Fiera Letteraria - Anno II - n. 46 - 13 novembre 1947
6 f'LEHA LE'1'1ERAHIA di TEMPO uccidere IABr~ Il__==-=-======~=-------=~--~==~-----=========="""' EDOARDO CENNAHINI: Sto.-la della /c1. * I L I B R I * e ONOSCEVAMO di Ennio Flajano. prim-1 di questo re<.enle romanzo (I) '801amcr.te 'C i surrealisti noslranL, La.odol6 e tluuati .lo dei brevi scritti comparsi eu p:ioma..i e r1· hanno tenuto fraterna~ntc per mano ma viste: moralità, divagazioni, note di critica set za impcchrgl~- di dar prova di pc1sonale, teatrnle. Con qU"csto sparso lavoro Flajano notevolissimo vig0te. si era fatto la fama di sc.rittore est.roso, di · Nella parte ~ntrale del romanzo il clima breve respiro. In parecchi anni di eserc1:z10 di favola antica runico che pote»e dar ar 1a giomalisrico letterario era ~nuto elabort\n. al respiro dei personaggi dj e Tempo dt uc– do, entro margir,i breV1, un suo ritratto di cidetc; • è sapientemente evocato. Jn ~ueste disegno netliss-imo tra ridente e desolato che pagine, e sono molte, pur nella prec1S1one rivelava_ a chi poteva capire, una .sa.ggeua talvolta puntigliosa delle dcsc.riz1od diventa pnva d1 fiducia jn sè e agli uomini ai quali lontano aumato traslucido cr.p. offerta. Ma ~i a ma.no a mano" l"incubo ~sl _6<"1- Flajano ac:riveva una prosetta tutta sno- picntementc creato -a.idissolve; sul_ bu10 Cielo data fratta. pienamente aderente 0.:le prov- 'Spunta un pallido a~~eno e !} ra~nto vi90ri'C verità morali e alle sorprender,ti 1m. riacquista wi tono realistico; le propo~iom magini che gli si venivano all'improvviso riprer.dono un meb'o umano di superhctc _e profilando nella mente. il romanzo decode verso il divert .. :mento e 1 1 Ma la sua naturalezza in apparenza est-cm. pretesto intellettualistico J-acendo torto all'im. poranea. portava in 11è risolti e pafeai i da.li pegno morale e estetico che avevu l'utelato di una culturn. e di ur,' comm'Crcio mondano la maggior parte dello pagine delle sue oa· modemissi.'mi. La aua eleganza era, non ginc. raramente, lambiccata ed il distacco 90r FRANCESCO JOVINE nione e ammiccante per sotterranea scal. trezza. · Trapelava in questo composito modo di interpretare i moti e i gusti dcJranima mo– derna. il rHlcseo di una se.rie di moduli attuali o di u.r: passato r~enliSAimo. Le e.i· vctterie formati e di contenuto portavano ' il eentore di leuure che intraprese per ele. zione ,i erano venute via via insediando nella 11\la mente e ne avevano modificato ,profondamer,te la originaria spontaneità. Ma cli auo Flaj,ano aveva saputo conS1ervare un saporito buon acn!O atnviCO che venjvia ,i. acoprendo e rinnovando dopo le avventure letterarie e dal quale sapieva derivare una dutrile abilità a se.mp (ificarc i problemi, fino a ridurli al loro schema radtcalc. Qucst!l ecmplicità meu.a. i~ cor.trasto con gli aggro– vigliati filo«>femi di fumose ideologie al tuali è la fonte più autentica di uno spe, cia'.:e umorismo cfie Ennio Flajano è riu· eci10 pienamenle a carattcrizz.are. Ma giovo. ripelerlo. dato qu~to compleMo di doti 'C di diretti. quesla varia e flut– tuante formazione mentale un romanzo da Flajano r.eMuno .e lo sarebbe veramente atteeo. li romanzo comport~ un aicuro dominio di peraonag,gi, ambienti una po.s8ibihlà di ~nere la noia in chiave. la ca'P(lcità d1 riprendere il tema e di eaperne trarre tc aa«>nanze, le variazioni e toprattutto ur.a concezione mora'.