen lo metafisico o logico) affogò nella .,propor'. :ione e CO"l il senso non subì In cod'fica· z.ìone che nella leoresi contemporanea pe.r. mette ad csacroio. ad un psicologo•metofi. sico di dire che la visla ci oHrc l'immagine di una comunicazione ur,ivera.nlo: ma eh~ quesla comunicazione non è poss•bilc se ~on è presente ndla visione slC'&Saun Pensiero che non è '80ttome.sso ad a!cun elemento sensibile I La sloria. sempre In. rtoria: J"in.conlro. il palrimon b. E sono si rane lo ditlinvo!tura e la leggerezza con la quale gli uomini scon• fitti sj mettono a <lanzare banalmente. bn. loccal\dosi con la revcrsibili1à temporale. Lo ~pirÌto è irraz:onale ccl è invenz.ione dell'uomo che gl offida il compito di ordi– nare l'univerl!O. La vita falla oggetto delln parola e del silenzio è ~ta1a ~empre spirilua. lizzata oerchè è stara avvolta nel m;atcTC della vi;ionc come .o un velo da squarciare per conquistare una secondi\ nucila e per essere al disopra del proprio cof"!)O e dì lulli gli ahri corp; nel rapporto condu~ della misura. E 3Ì è creduto di toccare 11 segreto del corpo nee:li emblemi ve:ge1a11v· delle sovragposiz.ioni e ottenere cosi l'csau• dimento della sete d 1 immortahtà statica e perfetta. I contadini preoccupati dalla ~ic– citò. in aie.une stag·oni dell'anno, l-egnno finn~co sulla bocca del Crocifisso un'aringa pc.rchè il Cristo l!t':nlendo sete f3ccio pio· vere. on ci mancava altro che iJ s mbolo di– ventasse mito. Scoperta la presunta mutilt• zione dell"uomo, constaltt la insufficienza di aggiunge,-e re<ù alla ,eahà, !)erchè anch~ la rnutiloz· onc non si presenta p 1 Ù come un togliere o un"aggiungerc, con il mito si concepì di distendere una costellaz 1 one sul mondo ,li fine di farne poi discendere un dcslino astrolc per le anime prigioniere. Comprendendo bene la dimensione del'a pietà ai c.ip· scc che la scienz.a può essere vinta in due modi diversi, ma dei due modi uno si afferma. quello senza ritorni. quello che dalla sc.ien:tu non &i distacca e su tul ì g_li oggetti traccia ltt croce del conllollo. Vita senza metafis•ca che non sia cabala, cioè forma riflessa. lettum magica, evoc.a- 1iva fremere demro come ìl tremore dello cosciu del cane che punla la selvaggina 11ell'altcso di un rap"mcnto, carez.zando cor. delle mani tmsce1;denlali i corpi toccati dal– la trascendenza dei sensi, è una vana e in. cul11.aimpresa. Avverrà il rapimento. ma in. veee de) corpo ci sarò la verità. E. sfido JOSE" CARCIA CUEHRERO: l':oe,oigio chiunque a .a trovarmi una ver:là sulla qua• le l'uomo possa posare senza trasformarsi in una divinità. I Cè staio chi ha tentato di girare l'ostacolo e 11• è servito delln lo. gica non per affermare m.a per sbaglinre. cioè per iso 1 are sempre di più la cosa senza aggiungervi