Fiera Letteraria - Anno II - n. 46 - 13 novembre 1947
FIERA LETTERARIA 5 • • Pittura del seicento e del settecento lll Liguria R ASStCNA am~1a, mformota, ricca d1 so,.. de-fl~clc guardavano con ansia non soltanto dei suoi gialli d'a.grumcto, e i •0&a v1ola- prcse e suggestiva, che l'anno \\COI"<> ci fannalc e scolastica ai fotti romani e toseonj cci e la virile i.atta.nz.n. dei suoi rnocklli, e permise Ji cogliere sul vivo it f-ertilc clila, conlcmporar,ci, tanto che l'ormai folta colle· lo 0 schie1to naturalismo di ucendenz.a c1ua· gare del robualo filone ri.nasc.imenta.:e fop- zione di ;,ittur~ fiamrr ... ghe ,ta:z.iommti r.ci vaggesca, ma tcmperoto dallo 9Pit1h.mlc:- ma. pesco 8Ulla !rama più ,chiva e arretTilta, p,,lazzi O uclre d.ieac di città. punto o qua'Si nierismo dei lombardo-emiliani Ncll'AsSCrC· anche se dcli.cala di ritmi e di pause ero· ebbe •nflucn:w. au di loro, Si tratta proprio 10, più che nel!o )Strou1, ri~W!llo allo fin matich'C doi aotici dj i.mportavonc, toscani di una dimensione culturale ormai diventata fine pur ~pre un eclettico, ci pare di e bologr,eai, e quest'anno ci conduce sul. consanguinea e fa11aai cosrum.c di un corri. RCOrgere iJ pur,to più sensibile cli confluen• l'-'pp,&saionante Itinerario dcRli incroci, deHe spondcr,te modo di vedc,re, di reagire, di al. za e di elaborazione de.le moltoc corrcn11 inUuenz.c e deh'c derivnzioni da varie 'C. pe.r. lamnarsi e di ritrarre, così d\Huso e con pre. che investono la pittura gcnovek', come più ~no oppo'Stc -acuole, che m.iracoloaamQ\te stiri tutt'altro che volgari, anii di UnQ rar. to.rdi <&arà. di Valerio Castello. inquieto e confluis ... ono. proprio come a un porto di finateu.a turtn tassiana e tesa a. prcz..i08Cidea. )n!IC>ddisfaUo spcrinllentatore, destinalo a n, mare, e qui ~ elaborano e qui si sposano lizz.azioni e fantasie 90ttili. che la aressa gc. sultn1i di più agile jnt:ellcttuali,mo come infin-c r,elrunità della ac:uola barocca ~- neru:ionc:: del 1620-1630 tra Grechetto•"- l'Assercto per converso tocca vc•tic.i di ro, novese, raggiungendo per lo prima volta stello·Baciccia ne è ancor'a. dist-inlamcntc am. busta. e squadra.t:." sillabazione. Se dO.:la De. una figura pro1>ria e in certo ser.so indi. morl,;dita. da trova.re in ca.sa ·a ragione pri. posi:.ione dell'Ansaldo. esposta fiat.'CQ a 6an. pendente. Ormai, per chi vQle,.se accingei. ma e più prot.tamcnrc reattiva per superare co alla Pietà ~'1owinckel (un Anealdo ch1a. v1si. le e.arte basilari per una ricapilolazJone il naturali1nno più o meno caravaggcsc.o po• ramcntc derivato dalla Pidà vcroncM,ma di dj queate vicende, sono pl'l8Mt·c qua3i tutte tato di moda dal mediocre e diseguale Fia Leningrado) 6lttano le ·iquid.c gemme della aotto i nostri sguardi, e lodevole oer tale 1tella e in scguiro profond.a.mc.ntc rifonnnto 1>enncllata vcr.cziann. i lombo.rdi ali addcn. aspetto TC9tn ,'.'intento dell'ordinatore che dall'Asse.reto e inventare al suo posto una sano alle spalle le rniaterioiie e saporolie poi. ha S..'