-e della vita d1 strettn coe. renza che domini le vicende dei personaggi •i riconduca. pur attraverso la illimitata va: rictà delle esperienze, alla pro[esslone d1 una stessa fede, e comunque li stringn er,. lro i limi1i invalicabili dc{ giudizio morale che &empre dom..ina il dramma rappresen– tato. {I) Ennio Flajano: e Tempo di ucc:dere t . Longancsi, Editore · Mil,rnc. UN UOMO DELUSO Parole come • pU$1llanjmità •, • egocen· trismo invasato • o addirittura • aa~11mo •, offrono A ou..,etn • Dia.rin • rii Barbe-l~1or. (al. meno ip sede pubblitj,ranaj a.n amgofar~ ·avallo cui non ci ,sentiremmo davv~ro d1 aottoecrivere, se .non pensando a CO?csu apre. gevoli attributi come dd ncccasano p1men· to atto a rendere sufficiCT,lemenle • poi– t1réc • l'offa letteraria pct le calamitose sia. gioni1çhe attraversiamo. Ecco un giovane dalla provvidenz:.a fom 1 • 10 di • ifTillldieaima eienaibihtà, e obbligato dalla Némcai a n.aaccre nella patria dei pu. rilaru; la aua vocazione analitica si e~rcita ncll'C due direzioni aimultar,ce dclii\ antro• speziane spirituaJe ~ delf1n~airine r~aturaJ.. etica S'é parlato d1 educaz1onc puritana e quindi di quel viluppo di h-cni e ~reiz,_oni destinati •·a rieolversi, aul piano pa1colog1co, in un perpetuo contrappunto emotivo. Quc· sta commistione di lucidità e d' 1 rrequictezn, di scrupolo e d'impudicizia conferiscono a.I– la scrittura di ,Barbellion alcune clausole davvc;.ro inquietanti, ma. forae più atte ad e.sacre intese per le vie dì una v 1 cinanza affettuosa che non quelle. più sàpidc d'ur a complicità stupe.falla. Colloqui con Goethe Queslo librello (Co[loqu1 con il C,111-confronto ai Co/lo,,ui con. E_c~ecmcm_11, cellicrc 110n Miiller Ji Volfango Goethe, un'immediatezza e una vl\'aCJta a1!m.e A.'ìtJ"olabio H.0111:.1 19-l6) rivela anz.i tuuo, maggiori. In ogni modo servono belll8S 1· nella esa~iente iuu-oduzione e nclJ:1 tra· mo cO'•reggero opinioni a.ffreunte e a duzione, buona anche se non priva di i,/atarc alcune leggende i111orno a Goethe: quale.be lieve pecca, un giovant; d'ingenio: per _etCll~J>i<? la l.cgg.nda del_ resto. o_n_n?t Renzo Gabelli. Se nuche nel finale del- 11~sa1 sbrnd1ta - dethi ~un 1mpa%1b1lila. l'introduzìooc u1>p:1iono, in certe ingenue delfo sua olimpiciti1, Qu:mro cin,"<>s~anze. 3 domande o in impro,,vitq esclamazioni, le 10! propoeÌlo. sono alm~no ~a r_u:ordurc tracce auoora acerbe di un'età assai giova• <1ui fugacemente: la 1:.ass1one 1nfchee, che niJe, c'è. oel rilrnllo del concel!iere von proprio in queioti anni ~b~ Goe1he io_e11an1a– MUller (Caneellicre del piccolo staio di quattrcone J>er In g1ov11~c11a Ul,r1k~ ~– Wcimar negli ultimi anni della vita di vetzow. c.onosciuLa :i Manenbad (ti: F ... lcgta Goethe), nella descrizione della vila a \Vei· di Maricnlxl.d :o); la mortè a Roma . de~– mar in quell'importante periodo che ,·n