a!cunchè. Ma costu" nulla ha Ricordo di Savarese -potuto cor.duderc. ;;anzi, per esi.ere più esatti. ha conduto una volta per tutte che non po• SCOMPARVE IN UNA ROMA OPPRESSA· DA OGNI SORTA DI INCUBI levano essere date verità, L·crrorc c"è stato nella credenza della co~. nella cosa da ÌEO- lnrsi. nel rispello per la ccsa. L 0 imbroglio della trn.scender,za senza on. N li'O ::i\\,\ltt:.!:)t:, mnrto alcuni " 1111 i or so. tologia. inventala coi, il me'odo ontologico. nu. mcmrc Romu t.ru upprl!.~~ 1 ,!<i ogni Perciò tulle le logjche sono ar;sto1elichc. :;~~~ /~r~"::::r~~,:;: 1 : ~ur:::e sc;, 1:-.:;;~:~ ~~:: ~~:~~- 1 (t:Oi~:l~u:~'t\ 1 1 :-i:o 1 J~r-:~0:";:'; t·ui lo .ri 1:edeco w!vulw sct111Ìl)1rnrc clO!lc no ed universale. Dal matriarcato discende t·e del ,.,.,11rv. e d,e 111 m iru/uc.cv11 11 <.'SMHW una logica e la mammella distribuisce ~I degli <1m1ci fl J<'rurnr:o e II rivol1-;ergli fo latte perchè munta da una mano e.1perta. µ.1;0/a. Queùe poclw 1;ultc dw, 11cgli 11I• La galassitt non potrà più essere ev·tala. 1i111i arrni 1 cnpita1•0 (Il CttOè Aruy110. mm si Il ltmbo ove tulio è innoce1.za , cioè riposo sr,peva chi e clie C01't1 cercuss<': pPrc/ii!. Cli· nelripol~5i psico!ogico.trascendcntate. trato da l'Ùt delle CmwPrtitP. dt1110 orer Mo. c.i:uest'affa~e della pelle ep'derrnide_ /ttHf1 q11t1lclie giro fru i weo!i. tlistrt1110 e Potele voi peuMre ad un colloquio. od un assono. ne uscii:<t /!OCo dopn .~<'ll=<I uel)/H,re domand~re e risponder~ se~za la pelle) Ep- E'nersi accorto degli ,miìci rl,c le1·rirmtu lo p~rc e.s1s~ono ~re v'.venl..l senz.a p~lle. I I spwrdu tt•u;;o cli lui d1scors 1 s1 esauriscono .r. un solo sp.a..z.10, to. · . . . no fiotti. La paro:a perde jJ suo pre!!io e Quu10 .S/1"<,. cm1tcg_11v Cl sp1ego1,Y1.fur~e. ,I non c'è perico!o che si finisco nel s lenZ.:o c-ttrCl/torC' tlell r,r1<' di q11Psto 110.wruscntlore per poi ricominciare do capo. •L'esaltazione :.idlimw. il <11111fo rr<r 11ic110 di /mira.~·11 e di della saggezza che è l'invito a oerdcrc a'• sr.~se::<1 o! tf>mJ)o ,çtc~so. e 1111).str,wa con traverso le rugh~ la e.alma. Il voler essere ,,ue/la .~m, Jlrtlfl /rot1tc, e ,,u('j :woi vcchi in· fra acc·ari110 e pietra focaia ocr immagi. ,,,111, e q11E'llt1 .')/Il/ 1·oce cttldt1 e wwoso. di nnrc di essere una cosa, Ridi<;<> 1 a .,intesi fra llh'I ·e. ...sere clii:erso do <11,clle /iJ.wre di sici,. ricco o. povero,_ 1 perchè il ricco, <CSlrcma- , noi ,·lie. dof}o llter ai·uto PSf)èriem:a degli :~:le hr~~~: J·;ark°a~:roÌal:~,::a7eer,~:~ ftl/lllÌ11i. ~i. ri1irm10 ·11e1 sihm=io grnnde dell4! dcli; dialettica da forla sembrare una bai· !ut11 lf!rre. bmfo11dtJ "' lt11·0rt> d<'i ca11111i, lerinl' rurrca,·sta. 11111 ,mchr rt1ccogl1erlffosi, 11P:le ore di ri/W• Un uomo che rappre5en1a vn acchiappan. :-o, i,1 certe foro Jr.,1111sie che lw 111w 111110 do fadallc sono l'arco di T•to. Il desider:o (m,1wtt11 d; hVt<e111ure immogi110.w~,. o di "f. del sipnr:o. La logita è il oensiero sensut.