\orificato, masrn.ri . opere più rapprescn· maniera più elegante, I\J'letoc.mtica. g-hir 1 biz.. pc d'ombra, accesa di lunatici raz.z:i, e i' tative cd eMetica.mcnte più elevate, ma mc. zosa, ma 8Clnprc spirito$0 di quella secca Caravaggio gli :,uggeriscc, pur tra morbidi glio nolc anche per meTito della mostra del e una poco cCT'Cbra'e ironlll che distingue filtri, la nitida ,c.rittura verista, il modellare 1938, per largheggiare invece in opere inc. quei decoratori. preciso degli oggetti quotidiani e delle fi. dite o mnlnote o addirittura sconosciu~e. eur 0 plebee., anche se poi quca1'u.Jtima le. Su cento dipir,ti di autori genoYelri - dice Apporti della. scuola ,nilanese z:iono tAssereto volgerà per -suo conto a il cotologo - 8Cltnnt" t10no inedite; inedita lnollle ci affrettiamo 8 correggere l'altro coiiti opposti di natura prcltamenre pittorica la. quuai totalità dei quadri delle ai'tre acuo· fospiegnbile siJerzio ,uli'..'appvrto della acuo. nnzichè plastica, cosiochè il problemn lumi. lo it.oliAne e, quanto ai fiamminghi, M:O• la milan-esc, tutt'altro che lro::tcurabile :,e, Jo noso r,ci due maestri si dia1·1rnzine allo fine nosciutc le due tele dell'Ercole e dcli.a Strozzi vi ricaverà in a'ioventù ombre e h, lii oppone, Ne è prova palese lo stupe1,da Dejanira rubcnsinnc, nonchè ur,'a dozzina di vidure di marco cerane&ca e Valerio Ca· Cena in Emmaus, cromaticomente acceso in di a'..tri quadri di Van Oyck. Coloi,a messe. stello sul bozzello procacci~csco dcTU!t tna un bagliore affocato,. rossigno. spiumato in quindi. o lo mosl'rn avrà, è pre.vcdibile, u.n rena per la NunziaU\ (boueUo che la mo- pennellate ricorrenti e ansiose mn solide e largo i,eguito di studi e di revisioni critiche, stra ~spone nelle sn.lc inferiori) vi col{licrà prive dei grumi fioccosi e 11a:saporati dello e se ne preferi'sce di consegucnui l'ordina. il primo orepitare delle luci e i.: rapido col. Strozzi. Bene si è fallo a C'3'C!udcre daJla mento didattico orferto a qucsla larsra mn· pcggiare del Ratto delle Sabine della colle- mostra. dopo i primi giorr.i, l'/ncrf:du/ita teri11. 1ionc duca De Ferrari, crcac:iuto di oni al. di S. Tomm0$0 goffo e inc-sprc3S'ivo dipin .. Cm ciò r.on si vuol dire che si sia voluto l'aria più aghatn ~ corroharante dei Tin. to di un itT\!tato~c (la vicinanza con gli auto• trascurare il .aucceno, chi.amiamolo, ~u-. torctto Opel";l questa. con l'altra della Slrtr grafi <era. più che indicativa, una caplicila colore della mnnifce1uionc: a['oppoato an. gc degli Innocenti della. collezione Rcbau- condanna) e la piccola ddiz:ioaa Adora..-ionc che a chi non fa profea,ione di srudioso e di, che in un eventuale lavoro cli ac:hcda, •u rame, 1 elegiaca e pastorale. è c~11ìfotar– di critioo ~a rnoatra riserba godimenti 'Cl tura per le tadici del Ma~"O p~nderà cata da ogni succeuivo •viluppo do: r,ittorc, aorprC'8c. Anzi • .ti potrebbe persino dire che, notevole e Q'Ìustificato spicco: una lezione da pensarla piuttoato e prudenzi..Jm.