l'unico flglio Augusto (e fu proprio 1 l dalla Restaurazione alla mone di Goethe cancelliere vou MUHcr cbe Jo\·ette portar– (1815·183'2) e c.peciumentc nel ritratto di gli b noiizia); la !ot~a !n1ernu con _i_l ,uo Goet.he vecohio. il segno di una - vocn1.io- la,,oro. cercando di eLim111i;1re 1ut1_0 cw. che ne e d'un ingegno sic.uro. Ottima è Jn dif· p0ICeee dis1rnrl_o dal.1.3 conc~mraz101~e mte· ferenza che il giovunc Gabetti. otubilisce riore per l'ulumo sf'orro: 10 special mo• tr:1 i fnmo~i Colloqui co,i Ecker11wm1 e do per la se<:on<la parie ~cl f_au~.-;t; la_ lot· questi altri men no1i e in ltal;u mai tra- 1a con la ~lule che ncgh '!·hm11 unn~ ru, doui finora C.olloc1ui con il Cat1celliere. aheruativa,uente, ora SJ>kod1da. or nunac· va 11 Miii'ler: differen:w. di ~1ile, di tono, cia1a dalle ombre della morte. nrn 1S0J)nt1ullo dcrivan1e dalle diversità dj E in mezzo a f!U~IC lolle imerne ed caratere, di gu:::ti. di cultura Jei due for· esterne (<• io sono un comhauente », &0le- 1una1.i the quelle com•ersazioni accoJsen> ,,a dire, ed è risaputo. i~ veéchio ~oe1he~, e registrarono. Giusta è l'osservazione che come era calda. inlinu è anche ga10 la VI· il fascino dei Co/i.oqui '--'OnGoethe è nel- 11:1 nel'.a picool.a Weimar in1orno a lui; e 1 0 \1 intreccio co.ntiuuo, tluasi JomeMico, quanto svnriaro di figure remminili, fìO• ma la 5empicitù <1uotidianu della vita» che prallulto Jtiovani. d.i tes10 bionde e hm_™:, Goethe menava a \Vcimar 1\ e lu grnndezza d.i bambini -· donne giovani e bambini, interiore del ~uo s1,iri10 ». Mo sopraltutlo gl.i w1i e le allre !\lcmpre molto cari a Goe- 150110 bene individuati i punti culminanti t·ho - e il civellore discreto dì Ottilie, la di in1eresse di vivacità, di profondittl di nuora. amatissima, e il cinguettare del· ques1i coUoQui, come quella gita a Oom· l'altra Ulrike. la so~el!a di Ou_il~e, e l'ap• burg il 29 aprile 1818 quando Goethe aper- parizLono deUa boll.iss1ma m_u$1c1st~~olac- 60 improvvisamente il suo cuoro e « par· cn. l\Iarin Szymanows.ka. e I cnpncc, del J,ò del mistcTo della vi1a e del flent.imcoto piccolo Wolf e del piccolo Wultcr, i due dd 1>oprannaturale che è immanente a!la nipOtìni del gran \'Ccdtio. natura umana; parlò della sopr;w,•ivenz:i Un altro puolo in <1uc-10 librello prc– ol,ue la morte e delle leggi della storia e zios 0 si ch:i:irisce: !a religiositit di Goe· deUa presenza d'wio fon.a più alto a cui the. Anche in <1uegli anni lo chiamu,,ano ogni cvemo umano non può fare a meno <1 l"nhimo 1:.aguno ». e per tnnto temJ>() o di rioordurs.i ». nnche ora si crede alla tni(!'frede.nza o <1ua- Quante cose sono in <1ue~ti iC(Jl/oqui, si dc!L 0 au1ore de) Faust. T,were dn ques1i come giù nej Collor1ui co11 Eckerma1111! Colloqui con il C."mce 1 licre von Miiller. Non e'i, cbo prendere o.i.1 I.api~ in mano e come giit da quelli cou Et·kconanu (s~– segnare, segnare al margine per ritormirvi cio nell'uhima 1,:ino} ri,nlla. ~enz:t d~hlno .;opra, per· fanie tesoro. co~lci;ando e ri- alcuno, la su,1 [ede nella imrnortali1à del– eordando. Diciamo sem1>lacemcn1e c.he l"uuimn. il biso~no. ahnmente 