· fop1:rie ,, miti, e ne rt1gio11.-rr10 co11 pochi liuato. Solo una logicn può dare una p,i. 11r11it-i. 1mr'mulo !emi e gr,wi. co11 u, 1 iro· cologia Co,,.ì è stato possibile ad un mediro ,iiro !;orru,t, sulle ftibbra. sulla spiaggia jonica di dirmi che ciò che fa vivcnc l'amore sc,:1c le Anmhe, Sulla spiaggia non c•era nes1mno pcrchè il colloquio è nv. venuto durante i mesi invernali. Bisogna pensare al tatto che non dà un monde cie· co e sordo. privo delle vibrazioni della luec e del suono. li tallo chr vince la solitudine alla quale sembra dcsltr.alo ,e si apre All'1n. finito della coscienza veggente. L"urto cede alla car<ez"Zll. La. traieltor·a. La lraiellorio. è lrnspo,izione. La libertà di morire. L slati– cità della vita.. e la d·namicit:l della morte. Credendo nell'e-sist-enza dell'amore ed in una lcrribile maledi:i.ione r.ella qua!c si 'n. corre .1acrificando!o, si preferisce rendere 1I corpo unn. rap.ore.scnlct'ono della bclleua., Ma In hellezza nasce nell'interno d'!lla vi. sione nel tentati\'o della cor qui11-ta.del sog· stello. I n •"11;1.;rln .-l,-11:. .1:.11111 nnn verlr cd è per questo che la~n importanza ha per 11li uomini !"arte. Che dire allora dei et,,,. piccoli facchini che dinnanzi alla $laz=onc di Coscnz.a giuocavano abbrncciar.dos: e di. i,c.ioglicndosi poi. pcrchè uno pole~sc spre mere un'acne sul vi110 dell'altro) Solo rimposibihtò. dolla memoria apre all'uomo il mondo del pensiero materiai(", La caduta dalle coordinate spazio.temporali non anr,ulla la vita clell'uomo. Cli slitta. menti della logica alle prese con il viciro e iJ lontano. temporale l"uno spaz:all" \'nitro, portano al mov·menlo o surrogalo dello spa. zio che invano l'occhio tenta di conquistare per cteani un ambi10 ·di csdusiv là d ·az.io · 11c, L"nrtista si bulla a capofiuo in tulio ciò e inverta sensi su sensi: dicci, ve-nti. cento, mille sen~ : j sensi divengono direzioni: le d'rezioni intenz.ioni. Se In profcz.Ìa muore con il corpo di chi la pronuncia. nessuna immaginazione porrà Savm cse cr(I 1111 solitnrio: ,mcl,c come .sc,i1tor,• ,l/111mrncc,nv1 ,,,w; ~uoi fr,111i e bi:– :.nrr, rt1~,.. ·11ti che s~i11titofn,•,1110 Gaucrio. P/010. Mnlugigi, ccc.: ,, ci .~: di1JPrti1"11 $nlf) svio. !i:/J"TIJClldoi:i s,,ru::i di umi S"ggi-0 1110• rll',, d1e /ocf'vu ricordCtr ,,u('tfll di C(•n·<mtP.