-:nte in più di un punto, l'entusiasmo o la tcn di tocco. figuratevi, anteriore di almeno qua. n'C.lla cerchia dei Biscaino. tazionc del coup dc /oudro abbia preso la rant'anni. Silenzio che appn.re tanto pi.ù sor. mar.o, a 9Cllpito anche d~lla esattezza cri- prendente a pieuo di altre capillari nota– tica:,- e l'esempio più appariaoente sta pro- z.ioni e dell'acuta reversione di a.lcuni eventi prio al'.'inizio dcii.a mostra, col Rubcrui ,. epngn\loli, fra Velnsqucz e Mur; lo, che lo il Van l)yck. E.' vero qu"dri così mono- stC'lfillO prcfn• re intuì.tee e annota, mentre mentali a.nchc per dimensioni non poto. è om1.ni a.s& 1110 che cerio agro sentore di vano, forse. trovare posto nelle altre s.."110 mort:c. e il .ono drnmfflll.tico, e cerio mi· se non nell'ampio .alor,e d'onore che aorc aricismo sensuale aJfioranti nel prin10 Sci. l'espotiz=ionc: ma non ti vorrebbe che que. cento gcnovea.e, ~cngono fomiti dalla Lo~ sto primo conlalto. "C.mozionanre non c'è che hardia. dove a;li ~piriti controrifornùMici e– dire induccMc n ri:,oontrarvi una primogc· gli orroTi per le dc10lnz.1oni. e i masaacri nitu;a e una prcvaler,za di aKendenze che pea,tilenziali aggallano nel gusto dei suoi in rcahà non esiste. Tanto J)iù che ne la pre. maestri come n,ttr11ent-i rcpcllenze. rllllon-c nl cntnlogo, per 11.ltro !:>reciso e mi, Tutto questo v11 rilevnlo per scrupolo cri· nuzioso. si è disposti ad avallare ripetuta· tico e non e.i impedi~ di registrare l'inne. mente questa orima impreseione, generosa g11bile scossa qUAai un incuora.rncnlo di fi. ma fallace. L'avvio genovese ad una nuova ducia nella · lil:ire,tà della fantn.ia, inferta era pillorica pro:nio nor, mi ,,are provenga eopratutto dal Rubens. Tuttavia più che alla da alcuni artisti fiamminghi e i) • fuoco ipermetra e aJfa.nnoM Circon.ci•lone dc.I 160S alln miccia• non 1JCmbra co,.i esclusivo e fermeremo lo eguardo alla pala d1 S. lgnai.io personl\> 0 e del Rubcnt, anche pc-rchè. se non venula diretl'amcntc da Anve,-sa ~I 1620. altro, il Rubcn• di quegli anni. fra. il 1607 di coslTuzÌone ancora oiran,idale malgrado e il 1608. appare CO'SÌ vivacemente • roma• l'.acquieito ~iolrezza. di foca.lità barocca, col nistn • cioè coeì aoggctto alle lezioni ita- 'fT'Uppo drarnm.atil"Q della livida O&SCMa spa· linr,'C ~r le qunli ebbe tempo di entusia· si.mante quasi una soo.ravvivenza caravag– emar.si in più di un lustro di via1J'R"nera geectt. ~ l'ar,gclico volio del c.hi- erico a si, penisola, dA Mantova a Romn, a Fi .re.nz: c, nietTa aormontnnte il den-'O 1rianiQlo bian• a Ycner.ia che i pittori genovesi potevano co dc 0 l cl\mice come unn pallida perla. Cè benissimo •speoulare le stCS&e lezioni dirct• una contpostezz:a nei gruppi dei religiosi e tamente sugli originoli. Come di (1ttto avvc. nella el'Cssa turba aCClllcat.a u-i piedi dello n1va aia 1-ftrt'endo che ospitando maestri ir, g-Tt11din.ala, nel breve volo deali anaeli, nel tran;.to Ad c6Cmpio il primo timido vcn'C· tendone roNO, r,ell.a 90rgcntc di luce dcn– rijlnism~. Umto