1>roclun!a10. questi Collo,111i, inr,ieme naturalmente ul· del @01,raumllurnlc. i limiti dclln ragione le conversazioni con EckcTnrnnn - e le um:m.n o- 1>erfìno il suo 11Uac<':11uc1110. fcr· opere che in queg.U anni il poeta di Wei. mi:,simo. aJ crislianeioimo (~bbene un cri– mar seri~ - fOno imp,orrnnti per avere stinnesimo inteso a modo imo). un ritrntto ,•ivo di Goethe ,•ec.c.hio e cJ1e, Ma non solo di religiosità e d·:ainorc si SOiio al,cnni as1><:t1i, 'J>Cr4.:cr1e1>ieghe e om• pnrh, in flUèSlo lihreuo: sì a1whe tli poli· bre ne 1 l'anima ili Goelhe. ei:si hanno, in 1i1•11. di pillura, di mu:,,ico. di storia. di iieicnztl (~pccic tlella fumosa teoria dei co· Flajano pareva troppo du1ti!e e mutevole, troppo teso a certi risultati immcdrnti e fatui per CMCre uomo da portare a termine felic.cmente una grosaa impre,,a. ~~~t~~~ 1 ~f ::~.mt~!,;~:~~t::~: r,._r,:_:_ .. :,<>:<><>< <~><><><><><~ fnnni fa l"" dedicalo un acuto sagg10 alle ····· pngine del t,/ostro) vocnz;onc al S8lnn'8mo, '• •' Iti ncra.ri e Com lllCU ti <> ove IP faccia cade.re l"accc.nto sul significato /<., -- -'-----, --,---,,.,,.,..,-() allegorico che_ ~ucsti anima.ldt~Jve~stono T,cl· _.:•:., Collrdont1 ,llnll• ,1- f.. CAS-n!LLI ={> lori) e di cento nhri 11rgomcn1i: e Ji dic– cine di :1111orimoderni .:id :tntichi. 1>i11ori. cn111nn1i. mu8ici. uomini poli1ici: un mare .&enza limiti. E ~e il le11ore ha qualche voha l'impressione di poter n:-mfrn~:tre in QUCftlomnre. i.i ricordi almeno dello paro- 1:t clcJruhimo ~olnro di lui. H:ms C.-iros. 11a. il <1uale miti volta hn fcritto eh" n Goe– tlic « 4ii 1rnò obbé(lin~ senza perdersi in lui e chi in lui &ii perde rimunc pur .!òClllJ>rr lihcrn ahbaslanzn )) !~~:,a::r::c~1upl~:~i,.~ah1;0 n~:lv::. n;: >< rebbc Tommaso Campanella, che • a pari ~ d-c.l cigno c. del :iofonte. •tanze diver!t'C tic( ··../ E' USCITO: medesimo ap)rito age.nte, caldo, M>llile. mo· · IJONAVENTUHA TECCHI vente et 5er.11entc•, IL TEMPO ESAURITO teratu,a jta:iana • Paravia ed., 3 voi. pa· g;ne 392, 312, 324 • L. 38S, 32S, 4d(). Una storia delìa letleratura natural• nJentrc ,ommaria- e specializzata p(!r ;J pubblico acolashco cui si rivo:ge. A n che in quest'ambito, però l'o~ra .i suol– ge con molta otfen.:.ione ,ommaristica e critica. Al 110/ito aC:occa e pcdetlre la brecJe nota ded .cata alla poesia modcr no ncco. d 1' gratuiti sorrisi cd insulti all;indiri::.zo dei poeti contemporanei_ ANDRE· MAUROIS: Diario d'Americo 19-46 . Astrea cd. Roma, pagg. 18(),L. 250. E' i/ percorso d'un anno di /e(ic:e esilio. lrascorso in.,egnando nelle Uni· OersiJà americane, nella r.evoca.:ione d1 personaggi conc»ciuti e nelra concncen za di un ambiente nuooo. Libro acritta con molto bno e sapienza letterario, ma privo. /or:H!, di projonciità. Ancoro una oolta Mauro."