~. o cli Q,awt•<lo. " di lfobcfois. I disr.ccor,; ('r,•det1erf) e-I, ·egli /c1o~e Liti culligrufo. ,,cr– c/1è q11c.f;tp /tr:11r1stid1c e ir,:mic/1p fiB11rc ,te, suo; bi:.:wrri racco111, ll/1P<rri1:r1110 co• m,1 isufote i11 1111 mumlo hmwno: e fu stile clf'/1(1 11(lrra=iot1e er" 11i1idu.sctt!1rt1mn11co/,. fu•ii:o. rirro di cm11rr1ui (Jsseco11dmiti ,,11elli tielle i11fi11i1c bi:.:.11fr(' siiuc,:ioni; " il l'n• guop.l{in. mttu. ero mcd:tato. terso e pre– ciso. Ma quei dist1ccorti 110,1 11cclcL't1tw fo u11w11n s<11t1tc:::.:.fl ch'err, <1 bflSP di r11u•l'e {i- 1rnrnzioni: rnll/u;:..:fl rl1e prtJl'"":utt d11 <111c:I suo ,iiccrf' ,wlitflriu, d-11r,1111P il quale il su,, spir:to ~•er11 "ndmo tliS1rib11e,ulo e asses11r11l0 1,, """ mcditt;=ione 1ro111111iilrt.l::s1oi1w11vc– deumo 11ev1mre t'hf' lo lento e vur /ri=– .:m11r 11frri,;:m1c di ,,,,elfo Mile " ili q11PI 4i111u111gi,u ,,r11 l',,1tef,lgi11me,110 esvrrs.,i1·0 di """ mc11111fi1i1 c:he s, .v1rvegfial'<t "'"'""' 11I• lep01ic ,:, m ti fiori1·(111u o sj .~p.rul"nmu in f!S"-'1, Ct,c di wl 11<1t11rn /ns.,c lo s11irito rii r111e· ,~,0 r1os1ro ,,crittDre lo d m11s1rn1'<1 ,ç1,eriaf– mfl,uc rm .'W(I libro riccu di med11<1zivr1i e di /11111,,s.c, dt1l tifo/,, L;1 gocn:i ~ul•a pit·• 1r.1• E.fi, ,.o or celcbr(IC<t la poesio dr/ ,;,mio. ço,, ,:rtll'ittì e luccnte:::a fflll1si esiod"a, e oro .fi'i11d11J,:Ìll1•0 11el rile,·<irP i mi.,1eri d; certi frt'I (IIÌlll('tllj 1111W11j I' 11m11r1di f'l1t• .ç/11ggic<t• 1111 oll'm1e11:jo11,• di 11111i. Comme11t1,vu !l'egnare un rilmo e una m·sura olla materia. n~1wu, ii;t1fJrt1ti clf'I t~ir;oru 11111(1111,. r:c:emlt• Le figure uno. voha composte 11011 hanno i,hol,tt' ilelta 1•i•t1 cl,e si .~1•0/p.(' i11 liwpl1i più ragione d 0 esserc. Per avere una figurn è neccs.sarin ur-.a grandeua e una grnndcz.za incomparabile è una profezia. rimuti 11 ,mpNICllli. tll(f rcoit'. di l111e.~1,, ter r111,1 11111111/o: ,, 1,oichè f<Lmbicnre piri caro r,l ,ao~t,o scr11tore erti t,, cnm1m1,r,w. quel libr,, r.c(!rCt.tr(t i,1 c.s.w i'<1rmc, del!tl Jotic,t ddl'uomo il I ilrggfo c/u• vi /c1cei{J I" lur-,, del giorrio $1t,(Citw1clo /e,wm"r•i com– vtec.~i com" dlegorc. /{, 110.')tro Sciuirese os• rtimtm.:i I 1\1:11:l"0Jlia e Mu,:,tro tlon Cc,-111&1- du: e qurgli uccarwi e ,,11clle u/111.,;ioni il S.. n,rese a1,1!11tr souovosrn a le.ma medita• .:ir.11p. ti commo.~s,, clabora::.ione. ~1ucito11ào " 1mcn a poco 1111 Qrgm1i.smo ,li 11e11sit 1 r( in. cui f)Oesi11 e .~s;g~z:t1nrmo11iosame111e si /on .. <h~vmif, prcnde,u/() rrspctlo ,lj vi.fiifmc. p<u:a– u,, /H'ltSOSn C .~11gg~ti11(1. Di S11v11rl',ce un ricordo ho vili 1iif'o degli ultri. qumufo, du lui ;,1ci1<1to • wufoi a 110, , mio in vt111n a <11101 suo mor1u11io pac.1e.. f.rrnrt. JJCrcliè si concr~wsse il diseg110 (l'un ;;iurnrile .s,•l:ofure. Il Lunario Si<'iliuno. cl1e /Mi uscì, Sll$CilW1Clo ttl/11(1 sor,,rr.~a e talll.tl simJHttit1, grazie m1clie alle lrovme rurali di r111••I l.a11=11. clic fu rrtp:to 1fo morte (Jlllt{d,c t111110 dopv. lf luogo suggestivo di rdte fan– wsir e d, .