l'An,aldo che il Valerio Ca. tro l'11rco 11 ~Ioni di 11ho lignai:niio e accllo o.nrlo,rano a prenderlo direttAmcntc davvero rnra nell'im~~ienfc e piuttosto pie. dal Veron'C."9c il primo e dal 1intorcl'to il torico moestro. I piln&tri spartiscono lo -pa· ,econdo srcnz.a ter,er conio degli orisrinali VO con ritmo M>lcnne e c.hiu80, senza In vcnezia,:i arrivati come meteore in Ri....;era racilc retoric.a dclk prospettive sfondntc e e di cui avemmo visione l'anno 9C'Or'SO: e monumentali in Ni incap'Pil ar,che il Rfraf. parimenti quanto v'è di morbidczzn. chia- to di gentildonna di Van Oyck: e dentro ro,curalc- di leviptez:r.., pasloSA 'C di m3· quella nrchitcttura pnuSRta dngli orchi co~ cabro r~nticismo, ~nnc acquista.In con dal respiro la luce si C8p&nde rnorbicl..". flcs. vioggi diretti a: p.'lCSidi provenienza A lc,g. su0$A e avvolgente Anche laddove colJ>i'8Ce -gere le storie del Soprftr'.Ì davvero che sicm: nud 1 tÀ mi&cra.b1li alt:ra voltn rc,e teatrali pes bra di vedere i pittori genoV"Cai trasformali un cccctso di r~ppret1cnt:u:1one, una tcatra• in in,tnncabili romei, pcrennomcn~ in 5flro lità cui non si ,ortraggot o la •tcA&a ntrovata per 'a pcnisoh,. & chicdet'9i in questo fillo De-janira e l'Ercole. Non a e.MO queste du-o va e vieni dove abbia.no poi trovato il tempo opere furono idootc per l'ingresso del pa. e l'estro di im.pugnare i pennelli. Pcrch~ lazzo Durano-Adorno: vi dovevano appa· realmente quegli artisti, più che chiuderai i rire come due 4ingolari e SJ'."Cltacoloac e&• r,el tepore di una placida villi provinciale, riatidi. ,preferirono guardare oltre l'ulldo d~- C1).M. _. muovere i passi verso quelle u,ne 9 10 _ alti~e Van. D yck ~·le quo.li ve111vano nntori di novità. 11l V11n Dyck most.ra invece una m..'\r,lcra più ccrcn di in~gruunenti. Allorn la pcrlom~no dolce e virtuoee, li!lcinta. piena di effetti gcneroSd nrfc.rn111z.ion~ del ca1alo20 de~1vn pittorici piacevoliNimi nnc.he se un po'. in· fon:c dnl fallo che non si è tenuto -'uffic1cn· consistente ntle liquide vcnnturc. Quadn d1 ~mer,te in luce i\ picriodo p,iù tipicamente non alt.a. da.e llCCOlri nella mo~ nuoc• Ma.nit'rieta goenovese. che va dnl C.A.mbi~$0 ciono a.Ila sua fama di pittore mJ.auratiseimo a P~rin del Vaga, al Se.mino, al p~~: e si sarebbe preferita maa;iott severità di pillori cerio minori, rors·anche y,rov•nc1ai~ scelta, nor, eolo per la Sacra FamiRlia della e erc~iuti n,ll'ombra discreta 'C nfl~ dei c,,.lkria Doria, di cui non ci pertuadc 1:aulO. ma.e91ri mag-giori: 'C malgrndo dÒ tantn co.. grafia. ma anche per i duic Et)dn!."CIJ•t1: che .denti oltre che di una decorog manua, dichiarano ad evidenza di non aver unpe– lità cI°eUe nuove csigc.nz.c spi.rilUali che at- i;'Nllo il pittore. Il S. Moroo dell'Ass_crcto, fT3~ersava l'huia da impegnarsi pct quan- espoeto alcune sà1c più innanzi e rlpre!JO lo era loro pouìbile, a trasferir'~ s~ pi:mo chiunmcn~ da qucSlo, .spicct1 di ben altra fiaurativo a mut.arlc it. linauaggw p1tlon~. leVl\lura condotto con uno slancio