• ha dimc»lralo queJlo che molto acutamente Gide ha dcN.o di /,ui: Le .sue idf!,e le abb amo già cono– sciute da tanto tcmp(J. ANNA ERRERA: V ·ta del popolo cb,al– co - Cananli ed. Milano, J)Qgg_ 330. '9. p. Un Ub. e; infclligente, acuto. xns:biH•· rmo. scritto con uno sapienza e una conoscen::a di te.sii particolarmente acu ta. E' il riesame untimentale di t·ulto la dolorosa e di!tgroziata u·ccnda del po– polo ebraico. dai suoi burrOsca:i inizi di popolo santo, all'attuale cat.o•troff. ( per- ques!' ultima parte, ai>endo la mor– te colto la acrittrice aui tomp', ha pen· salo Rinaldo Dc &nedetti a colmare la lacuna). La stona è condotta, ne/la 8UO primo porte, .1ui te.1'1 $0Cn', inler prelati e donati al lettore con una mi· atioo trasparenza. poi, nella parte pi·ù moderno. ed In genere q.uondo le ac,-jf. ture abbandonano la v·cenda disp.,-,a del popolo, lasciando traccia di qua/cl,• ,ingoio o di qualche comunilt\ i,o]a la. suppl·'3ce lo slando de/fa scriltrice, 1'1suo inleres.se , la sua paS-St·one P<>Nia– mo dire. spesso accompaRnata da una acute.:.:a di giudizio che sconcerto e conaola in11"eme. Co•i le baf!ine dedi- ~ed;floCr~~/uC::ìn:uei~.:ce.~.:,o-g:': quelle che $COl.klnonel nazismo e nel– la /uria onlisemila dell','nquisizione. Un 1,:1,ro degno d' caser /etio. Che mon~– J«tomcnlc non ha inlcn:::oni .ttoriche e cronisloriche, ma tJuo/ es.Sere un poe ma senza ori:zonli e confini, una ,orla di canto che trae i/ suo accordo dolio voce dei s.aggi e elci profeh e ,COITO con la 11iolcnza .taggialica di molta nor– ratitJa d'og~i. Un libro cl1!' lascio frNJ. di per la sua /rammcnlarin documenta– zione sc'cnti/ica e contr'nce per !a ve– rità con cui cert; pc.r•onaggi o at1ue– nimenti o $lati d'animo .tono ncrcafi. MICHELE MICLIONICO: Battaglòc del cuo– re • Vecchi ~- T1r.mì. pngg_ 52. L. 150. LUIGI SFRISO: La rc:ligi'one della Vust,~:.ia • V'Cnezia pa..gg. 32, L. 60. Ma puro, in noi, quando incomincuun.mo a leggere jl libro ai f,:u atrada il ricordi> di alcune inattese tristezze meNC nella pa· gina come per rivel,frc un diverso IU!pelto ddla sua vita. interiore, non manilest:1.10 pie. namente per pudore o per mnncanza del vigore nCCC$-S<uio a ricavare dn frammentarie e estemporanee intu1z.ieni, ur,a bene congc. anata. e persuasiva visione delln vita. Ci attendevamo da queste istantnnc<c 11lumind. zioni il tono fondamentale del 1omtmzo di Enr.io Flajano. Il romanzo h:,. inlath un attacco di b1. buca solennità e avei.a immediniamente lut. ~ le auc rischiose amhizionL Ma 5Ubilo do– po l'esordio, l".:mdnmenlo mula, l'introdu– zione dei personaggi è fatto pe.r combinati toni realistici o addirittura scan,amentc in– dicativi; qua e là qut:ata aposrlin cronaca ~ vivificata da immagini gtottcsche, alcune felici. altre denunzianti una artificiale for– r.atura. Tacciare d:i aafan1smo &rbcllion è ur. po. co· come. chiamar R'edi notomista viperino, pl'Ccur110re di Swinbur~e o de.Lia. blt1kianft • holy inaurrcclion •. di l':NRICO CA.STELI.I Indice: Il tempo pu1ato: Il tempo della disponibilità: 11 tempo del l'altro: Il tempo della impossibi– lità; 11 tempo iocahrnute; La criei dell"intimo; La crisi dell'esperien– za religio88; Lt1 crisi del colloquio; Il tern1>0 debito: Senso comune e spirito del noslro teiupo; La cri8i dalla pausa; La crisi dell'inteozio– nalità; li tempo concluso: La crisi dell'iodugioc critica, Un volume di M. Amado Siamo 1n Africa al tempo della camp,8- gna di Etiopia e può