~ereui l"-'"-~icri, i co111,-ers"riì lun– g},; j(tftj m• 1ln ~ua 1,-e.Just,r1 c< r.cu, ltr visita a 1 cf>rii luoghi Jm,,osi di mitologia siculr,: ltl(fo cv111rib11ì. 'J11l•!giorno. a imvrimermi mr.i i11i 11ressirme che ,mcora ricordo do1>0 venti (Umi: impre.~siOt1(• di 1111 momenw delln miti viM. e forse r,nchc del/,, sua I i1a. ir, cui f"r11 dllll(I lcttt•fmurn significò 11er ,w; t1/• /011dnrc il no.stra spirito 11ell'tmHJrl' d"lln m1~ ti•·n terra. e 1:ioere .,jy.nifich tf"fl~/ip,11r,1re itl mili 1• t11lc1;orio Cimtic-11 a11im11 ,/pf no~tro /Ili('.((?_ FR.\ ~CESCO IJIONDOLILLO Concorso "SESTANTE,, Il coacurtn btadlto d•II• rh•lau 5E!l'ANTE f"" I• ,ceh■ dl!I nuo•I coll1bau1orl per Il Jt,al teade Il 21 dlce•bre, A coloro eba lo baaoo ohle,10, 1•Amaalal•lndOae .ia pN>•••oh,ado ad ln•i•r~ Il "-"1••-•11110 per I■ partKÌp•d-•. Per lnform-■loal •crl••r• •Il• Dlrnòeoe di ..SESTANTE., Yi■ Napoli, SO • PALERMO E u,, s.c.it( ). GINO COLUSSI LAMOGLIE DILOT (ROMANZO) L. 150 olivet.t.i Allora discenderete in un rolterraneo, qua <e là coperto d. pou."l.nghere formate dall'ac. qun gocciolante dalla volta, e troverete in una cripta. chiusa dn unn lnstra di vetro. un cofano sigillato con dentro le ossa di Cioncch;no da Fiore fino a una cinquantini\ di anni fa conservate nel tireuo d1 uno stipo della sacrestia. Le pn.role dantesche scolpite sulla criota dovrebbero COSI tuire la relati vità della f.r81\dezza e rendere visibile In fi. gura. ma In mano che tasta il muro e ~ ferma su) vetro in corrisoondcnza del s:· gillo moderno che chiude il cofano, avve.r. te che il silenzio c fa parola giuoc.ano t•·n– ganno "Spingendo al coordinamento degli ele. mer.ti sparsi nei reticoli delle sensazioni. .')l'rt:tll"a e commc,u,wa <.'011 1111 -"'o 1mrti· colare c,ccem 0 di .cerc11u "llt,:torc: acceuw 11011 di tf!rg/110110 commli110. ma di rwe·,, {ilo$Ofr,, /ormuto:ii però e mm11rau,si r,p/[a so!itllfl:ne vfra dei ct1m1,i. u••cc .... STUDIO Bisogna essere grati agli uomini perchè vivendo tulta la hl "llez.za la hanno resa im– poss bile nel mondo. Un mondo senza bel. lezza è il mondo materiale vi\•cntc. A C. FERRAR\ Cl,P egli era. sì. 1111 grcmde 1m11111r<1tore d.:.l Vers:tt: s1 J>QIPV<1 ari.:i dire clif! rie /oss1J 1m cli.~rl'polo. ft'ltt 1m ,iiscerwlo cl,e <W<'t fl l ~ClfllO ot luru prov:nciale tlllsti,w certi• ,n11t111p vi.ce ,ufc. e ,we1.Y1 trasferito 11e/lt, ,(u,, me11te perl.')0!,€1 certi. ctccc1111i di rit11 1111i- 1,N:it1le, cene all11~:o,1~ qu.,1si cpiçl,c 111 do– Iure 11111mw. che. come si S(1, tro1vmsi 11(!11" ,,mtsr del rc1ccomo tlì Vergu. cumr i11 Jcli 1 il p:?:-itor~ e Ro~~o 'Mal1>elo. viii clic 11c,i l'V!IL'l'OIT1'0ST\/Oi0,.,tl'l'•tO
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