e fincz.. Già dall~ moslra. dell'anno tllCOTSO, d1fatu, Ul pit~rica da prcdudcrc al Rembrandt. ci si limitò a eapon-e poehi e sec,ondori qu~ col suo oolore afrangia10 in tl'a.sparcnze lum,. òri di questi pittori' nullA plÙ che un b1· f,09C aurea conquillla della aua malurllà. Ma gli etto da visita per de bilo di prci,ienz.a. non ~ da ora che con l' Asscrelo siamo dispo- Al!'inverso mi sembra che occorr~ te. sti alle più (CrBdevoli sorpre8C; già da un ner conio di questa loro ,crui:ibile l)TC&Cll~ ventennio il Longhi ha rintraccialo la sua av. nella rcmperalun cultura.le della città fra I ventura.la cnrriera e ormai non sappiamo h· due secoli e rilevare, che, nl di 30prt\. degli I Lo Strozzi Più cclctfrco abbiamo dello lo Suo.a.i; m..1 di gran clauc. Le opere accolte, e non sono c.he una piccola parte delle mo'tc prc– e ,rer.ti in Liguria, lo dimoslrono pittore c.u• rioso, in.vadente, mobilia-simo, d'isfrnto fa. cile • rapinante e perciò piu1101to gullfo'tO, sensuale cd esteriore. Incarna però e bll,a;l In modi piao::voli l'utti gli inquieti rnovimen. ti del torbido secolo. mantencndo,.i tuttavia •u ur. piano di gaie~ creativo., Mtralto nel. la sua forte apprcnaivilà da drammi cvu– lutivi e critici. l...avorava bensì au un ma– teriale dolorosamente elaborato altrove e in 01~enza (le follie dd Parmiai,anino, del Pontormo!) da11a prima ondat.i dc.i Manie, cisti italiani. agg:iungcndoVl di auo una 1ca aticità, un'irru~nu 1prcgiud1cat'a, isrnota Li auoi coevi contcnanc.i. Fi-..'lro in una fi. aura unica è impouibile e difficile riCKe reperirne le sottili penetrazioni ~tmr,ee per il ritorno continuo e l'ahcrn1u-.i dei diffe. i-enti mocb: se I' A ddolo,ata ricorda il Ce· rano. il Veacouo rammenta il Rubcnv 'C. ta. di MARCO VALSECCHI luni toni smorti e rosari de: viao i1 Van Dyck, nell'Erminio precorre le so!ur.1oni atmosJerichc del Tiepo!o, mentre nt:I Para. diao, nulla più che un bonetto, mo stupe. f11cente di unità e violenza espressiva, ocrlc ,fogaturc liquefoue di colore -squi'lnnle nel· le tuniche rosse delle Vergini scdut-e e lll, lune verticali figure abbozzate a toni ghiac ciati rra volute dl fumi e sbattimenti d'ali e scoppi di luce aprono la stmdn al MnHei più speuaco 1 oso. Sil~esLro Chiesa La f rella 'C lo spazio non ci consentono d1 parlnre diHu~mente di Silvcitro Chieta, morto in età di 34 anni durante la peste del f(.67. :a cuj pala di S. Gioacchino Pie· colomin~ rcsla, nell'ambiente avanguardista di Valerio CaMello e del Grcchetto. cc.rta– ,rncnte una prova di cnnservatori&mo da•i· ci11tico, ma cosi sobria di colore e di pon– ncggi frammezzo a11o 8V'Cnlagliare dei •uoi vicini (come n,ppare t',.aotico i: dipinto del Fiasella al confronto della sua tradizionale serenità) dn richi:.uru11e con prontC2:Za l'at– tenzione: Una pausa spaesala ccl'lo, eppure di unn sotterro.nca modernità da richia!nare ncll'inte.nsa testa del ragazzo altcrrnto nd– dirittura il Murillo. E' indubbio che Giovanni Andrea De Fcrrari appartenga ancora a·lo. ac.hiero elci