sembrare alr1nizio che lo ~riUore vogho più lnrgamer.te ser– virsi di quello che non faccia poi, delb cronnca de['avvcnimento Ma, per buona fortuna, l'impressione è 0 errnta. Flaja.no .a.bbendona prcsto la panoramJce. pW'lta !"obbiettivo eu un primo piano di completa luminosità e ,subordina gradua.lmeflt-e ~a cro– r,aca al suo preci90 e diverso proposito. Il ritmo del racconto si fa più esano. più in. tensa e calzante l'espressione. più plausibile 'C pcraua.siva )3 logica ÌT ,le.ma del movi. mento. La figura dc.I giovane ufficiale eh.e sogna l'Italia come un mirico paradiso perduto, la sua rapida aw-cntw?, COI\ l'mdigenaJ eacono dagli echemi lemporali misurabili" e trovano la loro durala in una singol.nre al· mot-f"Cra. Non si I.ratta pi~ dell'Etiopia e di un"epo· ca d'Cterminata~ aia.mo alra.nno z:ero delle gc· ncru:ion1 alLc radici prime det rapporti urna. ni allo. ~rimord;nle naBClbl del peccato. del rimorso del .ten!O dello. ct1duta irrcp.."lrabile ir.sitA ~cl no&tro povero des1ino d1 uomin 1• L'ufficiale protagon1atn del romanzo cre– de di avere avuto o ha effettivam.entc avuto dc, rapporti con una lebbt-osa, pc__r dìfen dersi da una belva vera o ,ognata uccide la donna. Quesl'i elementi ttalisuca fluttuantl, r,o.n verific.abili 90no gli appigli evidenti, corposi Per nostro modC'Sto parere si è ferite as– sai più nel giuslo rO<:COfltandocodesto bc..l • Diario • (tradotto ~gregiamcnie da M._ L. As1aldi) a.'.le 1,umcr~ opere di tradjvone narraliva e saggistica ini'lcse, in cui la cu· r1Q.!11tà e l"attenzione d"c.lla.natura. 8Qno, ohTe eh-e: fofal.lca.hili. come eternamente mortifi. cate da.lln lmpoqibihtò di risolvere il pro– ~ma dcll'eaistenza i.n una. giustificazione che. t. trascenda. " Compio oggi ~ntotJo anni. Sono senza un «,Ido, parol..z..:ato, con uno gio~c _mo~li~ e una bambino. Eppure no. •ti'"Or1 m1c1, rono io che vi r':do tn faccia e che:- bo com- /•: ... pauione di ooi. Ho compos:iionc . della e.lo .:•:. alra vita comoda cguafe e 1m.bce1Ue 1 della ••. ,: calma atagn<fflte 'dei t10alri piccoli cer1,elti. (:_-_._":;: 1Jo .to morendo. ma voi aià aictc cadm,eri da un p,e~o Queati ventotto anni di vita U ho inda~i coal a fondo scnrlati, caricah di •ignificato e d' t::•pcricn.:a da farli frut– laro come una oita di durata normale. f,.,(i sono innamorato, m,· •ono ~•ato, ho auuto un figli, ho pianlo e goduto, lotlata e vinto, e quanJo oerrà la mia. ora, aarò contento di morire·•. Propoeizioni di timbro cosi deciso eppur soffuse da ur-4 dispem.zionc che tenta inutil• 11\'Cntevesti~i d·i·ronia. ci dicono, mi pare. compiutamenle le determinanri ultime del dramma di &rbel.ion: da una porte i su– perbi dogmi dello .9eienV.ato, de,unati, col m.'1.uhagare delle speTanzc a declinar sempre più vitrei ed inuttli "Cdall 0 altra la musica dolce e 3traziante d'eJ' esistenza. quotidiana 1 que.sto groviglio di mille adorabili banalità, destinate, come per Ton·o Kri3ger, ad assu• mere l'asPctto del paradiso irremcd·nbilmcn. te perduto. ENllICO FULCfllG ON! L, 300 DI i111,,.i11~ pvbblk,ulon•: G. Capogra'5i Introduzione allavitaetica S. Kierkegaard O iscorsi