naturalisti; però lo sua pittura presenta già una levi1à una morbidezza di impai,ti van· di"hiann ~ spagnola, e dimostra una capa• cità compositiva, una libertà di addentaare le figure evitando tuttavia di mescolarle, qua.si le stacc888C in un.a ,c,rta di mandorla atmosferica e psic.nlog\Gll, da fame di lu1 un orrista aMai interessante e di risultati a \'t;te impensati, come nell'episodio della fab– brica muraria nella tela del Santo che ri•U. sc'la un murato,·e caduto, ~ITotn e vc!oc.c. come un'apparizlOne magica. Col Grechetto deborda la nuova geni" z10ne che più inn11nxi ci è convenuto c! J.• mare del 1620-1630. 11....c auc aspira:t1oni in– tellelluali e una cducaz.iouc eenzn dubbio più \l'affinata e letteraria, non potevano eod. disfarsi sugli esempi corren1i e di impronll. più •piccn1amcn1e rel\·istn. ,Abbiamo i;rià vi• stu il Caa-tello, uu pittore che cresce via vi.a d ·importnnz.ai ndlle moderne 11e~sioni critiche, cercare pace ai suoi epirili poetic.i in prima ~olle carte cambiase'SChc del J>ft· dre. Bernardo. indi tra&correre nervo&Dmentc da Milano a Vcnc:tin con una 908li, a Par ma più lunga e a~pag3ta -,oll'atmosferico chisrotcuro del Correa-aio. J,: Crcche1to, ~' suo lato, parte per la T09C&na e 3-pprofon. disce e filtra I-e tenere.ne bamcc~e e pur non rinunciando ai vuti ciCi. alle addenNlc composiz,oni, rarcfà le luci in uno pioggia argentina, 9Chiaria:e le ombre di luccichn freddi e .tmorza le ec:icitaz.ioni in un lt.na· :i•mo 0 arioeo ma saldo. prezioso di ca.ng1an. tismo come un velo orientale. Le 6guraz1on, liOrgono in lui senza •fon.o e il volo degli angeli si 8Qspcnde in collane e f.c.aloni d'ali aenz.a fremiti, qui.si per purtt. lievitazione celeste. Non la.sceremo sotto silenzio la Cena del Magnak:0 1 proveniente dal convento d1 S. Franccaco d'AJbaro e sin qui pres90Chè ignorala, Una spettacolosa rivelazione fuori d1.1g:i apparati scenici consueti al maestro, vibrruitc in foru della 90ln eS"prcssività del colore smangialo da un fuoco in1eriore fino ulla ~lverosÌtà. quasi un pellinc cromnlico diffuso neU'aria che trasfigura ogni cosa Ìn un al'ucinato simbolo crom.itic.o, densa di lacche viola. e di bianchi zincati, i.ndivi· duato le figure, a misura naturale, e cara:. tcrizzat-c fino allo spasimo. Un 'opera dav– vero conturbante e che •posterà non di poco su d1 sè le esaltazioni per un Guardi 6guri– ,ta: e coeì com·c si appalca questo Magna~ KO 6gu"ri,ta. non ,o se permarrà l'attrihu– zione del 5. F rance,9co in calasi della CiV'l<-a raccolta tTUlnneac o non tendcr-à invece A pencolare nuovamente verso il Morazz.ouc. Proprio in virtù di un immediato raffronto non ci ~ntiamo di condividere l"attribuzione gcnovc.9C al M11.gnaaco del Nolaro. A parte certe s.tnticità che non ci è dato di cogliere mai nel Magnasco, unche giovanile. dov•è In pennella~ di tocco? 13 firma, davvero, ;. Lroppo , ermetica • (e di bassa callignfi,1) per dcc.