ed'ificanti M. Heidegger Il mitoplatonico della caverna E. Castelli Esistenzialismo teol gico ~ L' ARTE d; ogn, pneoe, nelle sue camlle"· ~ stiche esser.zia/i, r1acntc dei • g•oohi "::-····nazionali •. serbandone il aignihcnto nnche i,c \.:::: t:ri1a"~:c~i::~1 piu~1a 1 1~::i:ur:Or~;d:-=:::e~ a meglio definire. il • tagho » e il • g oco or. tistico • di JJirun. Le e.s-perienze volute cer. cale J.ttraven10 t più vari accostamcr,t~ con gli ~tri peraonaggi dal giova.ne Sirulì hanno quel cnralt'ere d: efida conrìnua nl de.alino, di prova coslanle delle proprie energie, si de· teTln.inano ne.i più vari al!cgg1amenti dello apiri10 che c1me.1.ta ec srea.so , più che per ····• .. una reale conqu'ma. per una prova. di argo. /:S glio. E. chi non .sa quanlo di apagno!o contie. .. ··-.. ne questa parola) Tutte le poss.ibilità del auo animo vengono tcntafe ma non eapcrim.cn· tale da B1rulì. Egli stesso si addolora che • al momento dccis·vo la vita gli fallisce. Colpa degli CSkrÌ che so.no la vila, o colr>t1del suo ragionomenlo chic è In tesi) • E lo 3CTtt1ore •••• 11ipone a. un urto punlo ques~ domanda: <:> • Suol,r, sempre uno spirito osare di e&Seoe (\ quello che è)• L·unilà del romanzo, più che ::-;, nelle, svolg'menlo di una tra.ma di latti (al. ij l'americana) a1 determina ft, , &iluaz1on1 • 1n cui Biruli si lrova c1 formar~ lo sua esperien. z..a. I van cap toli ai polrchbero anche leg– gere come • ,1aecot1 • caranerizuti dn un periodnrc brev~. netto'. punteggiato: do un 0 slilc rapido, eobrio, in cuj Ira perola e pa– rola non circolano pa1o!c: :tlile che ha p ù il ..:•:._ piglio di un bulino che di una per,na, per ::_:_,,._',:_:.: cui, ~"!br-1:1 a volle di .:onere dei fogli d1 inc.s:on1 tanto una 1»icolog1a ,aicuro, e scnz.a ~ divagaz.ioni è già tutta contenuta nel segno ctt, precisiasimo del vocabolo, posseduto dallo >( fi~~~o:e !:ll~t~~ 0 ~e 8 s~=l~c1;~:i:::;; 0 ~!~~ di un più sotrile e profondo ragionamento~ --------------– l' I N Ò A6.1NE Q•-•dunl di c:rl11r• e fi..lo~o&• dlrcltl da E. CASTELLI ::::::i ~ immagini dclicatisaime ,i trasferisrono da una r.:id1ce di pocs.ia in questa s.cns,b li1à 'VI· va dei linguaggio, segno di un sentimct11c:- 1nnlo più profondo quantq oiù gelosom-e:nte nserb."110, {quasi vclaturn d un disegno). e cke acqu1s1a così da.I carattere precipuo della razza 11suo peculia.rc carallcre d·art.c L 0 al. taccamenlo allo sua terra e a.Ila .eua ·atorin, l'orgoglio di una civiltà da affermare in con. fronto a na:z·oni po!i1icamenle più potenll, il scnttmer,to allivo di un·a,te da pre&enftite nei suoi aspetti originari; !"omore ..tesso, in una 1ua forma r elc.menlare •. nei più vari cn· rntl'cr (emminili così amorevolmcnt~ 1nt1.1iti (gli uomini sono delle volon1à): sono le vnnc: facce di un prisma attravet"9Q al quale si ti. eono gli clementi affiorant.i dall'angOScla so:• tcnanea. La lebbra sarebbe comur.que nata perehè è in noi, nella nostra povera ~c.n– z:a, com.pa !Pl,3 intrinseca di tutti i nostri irorni. Come ai vede s·amo nei limJu d,j u.na dlf. fusa eoncc:zfonc delrlll~ima moderna, perii coJarment'C cara ai filosofi dcll"angoscie e del. la catastrofe che da trenta anni aJme.no dan. no Vt!'9Ceteorica e ta1vclta. astratta ai noett1 concreti pcsantisaim: doJorj. Ma Fl.}Ano si è scrviro con abile mano di qu~li ath.lali 9qua.llidi mui, Kafka. Creen RETTIFICA Nel numero precedente, nell'arUcolo • Mo. atra pen,onale: Sante Monac.hC$i ,. una bii;– z:a.nia del prolo ha fatto sì che su una e.n. quanbna di copie. le ultime cinque righe de:! pcu.o veni.sacro lJP()$tale nella prima co. lonn.a dal loro posto d 0 ul11ma. Na1uralmenlc il M:nso ne è rimnsto un po' scoaso, ma ba· alerà a1 lettore collocare le ultime cJnque righe con lo firma, dalla puma colonna nel. l'ultima. per riottenere una. lei.ura esalta. <> ~;,;:•;:;::,:::blimi.., ,I /••<i<Olo :::.:> >( L'Esistenzialismo cristia110 ·· ....... · .. · (:;./ i:::,-,:::>,::::::-:::):)-,:::~::,.(::,(>(::-::)<~ luminar.o le linee di un paese che non v,ene mo: innan:ti di pic.r sè, ma {e qui ai &ente la forrnazione claS11icadi M. Amado} aura. verso l'uomo. lo mtitolrrei • Carmen o Poe.aia •. con le. sleASCparole con cui lo scriltore !o termina. il ritratto della ado 1 esc.enle. al cap lii. Poe. aia denso. quua un'orchidea selvaggio; che può 'l'icordare G.-.uguil\. Si legga il cap . .l.8 su Taboga_ • La lir,da isla. csmemlda pa– namcna. que marca la descmbocadurn d-cl Cnnal •· E. sj veda il sen110diverll() che dàn• no il lempo e la piog:gia nella l!ICenadel 1-u nera le di donr,a ·Eva (cap. 44\ e : 11 quella delle passeggiale. amorose d1 Carmen {cao:• to~o 41). · l..:i .stes,e car.ntteri:iliche che fonno tanto pregevole .I libro ne cosliluiscor,o. nei mo. menti meno felici. i punt: deboli Certi to, ni di vila mondana ch"C si incontra.no nel– la pr>ma parte. hanno per noi un i1,1cres– !t'C poco vivo (l'ambiente mondano è amor. fo solfo tutte le at1i1udini):. mentre le • dc· cime • •mprovvisate con le note di una • mejorana • di .sua recente invenzione. rit. mano alleg-rnmcnte coi loro intervalli ;nno• nici. che ,sdegnano volutamente la morbidezza delle lince trad zionnli •. il lavoro del $Cl– laio Aristobulo. così simpaucam.cnte • grar.· dc• alla, spagno!o • nono.sl -Onle il suo nome ellenico•· (Cnp. 42). A volte p0i la cultura. resta un pò 8COpcr1a, non • neccss.arlt- ,. L"occasicnc a un diseerrcre di question'. •t~ rico-politichc fra Mario e Biruli è come ;>re. 1tlnta e noi. convinve (cap. 21): mentre con– vince. perchè nnacc dalla nana~ome &tea.sa dei fatti. nel dialogo che quesli ha con Isaia sull 0 aua goletta. Con queslo l1hro M. '°' -m.ad ,l può 11V1etc il vnr.to {ambizione che, credo legillimamcn• te abbia} d1 dare al suo paese le (111cem..'le. sire per inS'Crirsi 'n un indirizzo culturale europeo, riel eenro di un comune ht,m1,,11.• da~sico·latino cui nan aolo altingcre ma .o. cui lUtCCilrc. per la formazione da.Uc paro. le e d"C!le immagini e per l'esprCflior.e dei sentimenti. un nuovo e tntc.rcssantc centri• buio. Cl U EPPINÀ SPERA '<Df.:0 CO CO BIK.ULI': Noocla poro unos, ITagedia para otroa. Edito dalrlstituto Poligrafico dello. Stato. Romt1 1947 con illustra.:zion di. C1org10 Olivelli
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