ìfrarla persuasivamente deU'Alessa,n. drtino. Mostra personale AlbertAlcalay L' AFOSA quiele della provincia ma.rchiiiia" no. ru d'un tratto turbata da un mffio di tc.mpc8la., nella notte erano risuonat•i per j .dl!lati sconnessi i passi gravi dell'ebreo erranle. Veniva non si sa. donde e portava nelle pieghe dei propri abili logori, come le vele dei velie..ri profumo di lene jpo– te, di fuochi di bivacco, d'c80tiche epider– midi l.n sua schiena un po' curva diceva d'ur~gnni di cui aveva dovuto bere (o x.ro– acio senza difesa., l'infittirai delle rU;Jlie in· torno all'oc.chio e il !rcquente vela:nii ddle aue pupille parlava di paure per :a cui cru– na era lM$Con,o lwto:iandovi brandelli di carne viva. Parlova, di molte cose, troppe per un puesc e lontane fra I oro come la auo vita, fino allora,, non si roasc svolta au una a1rada che walc e djsconde, ma in un OCI'• ch 1 o 1n cui •1 consuma vorricosnmcnlc, com.e quella dcg-li acrobati. e poi imparai che cr,1 CON. I MJ.oi inlcrusi erano tanti che ne veniva fuori una . tpcc.ic dt R.obiruon Croeu.è che aveva dovuto coe1ru1ra1 tutto con le pro– prie 11\BIH e co1\Q8Ce,e dctTUurgicamcnt.o tulle le tappe attravcrto eu, la mntcria. pas.,a pri· mn d 1 efnvi4-are della vita dello .-pirite. A dare un,tà però a quella dissipazione che poteva apparire talora anche e$8..SpC.mnte, c'era qualC08a d,c lo reae aubito molto ..,... .peno. Alca.lay r.on 'era ec.ampato ancora ad una u.bbriacatura mC88ia.nica e dipingeva i1,-.i-cnua• ménte ace.ne aa;g-rovigJiatc di simboli, per.,, nn,ggi che ,tj dieter.dcvano con 90rnei di mar– tiri nel lello di Procus,te delle alld.lorie e la nntura nelle sue td'e ero ancora un'acida! nu• tricc che non promclleva •i abb.andonassc.ro gli orli della sua veste. Mu già si mo.nilc– stsvano due fenomeni positivi, che si ri,c~– tmno nella preistoria di tutti i veri pittori: Ul\a pu.sione occnnita, rabbiosa per il ditc– gno che ali faceva lormcntare ain i.t mu-ri del paese e per poco che una 908tllnza ac-rittcr ria non lo aoccorreNC tatuar•i :a pelle, e un gusto innato per 11 colore, un colo1e denao, sugoso in cui la bella maceria e la luce ce– lebravano ,;rii sponsali dei tono . Poi Le !rombe di Marte vu(){arono anche quel pocae e ci •i perdette di vista. Il caso ri11nnodò i r.ostr1 pMSi in quctta gronde cii• là. aperta dove, col plOCOlo bagaglio delle propn,c speranze, erano confluite ;°e pecore disperac dc.I gran a;rcglc pencguilàlo delle arb. Quanto c,"\fllm.ino percorso in così breve ticmpo I Co.mmi no fuori di sè, pei aenticri complicali dell'ultimo '9Ccolo e mcuo di pii• rura europea, guidato da un'anima. candida cho accctt·ava tutto il bello, ovunque lo t.ro– VM~, e ci so,t.3va im\.Bnri -reli~o&1trncnte, e c._'1111.m.ino denlro di aiè alla ricerca &crupoloe,n, d, quanlo ln natum gli offriva ., 'lenomenti delle numcroae aire.ne d oltrol- guran:i la pittura del· Seicento tcnui i suo r, cromatismo dl"CpU:9Cblara, l'agro eplt.ndoio I pc, }le generazi01,i dc(l'li artiai srenovcsi 10· A. V\\ OYCK: f'am:iullo III bi1rnco MARCEl,LO CAMULUCCI
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy